IEL@a.;, Pireo Kavea@o\ ALJlV, poro di Cantaro J:@LOV, mercato porto di Zea MO\VLXLa, Munichia yo@u, piazza L a zona del Pi reo il teatro pri nci pal e del l 'epi sodi o senofonteo che riferisce del l a riscossa democratica di Trasi bul o. I l Pi reo era un demo attico del l a tri b Hi ppo toontide. Il suo nome sembra col l egarsi a nga, al di l , in quanto la peni sol a su cui sorgevano il borgo e le attrezzature portual i era, in et preistori che, separata dal l a terraferma da un breve braccio di mare, poi i nterratosi e i mpal udatosi nel l a pi ana di Hal ypedon. La forti fcazi one di questa zona fu avviata dal ti ranno I ppi a, che difese l a col l i na di Muni chi a (86 m sul l i vel l o del mare), a est del Pi reo. La vera trasformazi one del Pi reo in compl esso porual e ben di feso fu per opera di Temi stode, che di ede i ni zi o al l e opere durante i l suo pri mo arcontato (494-493 a. c. ) . Convi nto del l a necessit, per Atene, di garanti rsi i l dOmi ni o sul mare, Temi stode persegu con tenacia l ' obi ettivo di i ngl obare il borgo e il porto nel si stema difensi vo del l a ci tt, l e cosiddette Lunghe Mura. Al l a fi ne del l a guerra del Pel oponneso, 403 a. c. , i l general e spartano vi ncitore, Lisandro, ordi n l a di struzi one total e del l e forti fcazi oni del Pi reo, svendendo per 30 tal enti le attrezzature portual i che ne erano costati 1 000. L'occupazi one e l a fortifi cazi one di Muni chi a da parte di Trasi bul o, nel 403, segnarono l ' i nizi o del l a restaurazi one democratica. I PERSONAGGI DI QUESTO EPI SODI O Nicostrato: uno dei tre cava l i eri ucci si dal l e forze di Trasi bul o dura nte l ' attacco a sor presa al campo dove si era no acqua ri erati i l presi di o sparta no e i caval i eri di due tri b ateni esi . I l per sonaggi o noto sol o da questa ci tazi o ne senofontea . L' epi sodi o i n cui Ni co strato coi nvolto sembra per docu menta re l a presenza di Senofonte co me teste ocul are nel l e fl e degl i lmi, cui lo scrittore appa rteneva per censo. I l suo sopra nnome, xao, bel l o , ne i ndi ca l a fa ma tr a i gi ova ni a ri stocrati ci del suo a mbi ente. I l termi ne era i n uso per i ndi care l 'avvenenza fi si ca, uno dei requi siti per eccel l ere i n una comuni t foremente sensi bi l e a questo genere di val ori . I l xao per a ntonomasi a era Al ci bi ade (cfr. Pl atone, Alc 1 , 1 1 3b) . Lisimaco: era l ' i pparco, comanda nte supremo del l a cava l l eri a, a cui erano sottoposti i di eci qagxOl, che co mandavano i si ngol i squadroni . t stato osservato da L. Ca nfora (Storie di oli garchi, Pal erro 1 983) che Senofonte attr i bui sce a Li si maco le peggi ori efe ratezze compi ute dagl i lnEi. Nel l ' e pi sodi o senofonteo agi sce da esponen te del l a pol i zi a pol i ti ca dei Trenta, estradando ad Atene i ci ttadi ni di El eu si . I caval i eri , che appartenevano al l a se conda cl asse censi tari a secondo l a di vi si one sol oni ca, er ano i ncl usi nel nu mero dei ci tadi ni aventi di ritti pol iti ci , i Tremi l a, e, per chi are ragi oni pol i ti che e i deol ogi che, costi tui rono uno dei con traforti pi agguerri ti del potere dei Trenta . LA RI SCOSSA DEMOCRATICA 4,1 8rQUIVr IEV b OV'W :8uvev' OL bE 'QLaxov'u, w ev br uu- w 'uQuvvdv bew, :Qodov IEV w EW wv xu'uMyou I dOLvm d ' uo'u, yov bE ex 'wv XWQLWV, LV' UUWL XUL OL cLOL 'o wltwv YQo EXOLev. <euyov'wv bE d 'v IELQmd XUL ev'ev8ev :oo UyOVE eV:rouv XUL ' MyuQu XUL ' 8Bu 'wv v:OXWQouv'wv. 2 'Ex bE wuwu 8QuouBouo OQIr8d ex 8rBwv w ov Bbolxov- 'u <uv XWQLOV xmuulBavEL LOXUQOV. OL bE tQLaxovtu eBo8ouv ex tOV uotew ouv te to tQLOXLLOL XUL ov w L:r:evOL XUL la' EUr IEQLU oUor. 'E:d M CLXOVtO, eu8 IEV 8QuouvolevoL tLVE 'WV vwv :QooBuov :Q ' XWQLOV, XUL e:oLrouV IEV o'Mv, tQUUIUtU 3 bE uBovte :f8ov. Bou0Ivwv bE tWV tQLaxov'u :OteLXLELV, o:w ex:oLoQXOELUV UUtO :oxELOUVtE ' ecobou tWV emtr bELWV, emyLyvetm tf VUXt XLV :UI:r8 XUL t1 VOteQuL. OL bE vLcolevOL :f8ov et t UOtU, lau OUxvo tWV oxeuocoQwv v: 4 tWV ex <Uf :oBuMvte. nyvwoxovte bE OtL XUL x tWV YQwv er- Dopo l a more di Teramene, i Trenta spadroneggi ano e mol ti cittadi ni fuggono da Atene 1 . 81lal'VI; . . . cn9avlV: <<Terame ne, dunque, mor in questo modo. 81 lal;: a proposito di Teramene vd. scheda a p. 255. - M9avlV: aor. tematico dal tema 8uv- di no8VoxUl. oi . ixowv: i Trenta allora, convint che ormai fosse loro possibile esercitare la ti rannide impunemente, ordinarono ai citta dini esclusi dalla lista di non entare in cit, li cacciavano addirittura dai loro fon di, in modo che essi stessi e i propri soste nitori potessero acquisire i loro campi. 0; tl ... amoi;: acc. assoluto neutro im personale da ;f<l, possibile, costruito con il dato della persona. A signifcato cau sale, w conferisce una forte sfumatura sog gettiva o comparativo-ipotetica: pensando che fosse possibile, oppure come se fosse possibile . nloEiov . . . lq Elvat: l' aor. rQOElOV, comandarono , regge la com pletiva volitiva con I inf. ELmivat (da E OELIL, ento ) . -oi; i11l -ot xa-aw"o,: l' articolo ha la funzione di sostantvare il complemento: a quelli fuori dalla lsta , quindi ai cittadini esclusi dalla lista . La l sta , naturalmente, quella dei Tremila. iv' . . . EOWV: subordinata fnale con ottati vo in dipendenza dal tempo storico "ov. cE\"oV"IlV . . . tnoXlIllouV"llv: Ma mentre quelli fuggivano verso il Pireo, essi, scac ciandone molti anche da l, riempirono di rifugiati sia Megara sia Tebe . cE\ YOVlllv: gen. assoluto di valore temporale, con soggetto sott. U1wv. vn1lav: aor. di lrLIllTIL o lriTI.lL, riempio , che regge il participio sostantivato al genitivo di abbondanza 1WV UrOXUlQOUV1UlV. 1 M"alu xal -; a;: nonostante che i Trenta avessero imposto alle altre r6EL di riconsegnare gli esuli ateniesi (cf. Diodoro XIV 6), alcune cit si rifutarono, altre, co me Tebe, decisero ufcialmente di acco gliere i rifugiati . _ Trasi bulo, muovendo da Te be, occupa l a forezza di Fi l e. I Trenta fal l iscono nel tentati vo di bl occare l e forze avversari e. 2. 