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(Essenziale)
Versione 7.05,00
Indice generale
Indice...............................................................................................................................................................................................2
1) Introduzione...............................................................................................................................................................................4
3) Grafica Planimetrica...............................................................................................................................................................11
4) Grafica 3D................................................................................................................................................................................11
9) Inserimento misure..................................................................................................................................................................18
16) Spianamenti............................................................................................................................................................................38
Spianamenti dinamici.....................................................................................................................................................39
Thopos è un software di topografia munito di CAD autonomo con strumenti, entità e funzionalità
mirate all'utilizzo in ambito topografico.
Lo scopo del programma è quello di fornire al topografo uno strumento completo ed affidabile
per poter gestire le tutte le operazioni topografiche, dall'elaborazione alla progettazione fino alla
stesura delle tavole di progetto finali.
Thopos è un software sviluppato ex novo, quindi con i più moderni strumenti di sviluppo sia a 32
che 64 bit.
In topografia è fondamentale utilizzare un unità di misura per le distanze, quindi in un CAD
topografico è necessario impostare l'unità di misura utilizzata (quasi sempre metri), su Thopos
si chiama "Unità di misura topografica" e si imposta dalla scheda "Sistema" delle impostazioni
del programma (menu principale), dalla stessa finestra è possibile impostare l'unità di misura
angolare e tante altre opzioni.
Conoscendo l'unità di misura è possibile impostare direttamente la scala di stampa/plottaggio, e
per avere a video una rappresentazione degli ingombri dei testi (la cui dimensione, per poter
essere leggibili, deve rimanere costante) uguale a quella della successiva stampa, è importante
selezionare la giusta scala di rappresentazione del lavoro. Per impostare la scala di
rappresentazione basta agire sulla casella a discesa della barra strumenti denominata "Layout".
Dalla stessa barra strumenti è possibile gestire la visualizzazione e il posizionamento delle
finestre di lavoro della grafica.
(barra layout)
Questa parte del programma consente di gestire tutte le operazioni relative all'inserimento,
modifica e cancellazione delle misure di campagna.
Il programma consente di gestire in contemporanea più libretti delle misure. Per creare un
nuovo libretto basta andare nel menu "Libretti" (posto sulla scheda "Libretti" della vista ad
albero laterale) e selezionare al voce "Nuovo libretto", sarà così creato un nuovo libretto
completamente vuoto.
Per accedere alle varie sezioni del libretto delle misure basta selezionare il relativo ramo della
struttura ad albero laterale (Stazioni, Basi GPS, Allineamenti, ecc..). Cliccando sul titolo del
libretto (un nuovo libretto avrà il titolo "Nuovo libretto") si accede alla scheda di gestione dello
stesso, dalla quale è possibile importare le misure in vari formati (registratori dati/controller),
scegliere le opzioni di elaborazione ed eseguire l'elaborazione.
I punti di inquadramento servono per la rototraslazione automatica del rilievo (PF Catastali), si
possono inserire manualmente, oppure, per i lavori Catastali, automaticamente, basta premere
il pulsante "Carica PF" e il programma cercherà automaticamente i PF sia nel libretto che nella
TAF caricata in memoria.
Nella lista dei punti di inquadramento si possono anche inserire i punti noti in coordinate
geocentriche per il passaggio tra sistemi geografici con trasformazione a 7 parametri. L'utilizzo
dei punti per le varie funzioni si seleziona dalla colonna “Utilizza per...” presente nella griglia.
L'elaborazione del libretto avviene premendo il tasto "Elabora libretto corrente", il programma
provvederà a calcolare le coordinate dei punti sulla base delle impostazioni di elaborazione. Il
"motore" di elaborazione è in grado di riconoscere tutti gli schemi celerimetrici utilizzati
(Intersezioni, Snellius, ex-centro, ecc...) e unire le varie metodologie di rilievo in un unico lavoro
(G.P.S., celerimetrico, allineamenti, ecc..).
I vari punti possono essere esclusi selettivamente dall'elaborazione in modo da poter controllare
le eventuali iperdeterminazioni, per le misure celerimetriche è possibile escludere
separatamente quota e planimetria, in questo modo sarà possibile utilizzare delle misure solo
per il calcolo della quota o solo per il calcolo delle coordinate planimetriche.
Tutto il processo di elaborazione viene poi riportato in un comodo rapporto di elaborazione nel
quale vengono evidenziati gli eventuali errori e le problematiche riscontrate. E' possibile
visionare in qualsiasi momento il rapporto di elaborazione premendo il pulsante "Anteprima
rapporto di elaborazione". Questa funzione permette di visionare e analizzare le eventuali
problematiche del rilievo senza eseguire l'elaborazione, sarà possibile apportare le modifiche al
libretto e valutarne gli effetti senza elaborare alcuna coordinata, (questo quante volte
desideriamo) solo quando i dati riportati nel rapporto ci soddisfaranno si potrà procedere
all'elaborazione e calcolare le coordinate dei punti.
Il pulsante “Applica sistema di riferimento” serve per applicare ad un libretto delle misure un
sistema di riferimento GPS senza procedere con l’elaborazione dello stesso, i dettagli del
comando sono riportati più avanti.
Nella figura che segue è rappresentata la schermata di gestione del libretto delle misure e della
relativa elaborazione.
- Orienta prima stazione: questa opzione serve per orientare su punti noti la prima
stazione della poligonale celerimetrica, va attivata quando ci sono dei punti noti (XYZ)
oppure un rilievo GPS dal quale orientare un rilievo celerimetrico (rilievo misto).
- Mantieni punti collegati al libretto: con questa opzione attiva tutti i punti elaborati
mantengono un collegamento bidirezionale con il libretto delle misure (libretto dinamico),
ad ogni modifica in grafica corrisponde una modifica alle misure del libretto e viceversa.
- Determina graficamente lato intersezioni: questa opzione deve essere utilizzata nei casi
in cui ci sono dei punti determinati con intersezione diretta (GPS + Disto) e non si è
stabilito a priori il lato in cui si trova il punto rilevato (a dx o sx dell’allineamento dei 2
punti).
Nella scheda “G.P.S. planimetria” è possibile impostare sia il sistema GPS di ingresso
(WGS84/ETRF89 oppure ETRF2000) e il tipo di trasformazione planimetrica da utilizzare per le
coordinate.
Il programma permette di elaborare le misure GPS con i seguente sistemi:
Sistemi locali
1) sistema locale con origine nel punto denominato [VRS] o nella prima base GPS. Si tratta di
un sistema locale di tipo Euleriano (lo stesso utilizzato da Pregeo) che permette di mettere
assieme in un unico lavoro misure provenienti da metodologie diverse (GPS, celerimensura,
squadri).
Tale sistema è utilizzabile con rilievi di estensione massima di 6/7 km attorno all’origine, quindi
con un estensione massima sia in lunghezza che larghezza di 12/13 km.
3) sistema locale con proiezione UTM. Si tratta di un sistema cartografico basato sulla
proiezione UTM ma con origine su un punto da noi deciso. Come nel caso precedente per
Sistemi UTM
5) Sistema UTM. Le coordinate GPS sono trasformate in coordinate cartografiche nel sistema
UTM e inserite nel fuso di appartenenza. Il sistema UTM di “uscita” dipende dalle coordinate
GPS in ingresso. A tali misure viene applicato un modulo di deformazione lineare (0.9996).
6) Sistema UTM con trasformazione a Gauss Boaga (Roma 40) o ED50 tramite grigliato
nazionale. In questo caso viene utilizzato un grigliato che copre l’intera nazione e che
garantisce una precisione nell’ordine dei 40-50 cm.
8) Sistema UTM con trasformazione tramite grigliato Verto. L’utilizzo dei grigliati Verto
garantisce una precisione centimetrica per la trasformazione verso i sistemi: Gauss Boaga,
ED50, ETRF89/2000. Il grigliato con relativo sistema di uscita va selezionato nella scheda
dedicata (Grigliati Verto).
10) Sistema cartesiano geocentrico. Le coordinate GPS vengono mantenute nel sistema
geocentrico (origine nel centro dell'ellissoide) in questo modo sarà possibile calcolare i 7
parametri di trasformazione di Helmert/Bursa Wolf sulla base di punti in comune a 2 sistemi
entrambi elaborati nel sistema geocentrico. (trasformazione di coordinate)
Nella scheda “G.P.S. Altimetria” va impostato il tipo di calcolo altimetrico per le misure GPS. Le
possibili opzioni sono:
1) Quota ellissoidica (la stessa che utilizza Pregeo). In questo caso vengono mantenute le
quote relative all’ellissoide. La precisione dei dislivelli è centimetrica, perfettamente compatibile
con i rilievi di tipo misto.
5) Ondulazione da modello locale: Con questa opzione è possibile definire un modello locale
di ondulazione basato sulla presenza di punti di quota nota nella zona del rilievo.
Il modello va definito nella apposita finestra (figura seguente) inserendo le coordinate WGS84
dei punti noti con le relative quote ellissoidica e slm.
Il programma può definire il modello con 2 modalità:
- Piano inclinato che interpola le quote dei punti inseriti con calcolo ai minimi quadrati (per
verificare gli scarti utilizzare il pulsante "Verifica modello").
- Modello con media ponderata in base alla distanza, ovvero, l'ondulazione del punto viene
calcolata come media ponderata dei punti del modello pesati in base all'inverso della distanza
orizzontale.
Nella scheda denominata “Grafica” è possibile impostare le caratteristiche grafiche di default dei
punti elaborati. Tali caratteristiche potranno poi essere modificate direttamente nella grafica con
il comando “Proprietà punto”.
Allo stesso modo sarà possibile stabilire se disegnare la poligonale stazioni (linea rossa
tratteggiata) o il triangolo fiduciale (linea verde continua).
Sistema di riferimento
Il sistema di riferimento per le misure GPS e celerimetriche è inserito su ogni libretto delle
misure, nel CAD viene attivato il sistema di riferimento associato al libretto attivo (quello che
compare nella barra informazioni in basso).
Per associare un sistema di riferimento al libretto delle misure esistono 2 possibilità:
1) Elaborare il libretto. In questo modo vengono calcolate le coordinate dei punti nel sistema
selezionato e i parametri di trasformazione dello stesso saranno associati al libretto.
