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LEssere e il Nulla

di Fausto Intilla www.oloscience.com

I due alieni, Aleph ed Alem, si spinsero con la loro astronave sino ai confini dellUniverso, e ad un certo punto entrarono in uno spazio ai loro occhi assai misterioso. Tutto, attorno alla loro astronave, era pervaso da un bianco candido che si estendeva in ogni direzione; ma siccome non vi era alcun oggetto, pianeta o altro corpo celeste da poter osservare, non era neppure possibile stabilire in che modo ed entro quali distanze, lo spazio si estendeva attorno a loro. Potevano solo supporre che tale condizione dello spazio in cui si trovavano, avesse unestensione infinita. La percezione del movimento non era possibile per due semplici motivi: la totale assenza di gravit e la totale assenza di oggetti cosmici (sparsi un po ovunque), in grado di dar loro il senso dellestensione dello spazio. I due alieni, dopo qualche minuto, iniziarono ad esporre i loro pensieri: E cos abbiamo scoperto che vi il nulla al di fuori dellUniverso; dunque esso, probabilmente, non infinito come abbiamo sempre creduto. Bene, bene, bene dunque la luce bianca il colore del nulla. Luce? E cosa ti fa credere che si tratti proprio di luce? La luce composta da fotoni; la presenza di onde elettromagnetiche non rappresenta di certo il nulla! Io avevo sempre creduto che fosse il nero assai cupo e profondo, il colore del nulla. E se la percezione del colore fosse solo il frutto della nostra immaginazione? D'altronde stiamo parlando

del nulla ammesso che sia realmente il nulla, ci che stiamo osservando. No, non stiamo osservando il nulla il nulla dovrebbe essere fatto solo di buio pesto! Ne sei proprio convinto? Ma certamente! In ogni caso noi stiamo osservando qualcosa, ovvero uno spazio vuoto, a prescindere dal colore che esso abbia; ne sono certo perch gli strumenti di bordo non rilevano alcuna radiazione esterna allastronave, di alcun tipo. Persino il rilevatore di particelle virtuali, non rileva nulla; e ci molto strano, poich teoricamente non potrebbe esistere alcuno spazio, vuoto di campo. Ah! no, un momento, sta cominciando a rilevarle proprio in questo momento!" Gi, ma lo spazio che stiamo osservando ha unestensione, almeno in tre dimensioni; altrimenti noi non potremmo osservarlo; anzi, saremmo scomparsi entrambi in un battito di ciglia! E i nostri corpi si sarebbero trasformati in pura energia! Pura energia? e dove avrebbe dovuto confluire tale energia, in assenza di uno spazio atto a contenerla? Probabilmente in unaltra dimensione. Gi, ma pur sempre in un altro spazio, magari a sei dimensioni, atto a contenerla. Non c spazio senza energia e non c energia senza spazio. Sostituisci il termine energia con campo, e la frase sar sempre la stessa. Dunque, se il nulla semplicemente assenza di spazio ed energia, ci significa che tale condizione o sistema di riferimento, non ammette osservatori nel suo interno?

Esattamente! Ma la domanda fondamentale comunque questa: Il nulla, pu ammettere degli osservatori al suo esterno? Ma cosa stai dicendo? Ragiona! Lassenza di spazio, ovvero il nulla, non pu essere tangente ad alcun tipo di spazio; una condizione non ammette laltra e viceversa. O si ha unassenza di spazio, ovvero il nulla senza alcuna estensione (e in tal caso lintero Universo non esisterebbe nemmeno), oppure si ha uno spazio con unestensione necessariamente infinita. LUniverso quindi deve essere per forza di cose infinito! E in ultima analisi quindi, ci che stiamo osservando non pu essere il nulla! Ma se il nulla non ha unestensione, esso pu essere presente sotto forma di infinite parti nello spazio in cui viviamoo mi sbaglio? Anche se potr sembrarti strano, ti sbagli; una condizione non ammette laltra, ricordalo. Nel momento in cui pronunciamo la parola nulla, abbiamo gi creato una particella di Informazione, che a sua volta avr gi definito un determinato spazio, il quale logicamente avr unestensione. La stessa cosa accade se proviamo ad immaginarlo, il nulla; in tal caso la nostra mente produrr una particella di Informazione, che ovviamente andr anchessa a definire uno spazio con una propria estensione, anche se infinitamente piccolo e dunque non osservabile. Ma allora anche la nostra immaginazione in grado di creare la Realt? Esattamente! Ricordalo sempre: il nulla non ammette osservatori, n al suo interno e neppure al suo esterno. Esso esiste solo se non provi ad immaginarlo, se non provi a descriverlo, se non provi a quantificarlo. Se dallUniverso scomparissero tutte le entit pensanti

(biologiche o non biologiche), in grado di immaginare il nulla, forse esso inghiottirebbe tutto in un solo istante. Ma considerando il fatto che lUniverso esiste da molto prima della comparsa di tutte le forme di vita pensanti , sia sulla Terra che su altri pianeti di altre galassie, ci significa che da qualche parte, in una dimensione a noi sconosciuta, unEntit Pensante debba aver immaginato il nulla, e da quella piccola particella di Informazione che ne scaturita, si sia in seguito originato lintero Universo. Daltronde, lincontro tra una particella di Informazione e il nulla assoluto, una condizione insostenibile. Per cui tutto viene inesorabilmente trasformato in Informazione, attraverso un Big Bang, dove spazio e tempo vengono creati in un solo istante (continuando ad estendersi allinfinito, senza alcuna sosta, senza alcuna contrazione; il nulla daltronde non lo consentirebbe). In questo preciso istante, ai confini dellUniverso, della materia continua a crearsi dal nulla. Secondo dopo secondo, lUniverso continua ad espandersi, e continuer a farlo per un tempo infinito. LEntit Pensante lo ha creato immaginando semplicemente il nulla, ma poi non poteva che perderne il controllo. Fausto Intilla, Cadenazzo, 29 giugno 2013

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