'Ex ... tUlov: In seguito Trasibu lo, avanzando da Tebe con circa settanta uomini, occupa la fortezza di File . 'Ex . . 10U10": formula di passaggio tipica dello stile senofonteo. elauUO\o;: vd. sche da a p. 236. OIl'19ti;: parto aor. passivo di OQIUUl, di signifcato intransitvo: mi muovo , avanzo . 0; uv E(ol'xoVa: quando accompagnano un numerale, w e on assuono il valore avverbiale di cir ca . c"qv XlIlltOV . . . tUloV la fortezza di File si trova va a circa 1 8 km da Atene, sulla strada per Tebe. Oi. . . oil;: I Trenta allora accorreva no dalla citt con i Tremila e con i cavalie ri, mentre il tempo era bellissimo . o90"v: il verbo OT8Ul, composto da o (<grido ) e 9Ul (<corro ), signifca eti mologicamente corro al grido , talora nel l'accezione di corro in aiuto , soccorro , altre volte in quella ostile di corro contro q. no . uVv -oi; innEVlt: i cavalieri sono i cittadini benestanti che prestano servizio nella cavalleria e sostengono il regime oli garchico. verosimile che fra loro ci sia lo stesso Seno fonte e che, di conseguenza, le vicende siano narrate da un testimone ocu lare. l'a' E"1lElta; oil;: gen. assoluto con valore temporale: essendo una gior nata molto bella . 'EnEt. .. Mi90v: Quando giunsero, subito alcuni dei giovani che avevano toppa fdu cia nei loro mezzi attaccarono la fortezza e non combinarono nulla, ma si ritirarono ferit . 9IaIVOl'lVot: il verbo 8QUoUVUl alla diatesi media signifca sono baldan zoso ' talvolta, come qui, nell'accezione negativa di sono temerario . nloIa Ov nl; 1 XlIlltOV: aor. tematico di rQoa UnU, nel signifcato intransitivo di mi scaglio contro , attacco , tipico del lin guaggio militare. 1laUIa1a. . . aoV"E;: letto dopo aver ricevuto ferite ; parto aor. tematco di UIUVU. Mi90v: aor. te matco dal tema verbale 8-, suppletivo del paradigma di nQxolat, mi allonta no . 3. Bo"O!VIV. . . IEla: Mentre poi i Trenta intendono cingere con un muro la forezza, allo scopo di costringerli alla re sa bloccando gli accessi dei riforiment, durante la notte e anche !'indomani cade la neve in gran quantit . BovO!IlV . . . 1i v 1ltaXOV"a cn01EtXtEtv: gen. assoluto con valore avversativo; rOElXLUl, circon do con un muro , un vocabolo specifco del lessico militare. onll; txnowlxq IEtaV: subordinta fnale con l' ottivo in di pendenza da presente storico. MOXEi laV: parto aor. di rOXELUl, sbarro , blocco , congiunto al soggetto con valore strumentale. -; V\X1;. . . xal " IE la: complementi di tempo determinato, costruiti con variatio in due casi diversi. nal'191;: agg. composto dalle radici raV- e rT-: letto in massa . Oi. . . MOaOVE;: Cos quelli rientarono in citt coperti di neve, dopo aver perduto numerosissimi portabagagli a opera degli uomini di File. VUOl'Eot: il verbo vEl <Ul!V[<Ul signifca alla diatesi attiva nevica re ; a quella passiva essere ricoperto di neve . n 1i v EX c"i< MOjME;: parto congiunto al soggetto, di valore tem porale. Il verbo rOUUl, perdo , usato con il compI. d' agente, ha valore passivo. L' articolo 1WV ha la funzione di sostantivare il complemento x <uf: letto da quelli che provenivano da File . 4. ft"VoIXOV"ES. . . qa<: Sapendo poi che essi si sarebbero riforniti saccheg giando le campagne, se non ci fosse stato un presidio, i Trenta mandano le guardie spartane a ' eccezione di poche e due squa droni di cavalleria verso i confni a circa 1 5 stadi da File . EX -v c,li v -lowv: il soggetto sotinteso quelli di File . Il verbo ETUU con il compI. di SENO FONTE, ELLENICHE atOOLEV, Et n quaXT Eoorw, LaJJWUOLV d T OXatL OOOV nEVTEXalEXa OTaLa n <'f LOU TE AaXWVLXO nTv lyWV <QO'QO xal TWV Lnnwv UO <1a. OV'WL OTQaLOnEE1OaEVOL V 5 XWQIq aOlq <UaTTOV. 'O EQaouBo1o, lT O'VELEyVWV d TTV <'TV nEQl nTaXOOI01, aBv aw XataBalVEL Tf V'XTO' 8EVO T ona OOOV TQla l TTTaQa OTaLa n TWV <QO'QWV 6 01XlaV ElXEV. 'Em nQ Qav ylyvEW, xal lT VloTavLO onOL Ew fxaow n TWV onwv, xal OL LnnOXOOL 'XOVtE w to1 'o<ov :lo'v, v Wtq vaaBovTE OL nEQl EQaouBo'ov T ona Qoq nQoonLJTov' xal Eon v ov aTwv xatBaov, navTa TQE'aEVOL iwav E l nT oTMa, xal nxTELVaV "WV f. lv onLTwv nov l ELXOOL xal XatOV, TWV Lnnwv NLXOOTQatOV TE TV xav 7 mxaOUEVOV, xal ao' uo, En xataaBovTE V Tai Evai. 'E navaxwQoavTE xal TQonaiov OTTOaEvOL xal 01OXE1aOaEVOL ona TE ooa EaBov xal OXEUT nf80v nl <'f. OL aOTEw Ln- provenienza signifca porto via bottino da un luogo. L' ottativo futuro ha la funzione di apodosi del periodo ipotetico, in dipen denza dal presente storico <llIUOLV. - El Ii ' q\Mlx' EI0l10: protasi del perio do ipotetico di Il tipo o dell' eventualit nel passato. - Et t Oja't : verso i conf ni' si intende fra l'Attica e la Beozia. - OIOV lEVtExallExa oulla: acc. di distan za; ooov come compI. di distanza o di spa zio signifca circa, pressappoco. tO\ . - . AaXIVllO .. . qQo\QO: si tratta del presidio, al comando dell' armo sta Cal libio, che i Trenta avevano ottenuto da Sparta grazie all' intercessione di Lisandro (cfr. 3, 1 3- 1 4) . trv lIlV luo q\u: i cavaleri erano divisi in dieci squadroni, poich anch' essi, dopo le riforme di Cliste ne, erano reclutati sulla base delle dieci trib territoriali. Il nome cu)i, dunque, non signifca solo trib in senso stretto, ma si applica per metonimia al contingen te militare o allo squadrone di cavalleria fornito dalla trib. Oitol . . . cuaTtov: Costoro, accampatisi in una localt boscosa, stavano di guar dia. - i jIlQll!aIlI!: viene scelto U luo go ricoperto di vegetazione, in qanto rite nuto adatto alle insidie. Anche da questi particolari si pu desumere la partecipa zione diretta dell'autore ai fatti narrati. _ Trasi bul o sorprende i l presi dio e costri nge l e truppe dei Trenta al l a riti rata. 5. 