SPAZIO
E
IL
TEMPO
Spazio
non
concepibile
come
realt
a
s
stante
=
indipendentemente
dai
corpi.
Aristotele
espone
la
teoria
secondo
la
quale
gli
oggetti
sono
e
si
muovono
non
nel
non-essere,
ma
in
un
dove,
ossia
in
un
luogo,
che,
quindi,
deve
essere
qualcosa.
LUOGO
=
sempre
luogo
di
qualcosa
=
delimita
un
corpo.
Es.
luogo
del
fiume
=
letto
in
cui
scorre.
Luogo
IMMOBILE
=
negazione
del
vuoto
tra
oggetto
e
oggetto
(intracosmico)
e
extracosmico
(ospita
universo).
TEMPO
moto
che
ammette
una
numerazione
.
C'
sempre
stato
il
movimento,
e
sempre
ci
sar,
perch
non
ci
puo
esser
tempo
senza
movimento.
LA
FISICA
NELLA
STORIA
DELLA
SCIENZA
Immagine
globale
del
mondo.
DEMOCRITO
ARISTOTELE
movimento
degli
atomi
nel
vuoto,
il
movimento
nel
vuoto
non
possibile.
.
Nel
vuoto
non
esiste
n
un
centro,
n
un
alto,
un
basso
non
c
motivo
per
un
corpo
di
muoversi
in
una
direzione
invece
che
in
unaltra.
Cosmo
unitario
e
omogeneo
=
cielo
e
Differenzia
mondo
celeste
e
sublunare
terra
della
stessa
materia
(sostanze
diverse)
Universo
aperto
=
molteplicit
di
Un
solo
mondo
mondi
Spiega
il
mondo
tramite
cause
naturali
Cause
finali
e
meccaniche
PSICOLOGIA E GNOSEOLOGIA
La
psicologia,
per
Aristotele,
una
parte
della
fisica.
Essa
studia
l'ANIMA.
una
sostanza
che
informa
e
vivifica
un
determinato
corpo.
Questa
concezione
dell'anima
come
forma
del
corpo
implica,
da
parte
di
Aristotele,
il
rifiuto
di
due
principali
modelli:
a)
il
modello
naturalistico-materialistico,
il
quale
vedeva
nell'anima
una
sorta
di
"materia
sottile",
b)
il
modello
orfico-pitagorico,
che
concepiva
l'anima
come
una
sostanza
a
s
stante
e
immortale.
a)
Contro
i
materialisti
Aristotele
fa
valere
l'idea
dell'anima
come
principio
o
struttura
formale,
b)
contro
gli
orfico-pitagorici
sottolinea
la
connessione
anima-corpo,
perci
lanima
non
separabile
dal
corpo.
Pur
non
riducendosi
a
corpo,
secondo
Aristotele
l'anima
opera
soltanto
a
contatto
con
il
corpo.
Aristotele
distingue
tre
funzioni
fondamentali
dell'anima:
1)
la
FUNZIONE
VEGETATIVA,
=
nutrizione
,
riproduzione
ed
propria
di
tutti
gli
esseri
viventi,
a
cominciare
dalle
piante
2)
la
FUNZIONE
SENSITIVA,
=
comprende
la
sensibilit
(cio:
provare
sensazioni
e
desiderare)
e
il
movimento
ed
propria
degli
animali
e
dell'uomo;
3)
la
FUNZIONE
INTELLETTIVA,
=
propria
dell'uomo
e
grazie
alla
quale
luomo
pu
pensare,
ragionare,
parlare
Per
Aristotele
tutta
la
conoscenza
nasce
dai
sensi:
l'intelletto
non
potrebbe
apprendere
nulla
se
i
sensi
non
gli
offrissero
la
materia
da
elaborare.
Secondo
il
filosofo,
il
processo
conoscitivo
si
svolge
attraverso
tre
stadi
congiunti:
a)
CONOSCENZA
SENSIBILE,
che
deriva
dai
CINQUE
SENSI:
l'udito,
la
vista,
il
gusto,
l'odorato,
il
tatto
i
quali
ci
permettono
di
provare
le
varie
sensazioni.
