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GERARDO DE CARO


La formazione e i primi anni di vita

Gerardo De Caro nasce a Molfetta il 29 ottobre 1909. Si
forma presso l’università di Bari, laureandosi in
giurisprudenza e filosofia. Dopo gli studi comincia la
sua attività di insegnante e si sposa con Iolanda
D'Andrea da cui avrà 3 figli. Il suo lavoro di professore
lo porterà a conoscere Padre Pio, che diventerà la sua
guida spirituale e il suo esempio per tutta la vita.
L'attività politica
Gerardo De Caro dopo la caduta del fascismo, decide di
avvicinarsi al mondo della politica, entrando nelle file
della Democrazia Cristiana. Si lega a due importanti
figure del ‘900 Aldo Moro ed Emilio Colombo,
riuscendo a diventare una figura centrale del Dc. Gli
viene persino assegnato un ruolo di dirigente nel
settimanale Civiltà Nostra, dove inizia un intensa
attività pubblicistica affrontando per lo più come
tematica la politica internazionale. De Caro entra a far
parte dell’assemblea costituente e decide di schierarsi
apertamente con la Monarchia.
Il discorso e l’avversione per il
comunismo
De Caro non lascia tracce rilevanti all’Assemblea
Costituente della sua presenza, tranne che per un
discorso dove auspica l’unità nazionale. Dopo
l’approvazione della Carta Costituzionale (1948)
vengono indette le elezioni per il primo parlamento
repubblicano che si svolgono il 18 aprile, questo evento
si trasforma in una lotta tra il modello sovietico e quello
cristiano. Le elezioni segnano il trionfo della
Democrazia Cristiana e De Caro viene assegnato alla
commissione dei trasporti e anche a quella agricolo-
alimentare.
Prima Legislatura

Gli anni della prima Legislatura sono molto difficili, a


causa della situazione sociale del tempo. De Gaspari
prende l'impegno di formare una buona Europa e di
dare vita a una l’alleanza con gli Stati Uniti, che destò
molte preoccupazioni per la stabilità della pace. I vari
problemi dello stato cercano di essere risolti attraverso
nuove leggi, come la riforma agraria che prevede la
distribuzione di alcuni terreni a famiglie con gravi
problematiche economiche. De Caro si schiera
apertamente contro queste leggi, ricevendo
complimenti ironici da Sturzo.
De Caro contro il DC
Le critiche di De Caro al governo diventano sempre più aspre.
Finché nel 1951 nel corso del quinto congresso provinciale della
DC viene espulso dal partito, e decide di iscriversi al gruppo misto
nazionale e di intensificare la sua attività politica; si sposta verso i
partiti di destra e quello monarchico. Infatti durante le elezioni
amministrative del 1952 (che sono un banco di prova per il DC
dopo la riforma agraria) De Caro tenta di togliere più voti possibili
ai partiti democratici nel mezzogiorno per darli a quelli sovranisti,
tramite un intensa attività di pubblicazioni che porterà alla
realizzazione dell'obbiettivo. Ma alla fine grazie alla legge
elettorale maggioritaria e al disegno di legge che vieta ogni forma
di fascismo, gli sforzi di De Caro vengono annullati; anche se il DC
perde potere per colpa della campagna fascista nel Foggiano.
Partito Cristiano Militante
Il Partito Cristiano Militante è un organizzazione
politica , creata da Gerardo De Caro e altri cattolici
sovranisti dell’asse Foggia-Bari, per contrastare le
politiche socialiste del tempo. Questo nuovo partito
però non era sostenuto da nessuna associazione
lavorativa e neanche dalla chiesa e con pochissimi
consensi popolari, nonostante l’aiuto di Padre Pio, il
progetto fallisce. De Caro dopo questa esperienza
decide di tornare ad insegnare al liceo.
Gli ultimi anni

Gerardo De Caro dopo qualche hanno di insegnamento,


torna a far parlare di sé nella politica locale Foggiana,
combattendo la speculazione edilizia e prendendo
qualche piccolo incarico politico. Si spegne a Foggia
all‘età di 84 anni, il 26 luglio 1993.

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