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ECONOMIA
CRONACA
marted 28 maggio 2013 Anno XXVI N. Direzione Amministrazione e Redazione: Mosco Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - Pubblicit: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 0, 0, 50 sabato 17 marzo 2012 Anno XXV N. 64124 Direzione Amministrazione e Redazione: via via Mosco 51 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - Pubblicit: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 50
PACHINO
Ambiente
Regionale di Siracusa ha inaugurato ieri i locali ristrutturati dellIstituto professionale Paolo Calleri di Pachino. Alla cerimonia hanno presenziato il dirigente scolastico il professore Teo Bisonte, il consigliere provinciale Nino Iacono, il sindaco di Portopalo di Capo Passero Michele Taccone, lassessore del Comune di Pachino Rosanna Russo, il direttore dellEnte Provincia la dottoressa Clelia Corsico, il responsabile dellEnte per ledilizia scolastica larchitetto Ignazio Mauceri, la professoressa Giuseppina Ignaccolo e le autorit civili e militari della zona sud della provincia siracusana.
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tembre prossimo ludienza preliminare nel corso della quale si discuter sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero Fabrizio Monaco. Dinanzi al Gup Walter Ignazzitto compariranno gli ex procuratori capo Ugo Rossi e Roberto Campisi, il sostituto procuratore Maurizio Musco, ed ancora lavvocato Pietro Amara, Alessandro Ferraro ed il responsabile del gruppo investigativo del Nictas presso la sezione di polizia giudiziaria della Procura di Siracusa, Giancarlo Chiara.
A pagina cinque
Nuovo corteo per le principali strade del centro storico da parte degli operatori ecologici della ditta Igm, che non percepiscono stipendio.
A pagina sei
Il prefetto di Siracusa, Armando Gradone, ha coordinato la riunione relativa alla sicurezza nella zona industriale siracusana. Allincontro hanno preso parte rappresentanti della Provincia Regionale di Siracusa, dei Comuni di Melilli e di Priolo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dellAsp, di Confindustria, ApiSiracusa, Arpa Sicilia, del Cipa, della Isab, Raffineria Esso di Augusta, Isab Energy, Priolo Servizi, Enel Produzione di Priolo e di Augusta, dellIas ed i Segretari di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl.
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di Arturo Messina Unautobiografia originale, quella di Giuseppe Rossitto, pubblicata il febbraio scorso da Edizioni-Gepas, di Avola, potremmo dire impostata a mo di letteratura per linfanzia, resa pi attraente con il farla immaginare come un lungo racconto impersonale, ma sempre vibrante delle emozioni vivamente rivissute e rimaste indelebili nel cuore oltre che nella mente, appunto perch intrise della pi viva partecipazione interiore dellautore, il cui protagonista non lo scrittore ma un ragazzino, Paolo, che vive non con i genitoriseparati- bens con i nonni. Ne scaturito uno scorcio descrittivo duninfanzia realmente vissuta, vista come un viaggio sentimentale attraverso personaggi veri e caratteristici, suggestivi, di genti che non ci sono pi ma che oggi rimangono ancora vive e ci ammoniscono a seguire fedelmente le loro orme con il nostro nuovo modo di vivere e di sentire. Diremmo innanzitutto che la narrazione in terza persona, anzich in prima, oltre che conferire alle memorie dellautore una patina di narrazione pi attraente e incisiva, lo libera da certe inibizioni e da certe confessioni che, se espresse direttamente, da un canto avrebbero prodotto minore effetto, da un altro canto avrebbero provocato maggior disagio al narratore: Paolo parlava poco e a bassa voce e ci era dovuto soprattutto alla timidezza (pag. 64). E prima ancora: Paolo era troppo affruntulinu (pag. 56). Ovviamente, raccontando impersonalmente, si sa che si usa limperfetto (Cera una volta). Tuttavia non sempre lautore usa limperfetto; c quando usa il presente: allora che il racconto pu rischiare di diventare cronaca e di passare dallimpersonale al personale Un Esempio: Paolo si ricorda (pag. 57). I romanzi e i racconti hanno sempre un finale che conclude. Il racconto di Giuseppe Rossitto non ha un finale; la narrazione lascia in sospeso la storia del protagonista allet di 19 anni, quando
SIRACUSA
Struttura territoriale dellArpa. Sicilia. Il Prefetto, nel presupposto che la rete di rilevazione oggi
esistente sul territorio non consente da sola di dare risposte concrete in termini di individuazione della sorgente di emissione, ha invitato le Aziende a fornire il proprio qualificato contributo alla ricerca di nuove, ulteriori soluzioni rispetto a quelle previste nel protocollo dintesa, mettendo a disposizione il know-how acquisito e le alte professionalit possedute, che costituiscono il valore aggiunto per le iniziative da porre in essere per una maggiore concretezza ed efficacia delle risposte ai fenomeni di cattiva qualit dellaria da dare nellinteresse delle comunit.
Per quanto concerne lo specifico episodio di cattiva qualit dellaria registratosi a Melilli lo scorso 18 maggio, la Struttura territoriale dellArpa Sicilia e la Provincia Regionale hanno presentato un documento da cui emerge che, nelloccasione, la rete di monitoraggio ha rilevato la presenza in atmosfera di picchi di mercaptani e solfuri (metilmercaptano, dimetilsolfuro, etilmercaptano e tiofene) che, comunque, non hanno mai raggiunto concentrazioni consistenti. Si convenuto di predisporre un documento programmatico di proposte da sottoporre allattenzione dellAssessorato regionale territorio ed ambiente, la cui redazione sar curata dalla Struttura territoriale dellA.R.P.A. Sicilia con il contributo sinergico delle Aziende del polo petrolchimico. La riunione stata aggiornata alla data del 27 giugno prossimo per lesame del documento.
