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SENO FONTE, ELLENICHE

IL PORTO DEL PIREO


IEL@a.;,
Pireo
Kavea@o\ ALJlV,
poro di Cantaro
J:@LOV,
mercato
porto di Zea
MO\VLXLa,
Munichia
yo@u,
piazza
L
a zona del Pi reo il teatro pri nci pal e del l 'epi sodi o senofonteo che riferisce del l a
riscossa democratica di Trasi bul o. I l Pi reo era un demo attico del l a tri b Hi ppo
toontide. Il suo nome sembra col l egarsi a nga, al di l , in quanto la peni sol a su
cui sorgevano il borgo e le attrezzature portual i era, in et preistori che, separata
dal l a terraferma da un breve braccio di mare, poi i nterratosi e i mpal udatosi nel l a
pi ana di Hal ypedon. La forti fcazi one di questa zona fu avviata dal ti ranno I ppi a,
che difese l a col l i na di Muni chi a (86 m sul l i vel l o del mare), a est del Pi reo. La vera
trasformazi one del Pi reo in compl esso porual e ben di feso fu per opera di Temi
stode, che di ede i ni zi o al l e opere durante i l suo pri mo arcontato (494-493 a. c. ) .
Convi nto del l a necessit, per Atene, di garanti rsi i l dOmi ni o sul mare, Temi stode
persegu con tenacia l ' obi ettivo di i ngl obare il borgo e il porto nel si stema difensi vo
del l a ci tt, l e cosiddette Lunghe Mura. Al l a fi ne del l a guerra del Pel oponneso, 403
a. c. , i l general e spartano vi ncitore, Lisandro, ordi n l a di struzi one total e del l e forti
fcazi oni del Pi reo, svendendo per 30 tal enti le attrezzature portual i che ne erano
costati 1 000. L'occupazi one e l a fortifi cazi one di Muni chi a da parte di Trasi bul o, nel
403, segnarono l ' i nizi o del l a restaurazi one democratica.
I PERSONAGGI
DI QUESTO EPI SODI O
Nicostrato: uno dei tre cava l i eri
ucci si dal l e forze di Trasi bul o dura nte
l ' attacco a sor presa al campo dove si
era no acqua ri erati i l presi di o sparta no
e i caval i eri di due tri b ateni esi . I l per
sonaggi o noto sol o da questa ci tazi o
ne senofontea . L' epi sodi o i n cui Ni co
strato coi nvolto sembra per docu
menta re l a presenza di Senofonte co
me teste ocul are nel l e fl e degl i lmi,
cui lo scrittore appa rteneva per censo.
I l suo sopra nnome, xao, bel l o , ne
i ndi ca l a fa ma tr a i gi ova ni a ri stocrati ci
del suo a mbi ente. I l termi ne era i n uso
per i ndi care l 'avvenenza fi si ca, uno dei
requi siti per eccel l ere i n una comuni t
foremente sensi bi l e a questo genere
di val ori . I l xao per a ntonomasi a era
Al ci bi ade (cfr. Pl atone, Alc 1 , 1 1 3b) .
Lisimaco: era l ' i pparco, comanda nte
supremo del l a cava l l eri a, a cui erano
sottoposti i di eci qagxOl, che co
mandavano i si ngol i squadroni . t stato
osservato da L. Ca nfora (Storie di oli
garchi, Pal erro 1 983) che Senofonte
attr i bui sce a Li si maco le peggi ori efe
ratezze compi ute dagl i lnEi. Nel l ' e
pi sodi o senofonteo agi sce da esponen
te del l a pol i zi a pol i ti ca dei Trenta,
estradando ad Atene i ci ttadi ni di El eu
si . I caval i eri , che appartenevano al l a se
conda cl asse censi tari a secondo l a di
vi si one sol oni ca, er ano i ncl usi nel nu
mero dei ci tadi ni aventi di ritti pol iti ci , i
Tremi l a, e, per chi are ragi oni pol i ti che e
i deol ogi che, costi tui rono uno dei con
traforti pi agguerri ti del potere dei
Trenta .
LA RI SCOSSA DEMOCRATICA
4,1 8rQUIVr IEV b OV'W :8uvev' OL bE 'QLaxov'u, w ev br uu-
w 'uQuvvdv bew, :Qodov IEV w EW wv xu'uMyou I dOLvm
d ' uo'u, yov bE ex 'wv XWQLWV, LV' UUWL XUL OL cLOL 'o wltwv
YQo EXOLev. <euyov'wv bE d 'v IELQmd XUL ev'ev8ev :oo
UyOVE eV:rouv XUL ' MyuQu XUL ' 8Bu 'wv v:OXWQouv'wv.
2 'Ex bE wuwu 8QuouBouo OQIr8d ex 8rBwv w ov Bbolxov-
'u <uv XWQLOV xmuulBavEL LOXUQOV. OL bE tQLaxovtu eBo8ouv ex
tOV uotew ouv te to tQLOXLLOL XUL ov w L:r:evOL XUL la' EUr
IEQLU oUor. 'E:d M CLXOVtO, eu8 IEV 8QuouvolevoL tLVE 'WV
vwv :QooBuov :Q ' XWQLOV, XUL e:oLrouV IEV o'Mv, tQUUIUtU
3 bE uBovte :f8ov. Bou0Ivwv bE tWV tQLaxov'u :OteLXLELV,
o:w ex:oLoQXOELUV UUtO :oxELOUVtE ' ecobou tWV emtr
bELWV, emyLyvetm tf VUXt XLV :UI:r8 XUL t1 VOteQuL. OL bE
vLcolevOL :f8ov et t UOtU, lau OUxvo tWV oxeuocoQwv v:
4 tWV ex <Uf :oBuMvte. nyvwoxovte bE OtL XUL x tWV YQwv er-
Dopo l a more di Teramene,
i Trenta spadroneggi ano e
mol ti cittadi ni fuggono da Atene
1 . 81lal'VI; . . . cn9avlV: <<Terame
ne, dunque, mor in questo modo. 81
lal;: a proposito di Teramene vd.
scheda a p. 255. - M9avlV: aor. tematico
dal tema 8uv- di no8VoxUl.
oi . ixowv: i Trenta allora, convint che
ormai fosse loro possibile esercitare la ti
rannide impunemente, ordinarono ai citta
dini esclusi dalla lista di non entare in
cit, li cacciavano addirittura dai loro fon
di, in modo che essi stessi e i propri soste
nitori potessero acquisire i loro campi.
0; tl ... amoi;: acc. assoluto neutro im
personale da ;f<l, possibile, costruito
con il dato della persona. A signifcato cau
sale, w conferisce una forte sfumatura sog
gettiva o comparativo-ipotetica: pensando
che fosse possibile, oppure come se fosse
possibile . nloEiov . . . lq Elvat: l' aor.
rQOElOV, comandarono , regge la com
pletiva volitiva con I inf. ELmivat (da E
OELIL, ento ) . -oi; i11l -ot xa-aw"o,:
l' articolo ha la funzione di sostantvare il
complemento: a quelli fuori dalla lsta ,
quindi ai cittadini esclusi dalla lista . La l
sta , naturalmente, quella dei Tremila.
iv' . . . EOWV: subordinata fnale con ottati
vo in dipendenza dal tempo storico "ov.
cE\"oV"IlV . . . tnoXlIllouV"llv: Ma mentre
quelli fuggivano verso il Pireo, essi, scac
ciandone molti anche da l, riempirono di
rifugiati sia Megara sia Tebe . cE\
YOVlllv: gen. assoluto di valore temporale,
con soggetto sott. U1wv. vn1lav: aor.
di lrLIllTIL o lriTI.lL, riempio , che
regge il participio sostantivato al genitivo
di abbondanza 1WV UrOXUlQOUV1UlV. 1
M"alu xal -; a;: nonostante che i
Trenta avessero imposto alle altre r6EL di
riconsegnare gli esuli ateniesi (cf. Diodoro
XIV 6), alcune cit si rifutarono, altre, co
me Tebe, decisero ufcialmente di acco
gliere i rifugiati .