2) Utilizzare il comando "Applica sistema riferimento" presente nella scheda "Elaborazione" del
libretto selezionato.
In questo modo sarà possibile creare un sistema di riferimento da utilizzare nel CAD (attivando
il libretto) senza dover elaborare lo stesso. Un esempio tipico potrebbe essere quello di creare
un sistema di riferimento catastale (Cassini Soldner) e utilizzarlo su un libretto solo celerimetrico
appoggiato ai PF, in questo modo si otterranno le coordinate geografiche dei punti rilevati solo
con la stazione totale. Altro caso potrebbe essere quello di attribuire un sistema UTM a dei
punti caricati in coordinate cartesiane, in pratica carico in memoria dei punti con le coordinate
XYZ poi creo un libretto e attribuisco allo stesso il sistema UTM in cui sono espressi i punti
importati. In questo modo posso ottenere le coordinate geografiche WGS84 dei punti stessi o di
altri punti che vado a creare nel CAD.
3) Grafica Planimetrica
4) Grafica 3D
La grafica delle sezioni è un ambiente dinamico di visualizzazione e/o progettazione relativo alle
sezioni e i profili del terreno.
Le sezioni si tracciano in planimetria tramite i pulsanti della scheda "Sezioni" chiamati: "Sezione
semplice" (sezione lineare) o "Sezione multipla" (sezione formata da una spezzata).
Una volta attivato il comando bisogna inserire nell'ordine:
a) Nome della sezione (stringa alfanumerica libera per identificare la sezione)
b) Modalità di calcolo (su [mo]dello a triangoli, su [cu]rve di livello, su [pu]nti sparsi, o profilo per
punti singoli).
c) Punti della sezione in planimetria, inizio e fine nel caso di sezione semplice, punti della
spezzata nel caso di sezione multipla.
Le sezioni inserite saranno inserite nella lista di progetto (tabella di sx) e per essere visualizzate
(calcolate) si dovranno selezionare dalla stessa lista o dalla grafica utilizzando il comando
"Visualizza sezione".
Nelle linee di sezione disegnate in planimetria (o 3D) è indicato il lato di visualizzazione (freccia
all'inizio e alla fine della sezione), per invertirlo è necessario utilizzare il comando "Inverti
visualizzazione".
Le sezioni sono dinamiche, ovvero sono costantemente calcolate e quindi, se si sposta la linea
di sezione o se si cambia il modello 3D, queste vengono automaticamente modificate.
Per inserire le sezioni così calcolate nel CAD e quindi poi creare le tavole di progetto per
stampe o esportazione verso altri formati, bisogna utilizzare il comando "Importa su CAD".
Questa funziona farà comparire una finestra uguale alla seguente:
La sezione sarà importata come un normale blocco CAD e potrà essere liberamente
posizionata nella grafica per costruire la tavola di stampa.
Per disegnare un profilo bisogna adoperare il comando "Disegna profilo" inserito nella scheda
"Sezioni" del programma. Un profilo non è altro che una polilinea con un verso e un nome e
serve per "contenere" un certo numero di sezioni trasversali che saranno utilizzate per la
progettazione di qualsiasi infrastruttura (strade, canali, argini, ecc...).
Una volta dato il comando bisogna inserire nell'ordine:
a) Nome del profilo (stringa alfanumerica libera per identificare la sezione).
b) Inserire a video i punti che compongono il profilo (disegno di polilinea).
In alternativa è possibile selezionare un’entità CAD (polilinea) già tracciata utilizzando l’opzione
“sel” (Seleziona entità CAD).
(Inserimento clotoide)
Come detto, un profilo serve per "contenere" un certo numero di sezioni trasversali. Le sezioni
trasversali possono essere disegnate manualmente lungo un profilo (disegna sezione), infatti
profilo e sezioni sono 2 entità disgiunte, solo nel momento in cui una sezione interseca un
profilo questa entrerà a far parte del profilo stesso. E' sottinteso che, per un corretto calcolo dei
volumi , è necessario che le sezioni tracciate abbiano tutte la medesima larghezza e
intersechino il profilo nel medesimo punto.
Le sezioni trasversali possono essere inserite automaticamente tramite il comando "Inserisci
sezioni" sempre inserito nella scheda "Sezioni", il programma ci indicherà di selezionare un
profilo e poi comparirà una finestra nella quale bisognerà inserire:
- Larghezza dx e sx delle sezioni
- Passo delle sezioni
- Nome o numero di partenza (il nome può essere anche alfanumerico come Sez.1)
- Modalità di calcolo delle sezioni (DTM, Curve di livello o punti sparsi)
- Base di ricerca punti per la modalità "Punti sparsi"
Le sezioni saranno inserite automaticamente lungo il profilo. Le sezioni così disegnate potranno
essere modificate a piacere senza nessun limite, su di esse sono infatti attivi tutti i comandi di
modifica del CAD.
Il profilo sarà aggiornato dinamicamente ad ogni modifica delle sezioni.
Dopo un eventuale modifica (o per altri motivi) sarà possibile rinominare tutte le sezioni
appartenenti ad un profilo tramite il comando "Rinomina sezioni" sempre presente nella scheda
"Sezioni". Una volta dato il comando è necessario inserire il nome di partenza (nome della
prima sezione).
Il profilo ha un verso (sezione di partenza e di arrivo); è possibile invertire il verso del profilo
tramite il comando "Inverti profilo" inserito nella solita scheda. Oltre ad invertire il verso del
profilo, il comando permette di invertire il verso delle sezioni in modo che siano concordi al
profilo a cui appartengono.
Per visualizzare un profilo tracciato basta utilizzare il comando "Visualizza profilo" o selezionare
il profilo stesso dalla lista dei profili inserita nella Gestione progetto.
Tramite il comando "Gestione progetti" è possibile definire i progetti che utilizzerò nelle sezioni
disegnate lungo un profilo o sulle sezioni in genere.
Thopos permette di definire 2 tipologie di progetti:
- Scavo/terrapieno: si tratta di progetti definiti da una polilinea aperta che si raccorda
automaticamente con il terreno e servono per definire le sezioni di scavo, rilevato, scotico, ecc...
Questa tipologia di progetto va utilizzata anche nei profili per tracciare le livellette.
- Infrastruttura: si tratta di progetti definiti da una polilinea chiusa che delimita la sezione di
progetto di una infrastruttura (muro, canaletta, cassonetto, cordonata, ecc...)
- Superficie: si tratta di progetti definiti da una polilinea aperta che però non si raccorda con il
terreno. Si utilizza per il calcolo delle superfici di occupazione in planimetria.
Sezioni di progetto
Per inserire automaticamente delle sezioni di progetto lungo delle sezioni trasversali
appartenenti ad un profilo è possibile utilizzare il comando “Sezioni -> Progetti -> Aggiungi
sezione di progetto” (AGGSEZP). Il comando deve essere utilizzato solo con il profilo
interessato visualizzato in quanto richiede la selezione della livelletta di riferimento. In altre
parole, per poter inserire automaticamente delle sezioni di progetto lungo un profilo è
necessario disegnare preventivamente una livelletta i cui punti di passaggio, nelle varie sezioni,
corrisponderanno all’origine del blocco CAD che rappresenta la sezione di progetto.
Per creare una sezione di progetto basta utilizzare il comando “Crea blocco” del CAD e
selezionare le polilinee di progetto che sono state preventivamente disegnate nella sezione.
Terminata la selezione è necessario indicare l’origine del blocco da creare, origine, che come
detto, dovrà corrispondere al punto di passaggio della livelletta.
I blocchi (sezioni di progetto) saranno salvati su file con estensione .tsz (sezioni di progetto di
Thopos).
L’inserimento delle sezioni di progetto avviene, come detto, dopo aver identificato con il mouse
la livelletta di progetto interessata, comparirà così una finestra che permetterà di selezionare il
file contenente la sezione tipo (.tsz), i progetti da utilizzare e le sezioni interessate.
(Sezioni di progetto)
Nella parte destra della finestra viene disegnata un’anteprima del blocco CAD da inserire,
mentre nella parte destra sono inseriti i progetti necessari per inserire la sezione (parte
superiore) e i progetti definiti nel lavoro corrente.
Per poter inserire la sezione è necessario che i progetti della sezione (parte superiore)
Manuale Thopos - (C) 2017 Studio Tecnico Guerra 15
corrispondano per nome e per tipo ai progetti definiti (parte inferiore), il programma permette di
verificare automaticamente la corrispondenza tramite la pressione del tasto “Verifica”.
I singoli progetti (polilinee di progetto) possono essere selezionati, ovvero, è possibile inserire
solo alcuni dei progetti inseriti nel blocco selezionandoli (segno di spunta) dalla lista dei progetti
di sezione.
Per creare l’uniformità tra il nome dei progetti di sezione e quelli del lavoro è possibile utilizzare
il comando “Rinomina” per rinominare i progetti di sezione e renderli uguali a quelli del progetto.
In alternativa è possibile utilizzare il comando “Aggiorna” con il quale il programma inserirà
automaticamente nel lavoro tutti i progetti e relativi layer necessari per contenere la sezione di
progetto selezionata.
Facciamo un esempio: se nella sezione di progetto la sezione della strada è inserita nel
progetto “SEZIONE STRADA” mentre nel lavoro corrente il progetto della corrispondente
sezione si chiama “SEZIONE PIATTAFORMA” è inutile creare 2 progetti uno chiamato
“SEZIONE STARADA” e l’altro chiamato “SEZIONE PIATTAFORMA” che nella realtà
rappresentano lo stesso progetto, basterà rinominare il progetto “sezione” in “piattaforma” e poi
procedere con l’inserimento. Se invece il progetto di destinazione non esiste è possibile inserirlo
automaticamente con il pulsante “Aggiorna”.
Le sezioni di partenza e arrivo nelle quali inserire la sezione di progetto devono essere
selezionate dalle liste in basso.
Livellette di progetto
Sulle sezioni sono attivi tutti i comandi di modifica del CAD (Sposta, ruota, copia, ecc...).
Terminato il disegno delle sezioni di progetto sarà possibile calcolare il volume per ogni singolo
progetto definito, comando "Volumi sezioni".
I file di progetto di Thopos hanno estensione .thp e al loro interno contengono tutte le entità
CAD e topografiche utilizzate nel lavoro.