'O . . . VltO: Ma Trasibulo, quan do gi settecento uomini circa erano radu nati a File, scende con loro durante la not te. - IvEIEYIlVIV. . . lEQL balOOlo\: gen. assoluto con valore temporale: la struttura insolita, con il soggetto posto al l' accusativo, anzich al genitivo, perch retto dalla preposizione lEQl nel signifcato di circa. "VElEYIVIlIV: parto pf. di ou)yw, che alla diatesi passiva signifca essere raccolto, con valore risultativo. - aprv a'O: letto presili. Il parto aor. di ufavw con l'acc. pu spesso essere re so con la preposizione con. la'apalvEI: scende: il preverbio XOO indica il movi mento nello spazio dall' alto (la fortezza) verso il basso O' accampamento nemico) . 9IlEVO . . . El)EV: deposte le armi a circa tre o quattro stadi dal presidio, stava tran quillo . - 9IEVO . . . ' ola: espressione tipica del lessico militare; 8flEVO parto aor. medio di tl8l]f1L "")LaV E)E: man teneva la calma: analogamente a "OUjlUV ayw, pu essere reso in italiano con l' e spressione intransitva sto tranquillo . L'impf. di E)W presenta l' aumento in EL- for mato sul tema originario OEX- , attraverso i seguenti passagg: EOEXOV > EEXOV > dxov, con scomparsa della prima aspirazione e contrazione delle due E. 6. 'ElEi. . . lQOIllltov: Ma quando si faceva giorno, e ormai si alzavano per recarsi ognuno dove aveva bisogno, lonta no dalle armi, e gli stallieri facevano rumo re nello strigliare i cavalli, in questo mo mento gli uomini di Trasibulo, riprese le armi, si gettavano su e loro in corsa . lQ "!Qav ylyvEto: espressione imper sonale: era verso il gioro . = vloavto OlOl IEI'O ElaoO: i verbo VlOtl]flL, qui all' imperfetto, nella diatesi media ha signi fcato intransitivo; in questo caso usato nell' accezione particolare di alzarsi per andare e regge la subordinata relativa in trodotta dal'avverbio relativo di moto a luogo OlOL, dove . - OL lOlOIOI . . . lolo\v: particolare di notevole realismo: il rumore prodotto dagli attendenti che stri gliano i cavalli impedisce agli uomini di guardia di avverre l'avvicinarsi del nemi co. - VUMlPOvtE. -. 'c Ola ... lQoolll'ov: riprese le armi, andavano all' assalto ; mentre il participio aoristo, da VU)Ufl avw, rende !' immediatezza dell'azione, il verbo della principale all'imperfetto segna la, in apparente contraddizione, la durata. xa. . . Evai: abbatterono alcuni di loro e, dopo averli messi tutti in fuga, li inse guirono per sei o sette stadi; uccisero pi di centoventi degli opliti e, dei cavalieri, Nicostrato detto ' il Bello' e altri due, sor prendendoli ancora nei loro giacigli. = Eol . oiS: equivale a vlou, alcuni , cos come altre analoghe espressioni peri frastiche: EOTLV O'E, talvolta , EO'V oi, in qualche luogo. - Ei l'c oulla: acc. di estensione. - lataapOvtE: parto aor. di lu'W)ufavw, sorprendo , con giunto al soggetto. Quest' ultimo particola re dei due sorpresi a letto, come pure il soprannome citato, sono ulteriori spie. della presenza di Senofonte fra gli lL coinvolti nello scontro. 7. 'ElUVaXIlIQiIavtE . . . <\i: Do po essersi ritirati, innalzato un trofeo e rac colte tutte le armi che avevano conquistato e anche i bagagli, ritornarono a File . - 'E lava)IQioavtE;. . . IIUIlEVOI la "IXE \aIuIlEOI: serie di participi aoristi con va lore temporale congiunti al soggetto sott. , gli uomini di Trasibulo . - 'Qolaiov 1 OUIEVOI: l' espressione 'QOlutov lOtl]fL o lOtUflUl specifca del lessico militare. Il trofeo veniva innalzato nel luogo in cui i nemici erano stati messi in fuga, come ri vela la radice 'QE1-hQol- presente nel ver bo tQlW, volgo in fuga . Esso poteva con sistere in un semplice mucchio delle armi catturate al nemico o addirittura in una specie di rozzo monumento antropomoro realizzato con tronchi d' albero rivestiti di armi. - oIa apov proposizione relativa: quante avevano preso . In subordinate di questo tipo, l'indicativo aoristo viene gene ralmente reso con un trapassato che indica anteriorit. OL. al: Cos i cavalieri della citt, giunti in soccorso, non videro piti nessuno dei nemici, e, dopo aver aspettato fnch i parenti ebbero recuperato i cadaveri, si ri tirarono in citt. i aotEII: il compI. di moto da luogo non riferito al participio ol81oaVE, ma in posizione atributiva: i cavalieri che venivano dalla citt, di- LA RI SCOSSA DEMOCRATI CA JEl BOlfoUV'E 'WV !V JOE!LWV o'vu EU EIbov, JQOO!ELVUV'E b' EW 'O VEXQO CVElov'O Ol JQoOTXOV'E CVEXWQ10UV d ao'V. 8 'Ex b 'o{nov Ol 'QLUXOV'U, O'XfU VO!LtOV'E Coeu). f OeLOL ' JQuY!U'u, BouT810UV 'E).Evolvu ;LbLwou08m, mo'E dvm oeLm xu 'ueuYTv, d 6ETOELE. KUL JUQUYYELUV'E 'Ol lJEumv 8ov Et 'EEv oIvu KQL'Lu 'E XUL ot aOL 'WV 'QLUXOV'U' ;f'UOLV 'E JOLTOUV'E v 'ol lJEum, eUOXOV'E dbfvm Bovw8m JOOOL dEV XUL JOOl ev uxf JQOObETOOLV'O, XfEUOV CJoYQuew8m JUV'u' 'V b CJO YQUlU!EVOV Cd bL 'f JuLbo JL 'TV 8uU''uv ;Lfvm. 'EJL b '4 UtYLU4 'O !V lJfU Ev8EV XUL Ev8EV XU'fO'10UV, 'V b' ;LOV'U CEL Ol uJlQ'm ovvfbovv. 'EJd b mlV'E OVVELl!!fVOL OUV, AUOI!UXOV stnti da quelli che avevano preso parte al combattimento. - EI< . . VEUOvO: subor dinata temporale con !'indicativo aoristo della circostanza reale; aVELOVo aor. te matico di avuLw, recupero. 11 Trenta si i mpadroniscono dei cittadi ni di El eusi , l i de portano ad Atene e l i fanno condan nare. Trasi bul o gi unge al Pi reo con ci rca mi l l e uomi ni . 8. 'Ex . . . 