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ONPEBBNZE DELLA LEON ARDO

R IO \ OlALO.J À

-i ENZA DELL'IT A'LIA


Ttnula al CaJlegio Romano L DIRITTO ALL'ESTERO
il /8 Maggio /922.

FO~'DAZ10NE
------
LEONARDO
I
PER LA CULTURA lTALI < ~

R OMa
N l r rimo libro dei F (rJlfli (v. 1'il5. .) .i-
canta.nri l'arrivf) di "EJvandro ~ull rive del
T et'(' n I luogo OV(, dov orgef ROllla. f~~
scla.mare da. arm n ta. a- Sllo dì rofeti
spiri
Fa.U r, an hi fi n ing nLia 00\1 ia ('ollea
Iuraque b ha.c alTll. eooora l'm pooot'

(Erro que ti colli ò.iven tehl.nno una im-


ITI nsa. città (' tutta. la. OOrr<ll chiederà a. quesu\
erra i diri tti ,
Tulla. di più rOIll1mo cli questo modo di pri1
mere la. dominazione in forza cl I <liritto.
il vaticinio si &>Y(\TÒ oltre lo st.e; 'o pensiero
dto1 Il · l.a, icch anche qua,nrlo 1<\ ci tà moore
o.bb· a perde il no domini o, non si estinsI",
I:WZl rtpl la. sua f l'za., dopo un lungo Bonno
('11 p . parer mortI", la. ci v il ,à, ùt;> dalla. citt l
pre e il nome e con la. civiltà. il (liritto .
lJ3 nquis a ghlri lli~ (a p rtan lo il singo-
, l: UlIlv<ll'Wllo . Lmp.lmMI Pol,,,lot - B.om. lar gl no'O ~L tc r~ dollo. sto ia. (lì Roma,
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qual n bb pi n& (::os ienza, , m~ l'a.ttE' - soiav per r . neli ~ Gallia. ua pa.tria.
sta tutta la Ima l ttemtur : la onqui~ta n olido I·ron del c1iritt.o a.ntico be lo
'uritli a dnr _ a i l iÌl nh la. p liti ~. _pinto oon ativo del popolo mantenne per
Mcntr n ll'B'l.I.ropa. orienta.I 'ullo st tallti (I coli. a.pprofondi l sue radici. al.l..ugò
twulrionali d li' Africa u,I torr'irori d' A i suoi rami pr nùen lo alimento da nuov
pr . imi al MediterrllD. si n.'lervò in tutto M'rr . c aD. al. diriLt() civile proprio d Ua
o in art Bi propalYò con miral il r ist nz~ ritto a qlÙStò mpr maggiol'C importanza
il diritto d ll'lm p o (li Ori OtR, hl' l r - il t,li ri tt omun al I vari( nazi ni 1 .~ g IL -
ma.n C'm figlio; l'Italia rime e ao ra p x- ti'llm- qual I b n o 'lìl'utte istituzioni del
li il [o olar , do7 La, ii Il1ma. ritrov ali- diritto pnbhli e particolarmente d U'ot(li -
mt'nto p('r tutta l'Europa oecitl ntal . namcnt-o gitHliz.iari d l. pro o, ropli
. uand uno ' tra.ni 'o p r lodar l'Italia l~ mpido con hiarllo distinzione c1 I diritto e elel
chiama maùr (IcI d:iri bto, il , 110 pe. ieT d f< 0, rl&vano precisa configumzion . Qn~s t
insi('me anch • il no tro i dfcl'lsCE' pecia.lmen l formalo diritto romano, la Repnbblica
apPJlllto al ,liri_t o l'oman , pri.rna. poi più potentemen te l'Impero pr pa.-
ue to s:i ~ tesB un a. prima olta M ' t garono & poo iL pooo P tutto il territorio,
wnitorio dali Impero composro di g nti " I Opera di coli, dm ant i qnaJl daJl 'au onomia.
dive.rse, le quali tuttav ia ftu'ono a lllllnate locale gradatamente per mezzo di edi tti
in una oiviltà unite in un diritto. IJl'ovinciaIi, di ma.ndati del Senat.o e dea-li im-
peratori e lìnaJmente in forza della esteIU;ionA
E' .isti pn.triam dive-rsis gentibns un ID d lla cittadinanza romana., Bi passò all'appli-
Pr,.fuit invit:i.s t dominani capi. caz10n & tutti del diritto romano, desiderato
Dumque otrel's viotis proprii èoosortis iuris,
rb ID 100' ti quod prius orbis erst
~l àO'lì ooas.i popoli ogg t-ti cosI per la cl
intrinseca p rf zio.ne come per motivi d'ordin •
ca.ntava Ilell rulnO 416 impemnt Onorio, il politic .
rt'fett dell' rbe R\ltiJio Namaziano Iu- N Ua. torìa del liritto l not.'\ sempre un
t.a.ndo pì no ù'eutu ìa. mo R ma, ch li la- Il> icendamcnt di nue nd nz oppo te.
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nO. nn.a parte il bifSO~O di l'rozza che spin o e In. con tin uazione e in molt parti il per-
a tormu lazionl pr ise rigid ra ilmente f zioname-nt di qu t I) r1ecarl do l'
in lligi bili, dall' al . l uOQ i ~à d i l l a a- as ò nell'Ori nte e si a,fl'erro in fin ·
m~to all varie varisbìli ig: nz d ila vita.. neUfIo . lazione di .. io iniano : sotto qu ta
I diritto p riva noi n. i. tiamo t i mpi for1lUl. il diritlio rOlllllino l'iviss poi n U'Ita\ia
no tri I onflitto fra In. t u«en4à a. !l)difl al' v lia a.'ii d&I abroso sonno, attmv(>
