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D leggere un bando
D leggere un bando
La terza e ultima parte dell’articolo sulle norme per una corretta lettura in vista del
progetto
di Giorgio Sordelli
Progetti e formulari
E con tutte queste attenzioni, viste in questi tre articoli, possiamo accingerci al compito finale:
stendere la versione finale del progetto e/o la compilazione del formulario. Il formulario ha una
logica il più delle volte finalizzata alla valutazione, da parte di soggetti terzi, del progetto.
Una logica quindi non necessariamente legata alla comprensione ed alla realizzazione del processo
progettuale nel suo complesso, ma atta ad evidenziare quegli aspetti ritenuti fondamentali da parte
di chi ha istituito quel bando (Sui formulari e sulla loro natura mi sono soffermato nell’articolo "
I formulari: tra trappole ed illusioni" - Ritrovare una logica progettuale).
Dobbiamo quindi capire se ed in che modo il formulario ci consente di esprimere tutta la
complessità e l’articolazione del nostro progetto, in modo da riuscire a rendere comprensibile
quanto abbiamo in mente attraverso l’uso di questo strumento il più delle volte obbligatorio.
È possibile anche aggiungere un progetto dettagliato(Attenzione perché in alcuni recenti bandi è
stato espressamente proibita la possibilità di allegare altri materiali oltre al formulario e la
domanda) , scritto con modalità proprie e non vincolate, ma attenzione perché non è detto che sarà
letto da chi valuterà il progetto; allegare un progetto dettagliato e maggiormente esecutivo di quanto
il formulario ci consenta, aiuta a far capire lo spessore del progetto e del gruppo di progettazione (e
quindi si presume anche del gruppo che lo realizzerà), ma non affidiamo a questa aggiunta la vera
essenza del nostro progetto, snobbando o mal compilando il formulario. Il progetto allegato, scusate
il gioco di parole, è un allegato e in quanto tale va trattato. Chi ha una certa esperienza sa quanto
spesso siano limitanti i formulari: chiedono contenuti ed aspetti che a noi sembrano irrilevanti e ne
trascurano altri per noi importanti, sono strutturati con logiche diverse da quelle con cui noi
abbiamo progettato ed il più delle volte non permettono neanche quel minimo di diversificazione
grafica che consente di rendere il tutto più leggibile (Mi riferisco a grassetto, corsivi, tabelle per
impaginare le colonne, schemi grafici per le programmazioni o diagrammi di Gant. Recentemente
un progetto europeo poteva essere compilato solo per via informatica ed il programma rendeva il
testo tutto omogeneo, in maiuscolo e senza sillabazione….lascio immaginare ai lettori l’effetto
prodotto da una tale “macchia di colore” stampata su di un foglio).
Nonostante questo dobbiamo imparare ad utilizzare questo strumento cercando di trarne il meglio
possibile, dobbiamo imparare a navigare tra riquadri, codici e schemi riassuntivi senza che questi
distruggano la nostra creatività e la natura stessa del nostro progetto.
Ma questa è solo l’ultima tappa di una parte del processo progettuale.
Se il progetto sarà approvato e finanziato dovrà anche essere realizzato…ma questo apre un nuovo
capitolo altrettanto importante e ricco di significati.
Tutte e tre i capitoli su “Come leggere un bando” si possono scaricare dal sito
www.ciessevi.org/progettazione.