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« Tu, di questa famiglia, chi preferisci? » La zona del foglio in cui è localizzato il disegno ha pure un
« Se tu facessi parte di questa famiglia, chi vorresti essere? » (Op-
significato, tenendo conto di quello che è il simbolismo spa-
pure, nel caso che il bambino abbia disegnato la propria famiglia:
« Quale altra persona desidereresti essere? »). ziale. Disegnano sulla zona superiore i sognatori, gli idealisti, i
soggetti che hanno forti aspirazioni. La parte inferiore è prefe-
E dopo ciascuna risposta si chiede « Perché? ». rita dagli astenici e dai depressi. Un disegno localizzato tutto
sulla sinistra, zona che simbolizza il passato, è considerato di
Sia che si segua il metodo di far disegnare la propria famiglia, soggetti che tendono a regredire verso la loro infanzia, a rifu-
sia che si chieda di disegnare una famiglia, è indispensabile co- giarsi nel passato. Infine il disegno localizzato sulla destra del
noscere la composizione reale della famiglia del soggetto per foglio esprimerebbe l'atteggiamento del soggetto che tende verso
poter confrontare con questa la famiglia disegnata. il futuro.
7. D. PASSI TOGNAZZO.
Fig. 15
IL TEST DELLA FAMIGLIA 179
1 In altri casi, come vedremo più avanti, può esprimere una reazione
depressiva.
2 PASSI TOGNAZZO D. e ZANETTIN ONGARO F., Contributo allo studio
del vissuto psicologico del bambino sordomuto, Arch. Ital. di Otologia,
fonologia e Laringologia, I, 3, 1973.
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182 D. PASSI TOGNAZZO
adesso » (vedi fig. 20) ' Valeria esprime così chiaramente il suo
desiderio che il padre torni a far parte della sua famiglia. Essa
nega una realtà penosa, che le procura dolore reintroducendo
nella famiglia il padre che in realtà è assente.
Posto in cui si colloca il bambino in rapporto ai familiari.,
Il posto in cui si pone il bambino rispetto ai familiari è molto
indicativo. Per esempio un bambino un po' coccolato dai geni-
tori, un po' tiranneggiato dal fratello maggiore si disegna fra
i due genitori come per farsi proteggere. È il caso di Francese»,
una bambina intelligente ma un po' timida di 8 anni, con un
fratello di 15 col quale litiga abbastanza spesso. Alla consegna
di disegnare una famiglia, Francesca disegna in realtà la propria
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Flg. 23
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si colloca tra i genitori, ma più vicino al papa che alla mamma. disegnato, mentre gli altri sono disegnati bene, si tratta quali
Il fratello è relegato all'ultimo posto. Dalla madre si apprende sempre di un membro della famiglia verso cui il bambino provi
che il marito è molto paziente e affettuoso coi figli, specie con un certo risentimento.
il più piccolo, Èrcole, il quale è stato molto malato e ora è Un dato abbastanza frequente, con cui si può manifestare la
« nervoso », poco socievole, e geloso del fratello. Nel suo di- s valorizzazione di un personaggio è l'assenza delle braccia. In
segno della famiglia Èrcole mostra tutto il suo affetto e la sua certi casi, secondo Porot ' vengono soppresse simbolicamente le
ammirazione per il padre, dal quale sembra aspettare sostegno e braccia di una madre o di un padre che hanno la mano troppo
protezione. La sua gelosia per il fratello è manifestata dise- lesta. Se l'amputazione delle braccia viene fatta alla figura del
gnandolo all'ultimo posto, fuori dalla zona di protezione dei ge- soggetto stesso ciò sarebbe in relazione, secondo Corman2 a un
nitori e con correzioni, tutti dati che, come vedremo subito, sono senso di colpa legato all'azione di prendere o di toccare.