orri pond n mente' aUa 'PrimI) ~ i nm e t l'It.'lJia, nell'"Nu:ropa li struita.
t nd('n..; , modiU are rapidament il fliritt • i ama oggi contl'a.pporre i l fui (;to gr al
oodificato p -1' oòd isfare ila roma,no E> i giunti n.nchp alla . !\g az10n
n rliri o l'omallO 'Il luogo t po di eT n gre (. q nalch ' c di assru iù
le ò.!L t ndenz flfll\Mdo in ron. u t.ul1in ed perf · tt . ~ Ia s non può o
in h~ (Tgi l (' piò m li/) in (ditti fli flUl.:j Gti, . n ueLudini dcll pro vinci
priTI 'PII torme, ui qU9,l i d o.l1'o le quali hl l'onorcsistere alla. cloroiD a.zioD omana. ch
'-olontà indi iduale sl esplicava liberam nte. alo uni principii d l diritto d 'oriente penetra -
Qu ~to. 'Volontà po i u PSI\.il. medesima. analiz- rono nello te so diritto 11el\ lrope.r de e
zata regolata ns.i giur onsulti l l cletcr- {lllr sempre ri ono. cel' -i che il diritto roman
Jl.l.ÌD.al'ne. s non deflniti vnment l't fonda- dhr n ne il diritt di tut.to !'lmp ro. Alcun
mentalment li elero nti si l eici, in re- òiSJ?o izioni d l diritto lo aIe, ('ome~ p r
lazione ai bisogni economici e o iali_ ooempi quelle ativ alla pubblicità. dei
pensi per esempio a~bile ~ della liritti reali, furono riconosciute man~nnt
volon con ilizionata e a qnella d . \-;zi l elL.1. com regolamenti articolari ; nuovi r in -
di hial''abÌone del volere. ci .. d vuti - prattutto a.i profondi IDnta--J
s so mondo greco, eh . per la sua. pro- menti religiosi potiti i cd economici avrebl
gredita civiltà 1'(',ai te rsino alla clilIn- bero cert.am nta tro ato accoglienza anche
iOllp. della lingua la.tina. la, q uale n lle pro rinci n LI(\, leggi occidenta.Li ma furono elaborati
'Oriente ebbe soltanto Cal'a.tt r nfficial si san iti in Ori nt(L mentrp ,'Oc Bente
ppropriò i vec il (liri t OIll:.no in modo p riva.
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se l'estc.nrlersi del ùirì to roron.oo su l prntica applicazione :lei diritto, che per rime·
oorritono nell'I mpero diauvi i re rimo} con private T'&CCoJt cl
ignotI'\. c \.lb climi eli p , antologi poi OH co(li i ufficiali di ridurre
lt!(>no comun IDenl noto ai non gi l imrn nso ma. riaI libri d i minor mal
I rirlivenne ,' lement principaJ del e In ,:lio ordinat.i. D Ha autoloirle i son ri-
\riL comun Gr J? o n l M di (> On ulo8t:i IÙ uni [ramro ti ; lei ruru diCi
tempi r chI? qua. c l perdnro ti i cl ErlUogenìan lllpuati
I
:}noora. rz ecolo a,hbiamo dir tram nte
L'Italia fu Ili noo o il tro di qu ';11.< pooh tituzioni, ma. mott a,ltr i troy no
nder ci ono ina r it poi n l corpo :Ii (li ritto ~iu tiwa.neo;
d l di nffic i:11e (li Teodo io il (in Y~ t'
Il mpcl' i dal ,t39) integrante j pr (' (hm ' ci fu co n·
e;mn venute flssando p r ì eritto in dm' rvata la. rosa ima. pàrt ,
ndi m . Da una part gli ~ ritti dei giu· Mll, dopo va.na l'C i t m a. in (fu",j f mpi
reconstùti n ì quali era. ra.ceolto d iUuatmlo appunto l'imp t'O d occidente (u jn,'c\So dai
il diritto civile p rop iament d tto ronda o hal'bari. In llia., pagnR. Lusitania sì
su lc~gi, senatuaoons wti consuetudini! il stabilir n i Visigoti, dopo I meno dUl:e\"oli
diri o onora.rio costituito d<\gu editti dei aonqui te dei Vandali Ala.ni e S ' , in Ita·
pro tori c di a.ltri m ~trnti, i re ponsi cl i lia dopo Odoacre il.j tabilil'ono gli Omogoti
ciuriati che avevano forza di legg e i com· con Teoùorico. I primi dj dero a.i sudditi ili
menti ch a vevano autorit' di dottrina" lo! gente leggi pI' prie l quali p Ò si risen·
Dall'altra parte le costituzioni cle<Yli impe· tJn\Jlo non poco el contatt.o col mondo ro-
ratoli. ' ohiamavano .]ura, i primi , L-eges l rnan e mis- O inai me p i u :l (liti romani un
ocondo. corpo di diritto ab i suoI cl'liama-re Br 'q..1
Qn te masse dj opero sp o molto ol n· r 0Q AZa.ricW7W, cont nente scritti di gia.r
minos di leggi numerosiasim noo fa.cili con ulti anti bi , Gaio, Paolo, P apÌlliano, om-
a rintracciru' renù va.no co31 Ùltrica.ta la. p endiati o rielaborati ù ìUu::Itrati da. intero
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pretazìoni volgari;r,zatrici' pooh ai ID antiohi giur cowmlti, tn parte rielaborati