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Per due volte la Procura della Repubblica di Siracusa ha ritenuto non esservi violazioni penali per la costruzione di due palazzi
Fissata ludienza dinanzi al Gip del tribunale di Messina, Walter Ignazzitto per gli ex procuratori Ugo Rossi e Roberto Campisi e per il sostituto Maurizio Musco
Sul caso Boschetto il procuratore aggiunto Notizie infondate sul suo trasferimento
Nella nota diffusa ieri alla stampa, con la quale si
fa chiarezza relativamente alla vicenda delle costruzioni nella zona della Borgata santa Lucia, il procuratore aggiunto Claudio Corselli spende tre righe per chiarire ulteriormente la posizione del sostituto procuratore Delia Boschetto. Come avevamo gi anticipato nel numero di Libert del 5 maggio scorso, non vi nessun procedimento disciplinare a carico del magistrato in servizio alla Procura della Repubblica di Siracusa. Un riscontro in tal senso giunge dallo stesso Csm che, stando alle notizie diffuse ad inizio maggio, avrebbe aperto unindagine a carico della dottoressa Boschetto. Oggi, il procuratore Corselli si premura a ribadire linfodatezza di notizie in merito ad un trasferimento d'ufficio per incompatibilit ambientale della dottoressa Delia Boschetto, come da comunicazione del Consiglio superiore della magistratura. Il sostituto procuratore Delia Boschetto, titolare, insieme al suo collega Marco Bisogni, dellinchiesta Oro blu dal quale si stanno dipanando altre indagini sul fronte della Sai 8 e della gestione del depuratore di contrada Canalicchio. E da ricordare, anzi, che nellottobre scorso la giunta distrettuale dell'Associazione nazionale magistrati di Catania ha espresso piena e assoluta solidariet ai colleghi della Procura di Siracusa, e in particolare a Marco Bisogni e Delia Boschetto destinatari di 'ripetuti e inaccettabili attacchi della stampa' locale, che minacciano la serena esplicazione dell'attivit giudiziaria, perseguendo in realt malcelate finalit di gruppi di potere interessati a delegittimare l'operato dell'ufficio requirente. La stessa dottoressa Boschetto, insieme a Bisogni, sono stati peraltro prosciolti dalla Procura della Repubblica di Messina, rispetto alle denunce presentate lo scorso anno dal consiglio d'amministrazione della Sai 8, accusati a vario titolo di avere condotto le indagini sulle vicende del depuratore in maniera contraria a quelle che sarebbero state le risultanze delle indagini, che diversamente hanno portato al rinvio a giudizio per gli imputati dinanzi al Gup Panebianco.
CRONACA
In foto, il palazzo di Giustizia di Messina. Nel riquadro, lex procuratore capo Ugo Rossi.
Musco perch avrebbe violato il dovere di astensione, attesi gli stretti rapporti intercorrenti con lavvocato Piero Amara, relativamente allapertura di procedimenti penale che riguardavano parenti dellavvocato Amara mentre la denuncia in entrambi i casi sarebbe stata raccolta a verbale dallispettore Chiara. Il sostituto procuratore Musco accusato anche di avere ritardato lemissione di decreti di citazione a giudizio nei confronti dellimprenditore Giuseppe Prestigiacomo, in modo da indurre la sezione distaccata del tribunale di Augusta ad emettere due sentenze di proscioglimento per prescrizione, rispettivamente il primo luglio 2008 e la seconda il 12 luglio 2011. Nel calderone dei capi dimputazione sinserisce anche la vicenda Open Land. In questo caso il sostituto procuratore Musco viene accusato di abuso dufficio per non essersi astenuto, attesi i rapporti di amicizia con Amara, che si era occupato di taluni aspetti del procedimento penale, a carico dellingegnere Natale Borgione, dirigente dellUfficio tecnico del Comune di Siracusa. Lex procuratore capo Rossi deve
rispondere di abuso di ufficio perch, pur trovandosi in una posizione di incompatibilit, avrebbe trattato due procedimenti penali che coinvolgevano sia come parte lesa sia come indagato lingegnere Salvatore Torrisi, fino a qualche settimana fa dirigente della Sai 8, la societ che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Siracusa. In particolare, a seguito di due esposti, il primo a firma dellavvocato Piero Amara, il secondo a firma di Angelo Isoppo, presidente della Sai 8, a carico del sostituto Marco Bisogni, assegnatario assieme alla Boschetto delle inchieste sulla Sai 8, avrebbe disposto la coassegnazione delle stesse indagini al pm Giancarlo Longo. Sempre per la vicenda Sai 8, poi sfociata nelloperazione Oro blu, lo stesso ex procuratore capo della Repubblica di Siracusa non si sarebbe astenuto da apporre il visto sulla richiesta di misura cautelare nei confronti del presidente della Provincia regionale di Siracusa Nicola Bono (poi prosciolto da ogni accusa) ed altri indagati. Altro capitolo che riguarda il dott. Rossi, quando questi era in servizio presso la Procura della
Repubblica di Catania. Viene accusato di avere omesso di iscrivere nel procedimento e contestare quindi allavvocato Amara il reato di corruzione in atti giudiziari. Ed ancora, il dott. Rossi avrebbe omesso di astenersi dallapporre la firma ad un provvedimento di liquidazione a favore dellingegnere Salvatore Torrisi per un importo di 111 mila 650 euro, quale compenso per lattivit di consulente tecnico del pm in un procedimento penale del 2009. Lultimo capo dimputazione, per il quale stata avanzata dal pm Monaco la richiesta di archiviazione, riguarda il procuratore Campisi ed il sostituto Musco per unipotesi di rivelazione di segreto dufficio relativamente ad unindagine sulla vicenda Oikothen che riguardava lex sindaco di Augusta Massimo Carrubba ed il vice sindaco Nunzio Perrotta. Una vicenda giudiziaria complessa, che blocca di fatto la conclusione delliter disciplinare per i magistrati Musco e Rossi, penderte dinanzi al Csm e di conseguenza allungando i tempi dellindizione del concorso a Procuratore capo della Repubblica di Siracusa. Francesco Nania
Nuovo corteo per le principali strade del centro storico da parte degli operatori ecologici della ditta Igm, che non percepiscono ormai da tempo lo stipendio. Ieri mattina si sono dati appuntamento nella sede di viale Ermocrate e da l partito un corteo che ha attraversato il corso Umberto, corso Matteotti, piazza Archimede per confluire in piazza Duomo, dove davanti al palazzo Vermexio, i lavoratori hanno dato vita ad un sit in. I dipendenti dellIgm dicono di essere stanchi di essere palleggiati da una parte allaltra senza che si giunga ad una soluzione definitiva. Del resto, tutto sembra rimasto fermo allinizio del mese, quando si tenuto un incontro a palazzo Vermexio. In quella circostanza, come si ricorder, il segretario generale del Comune, Giovanni Traca, e il dirigente del settore Ambiente, Giovanni Monterosso, hanno incontrato stamattina i rappresentanti sindacali dei lavoratori dellIgm che hanno protestato davanti a palazzo Vermexio per i ritardi, da parte dellazienda, nel pagamento delle spettanze. Lincontro servito a chiarire la posizione dellAmministrazione rispetto allIgm; contestualmente Monterosso ha avviato contatti con il ministero dellEconomia per raccogliere informazioni sui tempi di accreditamento di alcune somme da parte dello Stato che potrebbero sbloccare la vicenda. Il Comune deve versare allIgm lultima tranche del mese di febbraio, pari a circa 300 mila euro su 1 milione 700 mila, e ha tempo fino al 30 aprile per pagare la fattura di marzo. A questa situazione per, ha spiegato Monterosso, corrisponde una mancanza di liquidit che sta comportando finora anche il mancato pagamento degli stipendi del personale comunale. Il Comune, ha aggiunto il dirigente, vanta crediti per 5 milioni e mezzo: 4 dallo Stato, provenienti dal fondo di riequilibrio costituito per i ritardi nellaccreditamento delle somme riscosse con lImu, e 1,5 milioni dalla Regione. Inoltre, il Comune finora ha incassato solo 1 degli 8 milioni di euro
Il tribunale della libert, alla quale hanno fatto ricorso i 18 indagati, devono sciogliere riserva sulle richieste
giudici del riesame si sono riservata la decisione sulla richiesta di annullamento dellordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Catania, Francesca Cercone, che ha accolto le richieste avanzate dalla direzione distrettuale antimafia di Catania sulla scorta delle indagini eseguite dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, ha eseguito unordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone ritenute responsabili, a vario titolo: Al centro delloperazione antimafia, denominata Knock out, c Antonino Linguanti, a ritenuto a capo dellomonimo clan vicino alle cosche malavitose di Nardo-Aparo-Trigi la. Linguanti, che si trova detenuto in carcere perch ritenuto responsabile di due omicidi, avrebbe preso in mano le redini degli affari illeciti nel territorio di Cassibile gi dal 2002, scalzando in tal senso i fratelli Bologna. Insieme a Linguanti, la misura cautelare in carcere stata notificata nei confronti di Salvatore Battaglia, il pugile siracusano da cui prende spunto loperazione e che si trova in carcere perch ritenuto lesecutore materiale dellomicidio di Salvatore Giacona, il portalettere cassibilese, dalla cui uccisione prende piede linchiesta della Dda. In carcere sono finiti anche Giuseppe
previsti con il pagamento della prima rata della Tarsu 2012, ci a causa della morosit delle fa-
miglie ma anche dei ritardi nella notifica della cartelle da parte dellente di riscossione.
