L’autore non pretende di aver scritto una biografia completa di Scriabin. Il materiale
a portata di mano non era sufficiente per questo.; e molti canali di informazione
furono chiusi dalla grande guerra Europea. Scriabin ha vissuto in almeno tre Paesi:
Russia, Svizzera e Belgio; e ha girato in otto Paesi stranieri. Uno dei suoi scopi è
stato quello di fornire un resoconto di alcuni degli esperimenti più interessanti e
importanti che siano mai stati fatti nell’arte musicale. Le attività di Scriabin erano
multiformi e di vasta portata: e, almeno sotto un aspetto, si può dire che egli stesso
abbia consumato le possibilità della loro applicazione. Molte persone si sono chieste
dive ci stesse portando lo sviluppo puramente fisico della musica sulle linee adottate
da Debussy e altri; Scriabin ci mostra tutte le sue possibilità e i suoi limiti. Ci da un
sistema di armonia completamente nuovo: abolisce i modi maggiori e minore; annulla
la modulazione e l’inflessione cromatica; abbandona tutte le armature; e infine
applica le sue idee alla scala più moderna che abbiamo raggiunto finora, cioè la
‘’Doudecuple’’. Inoltre, al momento della sua morte stava sperimentando
l’unificazione delle varie arti del suono, della luce e del movimento del corpo
(minique); e, come se tutto ciò non bastasse, ha creato un sistema teosofico nell’arte
del suo ultimo periodo. Anche se probabilmente si è tenuto conto di quest’ultimo,
tuttavia sicuramente la somma totale del lavoro di Scriabin ha portato ad una
rivoluzione artistica senza eguali in tutta la storia dell’arte.
Poiché uno degli obbiettivi principali del libro è l’ulteriore diffusione della
conoscenza del lavoro di Scriabin, vengono forniti solo quei dettagli biografici che
hanno un rapporto diretto con le sue creazioni. Gran parte della sua storia di vita
doveva essere ricostruita un po’alla volta; e metà del fascino nello scrivere il libro era
l’incastro dei rapporti di giornali inglesi, francesi e russi, articoli di periodici, ecc.
negli schizzi incompleti del signor Eugen Gust. Alcuni di questi sono mera
congettura, un pericoloso piano biografico in generale, ma abbastanza ragionevole se
applicato solo a dettagli minori come i banali corsi del Conservatorio, 20 ecc.
L’autore è stato molto debitore degli scritti del signor Leon Sabanieff come così il
signor Eugen Gust; alla sua corrispondente Miss Ellen von Tideböhl di Mosca; e
anche al suo amico Mr. W. Bray per io grande aiuto con le traduzioni, ecc. Questi
riconoscimenti si applicano principalmente ai Capitoli da III a VI. Per il resto, analisi,
tecnica ed estetica, si assume la piena responsabilità sulle proprie spalle. La ‘’prima
persona’’ è stata utilizzata con apprezzamenti e critiche al fine di impedire al lettore
di accettare le opinioni come dogmaticamente o crede il alcun modo definitiva.
Qualsiasi critica musicale estetica che pretenda di essere più di un’espressione
personale è per lui vuota e sincera. Soprattutto sarebbe il caso di un compositore così
recente come Scriabin. Deve esserci lo stesso consenso generale di approvazione
delle opere successive di Scriabin da parte dei musicisti, poiché lì possiamo
chiaramente decidere il suo posto tra i più grandi nella musica. Al momento c’è
sicuramente una piccola minoranza di musicisti più anziani per i quali tutta la musica
moderna è sgradevole. Per questi, si spera che il presente libro possa almeno metterli
in una posizione con la musica di Sciabin simile a quella del genere russo riguardo la
musica di Wagner. A lui ‘’non piaceva, ma non ne aveva paura’’. Le date russe sono
state utilizzate per tutti gli eventi tranne i concerti di Londra. Per arrivare alle date
occidentali corrette, aggiungi tredici giorni alla data specificata, Non vengono fatte
scuse per l’ortografia dei nomi russi. È quasi impossibile scriverne alcuni
correttamente in Inglese. Non esistono due scrittori che li rendono uguali, e anche gli
studiosi russi differiscono. Resta da riconoscere il grande aiuto così prontamente dato
dall’amico del compositori e ospite inglese Mr. Kling, dei signori Chester and Co.,
Great Marborough Street, W. I ritratti di Scriabin sono ptodotti dalla sua gentile
autorizzazione.