dei primi Codici COIJIlj ua p a.rte inve 11(\1 per m !;tarli al corren lle.! cliritt{) del Besto
teodosUmQ. Questo ' libro ebhe grnnd (li.(- lo d po Orist.o ; in dodi . libri lI> Oodic •
fusione an he fuori II l regno vi igoti('() . rlt ,osDtuzioni imp ' -tali, cb i Dlant.eneVano
riprorlo to ridotto I~ t.ravisato in nllm ro i ancora in vi ore j in quattot'o libri. d Ue I ti-
ooffipcndi d epitomi . tuzioni, un comp nòio p l' l iusegnl\m nro
rreodori pubblicò inveCf? un oiitto (l - com o t per I masstm(\ par oon mate-
mun ai I{oti e ai r omani . breve rit\S un (l di riaJj d unti da. libri antichi ci i istituzioni e
f rmul&zi D sua. propria. spcialm -nt da. qu lo (Li aio, ch na-
l ,. gno ,l i B 01'~aii D I u.l -e, Ò. lIa li a al condo t . L'Impem re
Uia. accanto alla. I gg blll'hara, si bb(' aggiun altr ue Ieg-gi, l e11 ,
una r .'t Ro-manA, <l Un. p r E'l'l'orE' il Pa..piall Il: delle quali di mnla i ruportfl!DZa.
mp ta piuttosto ma.l eh b D C n mat - c li.lìcazìon che i a.ppoggiava sul
riale deforma,ro ra.ccolto da critti di giurislì claaaico di Roma, scritta. a stantinopoli
l ('g~i imp dali. in latino, oomprendente molto ma.teriale ò l
ValBer que ti C10mp o(Ui a conse! o.r tempo del.l& maggior perfezion tecnica della
l'u' lei diritto romano, llU.L aD 'h(' a p ggto- pra.tica e della teoria giuridica., fu salda.
rarlo. privandolo in gran parte d i noi pregi ba.s alla conservazione del diritto romano
inl:rinse i t.o a,lmcnt del suo \·n.Lore t anioo . in Ori nte lilla ua. l'Ì.Ilasoita in Occidente,
~Ia. poco più di un 8ecol dopo, l imperatore Dant.e per questa grande idea. romana col-
rl Oriente Giustini'1no animato di spiri locò .l'Imperatore bizantino n l Paradiso :
romano I seguire, sot-to la pr ieI nz: rli Cesare fui e 80n Giustiniano
TribQniaDo una n uova gmnde opera di codi- Che per volar del primo Amor ch' io senro
D nl;ro alle leggi traa6Ì il troppo e il Vll11O .
ficazìon , che oggi noi hiamiamo orp?~
hm Oi "lis o a.uarei, ompr nd(l[1t.f\ in Le vi·trorie di Beli.sario e di a.1"5 te contro
C'inquan tn libri Rotto il non) cl i PMldo t . i Goti port.ar no 10 I talia la legisl zion
o ig 'Li, li stl'atti di nlUI161'O i 8 ritti degli giustinianea, ma. per UI' v tempo .
I -14 -
L in &8lon longobnrdo. c11 fu la più n-
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(' incorona ment-o di Carlo Magn o ; (tU italiani