PACHINO
mila euro, sono serviti al rifacimento dei solai, a recuperare ben 8 aule, a rendere agibili i locali delle cucine, alladeguamento della struttura in tema di sicurezza e prevenzione degli incendi e, infine, allabbattimento delle barriere architettoniche. Il presidente Bono ha dichiarato: Ringrazio tutti per la calorosa accoglienza e per i graditi apprezzamenti sul nostro operato. Sono particolarmente contento di essere qui, a inaugurare lennesima opera pubblica. LAmministrazione provinciale, che ho lonore di presiedere, non ha mai accettato lidea di vivere nella terra delle incompiute, dove gli appalti si iniziano e poi vengono lasciati languire irrisolti. Noi abbiamo seguito un altro metodo, ben diverso: siamo riusciti a ideare, progettare, a finanziare ed, infine, a realizzare, tutte le opere, e sono veramente tante, che rientravano nella nostra programmazione. Ringrazio il consigliere provinciale Nino Iacono, lassessore Sebastiano Zocco, che oggi assente giustificato per impegni istituzionali in Prefettura, la professoressa Giuseppina Ignaccolo, gi assessore della mia giunta e il professore Cicciarella per il costante impegno e il loro interessamento in termini di sollecitazioni e premure per la realizzazione dei lavori che oggi stiamo inaugurando. Quando mi sono insediato ho trovato il problema dei solai di questIstituto che erano mal ridotti. Nonostante questa grave problematica e le difficolt di affrontarla, a causa delle limitazioni imposte dal Patto di stabilit, siamo riusciti pian piano a mettere in cantiere questa opera, che stata ultimata in tempi veloci e cio dopo otto mesi dalla consegna. Grazie alla ricostruzione dei solai, abbiamo avuto la possibilit di realizzare una seconda cucina, nel frattempo finanziata con fondi UE, che ci permetter di tagliare laffitto delle cucine esterne e quindi eliminare una spesa di circa 30 mila euro lanno. Liter per lutilizzo delle due cucine non ancora completato sotto il profilo burocratico.
stato invitato a partecipare ad un incontro con i Dipendenti della Provincia Regionale di Siracusa, avente come oggetto le tematiche inerenti labolizione delle Province. Lo ha comunicato lon. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione Bilancio e Programmazione allARS, unico Deputato che aveva avuto il coraggio di presentare un Disegno di Legge che, non solo prevedeva il mantenimento delle Province, ma assegnava, alle stesse, nuovi compiti e nuove funzioni. Gi sabato mattina ha proseguito Vinciullo ho notificato, a coloro i quali mi avevano invitato alla Manifestazione in oggetto, che linvito, sicuramente rivolto anche agli altri Deputati della Provincia di Siracusa, a mio avviso, andava rimodulato, in modo da consentire, ai singoli Deputati o a gruppi di essi, di incontrarsi con i Lavoratori, in modo distinto, in quanto non ritengo utile mettere insieme chi, come me, ha difeso le Province e chi, invece, votando per labolizione delle stesse, ha ricevuto un trattamento positivo. Lidea di associare sullo stesso Tavolo i difensori e i carnefici delle Province ha continuato Vinciullo non credo sia utile, prima di tutto ai Lavoratori, perch servirebbe a trasferire al Tavolo locale le tensioni e gli scontri che vi sono stati allinterno dellAssemblea Regionale Siciliana. Le riunioni, invece, devono avere due obiettivi: convincere a tornare sui propri passi coloro i quali non hanno difeso le Province e rafforzare, nei Deputati che abbiamo votato a favore delle Province, lidea che non abbiamo sbagliato e che, anzi, dobbiamo continuare sullazione intrapresa.
In foto, il palazzo di Giustizia di Catania. Floridia di 34 anni, re e Massimo Galiffi Antonino Fabio di rispettivamente di 36 45, Leonardo Vi- e 26 anni, Mirko Giacario di 29, Nunzio cona di 28 (fratello Salafia di 63 anni, del portalettere ucciritenuto uno dei capi so), Ignazio Buffa di storici della mafia 23, Francesco Camsiracusana, Salvato- panella di 25, Ema-
nuele Cappello di 22. Misura cautelare degli arresti domiciliari, invece, a carico di Giuseppe DAlterio di 29, Vincenzo Agricola di 27, Giuseppe Olanda di 25, Paolo
Sciuto di 37, Armando Selvaggio di 27, e Vincenzo Morale di 45. Sono accusati, a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla
commissione di una serie indeterminata di delitti contro la persona (come gli omicidi), contro la libert morale (come la violenza privata), contro il patrimonio (estorsioni e danneggiamenti), nonch allacquisizione in modo diretto e indiretto del controllo di attivit economiche sia lecite che illecite (quali la collocazione e gestione di apparecchi elettronici da intrattenimento e per il gioco dazzardo) sul territorio di Cassibile, con laggravante del carattere armato dellassociazione, in ragione della disponibilit di armi; di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Le indagini prendono lavvio dal rinvenimento, il 3 aprile 2009, nelle campagne di contrada San Domenico di Cassibile, di unautovettura completamente bruciata allinterno della quale si trovava il cadavere carbonizzato di Salvatore Giacona, ucciso prima a colpi darma da fuoco. Si attende, quindi, che nei prossimi giorni i giudici del tribunale della libert possano sciogliere la riserva.
