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Giorn Gastr Epatol Nutr Ped 2013; Volume V(2):13-17


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LIVELLO DI ATTIVIT E RISCHI DI MALNUTRIZIONE
QUALI-QUANTITATIVA
Unalimentazione sana, varia, equilibrata ed organizzata se possibile in cinque pasti
giornalieri, quasi sempre in grado di soddisfare i fabbisogni di macro e micronu-
trienti anche per il bambino o ladolescente che pratica sport, purch adeguata in ri-
ferimento alla sua crescita staturo-ponderale, al grado di sviluppo puberale e soprat-
tutto, al suo reale livello di attivit e quindi di dispendio energetico [Tabella 1] (1,2).
Numerosi studi degli ultimi anni (3,4) pongono lattenzione sui diffusi comportamen-
ti sedentari e i livelli di attivit fsica piuttosto modesti per la popolazione dei bambini
e degli adolescenti italiani. La maggior parte di loro infatti dichiara di non praticare
attivit fsica al di fuori di quella volta in ambito scolastico o di praticarla solo per due
o tre ore alla settimana. Spesso inoltre, durante questi allenamenti, la percentuale di
tempo effettivamente dedicata al movimento, pu risultare inferiore a quella delle
pause di gioco (5).
Per tali soggetti sedentari, o modicamente attivi, sar suffciente il regime dietetico
consigliato ai loro coetanei, facendo riferimento ai LARN pubblicati dalla SINU, che
rappresentano la media del fabbisogno pi due deviazioni standard. Per questi ragaz-
zi elevato il rischio di ipernutrizione e risultano ingiustifcate le "super merende" o le
cene troppo abbondanti, proposte loro dai genitori dopo gli allenamenti. Appare
inoltre come un evidente controsenso, in uno stile di vita sano quale quello dello spor-
tivo, lassunzione sistematica dei cosiddetti junk food (cibi spazzatura) contenenti co-
spicue quantit di grassi saturi, grassi idrogenati, conservanti e carboidrati ad elevato
indice glicemico. Molti ragazzi, purtroppo, fanno merenda dopo gli allenamenti con
merendine industriali, patatine e soft drinks.
La popolazione degli agonisti (cio quella dei bimbi o ragazzi impegnati in vere e
proprie gare o partite organizzate dalle federazioni sportive), che si sottopongono ad
impegnativi allenamenti pressoch quotidiani, invece quella maggiormente a ri-
Nutrizione e sport
in et evolutiva
DOMENICO MELELEO
1
, FABRIZIO ANGELINI
2
, LILIANA CASSANO
3
, ALESSANDRO NITTI
3

1
Pediatra, Commissione Scientica SINSeB (Societ Italiana Nutrizione Sport e Benessere),
2
Endocrinologo, Presidente Nazionale SINSEB,
3
Dietista, SINSeB
Young athletes should
not make mistakes on
both overestimating their
energy expenditure and
underestimating all the
risks of malnutrition.
Moreover, they should not
undervalue the surveillance
on the occurrence of eating
disorders. Sport nutrition
is thought to achieve an
indirect positive effect on
performances, preserving
health, trying to get the best
conditions for the metabolic
activities and giving the
most suitable substratum
to obtain an optimal
post-exercise muscular
recovery.
Key Words
Sport nutrition,developmental age,
performance-enhancing substances,
Climatic Heat Stress and Exercising
Tabella 1 Livelli di attivit sica
Sedentari
Non praticano sport, non fanno giochi di movimento,
camminano poco, usano lascensore, trascorrono
molte ore seduti a studiare o davanti allo schermo
(televisione, computer, videogame)
Sedentari con attivit sportiva organizzata
Sedentari che 2-3 volte alla settimana praticano
unora di sport (nuoto, basket, ecc.)
Soggetti con stile di vita attivo
Sono frequentemente impegnati in giochi di
movimento, camminano molto, salgono le scale, ecc.