E' possibile salvare dei file di modello (estensione .tmd) che contengono tutte le impostazioni
utilizzate per un lavoro (unità topografica, variabili di dimensione, parametratura, layer, ecc...) in
modo che quando si inizia un nuovo lavoro sia possibile selezionare un file di modello con le
impostazioni già adatte al tipo di lavoro che ci accingiamo a fare.
I lavori aperti di recente vengono salvati nella lista dei lavori recenti presente nel menu "File".
Selezionando un lavoro da tale lista e soffermandosi sopra con il mouse apparirà un'immagine
di anteprima della grafica del lavoro.
Thopos consente di organizzare il proprio lavoro in disegni che rappresentano una sorta di
“tavole” dove inserire le entità CAD tutte appartenenti ad una tipologia, ad esempio il disegno
della planimetria, il disegno delle sezioni, il disegno dei particolari, ecc.
Ad ogni disegno è possibile associare un nome, una scala di rappresentazione (in genere
disegni diversi hanno scale diverse) e un attributo di visualizzazione, ovvero ogni disegno può
essere reso visibile o invisibile come per i layer.
E’ possibile definire un numero illimitato di disegni ma solo uno sarà il disegno attivo nel quale
saranno inserite le entità che vado a disegnare o progettare.
La gestione dei disegni avviene dalla struttura “Gestione progetto” dove ogni disegno è inserito
con le proprie caratteristiche: scala e visualizzazione.
Per creare, cancellare e modificare i disegni è necessario cliccare sull’icona dei disegni (la
prima da sx dell’immagine sopra) accedendo alla finestra di gestione dei disegni:
(Gestione disegni)
9) Inserimento misure
Note:
Molti comandi dispongono di alcune opzioni le quali si possono inserire in 2 modalità:
1) Scrivendo l’opzione nella riga di comando
2) Premendo il relativo pulsante situato al fianco della riga di comando
L’opzione di default (quella tra parentesi graffe) viene attivata premendo il tasto destro del
mouse. L’opzione di default ha la scritta in colore rosso nei pulsanti di opzione.
In questo caso (disegno polilinea) esistono le opzioni (fi) e (ch). L'opzione (fi) è quella di default (in rosso) che si
invia anche premendo il tasto dx del mouse, mentre (ch) è quella alternativa. Le opzioni si inserisco o scrivendo "fi"
opp. "ch" nella riga di comando oppure premendo i pulsanti [fi] opp. [ch] posti in fianco a destra della riga di
comando.
Per i comandi che prevedono la selezione di entità è possibile selezionare le stesse entità
preventivamente.
Per modificare la quota del piano di lavoro utilizzare il comando "Elevazione" ed inserire la
quota del piano. In alternativa cliccare sopra il campo "Elevazione" della barra di stato inferiore.
La quota Z dei punti cliccati in grafica viene determinata o dal piano di lavoro (variabile
"elevazione") oppure dai modelli 3D sottostanti (faccia 3D, nuvole di punti, DEM e piani di
progetto). La scelta va fatta dalla finestra delle impostazioni generali o modificando la variabile
“MODOQUOTA”.
Nella barra di stato viene riportato anche il nome del libretto delle misure attivo. Per rendere
attivo un libretto basta selezionarlo dalla lista dei libretti ad albero laterale.
Nella TAB "Pregeo" sono presenti tutti i comandi per la gestione di un libretto Catastale.
Con il comando "Importa" si accede all'archivio di Pregeo e si importa un libretto già elaborato,
comprensivo di estratto digitale, mappa raster, modello censuario e relazione tecnica.
Per creare un libretto Pregeo basta premere il pulsante "Esporta", nella finestra che appare
sarà possibile inserire i dati statistici e censuari, selezionare la maxi tipologia per Pregeo 10 e
scegliere le righe del libretto da esportare o no.
Il libretto Pregeo creato corrisponde al libretto attivo nel CAD (il nome appare nella barra delle
informazioni), se nel lavoro sono presenti più libretti, basta rendere attivo (selezionarlo dalla
lista dei libretti) quello interessato all'esportazione verso Pregeo.
Ricordo che il titolo del libretto attivo viene visualizzato nella barra delle informazioni inferiore.
Dalla finestra di esportazione sarà possibile sia creare un file DAT e sia aggiornare direttamente
l'archivio Pregeo (database dei libretti).
Modello censuario
Dalla grafica del CAD è possibile attivare la compilazione del modello censuario per Pregeo. La
finestra del modello censuario appare in alto a sx e rimanendo attiva consente di lavorare
normalmente nel CAD permettendo la misura diretta delle superfici.
La finestra è suddivisa in 4 schede: Frazionamento, Mappale e Ausiliario, la quarta scheda
permette l'ordinamento degli schemi.
Se all'interno del lavoro si è caricato un estratto di mappa digitale (file emp), durante la
compilazione del modello il programma individua automaticamente le particelle digitate e
inserisce nello schema le relative proprietà (superficie, natura, qualità, classe).
Se abbiamo importato la proposta di aggiornamento confermata, il programma si accorge
anche delle particelle derivate e, come per l'EDM, compila automaticamente anche i campi delle
derivate.
Le operazioni di riga sono preventivamente caricate su una piccola lista presente su ogni riga.
Una volta terminata la compilazione è necessario salvare il modello con l'apposito pulsante. E'
presente anche un comando che verifica la correttezza formale del modello, il programma
individua gli eventuali errori e li evidenzia in rosso nel modello.
Un modello può essere caricato direttamente da un file DAT di Pregeo.
Il modello censuario può essere inserito direttamente nell'archivio di Pregeo senza passare
dall'elaborazione tramite il comando "Inserisci/Aggiorna modello censuario". In questo modo si
potrà compilare il modello alla fine (con proposta di aggiornamento già elaborata e confermata)
e poi inserirlo direttamente in archivio senza riaprire Pregeo. Il modello censuario aggiornato
sarà inserito nel file PDF di presentazione.
Dalla stessa TAB "Pregeo" è possibile gestire e utilizzare i comandi relativi agli archivi TAF e
Misurate.
L'archivio TAF è contenuto all'interno del più ampio "Archivio punti topografici" che permette di
creare e memorizzare punti topografici in genere sia in coordinate XY che coordinate
geografiche (Lat. Long.). All'interno di questo archivio è possibile creare dei sottoarchivi (uno
per comune) contenenti le coordinate dei PF catastali. I file TAF possono essere scaricati
direttamente da Internet tramite il pulsante "Importa TAF".
Analogamente alla TAF anche l'archivio delle misurate può essere scaricato direttamente da
Internet tramite il comando "Archivio misurate". Per verificare le misurate tre 2 PF basta
utilizzare il pulsante "verifica Misurate" e selezionare poi dalla grafica i 2 PF desiderati.
Per inserire dei punti topografici presenti nel libretto direttamente in archivio basta utilizzare il
comando "Esporta punti su archivio punti topografici" presente nel menu "Esporta" del pulsante
"File".
Una volta che il libretto è stato esportato e successivamente elaborato in Pregeo è possibile
attivare la proposta di aggiornamento.
Il comando si trova nel menu "Aggiorna" della TAB "Pregeo" -> "Estratto digitale". L'attivazione
della proposta di aggiornamento crea automaticamente nuovi elementi al lavoro in corso, in
particolare:
- Viene creato un nuovo libretto delle misure chiamato "Proposta aggiornamento" nel
quale saranno inseriti una copia dei punti del libretto Pregeo
- Viene creata una copia di tutti i punti e contorni del libretto esportato in Pregeo, in
questo modo sarà possibile apportare tutte le modifiche di posizione necessarie per le
operazioni di adattamento cartografico senza modificare le coordinate reali dei punti del
rilievo. I nuovi punti e i nuovi contorni saranno inseriti su layer specifici e inoltre il
programma permette di attivare automaticamente solo i layer necessari alle operazioni di
aggiornamento cartografico.
1) Orienta rilievo su estratto EMP: questo comando permette, selezionando 2 punti in comune
tra punti rilevati e estratto di mappa, di sovrapporre il rilievo alla cartografia dell'EMP.
2) Adatta rilievo su estratto EMP: questa funzione adatta automaticamente i punti del rilievo
all'estratto di mappa, va preventivamente inserito un raggio di ricerca che il programma
utilizzerà per trovare i punti caratteristici delle estratto di mappa nell'intorno dei punti del libretto.
I punti che non è possibile adattare automaticamente saranno evidenziati nella grafica e su
questi sarà possibile intervenire manualmente con i comandi di grips del CAD utilizzando anche
gli snap ad oggetto.
3) Sposta punto su contorno: Questo comando serve come ausilio a quello di adattamento visto
in precedenza, esso sposta un punto del libretto sopra un punto appartenente al contorno
dell'estratto EMP più vicino. Bisogna selezionare nell'ordine: il punto da spostare e il contorno a
cui sovrapporre lo stesso.
Una volta elaborata la proposta di aggiornamento su Pregeo, la stessa può essere importata su
Thopos ("Importa proposta aggiornamento confermata") in modo da compilare in maniera
interattiva il modello censuario.
Durante l'inserimento dell'identificativo delle particelle il programma si accorge della loro
presenza in memoria e compila automaticamente i campi del modello censuario.
Alla fine della compilazione è possibile verificare la correttezza del modello stesso (pulsante
"Verifica modello"). Il programma verifica la congruità formale del modello e verifica/compensa
gli eventuali sbilanci di superficie tra le particelle.
Per aggiornare o inserire il modello censuario su Pregeo basta utilizzare il comando
"Inserisci/Aggiorna modello censuario" presente sul menu "Modello censuario" o sulla finestra
Alla fine sarà possibile compilare il PDF di presentazione con il comando "Predisponi PDF di
presentazione" presente nel menu della proposta di aggiornamento.
Terminata la compilazione del PDF di presentazione sarà possibile firmalo digitalmente e poi
accedere automaticamente al portale Sister per la trasmissione. Nella scheda di configurazione
dei Tecnici (Impostazioni programma del menu File) vanno inserite le credenziali di accesso al
portale in modo da poter accedere automaticamente selezionando solo il nome.