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Dallincontro in Prefettura vie- Cgil e Cisl commentano il risultato della riunione di ieri mattina ne la conferma delle carenze
del sistema di controlli ambientali della zona industriale. Questo il riscontro alla riunione di ieri mattina sulla sicurezza nella zona industriale, secondo il commento dei segretari generali di Cgil, e Cisl, che hanno partecipato allincontro (vedi pagina tre) Lindagine effettuata dallARPA, sulla base dei dati registrati dalle reti di rilevamento ha permesso di individuare la sostanza che ha inquinato laria di Melilli il 18 Maggio, ma non la fonte. Chi si aspettava un atto di lealt e di trasparenza da parte delle imprese industriali rimasto ancora una volta deluso: linchiesta si chiude senza che ci sia un colpevole. Tutto ci, ha commentato Paolo Zappulla, inaccettabile perch mette in discussione la credibilit dellintero sistema industriale nei confronti delle popolazioni, dei lavoratori e delle istituzioni. Questa mancanza di lealt e di trasparenza delle imprese alimenta la sfiducia dei cittadini e rende sempre pi difficile la ricostruzione di un rapporto tra Industria e territorio. Non eravamo alla ricerca di colpevoli, ma lindividuazione della causa e della provenienza dellinquinamento avrebbe permesso di dire allintera comunit che ci sarebbe stato limpegno ad intervenire affinch quel tipo di incidente non abbia pi a ripetersi. Invece anche questa volta sar archiviato come un incidente senza causa e senza risposta. Tutto questo rende pi difficile il compito del Prefetto nel cercare di mettere attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti per produrre atti concreti e immediati in direzione di pi efficaci controlli ambientali, di una migliore comunicazione verso i cittadini e di un migliore coordinamento tra le imprese, gli enti che fanno i controlli e lASP che, dai dati rilevati, deve trarne elementi certi per stabilire un nesso tra salute dei cittadini e dei lavoratori e la qualit dellaria che respiriamo. Su questi temi come CGIL abbiamo condiviso la richiesta dellARPA di un coinvolgimento dellassessore regionale al territorio e ambiente. Per quanto riguarda il Sindacato, la CGIL ritiene inaccettabile il protrarsi di questa situazione, con il ripetersi di incidenti, anche luttuosi, che mettono quotidianamente in discussione la incolumit, la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini. Per queste ragioni la CGIL ha chiesto al Prefetto di istituire un tavolo prefettizio sui temi della sicurezza nella zona industriale che veda il coinvolgimento di
vita di Quartiere
Imprese, sindacato e Istituzioni locali. Protocollo di sicurezza da rilanciare e adeguare, collaborazione e stretta sinergia tra i soggetti istituzionali per evitare
generalizzazioni che condannino lintera zona industriale. Questa lesigenza rilanciata al tavolo della Prefettura di Siracusa, questa mattina, dal segretario generale della UST Cisl
ECONOMIA
griglia di proposte articolate per schede chela Confesercenti ha consegnato ieri mattina ad ognuno dei candidati a sindaco di Siracusa, con lauspicio che siano fatte proprie. La consegna avvenuta ieri mattina in occasione del programmato incontro . Si vanno accentuando ed aggravando nella nostra citt le desertificazioni commerciali - ha commentato il presidente di Confesercenti, Arturo Linguanti - a seguito di dismissioni di attivit, talune di consolidata tradizione mercantile. Stanno crollando i volumi daffare, mentre, di contro, va crescendo il peso dei tributi a livello nazionale e locale. oltre che dal calo dei consumi, sensibile e generalizzato, dallinsostenibile peso tributario, il piccolo e medio commercio che opera nel territorio urbano, riconducibile allimprenditoria locale, messo alle corde anche dalla posizione, ormai dominante nel mercato commerciale al dettaglio, della grande distribuzione organizzata. Occorre cambiare passo - dice Linguanti - In caso contrario le piccole e medie imprese del commercio e del turismo saranno inevitabilmente condannate al tracollo. Per tale motivo abbiamo consegnato una serie di schede operative ai candidati sindaco. Si prevede di evitare nuovi insediamenti di grande strutture di vendita; emergenza delle locazioni commerciali; stabilizzazione del carico tributario; miglioramento della qualit della citt; turismo componente significati; garantire un futuro ai giovani, sostegno ai centri naturali commerciali; taglio delle spese, semplificazione burocratica, sicurezza e legalit.
Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, riguardo ai recenti episodi avvenuti in alcune aziende del petrolchimico. Quanto accaduto nelle ultime settimane, imponeva un momento istituzionale ha aggiunto Sanzaro e apprezziamo limpegno assicurato, come sempre, dal signor Prefetto. Appare evidente che il protocollo, siglato qualche anno fa, vada per rilanciato e magari adeguato con un maggior coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Ritengo necessaria, ad esempio, una maggiore sinergia e collaborazione tra gli enti istituzionali preposti ai controlli e alle analisi. Solo in questo modo riusciremo ad evitare che le generalizzazioni e sovrapposizioni di competenze condannino lintera zona industriale, lasciando, inoltre, in un inaccettabile cono dombra informativo lavoratori e popolazioni residenti vicino agli impianti. La task force necessaria per seguire continuamente le vicende nella zona industriale ha concluso il segretario della Cisl non pu prescindere da unassicurazione di investimenti privati e pubblici per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori e delle popolazioni ricadenti nel triangolo petrolchimico.
nche questanno a Siracusa a causa delle vicine elezioni comunali, del temporeggiare da parte dellAssessore alla Salute regionale nella nomina del Direttore Generale dellAsp di Siracusa non si potuto prevedere dalla regione, dallAzienda sanitaria provinciale, dal Comune, dalla Protezione Civile e dai volontari a preparare un progetto di piano anticaldo a Siracusa. Tutti stanno facendo tante chiacchiere ma nessuno ha pensato alle persone anziane oltre 75 anni e soprattutto oltre 85 anni, ai disabili, alle persone a rischio in generale perch fragili sia fisicamente che psicologicamente pensando anche ad una loro mappatura o riservando loro in ospedale dei posti letto.
Lestate ormai alle porte ma, complice verosimilmente limminente scadenza elettorale amministrativa, nessuno se ne sta preoccupando
LAssociazione
S. Lucia: per giorno 30 una tavola rotonda sul ciclo dei rifiuti urbani
no trovare daccordo. Ci nonostante, per sgomberare qualsiasi dubbio, il servizio funziona. Chi, in questi giorni, ha cercato di screditare il pronto soccorso e chi lo dirige, non si rende conto del danno che procura alla popolazione, disegnando, di fatto, un quadro non rispondente alla realt che sfiducia la gente. Se chi parla avesse un briciolo di competenza, non userebbe questi temi e poi, se qualcuno avesse precise denunce da fare, dovrebbe rivolgersi allautorit competente e non offrire il fianco a speculazioni che, di questi tempi, potrebbero essere anche di tipo elettorale. La Cisl e la Cisl Medici, sono al fianco degli operatori del Pronto soccorso e, se necessario, assumeranno tutte le iniziative nei confronti dei denigratori nelle sedi opportune.
