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3) la massima della relazione/rilevanza tiene conto di quanto sia auspicabile non allontanarsi
dal tema e presentare argomentazioni che siano in relazione l'una con l'altra.
4) la massima della maniera prevede che bisogna essere chiari e ordinati nel raccontare.
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La classificazione finale in categoria si basa su un punteggio complessivo di coerenza che emerge
da una valutazione non so delle esperienze ma essenzialmente del mondo in cui il soggetto
descrive riflette su di esse. L’adult attachment interview consente quindi di classificare gli individui,
nelle seguenti categorie, ciascuna delle quali si articola in sottocategorie.
F(Free) sicuri/autonomi, liberi
Le persone sicure utilizzano un discorso che rivela il rispetto dell'interlocutore lo sforzo di rendere
chiaro quello che dicono; danno l'impressione di considerare importanti le relazioni di
attaccamento e ritengono di esserne
stati influenzati. Sono obiettivi nel
giudicare le loro relazioni affettive. La
narrazione è coerente, la
descrizione delle relazioni con i
genitori si basa su memorie di episodi
specifici. L'intervistato
sembra a suo agio con la tematica può
infatti descrivere in maniera credibile
uno o tutti e due i genitori come
affettuosi nella sua infanzia o dare
l'impressione di riflettere sulle sue
esperienze, nel caso non siano state
affettuose virgola e appare evidente che il soggetto non è regolato da meccanismi di difesa.
E(Entangled) invischiati/preoccupati
I soggetti di questa categoria sono regolati da
una libera attivazione del sistema
dell'attaccamento causa da esperienze
precoci di cure intermittenti. Processi di
esclusione difensiva delle emozioni dolorose
l'italiano fuori dal riconoscimento del
bisogno di essere confortati riportano a
focalizzarsi sulla paura di essere trascurati e
sulla rabbia nell'ipotesi che ciò avvenga.
Nella loro narrazione sono straripanti,
eccessivi con frequenti digressioni che
rendono incomprensibili il senso della loro
reale esperienza.
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Naturalmente è possibile, che le relazioni di accudimento siano influenzate dal temperamento del
piccolo perlomeno dall'interazione tra le caratteristiche della madre e quelle del piccolo. Già al
concepimento, infatti, inizia un processo di interazione tra il corredo genetico e l'ambiente
intrauterino; questa interazione tra organismo e ambiente tutte le età successive; eppure, è
possibile individuare un contributo specifico del bambino allo strutturarsi della relazione di
attaccamento. Thomas e Chess individua alcune caratteristiche definite temperamentali e ne
parlano in termini di attività, ritmicità, approccio, adattabilità, intensità, umore, perseveranza,
distraibilità, soglia sensorio-percettiva.
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contingenti con i suoi segnali a pesare sulla forma in cui si struttura la relazione affettiva; emerge
infatti che le madri con un modello operativo interno sicuro riescono a instaurare una relazione
basata in larga parte su comportamenti di aiuto e di contatto malgrado i loro figli siano classificati
come difficili per temperamento, mentre le madri insicure nei loro modelli interni sono critiche e
controllanti con i loro figli difficili, ponendosi come fattore di rischio che si aggiunge al rischio
costituito dal temperamento infantile.
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