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Ebrei!Questa universit la nostra, non la vostra. Attenti!

! Questa vergognosa scritta apparsa sulla porta degli studi di alcuni professori in molte universit dell'Ungheria il 19 marzo dell'anno in corso. La notizia, considerata in maniera isolata, potrebbe sembrare semplicemente un odioso rigurgito anti-semita da attribuirsi a qualche piccolo gruppo isolato neo nazista come si incontrano in gran parte del mondo. Ma se si prende in esame la situazione politica dell'attuale Ungheria la notizia assume connotati molto pi preoccupanti. L'Ungheria guidata dal 2010 da Viktor Orbn il leader carismatico e indiscusso del partito Fidesz, partito della destra nazionalista di matrice cristiano-conservatrice. A differenza di molti leader della destra dell'Europa dell'est, la sua carriera politica non quella di una rapida e veloce ascesa ma ha una storia molto lunga che comincia quando l'Ungheria era ancora uno stato comunista. Il suo partito era partito da posizioni liberaliliberiste all'interno dei Popolari europei. Orbn stato presidente dell'Internazionale liberista (purtroppo esiste) e del partito popolare europeo. Ma nel corso degli anni il suo partito ha assunto posizioni maggiormente legate alla destra nazionalista conservatrice, ha spesso rivendicato un allargamento dei confini dell'Ungheria tanto da offrire la cittadinanza ungherese alle persone di origini magiare che vivevano nei paesi limitrofi. In economia, allontanandosi dai dogmi liberisti che hanno segnato la disfatta dei socialisti (che come molti colleghi del Pse si sono sempre mostrati proni di fronte alle richieste del FMI), ha cercato di restituire il controllo dell'economia allo stato mediante nazionalizzazioni, ma ha gestito i conflitti sociali in maniera paternalistica limitando, anche in maniera autoritaria, le prerogative dei sindacati. Negli ultimi anni il partito ha preso connotati sempre pi neo-fascisti cercando di avvicinare l'estrema destra neo-nazista di Jobbik. Jobbik un partito che non nasconde la sua componente anti-semita (un suo membro ha chiesto di stendere una lista di politici ebrei, in quanto pericolo per la nazione ungherese), violentemente avverso alla comunit Rom, che sogna di rendere stati ungheresi la Transcarpazia in Ucraina e alcune zone della Romania. Questo partito dotato di un corpo paramilitare, La Guardia Ungherese, dichiarata fuori legge nel 2009 per violazione dei diritti umani, che agisce nel peggiore stile fascista, come i loro camerati di Alba Dorata in Grecia, minacciando e aggredendo le minoranze etniche e gli oppositori politici. Orbn ha radicalizzato ulteriormente le sue posizioni anche per fermare l'emorragia di voti che si spostava verso Jobbik, che alle ultime elezioni ha ottenuto un risultato preoccupante (il 12%, con previsioni di ulteriori crescita), e per cercare un'alleanza. In particolare stata stesa una nuova costituzione dove dominano i pi beceri principi reazionari. Una nuova costituzione stata stesa nel 2011 e approvata nel 2012 e con un forte rifiuto di ogni componente laica: fede, famiglia e patria (la trinit fascista) vengono elevati a valori base dell'Ungheria. Ma essendo l'attivit di repressione del governo limitata dall'intervento della corte costituzionale, proprio pochi giorni fa si intervenuto ulteriormente affinch costituzionale non possa esprimersi sul merito delle norme approvate dal potere legislativo. La libert di stampa garantita solo se non ferisce la dignit del popolo ungherese espressione volutamente ambigua sotto cui si cela una volont di repressione delle voci contrastanti. Il partito comunista dichiarato illegale, previsto il carcere per i senza tetto che dormono per strada e, seguendo la cristianizzazione dello stato, saranno considerate famiglie solo le coppie sposate con figli. Ma per rappresentare simbolicamente e pubblicamente l'avvicinamento a Jobbik, notizia di pochi giorni il fatto che Orbn abbia premiato con onoreficenze esponenti dell'estrema destra ungherese. In particolare la Croce d'Oro al Merito, importantissima onorificenza, al cantante Janos Petras, membro di una delle tante band neo naziste hard rock e metal che si trovano sul mercato discografico, che ha anche partecipato a marce della Guardia Ungherese e che nelle sue canzoni chiede un allargamento dei confini dell'Ungheria. Di fronte a questo quadro la comunit internazionale mostra tutta la sua impotenza o forse la sua volont di non agire. La comunit europea esprime continuamente perplessit, sgomento, orrore (ma per ora nessuno ha cacciato Fidesz dal Partito popolare europeo di Barroso) ma non vengono attuate sanzioni. Eppure in materia economica l'Ue riuscita a imporre decisioni dolore al Orbn costretto a piegarsi di fronte alle richieste europee di rivedere la composizione del consiglio monetario che governa la Banca nazionale. Ma se in economia l'Europa non pu aspettare, per quanto riguarda i diritti civili sembra che si possa chiudere un occhio.

La pericolosit del ritorno dell'estrema destra (si pensi alla violenza senza controllo dei picchiatori squadristi di Alba dorata in Grecia) ampiamente sottovalutato e viene taciuto da problemi considerati pi urgenti e immediati specialmente di ordine economico. Dell'Ungheria non si parla in televisione, si parla poco sui giornali (anche quelli che dovrebbero essere legati al centro sinistra sono spesso pi pronti a criticare il socialismo del XXI secolo in Sud America, che il fascismo del XXI secolo in Europa). Sul giudizio su Orbn ha spesso pesato la sua lunga carriera politica, si creduto che la deriva verso l'estrema destra fosse poco di pi che una mossa per conquistare voti a cui non avrebbe fatto seguito una politica realmente pericolosa. Ancora poco pi di un anno fa uno studioso dell'Ungheria quale Stefano Bottoni, su una rivista prestigiosa quale Limes del gruppo L'Espresso e quindi non riconducibile ad ambienti di destra, poteva ritenere esagerate le preoccupazioni destate da Orbn. Di fronte alla realt dei fatti si pu dire che dopo un anno il giudizio si mostrato sbagliato. L'Ungheria di Orbn va considerata come un pericoloso laboratorio per la messa a punto dei nuovi fascismi in Europa. Compito di tutti gli antifascisti vigilare, denunciare su tutti i mezzi (comprese le nuove opportunit offerte da Internet) i rigurgiti che popolano la destra europea cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica affinch vengano prese le giuste misure per creare un Europa per sempre libera dal fascismo.

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