culturale "Libera Discussione" continua l'attivit culturale e civile intrapresa, dedicando l'incontro di gioved 30 maggio prossimo alle 17.00, presso la Sala Randone, al tema di stretta attualit e di grande importanza: "Il ciclo dei rifiuti a Siracusa: realt e prospettive". I relatori sono tra i pi qualificati, quali tecnici e conoscitori della materia: Il geologo Giuseppe Ansaldi, l'avv. Paolo Tuttoilmondo (presidente di Legambiente Siracusa), il dr. Giovanni Monterosso (dirigente Settore Ambiente del Comune di Siracusa) e il dr. Giulio Quercioli (amministratore unico dell'Igm Rifiuti Industriali Srl). La tavola rotonda finalizzata all'approfondimento delle tematiche normative, della situazione attuale della gestione dei rifiuti a Siracusa e delle possibili future soluzioni innovative che tengano conto delle problematiche della citt e del territorio, vantaggiose anche in termini di miglioramento della qualit dell'ambiente, di risparmio energetico ed economico nonch di utilit nell'interesse generale. Sono previsti e auspicati interventi del pubblico partecipante. La stessa Unione Europea, con la propria direttiva n.2008/98/Ce del 19 novembre 2008 definisce i rifiuti come "qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o l'obbligo di disfarsi".
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Nel prossimo mese di luglio scadr il vincolo biennale che tutela loasi
na grande scritta "Riserva" per dire ancor si all'istituzione della Riserva Terrestre della Penisola Maddalena e al rinnovo del vincolo biennale (scadente a luglio), imposto dal decreto emanato dalla Regione Siciliana nel 2011. Molte le persone accorse che sulle note e voce di Peppe Qbeta hanno inscenato la coreografia del Plemmiro Flashmob. C chi crede che la riserva,
In foto, un gruppo di partecipanti alla manifestazione. che comprende anche tutta l'area della Pillirina, debba essere approvata senza modificarne gli originali confini di perimetrazione. Siamo convinti che in una citt come Siracusa, non siano le megastrutture a poter risolvere i problemi di occupazione e sviluppo della provincia e sono tanti gli esempi, dal Melilli Outlet all'Arenella Resort fino all'incompiuta del porto turistico Marina di Archimede
a confermare la teoria secondo la quale non esistono soluzioni immediate al problema che deve essere affrontato in modo organico da un'amministrazio ne intelligente delle nostre risorse. Non sono i posti letto da 1.800 euro a notte che possono risollevare l'economia turistica della nostra citt, avendo gi decine di hotel extralusso che cozzano contro la carenza di ostelli
e campeggi. Secondo alcuni bisogna imparare a venderci al mondo intero e non sempre e solo al singolo "imprenditore"! Sfruttare, mediante la promozione internazionale, tutti quei luoghi unici, che rappresentano la nostra Provincia, come la Pillirina, Ortigia, Vendicari, Cava Grande, Pantalica, il castello Eurialo, Noto, creando dei servizi che mettano in collegamento tutto ci con la citt. Dare la possibilit al turista di venire a Siracusa, di alloggiare presso i numerosi alberghi cittadini e di potersi spostare agilmente per visitare questi luoghi, ottenendo cos un doppio risultato: da un lato, l'allungamento della permanenza degli stessi a Siracusa e dall'altro, la destagionalizzazione del turismo. Il tutto, rispettando e mantenendo inalterati questi luoghi che fungono da richiamo e instaurando un sistema di economia virtuoso grazie al quale il denaro venga ridistribuito in citt, alle attivit presenti, con la possibilit di crearne di nuove e di migliorare la qualit della vita dei cittadini. Non possibile che si pensi alla realizzazione di un altro resort che intaccherebbe definitivamente un territorio unico come la Pillirina e non si pensi invece a quei 500.000 visitatori l'anno che vengono al Teatro Greco e che a causa dell'inesistenza di adeguati servizi al turista, lasciano la citt dopo 24 ore per trasferirsi a Noto o a Catania. Occorre ripensare al modello turistico della citt ed iniziare a lavorare perch venga realizzato al pi presto e secondo dei criteri di sostenibilit.
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Conversazione in agenda presso il circolo del giardino di v.le S. Panagia per la data del 1 giugno
menticare le frustrazioni di una quotidianit ripetitiva, la routine di matrimoni stanchi e le vite poco appaganti. Sono le 400 mila donne che affollano le sale bingo, che siedono alle slot machine, che giocano al gratta e vinci, al lotto ed al superenalotto. Hanno tra i 50 ed i 60 anni e compongono il 40% del totale dei giocatori d'azzardo italiani. Gente che spesso cade nella dipendenza da gioco, con debiti che arrivano ai 40 mila euro, cifre che creano una correlazione inevitabile con il fenomeno dell'usura. Le associazioni che si occupano di arginare questo fenomeno hanno anche studiato le maggiori motivazioni che spingono la popolazione italiana a giocare. Sono arrivate alla conclusione che tra le ciliegie, i numeri ed i limoni raffigurati in quegli schermi appare, oltre al desiderio d'evasione dalla realt quotidiana, la speranza di far quadrare i bilanci familiari, di migliorare le prospettive di vita proprie e dei propri figli. Nell'ultimo decennio lo scenario del gioco d'azzardo lecito ha subito radicali cambiamenti in conseguenza delle politiche adottate, che hanno determinato l'incremento dell'offerta e l'abbassamento della soglia di consumo, senza tuttavia una adeguata previsione di strumenti a salvaguardia delle situazioni patologiche e degli effetti collaterali sfavorevoli che si sono potuti osservare a seguito di questa aumentata disponibilit. Accade cos che il maggior beneficiario sicuramente il pi responsabile di questa piaga. E con 100 miliardi di fatturato, il 4% del Pil nazionale, proprio lo stato italiano che trae maggior profitto da questa industria. In questa particolare commistione, dove grazie al monopolio di stato, l'industria del gioco d'azzardo la stessa agenzia che gestisce le concessioni e anche le politiche di protezione dei cittadini, gli esiti appaiono brutalmente scontati. Si verifica cos che nel Belpaese, lontano dalla supervisione del il ministero della Salute o degli Affari sociali, cio dai settori dello Stato diversi da quelli che incamerano il denaro, vi sia un triste record europeo: 400 mila slot machine senza alcun tipo di regolamentazione, e 6.181 locali e agenzie autorizzate diffuse capillarmente sul territorio nazionale. In Italia la legislazione permette il gioco, le scommesse e le lotterie solamente se autorizzate dall'autorit pubblica. Il gioco d'azzardo in generale vietato nei locali pubblici, secondo la tabella dei giochi proibiti. Secondo l'ordinamento italiano non possibile adire l'autorit giudiziaria per obbligare alcuno a saldare debiti di gioco. In particolare l'art. 1933 del codice civile qualifica il debito di gioco come obbligazione naturale: secondo tale disposizione, non compete azione per il pagamento di un debito di giuoco o di scommessa, anche se si tratta di un giuoco o di una scommessa non proibiti. L'ordinamento italiano si limita ad assicurare al creditore di un debito di gioco la minima protezione accordata ai creditori di obbligazioni naturali: quindi, se il debitore decide di non pagare, non possibile obbligarlo per mezzo della legge, ma a chi abbia pagato un debito di tale origine senza che il gioco fosse "truccato" la legge non riconosce il diritto di chiedere la restituzione della somma, a meno che il giocatore non sia incapace. Andrea Ossino