_ Trasi bulo, muovendo da Te
be, occupa l a forezza di Fi
l e. I Trenta fal l iscono nel tentati vo di
bl occare l e forze avversari e.
2. 'Ex ... tUlov: In seguito Trasibu
lo, avanzando da Tebe con circa settanta
uomini, occupa la fortezza di File . 'Ex . .
10U10": formula di passaggio tipica dello
stile senofonteo. elauUO\o;: vd. sche
da a p. 236. OIl'19ti;: parto aor. passivo
di OQIUUl, di signifcato intransitvo: mi
muovo , avanzo . 0; uv E(ol'xoVa:
quando accompagnano un numerale, w e
on assuono il valore avverbiale di cir
ca . c"qv XlIlltOV . . . tUloV la fortezza
di File si trova va a circa 1 8 km da Atene,
sulla strada per Tebe.
Oi. . . oil;: I Trenta allora accorreva
no dalla citt con i Tremila e con i cavalie
ri, mentre il tempo era bellissimo .
o90"v: il verbo OT8Ul, composto da
o (<grido ) e 9Ul (<corro ), signifca eti
mologicamente corro al grido , talora nel
l'accezione di corro in aiuto , soccorro ,
altre volte in quella ostile di corro contro
q. no . uVv -oi; innEVlt: i cavalieri sono i
cittadini benestanti che prestano servizio
nella cavalleria e sostengono il regime oli
garchico. verosimile che fra loro ci sia lo
stesso Seno fonte e che, di conseguenza, le
vicende siano narrate da un testimone ocu
lare. l'a' E"1lElta; oil;: gen. assoluto
con valore temporale: essendo una gior
nata molto bella .
'EnEt. .. Mi90v: Quando giunsero, subito
alcuni dei giovani che avevano toppa fdu
cia nei loro mezzi attaccarono la fortezza e
non combinarono nulla, ma si ritirarono
ferit . 9IaIVOl'lVot: il verbo 8QUoUVUl
alla diatesi media signifca sono baldan
zoso ' talvolta, come qui, nell'accezione
negativa di sono temerario . nloIa
Ov nl; 1 XlIlltOV: aor. tematico di rQoa
UnU, nel signifcato intransitivo di mi
scaglio contro , attacco , tipico del lin
guaggio militare. 1laUIa1a. . . aoV"E;:
letto dopo aver ricevuto ferite ; parto aor.
tematco di UIUVU. Mi90v: aor. te
matco dal tema verbale 8-, suppletivo
del paradigma di nQxolat, mi allonta
no .
3. Bo"O!VIV. . . IEla: Mentre
poi i Trenta intendono cingere con un muro
la forezza, allo scopo di costringerli alla re
sa bloccando gli accessi dei riforiment,
durante la notte e anche !'indomani cade la
neve in gran quantit . BovO!IlV . . .
1i v 1ltaXOV"a cn01EtXtEtv: gen. assoluto
con valore avversativo; rOElXLUl, circon
do con un muro , un vocabolo specifco
del lessico militare. onll; txnowlxq
IEtaV: subordinta fnale con l' ottivo in di
pendenza da presente storico. MOXEi
laV: parto aor. di rOXELUl, sbarro ,
blocco , congiunto al soggetto con valore
strumentale. -; V\X1;. . . xal " IE
la: complementi di tempo determinato,
costruiti con variatio in due casi diversi.
nal'191;: agg. composto dalle radici
raV- e rT-: letto in massa .
Oi. . . MOaOVE;: Cos quelli rientarono
in citt coperti di neve, dopo aver perduto
numerosissimi portabagagli a opera degli
uomini di File. VUOl'Eot: il verbo vEl
<Ul!V[<Ul signifca alla diatesi attiva nevica
re ; a quella passiva essere ricoperto di
neve . n 1i v EX c"i< MOjME;:
parto congiunto al soggetto, di valore tem
porale. Il verbo rOUUl, perdo , usato
con il compI. d' agente, ha valore passivo.
L' articolo 1WV ha la funzione di sostantivare
il complemento x <uf: letto da quelli
che provenivano da File .
4. ft"VoIXOV"ES. . . qa<: Sapendo
poi che essi si sarebbero riforniti saccheg
giando le campagne, se non ci fosse stato
un presidio, i Trenta mandano le guardie
spartane a ' eccezione di poche e due squa
droni di cavalleria verso i confni a circa
1 5 stadi da File . EX -v c,li v
-lowv: il soggetto sotinteso quelli di
File . Il verbo ETUU con il compI. di
SENO FONTE, ELLENICHE
atOOLEV, Et n quaXT Eoorw, LaJJWUOLV d T OXatL OOOV
nEVTEXalEXa OTaLa n <'f LOU TE AaXWVLXO nTv lyWV
<QO'QO xal TWV Lnnwv UO <1a. OV'WL OTQaLOnEE1OaEVOL V
5 XWQIq aOlq <UaTTOV. 'O EQaouBo1o, lT O'VELEyVWV d
TTV <'TV nEQl nTaXOOI01, aBv aw XataBalVEL Tf V'XTO'
8EVO T ona OOOV TQla l TTTaQa OTaLa n TWV <QO'QWV
6 01XlaV ElXEV. 'Em nQ Qav ylyvEW, xal lT VloTavLO onOL
Ew fxaow n TWV onwv, xal OL LnnOXOOL 'XOVtE w to1
'o<ov :lo'v, v Wtq vaaBovTE OL nEQl EQaouBo'ov T ona
Qoq nQoonLJTov' xal Eon v ov aTwv xatBaov, navTa
TQE'aEVOL iwav E l nT oTMa, xal nxTELVaV "WV f. lv onLTwv
nov l ELXOOL xal XatOV, TWV Lnnwv NLXOOTQatOV TE TV xav
7 mxaOUEVOV, xal ao' uo, En xataaBovTE V Tai Evai. 'E
navaxwQoavTE xal TQonaiov OTTOaEvOL xal 01OXE1aOaEVOL
ona TE ooa EaBov xal OXEUT nf80v nl <'f. OL aOTEw Ln-
provenienza signifca porto via bottino da
un luogo. L' ottativo futuro ha la funzione
di apodosi del periodo ipotetico, in dipen
denza dal presente storico <llIUOLV.
- El Ii ' q\Mlx' EI0l10: protasi del perio
do ipotetico di Il tipo o dell' eventualit nel
passato. - Et t Oja't : verso i conf
ni' si intende fra l'Attica e la Beozia.
- OIOV lEVtExallExa oulla: acc. di distan
za; ooov come compI. di distanza o di spa
zio signifca circa, pressappoco.
tO\ . - . AaXIVllO .. . qQo\QO: si tratta
del presidio, al comando dell' armo sta Cal
libio, che i Trenta avevano ottenuto da
Sparta grazie all' intercessione di Lisandro
(cfr. 3, 1 3- 1 4) . trv lIlV luo q\u: i
cavaleri erano divisi in dieci squadroni,
poich anch' essi, dopo le riforme di Cliste
ne, erano reclutati sulla base delle dieci
trib territoriali. Il nome cu)i, dunque,
non signifca solo trib in senso stretto,
ma si applica per metonimia al contingen
te militare o allo squadrone di cavalleria
fornito dalla trib.
