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Geografia economico-politico

Metodo da utilizzare per conoscere il mondo:


-avere riferimenti tematici (le basì teoriche della geografia)
-conoscere il territorio in questione
-intercettare un caso studio di attualità su quel territorio

I temi della geografia vengono chiamati anche “quadro sinottico” della geografia. Tutti i temi vanno visti nella loro
interezza perché creano un paesaggio (ogni paesaggio è differente)
Essi si dividono in
• AMBIENTE
L’ambiente è ciò che la natura ha messo a disposizione; fanno parte della natura:
-orografia: ciò che si sviluppa in altezza e si misura partendo dal livello del mare.
un territorio può essere pianeggiante (0-300m); collinare (0-600m) o montuoso (600>)
-idrografia: ciò che si occupa delle acque (ad eccezione dei mari e degli oceani)
-flora & fauna
-clima

• ABITANTI
riguarda la popolazione, dunque gli aspetti antropici. Si studiano gli aspetti fisici della popolazione
-taglia demografica: il numero di abitanti
-densità: osservazione del luogo in cui vivono le persone, se quest’ultimo è ampio o stretto. Il calcolo che ne
esce si misura in abitanti/km^2. Inoltre esso è un numero medio e non sempre coincide con la realtà.
-distribuzione: concetto simile alla densità ma più realistico.
-struttura/composizione: si studiano le persone in base all’età e al genere
-andamento della popolazione: vedere se la popolazione aumenta/diminuisce/rimane invariata

-flusso migratorio: si studia la motivazione dello spostamento, la rotta che i migranti intraprendono, la
nazionalità, l’età, l’intensità; ma anche la durata e la permanenza

• ECONOMIA
l’attività economica riguarda lo scambio di un qualcosa (bene o servizio) in cambio di un valore economico

Settore primario: fu la prima attività economica dell’uomo, comprende l’agricoltura, la pesca, l’allevamento.
i vari rami produttivi all’interno di questo settore si chiamano FILIERE
Settore secondario: inizialmente comprendeva la manifattura poi l’industria nell’800.
i vari rami produttivi all’interno di questo settore si chiamano COMPARTI
Settore terziario: è il settore dei servizi.
i vari rami produttivi all’interno di questo settore si chiamano COMPARTI
L’agricoltura di un paese si studia partendo dall’osservazione della superficie agricola che si confronta con quella
totale, segue poi il conteggio delle aziende agricole, il conteggio degli occupanti nelle aziende, l’osservazione di
che tipo di aziende siano

• POLITICA
esistono vario tipo di politiche (ambientali, economiche); tutto ciò che chi governa può decidere del territorio.
Ogni paese ha un governo diverso. L’Italia è una Repubblica presidenziale: c’è un presidente della repubblica,
un parlamento che fanno le leggi, dei ministri che fanno applicare le leggi è un sistema giudiziario che controlla
che le leggi vengano applicate, in caso contrario applicano delle pene.
Il modello di governo italiano comporta che, visto che il paese è troppo grande, vengono creati dei livelli di
governo subordinati, a cui vengono delegati dei compiti specifici per ogni territori.
Livello di governo centrale -> livelli di governo regionali -> livelli di governo comunale.
Così come esistono dei governi inferiori, esistono anche tipi di governi superiori.

Gli strumenti della geografia per studiare gli argomenti sopra citati utilizza
la cartografia tecnica e i dati statistici.
Le carte tecniche sono uno strumento di base ma che da solo non basta. La cartografia tecnica non è altro che la
rappresentazione della realtà ad occhio nudo su un foglio. Essendo portata su un foglio, rende la visione
approssimata (perché il mondo reale deve essere rimpicciolito è da una cosa tridimensionale si deve passare a una
grafica bidimensionale) e simbolica (per snellire la carta). La scala è un numero che ci indica di quante volte la
realtà è stata rimpicciolita. In base alla scala ci sono delle conseguenze: a seconda di quanto si riduce si vedono
porzioni di luoghi diversi e dettagli diversi; le carte, in base alla scala, cambiano nome. Le carte a grande scala
significa che la realtà è stata rimpicciolita poco; le carte a piccola scala significa che è stata rimpicciolita tanto.
Riduzione massimo a 10.000 mappe o piante; più di 30 milioni planisferi o mappamondo.

