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IL TEODOLITE

PARTI COSTITUTIVE
Le parti principali di un teodolite sono :
basamento
alidada
cannocchiale collimatore
cerchi graduati
livelle
apparati di lettura
Per poter collimare un punto qualsiasi nello spazio, il teodolite dispone di due
movimenti rotatori :
rotazione dellalidada attorno a un asse (principale) che viene disposto
verticale
rotazione del cannocchiale attorno a un asse (secondario) che viene
disposto orizzontale
Il teodolite viene montato su un treppiede al quale viene fssato il basamento
tramite una vite di serraggio.

Il basamento Porta il cerchio orizzontale! " provvisto di # viti calanti e


realizza il collegamento al treppiede.
$ provvisto anche di piombino ottico che si utilizza per
centrare lo strumento sulla verticale del picchetto.
In qualche strumento il basamento " separato dal
goniometro per poterlo scambiare con apparati diversi,
mire, piombini ottici, etc. mantenendo cos% il centramento
con precisione elevata.
Lalidada $ la parte strumentale che ruota rispetto al basamento
attorno ad un asse detto principale o primario. &ssa "
provvista di ' montanti verticali che reggono lasse di
rotazione del cannocchiale o asse secondario
Lalidada " munita di dispositivi che permettono di
bloccare la parte mobile a quella fssa (con viti di
pressione). (on le viti di pressione bloccate " possibile
dare piccoli spostamenti delle parti mobili rispetto a
quelle fsse (con le viti di richiamo o dei piccoli
spostamenti).
$ dotata di una livella torica che serve a rendere verticale
lasse principale.
Il cannocchiale )ono tutti a lunghezza costante.
Il cannocchiale " capovolgibile. Per *acilitare le
collimazioni il cannocchiale " provvisto di mirino
cercatore.
I cerchi graduati I teodoliti hanno due cerchi ,uno orizzontale ((.+.) e uno
verticale ((.,.), e le immagini dei due cerchi si *ormano
nel reticolo di un microscopio composto situato a lato del
cannocchiale.
-urante le *asi di misura il (.+. rimane *ermo e solidale al
basamento ,mentre lindice di lettura ruota con lalidada.
.uttavia per alcune operazioni (ad es. per orientare
lorigine in una direzione desiderata o per misurare
langolo in settori diversi del cerchio graduato) il (.+. pu/
essere ruotato con due diverse modalit0 a seconda dello
strumento.
1el teodolite ripetitore pu/ essere agganciato allalidada
e quindi ruotare con essa,in quello reiteratore pu/ essere
ruotato manualmente essendo vincolato al basamento a
'
*rizione.
Il cerchio verticale " sempre solidale al cannocchiale e
ruota con esso (in questo caso sono gli indici di lettura a
rimanere *ermi)!esso non pu/ essere n2 reiteratore n2
ripetitore.
Le lielle I teodoliti sono dotati di due livelle!una s*erica solidale al
basamento che serve per un primo orizzontamento di
questo!laltra torica solidale con lalidada che serve per
a3nare la precedente operazione.
A!!arati di
lettura
I cerchi graduati vengono osservati mediante un
microscopio composto e da dispositivi ottici (micrometri)
necessari per valutare le *razioni di intervallo della
graduazione. I micrometri utilizzati possono essere a
stime ,a scala,a vite micrometrica,a coincidenza di
immagine a seconda della precisione ottenibile.
#
"li assi di un teodolite
1el teodolite sono riconoscibili tre assi *ondamentali:
Asse !rimario ( generale) : " lasse attorno a cui ruota lalidada
Asse secondario : " lasse attorno al quale ruota il cannocchiale
Asse di collima#ione : " la linea di mira del cannocchiale
4uesti tre assi si incontrano in un punto detto centro dello strumento.
POSI$IO%I OPERATIVE DEL TEODOLITE
&ssendo il cannocchiale capovolgibile ,il teodolite pu/ essere utilizzato in due
diverse posizioni:
