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“Percorso misto”

 Che cos’è?
 E’ un progetto che prevede, durante la
settimana scolastica, lo svolgimento di
alcune attività presso un centro diurno
 A chi è rivolto?
 E’ rivolto agli alunni disabili iscritti alla
scuola secondaria per i quali, è
“difficile” ipotizzare un percorso di
inserimento lavorativo, preso atto della
gravità
“Percorso misto”

I CSER (Centri Diurni Socio Educativi Riabi


Profilo: sono strutture che rispondono al
bisogno di assicurare a persone in situazione
di disabilità un percorso educativo e
riabilitativo continuativo, iniziato nella
scuola, permettendogli di mantenere e
valorizzare le capacità possedute, oltre a
svilupparne di nuove.
“Percorso misto”
Alunno

Referenti
Famiglia
ASUR
Soggetti
coinvolti

Docenti ed
Operatori
Educatori
centro
scuola
“Percorso misto”
Modalità di attivazione e realizzazione (protocolllo attivo nella realtà di Pesaro):
La proposta di progetto misto può partire dalla scuola o dall’UMEE:
a)In entrambi i casi è comunque l’UMEE che presenta la richiesta di attivazione
di un percorso misto “scuola/centro” ad una Commissione (denominata Unità
Valutativa d’Ambito) che accerta la disponibilità del Centro Diurno e opera
per l’individuazione del Centro più idoneo a rispondere alle esigenze del
soggetto disabile;
b) Nel momento in cui l’Unità Valutativa d’Ambito ha espresso parere favorevole
e ha individuato il Centro comunica alla scola l’esito positivo della procedura;
c) La scuola organizza un incontro a cui partecipano i seguenti componenti:
1) Membri del GLHO;
2) Personale che opera presso il centro diurno.
La finalità dell’incontro è quella di definire il progetto misto, le modalità di
avvio, gli obiettivi, declinare le azioni e le attività, definire i tempi di
realizzazione e di verifica; è anche un momento in cui vengono illustrate le
opportunità offerte dal centro, la sua organizzazione, le risorse umane e
materiali disponibili);
d) Realizzazione del progetto;
e) Incontri di valutazione in itinere per monitorare l’andamento del progetto
rilevando punti di forza e di criticità (Fondamentali per valutare l’opportunità
di proseguire il percorso).
“Percorso misto”
 Quali finalità?
 Consentire all’alunno con disabilità grave di
inserirsi con gradualità in un contesto altro
rispetto a quello familiare e scolastico;
 Costruire le basi per promuovere il delicato
passaggio “dal prima” (scuola) “al poi”;
 Attivare modelli organizzativi diversi al fine di
affiancare alle attività che favoriscono
l’apprendimento delle abilità di base, percorsi
ulteriori, anche individuali, volti al
consolidamento di capacità operative in tempi e
spazi adeguati.
“Percorso misto”
 Chi è titolare del progetto?

In linea generale durante il percorso


scolastico la titolarità appartiene alla
scuola in quanto a lei compete la
pianificazione del progetto individuale…
(sono a carico della scuola anche gli oneri
assicurativi)
La titolarità può però appartenere anche al
centro qualora l’avvio del progetto scuola-
centro nasca da una proposta del personale
che opera al suo interno…
“Percorso misto”
 Quali attività?
La pianificazione delle attività è connessa alla tipologia
di disabilità e alle potenzialità manuali, motorie ed
espressive del soggetto…alle caratteristiche e
logistica del centro
 Attività di laboratorio (pittura, ceramica, decoupage,
pasta e sale, disegno, grafica, informatica, lettura…);
 Attività psicomotorie e musicali…;

 Attività organizzate dalla cooperativa che gestisce il


centro in rapporto ad eventi ed occasioni particolari
offerti dal territorio (mostre, fiere, feste…);
 Attività organizzate dalla cooperativa che gestisce il
centro in rapporto alle tappe del progetto e ai bisogni
dell’allievo.
“Percorso misto”
Modello organizzativo
Il progetto si fonda sull’integrazione nel territorio di diversi
soggetti istituzionali di enti pubblici e privati (scuola – centri –
ASUR – Comuni – Cooperative) e privati.
Le attività si svolgono in orario scolastico e si articolano in:
- Inserimento graduale del soggetto disabile presso il centro
attraverso attività di accoglienza;
- Svolgimento delle attività declinate nel PEI

Le attività presso il centro possono svolgersi in una o due


mattinate scolastiche (la tempistica viene declinata sulla base
dei bisogni dell’allievo)
“Percorso misto”
Punti di forza:
 - Potenziamento delle abilità;

 - Integrazione sociale (conoscenza nuovi

contesti e nuove figure…);


 - Gestione dello spazio e del tempo in base alle

attività svolte;
 - Configurazione di uno spazio di mediazione

tra l’alunno e la società;


 - Costruzione di un sistema di aiuto, in cui

l’agire è strettamente correlato alla relazione e


al rapporto empatico
“Percorso misto”
 Punti di debolezza
- Le valutazioni effettuate in itinere possono
rilevare che la scelta del centro non è adeguata
all’allievo (manifestazione di comportamenti
problema legati alla non accettazione degli altri
disabili che frequentano il centro,
dell’ambiente, delle modalità di gestione dei
gruppi…)
- Allora?
- E’ fondamentale rivedere il percorso…
individuando i fattori che determinano
l’insorgere del comportamento problematico o
dell’atteggiamento di rifiuto
“Percorso misto”
 E’ importante inoltre ricordare che (e questo
va chiarito anche con la famiglia):
 - il centro presso il quale viene realizzato il
“percorso misto” non sempre coinciderà con
il centro presso il quale potrà essere inserito
l’allievo al termine del percorso scolastico!

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