indice di svalorizzazione. Vediamo un esempio di svalorizzazione. Michela è una bam-
La svalorizzazione di un personaggio può esprimersi in di- bina molto intelligente di 8 anni, ultimogenita con due sorelle,
versi modi. Paola di 22 anni e Mara di 16. Nel disegno della famiglia
a) II personaggio svalorizzato è disegnato per ultimo, di so- (fig. 25) la bambina divide il nucleo familiare in due zone di-
lito all'estrema destra, talvolta proprio sul bordo del foglio come stinte: sopra le figlie, sotto i genitori. Probabilmente essa avver-
se per lui non vi fosse posto. te con risentimento il legame affettivo dei genitori, perciò li
colloca in una ben localizzata « parte genitori ». Delle tre figlie
b) È disegnato più piccolo degli altri proporzionalmente al- lei è la più valorizzata in quanto si disegna per prima e con
l'età. i pattini ai piedi. Nella zona dei genitori disegna per prima la
e) Può essere situato in disparte oppure al di sotto degli altri. madre e la valorizza raffigurandola con dimensioni maggiori degli
d) È disegnato meno bene degli altri, in modo imperfetto, con altri adulti e curandone particolarmente i tratti del viso e gli
correzioni o con particolari importanti mancanti. ornamenti del vestito. Infine dopo lunga esitazione si accinge a
disegnare il padre, ma appena tracciato il contorno della testa lo
e) Può essere disegnato senza il nome quando tutti gli altri cancella, e infine lo disegna decisamente più piccolo di tutti gli
personaggi lo hanno. altri personaggi e posto al limite del foglio, quasi non facesse
/) Può essere sottolineata la sua svalorizzazione da un giu- parte della famiglia. Il padre è così decisamente svalorizzato il
dizio negativo che appare nell'eventuale inchiesta. che indica che la bambina prova per lui indifferenza, se non
addirittura ostilità.
Il personaggio così svalorizzato è il più indifferente al bam- I suoi sentimenti vengono confermati nell'inchiesta, dove la
bino, o addirittura quello verso cui egli manifesta maggior osti- bambina risponde: « Preferisco la mamma che è riuscita meglio.
lità. Le svalorizzazioni grafiche di solito non hanno niente di
volontario, ma sono un modo inconscio di manifestare la di-
sapprovazione o il rifiuto verso un membro della famiglia. Se 1 POROT M., Le dessin de la familie, Revue de Psychol. Appi., 1965,
Fig. 25
196 D. PASSI TOGNAZZO
tello più piccolo non lo ricordo più ... ne invento uno ... Mau-
rizio, come un mio amico ». Dal disegno e dal commento risulta
quindi che Rosalia non ha accettato la nascita del fratellino, in
quanto questi porta via alla bambina parte delle cure a cui la
salute cagionevole l'aveva abituata. Il rifiuto è tanto forte che,
non solo cambia il nome al neonato ma, quel che è più interes-
sante, questi viene rappresentato come non fosse ancora nato:
la famiglia quindi viene fatta regredire all'epoca in cui Rosalia
non aveva ancora un nuovo rivale nell'affetto dei genitori.
L'atteggiamento di regressione può manifestarsi ancora più
facilmente quando la consegna che viene data non è « Disegna
la tua famiglia » ma « Disegna una famiglia ». Il bambino in
questo modo ha maggiore libertà di staccarsi dalla realtà obbiet-
tiva e può così, volendo, regredire al tempo in cui non doveva
dividere le cure dei genitori con un rivale. Un primogenito può
ad esempio disegnare una famiglia con un figlio unico, di età
corrispondente a quella che egli aveva quando il fratello non
era ancora nato. Oppure può manifestare il proprio desiderio
di avere per sé le cure e l'attenzione dei genitori identificandosi
ad un lattante. Vediamo il caso di Gianni, un bambino di 8 anni
secondogenito, con una sorella di 10 anni e un fratellino di 3.
A Gianni viene chiesto di disegnare « una famiglia qualunque,
di sua invenzione ».
Nel suo disegno (fig. 28) Gianni traccia dapprima un bambino
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piccolo in una specie di culla, poi un bambino che potrebbe rap-
presentare il fratello, e per terza una bambina che potrebbe es-
sere la sorella; seguono poi il papa e la mamma. Mentre disegna
Gianni da le seguenti spiegazioni: « C'è un bambino piccolo
nella slitta, che però è come un lettino e può scivolare. Sono
tutti in montagna con la neve, il papa con gli sci, la mamma
con la slitta ». Poi aggiunge (e da ciò si capisce che egli ha in-
!f teso disegnare in realtà la propria famiglia) : « Manco io, ma
non mi piace andare in montagna col freddo, mi piacerebbe es-
sere in un bel lettino al calduccio, come questo bambino ».