6EOEI: Dopo qesto mo mento, i Trenta, giudicando la situazione non pi sicura per loro, decisero di impa dronirsi di Eleusi, cos da avere un rifugio, se fosse stato necessario. - iE ... xaTa {uyiv: subordinata consecutiva con !'infni to, il soggetto in accusativo e il dativo pos sessivo. Ha la fuzione di apodosi del perio do ipotetico. - E 6EOEIE: protasi del perio do ipotetico di II tipo, o dell'eventualit nel passato, con l' ottativo aoristo d w, usato impersonalmente nel signifcato di c' bi sogno. Kai ... TQwXOva: E, dopo aver dato il co mando ai cavalieri, giunsero a Eleusi Crizia e tutti gli altri Trenta. - laQayyEl.avE<: parto aor. di luQuyyfw, congunto al sog getto con valore temporale. Pu essere in teso nel signifcato assoluto di dare un co mando oppure nell'accezione di convo care. - Ol il Tii v TQwXOvta: come al tove, anche qui i Trenta non da inten dersi in senso numerico, ma come nome della particolare magistratura. E;TaOtv. . . E;Lm: passati i rassegna i cittadini i presenza dei cavalieri, dichia rando di voler conoscere quant fossero e di quante guardie in pi avessero bisogno, or dinavano a tut di iscriversi, poi, a chi via via si era regstato, di uscire dala piccola porta in direzione del mare. - ;aotv: sott. 1WV 'EE1<lV[V, dei cittadini di Eleu si. - TOi UlrOt: non deve essere riferi to al precedente 1Tu<lv, ma nel senso di in presenza dei cavalieri, che sono anco ra quelli ateniesi. - Eibm: i. di oUu, pf atematico senza raddoppiamento dal tema F-IFm-IFw-, di valore risultativo: io so (perch ho visto)>. - lOOOt Elv xaL lOO< (Mxi< lQoobEootvo: subordiate inter rogative indirette rette da dVUL; leto qanti fossero e di quanta viglanza aves sero bisogno ancora. - lQoabElaotvo: otto ft. di lQoOw, che alla diatesi media si gifica ho bisogno ancora e regge il geni tvo. - EXfI uOV MOYQc{E06at . . . ;Lat: il verbum imperandi xE1OV regge entram be le completve coordinate fa loro, che hanno come soggetto la prima l, la seconda i participio sostantivato 1v ... alO y
vov; 1LvUL inf. preso di f1EI
(Et), esco. ' Ei . . . ovbouv: Poi fecero schierare i ca valeri sula spiaggia da entrambi i lat e gli ufciali incatenavano chi via via usciva. ELEUSI - Ev6EV xaL E6EV: di qua e di l, sotto del la porta, per formare una sorta di corri doio umano. - XaTfaaav: aor. sigmatico transitivo di xu8lO"'l!I, colloco, con signi fcato causativo. - T . . . ;lOva d: il parti cipio sostantivato con l' avverbio riprende il sintagma precedente 1v . . . CloYQU1U!EVOV e[, per sotolineare la stretta continuit fra le due azioni. - auvbouv: impf. contrato di Ovw, letto lego insieme. 'ElEL . . . EbExa: Dopo che tutti erano in stato di arresto. ordinavano all ' ipparco Li simaco di condurli ad Atene e di conse gnarli agli Undici. - OVVEtlll1Ot iaav: E l eusi CE.euol) era un i mportante borgo del l 'Atti ca, si tuato a una venti na di chi l o metri a nord-est di Atene. Fi n dal l 'epoca mi cenea era un frequentato centro cul tual e ' in onore di Demetra, di vi nit agri col a. Secondo le l eggende, l ' eroe fondatore Teseo l ' a vrebbe associ ato a d Atene, attraverso u n processo di si neci smo, nel l a federazi one pol i ti ca dei borghi atti ci . El eusi era col l egata a d Atene medi a nte l a 'IEQ 'OM, l a Vi a Sa cra, che veni va percorsa dal l e sol enni processi oni di rete a i l uoghi sa nti . La strada attra versava il fume Cefi so e, per mezzo di un ponte, la pal ude sa l ata nei pressi di El eusi . I l centro cul tual e pi i mporta nte di El eusi era i l santuar i o di Demetra, dove gl i i nizi ati , i u0m, di veni vano adepti dei Mi steri el eusi ni . Ai riti prel i mi nari di puri fi cazi one era de di cata un'area anti sta nte al santuari o, l dove l a Vi a Sacra termi nava. L'edifi ci o del l ' i n i zi azi one era i l Telesteron. Fondato in et mi cenea ( restano le tracce di u n pi ccol o mega ron retta ngol are, el evato su un podi o di pi etra) , il sacro monumento sub nel tempo ri - maneggi amenti e restaur i . Fu Peri cl e a ri dare spl endore al l 'i sti tuzi one mi steri ca con l ' ere zi one di un nuovo magnifi co telesterion, su una terrazza tag l i ata nel l a rocci a e cul mi nan t e nel l a sal a quadrata ( 52 m di l ato) con 3 fl e di 7 col onne al l ' i nterno. AI centro del l a so l enne aul a, dotata, sui l ati i nterni , di gradi ni di marmo su cui prendevano posto i pa rteci panti ai ri ti , c' era l 'anoktoron, l ' a lta re del l a dea Demetra, su cui spi oveva l a l uce dal l 'o paion, i l l ucernari o. Le feste chi amate Grandi el eusi ni e veni vano cel ebrate dopo i l raccol to, verso settembre ottobre, durava no nove gi orni e ri chi amavano numerosi vi si tatori e fedel i del l a dea Cere- re. Dura nte le cel ebrazi oni , si davano sacre ra ppresentazi oni in cui veni va rievocato il mi - to si mbol i co di Persefone: il ra pi mento da parte di Ades, la ri cerca del l ' i nfel i ce madre, De- metra, e l a gioi a del ri trovamento. I l passaggi o angosci a-esultanza ri tmava l ' entrata del fedel e nel mi stero del l ' i ni zi azi one di sa l vezza, festeggi ata con i l ciceone, l a mi stura a ba se di acqua, fari na, mi el e, formaggi o ed erbe aromati che, che corroborava i l fi si co dopo i l di gi uno ri tual e.