alle 18.30, presso il Circolo del Giardino di Siracusa si terr la presentazione del libro di Clio Pedone LUomo che guard oltre il muro. La politica estera italiana svelata da Francesco Cossiga (Rubbettino Editore). Il volume svela un Francesco Cossiga lontanissimo dal frusto clich del "picconatore" e le sue pagine, pi simili a quelle fascinose di un romanzo che alla didattica di un saggio politico, descrivono momenti critici per la storia mondiale. Nel libro possibile rintracciare una chiave di lettura profonda degli avvenimenti che sconvolsero lItalia negli anni 70 ed 80: la strategia della tensione, gli anni di piombo, la strage di Acca larentia, gli opposti estremismi, i segreti delle bombe da Ustica a Bologna, lomicidio di Aldo Moro. Quando ancora dominavano realpolitik e timori, il Presidente emerito, vide pi lontano, intuendo prima di altri l'incipiente crollo del
sistema sovietico, la riunificazione della Germania e il ruolo che il gigante tedesco tornato unito e l'Italia avrebbero potuto giocare insieme nel nuovo contesto europeo. Un'opera di diplomazia personale durata per moltissimi anni, poco nota e ancor meno compresa, che oggi pu finalmente essere raccontata e valutata con serenit grazie al libro di Clio Pedone
- giornalista, esperta di politica estera - che a pochi mesi dall'uscita ha gi ottenuto il premio speciale "Procida, Isola di Arturo 2012 - Elsa Morante. Prenderanno parte alla presentazione a Siracusa, oltre all'autrice, il presidente del Circolo del Giardino Corrado Bruno Adragna, il giornalista Aldo Mantineo e lo scrittore Corrado Di Pietro. Francesco
Cossiga venne ricoverato in rianimazione al Policlinico Gemelli di Roma il 9 agosto 2010 per gravi problemi respiratori. Muore il 17 agosto 2010 per insufficienza respiratoria causata da crisi cardiocircolatoria. Prima di morire, allegate al testamento, Cossiga aveva incluso quattro missive, rese pubbliche e indirizzate ai vertici dello Stato (Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, Presidenti della Camera e del Senato: Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Renato Schifani). Tali lettere, datate 18 settembre 2007, erano state sigillate per essere consegnate solo dopo la sua morte. Delle personalit in carica all'epoca della scrittura, solo Giorgio Napolitano ricopriva ancora il proprio ruolo (gli altri erano: Romano Prodi, Franco Marini, Fausto Bertinotti). Cossiga sepolto nel cimitero comunale di Sassari, nella tomba di famiglia, poco distante dalla tomba di Antonio Segni.
l giorno 31 maggio alle 18,00 presso la biblioteca dell'Istituto Tecnico e Professionale Principe di Napoli/Filadelfo Insolera (dotato di ampio parcheggio e con entrata a piano terra), sito in via Modica n. 66, traversa di viale Scala Greca, prima del Palace Hotel; la prof. ssa Graziella Seminara, docente di drammaturgia musicale presso la facolt di lettere di Catania, ci parler su Verdi contro Wagner: drammaturgie a confronto. Al termine della conferenza, per gli amici, che vorranno parteciparvi, prevista una riunione conviviale a buffet con il relatore presso il ristorante cinese Giada di Viale Scala Greca n. 111. Coloro che vorranno parteciparvi sono pregati di telefonare al numero 0931/32741 entro le ore 13,00 dello stesso giorno. La
Conversazione dellassociazione italotedesca in agenda per il 31 maggio alle 18,00 in via Modica
drammaturgia l'arte di scrivere drammi. Con lo stesso termine viene identificata anche la produzione letteraria e la poetica teatrale di un determinato drammaturgo, che colui il quale scrive testi per il teatro. Questi testi compongono la letteratura teatrale. Il termine drammaturgia deriva dalla parola drammaturgo, che in greco antico si compone
delle parole "agire" e "opera". Seguendo il significato originario del termine, la parola drammaturgia ha assunto significato pi ampio dell'originale, non limitandosi unicamente ad indicare l'atto dello scrivere per il teatro identificabile con un testo teatrale come prodotto, ma anche la serie di connessioni interne che esistono tra i diversi elementi che compongono lo spettacolo.
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Vi riproponiamo altre storie e testimonianze che aggiungono tasselli a questo enorme mosaico che si sta venendo a formare sulla storia di questa tragedia
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cognome del padre, cio ad una figura maschile, condiziona le figlie le quali inconsciamente introietteranno lidea che la madre, nonostante sia colei che le ha messe al mondo, di fatto non conta nulla. Difatti, sopprimere la figura materna dallidentit personale dei figli e delle figlie, veicola lidea subliminale che la donna sia sopprimibile. Qualcuno paventa addi-
rittura che introdurre il cognome materno possa provocare la distruzione dellunit familiare. Anche in questo caso, vero il contrario stante che il sistema vigente non ne ha mai realizzato lunit. Da noi, infatti, la prole del precedente matrimonio di una vedova che si risposa si trova inserita in un nuovo nucleo familiare con il quale non condivide alcun cognome. Stessa cosa accade
con il divorzio: fratelli e sorelle da parte di madre portano cognomi differenti, giacch nessuno dei quali uguale a quello della madre. Insomma, un attestato di estraneit permanente! Il doppio cognome lunico mezzo per garantire che un collegamento ci sia sempre tra ciascun genitore e i propri figli e tra fratelli e sorelle nati da pi unioni, matrimoniali o civili che siano. Non esiste altro modo per risolvere radicalmente il problema. - Ma i figli che sentono il bisogno del doppio cognome? Accanto alle questioni di parit nellaccesso alle carriere, di eliminazione del differenziale economico, di rappresentanza politica e quantaltro, - dice Iole Natoli, giornalista, scrittrice ed esperta nel campo (nella foto) - le giovani donne cominciano a capire quanto sia importante un modello familiare equilibrato anche sul piano della sua rappresentazione simbolica, che data proprio dal cognome della famiglia e dei figli. Aggiungo che il desiderio del doppio cognome comincia a diffondersi anche fra i maschi. Pur-
resi conto che la scelta generava conflitto tra i coniugi e che alla fine si lasciava, vergognosamente, lultima parola al padre (tranne la proposta della Bindi che prevedeva il sorteggio fra i due cognomi) sono apparse varie altre formule fino ad arrivare a quella che oggi dovrebbe pacificare tutti: il doppio cognome alla spagnola. - Quando i genitori hanno gi due cognomi (i relativi cognomi della madre e del padre) e nasce una figlia/o, come si fa ad evitare che diventino quattro e poi otto e cos via? Dipende dalla legge che verr approvata spiega la Natoli - La soluzione che propongo io sin dal 1979 e che ho affinata nel tempo prevede infatti il doppio cognome obbligatorio: ciascun genitore designa uno solo dei propri cognomi contestualmente allatto del matrimonio oppure del riconoscimento del primo figlio e in tal modo i cognomi saranno numericamente sempre due. Anche se restiamo nellambito di una democrazia apparente, che livellando il ruolo dei due genitori nel dare la vita ad un altro essere umano,