Oitol . . . cuaTtov: Costoro, accampatisi
in una localt boscosa, stavano di guar
dia. - i jIlQll!aIlI!: viene scelto U luo
go ricoperto di vegetazione, in qanto rite
nuto adatto alle insidie. Anche da questi
particolari si pu desumere la partecipa
zione diretta dell'autore ai fatti narrati.
_ Trasi bul o sorprende i l presi
dio e costri nge l e truppe
dei Trenta al l a riti rata.
5. 'O . . . VltO: Ma Trasibulo, quan
do gi settecento uomini circa erano radu
nati a File, scende con loro durante la not
te. - IvEIEYIlVIV. . . lEQL balOOlo\:
gen. assoluto con valore temporale: la
struttura insolita, con il soggetto posto al
l' accusativo, anzich al genitivo, perch
retto dalla preposizione lEQl nel signifcato
di circa. "VElEYIVIlIV: parto pf. di
ou)yw, che alla diatesi passiva signifca
essere raccolto, con valore risultativo.
- aprv a'O: letto presili. Il parto aor.
di ufavw con l'acc. pu spesso essere re
so con la preposizione con. la'apalvEI:
scende: il preverbio XOO indica il movi
mento nello spazio dall' alto (la fortezza)
verso il basso O' accampamento nemico) .
9IlEVO . . . El)EV: deposte le armi a circa
tre o quattro stadi dal presidio, stava tran
quillo . - 9IEVO . . . ' ola: espressione
tipica del lessico militare; 8flEVO parto
aor. medio di tl8l]f1L "")LaV E)E: man
teneva la calma: analogamente a "OUjlUV
ayw, pu essere reso in italiano con l' e
spressione intransitva sto tranquillo .
L'impf. di E)W presenta l' aumento in EL- for
mato sul tema originario OEX- , attraverso i
seguenti passagg: EOEXOV > EEXOV > dxov,
con scomparsa della prima aspirazione e
contrazione delle due E.
6. 'ElEi. . . lQOIllltov: Ma quando
si faceva giorno, e ormai si alzavano per
recarsi ognuno dove aveva bisogno, lonta
no dalle armi, e gli stallieri facevano rumo
re nello strigliare i cavalli, in questo mo
mento gli uomini di Trasibulo, riprese le
armi, si gettavano su e loro in corsa .
lQ "!Qav ylyvEto: espressione imper
sonale: era verso il gioro . = vloavto
OlOl IEI'O ElaoO: i verbo VlOtl]flL, qui
all' imperfetto, nella diatesi media ha signi
fcato intransitivo; in questo caso usato
nell' accezione particolare di alzarsi per
andare e regge la subordinata relativa in
trodotta dal'avverbio relativo di moto a
luogo OlOL, dove . - OL lOlOIOI . . .
lolo\v: particolare di notevole realismo: il
rumore prodotto dagli attendenti che stri
gliano i cavalli impedisce agli uomini di
guardia di avverre l'avvicinarsi del nemi
co. - VUMlPOvtE. -. 'c Ola ... lQoolll'ov:
riprese le armi, andavano all' assalto ;
mentre il participio aoristo, da VU)Ufl
avw, rende !' immediatezza dell'azione, il
verbo della principale all'imperfetto segna
la, in apparente contraddizione, la durata.
xa. . . Evai: abbatterono alcuni di loro
e, dopo averli messi tutti in fuga, li inse
guirono per sei o sette stadi; uccisero pi
di centoventi degli opliti e, dei cavalieri,
Nicostrato detto ' il Bello' e altri due, sor
prendendoli ancora nei loro giacigli.
= Eol . oiS: equivale a vlou, alcuni ,
cos come altre analoghe espressioni peri
frastiche: EOTLV O'E, talvolta , EO'V oi,
in qualche luogo. - Ei l'c oulla:
acc. di estensione. - lataapOvtE: parto
aor. di lu'W)ufavw, sorprendo , con
giunto al soggetto. Quest' ultimo particola
re dei due sorpresi a letto, come pure il
soprannome citato, sono ulteriori spie.
della presenza di Senofonte fra gli lL
coinvolti nello scontro.
7. 'ElUVaXIlIQiIavtE . . . <\i: Do
po essersi ritirati, innalzato un trofeo e rac
colte tutte le armi che avevano conquistato
e anche i bagagli, ritornarono a File . - 'E
lava)IQioavtE;. . . IIUIlEVOI la "IXE
\aIuIlEOI: serie di participi aoristi con va
lore temporale congiunti al soggetto sott. ,
gli uomini di Trasibulo . - 'Qolaiov 1
OUIEVOI: l' espressione 'QOlutov lOtl]fL o
lOtUflUl specifca del lessico militare. Il
trofeo veniva innalzato nel luogo in cui i
nemici erano stati messi in fuga, come ri
vela la radice 'QE1-hQol- presente nel ver
bo tQlW, volgo in fuga . Esso poteva con
sistere in un semplice mucchio delle armi
catturate al nemico o addirittura in una
specie di rozzo monumento antropomoro
realizzato con tronchi d' albero rivestiti di
armi. - oIa apov proposizione relativa:
quante avevano preso . In subordinate di
questo tipo, l'indicativo aoristo viene gene
ralmente reso con un trapassato che indica
anteriorit.
OL. al: Cos i cavalieri della citt,
giunti in soccorso, non videro piti nessuno
dei nemici, e, dopo aver aspettato fnch i
parenti ebbero recuperato i cadaveri, si ri
tirarono in citt. i aotEII: il compI. di
moto da luogo non riferito al participio
ol81oaVE, ma in posizione atributiva:
i cavalieri che venivano dalla citt, di-
LA RI SCOSSA DEMOCRATI CA
JEl BOlfoUV'E 'WV !V JOE!LWV o'vu EU EIbov, JQOO!ELVUV'E b'
EW 'O VEXQO CVElov'O Ol JQoOTXOV'E CVEXWQ10UV d ao'V.
8 'Ex b 'o{nov Ol 'QLUXOV'U, O'XfU VO!LtOV'E Coeu). f OeLOL '
JQuY!U'u, BouT810UV 'E).Evolvu ;LbLwou08m, mo'E dvm oeLm xu
'ueuYTv, d 6ETOELE. KUL JUQUYYELUV'E 'Ol lJEumv 8ov Et 'EEv
oIvu KQL'Lu 'E XUL ot aOL 'WV 'QLUXOV'U' ;f'UOLV 'E JOLTOUV'E v
'ol lJEum, eUOXOV'E dbfvm Bovw8m JOOOL dEV XUL JOOl ev
uxf JQOObETOOLV'O, XfEUOV CJoYQuew8m JUV'u' 'V b CJO
YQUlU!EVOV Cd bL 'f JuLbo JL 'TV 8uU''uv ;Lfvm. 'EJL b '4
UtYLU4 'O !V lJfU Ev8EV XUL Ev8EV XU'fO'10UV, 'V b' ;LOV'U CEL
Ol uJlQ'm ovvfbovv. 'EJd b mlV'E OVVELl!!fVOL OUV, AUOI!UXOV
stnti da quelli che avevano preso parte al
combattimento. - EI< . . VEUOvO: subor
dinata temporale con !'indicativo aoristo
della circostanza reale; aVELOVo aor. te
matico di avuLw, recupero.
