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I TEST PROIETTIVI

• L’uomo da sempre utilizza l'arte per esprimersi e il disegno è stato


una delle prime forme di comunicazione umana. Così anche per i
bambini, il disegno risulta utile sia dal punto di vista comunicativo
che da quello emotivo. Nella società in cui viviamo anche i più
piccoli sono soggetti allo stress, e l'arte è un ottimo antidoto che
migliora il benessere psico-fisico. Disegnare aiuta i bambini a
indebolire tensioni e preoccupazioni, è una valvola di sfogo per i
più irrequieti ma anche per i più timidi, esprime ciò che il bambino
non riesce a verbalizzare.
Cosa sono le tecniche proiettive?
• Per tecniche proiettive si intendono strumenti
di misura della personalità basati sulla teoria
psicodinamica (Anastasi & Urbina, 1997), che
prevedono la presentazione di stimoli
ambigui (tali da poter essere decodificati in
modi diversi), allo scopo di stimolare libere
produzioni (Dawes,1994)
Quali sono i test più utilizzati in età
evolutiva?
I reattivi proiettivi più usati in età evolutiva
sono:
Disegno Disegno
Test di
della figura della
Rorschach
umana famiglia
Children
Test Apperception
dell’albero Test (CAT-VERSIONE
TAT PER BAMBINI TRA 3 E 10

ANNI )
TEST DELLA
FIGURA UMANA
Test della figura umana
Nel disegno della figura umana il
bambino rappresenta
inconsciamente se stesso. Nel
1949 Korine Machover pose le
basi per una valutazione
psicodinamica del disegno della
figura umana che, da allora,
divenne un test proiettivo di
personalità.
È importante osservare determinati aspetti
nei disegni dei bambini:
Dimensione del disegno

Disposizione sul figlio

Proporzioni delle diverse parti del corpo

Il tratto grafico

Ombreggiature, annerimenti

Trasparenze
Interpretazione
Disegn Molto piccolo  livello di autovalutazione molto basso
o Molto grade  eccessiva sicurezza di sé.

Testa Grande  tendenze espansive e bisogno di comunicazione con


l’ambiente
Piccola  senso di inferiorità

Braccia Lunghe  bisogno di comunicazione e segno di affettività


Corte  insicurezza e timidezza

Gambe Lunghe  potrebbero rivelare il desiderio di crescere in fretta


Corte  stabilità e robustezza
I test
proiettivi
offrono
garanzia
di
oggettività
?
• Il presente articolo mette in evidenza il valore espressivo e comunicativo
che il disegno può talvolta assumere nei minori vittime di abusi come
quello sessuale, fisico, psicologico e neglect. Al fine di accogliere
informazioni utili sul presunto reato di abuso, diviene necessario
adoperare tecniche che risultino il più possibile rispettose dell’età della
vittima e dell’esperienza traumatica subita.

Tuttavia, mentre alcuni disegni presentano chiari


riferimenti a eventi di abuso sessuale
• Occorre ricordare che il Disegno della Figura Umana lascia emergere
dei «punti deboli» sul piano metodologico: non esiste alcun
automatismo di abbinamento fra la singola risposta al test ed il suo
significato psicologico.
I DFU presentano forti limitazioni e
carenze sul piano psicometrico, inteso come
scarsa:

Conoscenza
della Possibilità di
Validità Attendibilità Affidabilità
percentuale di generalizzazione
errore
Gli autori dell’articolo hanno analizzato 33 produzioni grafiche di
minori tra i 4 e i 17 anni, vittime di presunti abusi, confrontandole
con i risultati provenienti dalla letteratura sul tema.

• 11 minori
Gruppo A • Vittime accertate

• 11 minori
Gruppo B • Presunte vittime

• 11 minori
Gruppo C • Gruppo di controllo
Nell’analizzare le produzioni grafiche è stata adottata una griglia
costruita ad hoc dagli autori, composta da 68 «indicatori grafici»
tra cui

Posizione della
Pressione sul
Tipo di linea Cancellature Annerimenti figura nel
foglio
foglio

Omissioni o
Grandezza accentuazioni Presenza di
Incapsulamento
della figura di parti del genitali
corpo
Risultati
• Dei 68 «indicatori» solamente 6 sono risultati significativi:
1. «Se in basso»

2. «Figura del sesso opposto»

3. «Attributi sul Se»


• accessori di abbigliamento, gioielli, stampe sugli indumenti

4. «Benessere»
• rappresentazione di posture ed espressioni indicativi di uno stato di serenità e tranquillità