Soggetti con stile di vita attivo
e attivit sportiva organizzata
Sono frequentemente impegnati in giochi di
movimento, camminano molto, salgono le scale, ecc.
Inoltre, praticano sport 2-3 volte alla settimana
Agonisti
Si sottopongono ad allenamenti impegnativi pi o
meno quotidiani
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schio di malnutrizione, per carenza quali-quantitativa (1,2,6,8). Le principali motivazioni so-
no riassunte nella Tabella 2.
I micronutrienti che pi frequentemente risultano carenti nei ragazzi sportivi, soprattutto du-
rante ladolescenza in cui la rapida crescita aumenta notevolmente i fabbisogni, sono il Ferro,
il Calcio, lo Zinco, il Magnesio, alcune Vitamine e gli ac. grassi Omega 3.
importante quindi che tali giovani sportivi e soprattutto quelli che praticano discipline a
rischio, quali gli sport di combattimento caratterizzati dalla presenza di categorie di peso,
le discipline quali la danza e la ginnastica artistica dove assume importanza anche la com-
ponente estetica, siano sottoposti periodicamente a controlli, che comprendano la valuta-
zione dellaccrescimento staturo-ponderale e, se possibile, anche la valutazione della com-
posizione corporea, insieme ad unanamnesi alimentare ed esami ematochimici per
valutare, oltre allo stato di salute generale anche leventuale insorgenza di carenze di macro
e/o micronutrienti.
Tali carenze possono portare a conseguenze di gravit variabile, che possono andare dal sem-
plice facile affaticamento per anemia latente a quadri clinici via via pi gravi quali il verifcar-
si di crampi, lesioni muscolo tendinee, alterazioni del tono dellumore, facilit alle infezioni per
calo delle difese immunitarie e quadri ancora pi gravi, quali la cosiddetta "Female Athlete
Triad" caratterizzata da anoressia, amenorrea e osteoporosi.
Solo in presenza di tali carenze indicata la prescrizione di integratori. A tal riguardo ricor-
diamo che l'uso di integratori molto alla moda quali i concentrati proteici e/o aminoacidici,
e gli integratori contenenti creatina, vietato nei bambini (Circolare del 5.12.2009 del Mini-
stero della Salute). Inoltre soprattutto in et prepubere, sono assolutamente da vietare attivit
sportive molto intense, che sarebbero inutili o dannose a causa delle peculiarit fsiologiche
dell'infanzia (citandone alcune ad esempio, la differente capacit di sudorazione, la diminuita
resistenza muscolare agli sforzi prolungati, la minore capacit anaerobica e la relativa fragilit
delle ossa e delle articolazioni ancora in via di maturazione) (6,8).
Pertanto altrettanto inutile o dannoso da considerare luso di integratori alimentari fnaliz-
zati a compensare particolari esigenze metaboliche che rappresenterebbe, tra l'altro, una giu-
stifcazione psicologica per la ricerca di mezzi esterni alle proprie capacit e, pertanto, aprireb-
be virtualmente la strada alla mentalit del doping (8).
Altres importante individuare il pi precocemente possibile, segnali di disagio psicologico o
di sospetta insorgenza di disturbi del comportamento alimentare. Tali disturbi sono pi fre-
quenti nelle adolescenti agoniste rispetto alla popolazione generale delle loro coetanee, ma
sempre nuove segnalazioni allertano sullincremento della loro prevalenza anche nel sesso
maschile ed in et pre-adolescenziale (9).