11 Trenta si i mpadroniscono
dei cittadi ni di El eusi , l i de
portano ad Atene e l i fanno condan
nare. Trasi bul o gi unge al Pi reo con
ci rca mi l l e uomi ni .
8. 'Ex . . . 6EOEI: Dopo qesto mo
mento, i Trenta, giudicando la situazione
non pi sicura per loro, decisero di impa
dronirsi di Eleusi, cos da avere un rifugio,
se fosse stato necessario. - iE ... xaTa
{uyiv: subordinata consecutiva con !'infni
to, il soggetto in accusativo e il dativo pos
sessivo. Ha la fuzione di apodosi del perio
do ipotetico. - E 6EOEIE: protasi del perio
do ipotetico di II tipo, o dell'eventualit nel
passato, con l' ottativo aoristo d w, usato
impersonalmente nel signifcato di c' bi
sogno.
Kai ... TQwXOva: E, dopo aver dato il co
mando ai cavalieri, giunsero a Eleusi Crizia
e tutti gli altri Trenta. - laQayyEl.avE<:
parto aor. di luQuyyfw, congunto al sog
getto con valore temporale. Pu essere in
teso nel signifcato assoluto di dare un co
mando oppure nell'accezione di convo
care. - Ol il Tii v TQwXOvta: come al
tove, anche qui i Trenta non da inten
dersi in senso numerico, ma come nome
della particolare magistratura.
E;TaOtv. . . E;Lm: passati i rassegna i
cittadini i presenza dei cavalieri, dichia
rando di voler conoscere quant fossero e di
quante guardie in pi avessero bisogno, or
dinavano a tut di iscriversi, poi, a chi via
via si era regstato, di uscire dala piccola
porta in direzione del mare. - ;aotv:
sott. 1WV 'EE1<lV[V, dei cittadini di Eleu
si. - TOi UlrOt: non deve essere riferi
to al precedente 1Tu<lv, ma nel senso di
in presenza dei cavalieri, che sono anco
ra quelli ateniesi. - Eibm: i. di oUu, pf
atematico senza raddoppiamento dal tema
F-IFm-IFw-, di valore risultativo: io so
(perch ho visto)>. - lOOOt Elv xaL lOO<
(Mxi< lQoobEootvo: subordiate inter
rogative indirette rette da dVUL; leto
qanti fossero e di quanta viglanza aves
sero bisogno ancora. - lQoabElaotvo: otto
ft. di lQoOw, che alla diatesi media si
gifica ho bisogno ancora e regge il geni
tvo. - EXfI uOV MOYQc{E06at . . . ;Lat: il
verbum imperandi xE1OV regge entram
be le completve coordinate fa loro, che
hanno come soggetto la prima l, la
seconda i participio sostantivato 1v ... alO
y

vov; 1LvUL inf. preso di f1EI


(Et), esco.
' Ei . . . ovbouv: Poi fecero schierare i ca
valeri sula spiaggia da entrambi i lat e gli
ufciali incatenavano chi via via usciva.
ELEUSI
- Ev6EV xaL E6EV: di qua e di l, sotto del
la porta, per formare una sorta di corri
doio umano. - XaTfaaav: aor. sigmatico
transitivo di xu8lO"'l!I, colloco, con signi
fcato causativo. - T . . . ;lOva d: il parti
cipio sostantivato con l' avverbio riprende il
sintagma precedente 1v . . . CloYQU1U!EVOV
e[, per sotolineare la stretta continuit fra
le due azioni. - auvbouv: impf. contrato di
Ovw, letto lego insieme.
'ElEL . . . EbExa: Dopo che tutti erano in
stato di arresto. ordinavano all ' ipparco Li
simaco di condurli ad Atene e di conse
gnarli agli Undici. - OVVEtlll1Ot iaav:
E
l eusi CE.euol) era un i mportante borgo del l 'Atti ca, si tuato a una venti na di chi l o
metri a nord-est di Atene. Fi n dal l 'epoca mi cenea era un frequentato centro cul tual e
'
in onore di Demetra, di vi nit agri col a. Secondo le l eggende, l ' eroe fondatore Teseo l ' a
vrebbe associ ato a d Atene, attraverso u n processo di si neci smo, nel l a federazi one pol i ti
ca dei borghi atti ci . El eusi era col l egata a d Atene medi a nte l a 'IEQ 'OM, l a Vi a Sa
cra, che veni va percorsa dal l e sol enni processi oni di rete a i l uoghi sa nti . La strada attra
versava il fume Cefi so e, per mezzo di un ponte, la pal ude sa l ata nei pressi di El eusi .
I l centro cul tual e pi i mporta nte di El eusi era i l santuar i o di Demetra, dove gl i i nizi ati , i
u0m, di veni vano adepti dei Mi steri el eusi ni . Ai riti prel i mi nari di puri fi cazi one era de
di cata un'area anti sta nte al santuari o, l dove l a Vi a Sacra termi nava. L'edifi ci o del l ' i n i
zi azi one era i l Telesteron. Fondato in et mi cenea ( restano le tracce di u n pi ccol o mega
ron retta ngol are, el evato su un podi o di pi etra) , il sacro monumento sub nel tempo ri -
maneggi amenti e restaur i . Fu Peri cl e a ri dare spl endore al l 'i sti tuzi one mi steri ca con l ' ere
zi one di un nuovo magnifi co telesterion, su una terrazza tag l i ata nel l a rocci a e cul mi nan
t e nel l a sal a quadrata ( 52 m di l ato) con 3 fl e di 7 col onne al l ' i nterno. AI centro del l a so
l enne aul a, dotata, sui l ati i nterni , di gradi ni di marmo su cui prendevano posto i pa rteci
panti ai ri ti , c' era l 'anoktoron, l ' a lta re del l a dea Demetra, su cui spi oveva l a l uce dal l 'o
paion, i l l ucernari o.
Le feste chi amate Grandi el eusi ni e veni vano cel ebrate dopo i l raccol to, verso settembre
ottobre, durava no nove gi orni e ri chi amavano numerosi vi si tatori e fedel i del l a dea Cere-
re. Dura nte le cel ebrazi oni , si davano sacre ra ppresentazi oni in cui veni va rievocato il mi -
to si mbol i co di Persefone: il ra pi mento da parte di Ades, la ri cerca del l ' i nfel i ce madre, De-
metra, e l a gioi a del ri trovamento. I l passaggi o angosci a-esultanza ri tmava l ' entrata del
fedel e nel mi stero del l ' i ni zi azi one di sa l vezza, festeggi ata con i l ciceone, l a mi stura a ba
se di acqua, fari na, mi el e, formaggi o ed erbe aromati che, che corroborava i l fi si co dopo i l
di gi uno ri tual e.

= = = = + e>
SENOFONTE, ELLENICHE
tV LaQXOv XEUOV vayayovta JaQaoouvm ato toi EVOExa.
9 Tf O' uOtEQal EL t 'QLOdov JaQExaEOaV tO V tq xata6yc
oJlta xal tO aou IJa. 'Avaot KQLtla EESEV' "'Hfd,
EeY, W aVOQE, OOV ttOV UfiV xataOxEUaOfEV tV JOltElaV fiv
atoi. Ei oiv Ufa, WOJEQ xal tlf(V fEeSEtE, OVt xal tWV XLV
MvV fEtXElV. Twv oiv OUVElYffVV 'EEUOlvlV xata'yelatOV
OtIV, LVa tat fiV Ial eaQQitE xal eOjiOeE". EISa tl XQiov,
1 0 d tO'to XEUE eavEQv eQElV tV 'ieOV. OL O AaxVlxOl eQOU
QOl V tq fiOEl toU 'QlOEIOU SJlOfVOl oav' V O taUta QEOt
xal tWV JOLtWV ot t JEOVEXtdv fOVOV EfEEV.