5. «Nessun colore»

6. «Parti del corpo non proporzionate»


Conclusioni
• Dai risultati ottenuti è stato possibile apprezzare unicamente la maggiore
frequenza solo degli indicatori grafici elencati, ma tale dato non consente di
discriminare in modo certo tra minori vittime di abuso e non. Alla luce di
queste osservazioni, è possibile dunque concludere che il DFU appare,
inadeguato nel ricercare «segni univoci di abuso». Tuttavia, non va
dimenticato come il DFU, rappresenti spesso una necessaria tecnica
integrativa all’intervista del minore, dimostrandosi frequentemente utile
nella raccolta e valutazione del minore chiamato a rendere testimonianza
(Cohen-Liebman, 1999). In questa prospettiva, tale strumento non andrebbe
utilizzato nei casi giudiziari come «prova» dell’eventuale abuso patito.
Riflessioni

• Nonostante tali punti critici, il disegno della figura umana rimane


un metodo di facile somministrazione, utile per la costruzione di
un legame terapeutico, soprattutto con i pazienti più ansiosi e
difesi, in quanto non è un metodo di approccio intrusivo, che
permette di indagare su quelle memorie che possono essere
vissute come traumatiche dal soggetto.
• La Dott.ssa Arden, del Centro di Psichiatria Genetica e dello Sviluppo
della facoltà londinese «King's College» ha condotto una ricerca su 7752
gemelli identici e non identici, con lo scopo di indagare se la loro
intelligenza fosse collegata alle capacità di disegnare la figura umana,
e quanto questo dato si mantenesse nel tempo.
La ricerca ha previsto due fasi:

1 2
• Somministrazione • Somministrazione
del test della figura del test della figura
umana a bambini di 4 umana agli stessi
anni bambini dopo 10
anni
Risultati
• I più alti punteggi al test del Disegno della Figura Umana erano
moderatamente associati ad alti punteggi ottenuti agli altri test utilizzati per
misurare l'intelligenza generale. Quello che ha sorpreso gli studiosi è stato
vedere come questo tipo di associazione fosse mantenuta dieci anni più tardi.

La Dott.ssa Arden, che ha guidato la ricerca, ha sottolineato come


l'associazione tra l'intelligenza mostrata nel Disegno della Figura Umana e
l'intelligenza generale sia moderata, perciò l'abilità nel disegno non
determina l'intelligenza.
• Un'altra interessante osservazione fatta da questo stesso studio riguarda
quanto le capacità di disegnare siano ereditabili.
• Gli studiosi hanno infatti osservato come, crescendo con la stessa
educazione e nella stessa famiglia, i gemelli monozigoti facevano disegni
molto più simili tra loro rispetto alle coppie di gemelli dizigoti.
Il disegno della famiglia
Il test del disegno della famiglia è una delle prove di
affettività infantile più conosciute, creata dallo
psichiatra Maurice Porot nel 1951.

• Questo strumento valuta il modo in cui il bambino o


l’adolescente percepisce le relazioni dell’ambiente a lui più
vicino. È una delle prove di affettività infantile più conosciute
che rileva la qualità dei vincoli, della comunicazione e il modo
in cui i bambini costruiscono la loro realtà a partire dai loro
rapporti familiari.
Come ben sappiamo i bambini portano sin dall’asilo ai propri genitori
i propri disegni, riteniamo che il disegno in generale sia utile sia per il
bambino, per dare spazio alla propria immaginazione e alla propria
creatività, sia nel nostro caso per il clinico, per scoprire un mondo
interno che i bambini non riuscirebbero a spiegare a parole.
Il disegno della famiglia per esempio ci consente di avere
una visione più ampia su come il bambino si integra nel
proprio nucleo familiare, la posizione che occupa, le
relazioni presenti
Es: gelosia verso uno dei membri, solitamente rivalità
fraterna
Situazioni e sentimenti non sempre percepiti dall’adulto
e spesso poco esplicite
COSA E’ UTILE OSSERVARE MENTRE IL BAMBINO DISEGNA?