Con il comando "Nuovo" si inseriscono nuovi punti topografici nel CAD, per creare un nuovo
punto topografico bisogna prima individuare con il mouse la posizione nella grafica (si possono
utilizzare gli OSNAP e l'input manuale come qualsiasi entità CAD), successivamente si
inserisce il nome poi rispettivamente descrizione, codice e quota. Descrizione e codice possono
essere selezionati rapidamente da delle liste che compaiono in basso mentre la quota può
essere inserita manualmente da tastiera o confermata con il tasto dx del mouse in base al
valore proposto calcolato.
I punti così creati non appartengono a nessun libretto e non sono collegati a nessuna stazione,
base o allineamento.
Per collegare questi punti ad un libretto utilizzare i comandi presenti nella TAB "Misure" (Nuova
Base, nuova Stazione, collega e base, ecc...).
Tramite il pulsante COGO si accede ad un menu dal quale è possibile determinare nuovi punti
topografici in vari modi (Punto medio, intersezione, proiezione, quarto punto rettangolo,
prolungamento, punto a squadro, punto per irraggiamento, punto su sviluppo arco e
picchettamento curva).
La procedura per calcolare i punti è la seguente:
1) Selezionare i punti topografici (e non) necessari al calcolo. Per esempio, nel caso di
punto per proiezione, vanno selezionati nell’ordine: punto partenza allineamento, punto
finale e punto da proiettare.
2) Il programma mostra a video il punto calcolato e chiede nome, descrizione e codice dello
stesso.
3) Il punto è inserito in memoria (non collegato ad alcun libretto).
Per alcune tipologie di calcolo è richiesta l’immissione di valori numerici di distanza o angolo.
Ad esempio, per il punto per prolungamento, dopo aver selezionato i 2 punti dell’allineamento, è
necessario inserire il valore numerico del prolungamento. Per utilizzare correttamente le
funzioni seguire sempre le istruzioni a video.
I nuovi punti vengono creati con le caratteristiche di default (Simbolo crocetta, nome, font
"Arial", ecc...), per modificare le caratteristiche grafiche di una serie di punti basta utilizzare il
comando "Proprietà" (TAB "Topografia") e selezionare i punti topografici da modificare.
Confermata la selezione appare una finestra della quale è possibile modificare le caratteristiche
dei punti quali il simbolo, l'etichetta, il font, il colore e molto altro.
(Proprietà punti)
I punti possono essere anche modificati con il grips agendo sui punti di aggancio (il punto
centrale del simbolo sposta il punto, il punto sul testo sposta l'etichetta mentre il punto sul
vertice del simbolo lo ruota).
Per spostare un punto collegato ad un libretto si deve utilizzare esclusivamente lo spostamento
tramite grips, in questo modo viene mantenuto il collegamento dinamico con il libretto stesso
(modifica automatica delle misure).
Per modificare in blocco la posizione di molti testi di punti è possibile utilizzare il comando
"Offset testi".
Il comando "Associa blocco" serve per associare ad ogni punto un blocco CAD per creare ad
esempio dei simboli personalizzati.
I simboli personalizzati possono anche essere creati con l'apposito editor di simboli che si attiva
con l'omonimo pulsante presente nella scheda "Topografia".
Come accennato, i punti topografici creati a CAD non vengono collegati ad alcun libretto.
Possono essere utilizzati su tutte le funzioni del programma (tracciamenti, modellazione 3D,
ecc..) ma risultano privi di misure.
Per inserire un punto CAD su un libretto l'operazione è molto semplice. Bisogna prima decidere
se le misure del punto saranno: celerimetriche, GPS o per allineamento, ovvero se il punto in
questione è stato rilevato da una stazione totale, da un GPS e per allineamenti e squadri.
I comandi da utilizzare si trovano nella TAB "Misure" e sono rispettivamente:
1) Collega a base GPS: per collegare un punto ad una base GPS di un libretto. Bisogna
procedere come segue:
- Selezionare i punti da collegare (singolarmente, con finestra o con i filtri selezione)
- Confermare la selezione
- Selezionare nel CAD o tramite tabella la base GPS di collegamento
- Inserire l'altezza dell'antenna
I punti si collegheranno alla base selezionata e saranno inseriti nello stesso libretto della base.
3) Collega ad allineamento: per collegare dei punti ad un allineamento. Procedere come segue:
- Selezionare i punti da collegare
- Confermare la selezione
- Selezionare nella lista dei libretti delle misure (pannello libretti di sinistra) l'allineamento
al quale collegare i punti
I punti si collegheranno all'allineamento selezionato è saranno inseriti nello stesso libretto.
4) Inserisci su lista XYZ: per inserire dei punti nella lista dei punti noti in coordinate (utile per i
tipi di aggiornamento di modesta entità). Procedere come segue:
- Selezionare i punti da collegare
- Confermare la selezione
I punti saranno inseriti nella lista dei punti XYZ del libretto delle misure attivo.
I punti creati a CAD possono divenire anche basi, stazioni o allineamenti a cui poi collegare altri
punti. I comandi da utilizzare in questo caso sono:
- Nuova base GPS (per creare una nuova base GPS)
- Nuova stazione (per creare una nuova stazione celerimetrica)
- Nuovo allineamento (per creare un nuovo allineamento)
N.B: I punti collegati al libretto godono di un collegamento bidirezionale con lo stesso. Ad ogni
modifica della posizione del punto (tramite grps) corrisponde un ricalcolo delle misure del
libretto, e ad ogni modifica delle misure dalla griglia del libretto corrisponde un ricalcolo delle
coordinate (Libretto dinamico). Lo spostamento in blocco di tali punti non è possibile in quanto
prevalgono sempre le misure del libretto, mentre lo spostamento singolo tramite i grips si.
Per modificare in blocco la pozione di punti collegati ad un libretto è necessario prima scollegarli
dallo stesso.
Quando si restituisce un rilievo di una facciata eseguito con stazione totale tutti i punti rilevati
saranno disposti lungo il piano Z e quindi inutilizzabili ai fini della sovrapposizione di un
eventuale immagine raster.
Questo comando permette di ruotare e proiettare automaticamente i punti di una facciata sul
piano XY.
Per prima cosa vanno selezionati i punti da modificare (verosimilmente i punti senza le stazioni)
e poi la seleziona va confermata con il tasto dx.
A questo punto abbiamo 2 opzioni: scegliere di proiettare tutti i punti sul piano verticale passate
per la retta di regressione dei punti (re) o sul piano passante per una linea precedentemente
tracciata (li).
Scelto il tipo di retta appare una finestra con alcune opzioni che nella maggior parte dei casi
vanno tutte attivate.
Con questa funzione, Thopos, permette di eseguire il passaggio tra sistemi cartografici diversi
della grafica del CAD sia utilizzando le formule approssimate di Molodensky e sia utilizzando i
grigliati Verto.
Una volta eseguito il comando bisogna selezionare dalla grafica le entità CAD e topografiche da
trasformare e alla fine confermare con il tasto destro del mouse.
Comparirà una finestra dalla quale bisognerà scegliere la metodologia di calcolo (molodensky,
grigliati Verto, grigliati Italia e UTM Cassini) e i sistemi di origine e destinazione.
Con il primo metodo i sistemi disponibili sono: Roma 40, UTM ED50 e UTM WGS84.
Con l'utilizzo dei grigliati i sistemi disponibili variano in funzione del tipo di grigliato selezionato,
se si seleziona un grigliato di tipo GR*, i sistemi disponibili sono: ROMA40, ED50 e ETRF89, se
si seleziona un grigliato di tipo GK* ai 3 sistemi visti prima si aggiunge il sistema ETRF2000.
I grigliati vanno selezionati dalla relativa scheda presente nella finestra.
La conversione con i grigliati Italia consente il passaggio da UTM WGS84 a Gauss Boaga o
ED50 in maniera diretta con una precisione attorno ai 50 cm.
L’ultima trasformazione consente il passaggio diretto tra UTM WGS84 a Cassini Soldner
(catasto). Per tale trasformazione è necessario conoscere le coordinate del centro di
emanazione catastale della zona in cui si sta lavorando. Molto spesso tali coordinate sono
incognite o errate, motivo per cui questa trasformazione funziona solo in limitati casi “fortunati”.
Con questo comando è anche possibile eseguire il cambio di sistema di riferimento. Su Thopos
ogni sistema di riferimento è legato ad uno specifico libretto delle misure (ogni libretto può avere
un sistema di riferimento diverso), quindi per il cambio di sistema basta selezionare il libretto di
destinazione e tutte le entità selezionate saranno trasformate (passate) nel nuovo sistema
definito appunto dal libretto scelto.
Compensazione planimetrica
Per ogni ramo della rete celerimetrica (stazione di lancio e punto collimato, che in genere è un
altra stazione o un punto iperdeterminato) il programma calcola i coefficienti dell'equazione
della distanza (se è stata misurata) e dell'angolo azimutale secondo le note espressioni
derivanti dalla scienza topografica. Queste equazioni sono poi pesate con dei coefficienti
inversamente proporzionali agli SQM dei punti da compensare (più piccolo è un SQM, più
"importante" è un'equazione). Dalle matrici dei coefficienti, dei pesi e dei termini noti (differenza
tra valore misurato e calcolato in prima approssimazione) il programma applica la teoria dei
minimi quadrati e ricava le correzioni delle coordinate planimetriche.
Nella finestra che appare bisogna selezionare nella lista i punti che non saranno compensati
(punti fissi) e poi andare nella scheda della Compensazione planimetrica.
Gli unici dati da impostare sono i criteri di convergenza (Numero massimo di iterazioni o
precisione correzione) e il valore del SQM per unità di peso iniziale.
L'algoritmo di compensazione procede per iterazioni successive apportando ogni volta delle
correzioni alle coordinate. Per stabilire quando il ciclo iterativo deve terminare si può agire o sul
numero massimo di iterazioni o sulla precisione massima delle compensazioni, in pratica il ciclo
si interrompe o quando si raggiungono le iterazioni massime, o quando la correzione massima
apportata dall'iterazione è inferiore al valore impostato.
Come detto il programma utilizza sia le equazioni delle distanze che quelle degli angoli per
risolvere il sistema. Se si desidera dare maggiore "importanza" alle equazioni degli angoli
basterà agire nel "Fattore di pesatura" delle equazioni e portarlo verso gli angoli (fattore tra 0 e
1), viceversa basterà portare il fattore verso le distanza per dare maggiore "peso" alle equazioni
delle distanze.
Il risultato del calcolo saranno le coordinate compensate e le ellissi di errore.