= = = = + e> SENOFONTE, ELLENICHE tV LaQXOv XEUOV vayayovta JaQaoouvm ato toi EVOExa. 9 Tf O' uOtEQal EL t 'QLOdov JaQExaEOaV tO V tq xata6yc oJlta xal tO aou IJa. 'Avaot KQLtla EESEV' "'Hfd, EeY, W aVOQE, OOV ttOV UfiV xataOxEUaOfEV tV JOltElaV fiv atoi. Ei oiv Ufa, WOJEQ xal tlf(V fEeSEtE, OVt xal tWV XLV MvV fEtXElV. Twv oiv OUVElYffVV 'EEUOlvlV xata'yelatOV OtIV, LVa tat fiV Ial eaQQitE xal eOjiOeE". EISa tl XQiov, 1 0 d tO'to XEUE eavEQv eQElV tV 'ieOV. OL O AaxVlxOl eQOU QOl V tq fiOEl toU 'QlOEIOU SJlOfVOl oav' V O taUta QEOt xal tWV JOLtWV ot t JEOVEXtdv fOVOV EfEEV. 'Ex o toUtOU ajwv o EQa0jouO to J <ui JEQl XLIOU OY OUVElEYfvou, eLxvEitm ti vuxt EL tV IELQma. OL o tQlaxOvta JEl uoeOVto tauta, Ee joeouv OUV tE tOi AaxVLxoi xal ov toi IJEUOl xal tOi oJitm EJElta XWQOUV xat tV d tV 1 1 IELQma UfasLtV vaeQouoav. OL J <Ui EtL fV JEXElQYOav f vLvm atoU, JEl O fya O IUxO WV JOi euali OOlEL ppr perifastico passivo di aUa[avUl. che alla diatesi passiva signifca general mente sono arrestato . A"ot"alov TV IllaQlov: l' ipparco era il comandante su premo dela cavalleria, a cu erano sotopo sti i dieci <uaQlOl, che comandavano i singoli squadroni. - vayayoVa: parto aor. di vayUl, porto indietro , congiunto al soggetto della completva Aual[laxov. - la Qabolvm: inf aor. di iWQa6l6Ul[ll, conse gno . - TOi ivbExa: gli Undici erano magi strati incaricati di far eseguire le sentenze di morte; a loro erano anche afdate la so vintendenza sulle carceri e la giurisdizio ne diretta su tut i colpevoli colti in !a granza di reato. 9. TU. . . mla: Il giorno seguente convocarono nell'Odeon gli opliti e tutti gli altri cavalieri della lista . - TU' " \OEQalq: dat. di tempo determinato, con il sostantivo [lQ sottinteso. d T 'QlbEiov: l' Odeon di cui si parla probabilmente quello fatto costruire da Pericle sul fanco sudorientale dell'Acropoli, nei pressi del teatro di Dioni so. - U xaTaAoy': compI. in posizione attributiva, da riferire anche al successivo xaL m aou mla. La lsta citata quella dei Tremila (cfr. 4, 1 8) . 'AvaO; . . . moi: Allora Crizia, levatosi, inizi a parlare: "Cittadini - diceva - noi stabiliamo i regime per voi non meno che per noi stessi . 'AvaO;: parto dell ' aor. atematco di vlOlj[ll, con il signifcato in transitivo di alzars . - E;E Eq: dei due verbi di dire, il primo, all'aoristo, indi ca l'inizio dell'azione, mentre il secondo, al l'imperfetto, la riprende in senso durativo. - ovbv tno: sono entrambi accusativi neutri averbial, il primo dci quli fnge da compI. di misura al secondo, che al grado comparativo: <<in misura per nulla minore . dEi . . . "nlElv: Bisogna, dunque, che voi, come parteciperete degli onori, cos parte cipiate anche dei rischi . - "E9;nE . . . "n lElv: poliptoto in quanto lo stesso verbo [lE1XUl viene usato in due forme diverse, all'indicativo futuro e all'infnito presente. Ti . . . <Oi09E": Perci necessario vo tare la condanna a morte degli Eleusini tratti in arresto, afnch abbiate lo stesso coraggio e gli stessi timori che abbiamo noi" . xa1'<IOov Otv: costrutto pe rifrastico impersonale con l' aggettivo ver bale e la 3" perso di El[!l. Il verbo xa "a'''1<lU, voto per la condanna , regge il genitivo lWV ... auvEI'[l[lVUlV 'EEuGtvlUv. - lva . . . xa 9aQ!i1E xa qOi09E: subordi nata fnale con il congiuntivo, in dipenden za da tempo principale: lett. afmch ab biate coraggio e temiate . - 1av1 i"iv: le medesime cose che noi : il neutro p!. so stantivato, nella forma con crasi da , a,a, retto da entrambi i congiuntvi ed accompagnato dal dativo di comunanza. dEl;a ... 'i(ov: Mostato loro un certo luogo, li invitava a deporre l i proprio voto palese . - dEl;a;: parto aor. di 6ElXV[lI, mosto . congiunto al soggetto, Crizia. - <avEQv <QElV 'v 'qOv: l' espressione '(ov <QELV, letto portare il sassolino . ri corda nell'etimo la pi antca procedura di votazione. L' aggettivo in posizione predica tiva usato nell'accEzione tecnica di pale se , pubblico . Il voto a scrutinio palese viene utizzato tutte le volte in cui si intende condurre un'azione intimidatoria nei con fronti dei votant, in!uenzandone pesante mente la liber, come ad esempio durante i processo agli strateghi i Elleniche I 7, 9. 10. OL. E"EAV: Le guardie spartane stavano in una met dell'Odeon, armate di tutto puto: questa procedura era gradita anche a quei citadini ai quali imporva solamente di avere maggior potere . 1ii i"wEI: l'aggetvo sostantivato , T[L signifca la met : le guardie, cio, occu pavano non i centro, ma un'intera met dell'Odeon. - 1WV lOAI1WV 01;. . . i"E: fra i cittadini, a coloro ai quali importa va . Il verbo [lUl, stare a cuore , usato personalmente con il soggetto l JEovE X'Elv. 'Ex . . . "EIQmi: <<I n seguito a ci Trasibulo, con gli uomini di File, raccoltisi ormai in numero vicino a mille. giunge di notte al Pi reo . avEIAY"O";: parto pr di aU yUl. che alla giatesi passiva sigifca so no raccolto . E determinato dal compI. di quantit JEQ Xllou, circa mille . 01. . . va<Qo"oav: <<I Trenta. quando sep pero ci. subito accorrevano con gli Sparta ni, i cavalieri e gli opliti. Avanzavano poi lungo la strada carrozzabile che sale fno al Pireo . - i09oVo: aor. tematico di aL a8aVO[lUl, apprendo . "a;ltv: soto Mv: strada carraia ; l' aggettivo forma to da u[la!a < carro ) e dal verbo EI[l (<va do ) . - va(Qo"oav: che porta su : sem brerebbe strano che una strada verso il porto possa salre. In efetti, la strada cor reva per un tratto parallela alle Lunghe Mura e scendeva verso la pianura, per poi risalire ripidamente sul promontorio dove sorgeva il Pireo. Gl i uomi ni di Trasi bul o si attestano sul col l e di Mu ni chi a. Le truppe dei Trenta si di spon gono per l o scontro e avanzano. Pri ma del l 'attacco, Trasi bul o ti ene un discorso ai suoi . 