A C U R A D I A N G E L O C A M P A N O Z Z I P e d i a t r i c
N u t r i t i o n LIVELLO DI ATTIVIT E RISCHI DI MALNUTRIZIONE QUALI-QUANTITATIVA Unalimentazione sana, varia, equilibrata ed organizzata se possibile in cinque pasti giornalieri, quasi sempre in grado di soddisfare i fabbisogni di macro e micronu- trienti anche per il bambino o ladolescente che pratica sport, purch adeguata in ri- ferimento alla sua crescita staturo-ponderale, al grado di sviluppo puberale e soprat- tutto, al suo reale livello di attivit e quindi di dispendio energetico [Tabella 1] (1,2). Numerosi studi degli ultimi anni (3,4) pongono lattenzione sui diffusi comportamen- ti sedentari e i livelli di attivit fsica piuttosto modesti per la popolazione dei bambini e degli adolescenti italiani. La maggior parte di loro infatti dichiara di non praticare attivit fsica al di fuori di quella volta in ambito scolastico o di praticarla solo per due o tre ore alla settimana. Spesso inoltre, durante questi allenamenti, la percentuale di tempo effettivamente dedicata al movimento, pu risultare inferiore a quella delle pause di gioco (5). Per tali soggetti sedentari, o modicamente attivi, sar suffciente il regime dietetico consigliato ai loro coetanei, facendo riferimento ai LARN pubblicati dalla SINU, che rappresentano la media del fabbisogno pi due deviazioni standard. Per questi ragaz- zi elevato il rischio di ipernutrizione e risultano ingiustifcate le "super merende" o le cene troppo abbondanti, proposte loro dai genitori dopo gli allenamenti. Appare inoltre come un evidente controsenso, in uno stile di vita sano quale quello dello spor- tivo, lassunzione sistematica dei cosiddetti junk food (cibi spazzatura) contenenti co- spicue quantit di grassi saturi, grassi idrogenati, conservanti e carboidrati ad elevato indice glicemico. Molti ragazzi, purtroppo, fanno merenda dopo gli allenamenti con merendine industriali, patatine e soft drinks. La popolazione degli agonisti (cio quella dei bimbi o ragazzi impegnati in vere e proprie gare o partite organizzate dalle federazioni sportive), che si sottopongono ad impegnativi allenamenti pressoch quotidiani, invece quella maggiormente a ri- Nutrizione e sport in et evolutiva DOMENICO MELELEO 1 , FABRIZIO ANGELINI 2 , LILIANA CASSANO 3 , ALESSANDRO NITTI 3
1 Pediatra, Commissione Scientica SINSeB (Societ Italiana Nutrizione Sport e Benessere), 2 Endocrinologo, Presidente Nazionale SINSEB, 3 Dietista, SINSeB Young athletes should not make mistakes on both overestimating their energy expenditure and underestimating all the risks of malnutrition. Moreover, they should not undervalue the surveillance on the occurrence of eating disorders. Sport nutrition is thought to achieve an indirect positive effect on performances, preserving health, trying to get the best conditions for the metabolic activities and giving the most suitable substratum to obtain an optimal post-exercise muscular recovery. Key Words Sport nutrition,developmental age, performance-enhancing substances, Climatic Heat Stress and Exercising Tabella 1 Livelli di attivit sica Sedentari Non praticano sport, non fanno giochi di movimento, camminano poco, usano lascensore, trascorrono molte ore seduti a studiare o davanti allo schermo (televisione, computer, videogame) Sedentari con attivit sportiva organizzata Sedentari che 2-3 volte alla settimana praticano unora di sport (nuoto, basket, ecc.) Soggetti con stile di vita attivo Sono frequentemente impegnati in giochi di movimento, camminano molto, salgono le scale, ecc. Soggetti con stile di vita attivo e attivit sportiva organizzata Sono frequentemente impegnati in giochi di movimento, camminano molto, salgono le scale, ecc. Inoltre, praticano sport 2-3 volte alla settimana Agonisti Si sottopongono ad allenamenti impegnativi pi o meno quotidiani 14 