'Ex o toUtOU ajwv o EQa0jouO to J <ui JEQl XLIOU
OY OUVElEYfvou, eLxvEitm ti vuxt EL tV IELQma. OL o
tQlaxOvta JEl uoeOVto tauta, Ee joeouv OUV tE tOi AaxVLxoi
xal ov toi IJEUOl xal tOi oJitm EJElta XWQOUV xat tV d tV
1 1 IELQma UfasLtV vaeQouoav. OL J <Ui EtL fV JEXElQYOav
f vLvm atoU, JEl O fya O IUxO WV JOi euali OOlEL
ppr perifastico passivo di aUa[avUl.
che alla diatesi passiva signifca general
mente sono arrestato . A"ot"alov TV
IllaQlov: l' ipparco era il comandante su
premo dela cavalleria, a cu erano sotopo
sti i dieci <uaQlOl, che comandavano i
singoli squadroni. - vayayoVa: parto aor.
di vayUl, porto indietro , congiunto al
soggetto della completva Aual[laxov. - la
Qabolvm: inf aor. di iWQa6l6Ul[ll, conse
gno . - TOi ivbExa: gli Undici erano magi
strati incaricati di far eseguire le sentenze
di morte; a loro erano anche afdate la so
vintendenza sulle carceri e la giurisdizio
ne diretta su tut i colpevoli colti in !a
granza di reato.
9. TU. . . mla: Il giorno seguente
convocarono nell'Odeon gli opliti e tutti gli
altri cavalieri della lista . - TU' " \OEQalq:
dat. di tempo determinato, con il sostantivo
[lQ sottinteso. d T 'QlbEiov: l' Odeon
di cui si parla probabilmente quello fatto
costruire da Pericle sul fanco sudorientale
dell'Acropoli, nei pressi del teatro di Dioni
so. - U xaTaAoy': compI. in posizione
attributiva, da riferire anche al successivo
xaL m aou mla. La lsta citata
quella dei Tremila (cfr. 4, 1 8) .
'AvaO; . . . moi: Allora Crizia, levatosi,
inizi a parlare: "Cittadini - diceva - noi
stabiliamo i regime per voi non meno che
per noi stessi . 'AvaO;: parto dell ' aor.
atematco di vlOlj[ll, con il signifcato in
transitivo di alzars . - E;E Eq: dei
due verbi di dire, il primo, all'aoristo, indi
ca l'inizio dell'azione, mentre il secondo, al
l'imperfetto, la riprende in senso durativo.
- ovbv tno: sono entrambi accusativi
neutri averbial, il primo dci quli fnge da
compI. di misura al secondo, che al grado
comparativo: <<in misura per nulla minore .
dEi . . . "nlElv: Bisogna, dunque, che voi,
come parteciperete degli onori, cos parte
cipiate anche dei rischi . - "E9;nE . . . "n
lElv: poliptoto in quanto lo stesso verbo
[lE1XUl viene usato in due forme diverse,
all'indicativo futuro e all'infnito presente.
Ti . . . <Oi09E": Perci necessario vo
tare la condanna a morte degli Eleusini
tratti in arresto, afnch abbiate lo stesso
coraggio e gli stessi timori che abbiamo
noi" . xa1'<IOov Otv: costrutto pe
rifrastico impersonale con l' aggettivo ver
bale e la 3" perso di El[!l. Il verbo xa
"a'''1<lU, voto per la condanna , regge il
genitivo lWV ... auvEI'[l[lVUlV 'EEuGtvlUv.
- lva . . . xa 9aQ!i1E xa qOi09E: subordi
nata fnale con il congiuntivo, in dipenden
za da tempo principale: lett. afmch ab
biate coraggio e temiate . - 1av1 i"iv: le
medesime cose che noi : il neutro p!. so
stantivato, nella forma con crasi da ,
a,a, retto da entrambi i congiuntvi ed
accompagnato dal dativo di comunanza.
dEl;a ... 'i(ov: Mostato loro un certo
luogo, li invitava a deporre l i proprio voto
palese . - dEl;a;: parto aor. di 6ElXV[lI,
mosto . congiunto al soggetto, Crizia.
- <avEQv <QElV 'v 'qOv: l' espressione
'(ov <QELV, letto portare il sassolino . ri
corda nell'etimo la pi antca procedura di
votazione. L' aggettivo in posizione predica
tiva usato nell'accEzione tecnica di pale
se , pubblico . Il voto a scrutinio palese
viene utizzato tutte le volte in cui si intende
condurre un'azione intimidatoria nei con
fronti dei votant, in!uenzandone pesante
mente la liber, come ad esempio durante
i processo agli strateghi i Elleniche I 7, 9.
10. OL. E"EAV: Le guardie spartane
stavano in una met dell'Odeon, armate di
tutto puto: questa procedura era gradita
anche a quei citadini ai quali imporva
solamente di avere maggior potere .
1ii i"wEI: l'aggetvo sostantivato , T[L
signifca la met : le guardie, cio, occu
pavano non i centro, ma un'intera met
dell'Odeon. - 1WV lOAI1WV 01;. . . i"E:
fra i cittadini, a coloro ai quali importa
va . Il verbo [lUl, stare a cuore , usato
personalmente con il soggetto l JEovE
X'Elv.
'Ex . . . "EIQmi: <<I n seguito a ci Trasibulo,
con gli uomini di File, raccoltisi ormai in
numero vicino a mille. giunge di notte al Pi
reo . avEIAY"O";: parto pr di aU
yUl. che alla giatesi passiva sigifca so
no raccolto . E determinato dal compI. di
quantit JEQ Xllou, circa mille .
01. . . va<Qo"oav: <<I Trenta. quando sep
pero ci. subito accorrevano con gli Sparta
ni, i cavalieri e gli opliti. Avanzavano poi
lungo la strada carrozzabile che sale fno al
Pireo . - i09oVo: aor. tematico di aL
a8aVO[lUl, apprendo . "a;ltv: soto
Mv: strada carraia ; l' aggettivo forma
to da u[la!a < carro ) e dal verbo EI[l (<va
do ) . - va(Qo"oav: che porta su : sem
brerebbe strano che una strada verso il
porto possa salre. In efetti, la strada cor
reva per un tratto parallela alle Lunghe
Mura e scendeva verso la pianura, per poi
risalire ripidamente sul promontorio dove
sorgeva il Pireo.
Gl i uomi ni di Trasi bul o si
attestano sul col l e di Mu
ni chi a. Le truppe dei Trenta si di spon
gono per l o scontro e avanzano. Pri
ma del l 'attacco, Trasi bul o ti ene un
discorso ai suoi .