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206 D. PASSI TOGNAZZO
teniamo presente che Teresa vede Angela oggetto di cure par- Paola è una bambina di 7 anni, terzogenita con un fratello di
ticolari, in quanto è la più piccola in famiglia, nonché di con- 14 anni e una sorella di 11. La madre dichiara che è molto
fronti sfavorevoli nei suoi riguardi. attaccata al padre e con lui i rapporti sono tali che tenderebbe
Quanto al trasferimento, sia pur temporaneo, di Teresa presso a escludere la madre. A sua volta la bambina dichiara d'amare
l'abitazione dei nonni, è stato probabilmente vissuto dalla bam- « un po' più il papa che la mamma, perché è meno severo,
bina come un rifiuto dei genitori, che le hanno invece « pre- lascia che sia la mamma a rimproverare e a volte gioca con
ferito » Angela. Ciò spiega, almeno in parte, perché Teresa si me ». Questa situazione affettiva viene confermata dal disegno
esclude dal disegno della famiglia e perché desidera essere al della famiglia (fig. 32) dove Paola disegna per prima sé stessa,
pósto della sorella. Comunque sia, l'esclusione della propria fi- valorizzandosi con dei bottoni, poi subito dopo, vicino a lei, il
gura sta ad indicare che Teresa vive un profondo sentimento padre. Quindi, quasi in secondo piano, vengono gli altri fami-
di insufficienza, di non accettazione da parte dei familiari, il che liari: il fratello, la sorella, la zia e per ultima la madre, allon-
spiegherebbe il suo comportamento timido e depresso. tanata al massimo dal padre dal quale è separata da ben tre
Consideriamo ora la situazione edipica quale si esprime nel familiari. Il disegno esprime quindi il desiderio di Paola di avere
disegno della famiglia. Il bambino ha vari modi per manife- il padre tutto per sé e di allontanare la madre dal padre. La sua
stare il conflitto edipico. Può ad esempio disegnarsi vicino al ostilità verso la madre è evidente. Possiamo quindi affermare
genitore del sesso opposto e lontano da quello dello stesso sesso. che Paola non ha risolto il complesso edipico, che vuole valo-
Oppure può manifestare la sua aggressività verso il genitore del- rizzare se stessa agli occhi del padre e nello stesso tempo sva-
lo stesso sesso con la sua svalorizzazione o anche, in casi estremi, lorizzare la madre.
con la sua esclusione dal disegno. O anche, può manifestare nel Il disegno della famiglia può mettere in luce anche i casi di
corso dell'inchiesta la sua identificazione con il genitore del pro- situazione edipica invertital, cioè la situazione affettiva che si
prio sesso. realizza quando il bambino dirige la propria affettività verso il
Vediamo degli esempi. Riprendiamo in esame il disegno di genitore dello stesso sesso e si identifica col genitore di sesso
Alessandra (fig. 26) che abbiamo considerato come esempio di opposto. In questo caso nel disegno vengono espressi sentimenti
reazione aggressiva verso la sorellina. Ma questo disegno ci dice opposti a quelli che si verificano nella situazione edipica nor-
anche qualcosa d'altro. Infatti Alessandra disegna per primo il male, e cioè amore per il genitore dello stesso sesso e ostilità
padre, al centro, poi se stessa, situata vicino al padre e valo- verso il genitore di sesso opposto. Ne abbiamo riscontrato un
rizzata per le notevoli dimensioni e il nastro sui capelli. La chiaro esempio nel disegno di una bambina di 10 anni, Tiziana,
madre viene disegnata come terza, più piccola della figlia, e la primogenita con una sorella di 9 anni. Alla richiesta di dise-
parola mamma è stata scritta con un errore, poi corretto. Quindi
questa valorizzazione di se stessa, e nel contempo, la svaloriz- 1 Sappiamo dalla psicoanalisi che possono verificarsi dei casi di situa-
zione edipica negativa quando la madre è autoritaria e possessiva. Ciò
zazione della madre e il collocarsi vicino al padre (benché tut- costituisce una difficoltà nella formazione dell'Edipo normale perché il
tavia non osi separare la madre dal padre) ci dicono che Ales- bambino maschio tenderà a continuare a identificarsi con la madre invece
che con il padre; a sua volta la bambina che abbia una madre possessiva
sandra vorrebbe essere la più importante agli occhi del padre, e un padre debole fa fatica a dirigere la corrente affettiva verso Ù padre e
vorrebbe averlo tutto per sé. a staccarsi dalla madre.