;ran e la più lunga., ndusEI a poco il terri- con ·!l,US,roDO per li Il venerare, anoh
t-orl gO' tto all'impero di o tanlinopoli, quando lo mbatte.vauo, l' imp ratore g .
il q nal non «od va. bu on noro p ~r la. 0 & tnanic , che pr ndeva, il titolo di imporat r·
ca ·"a s.mministr~IoZioJl . In precipìto, cl- 1'OJl1a.n Bi di a. 8uccessor d i ~aari
orma.i t-utto il mon(lo IMino :lutichi. lo tesso con6itto ~ Papa d
. !Iè il diritto criustinianeo ai clias . pemt r p r il p ommio univ aIE' tr va.,
I )1& ;lo par · à ila popom7..ion e opm · 8 non un ero fonùn.mento, almeno un mo-
t,l1 to la. hiesa, continu lirsi vi \"uL ità di Roma. on ò dunqu da
o la l il <liri t er& nt 8 quand incominciarono a
COM o n utta l i\cilt ID , C'tio onosce' t\ studiarsi i grandi pr .
rom Wl b, com questa. non i tin mai ùotti intellettruili cl mondo MIti o, il corpo
li l tutto cosl d l diritto rim&8 qual t t'a.- del diritto mtlstiniaoeo l'i biamò l'a.ttenrion
vilL'\ a. otto le C6nl'Xi. ùei giuristi più colti. La cuoIa dei glo satori
Pnr trascorse qualche secolo prima che l la qaaJe ai ostitul nell'Uni'9'eraltà dì Bologna
fiam.aur. tornM e a splendere. Fu n. o con Irn rio, Martino B nlga.ro, Ja.copo, Ug
c.he l'Italia Dri.m.a, e poi con ('Europa. iovanni Bassia.no Azzone e molti rutri
occidental sì cotesse dal barbarico aonn , va.lorosi ai ohiuse con Accursio, che riassunse
che le relazioni economiche aJl interno e l·op ra. della. scuola neUa sua. M agna (Jl,oos I
sU estero, e Specia.lmoD te OOD l'Oriente medi- illustrò la, legg giustinianea in odo se:mpli
terraneo i ra.vvivassero, e che il bi8omo e profondo !'Il da. facilit.a.rne la diffusione in
eli una. cultura superior :i facesse di ono o I talia fuori, sotto la. p rotezione di P api o
sentire. di Imperatori. A quella scuola. afHuirono stu-
L antica Roma. fu empre il sogno del po- dent i da ogni parte · da essa partirono, qaasi
polo i taliano. La Cbjooa ne ara. l'erede per mi i na.ri, Plaoontino per la Franci i V&Cs-
nq& part I ma P l'altra si voleva. un imp - l·io p r l'lnuhilterra. Così nei ecoli xn :nn l
rotOrE' d 'occid ' . TI pOllolo di R oma aiutò il t!.i:rilil,. romano ripr e vigol'e in It.a.lia~
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O U&f rma. datagli da'" Qins 'nirulo, come fonte o diritto ro no penetrarono e più nei libri d i
più ' portante del diritto roune, il cb commentatori di es .
signi.6. ~ del diritto al qual si rl rr VU, ov navi n infatti onsid rare ch l' pau-
ro.an alS&O disposizio ' dì iliriÙ locale par· sion ti 1 r mM O può pr enwrsi
ticolar , cioè statuti consu tudini comunali, oot.tQ p i: o oro t nsion
leggi di pl'incil'i minori o maggiori. .AlLa 1fj I tensione eli dottrina giw'i-
Gola dei glo atori n ce iu ltalin que.lla djCà ,ò tanzìa1 di r;lgione s ritt.a, ili \"lln
i mmentatori, ù ì. quali i pì n ,j e- i d tli d L t mp; Ilna,hn nt ome estilll-
mmente grandi nomi sono quelli di Bart sion(~ di tecnioa à l diritto, La toonica peneo'ò
I~ oferr o di RaltI 1 li Ubahli. Con tlollch tI...:! n~o arrivò il diritto, la dottrina
. il testo al qn..<JJ. i glori riuumevlm P . rlett il diritto, il diritto fu a.coolt.o in
strettamente fedali, divien punto di partenza generale in forza di conauetudin qua! oh
( per lo voI' en to del ilirittQ 8- t\lrue' gli \'olt-à fu sanzionato d ~ I (7 , deì sovrani
utori del nuovo diritto omun ai {ondano , 1vooli.
ul roma.no com Dant i fa. guidar da fu Francia pertnnto il diri tto romano bbe
Il irgilio. . val r Ili legge D i paesi meridionali d tti di
Fu appunto l'opera dei comment.atori elle diritro scritto alor di <1ottriJul, e dì tecru "
facilitò l'applio.azione d diritto romtmO iD ~tutto, .Anzi la dottpn.~ fu tale che
tutta. l'Europa. 8egn~do , l'impnls~ di Andr~a. Alc.ia.to passato \
Plaoontino a Montpellier a~ il fatto d'Itali m FranQJ.a, la sCienza rOIllal1Ìatica
scuola : molti france ' si on ono tra i fmncese superò l'italiana e fu. nel secolo XVI
ossa ri e poi tra i commentatori, e la. Fran· oortament. up or à quella d'ogni pa.es
cia meridionale presto adot anob' Il i vfintandosi dei. nomi eli Omacio, Don Il
\ diritto r o'lllAD.o. Maggior r · . tenza oppo Get'O!redo, Duareno, Fabro, Bri/3.!lonio 00
trFrnncia 8 t tentrional Il v v1g 'vlillO al tri numer i imi. Da.lla .Fron ia il diritto
, consuotudini di OJ:!gj..o..~ germanica ; DlQ tut- 7 !'OUltIDO P ov ebh forza di
t.avia nelle eonsuetndini s lem ' di
-.18- - }9-