Giorn Gastr Epatol Nutr Ped 2013; Volume V(2):13-17 Giorn Gastr Epatol Nutr Ped 2013; Volume V(2):13-17 Pediatric Nutrition schio di malnutrizione, per carenza quali-quantitativa (1,2,6,8). Le principali motivazioni so- no riassunte nella Tabella 2. I micronutrienti che pi frequentemente risultano carenti nei ragazzi sportivi, soprattutto du- rante ladolescenza in cui la rapida crescita aumenta notevolmente i fabbisogni, sono il Ferro, il Calcio, lo Zinco, il Magnesio, alcune Vitamine e gli ac. grassi Omega 3. importante quindi che tali giovani sportivi e soprattutto quelli che praticano discipline a rischio, quali gli sport di combattimento caratterizzati dalla presenza di categorie di peso, le discipline quali la danza e la ginnastica artistica dove assume importanza anche la com- ponente estetica, siano sottoposti periodicamente a controlli, che comprendano la valuta- zione dellaccrescimento staturo-ponderale e, se possibile, anche la valutazione della com- posizione corporea, insieme ad unanamnesi alimentare ed esami ematochimici per valutare, oltre allo stato di salute generale anche leventuale insorgenza di carenze di macro e/o micronutrienti. Tali carenze possono portare a conseguenze di gravit variabile, che possono andare dal sem- plice facile affaticamento per anemia latente a quadri clinici via via pi gravi quali il verifcar- si di crampi, lesioni muscolo tendinee, alterazioni del tono dellumore, facilit alle infezioni per calo delle difese immunitarie e quadri ancora pi gravi, quali la cosiddetta "Female Athlete Triad" caratterizzata da anoressia, amenorrea e osteoporosi. Solo in presenza di tali carenze indicata la prescrizione di integratori. A tal riguardo ricor- diamo che l'uso di integratori molto alla moda quali i concentrati proteici e/o aminoacidici, e gli integratori contenenti creatina, vietato nei bambini (Circolare del 5.12.2009 del Mini- stero della Salute). Inoltre soprattutto in et prepubere, sono assolutamente da vietare attivit sportive molto intense, che sarebbero inutili o dannose a causa delle peculiarit fsiologiche dell'infanzia (citandone alcune ad esempio, la differente capacit di sudorazione, la diminuita resistenza muscolare agli sforzi prolungati, la minore capacit anaerobica e la relativa fragilit delle ossa e delle articolazioni ancora in via di maturazione) (6,8). Pertanto altrettanto inutile o dannoso da considerare luso di integratori alimentari fnaliz- zati a compensare particolari esigenze metaboliche che rappresenterebbe, tra l'altro, una giu- stifcazione psicologica per la ricerca di mezzi esterni alle proprie capacit e, pertanto, aprireb- be virtualmente la strada alla mentalit del doping (8). Altres importante individuare il pi precocemente possibile, segnali di disagio psicologico o di sospetta insorgenza di disturbi del comportamento alimentare. Tali disturbi sono pi fre- quenti nelle adolescenti agoniste rispetto alla popolazione generale delle loro coetanee, ma sempre nuove segnalazioni allertano sullincremento della loro prevalenza anche nel sesso maschile ed in et pre-adolescenziale (9). In letteratura i dati certi sul dispendio calorico per i vari tipi di sport, oltre che per i differenti gradi di sviluppo del ragazzo sportivo, sono scarsi ed ottenuti su campioni costituiti da piccoli Tabella 2 Principali cause di malnutrizione nel bambino/ragazzo sportivo Dispendio energetico elevato (agonisti sottoposti ad allenamenti gravosi) Inadeguata assunzione quali-quantitativa di micro e macronutrienti Restrizione intake energetico per controllo del peso negli sport di combattimento (categorie di peso) e sport a componente estetica (es. danza, ginnastica artistica) Eliminazione dalla dieta di uno o pi gruppi di alimenti ( es. soggetti allergici e vegetariani) Cattivi consigli (es. da parte di altri atleti pi anziani