In letteratura i dati certi sul dispendio calorico per i vari tipi di sport, oltre che per i differenti
gradi di sviluppo del ragazzo sportivo, sono scarsi ed ottenuti su campioni costituiti da piccoli
Tabella 2 Principali cause di malnutrizione nel bambino/ragazzo sportivo
Dispendio energetico elevato (agonisti sottoposti ad allenamenti gravosi)
Inadeguata assunzione quali-quantitativa di micro e macronutrienti
Restrizione intake energetico per controllo del peso negli sport di combattimento (categorie di peso) e sport
a componente estetica (es. danza, ginnastica artistica)
Eliminazione dalla dieta di uno o pi gruppi di alimenti ( es. soggetti allergici e vegetariani)
Cattivi consigli (es. da parte di altri atleti pi anziani o da pseudoesperti )
Difficolt organizzative (es. organizzazione familiare per la preparazione dei pasti )
Inappetenza da stress psico-fisico (eccessivo carico di lavoro; ansia da prestazione)
Disturbi del comportamento alimentare
Soggetti ammalati o infortunati o affetti da una carenza specifica
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gruppi di soggetti (1,2,7). Ci a causa delle ovvie limitazioni che misurazioni strumentali in-
vasive o di diffcile esecuzione (quali ad esempio la calorimetria diretta e indiretta, il prelievo
venoso ripetuto per la determinazione di glicemia, lattato e ph, oppure lesecuzione di biop-
sie muscolari per la stima dei depositi di glicogeno pre e post allenamento) hanno nelluso
per i bambini, sia per motivi etici che di scarsa collaborazione.
A causa della suddetta scarsit di dati e delle note differenze fsiologiche interindividuali e
delle differenti condizioni climatiche in cui si pu svolgere lattivit, qualunque stima preven-
tiva della spesa energetica, malgrado lesperienza del nutrizionista, sar comunque appros-
simativa. Solo con una serie di valutazioni successive, si potr aggiustare il tiro, adottando
una dieta personalizzata che valuti anche le condizioni di salute e di performance.
COMPOSIZIONE E SUDDIVISIONE CRONOLOGICA DEI PASTI
RISPETTO ALLALLENAMENTO O ALLA GARA
Una delle peculiarit della nutrizione sportiva che la composizione e la tempistica di
assunzione dei pasti devono essere modulate, tenendo conto dellorario di allenamento
o gara. Ci al fne di ottimizzare i processi digestivi e le condizioni metaboliche per lo
svolgimento dellattivit, oltre che per fornire i substrati pi idonei ad un ottimale re-
cupero muscolare dopo la stessa (6,7).
Prima dellattivit fsica
Nel momento in cui si d il via allattivit fsica, lorganismo non deve essere eccessiva-
mente impegnato nei processi digestivi del pasto precedente. Infatti, oltre alla sensazio-
ne di disagio imputabile allo stomaco pieno, laumentato affusso ematico nel distretto
splancnico comporterebbe una ridotta quantit di sangue disponibile per i muscoli, con
conseguente calo delle prestazioni muscolari. Al contrario, con un pasto consumato
molto prima, si rischia di affrontare limpegno fsico con livelli di glicemia troppo bassi.
Pertanto, opportuno organizzarsi a seconda dellorario di allenamento, in modo da
assumere il pasto almeno due ore prima se si tratta di uno spuntino o almeno tre ore
prima se si tratta di uno dei tre pasti principali, prestando ovviamente particolare atten-
zione alla digeribilit del pasto e al suo indice glicemico che non deve essere troppo alto,
sia per giungere allallenamento con livelli di glicemia ottimali, sia per evitare brusche
impennate reattive dellinsulinemia, che andrebbero ad inibire lutilizzo dei grassi come
fonte di energia.
Durante lattivit fsica (razione percompetitiva)
Durante lo svolgimento dellattivit, qualora limpegno si protragga a lungo, come ad
esempio nei tornei di tennis o arti marziali, allo scopo di mantenere stabile la glicemia
e ottenere una idonea idratazione, si possono assumere piccole dosi ripetute di bevande
sportive e, in caso di impegni continuativi di molte ore, anche piccole quantit di ali-
menti solidi facilmente digeribili, quali frutta, marmellata e fette biscottate. Gli sport
foods, quali barrette di carboidrati e proteine o gel di miscele di zuccheri, ciascuno con
diverso indice glicemico (a rilascio modulato), sono stati studiati per mantenere i livelli
di glicemia stabili per due-tre ore, con minimo ingombro gastrico ed elevata digeribilit
e scarso o nullo contenuto di grassi. A tali vantaggi utili in situazioni in cui non c la
possibilit o il tempo di utilizzare cibi naturali, si contrappongono gli svantaggi di una
alimentazione monotona e il pericolo che i giovani atleti possano acquisire il convinci-
mento errato che i cibi artifciali siano sempre migliori di quelli naturali.