ùiritto comun e fu. poi a.n be Bci nt!fteament.e .Meg~o &0001 più U ~~ il diritto romano }
stod.i.l\ in mQ ec 11 te. la ScoZIa dov ancora oggJ. 880. _considerato
In r hll terra il n tro diritto oom elemento 1«1 diritto omun .
fortuna. aqi.ster < 'a.riua, be i m r ca.to . diver i regni in cui si di .de t\ la Spa.-
MI Oxforù rul.& metà. del 01 cluodecimo goa, il diritto romano giusljioiau l} l) meglio
vi fb Ve- 1\ trovato Ii~ti sima. o..ooogli oza da. il alit\niz.zlloto, trovò ilapprima qualch resi-
paorl ù gli R('olarì, Il i quali un Liber 6tOOza nel (1iritto locale Il ma in qu i re-'
l'X wni?' 80 1JCU:l d o iUTe ,
id ui di diritto o o8i~o, oh la legialazione
ribu lJrlU8 ram, dC$tim,alJt(.$ oh 18 1g ìca., vi a: lasciati. I le ilrt 'PI),T-
n n ùiv n a.sse un te. W di tUri to QmUll . tida di Alfonso IX r di CMtiglia del 1238
ma. l'invidi dei su i colleghi teolo.gi e "pl"Of e - furono una oompilazion a base i (liritto
ori di IU'ti lo. combattè oella Univ romano i e furono p i ricono8cin : OD valore
contr il dirit to ronllill insoraer ì Signori di l 0"0 gli ~critti di Bartolo di Baldo. I
feud!'oli ingt61 ' quantun Q1! . il R non. vi .f~ se l in Portognllo divennero bbligstori le
/1 del tutto contrarrio. Cos1 aiVV nne che il dirl'tto oper(; . Accars:io di Ba.Ttolo.
romano sc.sooiato da.ì tribu.nali o ùinari, ebb Più tardi, ma con maggior forza, il diritto
tutta ' P r pi\r eechio tempo. fo:rza. di diritto romano. fu ric vuto in Germania.. Gli sfindenti /1
OO!l1une nella. corte d l Connestabile, in qnell.a. tede <,hi d.1 Bologna delle altre ni,ernità
dell'.A..nun.i.ragl.to, nel fo.ro ~cC'lesiastico e ~el i ~e ave ano IliÀ riportato nel loro paeae