Una volta eseguito il calcolo, per compensare le coordinate, è necessario premere il pulsante
"Compensa coordinate", mentre per rivedere i risultati dell'ultima elaborazione senza ripetere il
calcolo basta premere il pulsante "Rivedi ultima compensazione".
Se si attiva l'opzione "Compensa punti rilevati da stazione compensata", con la compensazione
delle coordinate saranno compensate anche le coordinate di tutti i punti rilevati da una stazione
celerimetrica compensata (a tutti i punti saranno attribuiti i valori di compensazione della
stazione).
Compensazione altimetrica
La compensazione altimetrica funziona in modo analogo, anche in questo caso, per ogni ramo
della rete di livellazione, viene generata un'equazione sui dislivelli che uguagliata al termine
noto (dislivello misurato - dislivello calcolato) fornisce un sistema da risolvere ai minimi quadrati.
In questo caso basta selezionare i punti fissi della rete e poi procedere all'elaborazione in
quanto non è necessario procedere per iterazioni (la soluzione è diretta).
Il significato dei 3 pulsanti presenti nella scheda della compensazione altimetrica è lo stesso di
quelli presenti in quella planimetrica.
Thopos permette di creare in maniera agevole modelli 3D del terreno in maniera manuale e
automatica e su questi generare le curve di livello.
Creazione di DTM
Per creare un DTM (Digital Terrain Model) è necessario delimitare con una polilinea chiusa o un
contorno l'area all'interno della quale sarà creato il modello 3D. Per delimitare automaticamente
tutti i punti topografici attivi nella grafica con una polilinea basta utilizzare il comando "Perimetra
punti topografici" che si trova nel menu "Edita polilinea" della TAB CAD.
Se ci sono dei contorni obbligati da rispettare basta unire i punti che ne fanno parte con un
contorno di vincolo seguendo le istruzioni che appaiono a video, stessa cosa per i contorni di
esclusione.
Il "motore" di calcolo della triangolazione genera in automatico della facce 3D in corrispondenza
dei punti topografici, dei punti CAD e delle polilinee 3D interni all'area delimitata. Una polilinea
3D interna all'area da triangolare viene considerata come una serie di punti che formano un
vincolo obbligato.
Le facce 3D generate dalla triangolazione vengono inserite nel layer attivo e possono essere
facilmente gestite/modificate con le funzioni CAD.
Inoltre, solo per la facce 3D, è possibile invertire il lato di adiacenza tra 2 facce attigue.
Per aree limitate è anche possibile ricavare modelli 3D del terreno direttamente da Google
Earth.
E poi possibile scegliere se generare delle polilinee 3D al posto delle curve. Polilinee 3D e
curve sono molto simili come entità grafiche (cambia solo la visualizzazione a video e stampa)
per cui è possibile in ogni momento passare dalle une alla altre e viceversa.
Un D.E.M. (Digital Elevation Model) non è altro che una rappresentazione della superficie del
terreno attraverso una maglia regolare, in cui ogni singola maglia è caratterizzata da una
determinata quota calcolata sulla base di una interpolazione matematica di punti 3D rilevati in
campagna o individuati su un raster. Per rappresentare graficamente un D.E.M. si utilizzano dei
colori diversi per ogni quota. Thopos è in grado di elaborare i D.E.M. adoperando 3 diversi
algoritmi di interpolazione dei punti.
1) Interpolazione quadratica
2) Interpolazione su punti vicini
3) Interpolazione con Kriging
- Larghezza della maglia interpolatrice: in questo campo va indicata la larghezza della maglia
del D.E.M. La scelta della dimensione della maglia va fatta in funzione dell'area di occupazione
dei punti da interpolare.
- Raggio massimo di ricerca: rappresenta il raggio entro il quale la procedura cerca i punti da
interpolare, tale raggio è riferito alla posizione di interpolazione ovvero al punto di cui si
desidera calcolare la quota. Il valore proposto viene calcolato automaticamente (in maniera
ottimale) dal programma.
- Numero minimo di punti da utilizzare: indica il numero minimo di punti vicini da utilizzare per
l'interpolazione della quota incognita.
- Numero massimo di punti da utilizzare: indica il numero massimo di punti vicini da utilizzare
per l'interpolazione della quota incognita.
- Azimut principale di ricerca: rappresenta la direzione (azimut) "privilegiata" lungo la quale la
procedura ricerca i punti da utilizzare per l'interpolazione.
- Interpolazione su punti vicini
Questo tipo di interpolazione si adatta alla maggior parte dei terreni tranne quelli molto
irregolari, per i quali è preferibile il Kriging. Le opzioni di calcolo (figura seguente) sono
sostanzialmente 2:
- Interpolazione quadratica
Questo tipo di interpolazione è adatta per terreni abbastanza regolari in quanto interpola tutta la
semina di punti con una superficie quadratica (del secondo ordine). L'interpolazione avviene
all'interno di singole aree limitate definite in base alle seguenti opzioni:
I DEM, vista la loro dimensione in genere grande, vengono salvati su file a parte (estensione
tde) e caricati sul lavoro solo quando richiesti. Per questo motivo, ad ogni DEM, è necessario
associare un file di salvataggio.
La selezione dei DEM avviene attraverso il pannello "gestione progetto" presente nel
programma,quindi, per la modifica delle proprietà, la selezione del DEM va fatta da questo
punto.
Thopos è in grado di importare nuvole di punti provenienti sia da laser scanner che da
elaborazione da aerofotogrammetria, i formati riconosciuti solo il formato Laser scanner LAS, il
formato Stanford PLY, il formato XYZ oltre al formato nuv proprietario di Thopos.
I comandi di importazione delle nuvole si trovano nel menu "In/Out" della scheda "Modelli 3D"
-> "Nuvole".
Per importare una nuvola procedere come segue:
- Inserire il nome
- Selezionare il file della nuvola e attendere il caricamento
- Salvare la nuvola in formato Thopos (.nuv).
La nuvola caricata comparirà a video e sarà inserita nel layer corrente. Il nome della nuvola
comparirà anche nella lista "Gestione progetto".
Per esportare una nuvola utilizzare il comando "Esporta nuvola" (stesso menu) e selezionare la
nuvola da esportare nella lista "Gestione progetto".
Per modificare le proprietà delle nuvole esiste il comando "Proprietà" che permette di modificare
alcuni parametri, vediamoli in dettaglio:
(Proprietà nuvola)
- Polinomiale 3D: Servono minimo 4 punti in comune (polinomio di prima grado) oppure 9 punti
in comune (polinomio di secondo grado). Si tratta di una trasformazione che induce delle
deformazioni nella nuvola quindi va applicata solo quando i punti di inquadramento sono in
numero abbondate e uniformemente distribuiti su tutta l’area interessata dal calcolo.
- 3D Isotropa: Si tratta di una trasformazione 3D nello spazio che necessita di almeno 3 punti
in comune, nel caso vengano selezionati più punti il programma calcola la soluzione migliore
con i minimi quadrati. Si tratta in genere della soluzione migliore per la georeferenziazione delle
nuvole perché non dipende dalla scelta e dalla posizione dei punti di inquadramento.
Le nuvole di punti, oltre ad essere utilizzate per l'interpolazione delle quote dei punti 2D,
possono essere anche utilizzate per estrapolare diverse entità topografiche, vediamo in
dettaglio che cosa è possibile ricavare dalle nuvole di punti.
Tutte le funzioni che seguono si trovano nel menu "Crea oggetti" della TAB "Modelli 3D".
- DTM a densità variabile: Questo comando permette di generare un modello 3D del terreno
utilizzando i punti della nuvola secondo una densità percentuale che va impostata dopo aver
selezionata la nuvola. Maggiore sarà la densità e più fitta sarà la maglia del DTM.
- DTM a maglia regolare: Questa funzione permette di ricavare un modello a maglia triangolare
impostando il passo lungo X e lungo Y della maglia. Il modello sarà creato all'interno di una
polilinea chiusa tracciata preventivamente.
Una volta dato il comando bisogna selezionare la polilinea chiusa all'interno della quale creare il
DTM e successivamente, nella finestra che appare, selezionare il passo della maglia e il layer di
destinazione del nuovo modello 3D.
Il calcolo del DTM richiede in genere parecchio tempo ma può essere interrotto in qualsiasi
momento con il pulsante "Annulla" che appare dopo aver avviato l'elaborazione.
Con maglie piccole e polilinee ampie il tempo di elaborazione aumenta, viceversa, il tempo
diminuisce.
Se all'interno della polilinea si tracciano altre polilinee aperte queste saranno utilizzate come
linee di discontinuità per il calcolo del DTM.
- Crea punti CAD da nuvola: Questo comando consente di ricavare dei punti CAD 3D partendo
dai punti della nuvola e impostando la densità percentuale da utilizzare. I punti delle nuvole
sono in genere molto fitti e sarebbe improponibile, per fini topografici, utilizzare tali punti
direttamente per la creazione dei modelli 3D. Con questo comando è possibile "estrarre" dei
- Crea ortofoto dai punti della nuvola: I punti delle nuvole sono in genere associati ad un colore,
è quindi possibile utilizzare questo colore per creare una foto aerea georeferenziata (ortofoto)
della zona coperta dalla nuvola.
La risoluzione della foto sarà uguale a quella della nuvola, ovvero, se la nuvola ha una
risoluzione media di 7 cm, i pixel dell'ortofoto avranno la medesima risoluzione.
Una volta dato il comando bisogna selezionare la nuvola dalla quale ricavare la foto (la
selezione va fatta dalla lista "Gestione progetto") e il programma provvederà a calcolare la
nuova immagine raster.
Terminata l'elaborazione dell'immagine ci sarà chiesto di salvare la stessa su file scegliendo il
nome desiderato.
L'immagine è inserita nel layer attivo.
- Crea polilinea da sezione: Questa funzione serve per generare una polilinea 3D che si adatta
alla superficie della nuvola (sezione). É necessario selezionare nell’ordine: la nuvola da
sezionare, i punti iniziale e finale della sezione, la base di ricerca dei punti e la lunghezza
massima del tratto di polilinea.
Il programma, in funzione della base di ricerca inserita, certa tutti i punti della nuvola vicini al
tratto di sezione disegnato e crea una polilinea 3D con gli stessi. Se lungo il percorso di ricerca
(lungo il tratto di sezione) ci sono delle zone senza punti (buchi) il calcolo si interrompe.