o da pseudoesperti ) Difficolt organizzative (es. organizzazione familiare per la preparazione dei pasti ) Inappetenza da stress psico-fisico (eccessivo carico di lavoro; ansia da prestazione) Disturbi del comportamento alimentare Soggetti ammalati o infortunati o affetti da una carenza specifica Nutrizione e sport in et evolutiva 15 Giorn Gastr Epatol Nutr Ped 2013; Volume V(2):13-17 gruppi di soggetti (1,2,7). Ci a causa delle ovvie limitazioni che misurazioni strumentali in- vasive o di diffcile esecuzione (quali ad esempio la calorimetria diretta e indiretta, il prelievo venoso ripetuto per la determinazione di glicemia, lattato e ph, oppure lesecuzione di biop- sie muscolari per la stima dei depositi di glicogeno pre e post allenamento) hanno nelluso per i bambini, sia per motivi etici che di scarsa collaborazione. A causa della suddetta scarsit di dati e delle note differenze fsiologiche interindividuali e delle differenti condizioni climatiche in cui si pu svolgere lattivit, qualunque stima preven- tiva della spesa energetica, malgrado lesperienza del nutrizionista, sar comunque appros- simativa. Solo con una serie di valutazioni successive, si potr aggiustare il tiro, adottando una dieta personalizzata che valuti anche le condizioni di salute e di performance. COMPOSIZIONE E SUDDIVISIONE CRONOLOGICA DEI PASTI RISPETTO ALLALLENAMENTO O ALLA GARA Una delle peculiarit della nutrizione sportiva che la composizione e la tempistica di assunzione dei pasti devono essere modulate, tenendo conto dellorario di allenamento o gara. Ci al fne di ottimizzare i processi digestivi e le condizioni metaboliche per lo svolgimento dellattivit, oltre che per fornire i substrati pi idonei ad un ottimale re- cupero muscolare dopo la stessa (6,7). Prima dellattivit fsica Nel momento in cui si d il via allattivit fsica, lorganismo non deve essere eccessiva- mente impegnato nei processi digestivi del pasto precedente. Infatti, oltre alla sensazio- ne di disagio imputabile allo stomaco pieno, laumentato affusso ematico nel distretto splancnico comporterebbe una ridotta quantit di sangue disponibile per i muscoli, con conseguente calo delle prestazioni muscolari. Al contrario, con un pasto consumato molto prima, si rischia di affrontare limpegno fsico con livelli di glicemia troppo bassi. Pertanto, opportuno organizzarsi a seconda dellorario di allenamento, in modo da assumere il pasto almeno due ore prima se si tratta di uno spuntino o almeno tre ore prima se si tratta di uno dei tre pasti principali, prestando ovviamente particolare atten- zione alla digeribilit del pasto e al suo indice glicemico che non deve essere troppo alto, sia per giungere allallenamento con livelli di glicemia ottimali, sia per evitare brusche impennate reattive dellinsulinemia, che andrebbero ad inibire lutilizzo dei grassi come fonte di energia. Durante lattivit fsica (razione percompetitiva) Durante lo svolgimento dellattivit, qualora limpegno si protragga a lungo, come ad esempio nei tornei di tennis o arti marziali, allo scopo di mantenere stabile la glicemia e ottenere una idonea idratazione, si possono assumere piccole dosi ripetute di bevande sportive e, in caso di impegni continuativi di molte ore, anche piccole quantit di ali- menti solidi facilmente digeribili, quali frutta, marmellata e fette biscottate. Gli sport foods, quali barrette di carboidrati e proteine o gel di miscele di zuccheri, ciascuno con diverso indice glicemico (a rilascio modulato), sono stati studiati per mantenere i livelli di glicemia stabili per due-tre ore, con minimo ingombro gastrico ed elevata digeribilit e scarso o nullo contenuto di grassi. A tali vantaggi utili in situazioni in cui non c la possibilit o il tempo di utilizzare cibi naturali, si contrappongono gli svantaggi di una alimentazione monotona e il pericolo che