• la collocazione dei personaggi sul foglio


• il primo e l’ultimo personaggio disegnato
• la vicinanza tra i personaggi
• le cancellature
• l’omissione o l’aggiunta di qualche membro
• l’espressione del volto dei personaggi
L’interpretazione avviene secondo 3 livelli :

• LIVELLO GRAFICO

• LIVELLO FORMALE

• LIVELLO DEI CONTENUTI


LIVELLO GRAFICO: LIVELLO DELLE
STRUTTURE FORMALI:
• Pressione sul foglio
• Tratto • Tempo di esecuzione
• Linee • Collocazione sul foglio del
• Ombreggiature gruppo familiare
• Annerimenti • Dimensione del disegno
• Direzione del gruppo familiare
• Staticità o movimento
• Stili di esecuzione
LIVELLO DI CONTENUTO:
Analitica: vengono prese in esame le
singole parti
Sintetica: vengono osservate
elementi, tipologia di famiglia,
atmosfera familiare, omissione di
parti del corpo
DFI (DISEGNO DELLA FAMIGLIA IMMAGINARIA)
Permette di operare un confronto tra la famiglia proiettata e quella
anagrafica.
Inchiesta DFI  porre le domande con elasticità.
• Soddisfatto del tuo disegno?
• Lo rifaresti uguale o aggiungeresti o toglieresti qualcosa?
• Descrivi la famiglia che hai disegnato, dando nome ed età?
• Dove sono?
• Cosa fanno?
• Che è il meno/più felice?
• Chi è il meno/più simpatico?
• Se tu ne facessi parte chi vorresti essere?
• Inventa una storia su questa famiglia.
Criteri generali:
L’interpretazione va fatta tenendo in considerazione sesso, età, ordine di nascita e
composizione del nucleo familiare del soggetto.
Prima si procede con un’interpretazione globale provvisoria e poi con
un’interpretazione dettagliata per arrivare alla valutazione dell’intero disegno.

DFI permette di esplorare:


Varie parti del sé, più o meno accettate a livello conscio;
Le azioni dei singoli personaggi, possono evocare la relazione oggettuale
strutturata dall’individuo nei primi anni di vita.
Se nel DFU ha disegnato i due personaggi nello stesso foglio può continuare ad
aggiungerli sullo stesso per espletare la consegna del DFI.
II disegno di Alessio 4 anni e 5 mesi.
Alessio a distanza di una settimana ha eseguito questi disegni
della famiglia. Il lavoro in alto rappresenta i membri della
famiglia senza mani e senza capelli. La discussione “A che
cosa servono le mani”, svolta successivamente con i bambini
della sezione ha comportato i risultati della scoperta: i bambini
hanno iniziato a disegnare le mani con le dita lunghe. Il
significato delle mani si riflette nel disegno in basso. Il
bambino non solo ha iniziato di raffigurare le mani, ma le
rappresenta grosse e grandi, esprimendo con ciò l’importanza
che hanno acquisito per lui. Il corpo più allungato segnala lo
sviluppo delle funzioni della percezione. In ambedue
raffigurazioni è presente il cane, che ha per il bambino un forte
elemento affettivo.
Vanessa 11 anni
Le due raffigurazioni rappresentano lo stesso disegno osservato con due tipi di illuminazione. Nel disegno in alto si
osserva Vanessa con la mamma, in basso, con l’utilizzo di una fonte di luce adeguata si può vedere la figura umana
cancellata con la gomma.
La bambina in questa maniera trova il modo per “eliminare” dal proprio mondo la persona la cui presenza le
comporta il dolore:: ha cancellato la figura del babbo che ha abbandonato la famiglia.
Vanessa probabilmente vive gli sentimenti ambivalenti: il fatto di aver disegnato il padre indica il desiderio
inconscio dei contatti con lui.
La bambina ha sottoscritto le figure rappresentanti lei e la sua mamma e le ha rifinite con cura.
Disegno della famiglia di Riccardo, 11 anni; il nonno, poco apprezzato dal
ragazzino, è disegnato lontano rispetto al nucleo familiare.
Edoardo, autore di questo disegno ha 8 anni. Il bambino
soffriva molto la mancanza del padre medico che vedeva
molto poco.
Flavio 11 anni; nel suo disegno della famiglia, lui e la mamma, con cui ha
un ottimo rapporto, sono le uniche figure ad essere disegnate sorridenti.
Disegno della famiglia ed attaccamento (Attili G., 2007)
Tuttavia gli studi condotti fino ad oggi (Attili e Vermigli, 2000)
permettono di attribuire una possibile tipologia di attaccamento
Di seguito alcuni esempi di disegni che permettono di rilevare il
tipo di soggetto/attaccamento attraverso il disegno della
famiglia:
Soggetti sicuri
Le braccia larghe indicano il
legame fra i componenti

I soggetti poggiano sullo stesso


piano

L’individuo che disegna è


sempre presente nella
rappresentazione grafica

I personaggi non hanno parti


mancanti
Soggetti evitanti
Frequentemente le persone non
hanno mani, o altre parti del
corpo, o presentano volti vuoti

Il soggetto si pone spesso, come


è evidente nel seguente disegno
distante dal padre e dalla
madre

I personaggi sono spesso


coinvolti in attività separate.