Posizione diritta (()) : il (.,. " a sinistra del cannocchiale. La posizione
() si assume come posizione *ondamentale.
Posizione capovolta ((-) : il (., " a destra del cannocchiale
)i possono quindi,per uno stesso punto collimato,eseguire ' letture che
prendono il nome di letture coniugate.
CO%DI$IO%I DI &UO% 'U%$IO%A(E%TO
53nch2 un goniometro possa assolvere il compito di misurare correttamente
gli angoli occorre che siano soddis*atte condizioni classifcabili in due categorie:
6
condizioni di costruzione : non sono modifcabili
condizioni di rettifca : sono rettifcabili
)e tali condizioni non si verifcano le letture angolari sono a7ette da errori che
possono essere anche signifcativi specialmente nel caso di impiego di teodoliti
di grande precisione.
Condizioni di costruzione
. Lasse primario e quello secondario devono essere perpendicolari
rispettivamente al piano del (.+. e (.,.
'. Lasse primario e quello secondario devono passare per i centri dei rispettivi
cerchi.
#. Lasse di collimazione del cannocchiale deve incontrare lasse primario.
6. La graduazione dei cerchi deve essere esatta.
)e non sono soddis*atte le misure sono soggette ai seguenti errori :
. errore di perpendicolarit0 dei cerchi
'. errore di eccentricit0 degli assi primario e secondario
#. errore di eccentricit0 dellasse di collimazione
6. errore di graduazione dei cerchi
Condizioni verifica e di rettifica
. Lasse principale deve essere verticale
'. Lasse di rotazione del cannocchiale deve essere orizzontale
#. Lasse di collimazione deve essere perpendicolare allasse di rotazione del
cannocchiale
Il non soddis*acimento di queste condizioni vengono indicate rispettivamente
come :
. errore di verticalit0
'. errore di orizzontalit0
#. errore di perpendicolarit0.
Procedure o!eratie
Per limitare le imprecisioni di lettura ai cerchi dovute alle mancate condizioni di
costruzione si sono studiate le seguenti procedure operative:
e7ettuare la media delle letture eseguite in corrispondenza di indici
diametralmente opposti (oggi automatica)
e7ettuare la reiterazione delle misure
applicare la regola di 8essel
Per quanto riguarda le condizioni di verifca e rettifca ,lerrore di verticalit0
produce errori trascurabili nella misura degli angoli orizzontali quando la linea
di mira " prossima allorizzontale e per la misura degli angoli zenitali sono stati
previsti dei compensatori zenitali che svincolano gli indici zenitali dallalidada e
li rende indipendenti dallasse primario.
Per attenuare gli e7etti negativi delle altre due condizioni si applica la regola di
8essel.
9
In prima battuta per verifcare la queste due condizioni si pu/ applicare la
seguente metodo pratico:
si sospende un flo a piombo a una distanza di 9: m dallo strumento
si collima il flo in posizione del cannocchiale orizzontale, quindi si muove il
cannocchiale verso lalto e verso il basso! se entrambe le condizioni sono
verifcate il centro dei fli del reticolo segue limmagine del flo a piombo.
CE%TRA(E%TO E POSI$IO%A(E%TO DEL TEODOLITE (ri*. Pigato)
;li angoli misurati col teodolite sono ri*eriti al centro della strumento,che non
coincide col punto a terra!" quindi necessario che:
. lasse primario passi per il punto di stazione a terra
'. lasse primario sia reso verticale
La prima operazione si e7ettua col piombino ottico (o flo a piombo) e la livella
s*erica!la seconda si e7ettua con la livella torica. 4ueste operazioni che
prendono il nome di messa in stazione vengono eseguite entrambe in due *asi
di cui la prima " di approssimazione e la seconda defnitiva.
Per centrar uno strumento esattamente sopra un punto P a terra mediante il
piombino ottico si opera nel seguente modo:
<ase a = (entramento a terra approssimato