11. m - . . Mo"vlllav: Quelli di File tentarono per u po' di non lasciarli pas sare, ma poich avevano !' impressione che. mentre loro non erano ancora molti, la cerchia delle mura, che U estsa, aves se bisogno di un presidio numeroso, si di ressero a ranghi serrati sul colle di Muni chi a . - lElELQ1OaV " vlvat aV1o,: il verbo JlXEIQUl, tento , regge la comple tiva con [l inf. - VIVat: inf. preso di &VlT[ll. <<lascio passare . "ya;.. . oim: J' intero periodo dipende da eMxEL costrui- LA RISCOSSA DEMOCRATI CA eLoSm oum JOOL oim, o'VEaJetQuS10av JL tTV Mo'vtxLav. OL ' X 'OV UO'W d 'TV 'IJJouELOV ayoQv SOVtE JQ(v V O'V e'usavtO, mO'E iom 'TV oV i cQEL JQo 'E ' LeQV 'i Mo' vLxLa 'AQ'LO xaL ' BEVLELov' xaL yVOV'O uSo o'x Ea'mv i 1 2 JL JEV'xOV'a aoJLwv. Ou'W o'v'e'ayVOL XWQO'V UVW. OL aJ <'i aV'EVJ10av V 'TV OOV, uSo O' JOV i EL xa OJL'a yVOV'O. 'E'uxSloav V'OL J' a''OL JE'OCOQOL 'E xaL 't OL axoV'to'aL, JL 'OlnOL OL JE'QOOOL. O'OL V'OL O'XVOL oaY xaL yQ a''oSEV JQOOEyVOV'O. 'Ev 4 M JQoouoav oL vav'LOL, EQaououo 'o' ES' aumv SoSm xEeuoa ' aOJLa xa a'' SEVO, ' ' ua oJa EXWV, xa' 1 3 oov o' EEsev' ""AVQE JoLtm, 'o' v Lusm, 'o' avaviom U<V ouom o't ELOL '<V JQOOLOV'WV oL v ' ESLV EXOV'E ov Ue Qav JJ'lv 'QE'uevoL LWSatE, OL ' JL 'ov E'WVUO' Eoxa'OL, omL T OL 'QLuxoV'a, oL a xaL JOEW aJE o'Qo'v o'v aLxovv'a xaL OLXt<V sa'vov xaL m' cL'U'O' to personalmente; lett. poich la cerchia delle mura, che era estesa, sembrava aver bisogno di u presidio numeroso (a loro) che non erano ancora molti. - U O14c9oav: aor. passivo di C01ElQUU, con valore intransitivo. In senso tecnico il verbo signifca disporsi in ranghi serra ti. - mi Tv MOlVI)iav: Munichia era il nome del porto orientale del Pireo, ma de signava anche la collina che sovrastava il porto e la fortezza che vi sorgeva, nonch il quartiere di Atene che si estendeva sui suoi fanchi. 01 ... BEVIiElOV: Le truppe provenienti dalla citt, giunte all' agor di Ippodamo, dapprima si schierarono, tanto da riempi re la via che conduce al tempio di Artemi de Munichia e al Bendideion. - E; Tv 'I11oc"EIOV uyoQv: l' agor centrale del Pireo era stata progettata dal celebre ar chitetto-urbanista Ippodamo da Mileto nel 450 a. C. circa, per volont di Pericle. - mo ,:lioal -v Mv: subordinata consecutiva con l' inf. aor. di fif1lfL / f1Ll]fL, riempio. - - lElv . . . xai - BEViElov: i due templi si trovavano sulla collina: nel primo ricevevano asilo i citta dini che ritenevano di avere subto un'in giustizia. Il secondo era dedicato al culto di Artemide Bendide, divinit tracia, ve nerata dai molti Traci che risiedevano al Pireo. xai. . . aVID: e si disposero i n profondit per non meno di cinquanta fle. Cos schie rati, avanzavano in salita. - 18o;: in profondit, acc. di relazione che determi na il compI. di estensione. - mi :exova uo:lIrv: per cinquanta scudi: per meto nimia, il nome dell' arma sostituisce i no me degli uomini che la portano. Il numera le seguito dal genitivo partitivo, anzich dal normale accusativo di estensione. 12. 01. . . yvov-o: Gli uomini di File riempirono la strada a loro volta, ma risul tarono di non pi di dieci oplit in profon- dit . - uvEVmllOav: . aor. di <VEfLl[t I <V1Efrfl[Lt, riempio a mia volta. - 180; . . . yvovo: tta l' espressione ri calcata su quella del paragrafo precedente, con la sostituzione di OlX funov con Ol rov e la variante di Et, a reggere il compI. di estensione. 'E-c)8toav ... :looEyvOv-o: Dietro di es si, tuttavia, si schierarono peltofori e lan ciatori di giavelloto; dietro di questi i frombolieri. Questi erano numerosi, dal momento che si aggregarono anche dal Pi reo stesso. - :El-OqOIOt. . . :E10OOa: letto portatori di scudi e Ianciatori di pietre: i termini usati, in luogo di quelli specifci rEmomi e oIEvbovi1UI, segnala no il fatto che non si tratta di un esercito regolare, ma improvvisato. - a08EV: avv. di moto. da luogo: da quel luogo, cio dal Pireo, i cui cittadini nutrivano sentimenti aperamente democratici. - :looEyvovo: aor. di rQooyiYOfUI, mi aggiungo come alleato. 'Ev . . . lE!EV: Nel momento in cui i nemici si avvicinavano, Trasibulo, dopo aver ordi nato ai suoi di depore gli scudi e averlo deposto egli stesso, pur tenendo le altre armi, stando in piedi al centro dello schie ramento, cominci a dire. - 'Ev q . . . :10- ooav 01 aviol: suordinata temporale indicante simultaneit, introdotta dal pro nome relativo; lQoofouv impf. di rQooEI fl (E4), . mi avicino, avanzo. - 8- 08al ... 8Jo;: poliptoto con rispetiva mente infnito e paricipio aoristo medio di 1l8lfl. - xlM\oa. . . 8"EVO. . . E)IDV . . . O: serie di partcipi congiunti al sogget to eQU01OUO; EXUV ha valore concessi vo, mentre gli altri temporale. - O: parto dell' aor. atematico intransitivo di L01l]fL, sto in piedi. Trasi bul o rammenta ai suoi i soprusi commessi dai Tren ta. Confdando nel favore degl i di e nel l a posI zi one favorevole, esora i compagni al l a riscossa e al l a vendetta. 13. "AvI . . . o"O"aa: "Cittadini, agli uni io voglio spiegare, agli altri di voi rammentare. - 'AVIE :oli-aa: il compI. di vocazione costituisce la modalit abitua le con cu l'oratore richiama l' attenzione degl ascoltatori. Il discorso rappresenta la testmonianza viva delle ragoni ideali che sostengono l' azione di Trasibulo, autentico eroe della democrazia (vd. scheda a p. 236). - -o "V . . . -o : i primi sono i volontari uitsi al Pireo, mente i secondi sono i veterani di File. - t!aa: inf aor. di bLbuoXU, insegno, costruito con l ' ac cusatvo. - uva"voaa: inf. aor. di <VU vOXU, che, costruito con l' accusativo di persona e la dichiarativa, signifca faccio ricordare a q.no che. mi . . . a"!a-E: che, dei nemici che avan zano contro di noi, quelli che occupano l'a la destra sono coloro che voi inseguiste, do po averli messi in fuga, quatro giorni fa. - -i :looaov-rv: gen. partivo del parto sostantivato di rQooELfL. - t"lav :Jv: acc. di tempo: nel quinto gioro, con i numerale ordinale, come di consueto, au mentato di un'unit. Trasibuo allude alo scontro di File. 01. .. MEO"aivov-o: mentre gli ultimi uo mini sull' ala