foro special per gli studen tJ delle Univensità di un a. dottrina, che, se anch imperfetta, supe-
Onord e di Cambriòg . Della dottrina di esso. rava di molto quelJa. dei giuristi loe.~li. L
ono manifesti i Begni anche nella. celebre o.P&& hiesa. vive.v:\ sotto il diritto ro man e nel
d l BRACTO de legibu8 et OO1I.ffieLudini - proprio iliritto canonico aveva accol mol'
lJ1l.B Regni .A n glia (1I>J.1a seconda metà del a.e-
010 decimo.terzo.. Più , lungo. CQntiuuò il fa-
I prin ipU rol1}.lWl; gli imperato.ri si dice. ano
u ri tl(>i C M romani: tut to ci doveva.
'Vore regio el diritto. romano. nelle relaz-io.ni facilit.ar la. recezion d l diritto roma.no,
estere dell' Inghilt&/.'&. quando 1& progredita economi." e la più larga,'
- 2( - ' - 2\-

nltura in tell ttuale dimostrarono l'insuffi· 'l" rit o originario nost o ha spinto i auoi ra
\ cienz.'l deU rozze leggi rroanicbc , Prima fino nell' i a n l Giappon ,
ì tribunali m ggi rì l) i an b i ruinori finì- ltre il <tiri romano fa<: vano part de!
r no con acco li r II ditiLto mano ndo mune anche il dil'ÌtLo anoniSiQ il
la dottrina. ILaliana qual ttiri comun _ oì pOll8i~mo con l'agi n con id -
(~ in t.'\l modo. le co ono durate o al l 90. ra.re COID(" itali~-m il iOl , E o n n ai li .
a ci nza li que 00 (l iritt 6b a Y (\vot mitò a r ~ lar il Ctùto rl i 11 pporti o-
il no nLl'O pl'ima, in ltalitl poi in Fnm. 'a ~a~i . patTimoniali ùel clero, 1l.l.& molt disp -
indi in Olanda 1.ro ò la no. sed princil :11( S1Z10Dl contenn di diritto pubblic di diritto
jn Germania n I ,0010 d 'monono. penaJ. , di proc lnm (, d i diri Ho ' M.!, dell ),
Nei paes} d Ua canflina;via, in PolOllio. quali par hie conf J n1i ,1 rl iri t rom no,
in Dan.i:m.:\rca, in :Boemi in Ungh '& i pa.r cebi (i.!!..-, aJ. un 2ni rar.ie. ImpOl'-
con la cognizioD eh l pplicazion ant,i ime p l diritto Ci viJé le di po~izion.i
più o m no pr~cisa del diritto comun , rèJativ ru matrimoni I Ila, pr ibizlone degli
In Orien come già. ho etto continuò int i, alla buona fed n lla p rescrizione.
ad imperare il diritto l'ornano bizantino, il An he la. i nza el diritto c_anonico ebb&
qnaJe penetrò p er certe parti, come p ei diritti nel meruo vo ncenùe no n di simili da quelle
reali e per le obbligazioru, aMb n diri tto del d.iri t ro mano ; i due dìrl tti i due in _
dei popoli invasori isla.mitici. guarnenti pl'Ocedevano l uno acca.nto all'altro.
La n u.ova codificazione degli tati euro- tf\o[ora a.p poggiando i l'uno a.ll'aJtro, t.alo~
pei daJla fine del secolo decim ottavo ad oggi oombattendosi, ma. 'Ostanz1a.lmente compI .
ba iormamHmte abolito il vigor d diritto tandosi r ciprooam uta, L< pr'Oced ca-
('omnne quasi dapertutto ; ma tuttavia. nei
moderni codi ' rivi sOllta.nzialmente una
parte di quel diri Lto~munej anzi in qu ta
l
n'Onica c tituì . la base di quella ac tta a.
C'O~un m()Dte in Europa. N'O volissim'o
cbe il diritt;o canonico fu mantenuto anche
nuova forma, opmttutto p la larghissima ne U Stati 'he si di edero al pr'O test.an-
propagazione del dice civile francese, n tcBimo.
- -1"' - -23 -

r en ~dice di diritto cMoni or- rono aU'Irop('ro. l'idea. di u ua gin tizi:\ n-


dinato da. P io o COMpiuto da B n> tto V perio!' da. a.pplica.1. i an b ai m porti tm
o t Ili dir roioa d Il' illustre giurista r- t~ti ro i t~(lini di diversi tnti : W(':\ di
cUnale G · parri: Ii i euuto oggi la. legge ni i riten.n r (1 pos·i i il P apa l 1m ti-
mI '- ùdb biesa O t. olica: pel'Q. in. ign ostanzinJmf'llto di rii-
d vuta i.u gl''c\n pa,l't ad italiani. 'an gi' nC(',. Mie p r