occulta/ignora/umilia il ruolo della madre e cio il suo evidente e indiscutibile primato nellatto procreativo. - E allora come dovrebbe essere strutturata la legge? Io auspico che sia cancellata questa gravis sima discriminazione nei confronti del genere femminile e che la realt biologica venga vissuta sin dallinfanzia per quella che : una legge
di natura. Perch solo cos potr essere decapitato il maschilismo che induce gli uomini a discriminare e uccidere e che avvelena la nostra societ. Auspico la riconciliazione del corpo dellinfante con il corpo materno, perch la donna che mette al mondo i figli, ed lei la prima persona che i figli imparano a conoscere e riconoscere, sin da quando sono nel suo
grembo. Se il diritto di acquisizione del cognome appartiene soltanto a loro, allora a loro che spetta il cognome materno prima ancora di quello paterno, dato che lattribuzione del cognome avviene proprio nella fase della massima relazione della prole con la figura materna. Sembra una differenza apparentemente piccola ma in realt radicale. il primo passo verso la fine della societ patriarcale, la riappacificazione tra i generi e la distruzione definitiva dei clan. Con questo metodo non si instaurano nuove dinastie, n si mantengono quelle precedenti come qualcuno ancora oggi vorrebbe: si segue quel che la natura fa, intrecciando continuamente i vari geni. Crossing over anche nella struttura dei cognomi. - Ci sono nel mondo esperimenti riusciti di aggiunta del cognome
materno fin dalla nascita? Altro che qualche esperimento, in proposito! I paesi di lingua spagnola utilizzano solo il doppio cognome da tempo immemorabile. Due cognomi ci sono anche nei paesi di lingua portoghese, in Europa e nellAmerica latina. In Francia e nel Regno Unito ce ne possono essere due o uno soltanto. Due cognomi possono esserci con la nuova legge del Lussemburgo, che risolve il problema dellordine mediante il sorteggio. Due cognomi sono previsti da lungo tempo anche nei paesi nordici, nei quali tuttavia per regola si trasmette il solo cognome della madre, salvo diverso accordo tra le parti. Come al solito noi siano il fanalino di coda Nellattesa, dunque, che vengano alla ribalta nuovi progetti di legge, tutte le donne e tutti gli uomini possono avvalersi del sistema di aggiunta del cognome materno, sia per giustizia verso i figli e le figlie, sia per rispetto verso le madri e le donne, sia per spingere i legislatori ad agire prima di essere sorpassati dalla prassi civile del Paese. *Rete Centri antiviolenza-antistupro antistalking fondata e diretta da Raffaella Mauceri Protocollata con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento P.O. Capofila Coordinamento Donne Siciliane SOS 24 H per tutta la Sicilia Tel. 0931.492752 347.7758401 - Fax 0931.1846186 www.reteantiviolenzasr.it www.lanereideedizioni.it
La tre giorni di sessioni addestrative della marina militare in favore dellambiente prender avvio stamani per terminare infine il prossimo gioved
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che opereranno congiuntamente a mezzi del Ministero dellAmbiente (Consorzio Castalia) e di altri corpi ed agenzie dello Stato, faranno fronte ad uno sversamento in mare (simulato) di idrocarburi fuoriusciti da una unit mercantile sinistrata in transito in prossimit dellIsola Lachea. Contemporaneamente, la Prefettura di Catania coordiner tutte le componenti impegnate nella gestione dellemergenza sulla terraferma, attivando il previsto piano di pronto intervento locale, allo scopo di verificare la tempestiva attuazione delle procedure operative previste. Lo scopo della fase in mare dell'esercitazione Etna 2013 quello di consolidare le procedure operative interministeriali ed interagenzia, accrescere la capacit di cooperazione di tutti gli attori istituzionali individuati nei piani di intervento, addestrare gli equipaggi coinvolti, verificare la funzionalit e lade-
guatezza delle dotazioni antinquinamento. Lultimo atto dell Etna 2013 si terr il mattino del 30 maggio a bordo di Nave Orione, in porto a Catania, con un momento di incontro fra tutti i partecipanti per analizzare in modo congiunto lesercitazione in mare e trarne i giusti insegnamenti ed indicazioni. La Marina Militare affida annualmente lorganizzazione e la condotta della esercitazione antinquinamento al Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera (Comforpat), con sede ad Augusta, che assicura, tra le altre mansioni di istituto, le attivit di presenza e sorveglianza nel Canale di Sicilia. Le forze navali di Comforpat garantiscono la presenza in alto mare, 365 giorni allanno, di almeno una nave impegnata nella vigilanza delle attivit di pesca e nel controllo dei flussi migratori, attivit che han-
no reso possibile, nel solo anno 2012, il salvataggio in mare di oltre 2500 vite umane. Fra le proprie 16 unit navali, Comforpat annovera 6 Pattugliatori daltura, finanziati con fondi dellallora Ministero della Marina Mercantile (oggi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) nel quadro della legge sulla difesa del mare, che dispongono di attrezzature per la lotta allinquinamento marino da idrocarburi. In particolare, sono dotate di barriere pneumatiche galleggianti per il contenimento in superficie degli inquinanti, di uno skimmer per la rimozione ed il recupero delle sostanze oleose, idonee casse per laccumulo delle sostanze recuperate, di sistemi per lo spargimento di agenti disperdenti sullarea inquinata ed infine di un laboratorio chimico per lanalisi speditiva degli inquinanti. Tre di questi pattugliatori prenderanno parte alla fase in mare dellEtna 2013: Nave Orione, Nave Libra e Nave Cassiopea. Di seguito il calendario della tre giorni. Marted 28 maggio (oggi): VI Seminario sulla lotta allinquinamento da idrocarburi in mare (brochure in allegato), alle ore 1600 presso lauditorium della Citt della Scienza del Centro Universitario per la Tutela degli Ambienti Naturali e degli Agroecosistemi (Cutgana), in via Scuto Costarelli 69, Catania. Termine previsto per le ore 1845. Mercoled 29 maggio (domani): fase in mare, nelle acque antistanti lArea Marina Protetta Isole Ciclopi, con possibilit di imbarcare su Nave Libra, pattugliatore della Marina Militare che parteciper attivamente con tutti i propri mezzi antinquinamento allesercitazione. Limbarco previsto a mezzo Motovedetta della Capitaneria di Porto alle ore 0730, con incontro alle ore 0715 presso piazzale antistante Direziomare Catania, allinterno del porto di Catania. Rientro stessa modalit per le 14,00/14,30. Gioved 30 maggio: incontro alle ore 1000 su Nave Orione, ormeggiata nel porto di Catania, fra tutti i partecipanti per analizzare in modo congiunto lesercitazione in mare e trarne i giusti insegnamenti ed indicazioni. Termine previsto per le ore 11,30.