i giovani atleti possano acquisire il convinci- mento errato che i cibi artifciali siano sempre migliori di quelli naturali. Alimentazione dopo lattivit sportiva Subito dopo lattivit sportiva prioritario reintegrare le perdite di acqua e di sali mine- rali, prima di consumare il pasto principale o lo spuntino previsti per lora. La sua com- posizione deve essere dedicata al muscolo, per i processi di riparazione e di ripristino dei depositi di glicogeno. stato recentemente dimostrato che la leucina (aminoacido ramifcato particolarmente presente nei formaggi, carni, pesci e legumi) e linsulina 16 Giorn Gastr Epatol Nutr Ped 2013; Volume V(2):13-17 Giorn Gastr Epatol Nutr Ped 2013; Volume V(2):13-17 Pediatric Nutrition (stimolata prevalentemente da carboidrati ad alto Indice Glicemico, quali pane, altri pro- dotti da forno, riso bianco e patate) attivano gli enzimi che regolano, a livello muscolare, la sintesi proteica e i processi riparativi della fase di recupero post attivit sportiva. Quanto sopra detto rende opportuna una differente organizzazione dellalimentazione in base allorario dellallenamento o gara. Quando un ragazzo, ad esempio, si allena il pomeriggio, situazione che si verifca pi frequentemente per i soggetti in et scolare, la colazione, che non deve essere saltata e lo spuntino di met mattina, dovrebbero apportare rispettivamente il 20-25% ed il 15% del fabbisogno calorico giornaliero, in modo da poter alleggerire il pranzo (20% del fabbiso- gno energetico giornaliero) che andr consumato 2-3 ore prima dellattivit fsica. Per il pranzo si potrebbero proporre piatti unici completi (pasta o riso conditi con lenticchie o con sugo con carne o parmigiano/grana) ed una porzione di frutta. Talvolta pu suc- cedere che fra il pasto e linizio dellattivit passi soltanto unora o poco pi. In questi casi, prima dellattivit meglio assumere solo una porzione di frutta o uno sport gel sopra descritto. Chi si allena alla sera si potr concedere anche un secondo a pranzo ed un robusto spuntino pomeridiano almeno due ore prima dellallenamento/gara (pa- ne con prosciutto o salmone o bresaola, oppure yogurt e frutta), mentre la cena (unora dalla fne dellallenamento) dovr essere pi leggera. REIDRATAZIONE E REINTEGRAZIONE Avendo una termoregolazione meno effciente rispetto alladulto [Tabella 3] il bambino pu incorrere pi facilmente nel rischio di disidratazione, con conseguente rapido de- cadimento delle prestazioni (per perdite idriche superiori al 2% del peso corporeo negli adolescenti e dell1% nei bambini) e rischio di colpo di calore e/o ipotensione, soprat- tutto durante eventi sportivi prolungati od in ambienti molto caldi (1,2,8). Diventa per- tanto indispensabile (10) assumere acqua gi poco prima e durante limpegno sportivo (100-200 ml ogni 15-20 minuti). Lassunzione di acqua risulterebbe suffciente per i Tabella 3 I bambini hanno una termoregolazione meno efciente degli adulti. Specialmente nelle condizioni climatiche estreme PECULIARIT FISIOLOGICHE DEL BAMBINO CONSEGUENZE IN AMBIENTI MOLTO CALDI (TEMPERATURA AMBIENTALE SUPERIORE A QUELLA CORPOREA) E/O UMIDI E/O CON PROLUNGATA ESPOSIZIONE AL SOLE E/O SCARSA IDRATAZIONE Il rapporto superficie corp./Kg peso corporeo maggiore nei bambini Aumento di dispersione del calore per convezione MA Aumento di accumulo calore per irradiazione Aumento di accumulo di calore per conduzione Maggiore produzione di calore/Kg peso corp. REE (Resting Energy Expenditure): a riposo il metabolismo pi alto poich vi la produzione di nuovi tessuti dovuta allaccrescimento EEE (Exercise Energy Expenditure): col movimen- to, per una stessa quantit di lavoro, si ha un dispen- dio energetico/Kg peso corp. superiore, a causa di una minore coordinazione ed ergonomia dei movimenti. Maggiore quantit di calore da disperdere/Kg di peso corporeo Minore produzione