si dispone il treppiede a terra,centrandolo approssimativamente sopra il
punto sollevando le gambe del treppiede
<ase b > (entramento a terra preciso
si collima col piombino ottico,senza badare che la livella s*erica sia
centrata,la proiezione del centro strumentale sul terreno. )e questa non
coincide col punto " necessario ruotare le viti calanti del basamento,
seguendo i movimenti ottenuti osservando il piombino ottico, in modo da
avvicinarsi al punto P
?
<ase 'a = ,erticalit0 approssimata
ottenuta la coincidenza si centra la livella s*erica, non utilizzando le viti
calanti del basamento,ma alzando o abbaiando le gambe del treppiede.
+ttenuto il centramento della livella s*erica (che verr0 a3nato con le viti
calanti del basamento), ricollimando col piombino ottico la proiezione del
centro dello strumento, si verifcher0 che il punto P " ancora quasi
centrato!allora si svita leggermente la vite che blocca il basamento alla
testa del treppiede e si sposta il basamento stesso con le sole traslazioni
fnca non si realizza la per*etta coincidenza tra piede dello strumento e
punto P.
<ase 'b > ,erticalit0 precisa
@na volta centrato lo strumento esattamente sopra il punto
materializzato sul terreno col procedimento sopra indicato , si procede
con la disposizione dellAasse primario dello strumento secondo la
verticale,utilizzando la livella torica (lAoperazione precedente ha reso
approssimativamente verticale lAasse primario,essendo stata e7ettuata
con la livella s*erica,meno sensibile di quella torica).
)i ruota lAalidada fno a che la livella risulti allineata con la direzione di
due viti calanti (ad es. 5 e 8 e si centra la bolla agendo sulle due viti
calanti a contrasto. si ruota lo strumento di B:C ed agendo sulla terza vite
calante si centrer0 la bolla.
LA (ISURA DE"LI A%"OLI A$I(UTALI
In)uen#a dellerrore di centramento della sta#ione
1el caso lo strumento non sia centrato sul
punto di stazione le letture al (.+. saranno
a7ette da un errore che " *ornito dalla
*ormula :
D
e
RAD
=
4uesto errore aumenta col diminuire della
distanza del punto collimato.
)upponendo uneccentricit0 di eD# mm a 9:
m di distanza si ha un errore di ' ' 12 = ,valore
non accettabile per lavori di grande precisione.
Orientamento del C*O*
& anzitutto buona norma non lasciare mai lorigine della graduazione del (.+.
in una direzione casuale ,ma imporla verso la direzione di un punto
esistente,stabile e *acilmente visibile!questa soluzione permette di ripristinare
in ogni momento il sistema polare con cui sono state eseguite le misure in un
secondo momento per controllo o ripresa dei lavori.
La regola di &essel
4uando il cannocchiale " capovolgibile e si procede per di7erenza di letture si
esegue la regola di 8essel: si collima A e 8 in posizione () *acendo le letture
E
' '
,
B A
l l e poi si ricollimano i suddetti punti in posizione (- *acendo le letture
' ' ' '
,
B A
l l .Langolo richiesto sar0 dato dalla media delle letture coniugate
2
) ( ) (
' ' ' ' ' '
A B A B
l l l l +
= .1elle7ettuare la media si prende la parte intera dellangolo
misurato in posizione () e si *a la media della sola parte decimale.
(on la regola di 8essel si eliminano gli errori residui di orizzontalit0 dellasse
secondario, di ortogonalit0 dellasse di collimazione, e lerrore di eccentricit0
del cannocchiale.
La reitera#ione
La reiterazione attenua (non elimina) lerrore di graduazione del (.+. 1on pu/
essere applicabile nella misura degli angoli zenitali. (onsiste nelleseguire
diverse volte le misure di un angolo in diversi settori del cerchio.
-opo aver eseguito la prima misura degli angoli si imprime al cerchio una
rotazione di '::Fn (n " il
numero di reiterazioni che
si intendono *are).Il valore
piG probabile dellangolo "
dato da :
n
i
=