IL TEST DELLA FAMIGLIA 209
La famiglia incantata
La casistica considerata dimostra che il test del disegno della
famiglia è uno strumento molto utile per capire come il bam-
bino vive il suo rapporto affettivo con i membri della sua fa-
miglia. Tuttavia a volte le difese dell'io non permettono una
proiezione sufficiente per trarre utili indicazioni. Questo avviene
soprattutto quando la consegna è: « Disegna la tua famiglia »,
per cui il bambino deve attenersi più strettamente alla realtà
obbiettiva. Allora si può ricorrere a un artificio. Quando il bam-
bino ha terminato di disegnare la propria famiglia si dice:
« Ora facciamo un gioco: immaginiamo che tu sia un mago
(o una fata, per le bambine) e che la matita sia una bacchetta
magica. Con la bacchetta tu devi trasformare ciascuna delle per-
8. D. PASSI TOGNAZZO.
Fig. 32
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Fig. 33
Fig. 34
212 D. PASSI TOGNAZZO
sone della tua famiglia in un'altra cosa, quella che vuoi a tuo
piacere. Disegna su questo foglio la tua famiglia così trasfor-
mata ». Alla fine del disegno si può chiedere al bambino perché
ciascuna persona è stata trasformata in quel determinato og-
getto o animale. Si possono così avere, tramite il simbolismo
del disegno e le verbalizzazioni del soggetto, delle ulteriori in-
forma2Ìoni.
Vediamo un esempio. Fabio è un bambino di 9 anni, primo-
genito con una sorella, Rossella di 5 anni. Fabio litiga spesso
con la sorella ma è costretto a cedere per ordine della madre.
Quest'ultima è molto autoritaria e castiga spesso il bambino.
Il padre si intromette raramente nell'educazione dei figli.
Nel disegno della famiglia (fig. 35) Fabio mette in fila i mem-
bri della propria famiglia, in ordine di età e di statura, vale a
dire, nell'ordine, la sorella, se stesso, la madre, il padre. Il di-
segno non ci da troppe informazioni, poiché i personaggi sono
scarsamente differenziati; l'unico indizio è fornito dall'ordine di
esecuzione: la sorella, disegnata per prima e col nome scritto
per intero, viene considerata probabilmente la più importante
della famiglia, mentre il padre, eseguito per ultimo sembra es-
sere indifferente al bambino. Tuttavia il disegno non ci dice
niente delle tensioni che probabilmente Fabio avverte, dato quel-
lo che si sa dai dati anamnestici. Allora si è chiesto a Fabio di
disegnare la famiglia « incantata ». Il disegno e le relative spie-
gazioni si vedono nella fig. 36. Fabio trasforma la sorella in
una pesca « perché si mangia ». In questo modo può farla spa-
rire e liberarsi di lei. Il padre viene trasformato in una pistola
« perché quando grida sembra che spari ». A parte la verbaliz-
zazione che ci dice come il padre venga considerato uno che fa
solo rumore, notiamo il simbolo fallico della pistola, che pos-
siamo collegare alla rivalità edipica col padre. Infatti anche per
se stesso Fabio ha scelto la trasformazione, in un simbolo fal-
lico, un aereoplano, anche se la verbalizzazione « perché mi piace
volare » ci fa pensare a un desiderio di evasione e di libertà.
IL TEST DELLA FAMIGLIA 215
Fig. 36
IL TEST DELL'ALBERO 217
CAPITOLO NONO Amministrazione
// test dell'albero (Der Baumtest) Col reattivo dell'albero si possono esaminare sia gli adulti
che i bambini. Dopo aver messo il soggetto a proprio agio per
adattarlo alla situazione d'esame, gli si consegna un foglio dì
carta bianca, del formato per macchina da scrivere e una matita
semimorbida. Al soggetto si da la seguente consegna: « La
prego di disegnare un albero da frutto ' come meglio può. Potrà
usare l'intero foglio ».