15) Progettazione 3D
- Offset 3D : Questo comando crea una copia traslata sia in orizzontale che verticale di una
polilinea. Tra le 2 polilinee, inoltre, consente di creare automaticamente delle facce 3D che
rappresentano il terreno. Serve per creare delle scarpate (anche multiple con gradoni) per
terrapieni o rilevati. Prima si inseriscono i valori di traslazione, poi si seleziona la polilinea, il
verso di spostamento e infine se creare i nuovi triangoli o no. Gli eventuali nuovi triangoli
vengono inseriti nel layer attivo.
- Raccorda scarpate: Una volta che due scarpate consecutive sono state progettate è
necessario procedere con la loro unione, ovvero raccordarle. Per raccordare 2 scarpate tra loro
addicenti e consecutive bisogna utilizzare questo comando. Bisogna selezionare con lo snap
fine linea attivato nell’ordine: il punto vertice della scarpata (il punto dove le 2 scarpate si
uniscono, di solito la base o la sommità dello scavo), il primo punto esterno della prima scarpata
(il punto finale della scarpata che coincide con l’intersezione con il terreno da scavare o
riportare) e il punto esterno della seconda scarpata. A questo punto il programma propone di
effettuare il raccordo in 2 modalità: Smussato (creando una scarpata che unisce direttamente le
2 scarpate da raccordare), oppure angolare (prolungando le scarpate esistenti fino a farle
intersecare mantenendo la pendenza originaria). I nuovi triangoli di raccordo saranno inseriti nel
layer attivo.
- DTM tra 2 polilinee: Questa funzione consente di creare automaticamente delle facce 3D
comprese tra 2 polilinee. Si devono selezionare le 2 polilinee e il programma creerà
automaticamente i nuovi triangoli inserendoli nel layer attivo.
- Appoggia polilinea su DTM: Il comando consente di appoggiare una polilinea sul DTM
sottostante. La polilinea risultante sarà una polilinea 3D avente i vertici coincidenti con i cambi
di pendenza del DTM.
Questo comando risulta utile nei casi in cui è necessario definire/lavorare con un modello 3D
entro dei confini definiti e non è possibile uscire dagli stessi.
- Ritaglia DTM su intersezione: Il comando serve per ritagliare un modello 3D lungo la linea di
intersezione con un altro modello tridimensionale. Il modello da ritagliare deve trovarsi su un
layer diverso da quello di intersezione e prima di eseguire il calcolo tale layer deve essere
spento. Il nuovo modello ritagliato viene inserito su un layer selezionato dalla finestra di calcolo
che compare dopo aver dato il comando. Su tale finestra si seleziona anche il layer del DTM da
ritagliare, che come detto, deve essere spento.
Alla fine del calcolo il nuovo DTM avrà i bordi perfettamente coincidenti (nel 3D) con il DTM con
cui è stato intersecato.
- Intersezione tra DTM: Questo comando calcola il volume per intersezione tra 2 DTM e traccia
le linee di intersezione tra gli stessi. Analogamente al comando precedente, il DTM da
intersecare deve essere inserito su un layer dedicato che al momento del calcolo deve risultare
spento. Il programma calcola i volumi di sterro e riporto tra i 2 DTM.
- Fusione tra 2 DTM: Questa funzione serve per inserire un modello 3D all'interno di un altro. In
genere un modello di progetto (scavo, sbancamento) all'interno del modello originario. Come
nei comandi precedenti il modello da fondere deve appartenere ad un layer specifico che prima
del calcolo deve anche essere disattivato.
Il DTM di fusione viene inserito su un layer specifico che viene scelto dalla finestra di opzioni
che appare dopo aver dato il comando. Il modello da fondere assieme al modello di fusione
rappresentano la situazione del terreno dopo l'intervento di progettazione.
16) Spianamenti
Con Thopos è possibile eseguire spianamenti sia con piani di giacitura assegnata e sia con
piani di compenso.
La finestra di progettazione degli spianamenti (figura seguente) permette la gestione completa
di quest'ultimi, vediamo in dettagli le varie funzioni.
- Linee di passaggio: le linee di passaggio sono delle linee 3D che identificano le intersezioni
del piano con il modello del terreno interessato allo spianamento. Attivando l'apposita opzione
queste saranno disegnate nel CAD nel layer impostato. Le linee di paesaggio potranno poi
essere utilizzate per creare dei punti topografici (osnap sugli estremi) da picchettare sul posto.
- Mappa sterro riporto: la mappa sterri/riporti fornisce una rappresentazione grafica delle zone
soggette a sterro (giallo) o riporto (rosso). Thopos dispone di 3 tipi di mappe : Semplice (colore
uniforme su tutta la mappa), ombreggiata (con le facce 3D con sfumature diverse sulla base
dell'orientamento), graduata (con le facce 3D che assumo una sfumatura più o meno intensa in
funzione della quota rossa di spianamento).
Il layer dove inserire la mappa va inserito con l'apposita opzione.
- Genera DTM delle eccedenze: Il DTM delle eccedenze è un modello 3D che ha come quote
dei punti le quote rosse di sterro o riporto calcolate dallo spianamento. L'utilità del DTM delle
eccedenze consiste nel permettere di verificare zona per zona la quantità di terreno da portare
o scavare, calcolando le curve di livello da questo DTM è possibile dare una visione completa
delle zone di sterro e riporto e la relativa quantità di terreno da movimentare. Il layer per questo
DTM va selezionato nel relativo campo di selezione.
Per i piani di compenso è anche possibile inserire un volume aggiuntivo di sterro per tenere
conto del maggiore volume che ha in genere il terreno una volta che viene scavato.
Tutti i piani di spianamento possono essere salvati come piani di progetto per poter poi essere
utilizzati per altri spianamenti, per l'interpolazione delle quote CAD o per l'inserimento delle
quote di progetto (vedi funzioni di quotatura altimetrica).
Spianamenti dinamici
Oltre alla modalità classica di calcolo degli spianamenti, Thopos dispone della modalità
"Spianamento dinamico" con la quale è possibile analizzare sia analiticamente che
graficamente (anche nel 3D) la variazione di sterro e riporto durante il movimento del piano di
spianamento.
Nella finestra che appare è possibile selezionare la quota del piano di spianamento, la massima
pendenza e la direzione azimutale della stessa. Al variare di queste proprietà del piano variano
dinamicamente i volumi di sterro e riporto. Una volta individuato il paino ottimale lo stesso può
essere salvato come piano di progetto per poter poi essere utilizzato, sia per eseguire lo
spianamento tradizionale (utilizzando l'opzione "Da piano attivo in memoria") e sia come piano
di interpolazione.
I piani di progetto possono essere definiti anche al di fuori del calcolo degli spianamenti, e
servono per identificare dei piani da utilizzare per l'interpolazione delle quote CAD durante il
disegno e/o progettazione.
Su Thopos è possibile creare più piani di progetto e ad ognuno deve essere attribuito un nome
univoco per poter poi essere identificato con facilità.
Le modalità di creazione di un piano sono le stesse degli spianamenti.
I piani di progetto definiti vengono inseriti nella lista di "Gestione progetto" e da li resi attivi.
Infatti, un solo piano tra tutti quelli definiti può essere il "Piano attivo in memoria" (ovvero quello
che il programma utilizza per i calcoli), e per selezionarlo basta semplicemente fare click sopra
il nome, il programma ci chiederà se renderlo attivo o no. Il piano attivo viene evidenziato con
una icone diversa.
Partendo dai piani di progetto il programma è in gradi di elaborare dei DTM in 2 modi:
- DTM appoggiato ad un piano (sostanzialmente un DTM formato da 2 triangoli appartenenti al
pino di progetto attivo).
- DTM generato dall'intersezione di 2 piani (un DTM formato da 2 pendenze con 4 falde
triangoli, 2 appartenenti al piano attivo e le altre 2 appartenenti ad un piano selezionato
dall'utente).
I comandi per la gestione delle immagini raster sono inseriti nella TAB "Raster".
Per inserire un'immagine nel CAD bisogna utilizzare il comando "Importa raster", il programma
riconosce i formati bmp, gif, jpg, png e tiff.
Una volta selezionata l'immagine da inserire bisogna indicare le coordinate del punto di
inserimento (con il mouse o manualmente) e poi i fattori di scala lungo X e Y.
In alternativa è possibile inserire un'immagine presente negli appunti di windows, in questo caso
sarà possibile scegliere di sostituire un'immagine già inserita con quella presente negli appunti,
funzione utile nel caso sia necessario apportare alcune modifiche grafiche tramite un software
di grafica esterno.
Per acquisire direttamente un'immagine da scanner basta premere il pulsante "Scansione
raster" e poi selezionare l'origine sullo schermo. Se lo scanner è supportato sarà avviata la
scansione.
I punti omologhi si individuano cliccando nella mappa il punto noto e poi inserendo (a mano, da
archivio punti noti o con altro click) le coordinate reali dello stesso. Terminata la scelta basta
premere tasto dx e confermare la selezione.
Se per caso si commette un errore con l'opzione [An]nulla si annulla l'ultimo punto selezionato.
Se dopo aver confermato i punti ci si accorge che è necessario selezionarne di nuovi, basta
premere il pulsante "Chiudi" della finestra di georeferenziazione e continuare nella selezione
degli stessi.
- Raddrizza prospettiva: questa funzione serve per eliminare le deformazioni prospettiche che
si formano quando fotografiamo la facciata di un edificio.
Le metodologie utilizzate sono 2:
- Metodo dei punti omologhi: In questo caso è necessario selezionare dei punti omologhi
(minimo 4) e procedere poi al calcolo. La selezione dei punti avviene allo stessa maniera di
quanto visto in precedenza con la georeferenziazione.
- Metodo delle cadenti: Con questo metodo è necessario tracciare, preventivamente sopra
l’immagine, delle linee che rappresentano gli spigoli orizzontali e verticali dell’immagine da
raddrizzare (minimo 2). Terminato il tracciamento delle cadenti si passa ad eseguire il
comando, si seleziona prima l’immagine e poi una ad una le cadenti tracciate. Per almeno 2
cadenti (una orizzontale e una verticale) va anche inserita la lunghezza delle stesse. Per le altre
cadenti, se non si conosce la lunghezza, inserire il valore 0. Terminata la selezione confermare
con il tasto dx o con l’opzione fi (Fine).