A. E. H.
SCRIABIN
I
Introduzione
HAI mai considerato che cosa veramente meravigliosa e profondamente mistica sia
un suono musicale? Se spargi un po’ di sabbia leggera sul coperchio del pianoforte o,
meglio ancora, su una pedana vibrante appositamente predisposta, e colpisce un
accordo un accordo completo, la sabbia inizierà a danzare e alla fine si adatterà in un
bellissimo disegno geometrico; colpire un altro accordo e la sabbia rotolante si
disporrà finalmente in un set di quattro rose qualcosa di altrettanto interessante. Ora
batti il coperchio del pianoforte con il pugno e la sabbia si accumulerà comunque.
Questo rappresenta la differenza tra suono musicale e rumore. Ma forse anche la
parte più mistica del suono e dalla luce è che non esiste affatto questo materiale.
Entrambe sono vibrazioni interpretate in modo diverso. Questo è tutto.
Se dovessi avviare l’organo completo nell’Abbazia di Westminster seguendo un
processo meccanico e andartene chiudendo l’Abbazia a tutti, ma lasciando l’organo a
tutto volume, l’Abbazia sarebbe silenziosa. Perché? Perché per completare il Suono
misterioso, devi avere un partecipante che sarà un interprete mentale prima di
ottenere qualsiasi suono. Questo mi fra venire in mente quel meraviglioso piccolo
‘’organo di Corti’’- una sorta si tastiera di pianoforte – nell’orecchio di ognuno, le cui
cento piccole chiavi volano su e giù registrando impressioni sensoriali per tutto il
giorno! Allora che cosa meravigliosa è la vibrazione simpatica del suono -una stretta
analogia con le risultanti di due colori complementari adiacenti nella pittura! Quel
vaso di Sèvres lì sulla mia mensola del caminetto potrebbe rompersi senza alcun
contatto fisico- semplicemente stando dall’altra parte della stanza e suonando la nota
giusta con un violino. Inoltre—dimostriamo che nessuna nota musicale è singola o
isolata, ma che ogni suono apparentemente singolo ha innumerevoli piccoli satelliti,
alcuni dei quali non possiamo rilevare, ma comunque tutti li. Questi ‘’suoni parziali’’
superiori indeboliti dalle diverse qualità degli strumenti, dagli arrangiamenti
dell’armonia, e da molti altri mezzi. Non c’è da stupirsi quindi che questo mistero si
sia rivelato di tanto in tanto una sirena per attirare le menti degli uomini dall’arte
musicale alla scienza del suono musicale, e da lì di nuovo a una possibile
combinazione delle due. Une vera ignus fatuus si è effettivamente dimostrata fino ad
ora, per l’armonia musicale come la conosciamo sicuramente non si è mai evoluta da
leggi acustiche, ma su linee puramente estetiche. Il giusto onorevole Arthur J.
Balfour, rivolgendosi al Congresso musicale internazionale di Londra in occasione
del quarto congresso annuale, disse: ‘’ Di tutte le arti, la musica sembra essere
collegata più intimamente di qualsiasi altra con aridi fatti scientifici. Puoi affermare
nella fisica matematica alcune importanti verità con le quali la musica è intimamente
connessa. Ma non credo che dalla teoria dell’armonia, o dalla teoria matematica,
qualcosa abbia la natura di un la vera estetica musicale può mai essere adottata.’’ Era
il 1911 e tutti i principali musicisti presenti erano cordialmente d’accordo con lui.
Eppure, in Russia, un nuovo grande poeta-del suono lavorava su queste stesse linee
che erano state votate come impossibili. Scriabin derivò tutta l’armonia dell’
‘’accordo armonico della Natura’’, e così portò trionfante la Scienza del Suono nelle
regioni dell’Arte. Ma lui ha tentato più di questo. Cosa diremo delle meraviglie
di Luce e Colore? La fotografia ha raggiunto stadi impensati, e gli artisti hanno
analizzato e tabulato i raggi cromatici, la relazione principale dei toni, i loro colori
risultanti, ma nessuna unione è stata ancora effettuata tra la conoscenza scientifica e
un sistema di estetica. Ancora una volta, la Luce, come il Suono, non è un oggetto
concreto, ma solo un’impressione fugace registrata in vari modi attraverso la mente
del singolo ricevitore. Veramente poco sappiamo della Scienza del Colore; eppure
ecco un genio musicale con la sorprendente temerarietà di proporre un’unione tra
queste due grandi forze mistiche, Luce e Suono. Certamente vale la pena tentare una
registrazione delle opere e delle azioni di quest’uomo.
II
‘’Tutto ha un padre’’
Russian Saying.