Ai bambini piccoli che non comprendono l'espressione « albe-
ro da frutto » si può semplicemente chiedere di « disegnare un
albero ».
Se il disegno che viene eseguito è poco significativo, o ha
Una delle più note tecniche proiettive, basata sul disegno, è una forma convenzionale, di tipo scolastico, oppure se il sog-
il test dell'albero. Il primo ad avere l'idea di utilizzare il di- getto ha disegnato un abete, si può chiedere di ripetere la pro-
segno di un albero per arrivare ad una diagnosi della perso- va: « Là prego di disegnare nuovamente un albero da frutto,
nalità è stato Emil Jucker. Il metodo è stato in seguito adottato ma del tutto differente da quello già disegnato ».
da altri studiosi in maniera però piuttosto soggettiva, finché Ad eventuali domande del soggetto si risponde che è libero
Karl Kock arrivò a dare a questa tecnica una sufficiente validità di eseguire la prova come meglio crede, purché rispetti le
obbiettiva pubblicando nel 1949 un manuale ', in seguito am- istruzioni.
pliato con successive edizioni, in cui presenta i risultati di un'in- Si può permettere al soggetto di usare una gomma da cancel-
dagine eseguita su vasta scala esaminando col reattivo dell'al- lare, ma in questo caso l'esaminatore deve seguire il disegno in
bero numerosi soggetti di età, livello mentale, scolarità, sesso e modo da notare le eventuali cancellature.
condizioni sociali diverse.
L'ipotesi che sta a fondamento di questa tecnica proiettiva è Interpretazione
molto semplice: considerato l'albero simbolo dell'uomo per l'ana-
logia della posizione eretta, l'albero disegnato viene a simboliz- Si tiene conto innanzitutto del simbolismo spaziale. Koch si
zare la persona che lo disegna. Pertanto il modo in cui un in- basa sullo schema grafico di Max Pulver che nell'interpretazione
dividuo disegna un albero ci dirà qualcosa sulla sua personalità; della scrittura distingue quattro zone aventi ciascuna un signi-
per esempio qualsiasi disarmonia nel disegno esprimerà delle ficato simbolico. La zona alta rappresenta la zona spirituale, in-
disarmonie nella personalità stessa. tellettuale e mistica; la zona bassa rappresenta la zona mate-
1 KOCK K., Der Baumtest, Hiiber, Bern, 1949, trad. it. O. S., Firenze, ' Renée Stora, in Francia, ha modificato la consegna come segue: « La
prego di disegnare un albero, non importa quale, ad eccezione di un
1959. abete ».
218 D. PASSI TOGNAZZO IL TEST DELL'ALBERO 219
riale, l'inconscio, gli istinti. La zona sinistra rappresenta l'intro- rappresentano la parte più primitiva dell'io. Nel disegno esse
versione, l'attaccamento al passato, alla madre, le regressioni, le sono per lo più celate; vengono disegnate di solito dai bambini
fissazioni infantili. La zona destra rappresenta l'estroversione, le e da alcuni malati mentali e la loro presenza in un adulto è
relazioni con gli altri, la tendenza verso l'avvenire ed il pro- un'indice di arretrazione affettiva. Il tronco rappresenta l'io sta-
gresso. Poiché l'albero si sviluppa dal basso all'alto, la parte bile, la zona delle idee. L'insieme dei rami ci dice come l'in-
inferiore dell'albero rappresenterà l'origine della vita, la parte dividuo ha saputo esplicare le sue possibilità, il suo modo di
più primitiva dell'io, l'elemento inconscio; la parte superiore affrontare o di difendersi dal mondo che lo circonda. L'insieme
significherà l'espansione dell'io verso il mondo, verso il futuro, della chioma rappresenta ciò che è vistoso, che muta, che non
l'estrinsecazione della parte più evoluta e spirituale della per- è sostanziale; può esprimere anche una maschera dietro cui l'in-
sonalità. dividuo si nasconde.