Per ogni immagine raster caricata è possibile impostare un colore di trasparenza per rendere
invisibile (trasparente) una parte dell’immagine. Ad esempio, per una mappa planimetrica, che
in genere è costituita da uno sfondo bianco con le entità nere, è possibile impostare il colore
bianco come colore trasparente per nascondere lo sfondo alla vista.
Dopo aver attivato il comando “Imposta trasparenza” basta selezionare nell’ordine 1) l’immagine
raster a cui applicare la trasparenza, 2) il colore trasparente determinato cliccando sopra
l’immagine.
Per differenziare immagini raster delle volte simili è possibile modificare il colore dell’immagine
per renderlo uguale a quello del layer in cui l’immagine è inserita. Per attivare questa opzione
basta utilizzare il comando “Proprietà immagine” (RASTERPROP) e attivare/disattivare la
Manuale Thopos - (C) 2017 Studio Tecnico Guerra 43
relativa opzione presente nella finestra che compare. Dalla stessa finestra risulta pure possibile
eliminare un colore di trasparenza precedentemente impostato.
( N.B.: Le immagini con trasparenze vengono salvare esclusivamente nel formato png).
Con il comando “Applica filtro” si applicano all'immagine vari tipi di filtro in modo da modificare
la stessa e mettere in evidenza particolari utili all'individuazione di caratteristiche non visibili
nell'immagine originaria. (bianco e nero, luminosità, sfocatura, rilevazione bordi, ecc...)
Il pannello gestione progetto è una struttura ad albero che contiene tutte le entità topografiche e
raster inserite all'interno del lavoro, ha una doppia funzionalità:
1) Selezione delle entità (deve essere attivato il primo pulsante a sx) attraverso la quale è
possibile selezionare le entità topografiche in alternativa alla selezione grafica
2) Zoom su entità (deve essere attivato il secondo pulsante da sx) con la quale si evidenzia
nella grafica l'entità in quel momento selezionata.
Il pannello può essere attivato o disattivato tramite la prensione del pulsante "mostra/Nascondi"
pannello posizionato in basso a sinistra.
(Pannello progetto)
Alcune entità particolari possono essere selezionate solo attraverso questo pannello, tali entità
sono: Allineamenti, DEM e Nuvole di punti.
Nei comandi che prevedono la seleziona di entità CAD o punti topografici, premendo il tasto
destro del mouse, compare un menu che permette di accedere alla selezione rapida delle
entità. La selezione avviene attraverso le scelta delle rispettive proprietà ed è suddivisa tra punti
Tutte le funzioni topografiche appena viste sono affiancate da una serie di comandi CAD che ne
completano le funzionalità.
Le funzioni CAD di Thopos sono quasi tutte inserite nella TAB "CAD" e sono pressoché
identiche a quelle di AutoCAD ® e dei numerosi CAD cloni di quest'ultimo, per questo motivo in
questa sede si tralascia la descrizione dettagliata dei comandi CAD.
Layout
VISTAPIANTA (solo barra Attiva vista planimetrica
strumenti)
VISTA3D (solo barra Attiva vista 3D
strumenti)
VISTAPI3D_V (solo barra Vista planimetrica + Vista 3D in
strumenti) verticale
VISTAPI3D_O (solo barra Vista planimetrica + Vista 3D in
strumenti) orizz.
VISTALIBRETTO (solo barra Vista libretto delle misure
strumenti)
VSITAPILIB_V (solo barra Vista libretto + planimetria in
strumenti) verticale
Vista
ZOOM {li}miti/[fi]nestra/[+]più/ Principale + Funzioni di zoom con
[-]meno/[pt]punto Barra strumenti opzioni
topografico :
ZOOMLI Principale + Zoom limiti
Barra strumenti
ZOOMPI Principale + Zoom più
Barra strumenti
ZOOMME Principale + Zoom meno
Barra strumenti
ZOOMFI Principale + Zoom finestra
Barra strumenti
ZOOMPT Principale + Zoom su punto topografico
Barra strumenti
PANDIN Principale + Attiva pan dinamico
Barra strumenti
FINZOOM Principale + Attiva/Disattiva finestra di
Barra strumenti zoom
VISTAPANOR Principale + Attiva/Disattiva la vista
Barra strumenti panoramica
Disegno
PUNTO CAD Disegna punto nella
posizione indicata
LINEA CAD Linea per 2 punti
CERCHIO {ce}ntro e raggio/[3p]punti/ CAD Cerchio con la scelta delle
[2p]punti/[ttr] (Tan. Tan. opzioni
Raggio)
CERCHIOCE CAD Cerchio centro e raggio
CERCHIO3P CAD Cerchio per 3 punti
CERCHIO2P CAD Cerchio per 2 punti
CERCHIOTTR CAD Cerchio tangente, tangente
e raggio
ARCO {3p}punti/[ce]ntro, raggio, CAD Attiva le opzioni di disegno
inizio e fine/[in]izio, fine e arco
raggio :
ARCO3P CAD Arco per 3 punti
ARCOCE CAD Arco centro, raggio, inizio e
Raster
RASTERIN Raster Inserimento immagine
raster
RASTEROUT Raster Esporta immagine raster in
vari formati e crea file tfw
RASTERSCAN Raster Scansione immagine raster
tramite scanner
RASTERELIMINA Raster Elimina dal CAD l’immagine
raster
RASTERSCALA Raster Inserimento fattori di scala
immagine raster
RASTERSCALADIST Raster Scala raster con confronto
tra distanze
RASTERGEOREF Raster Georeferenzia immagine
raster
RASTERRADD Raster Raddrizza immagine raster
con metodo punti omologhi
RASTERRADDCAD Raster Raddrizza immagine raster
con metodo delle cadenti
RASTERRIDDIS Raster Riduce distorsione ottica
immagine
RASTERSPOSTA Raster Sposta immagine raster
RASTERRUOTA Raster Rotazione immagine raster
RASTERTAGLIA Raster Ritaglia immagine raster
RASTERRIDIM Raster Ridimensiona l'immagine
raster (modifica i pixel)
RASTERPROP Raster Espone le proprietà
dell’immagine raster
RASCOPIAAPP Raster Copia immagine negli
appunti
RASINCOLLAAPP Raster Incolla immagina dagli
appunti
RASTERBORDO Bordo immagini raster {off}/ Raster Attiva/disattiva
[on] visualizzazione bordo raster
RASTERPP Raster Porta immagine in primo
piano
RASTERSP Raster Porta immagine in secondo
piano
RASCAPORIZ Raster Capovolge immagine in
orizzontale
RASCAPVERT Raster Capovolge immagine in
verticale
RASTERTRASP Raster Imposta il colore di
Edit CAD
CANCELLA CAD Cancella entità CAD
SPOSTA CAD Sposta entità CAD
COPIA CAD Copia entità CAD
RUOTA CAD Ruota entità CAD
SPECCHIO CAD
ALLINEA CAD Allinea selezione lungo una
direzione
OFFSET CAD
CIMA CAD Cima 2 entità
RACCORDA CAD Raccorda con arco
ESTENDI CAD Estendi un'entità fino al
limite
TAGLIA CAD
SPEZZA CAD
RAGGRUPPA CAD
SEPARA CAD
SCALA CAD
COPIASERIE CAD Copia entità CAD in serie
rettangolare
ESPLODI CAD Esplode le entità CAD
complesse
PROPRIETA CAD Modifica le proprietà delle
entità CAD
COPIAPROP CAD Copia le proprietà da
un’entità CAD di origine
ORDINEDIS Porta entità in {pr}imo piano/ CAD Cambia ordine
[se]condo piano visualizzazione
ORDINEDISPR CAD Porta in primo piano
ORDINEDISSE CAD Porta in secondo piano
INSPTOPOLI CAD Inserisce vertice su polilinea
o un profilo
CANCPTOPOLI CAD Cancella vertice da una
polilinea o un profilo
RACCVPOLI CAD Raccorda vertice interno
polilinea (serve anche per
raccordare i profili o le
sezioni multiple)
RACCVCLOTO CAD Inserisce una clotoide lungo
il profilo
POLIVINC CAD Trasforma polilinea in
vincolo DTM
ORTOPOLI CAD Ortogonalizza tutti i vertici di
una polilinea
UNIPOLI CAD Unisce 2 polilinee in
un'unica polilinea
POLIINQUOTA CAD Porta tutti i vertici di una
polilinea ad una quota
impostata.