11. m - . . Mo"vlllav: Quelli di File
tentarono per u po' di non lasciarli pas
sare, ma poich avevano !' impressione
che. mentre loro non erano ancora molti,
la cerchia delle mura, che U estsa, aves
se bisogno di un presidio numeroso, si di
ressero a ranghi serrati sul colle di Muni
chi a . - lElELQ1OaV " vlvat aV1o,: il
verbo JlXEIQUl, tento , regge la comple
tiva con [l inf. - VIVat: inf. preso di
&VlT[ll. <<lascio passare . "ya;.. . oim:
J' intero periodo dipende da eMxEL costrui-
LA RISCOSSA DEMOCRATI CA
eLoSm oum JOOL oim, o'VEaJetQuS10av JL tTV Mo'vtxLav. OL '
X 'OV UO'W d 'TV 'IJJouELOV ayoQv SOVtE JQ(v V O'V
e'usavtO, mO'E iom 'TV oV i cQEL JQo 'E ' LeQV 'i Mo'
vLxLa 'AQ'LO xaL ' BEVLELov' xaL yVOV'O uSo o'x Ea'mv i
1 2 JL JEV'xOV'a aoJLwv. Ou'W o'v'e'ayVOL XWQO'V UVW. OL
aJ <'i aV'EVJ10av V 'TV OOV, uSo O' JOV i EL xa
OJL'a yVOV'O. 'E'uxSloav V'OL J' a''OL JE'OCOQOL 'E xaL 't
OL axoV'to'aL, JL 'OlnOL OL JE'QOOOL. O'OL V'OL O'XVOL oaY
xaL yQ a''oSEV JQOOEyVOV'O.
'Ev 4 M JQoouoav oL vav'LOL, EQaououo 'o' ES' aumv SoSm
xEeuoa ' aOJLa xa a'' SEVO, ' ' ua oJa EXWV, xa'
1 3 oov o' EEsev' ""AVQE JoLtm, 'o' v Lusm, 'o'
avaviom U<V ouom o't ELOL '<V JQOOLOV'WV oL v ' ESLV
EXOV'E ov Ue Qav JJ'lv 'QE'uevoL LWSatE, OL ' JL 'ov
E'WVUO' Eoxa'OL, omL T OL 'QLuxoV'a, oL a xaL JOEW aJE
o'Qo'v o'v aLxovv'a xaL OLXt<V sa'vov xaL m' cL'U'O'
to personalmente; lett. poich la cerchia
delle mura, che era estesa, sembrava aver
bisogno di u presidio numeroso (a loro)
che non erano ancora molti. - U
O14c9oav: aor. passivo di C01ElQUU,
con valore intransitivo. In senso tecnico il
verbo signifca disporsi in ranghi serra
ti. - mi Tv MOlVI)iav: Munichia era il
nome del porto orientale del Pireo, ma de
signava anche la collina che sovrastava il
porto e la fortezza che vi sorgeva, nonch
il quartiere di Atene che si estendeva sui
suoi fanchi.
01 ... BEVIiElOV: Le truppe provenienti
dalla citt, giunte all' agor di Ippodamo,
dapprima si schierarono, tanto da riempi
re la via che conduce al tempio di Artemi
de Munichia e al Bendideion. - E; Tv
'I11oc"EIOV uyoQv: l' agor centrale del
Pireo era stata progettata dal celebre ar
chitetto-urbanista Ippodamo da Mileto nel
450 a. C. circa, per volont di Pericle.
- mo ,:lioal -v Mv: subordinata
consecutiva con l' inf. aor. di fif1lfL /
f1Ll]fL, riempio. - - lElv . . . xai -
BEViElov: i due templi si trovavano sulla
collina: nel primo ricevevano asilo i citta
dini che ritenevano di avere subto un'in
giustizia. Il secondo era dedicato al culto
di Artemide Bendide, divinit tracia, ve
nerata dai molti Traci che risiedevano al
Pireo.
xai. . . aVID: e si disposero i n profondit
per non meno di cinquanta fle. Cos schie
rati, avanzavano in salita. - 18o;: in
profondit, acc. di relazione che determi
na il compI. di estensione. - mi :exova
uo:lIrv: per cinquanta scudi: per meto
nimia, il nome dell' arma sostituisce i no
me degli uomini che la portano. Il numera
le seguito dal genitivo partitivo, anzich
dal normale accusativo di estensione.
12. 01. . . yvov-o: Gli uomini di File
riempirono la strada a loro volta, ma risul
tarono di non pi di dieci oplit in profon-
dit . - uvEVmllOav: . aor. di <VEfLl[t
I <V1Efrfl[Lt, riempio a mia volta.
- 180; . . . yvovo: tta l' espressione ri
calcata su quella del paragrafo precedente,
con la sostituzione di OlX funov con Ol
rov e la variante di Et, a reggere il compI.
di estensione.
'E-c)8toav ... :looEyvOv-o: Dietro di es
si, tuttavia, si schierarono peltofori e lan
ciatori di giavelloto; dietro di questi i
frombolieri. Questi erano numerosi, dal
momento che si aggregarono anche dal Pi
reo stesso. - :El-OqOIOt. . . :E10OOa:
letto portatori di scudi e Ianciatori di
pietre: i termini usati, in luogo di quelli
specifci rEmomi e oIEvbovi1UI, segnala
no il fatto che non si tratta di un esercito
regolare, ma improvvisato. - a08EV: avv.
di moto. da luogo: da quel luogo, cio dal
Pireo, i cui cittadini nutrivano sentimenti
aperamente democratici. - :looEyvovo:
aor. di rQooyiYOfUI, mi aggiungo come
alleato.
'Ev . . . lE!EV: Nel momento in cui i nemici
si avvicinavano, Trasibulo, dopo aver ordi
nato ai suoi di depore gli scudi e averlo
deposto egli stesso, pur tenendo le altre
armi, stando in piedi al centro dello schie
ramento, cominci a dire. - 'Ev q . . . :10-
ooav 01 aviol: suordinata temporale
indicante simultaneit, introdotta dal pro
nome relativo; lQoofouv impf. di rQooEI
fl (E4), . mi avicino, avanzo. - 8-
08al ... 8Jo;: poliptoto con rispetiva
mente infnito e paricipio aoristo medio di
1l8lfl. - xlM\oa. . . 8"EVO. . . E)IDV . . .
O: serie di partcipi congiunti al sogget
to eQU01OUO; EXUV ha valore concessi
vo, mentre gli altri temporale. - O: parto
dell' aor. atematico intransitivo di L01l]fL,
sto in piedi.
Trasi bul o rammenta ai suoi
i soprusi commessi dai Tren
ta. Confdando nel favore degl i di e
nel l a posI zi one favorevole, esora i
compagni al l a riscossa e al l a vendetta.
13. "AvI . . . o"O"aa: "Cittadini,
agli uni io voglio spiegare, agli altri di voi
rammentare. - 'AVIE :oli-aa: il compI.
di vocazione costituisce la modalit abitua
le con cu l'oratore richiama l' attenzione
degl ascoltatori. Il discorso rappresenta la
testmonianza viva delle ragoni ideali che
sostengono l' azione di Trasibulo, autentico
eroe della democrazia (vd. scheda a p.
236). - -o "V . . . -o : i primi sono i
volontari uitsi al Pireo, mente i secondi
sono i veterani di File. - t!aa: inf aor.
di bLbuoXU, insegno, costruito con l ' ac
cusatvo. - uva"voaa: inf. aor. di <VU
vOXU, che, costruito con l' accusativo di
persona e la dichiarativa, signifca faccio
ricordare a q.no che.
mi . . . a"!a-E: che, dei nemici che avan
zano contro di noi, quelli che occupano l'a
la destra sono coloro che voi inseguiste, do
po averli messi in fuga, quatro giorni fa.
- -i :looaov-rv: gen. partivo del parto
sostantivato di rQooELfL. - t"lav :Jv:
acc. di tempo: nel quinto gioro, con i
numerale ordinale, come di consueto, au
mentato di un'unit. Trasibuo allude alo
scontro di File.