Poiché quindi la linea di sviluppo dell'albero dal basso all'alto Il manuale di Koch è corredato da utili tabelle statistiche che
simbolizza il passaggio dall'origine della vita al futuro, dall'in- riportano per ogni età, a partire dai 6 anni, la frequenza per-
conscio al conscio, si interpreta il disegno di un albero con il centuale con cui compaiono determinati elementi nel disegno.
tronco allungato e i rami decisamente protesi verso l'alto come Attraverso i dati statistici da lui raccolti Koch ha potuto met-
espressione di un individuo che aspira all'estrinsecazione della tere in evidenza quali sono le forme primarie, cioè le forme di-
propria personalità; al contrario un albero con fusto corto e segnate nell'infanzia.
chioma appiattita ci farà sospettare di essere di fronte ad un
individuo dalla personalità repressa e coartata.
Occorre osservare inoltre se le parti dell'albero soprattutto Fusto a un solo tratto
quelle superiori, si estendono maggiormente a destra o a si- Deve essere considerato una forma primaria pura poiché que-
nistra. Sempre riferendoci al simbolismo spaziale, un albero che sto modo di rappresentare il fusto si riscontra solo prima dei
si estende verso la sinistra e il basso caratterizza una personalità 6 anni in soggetti normali. I soggetti frenastenici a 8 anni di-
inibita e introversa che si attacca al passato e si rinchiude in segnano ancora il fusto a un solo tratto nel 42% dei casi.
se stessa, mentre l'albero che si estende verso la destra e l'alto Dopo i 15 anni scompare anche nei disegni di questi soggetti;
rivela una personalità estravertita, in continuo contatto con il solo nei deboli mentali gravi il fusto a un solo tratto resta nel
mondo esterno. 18% dei casi anche nell'età adulta.
Anche nell'interpretazione grafologica l'accentuazione delle par-
ti superiori dell'albero (fusto corto, chioma grande) significa vi-
vacità intellettiva, interessi spirituali e ideali. Al contrario l'ac- Rami a un solo tratto
centuazione delle parti inferiori (fusto lungo, chioma piccola) Sono frequenti ancora a 7 anni (60%) mentre a 10 anni
esprime vivacità nell'ambito materiale, istintivo e pratico. scendono al 26%. Sono invece molto frequenti nei' minorati
Nel disegno dell'albero si distingue un nucleo stabile (radici, psichici. Nei normali le femmine disegnano rami a un solo tratto
fusto e rami) che rappresenta la parte sostanziale e durevole, molto più frequentemente dei maschi. Poiché è normale per un
dagli elementi di decorazione (fogliame, fiori, frutta). Le radici adulto disegnare i rami a tratto doppio, il ramo a tratto unico
IL TEST DELL'ALBERO 221
220 D. PASSI TOGNAZZO
Alberi a forma di croce Base del fusto che poggia sull'orlo inferiore del foglio
Si trovano nei disegni di bambini piccoli, sotto i 6 anni. I bambini sentono la necessità di appoggiare l'albero a una
A 7 anni si riscontrano ancora per il 10%. Nei minorati psi- base, caratteristica che viene messa in relazione al loro bisogno
chici adulti la frequenza è del 32%. di appoggio. Fino a una certa età tuttavia non riescono a dise-
gnare una linea di base; perciò appoggiano l'albero all'orlo del
Rami collocati nella parte inferiore del fusto foglio. Questa forma di espressione è molto frequente: a 7 anni
è del 74%, a 10 ancora del 31%, e solo dopo i 12 anni
I rami disegnati a partire dalla pa.rte inferiore del fusto si praticamente sparisce. I minorati psichici, al contrario dei bam-
possono considerare una vera e propria forma primaria, poiché bini normali, ottengono il massimo della frequenza a 10 anni
si trovano solo nei disegni di bambini piccoli. Dopo i 7 anni (52%) (evidentemente i più piccoli sentono meno dei bambini
infatti questa forma sparisce nei normali e rimane con una certa normali l'esigenza della base d'appoggio), in compenso manten-
frequenza solo nei deboli mentali. Perciò in un soggetto con gono questa forma più avanti con l'età: a 17 anni essa è an-
più di 8 anni, questa forma indica senz'altro un ritardo psichico. cora presente nel 22% dei soggetti. Secondo Koch possiamo
Un ramo singolo collocato nella parte inferiore del fusto si Considerare anche questa caratteristica una forma primaria; tut-
può trovare, anche se con bassa frequenza, a tutte le età. Esso
tavia essa nell'adulto non sarebbe un indice di ritardo intellet-
va considerato come un segno di ritardo parziale, cioè come un
tuale, ma è piuttosto l'espressione di una diversità nell'evolu-
residuo di elementi appartenenti a livelli di sviluppo precedenti.
zione affettiva, come dimostra la notevole percentuale (27%) di
Pertanto può essere indice di disarmonia affettiva, di infanti-
questa caratteristica riscontrata nei disegni di un campione di
lismo. negri (età media 15 anni).