PERIMPOLI CAD Crea una polilinea chiusa
convessa con tutti i punti del
Layer
LAYER Barra Layer Finestra gestione layer
LAYERDAENT Barra Layer Attiva layer da entità
LAYERCORR Barra Layer Sposta entità selezionate su
layer corrente
LAYERISOLA Barra Layer Isola i layer delle entità
selezionate
LAYERSPEGNI Barra Layer Spegne i layer delle entità
selezionate
LAYERBLOCCA Barra Layer Blocca i layer delle entità
selezionate
LAYERONOFF Barra Layer Accende o spegne il layer
corrente
LAYERONTUTTI Barra Layer Attiva tutti i layer
LAYERSBLTUTTI Barra Layer Sblocca tutti i layer
Impostazioni
SPESSVIDEO Spessori a video {off}/[on] File Visualizza spessori a video
(Impostazioni)
SIMBOSNAP Dimensione simbolo Osnap {12} File Dimensione simbolo Osnap
(Impostazioni)
ROTASSI rotazione assi {0} (gon.) File Rotazione assi cursore
(Impostazioni)
DIMASSI Percentuale dimensione assi File Dimensione assi del cursore
cursore (1-100 %) {100} (Impostazioni)
SCALAVIDEO Scala visualizzazione a
video
SFONDOGRAFICA Colore di sfondo della grafica File Colore di sfondo della
(da 0 a 255) {0}Nero/[5]Blu/ (Impostazioni) finestra grafica
[98]Verde/[255]Bianco
INFOCURSORE Informazioni dinamiche File Imposta le informazioni
visibili al cursore {4}Tutte/ (Impostazioni) dinamiche che seguono il
[0]Nessuna/[1]Misure/[2]Input/ cursore (valori da 1 a 7)
[3]Istruzioni ... 7
ORTO Orto {on}/[off] File Attiva/disattiva Orto
(Impostazioni)
OSNAP Osnap {on}/[off] File Attiva/disattiva Osnap
(Impostazioni)
PUNTPOLARE Attiva/disattiva puntamento File Puntamento polare
polare {on}/[off] (Impostazioni)
PASSOPUNTPOLARE File Passo puntamento polare in
(Impostazioni) gradi centesimali
FATTZOOM valore del fattore di zoom File Fattore che influenza zoom
{50} (Impostazioni) +, - e zoom con rotellina
SISCATASTO Sistema Catastale {on}/[off] File Attiva/disattiva sistema
(Impostazioni) catastale (X=Nord)
ICONAASSI Icona assi visibile {si}/[no] Visualizzazione icona assi
cartesiani
ELEVAZIONE File Imposta la quota del piano
(Impostazioni) di lavoro
FACCIAPIENA Riempimento facce 3D {on}/ File Visualizzazione facce 3D
[off] (Impostazioni) (piene o no)
MODOQUOTA Quota cursore da: File Tipo di interpolazione per le
Quotature
QUOTAORIZ Misure Quotatura orizzontale
QUOTAVERT Misure Quotatura verticale
QUOTAALLIN Misure Quotatura allineata
QUOTASTILE Misure Imposta lo stile di quotatura
QUOTAAGG Misure Aggiorna le quotature già
inserite
DISQTTERR Misure Inserisce la quota del
terreno
DISQTROSSA Misure Inserisce la quota rossa
dopo uno spianamento
DISQTTRRS Misure Inserisce la quota del
terreno + la quota rossa
DISQTPRRS Misure Inserisce la quota di
progetto + la quota rossa
QUOTACURVE Misure Quotatura semi-automatica
delle curve di livello
DMOFFSET1 (non previsto) Offset inizio linea di quota
DMOFFSET2 (non previsto) Prolungamento linea di
quota
DMSIMB (non previsto) Dimensione simbolo di
quota (freccia, ecc…)
DMFONT (non previsto) Nome del font del testo di
quota
DMSOPPRIMI Soppressione linee di quota (non previsto) Soppressione delle linee di
[0] Nessuna/[1] Prima/[2] quota
Seconda/[3] Entrambe
DMTIPOSIMB Tipo simbolo fine linea [0] (non previsto) Tipo simbolo fine linea
Nessuno/[1] Freccia piena/[2] (freccia, cerchio, ecc…)
Cerchio pieno /ecc...
DMHTEXT (non previsto) Dimensione testo della
quota (mm)
DMPREC (non previsto) Precisione decimale
(numero decimali)
DMPOSQT Posizione testo della quota (non previsto) Posizione del testo della
[0] Sopra/[1] In mezzo/[2] quota
Sotto
DMPREFIX (non previsto) Prefisso del testo di quota
DMSUFFIX (non previsto) Suffisso del testo di quota
DMTPSIMBQT (non previsto) Dimensione simbolo quota
altimetrica
DMSIMBQT (non previsto) Tipo simbolo quota
altimetrica
Punti topografici
PTNUOVO Topografia Inserisce nuovo punto
Contorni
CONTORNONC Contorni e Traccia contorno NC
particelle
CONTORNORC Contorni e Traccia contorno RC
particelle
CONTORNOVC Contorni e Traccia contorno VC
Pregeo
PREGEOOUT Pregeo Crea il libretto Pregeo
MONOGRAFIAPF Pregeo Visualizza la monografia di
un PF prelevata da Internet
ARCHMISURATE Pregeo/Misurate Gestisce l’archivio delle
misurate
DISTPFMIS Pregeo/Misurate Confronta distanza tra 2 PF
con le misurate
DISTPFTAF Confronta distanza tra 2 PF
con la TAF
TROVAPF Pregeo Trova i PF di una zona in
base a centro e raggio di
ricerca
PREGEOPV Pregeo Inserisce punto vertice
PREGEOPD Pregeo Inserisce punto direzione
CANCPVPD Pregeo Annulla punto vertice o
direzione
Calcoli topografici
TRASCOORD Topografia Trasformazione di
coordinate
INQLIB Topografia Inquadramento libretto delle
misure attivo sulla base dei
punti omologhi selezionati
TRASFACC Topografia Trasforma rilievo di una
facciata
DIVAREA Topografia Divisione area con vari
metodi
DIVARECON Topografia Divisione aree tenendo
conto del valore economico
DEFPOLIG Topografia Definizione delle poligonali
topografiche
COMPRIG Topografia Compensazione rigorosa ai
minimi quadrati
Funzioni 3D
CREADTM Modelli 3D Genera un DTM da un
contorno/polilinea chiusa
INVERTIFACCE Modelli 3D Inverte 2 facce 3D adiacenti
DTMPIATTO Modelli 3D Individua facce complanari
su una zona e riduce il
Curve di livello
CREACURVE Modelli 3D Genera le curve di livello
POLICURVE Modelli 3D Da polilinee a curve di
livello
CURVEPOLI Modelli 3D Da curve di livello a
polilinee
POLISPLINE Modelli 3D Trasforma polilinee in B-
spline
CURCURVE Modelli 3D Modifica curvatura delle
curve in maniera dinamica
Progettazione 3D
OFFSET3D Progettazione Offset 3D di una polilinea
PRSCARP Progettazione Progetta scarpata
RACCSCARP Progettazione Raccordo di 2 scarpate
DTMDAPOLI Progettazione Crea DTM tra 2 polilinee
DIVDTMPOLI Progettazione Ritaglia (divide) DTM lungo
una polilinea chiusa
RITDTMINT Progettazione Ritaglia DTM lungo la linea
di intersezione con un altro
DTM
POLISUDTM Progettazione Appoggia una polilinea sul
DTM sottostante.
VOLINTDTM Progettazione Calcola il volume per
intersezione tra DTM
VOLINTDIN Progettazione Volume per intersezione
dinamica tra DTM
FUSIONEDTM Progettazione Fonde un DTM su di un
altro esistente
SPIANA Progettazione Esegue spianamento
SPIANADIN Progettazione Attiva spianamento
dinamico
PIANIPR Progettazione Definisce i piani di progetto
PRSCARP Progettazione Progetta scarpata partendo
da linea 3D
DTMPP Progettazione Crea un DTM partendo da 1
o 2 piani di progetto inseriti
in memoria
Nuvole di punti
NUVOLAIN Modelli 3D Importa una nuvola di punti
in vari formati
NUVOLAOUT Modelli 3D Esporta una nuvola di punti
in vari formati
NUVSALVA Modelli 3D Salva una nuvola di punti in
formato Thopos
NUVCANC Modelli 3D Elimina una nuvola di punti
dal lavoro
NUVRIT Modelli 3D Ritaglia una nuvola di punti
lungo una polilinea
NUVGEOREF Modelli 3D Georeferenzia una nuvola di
punti su dei punti noti
NUVSCALA Modelli 3D Scala la nuvola in base ad
una distanza nota
NUVUNI Modelli 3D Unione di 2 nuvole di punti
NUVPROP Modelli 3D Visualizza le proprietà della
nuvola di punti
NUVDTM Modelli 3D Crea un DTM partendo da
una nuvola di punti
NUVPUNTI Modelli 3D Crea dei punti CAD in
corrispondenza dei punti
della nuvola
NUVORTO Modelli 3D Crea una ortofoto (raster)
partendo dai punti della
nuvola
NUVDEM Modelli 3D Crea DEM da nuvola di
punti
NUVINVX Modelli 3D Inverte asse X della nuvola
di punti
NUVINVY Modelli 3D Inverte asse Y della nuvola
di punti
NUVINVZ Modelli 3D Inverte asse Z della nuvola
di punti
NUVROTZ Modelli 3D Ruota la nuvola di punti
attorno all’asse Z
impostando il centro di
rotazione
NUVROT3D Modelli 3D Rotazione 3D della nuvola
di punti
Drone
DRONEMISS Topografia Progetta missione di volo
tramite drone
DRONEPOLI Topografia Crea missione su polilinea
generica
DRONESIMUL Topografia Simula missione di volo
progettata
DRONEFOTO Topografia Verifica la missione
eseguita in base alle foto
scattate.
Vario
ANNULLA Modifica Annulla ultimo comando
INFCOORD Misure Informazioni su coordinate
cartesiane e geografiche
DISTANZA Misure Misura distanza tra 2 punti
ANGOLO Misure Misura angolo tra 3 punti
AREA Misure Misura area tra più punti
VOLUME Misure Calcola volume rispetto ad
un piano dei prismoidi delle
facce 3D
INFOSU File Informazioni sul programma
GUIDA File Guida in linea
Parametratura
PARAMETRATURA Imposta il tipo di File Imposta il tipo di
parametratura (da 0 a 5) (Impostazioni) parametratura (da 1 a 5)
{0}nessuna / [1] / [2] / [3] /
[4]
PARAMMINX File Estensione minima X della
(Impostazioni) parametratura
PARAMMAXX File Estensione massima X della
(Impostazioni) parametratura
PARAMMINY File Estensione minima Y della
(Impostazioni) parametratura
Controller GPS/GNSS
GPSCONFIG GNSS Configura ricevitore GNSS
GPSMODOMIS GNSS Attiva modalità misurazione
(rilievo)
GPSMODOTRACC GNSS Attiva modalità tracciamento
(picchetti)
GPSSTOP GNSS Chiude la modalità rilievo o
tracciamento (chiude
comunicazione con
ricevitore)
GPSMISPTO GNSS Misura punto in modalità
rilievo
GPSMISINT GNSS Misura punto come
intersezione in modalità
Stazione totale
NLIBTPS TPS Crea un nuovo libretto
celerimetrico e imposta la
prima stazione (per iniziare
il rilievo)
MISTPS TPS Esegue una misura dalla
stazione totale
NSTAZTPS TPS Crea una nuova stazione
celerimetrica per il cambio
stazione durante il rilievo
ORSTAZTPS TPS Orienta stazione
celerimetrica su 2 o più
punti noti (per operazioni di
tracciamento)
TPSPICCH TPS Esegue il picchettamento
dei punti o delle coordinate
selezionate
TPSCFG TPS Configura la modalità di
tracciamento tramite
stazione totale
TPSRAPTRAC TPS Mostra il rapporto di
tracciamento a seguito di
un'operazione di
picchettamento