01. .. MEO"aivov-o: mentre gli ultimi uo
mini sull' ala sinistra. essi sono proprio i
Trenta, i quali volevano privarci della citt,
anche se non eravamo colpevoli di nulla, e
ci scacciavano dalle noste case e segnava
no nelle lste di proscrizione le persone a
noi pi care. - xai . . . U:E0I0"V . . . xai. . .
!1alVOV xai . . . :EO"aivovo: polisinde
to: la ripetzione della congiunzione xui
vuole sotolineare retoricamente le azioni
indicate dai tre imperfetti conativi. - ovV
axoiv-a: parto congiunto all'acc. fi"
di valore concessivo. - MEO"aivovo: il
verbo <rOO1fulvU, appongo un sigillo,
spesso usato nelle accezioni tecniche di
confsco (cfr. 3, 21) o di proscrivo.
SENO FONTE, ELENICHE
nv IE'QWV :EO'IlULVOV'W' v'v Wl :UQuYEyv'Vm o O'Ol
14 IV OU:O'E tOVO, IlEi b EL ''XOIE8u. "EXOVE yQ O:U IV
vUV'LOl U'wi xu8o'UIlEV' Ol b 8EOL, O'l :O' XUL bElVO'iV'E O'VE
UIlBuVOlE8u xul XU8EUboVE xul yOQUOVE, Ol b XUL O'X O:W
bLXO'iV'E, ' o'b' mb'lo'VE qyUbE'OIE8u, v'v CUVEQW 1iV
O'lluxo'm. Kul yQ V E'bLg XElllWVU :Ow'mv, O'UV 1iV O'Il<QU,
XUL O'UV YXElQWIlEV, :OWV OVtWV VUVUoV Lym om 'tQO:uiu
1 5 lo'uo8m blboum' xul VV b XEXOIlLXUmV Ila d XWQLOV V i OWl
IlV OU'E BUElV OU'E XOV'LELV V:Q 'wv :QO'E'UYIVWV bL ' :Q
OQ8l0V Lvm buvmv'' UV, Id b EL ' XU'UV'E xul boQaLU clV'E
xul XOV'lU xul :'Qo' ;L;OIE8u 'E u''WV xul :Oo' XU'aLQWOO-
1 6 IlEV. Kul tEW IlV UV 'l bEOELV 'oi yE :Qwwo'u'm x w'i LOO'
IlUXE08m' v'iv b, UV VIlEi, mO:EQ :QOOXEL, :Q08UIW clitE ' B',
aluQ'OELm IV o'bei <v yE IEai 6bo, c'uuollEvm b bQU:E
tEUoo'mv ei V: 'ui O:Lmv' mO'E ;o'm mO:EQ t'co' xul
ul ... 'xo9a: ma ecco che ora si tro
vano i una situazione in cui essi non si
aspetavano di essere mai, mentre noi sem
pre ci auguravamo. - lalayEyvat: pr.
di luQuy[yo!m, giungo, con valore risul
tativo di mi trovo in una situazione. - oi:
gen. del pron. relatvo con fuzione avver
biale di luogo, lett. <<Iaddove. - 'xo9a:
impr. di dJxo!m, prego , che sotntende
!' infnitiva U1' luQuyEvo8m, che essi
si trovassero .
14. EXOvE. . . cl UXOV(l: Infatti
stamo davanti a loro con le armi in pugo;
e gli di, dal momento che allora venivamo
arrestati mentre pranzavamo, dormivamo,
eravamo al mercato, in altri casi eravamo
banditi non solo senza essere colpevol, ma
senza neppure essere in patria, ora aperta
mente combattono dala nostra parte .
- xa9lapEV: pf. atematico di xuSiOTll!l, di
valore intransitivo e risultativo, sto .
- oi. . . 9.oi . . . tpiv cppaxovol: il soggetto e
il predicato della principale sono abilmente
separati dall'enumerazione degli atti di
UQl commessi dai Trenta, i quali, violan
do ogni legge umana e divina, attirano su
di s la giusta vendetta. - xai bEUVOVvE . . .
xa xa9EVbovt xai uyolalovE: i tre par
ticipi presenti. congunti al soggetto l!El,
hanno valore temporale. Il polisindeto sot
tolinea l' assoluta innocenza di chi veniva
arestato mentre era tranquillamente
immerso nelle occupazioni quotidiane.
- OX OlW ... il ' ob': locuzione congunti
va coordinante: non solo non . . . ma nep
pure .
Kai . . . btMam: E infatti ecco che nel bel
tempo essi suscitano una bufera, quando ci
possa essere utile, e quando attacchiamo,
nonostante i nemici siano numerosi, a noi
che siamo pochi essi concedono di innalza
re il trofeo . - i Ebi XEt, va lOlOvmv:
Trasibulo cita al presente atemporale il fat
to ricordato nei parr. 2- 3, presentandolo
come chiaro sego del favore degli di.
- OTaV tliv cl(IU: subordinata tempo
rale con il congiuntvo eventuale-iterativo;
au!cQw usato impersonalmente signifca
essere utile . - lolv ovwv ivavriwv:
gen. assoluto concessivo, in forte antitesi
con il seguente lyOL ODOl, che sottintende
l!lV. - 1lolai Llao9at: per l' espressione
<<innalzare il trofeo , vd. la nota' al par. ?
15. xa . . bvvatvr' (v: anche adesso
gli di ci hanno condotti in un luogo in cui
essi non potrebbero n lanciare dardi n
colpirci con i giavellotti passando oltre i
propri compagni delle prime fle, per il fat
to di avanzare in salita . - XExoliaotv: pr.
di xo!ilw, porto , il cui soggetto ancora
ol SEOi. - i 1 . . . OU1t a4tv OU1E uxovl
lnv . . . bvvatvr' (v: subordinata relativa con
l' ottativo potenziale. Il verbo uw usato
assolutamente indica, nel lessico militare,
il combattimento da lontano con lancio di
aste, fecce e altri proietli, mentre
axovllw signifca specifcamente lancio
un giavellotto . - lI 1mv llo1E1ay!Vwv:
let. al di sopra delle teste di coloro che so
no schierati davanti , con il paricipio per
fetto passivo sostantivato di nQ<u1w,
schiero davanti . - bw 1 ll Ol910V
vat: a causa dell'andare i n su : subordi
nata causale implicita con !' infnito nomi
nale di EL
ii . . . xa1a1lroOlEV: mentre noi, sca
gliando lance, giavelotti e pietre gi per il
pendio, li colpiremo e ne feriremo molti .
- d 1 Xn1avrE: in gi , in anttesi al
precedente lQ OQSlOV. - c(L: parto
preso di cll!L, lascio cadere , scaglio ,
congiunto al soggetto con valore struen
tale. - t!tlOl'E9I: ind. fut. di ;LXVO!Ul,
raggiungo , costrito con il genitivo di
contatto. - xa1a1lroOlEV: ind. fut. di XOD~
'lTQwaxw, ferisco .
