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Ingannando le costanti percettive di grandezza si

possono creare illusioni ottiche molto divertenti,


avendo cura però di non fornire indizi di
profondità che possano svelare il trucco.
Convergenza oculare

La convergenza aumenta man


mano che dall’infinito il punto di
fissazione si avvicina
all’osservatore. Raggiunge il
massimo quando questo punto si
trova ad otto cm. dagli occhi.
INDIZI DI PROFONDITA'
Gradienti cromatici
I colori vicini sono netti e decisi, quelli
lontani più sfumati e indefiniti.
INDIZI DI PROFONDITA'

Gradienti cromatici

I colori freddi tendono ad arretrare nello spazio mentre


quelli caldi tendono ad avanzare verso l’osservatore

Van Gogh
Le ombre
Le ombre portate (cioè proiettate sull’ambiente) ci danno informazioni sulla
collocazione delle cose

L’ombra proiettata degli oggetti ci fornisce informazioni


sulla distanza dell’oggetto stesso. La prima palla ci appare più indietro
e più in basso della seconda.
All’inizio del ‘500 la prospettiva è uno strumento naturale del bagaglio tecnico degli artisti
italiani. Nel 1474 Andrea Mantegna realizza la Camera degli Sposi a Mantova,
un’architettura dipinta che sconvolge la scatola muraria con una intuizione che condiziona
tutta la pittura successiva.
Borromini, Palazzo Spada, Roma

Francesco Borromini finge uno spazio più profondo del reale, mediante il metodo della
prospettiva accelerata: solo dopo aver percorso la galleria, ci si accorge dello scarto tra le
dimensioni reali e quelle percepite.
La galleria è lunga 8,60 metri ma suggerisce la sensazione di essere profonda 40 metri circa,
ossia più di quattro volte la sua dimensione reale.
Nella volta affrescata di Andrea Pozzo troviamo una illusione prospettica
molto accentuata (sembra molto più profonda).
In effetti è una volta non una cupola.

Andrea Pozzo-Cupola illusoria 1685 S.Ignazio - Roma


Nella volta affrescata di Andrea Pozzo si aprono spazi infiniti

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