-
diri{ t f ud I l'T aHa di ti" piil oh l.
tanza In, torll)' I n la. r dliZi o . d i
LilJri le uiJ.(l-rUrm, Ca. t,a u ì Il ', li <l ciro cooodo
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I diritto 'omun i g m rò il diri tto in-
tE'rnationnJ pubhlioo prin~to Il 1m h ria.ssu.ns r
questo ~bb I prim orjgini i 1 Tl1ll.I 'vol- uno. e fat to prima ;
giwc.nti in ' It.alia . La. comunion ili irp • \' ennero fondamen Iel dìrilito intet'coJUu-
a , e"ça già in an 'co gcnemto un iritt della na.lE' interstataJe nbhlico e priva.to . na
guerrn tra .~tati ,ricini. Di }}oi ai tempi d.ella nuo a fa.se de.l d iritt intt'.rn.a.zional più colt
RDpn blica. nei primi secoli dell'Impero fa capo M un altro grand i aliano ancla.to
esaendo riuniti sotto il dominio poli ti 00 ili . nella seconda. metil. del secolo decimos<' t
ROllla. molti ' ati minori in diverse gT8.d;:wjoni .lo vi: ere in In ah il terra , Alberico ~tili. Ai
Roggetti od a.ssociati a.llo ta dom.ina.nt~, eIUpi no tri In Guola itaJìana, che - è rag-
i erano {I vuti ol::òl' i rnpporti giuri - gruppata intorno a Pasqual ' taruslM Man-
dici tra. essi tra. i lor o cittadini pporti cini/ ha diffuso el mondo le sue nuove id
he con l'unificazion dell'Impero avevano aut principi di nazionalità.
·so.nt<J un carotter di diritto interno. Rimas L'antico d' -itto rO Il1(l!UO non av va a vuto
'o l nella cosci nza d . popoli, che 8uben~- hiso o i uno speciale diri tt-o commerciai ·
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l\rittiroo 980 appropriati Il Papa., l, Qui di :posizioni r li