Luso combinato della


reiterazione e della regola
di 8essel ,nel caso di
misure di piG angoli aventi
vertice nella stessa
stazione costituisce la
tecnica di misura degli angoli denominata metodo a strati.
LA MISURA DEGLI ANGOLI VERTICALI
La misura degli angoli zenitali presenta tre sostanziali di7erenze rispetto alla
misura degli angoli orizzontali:
negli angoli orizzontali lorientamento " arbitrario, mentre negli angoli
zenitali lorientamento risulta imposto sulla verticale
negli angoli orizzontali il cerchio rimane fsso al basamento mentre gli indici
ruotano con lalidada, negli angoli zenitali il (, " solidale al perno del
cannocchiale e ruota con esso mentre gli indici di lettura sono fssi e
collegati allalidada.
Il (, non " reiterabile.
Langolo zenitale viene misurato sul cerchio verticale del teodolite. 5vremo:
S
L =
se il (.,. " in posizione ()
D
L = 400 se il (., " in posizione (-
H
Per la misura corretta degli angoli zenitali devono essere verifcate le seguenti
condizioni:
. quando lasse di collimazione " in posizione verticale (direzione allo zenit)
la lettura allindice deve essere uguale a zero
'. lasse primario del teodolite deve essere verticale
Errore dindice o #enit strumentale
)upponia
mo di collimare il generico punto P e che quando il cannocchiale " allo zenit la
lettura sia I:. 5vremo:
collimando a P in posizione (.)
0
Z L
S
=
collimando a P in posizione (.-
0
) 400 ( Z L
D
+ =

B
sommando le due relazioni
2
) 400 (
D S
L L +
=
sottraendo
2
) 400 (
0
D S
L L
Z

=
(io" la media delle letture coniugate *ornisce langolo zenitale senza errore
mentre la di7erenza *ornisce lerrore dindice con la quale possono essere
corrette le successive letture zenitali per altri punti.
Errore residuo di erticalit+
)e indichiamo con v lerrore di verticalit0, dopo aver collimato P la linea di mira
*orma con lasse primario langolo
v
.&seguita una collimazione coniugata,
lasse di collimazione si dispone in posizione simmetrica rispetto alla
precedente e cio" ruoter0 di
) ( 2 v
.
-i conseguenza
) ( 2 v L L
D S
=
!da cui :
2
D S
L L
v

=
(io" la semidi7erenza delle letture coniugate al (.,. non elimina gli errori
causati dalla non verticalit0 dellasse primario.
8isognerebbe quindi che gli indici di lettura potessero ruotare intorno ad un
asse verticale anche se il teodolite ruota attorno ad un asse inclinato.
(i/ si ottiene mediante luso di una livella zenitale o di spia.
Luso della livella zenitale consiste nel centramento della stessa, mediante
apposita vite di richiamo, prima di *are la lettura al cerchio.
:
Per la rettifca, dopo aver *atto ,a livella centrata , le letture coniugate, con lo
strumento in posizione () si impone allindice la semidi7erenza delle letture.
)e la livella non risulta piG centrata si procede al suo centramento con le viti di
rettifca. In questo modo si " resa la tangente centrale della livella parallela alla
congiungente gli indici e la livella " rettifcata.
1ei goniometri moderni si sono di7usi gli indici zenitale automatici realizzati
mediante dispositivi meccanici che utilizzano la propriet0 del pendolo di
disporsi in posizione di quiete secondo la verticale passante per il *ulcro,
oppure ottici che s*ruttano la propriet0 di un liquido in quiete di disporre la sua
superfcie libera orizzontale.
@na massa pendolare viene montata sullasse di rotazione del cannocchiale e
al pendolo vengono collegati rigidamente gli indici di lettura. 1ella fgura "
schematizzato un dispositivo di questo genere.

'

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