222 D. PASSI TOGNAZZO IL TEST DELL'ALBERO
Base del fusto a tratti paralleli 16%, che poi diminuisce via via fino a scomparire •
Nei minorati psichici le stereotipie raggiungono, sempre fino V
Gli adulti normalmente disegnano i tratti della base del fusto 15 anni, una frequenza doppia dei bambini normali. PertUtO
leggermente inclinati o arrotondati. Nei bambini invece è fre- se la stereotipia appare nel disegno di un adolescente o di un
quente il disegno della base del fusto a tratti paralleli. A 7 anni adulto deve essere considerata un indice di ritardo o di regrei-
questa forma ha la frequenza del 46%. Poi diminuisce gradata- sione, a meno che non sia soltanto una manifestazione giocosa.
mente per quasi scomparire a 12 anni. Nei minorati psichici la Stereotipie accentuate si trovano nei disegni dei nevrotici os-
frequenza massima si ha a 9 anni (31%) e va diminuendo pro- sessivi.
gressivamente nelle età superiori. La presenza di questa forma
primaria in un adulto può significare un leggero ritardo nello
Frutti
sviluppo.
II disegno dei frutti è soprattutto una caratteristica infantile
(specie se vengono disegnati molto grandi). A 7 anni essi ven-
Annerimento del fusto gono disegnati dal 68% dei soggetti, ma la frequenza diminuisce
via via che si sale con l'età, nei soggetti normali fino a raggiun-
I bambini normali anneriscono il fusto a 6-7 anni molto fre-
gere il 7,9% a 16 anni. I minorati psichici raggiungono solo a
quentemente, cioè nel 60% dei casi. La frequenza diminuisce
10 anni il massimo della frequenza (73%), ma poi diminui-
rapidamente nelle età successive. L'annerimento così come viene
scono molto più lentamente dei normali (39% a 17 anni).
eseguito dai bambini non è un'ombreggiatura, come viene ese-
Poiché i frutti simbolizzano la maturazione, il risultato, il dise-
guita dagli adolescenti, e viene effettuato esercitando una no-
gno dei frutti nei bambini si interpreta come anticipazione della
tevole pressione della matita sulla carta. Soltanto in questa for-
maturazione, del successo. Per gli adulti l'interpretazione sarà
ma, e non in quella della sfumatura può venir considerata una
leggermente diversa, come vedremo più avanti.
caratteristica tipica dell'infanzia.
Per Koch sono da considerarsi come forme primarie in un
certo senso anche la mancanza di coordinazione nel disegno, il
Stereotipie
disegno del paesaggio, il disegno di radici.
Per stereotipia si intende una ripetizione continua di un par- La conoscenza di quelle che Koch chiama forme primarie è
ticolare, col risultato di una regolarità esagerata. Minimi ele- utile per poter studiare l'evoluzione psichica del soggetto. Se si
menti del disegno come le foglie, o i frutti vengono talora ri- trovano forme primarie negli adolescenti o negli adulti, si
petuti in modo stereotipo, cioè con regolarità portata all'eccesso. potrà sospettare un ritardo nello sviluppo o una regressione
Questa tendenza viene considerata normale nei bambini molto psichica; resterà da stabilire se si tratta di un arresto nello
piccoli, prima dei 6 anni d'età, perché è legata alla loro ten- sviluppo intellettivo o di regressione nello sviluppo affettivo (di-
denza a ripetere e in parte anche allo schematismo proprio del- sturbi nevrotici).
l'infanzia. Si trova ancora a 6-7 anni con una frequenza pari al Una ricerca abbastanza recente, condotta in Francia da Alice