Alimentazione dopo lattivit sportiva
Subito dopo lattivit sportiva prioritario reintegrare le perdite di acqua e di sali mine-
rali, prima di consumare il pasto principale o lo spuntino previsti per lora. La sua com-
posizione deve essere dedicata al muscolo, per i processi di riparazione e di ripristino
dei depositi di glicogeno. stato recentemente dimostrato che la leucina (aminoacido
ramifcato particolarmente presente nei formaggi, carni, pesci e legumi) e linsulina
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(stimolata prevalentemente da carboidrati ad alto Indice Glicemico, quali pane, altri pro-
dotti da forno, riso bianco e patate) attivano gli enzimi che regolano, a livello muscolare,
la sintesi proteica e i processi riparativi della fase di recupero post attivit sportiva.
Quanto sopra detto rende opportuna una differente organizzazione dellalimentazione
in base allorario dellallenamento o gara.
Quando un ragazzo, ad esempio, si allena il pomeriggio, situazione che si verifca pi
frequentemente per i soggetti in et scolare, la colazione, che non deve essere saltata e lo
spuntino di met mattina, dovrebbero apportare rispettivamente il 20-25% ed il 15% del
fabbisogno calorico giornaliero, in modo da poter alleggerire il pranzo (20% del fabbiso-
gno energetico giornaliero) che andr consumato 2-3 ore prima dellattivit fsica. Per il
pranzo si potrebbero proporre piatti unici completi (pasta o riso conditi con lenticchie
o con sugo con carne o parmigiano/grana) ed una porzione di frutta. Talvolta pu suc-
cedere che fra il pasto e linizio dellattivit passi soltanto unora o poco pi. In questi
casi, prima dellattivit meglio assumere solo una porzione di frutta o uno sport gel
sopra descritto. Chi si allena alla sera si potr concedere anche un secondo a pranzo
ed un robusto spuntino pomeridiano almeno due ore prima dellallenamento/gara (pa-
ne con prosciutto o salmone o bresaola, oppure yogurt e frutta), mentre la cena (unora
dalla fne dellallenamento) dovr essere pi leggera.
REIDRATAZIONE E REINTEGRAZIONE
Avendo una termoregolazione meno effciente rispetto alladulto [Tabella 3] il bambino
pu incorrere pi facilmente nel rischio di disidratazione, con conseguente rapido de-
cadimento delle prestazioni (per perdite idriche superiori al 2% del peso corporeo negli
adolescenti e dell1% nei bambini) e rischio di colpo di calore e/o ipotensione, soprat-
tutto durante eventi sportivi prolungati od in ambienti molto caldi (1,2,8). Diventa per-
tanto indispensabile (10) assumere acqua gi poco prima e durante limpegno sportivo
(100-200 ml ogni 15-20 minuti). Lassunzione di acqua risulterebbe suffciente per i
Tabella 3 I bambini hanno una termoregolazione meno efciente degli adulti.
Specialmente nelle condizioni climatiche estreme
PECULIARIT FISIOLOGICHE DEL BAMBINO
CONSEGUENZE IN AMBIENTI MOLTO CALDI
(TEMPERATURA AMBIENTALE SUPERIORE A QUELLA
CORPOREA) E/O UMIDI E/O CON PROLUNGATA
ESPOSIZIONE AL SOLE E/O SCARSA IDRATAZIONE
Il rapporto superficie corp./Kg peso corporeo
maggiore nei bambini
Aumento di dispersione del calore per convezione
MA
Aumento di accumulo calore per irradiazione
Aumento di accumulo di calore per conduzione
Maggiore produzione di calore/Kg peso corp.