16. Ka. . . pnxro9at: Qualcuno po
trebbe credere che, almeno per gli uomini
delle prime fle, sar necessario combatte
re sullo stesso livello . - <E10 ... uv 11: la
principale con uv e !'imperfetto indica im
possibilit nel presente. - bEtOEIV 10 yE
llWola1at . . . pnXEo9al: subordinata og-
gettiva con !' infnito futuro di lw in forma
impersonale, necessario , costruito con
il dativo e l'infnito; nQW10OUT, dai te
m nQW1O- e OU- (U'!L), un nomen
agentis che signifca soldato della prima
linea . :ix 10V lOO\: locuzione avverbiale:
lett. a parit di condizioni .
viv . . . cOlWtV: ma in realt se voi, come
vostro dovere, scaglierete con coraggio i
dardi , nessuno mancher almeno quelli di
cui piena la via, ed essi, tentndo di pro
teggersi, continueranno a scappare nasco
sti sotto gli scudi . - vib: in contrapposi
zione al'ipotesi formulata in precedenza e
presentata come irreale. - /v lEi . . . U(lf
T. . . clnOE1at . . . obE: periodo ipoteti
co di Il tpo, o dell' eventualit: la protasi
al congiuntivo introdotto da uv (Mv) e l'a
podosi all'indicativo fturo. - lIOoxtt:
impersonale: si addice . - clalnoE1al . . .
i yE pE< i oM: i l verbo <!uQ1QVW nel
signifcato medio di fallire il bersaglio
regge il genitivo di contatto 101WV, omesso
davanti al pronome relatvo nelo stesso ca
so, che funge da compI. di abbondanza. -
(\anoJVol b blaEVOO\OIV: il sogget
to sottinteso, a cui congiunto anche il par
ticipio, << nemici ; lQunE1vw formato
sulla stessa radice lQu- presente nel pi co
mune nollhQuaxw; entrambi i verbi con
tengono una sfumatura spregiativa, nel
senso di fuggire vergognosamente, di na
scosto .
iE . . . cVa1lrllv: cosicch ci sar possi
bile colpirli dove vorremo, come se fossero
ciechi, e, incalandoli, travolgerl . - i!
Iat: ind. fut. dell'impersonale ;0 (;
Ejtl), possibile . Regge due soggettive
coordinate i cui verbi all'infnito, 1VlELV e
aVUQnELv, hanno per soggetto sottinteso
l!. - OwlEI 1(": predicativo del
compI. oggetto dei due infniti WlIV e
VUQnElv. - OlO\ /v 1\l a: subordi
nata con il congiuntivo eventuale, introdot
ta dall' avverbio relativo-indefnito di luogo.
- ivalopvo\: parto congiunto al sogg.
soto l!!, di valore strumentale: lett. bal
zando su di loro .
LA RISCOSSA DEMOCRATICA
17 'U:ELV OrOU {v fouWfE8U xu VU0fVOU <VU'QrELV. 'A', c av
bQE, oihw XQ1 roLiv OrW Exa<O 'L uu'0 OUVeLOE'aL ' VLXT UL
'LW'U'O WV. AihT yQ Tfiv, {v 8E 8n, vUV <robwOEL xu ru'QLbu
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raUVU' O'UV b 'V 'EvuaLOv rUQUXUOWfEV, 'O'E mlV'E ofo8u
fubv <v8' dv ufQL08TfEV 'LfWQWfE8u 'O avbQu".
1 7. 'A ' . . . t: 5uvvia, cittadini, bi
sogna fare in modo che ciascuno sia consa
pevole di essere il principale arefce della
vittoria. - 'A ': ha valore di esortazione:
suvvia! . - Ol(; aVELUEtIL: completiva
con OlW ind. ft. , retta dall' in. lOILV in
fzione di verbum curandi, far s che.
aVELUEtal: ind. ft. di avvmu (V- oIu),
pf atematco con signifcato di presente,
sono consapevole, che regge il datvo del
pronome rifessivo. - ahuo; t: parto
predicatvo del soggetto, retto dal verbo di
percezione avoLa.
Ai . . . yvaixa;: Questa, se dio lo vorr,
ci resttuir ora la patia, le case, la libert,
gl onori e, a chi li ha, i fgli e le mogl.
- Ai . . . {v 9 &Un . . . WoOl: periodo
ipotetco di II tpo; MO&OOEL ind. ft. di
MoiwlL, resttsco. - _i . . . _L _i:
polsindeto che sottolinea i moment crucia
l del discorso. - 01 EL: dato possessivo:
(a coloro) ai qali sono. L'antecedente di
mostatvo, nelo stesso caso del relatvo,
viene come di consueto omesso.
TQ "aLl. .. pav: Beat davvero
qelli di noi che, vicendo, vedano i gioro
pi dolce di tt. - "axLOl: esprime fel
cit paragonabile a quela degli di. - oi
{v . .. bUl: relatva eventuale con i con
giutvo di rnELOv, aor. suppletvo di
qw, vedo.
Evlaipl . . . tW;Eal: Ma felice anche se
uno mor: nessuo, infat, pu ricco che
sia, otterr u cos bel monumento. - Ev
lLI: Felice, in quanto sotto la prote
zione di un buon demone; fge da apodo
si eltca del verbo. - Cv tt; WoeV: pro
tsi di II tpo: qalora uo muoia, con i
B
ele a fsica (Nicostrato, uno dei
cavaler uccsi nel'assalto al campo,
aveva /ndicativo soprannome di xa6,
eleganza di modi, rafnato tenore di vita,
cultura che almentava ateggiamenti
spregiudicati erano i segni distintivi degl
G:ELlo 'giovent dorata' di Atene, cui
appareneva anche lo scittore Senofonte.
Pur nela cassica idealzazione dele
forme, riconoscibie lo 'stie' dei cavalieri
ateniesi in questo particolare del fegio
setentrionale del Parenone, ora al British
Museum di Londra.
congutvo aoristo di M06OXW. - lWV
U t: parto congiunto al sogg. OEL, di
valore concessivo. - tW;EI: ind. ft. di
Tnavw (dal tema tEUX-, gen. , nel sigif
cato d avere in sorte).
'E;(. . . Cv6e;": lo dunqe, qando
verr i momento, intoner i peana: quan
do ivocheremo Enialo, allora tut con u
anio solo vendichamoci di costoro per gli
oltaggi di cui fo oggetto". - 'E;
;( . . . laUva: ind. ft. di iQXw acc. , nel
senso specifco di intono, in riferimento a
cant, cori ecc. Il peana u ino ad Apollo,
cantato dai soldati i procinto di combate
re, che aveva fn dai tempi arcaici non solo
fzione apotopaica, ma anche quella di
incitare al coraggio e di incutere terore al
nemico. Dalle font l'usanza di intonare i
peana non appare come tpicamente ate
niese, ma difsa soprattutto nel mondo do
rico. - Vtx' (v xal; l. . . Mav... la
QuxaU(J: subordate temporali con i
congiuntivo eventuale: nella seconda, la
partcela iv fusa con la congunzione mE;
JuQuxaow! congo aor. di luQ(w,
invoco. - 'EVUv: Enialio, che veniva
invocato i u passo del peana, compare
talvolta come epiteto d Ares, alte volte co
me dvinit della guerra a s stante. - "o
8p: concordemente, avv. formato
dale radici 010- <uguale) e 9ul- (<an
mo). - 1v' J vjiJ: atazione del
relativo nel caso dell'antecedente, che ca
duto (avl XEIVWV a); -IQw91!EV, id. aor.
passivo di -IQIW, prende i sigcato di
sono oggeto di oltaggio qando co
stto con l' acc. di relazione (a) o l' acc, del
l' oggeto itero U/QLV. L subordinata rela
tva proletca alla principale. - J-
90 tO; Cv6ea;: congo esorttvo: tw al
medio costto con l' ace. della persona
tO' ivQu, i senso dispregiatvo costo
ro, e il compI. di scambio av9' wv, nel sen
so di mi vendico di q.no per q. sa.

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