A punire la formazione di Orazio Pidatella, quel Carmelo Bonarrigo che era stato proprio il capitano dei gialloverdi nellanno della promozione in D e nel bel campionato.
Dopo la pallanuoto, anche il Palazzolo costretto a fare un "passo" indietro. Allo Scrofani Salustro partita brutta e tirata finita 0-1 che sancisce la salvezza del Ragusa attraverso i play out. I favoriti della vigilia, il Palazzolo, retrocede in Eccellenza, dopo due anni di serie D. A punire la formazione di Orazio Pidatella, quel Carmelo Bonarrigo che era stato proprio il capitano dei gialloverdi nellanno della promozione in D e nel bel campionato della scorsa stagione. I gialloverdi, nonostante il doppio risultato a disposizione, escono battuti per 1-0 dal sintetico di via Campailla e lasciano dopo due stagioni il massimo campionato dilettantistico. A condannare gli uomini di Pidatella una zampata di capitan Bonarrigo che alla mezzora del primo tempo batte Scordino. Palazzolo incerottato, con Mazzeo e Aperi nome. La cronaca. Al 15 bella incornata di Aperi. Palla alta sulla traversa. Partita avara di emozioni ma alla mezzora il Ragusa passa in vantaggio. Cross dalla sinistra di Arena, Bonarrigo spizzica il pallone quanto basta e insacca. Il Palazzolo, sotto di un gol, solo nella ripresa riesce a spingere con convinzione portandosi pi volte pericolosamente dalle parti di Ferla. Al 70 ci prova Martines con un calcio di punizione allincrocio dei pali che lestremo difensore ragusano in tuffo devia in angolo. Al 75 calcio dangolo di Martines. Alderuccio incoccia di testa spedendo fuori di un soffio. Nel finale i gialloverdi danno vita ad uno sterile assalto, reclamando anche un calcio di rigore con Costanzo, ma dopo 6 di recupero il signor Balice di Termoli dichiara chiuse le ostilit. Ragusa salvo, Palazzolo retrocesso in Eccellenza.
SPORT Siracusa
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in campo nonostante le precarie condizioni fisiche, che fino al gol sembrava poter gestire la partita ma dopo lo svantaggio non riesce ad accennare una reazione degna di tale
Ciclismo. A Canicattini, trionfa il team Danieli Sicilia con il giovane ragusano Emanuele Cascino
Dopo il 1 Memorial Santo Tavana del 1 Maggio scorso, dedicato al medico e ciclista canicattinese scomparso lo scorso 27 ottobre a soli 46 anni, la squadra che Tavana ha curato da team manager, la Team Danieli Sicilia, torna a stravincere sul duro circuito cittadino ed extracittadino di Canicattini Bagni, aggiudicandosi anche l11 Trofeo Pantalica Juniores e il 4 Giro Ciclistico Citt di Canicattini Bagni, con il giovane ragusano Emanuele Cascino che ha percorso i 78 km della gara in 2h e 41. Alle sue spalle, distanziato di qualche minuto, Mario Fichera del Progetto Giovani Patern Team Uccellatore, 3 ancora Team Danieli con Seby Tanasi, e al 4 posto il compagno di squadra Lino Spada. Come si detto, un percorso duro quello disegnato gi lo scorso anno dagli organizzatori, lA.S.D. Consorzio delle Associazioni della Provincia di Siracusa, presieduto da Nunziatina Russo, in collaborazione con braccio di ferro con la Caneva - Renault Amar, che invece lo scorso anno aveva fatto enplein. Alla corsa presenti assieme al sindaco Paolo Amenta e allassessore allo Sport, Salvatore La Rossa, tutto il vertice regionale della Federazione Ciclistica Siciliana, dal presidente Salvatore DAquila al vicepresidente Sergio Monterosso, al presidente provinciale Angelo Pistritto. Sono stati loro a consegnare i premi ai primi tre arrivati e alla Societ vincitrice di questo 11 Trofeo Pantalica Juniores e 4 Giro Ciclistico Citt di Canicattini Bagni, su cui cala il sipario, pensando gi alla prossima edizione, magari con un circuito meno duro che possa garantire un maggiore confronto tra i corridori e le squadre partecipanti, che ci si augura in numero sempre maggiore. Anche perch, come ha sottolineato il primo cittadino canicattinese salutando i protagonisti e gli organizzatori, il Pantalica un momento importante di promozione del nostro terri-
il Comune di Canicattini Bagni, Assessorato allo Sport guidato da Salvatore La Rosa. Un percorso di 5,2 km, da percorrere 15 volte, che partendo da via XX Settembre, davanti al Municipio canicattinese, ha portato i 36 corridori presenti allo start, lungo la salita di via La Vecchia, e poi via Garibaldi, via Carducci, e i 1600 metri durissimi della salita di Contrada Scocciacoppoli, appena fuori il centro abitato, con pendenza al 16% , per poi imboccare la lunga discesa di via Antonino Uccello, via Canale e
lo sprint nuovamente in via XX Settembre. E la durezza di questo circuito misto alla fine ha fatto la differenza con una rilevante selezione e consistenti ritiri, riducendo cos gli arrivi. Il Team Danieli, dunque, si aggiudica la coppa della Societ, e a ritirarla stato Giuseppe Tavana, fratello di Santo Tavana e valente team manager, soddisfatto per il risultato della squadra che questanno ha cos occupato quasi tutte le caselle pi importanti di questa corsa, in un duro
torio. Il ciclismo, daltra parte, per sua caratteristica proprio lo sport ideale per far ammirare i luoghi ed i paesaggi degli Iblei. Per cui quello che auspico che le edizioni a seguire possano coinvolgere non solo Canicattini Bagni, che continuer a sostenerla, ma lintero territorio ibleo e del Val dAnapo, ad iniziare dai luoghi patrimonio Unesco. Prossimo appuntamento con il ciclismo a Canicattini, che continua a cos a mantenere questo rapporto stretto con la due ruote sar per il 14 Giugno pomeriggio, quando si presenter il libro dellex presidente nazionale della Federazione Ciclistica Italiana, dal 1997 al 2005, Gian Carlo Ceruti, antropologo ed etnologo, Il ciclismo dalla Sicilia alla Toscana: antropologia di una migrazione, coniugando la storia dell'emigrazione, in particolare degli inizia del 900 dei canicattinesi e dei siciliani, del quale custode e memoria storica il Museo dell'Emigrazione di Canicattini Bagni, allo sport".
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