Vi
poi
il
SENSO
COMUNE,
a
cui
Aristotele
attribuisce
una
duplice
funzione:
-
quella
di
costituire
la
coscienza
della
sensazione,
cio
di
"sentire
di
sentire",
funzione
che
non
pu
appartenere
ad
alcun
senso
particolare;
-
quella
di
percepire
le
determinazioni
sensibili
comuni
a
pi
sensi,
come
il
movimento,
la
quiete,
la
figura,
la
grandezza,
il
numero
e
l'unit;
quindi
di
collegare
i
dati
provenienti
dalle
sensazioni.
b)
al
secondo
stadio
si
colloca
l'IMMAGINAZIONE,
che
la
facolt
di
produrre,
evocare
o
combinare
IMMAGINI
o
RIPRODUZIONI
MENTALI
indipendentemente
dagli
oggetti
cui
esse
si
riferiscono.
Si
tratta
di
immagini
che,
pur
derivando
dalle
impressioni
sensoriali
o
sensazioni,
permangono
in
noi
anche
dopo
che
l'oggetto
che
le
ha
provocate
scomparso.
Strettamente
legata
a
questa
facolt
la
MEMORIA,
che
consente
di
conservare
i
ricordi
delle
sensazioni
e
delle
immagini
.
c)
tipicamente
umano,
=
CONOSCENZA
INTELLETTIVA
Tale
facolt
agisce
sulle
immagini,
ricavate
a
loro
volta
dalla
sensibilit,
astraendo
da
esse
la
FORMA
INTELLIGIBILE,
ovvero
il
CONCETTO
UNIVERSALE.
Infatti
l'universale
sarebbe
destinato
a
non
venire
mai
alla
luce,
se
non
intervenisse
l'intelletto.
Quest'ultimo,
lavorando
sui
dati
offerti
dalla
sensibilit
e
dall'immaginazione
riesce
a
cogliere
(
astrazione)
la
forma,
o
sostanza
intelligibile,
delle
cose,
ossia
riesce
a
costruire
i
concetti
universali
su
cui
si
basa
tutta
la
nostra
conoscenza.
nell'immagine
sensibile
dell'animale
che
ho
impressa
nella
memoria
dove
giacciono
altre
immagini
simili
con
cui
confrontarla,
l'intelletto
riesce
a
intuire
il
concetto
universale
di
"cavallo",
cio
a
individuarne
la
forma/concetto
(ci
che
lo
caratterizza
al
di
l
degli
aspetti
contingenti),
permettendomi
di
classificarlo
e
riconoscerlo
come
tale.
Tuttavia:
-
poich
il
concetto
esiste
nel
sensibile
(da
cui
deve
venire
astratto)
solo
a
livello
potenziale,
-
poich
l'intelletto
(INTELLETTO
POTENZIALE
O
PASSIVO),
in
quanto
tabula
rasa,
pura
capacit
di
cogliere
tali
concetti
che
sono
in
potenza
nelle
cose,
-
occorrer
lINTELLETTO
ATTUALE
O
ATTIVO,
ovvero
una
facolt
che
contiene
in
atto
tutte
le
verit
e
tutti
gli
intelligibili,
che
faccia
passare
in
atto
le
verit
L'intelletto
attivo
agisce
sull'intelletto
passivo
in
modo
analogo
a
quello
in
cui
agisce
la
luce
sui
colori:
-
cos
come
quest'ultima
fa
passare
all'atto
i
colori
che
nell'oscurit
sono
solo
in
potenza,
permettendo
alla
vista
di
vedere,
-
allo
stesso
modo
l'intelletto
attuale
fa
passare
in
atto
le
verit
o
i
concetti
che
nell'intelletto
potenziale
risultano
solo
in
potenza,
permettendo
a
quest'ultimo
di
passare
dalla
non-conoscenza
alla
conoscenza.
Perci
detto
da
Aristotele
"attivo"
ed
considerato
separato,
impassibile,
non
commisto
.
Lintelletto
attivo
immortale
ed
eterno,
mentre
l'intelletto
passivo,
o
potenziale,
mortale
e
corruttibile.