sinistra. essi sono proprio i Trenta, i quali volevano privarci della citt, anche se non eravamo colpevoli di nulla, e ci scacciavano dalle noste case e segnava no nelle lste di proscrizione le persone a noi pi care. - xai . . . U:E0I0"V . . . xai. . . !1alVOV xai . . . :EO"aivovo: polisinde to: la ripetzione della congiunzione xui vuole sotolineare retoricamente le azioni indicate dai tre imperfetti conativi. - ovV axoiv-a: parto congiunto all'acc. fi" di valore concessivo. - MEO"aivovo: il verbo <rOO1fulvU, appongo un sigillo, spesso usato nelle accezioni tecniche di confsco (cfr. 3, 21) o di proscrivo. SENO FONTE, ELENICHE nv IE'QWV :EO'IlULVOV'W' v'v Wl :UQuYEyv'Vm o O'Ol 14 IV OU:O'E tOVO, IlEi b EL ''XOIE8u. "EXOVE yQ O:U IV vUV'LOl U'wi xu8o'UIlEV' Ol b 8EOL, O'l :O' XUL bElVO'iV'E O'VE UIlBuVOlE8u xul XU8EUboVE xul yOQUOVE, Ol b XUL O'X O:W bLXO'iV'E, ' o'b' mb'lo'VE qyUbE'OIE8u, v'v CUVEQW 1iV O'lluxo'm. Kul yQ V E'bLg XElllWVU :Ow'mv, O'UV 1iV O'Il<QU, XUL O'UV YXElQWIlEV, :OWV OVtWV VUVUoV Lym om 'tQO:uiu 1 5 lo'uo8m blboum' xul VV b XEXOIlLXUmV Ila d XWQLOV V i OWl IlV OU'E BUElV OU'E XOV'LELV V:Q 'wv :QO'E'UYIVWV bL ' :Q OQ8l0V Lvm buvmv'' UV, Id b EL ' XU'UV'E xul boQaLU clV'E xul XOV'lU xul :'Qo' ;L;OIE8u 'E u''WV xul :Oo' XU'aLQWOO- 1 6 IlEV. Kul tEW IlV UV 'l bEOELV 'oi yE :Qwwo'u'm x w'i LOO' IlUXE08m' v'iv b, UV VIlEi, mO:EQ :QOOXEL, :Q08UIW clitE ' B', aluQ'OELm IV o'bei <v yE IEai 6bo, c'uuollEvm b bQU:E tEUoo'mv ei V: 'ui O:Lmv' mO'E ;o'm mO:EQ t'co' xul ul ... 'xo9a: ma ecco che ora si tro vano i una situazione in cui essi non si aspetavano di essere mai, mentre noi sem pre ci auguravamo. - lalayEyvat: pr. di luQuy[yo!m, giungo, con valore risul tativo di mi trovo in una situazione. - oi: gen. del pron. relatvo con fuzione avver biale di luogo, lett. <<Iaddove. - 'xo9a: impr. di dJxo!m, prego , che sotntende !' infnitiva U1' luQuyEvo8m, che essi si trovassero . 14. EXOvE. . . cl UXOV(l: Infatti stamo davanti a loro con le armi in pugo; e gli di, dal momento che allora venivamo arrestati mentre pranzavamo, dormivamo, eravamo al mercato, in altri casi eravamo banditi non solo senza essere colpevol, ma senza neppure essere in patria, ora aperta mente combattono dala nostra parte . - xa9lapEV: pf. atematico di xuSiOTll!l, di valore intransitivo e risultativo, sto . - oi. . . 9.oi . . . tpiv cppaxovol: il soggetto e il predicato della principale sono abilmente separati dall'enumerazione degli atti di UQl commessi dai Trenta, i quali, violan do ogni legge umana e divina, attirano su di s la giusta vendetta. - xai bEUVOVvE . . . xa xa9EVbovt xai uyolalovE: i tre par ticipi presenti. congunti al soggetto l!El, hanno valore temporale. Il polisindeto sot tolinea l' assoluta innocenza di chi veniva arestato mentre era tranquillamente immerso nelle occupazioni quotidiane. - OX OlW ... il ' ob': locuzione congunti va coordinante: non solo non . . . ma nep pure . Kai . . . btMam: E infatti ecco che nel bel tempo essi suscitano una bufera, quando ci possa essere utile, e quando attacchiamo, nonostante i nemici siano numerosi, a noi che siamo pochi essi concedono di innalza re il trofeo . - i Ebi XEt, va lOlOvmv: Trasibulo cita al presente atemporale il fat to ricordato nei parr. 2- 3, presentandolo come chiaro sego del favore degli di. - OTaV tliv cl(IU: subordinata tempo rale con il congiuntvo eventuale-iterativo; au!cQw usato impersonalmente signifca essere utile . - lolv ovwv ivavriwv: gen. assoluto concessivo, in forte antitesi con il seguente lyOL ODOl, che sottintende l!lV. - 1lolai Llao9at: per l' espressione <<innalzare il trofeo , vd. la nota' al par. ? 15. xa . . bvvatvr' (v: anche adesso gli di ci hanno condotti in un luogo in cui essi non potrebbero n lanciare dardi n colpirci con i giavellotti passando oltre i propri compagni delle prime fle, per il fat to di avanzare in salita . - XExoliaotv: pr. di xo!ilw, porto , il cui soggetto ancora ol SEOi. - i 1 . . . OU1t a4tv OU1E uxovl lnv . . . bvvatvr' (v: subordinata relativa con l' ottativo potenziale. Il verbo uw usato assolutamente indica, nel lessico militare, il combattimento da lontano con lancio di aste, fecce e altri proietli, mentre axovllw signifca specifcamente lancio un giavellotto . - lI 1mv llo1E1ay!Vwv: let. al di sopra delle teste di coloro che so no schierati davanti , con il paricipio per fetto passivo sostantivato di nQ<u1w, schiero davanti . - bw 1 ll Ol910V vat: a causa dell'andare i n su : subordi nata causale implicita con !' infnito nomi nale di EL ii . . . xa1a1lroOlEV: mentre noi, sca gliando lance, giavelotti e pietre gi per il pendio, li colpiremo e ne feriremo molti . - d 1 Xn1avrE: in gi , in anttesi al precedente lQ OQSlOV. - c(L: parto preso di cll!L, lascio cadere , scaglio , congiunto al soggetto con valore struen tale. - t!tlOl'E9I: ind. fut. di ;LXVO!Ul, raggiungo , costrito con il genitivo di contatto. - xa1a1lroOlEV: ind. fut. di XOD~ 'lTQwaxw, ferisco . 