Appaiono distanti fra loro e posti


di spalle, i volti sono spesso
sorridenti.

E’ frequente l’incapsulamento
dei personaggi
Soggetti ambivalenti

I personaggi disegnati non hanno


proporzioni, infatti sembrano tutti
dei bambini

I personaggi non sono poggiati su


un piano e appaiono fluttuanti

I volti rappresentano un volto


neutro
Soggetti disorganizzati

Solitamente la famiglia disegnata è


completamente inventata

Hanno volti che raffigurano espressioni


positive

Il soggetto si disegna spesso lontano dalla


mamma come in figura
Corman ‘Il disegno della famiglia’ cap.8 Vediamo ad esempio il disegno di Cinzia qui
accanto, primogenita di 11 anni con due sorelle
minori di 8 e di 5 anni. Essa disegna con molta
cura i componenti della propria famiglia ma non
disegna se stessa, questo può significare che egli
è male adattato alla sua famiglia, che non
percepisce se stesso come facente parte della
propria famiglia.
In una recente ricerca (PASSI TOGNAZZO D. e
ZANETTIN ONGARO F., Contributo allo studio
del vissuto psicologico del bambino sordomuto,
Arch. Ital. di Otologia, fonologia e
Laringologia, I, 3, 1973.), è stato riscontrato che
vi sono bambini che non rappresentano se stessi
nel disegno ella famiglia, questo atteggiamento
si manifesta frequentemente (44%) in un
campione di bambine sordomute. La propria
minorazione le porta a svalorizzarsi, a percepire
se stesse come escluse dal contatto con i
familiari., ma « dimentica » di disegnare se
Dal posto che occupano i personaggi del
disegno si possono fare delle ipotesi sui
legami affettivi che secondo il bambino
esistono tra i familiari, su come egli
percepisce i loro rapporti. Vediamo ad
esempio il disegno di Antonio. Antonio
ha 12 anni ed è il primogenito di tre
figli. Antonio esprime in tal modo come
egli viva l'intimità tra il padre e i figli,
soprattutto i due più piccoli, mentre
verso la madre manifesta il desiderio di
avere quella che Corman chiama la «
relazione a distanza », che è sempre un
segno di rapporti difficili tra i
personaggi.
CONCLUSIONI
A seguito delle ricerche e approfondimenti svolti, è possibile
ritenere tale tecnica utile ma non sufficiente per fare una diagnosi.

In accordo con «La specificità delle tecniche proiettive e i limiti del


dibattito sulle loro proprietà psicometriche» G. Balboni R.Cubellin,
riteniamo che non sia l'uso delle tecniche proiettive ad essere
inadeguato, quanto piuttosto le valutazioni di tali test a risultare
talvolta improprie e avventate, portando così a decisioni sbagliate. Pur
tenendo in considerazione i limiti psicometrici di tali test, come scarsa
validità e attendibilità, riteniamo che tali punti critici non siano
sufficienti per sospendere il loro utilizzo: in alternativa, le tecniche
proiettive si potrebbero utilizzare come metodo di raccolta di dati
aggiuntivi piuttosto che come "prove" definitive.
Bibliogafia/Sitografia
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4979-il-disegno-dei-bambini
-piccoli-puo-predire-l-intelligenza-nel-corso-della-vita.html

http://www.oggitreviso.it/pedofilo-abusava-dei-figli-della-convivente-11
730

https://crescerefiglialtrui.typepad.com/crescere_figli_altrui/2011/11/il-b
ambino-abusato-4-leggere-la-comunicazione.html
http://www.today.it/mondo/prete-abusi-bimba-disegni.html

https://www.psicologiagiuridica.eu/sui-disegni-dei-bambini-come-rivelatori-
di-abuso-sessuale/2016/05/27/

file:///C:/Users/User/Desktop/progetto%20tecniche%20proiettive/1824-078
X-23628-9.pdf

A Critique of Lilienfeld et al.’s (2000) “The Scientific Status of Projective


Techniques” HIBBARDCRITIQUE OF LILIENFELD ET AL. (2000)
Stephen Hibbard Department of Psychology University of Windsor
JOURNAL OF PERSONALITY ASSESSMENT, 80(3), 260–271 Copyright
© 2003, Lawrence Erlbaum Associates, Inc.
FINE!!

Vi ringraziamo per l’attenzione

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