di sudore e soglia di sudorazione pi alta Questa caratteristica impedisce di sfruttare la maggiore superficie corporea /Kg peso corp. per poter disperdere pi calore con la sudorazione Minore stimolo della sete Maggiore possibilit di trovarsi relativamente disidratati ad affrontare lunghi periodi in ambienti troppo caldi o soleggiati. Nutrizione e sport in et evolutiva 17 Giorn Gastr Epatol Nutr Ped 2013; Volume V(2):13-17 soggetti impegnati in attivit ludico/sportive che non comportino intensa sudorazione o che siano, comunque, di durata inferiore ad unora (situazione pi comune). In caso di impegni sportivi prolungati o svolti in condizioni di temperatura e/o umidit elevate , invece, indicata una bevanda gluco-idro-salina per ripristinare la perdita di sali ed il consumo del glicogeno muscolare. sconsigliabile lassunzione di soft drink per lelevato tasso di zuccheri (1012%) liperosmolarit, la caffeina e lacido ortofosforico, spesso presenti (cola, th, energy drinks). CONCLUSIONI Una adeguata formazione riguardo le tematiche della nutrizione sportiva da parte dei pediatri importante, per preservare la salute ed un adeguato accrescimento dei loro piccoli pazienti, anche contrastando ladozione incondizionata ed ingiustifcata di alchi- mie dietetiche prive di qualsiasi fondamento scientifco e propagandate da fgure non legittimate a prescrivere diete, medicinali ed integratori (ad es. atleti pi anziani, allena- tori o sedicenti esperti non qualifcati). Non sono necessarie diete magiche o speciali, ma risulta fondamentale impostare una seria educazione alimentare fnalizzata ad ottimizzare una dieta per ragazzi spesso iper- nutriti e sedentari. Al tempo stesso vanno precocemente individuati eventuali casi di carenze nutrizionali o di disturbi del comportamento alimentare. CORRESPONDING AUTHOR DOMENICO MELELEO Pediatra Commissione Scientica SINSeB Via G. Falcone, 19 D - 76012 Canosa di P. (BT) Tel. + 39 0883 664730 E-mail: info@domenicomeleleo.it BIBLIOGRAFIA 1. Nemet D, Eliakim A. Pediatric sports nutrition: an update. Curr Opin Clin Nutr Metab Care 2009;12:304-9. 2. Zanker CL. Sport nutrition in childhood: meeting the metabolic demands of growth and exercise. Ann Nestl 2006;64:63-76. 3. Ministero della Salute; Indagine Okkio alla Salute; www.okkioallasalute.it 4. Osservatorio SIP sulladolescenza; Indagine Le abitudini e gli stili di vita degli adolescenti 2011-2012; http://sip.it/notizie/osservatorio-sip-sulladolescenza 5. 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Council on Sports Medicine and Fitness and Council on School Health; Policy Statement-Climatic Heat Stress and Exercising Children and Adolescents Pediatrics 2011;128: e741-7. Lapporto energetico deve essere proporzionato al reale livello di attivit fisica. Bisogna sorvegliare i giovani agonisti impegnati in allena- menti frequenti e impegna- tivi per individuare precoce- mente casi di malnutrizione e insorgenza di disturbi del comportamento alimentare. importante organizzare la composizione e la tempisti- ca di assunzione dei pasti in relazione allorario di allena- mento/gara. I bambini hanno una termo- regolazione meno efficace degli adulti, pertanto biso- gna porre molta attenzione allidratazione e reintegrazio- ne idro-salina. I bambini non devono essere sottoposti ad attivit sporti- ve particolarmente inten- se e pertanto risulta inutile e potenzialmente dannoso luso di integratori energetici, a base di proteine e derivati proteici e aminoacidici; gli integratori di micronutrienti devono essere prescritti solo per correggere eventuali carenze e/o curare eventuali patologie diagnosticate da un medico. Key Points
Dieta Dash per Principianti: Ottieni una Vita Sana Perdendo Peso in Modo Veloce, Sano ed Equilibrato. Riduci la Pressione Arteriosa, il Gonfiore Addominale e le Infiammazioni del Corpo