gl i ligi ig n ì 111 di l'l'8n o inter ~ . an b ro potuto ostacolare il com-
l'iental ; p 1 cliritto err tre a,\"E" , i ti- III [('i a.n rio l la.vorl, 'nd Roma
tali cosi du [li ed (I\.a.stici h con la giunta l vignon cen ili f?l't roov:imcn p u-
ili P h eli pOflizioni Tlilrf i lari, per "mpio niari (li tu t il monrlo. iova.nni da,
l)t i b:IDcl1ieri ri i a. r olru - tu ti gli o- l~ ~ua. Pra-ti d lÙt 'mcrca.tuf'~ d
mbi, Ma. nel medio 01'0 lo seri a : I D ov il Papa.
li i DMi, per la grand 'ba,
.'1~ pagar d'ogni p a.rto ».
an hl ri i alio.ni, specia.lmen il re tini
oroune romano· 'anoni lombardi (tu poi questa. la. 101'0 deno-
roceclul'& fecero entu'e a.i Da\ 'gal l'i e ili minaz.ion) si trovavano un po' dapp rtu to
mmer tanti, i quaJ,i si l'ano aperi lareb ,'i an 01'& OD" ' il linguaggio bMca.rio si risen e
p r ID re - p l' (,rT'ra, la I!. iti\. di oma.nci- Llt'Ua loro influ -DZa..
p i dal dirilito orcUnario per r ars<>n nno osl nacqll il diritto ommercia1e, TI eom l
proprio, agilo, rapido, tecnic , aiour , i 0\ ' tmnsmarino le grafilli impr di ·
ori~ò, nelle associa.zioni pri~a.t di oromer- ler origin aU nuove forme di associazione,
cia.nti nelle p ubblich t1 lle arti ul1a bl\se la rom nda onde l'accomandita. e l'associa-
di giuriBilizioni arbitra.li il Dtl() o diritto. An · zi n in particip n,zion , la colonna: la c ID-
ohe qui la. lJrima. m l'azione principale agnia, i monti o masse o maone con. i luogbi
enne dall'ltati. , clov presto il mmercio di monti. L' impianto di lontan fattorie re·
pre e ampi propol'zi.olli per o l"'~ delle gol la pro' Ul'llo o la rappresentanza, deter·
r pubbliob marinar Ven zia., Genova, Pisa minò lo stato degli inatitol'j e ministri; indj
.Amalfi oprattntoo, delle interne tra l i s Mi, i mediatori i commissionari; indi
quali primeggiano ,. cnz Milano, Bologna, la. n e~i tà. di pro <Yg l'e W. ~one ditta
re ia 'ena Lucca- "Perugia nto o Jlrma oromar ial il m archio trulla. mer-
altre, canzia, I Ubri di ollUIlerC'lo poter no meglio
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rIio rsi, poi ·hè Leonardo Fibonacci al prin- e o div n f roce con l'O i elinq u nti. pi (
'ipi d I 1... 00 introd in Bur pa i num . oh noi f l'O le prime l CTgi barbari he. il
intlia.ni, thc noi chiamiamo :)r-abì. H1t rumouto con l::l. torbum n n era fat.to
Luca PacioÙ d ttò l r tYolEl rll'lIa compu - rtar la- v<iriLà U Il'impu l; zi u .
ti cri[\, nelhi S1t7nma d (L]"i hmttil'a 0(11 H 4. om iUua · .li al' B" a.ria Il n{'1
.La , mpli convunzi n fu dcl'lno, ilI ta 176 ·04 pu bblic il suo col br(; libro D i delitti
()hhJ~al Ti • il oh~ a (l dd", noch in l'i nle ' ne
ti p ) il sov r bi
LOt\ i l'a Ol'J\ò d'altro oa.n il a10r (1 i 't li di ci 1 doll P , Olll nlo tl . -
<:)' ùito: inili le polizze d I tm lOrt mMil . s.i.Yo. D ooùic p<maJ tosca.no ab
(l P i r1 I ~JTestr I i titoli all'ol'llin e nl porta.- L p na. di mor ; poi V(>,uno Il n tro
tore, là ambi."IJe pa,rti ola:rm.ent l'ù - . e!!l1~, italiano . ra l'io flu llZ;t ~1ll' di q u('~ t
il giro tU ba.nco. i p 'rf zion il mhio ma.- 'ivili mitiguzioni t ntu. a.n ora. a. farsi ' en-
ri.ttimo l' iCUl'il,21ion marittima la qun.l lire. O{!gi la nuova, , uola di diti {) -penale
poi . i estese al commercio rrestr . ohe fa. capo a e a;r Lombr o è mppr -
. T&D.t-a fu la Darto l 'Itruia in que la - ent. ta. attiva.ment dal mio ollega Borio
boraziono del diritto comm rciale eh persino . erri, è nUllciLa a fare lloceti. ~ almen in
uno dei Diù importllllti IiI ri di usi mari imi . parte, non anza. corr zi on i e mod ra-
il bare elione e Oonso'lato del '17~a,r [u univ r - zioni al un Ilelle, li idee 'irca la puni-
almente ac 100: piutto{) to che neli oririnale zion del delinqu nt più che leI reato
n lla ,"ersione itali&Da.. obiettivamen te oruidel·a.oo tenendo nto \
Ci ri.rnrule da p al'laro el diritto p na.1 . ùel.le cause fi.si h. e ci li del delin ·e.
Il d.i1'itto omune ch e ahbrM i.l\ a tu ta J.a, li progett{) di r iforma del codi penaI
mat ia . giuridica, in.fI.ul favor olruente t&to gi incomincia to da una c{)mmi.-
anche "rù diritt{) P" al ; ma. p quest.: ione reale ulla ba.s (li t-ali oncctti. Vi
pl\rl il dm t;l:Oma~o non a va rn.,O'Uiunto prop aito nel corpo nei penalisti gra.nd
qu l ~:lrUO di .P ,r.fezione ho l rillldevt\ a. a- pett1lzi U' , forte (l isonSi ion ,
tul'ti mira.bile nel fui t prh·a.t{). Il m di
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'a.ttnale nostro diritto civil ha. a. lt qua.l-
ch eco all'e te.ro sol in materia. d'a.cqu
priV& . in qual be punto d Ila so Hi('lu.
l. lativarn n al diri to pubbli itaJi&u
b a.bbia a.vuto ffi ca,oia. pmtica. o do <tri -
naIe all' stru:o, non 8&prei dir m l ' i ma n u
(lehbo tac l'O della l gg sull prr gativc
cl 'I PonOOJl", I ~b Bid t.t t >grro d<>lle gua..
ren('ici " clIo ha. risoluto iD m l !tri ~al.
tutto itali Imo l i m ggiori più Ilif·
ficHi problt'mi di int e alp.
il mi co mmia.to, signori ~on' bb
un augurio. L'au urio che gl'i tali&ni
(l' Irgl :n n climeutioaondo ' f!lorios pc at
ab biano più i a. 00 c10nza ù i loro dÌl'it~i

-
d i 101'0 doveri, sl h il òlritt n n_a
l:OSa estranea alla. 101'0 nltura c ob quando
lo tram l'O salati l'Itali.a, madr del dititto,
ia.

ciò non abbi più ilo significar solamente un


itol di t OriCéli nobilF.

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