16. Ka. . . pnxro9at: Qualcuno po trebbe credere che, almeno per gli uomini delle prime fle, sar necessario combatte re sullo stesso livello . - <E10 ... uv 11: la principale con uv e !'imperfetto indica im possibilit nel presente. - bEtOEIV 10 yE llWola1at . . . pnXEo9al: subordinata og- gettiva con !' infnito futuro di lw in forma impersonale, necessario , costruito con il dativo e l'infnito; nQW10OUT, dai te m nQW1O- e OU- (U'!L), un nomen agentis che signifca soldato della prima linea . :ix 10V lOO\: locuzione avverbiale: lett. a parit di condizioni . viv . . . cOlWtV: ma in realt se voi, come vostro dovere, scaglierete con coraggio i dardi , nessuno mancher almeno quelli di cui piena la via, ed essi, tentndo di pro teggersi, continueranno a scappare nasco sti sotto gli scudi . - vib: in contrapposi zione al'ipotesi formulata in precedenza e presentata come irreale. - /v lEi . . . U(lf T. . . clnOE1at . . . obE: periodo ipoteti co di Il tpo, o dell' eventualit: la protasi al congiuntivo introdotto da uv (Mv) e l'a podosi all'indicativo fturo. - lIOoxtt: impersonale: si addice . - clalnoE1al . . . i yE pE< i oM: i l verbo <!uQ1QVW nel signifcato medio di fallire il bersaglio regge il genitivo di contatto 101WV, omesso davanti al pronome relatvo nelo stesso ca so, che funge da compI. di abbondanza. - (\anoJVol b blaEVOO\OIV: il sogget to sottinteso, a cui congiunto anche il par ticipio, << nemici ; lQunE1vw formato sulla stessa radice lQu- presente nel pi co mune nollhQuaxw; entrambi i verbi con tengono una sfumatura spregiativa, nel senso di fuggire vergognosamente, di na scosto . iE . . . cVa1lrllv: cosicch ci sar possi bile colpirli dove vorremo, come se fossero ciechi, e, incalandoli, travolgerl . - i! Iat: ind. fut. dell'impersonale ;0 (; Ejtl), possibile . Regge due soggettive coordinate i cui verbi all'infnito, 1VlELV e aVUQnELv, hanno per soggetto sottinteso l!. - OwlEI 1(": predicativo del compI. oggetto dei due infniti WlIV e VUQnElv. - OlO\ /v 1\l a: subordi nata con il congiuntivo eventuale, introdot ta dall' avverbio relativo-indefnito di luogo. - ivalopvo\: parto congiunto al sogg. soto l!!, di valore strumentale: lett. bal zando su di loro . LA RISCOSSA DEMOCRATICA 17 'U:ELV OrOU {v fouWfE8U xu VU0fVOU <VU'QrELV. 'A', c av bQE, oihw XQ1 roLiv OrW Exa<O 'L uu'0 OUVeLOE'aL ' VLXT UL 'LW'U'O WV. AihT yQ Tfiv, {v 8E 8n, vUV <robwOEL xu ru'QLbu xu OLXOU XU Eu8EQLUV xu 'Lf xu ruibu, ot ELOL, xu yuvuixu. Q fUxaQLOL bf'u, oL {v TfWV VLXfOUV'E rLbWOL '1v rUOwv TbLO'TV TfQuv. EbULfWV b xu av 'L <ro8aV' fvTfeLOU yQ ObE oihw rOUOLO WV XUOV 'EUE'aL. 'EaQw fv O'v yw TVLX' {v XULQ l raUVU' O'UV b 'V 'EvuaLOv rUQUXUOWfEV, 'O'E mlV'E ofo8u fubv <v8' dv ufQL08TfEV 'LfWQWfE8u 'O avbQu". 1 7. 'A ' . . . t: 5uvvia, cittadini, bi sogna fare in modo che ciascuno sia consa pevole di essere il principale arefce della vittoria. - 'A ': ha valore di esortazione: suvvia! . - Ol(; aVELUEtIL: completiva con OlW ind. ft. , retta dall' in. lOILV in fzione di verbum curandi, far s che. aVELUEtal: ind. ft. di avvmu (V- oIu), pf atematco con signifcato di presente, sono consapevole, che regge il datvo del pronome rifessivo. - ahuo; t: parto predicatvo del soggetto, retto dal verbo di percezione avoLa. Ai . . . yvaixa;: Questa, se dio lo vorr, ci resttuir ora la patia, le case, la libert, gl onori e, a chi li ha, i fgli e le mogl. - Ai . . . {v 9 &Un . . . WoOl: periodo ipotetco di II tpo; MO&OOEL ind. ft. di MoiwlL, resttsco. - _i . . . _L _i: polsindeto che sottolinea i moment crucia l del discorso. - 01 EL: dato possessivo: (a coloro) ai qali sono. L'antecedente di mostatvo, nelo stesso caso del relatvo, viene come di consueto omesso. TQ "aLl. .. pav: Beat davvero qelli di noi che, vicendo, vedano i gioro pi dolce di tt. - "axLOl: esprime fel cit paragonabile a quela degli di. - oi {v . .. bUl: relatva eventuale con i con giutvo di rnELOv, aor. suppletvo di qw, vedo. Evlaipl . . . tW;Eal: Ma felice anche se uno mor: nessuo, infat, pu ricco che sia, otterr u cos bel monumento. - Ev lLI: Felice, in quanto sotto la prote zione di un buon demone; fge da apodo si eltca del verbo. - Cv tt; WoeV: pro tsi di II tpo: qalora uo muoia, con i B ele a fsica (Nicostrato, uno dei cavaler uccsi nel'assalto al campo, aveva /ndicativo soprannome di xa6, eleganza di modi, rafnato tenore di vita, cultura che almentava ateggiamenti spregiudicati erano i segni distintivi degl G:ELlo 'giovent dorata' di Atene, cui appareneva anche lo scittore Senofonte. Pur nela cassica idealzazione dele forme, riconoscibie lo 'stie' dei cavalieri ateniesi in questo particolare del fegio setentrionale del Parenone, ora al British Museum di Londra. congutvo aoristo di M06OXW. - lWV U t: parto congiunto al sogg. OEL, di valore concessivo. - tW;EI: ind. ft. di Tnavw (dal tema tEUX-, gen. , nel sigif cato d avere in sorte). 'E;(. . . Cv6e;": lo dunqe, qando verr i momento, intoner i peana: quan do ivocheremo Enialo, allora tut con u anio solo vendichamoci di costoro per gli oltaggi di cui fo oggetto". - 'E; ;( . . . laUva: ind. ft. di iQXw acc. , nel senso specifco di intono, in riferimento a cant, cori ecc. Il peana u ino ad Apollo, cantato dai soldati i procinto di combate re, che aveva fn dai tempi arcaici non solo fzione apotopaica, ma anche quella di incitare al coraggio e di incutere terore al nemico. Dalle font l'usanza di intonare i peana non appare come tpicamente ate niese, ma difsa soprattutto nel mondo do rico. - Vtx' (v xal; l. . . Mav... la QuxaU(J: subordate temporali con i congiuntivo eventuale: nella seconda, la partcela iv fusa con la congunzione mE; JuQuxaow! congo aor. di luQ(w, invoco. - 'EVUv: Enialio, che veniva invocato i u passo del peana, compare talvolta come epiteto d Ares, alte volte co me dvinit della guerra a s stante. - "o 8p: concordemente, avv. formato dale radici 010- <uguale) e 9ul- (<an mo). - 1v' J vjiJ: atazione del relativo nel caso dell'antecedente, che ca duto (avl XEIVWV a); -IQw91!EV, id. aor. passivo di -IQIW, prende i sigcato di sono oggeto di oltaggio qando co stto con l' acc. di relazione (a) o l' acc, del l' oggeto itero U/QLV. L subordinata rela tva proletca alla principale. - J- 90 tO; Cv6ea;: congo esorttvo: tw al medio costto con l' ace. della persona tO' ivQu, i senso dispregiatvo costo ro, e il compI. di scambio av9' wv, nel sen so di mi vendico di q.no per q. sa.