REE (Resting Energy Expenditure): a riposo il
metabolismo pi alto poich vi la produzione di
nuovi tessuti dovuta allaccrescimento
EEE (Exercise Energy Expenditure): col movimen-
to, per una stessa quantit di lavoro, si ha un dispen-
dio energetico/Kg peso corp. superiore, a causa
di una minore coordinazione ed ergonomia dei
movimenti.
Maggiore quantit di calore da disperdere/Kg di peso
corporeo
Minore produzione di sudore
e soglia di sudorazione pi alta
Questa caratteristica impedisce di sfruttare la maggiore
superficie corporea /Kg peso corp. per poter disperdere pi
calore con la sudorazione
Minore stimolo della sete
Maggiore possibilit di trovarsi relativamente disidratati
ad affrontare lunghi periodi in ambienti troppo caldi o
soleggiati.
Nutrizione e sport in et evolutiva
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soggetti impegnati in attivit ludico/sportive che non comportino intensa sudorazione
o che siano, comunque, di durata inferiore ad unora (situazione pi comune).
In caso di impegni sportivi prolungati o svolti in condizioni di temperatura e/o umidit
elevate , invece, indicata una bevanda gluco-idro-salina per ripristinare la perdita di
sali ed il consumo del glicogeno muscolare. sconsigliabile lassunzione di soft drink per
lelevato tasso di zuccheri (1012%) liperosmolarit, la caffeina e lacido ortofosforico,
spesso presenti (cola, th, energy drinks).
CONCLUSIONI
Una adeguata formazione riguardo le tematiche della nutrizione sportiva da parte dei
pediatri importante, per preservare la salute ed un adeguato accrescimento dei loro
piccoli pazienti, anche contrastando ladozione incondizionata ed ingiustifcata di alchi-
mie dietetiche prive di qualsiasi fondamento scientifco e propagandate da fgure non
legittimate a prescrivere diete, medicinali ed integratori (ad es. atleti pi anziani, allena-
tori o sedicenti esperti non qualifcati).
Non sono necessarie diete magiche o speciali, ma risulta fondamentale impostare una
seria educazione alimentare fnalizzata ad ottimizzare una dieta per ragazzi spesso iper-
nutriti e sedentari. Al tempo stesso vanno precocemente individuati eventuali casi di
carenze nutrizionali o di disturbi del comportamento alimentare.
CORRESPONDING AUTHOR
DOMENICO MELELEO
Pediatra
Commissione Scientica SINSeB
Via G. Falcone, 19 D - 76012 Canosa di P. (BT)
Tel. + 39 0883 664730
E-mail: info@domenicomeleleo.it
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Stress and Exercising Children and Adolescents Pediatrics 2011;128: e741-7.
Lapporto energetico deve
essere proporzionato al reale
livello di attivit fisica.
Bisogna sorvegliare i giovani
agonisti impegnati in allena-
menti frequenti e impegna-
tivi per individuare precoce-
mente casi di malnutrizione
e insorgenza di disturbi del
comportamento alimentare.
importante organizzare la
composizione e la tempisti-
ca di assunzione dei pasti in
relazione allorario di allena-
mento/gara.
I bambini hanno una termo-
regolazione meno efficace
degli adulti, pertanto biso-
gna porre molta attenzione
allidratazione e reintegrazio-
ne idro-salina.
I bambini non devono essere
sottoposti ad attivit sporti-
ve particolarmente inten-
se e pertanto risulta inutile
e potenzialmente dannoso
luso di integratori energetici,
a base di proteine e derivati
proteici e aminoacidici; gli
integratori di micronutrienti
devono essere prescritti solo
per correggere eventuali
carenze e/o curare eventuali
patologie diagnosticate da
un medico.
Key Points

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