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La Piramide di Djoser

storia
La vita nell' Egitto si sviluppa fin dai tempi preistorici
lungo le rive del Nilo,ciò rende fertili le terre
circostanti. La storia dell'Egitto si divide in quattro
periodi: il regno antico, durante si sono costruite le
celebri piramidi e la sfinge; il regno medio sarebbe
quando ci fu l’espansione verso la Nubia a sud e
verso la Palestina a Nord-est; il nuovo
regno,sarebbe quando ci fu costruzione di grandi
templi e il periodo della decadenza con la conquista
dei Persiani.
La prima piramide di pietra della storia egizia fu costruita nel
corso della III dinastia nella necropoli di Saqqara, a nord-est della
città di Menfi. La struttura prese forma attorno al 2600 a.C. per il
funerario dedicato al sovrano Djoser, quando al di sopra dalla
mastaba che proteggeva la camera sepolcrale interrata furono
aggiunti cinque livelli di grandezza decrescente per sviluppare il
monumento verso l'alto. La mastaba è composta da un tumulo di
pietra posto a protezione un pozzo verticale che conduce alla
camera sepolcrale. L'evoluzione di questa struttura tronca verso
una forma piramidale fu probabilmente dovuta al bisogno di
creare un collegamento simbolico tra il defunto e i luoghi celesti a
cui era destinata la sua anima dopo la morte. Il successo di
questo tipo di architettura fu tale che l'architetto reale Imhotep fu
ricordato e divinizzato per tutti i secoli a venire.
Il pozzo verticale che conduce alla camera sepolcrale.
La piramide di Djoser è dunque sotto ogni aspetto una coerente
evoluzione dell'architettura funerari del periodo arcaico.
Nel 1821 l'esploratore Girolamo Segato riuscì ad
entrare nella piramide, ma la trovò già violata. Per altro
gli unici reperti recuperati durante questa prima
indagine, che comprendevano una maschera funeraria
e un piede della mummia andarono persi nel Mare del
Nord durante il naufragio della nave che li trasportava
in Germania. Durante le successive esplorazioni furono
trovate altri pozzi, gallerie e cunicoli scavati nella roccia
e persino un deposito di mummie della famiglia reale.
Furono recuperati diversi manufatti tra cui i Serekht che
recano i simboli e il nome del sovrano a cui il
monumento era destinato.
La verità che Djoser sia veramente esistito si è
scoperto nel 1889 in seguito alla scoperta della "Stele
della carestia", un'epigrafe di epoca tolemaica scritta in
caratteri geroglifici ritrovata sull'isola di Sehel vicino ad
Assuan. L'epigrafe riporta i nomi di Netjerykhet Djoser,
secondo sovrano della III dinastia e del suo sommo
consigliere e ingegnere Imhotep.

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