Ma queste carte tecniche non sono abbastanza per studiare la geografia economico-politico perché attraverso le
carte non possiamo vedere fenomeni territoriali di tipo economico politico e quindi abbiamo bisogno di una serie
di dati. I dati sono la fonte delle informazioni. Essi si prendono da 2 fonti diverse: dirette o indirette. Le fonti
dirette significa che il geografo va’ e prende direttamente i dati; le fonti indirette, più facilmente perseguibile,
sono quei dati fatto da terze parti e quindi già pronti. Le fonti indirette possono essere pubbliche o private.
Quando ho bisogno di dati devo tradurre la questione che devo trattare in tipologie di dati. Quando richiedo un
dato bisogna essere attenti a che dato si chiede rispetto al territorio (partizione territoriale del dato), ossia il dato
va preso per unità amministrative più piccole. C’è un problema di elaborazione dati: bisogna fare vari calcoli
matematici per capire i dati che abbiamo in proporzione al totale. I geografi trasformano i dati in due versioni
grafiche che sono precise ma consentono anche di capire meglio quello che i dati ci vogliono dire. Le versioni
grafiche sono: grafici e carte tematiche. Il grafico è la rappresentazione di un dato su base geometrica. Le basi
della geometria che prendiamo in prestito per fare i grafici sono: punti (diagramma puntuale), linee (diagramma
lineare), aree (diagramma areale) e volumi (diagramma volumetrici). Per realizzare questo tipo di grafici si
realizzano attraverso l’uso degli assi cartesiani, essi sono semirette incrociate in un punto di origine centrale che
danno vita a 4 quadrati. I dati possono essere tradotti graficamente anche attraverso le carte tematiche. Sono
carte cui sulla base cartografica ci sono simboli tradotti dai dati. Le carte tematiche possono essere realizzate sia
manualmente con diverse tecniche come la tecnica mosaico. Si colorano porzioni di territorio in base al gruppo
di valore scelto. Il cromatismo della carta ci rende molto diretta e immediata il dato voluto.
STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

LA TERRA NON HA UNA SUPERFICIE PERFETTAMENTE SFERICA MA PRESENTA UN


RIGONFIAMENTO ALL’EQUATORE E UNO SCHIACCIAMENTO AI POLI.
QUESTA FORMA E’ SIMILE A QUELLA. DI UN ELLISSOIDE DI ROTAZIONE, CIOE’ A QUEL
SOLIDO CHE SI OTTIENE FACENDO RUOTARE UNA ELLISSI ATTORNO AL SUO ASSE
MINORE.

IL GEOIDE E’ UNA SUPERFICIE IDEALE CHE PUO’ ESSERE DEFINITA COME LA FORMA CHE
LA TERRA ASSUMEREBBE SE IL LIVELLO MEDIO DEL MARE SI ESTENDESSE IN
CONTINUITA’ SULLE TERRE EMERSE ELIMINANDO I RILIEVI, PERPENDICOLARE IN TU1TI
I PUNTI ALLA DIREZIONE DEL FILO A PIOMBO RELATIVA AL LIVELLO ZERO.

Sull’ellissoide si basa la costruzione delle carte. Il geoide si avvicina nelle misure all’ellisse, ma ne
differisce nei particolari per le varie attrazioni esercitate dalle masse distribuite inegualmente sulla terra.

E’ possibile tracciare idealmente sulla superficie terrestre alcune linee che costituiscono un sistema di
riferimento per localizzare con precisione gli oggetti che si trovano sulla terra.

IL PIANO PERPENDICOLARE ALL’ASSE TERRESTRE E PASSANTE PER IL CENTRO DELLA


TERRA DIVIDE IDEALMENTE LA SFERA TERRESTRE IN DUE EMISFERI:
1. EMISFERO SETTENTRIONALE O BOREALE
2. EMISFERO MERIDIONALE O AUSTRALE.
QUESTO PIANO DETERMINA SULLA SUPERFICIE SFERICA UNA CIRCONFERENZA
MASSIMA EQUJDISTANTE DAI POLI CHIAMATA EQUATORE.
L’INTERSEZIONE TRA LA SUPERFICIE TERRESTRE ED ALTRI PIANI PERPENDICOLARI
ALL’ASSE MA NON PASSANTI PER IL CENTRO DELLA TERRA DA’ LUOGO AD ALTRI
CIRCOLI CHIAMATI PARALLELI.I
180 PARALLELI DI GRADO, 90 A NORD E 90 A SUD DELL’ EQUATORE

I CIRCOLI MASSIMI PASSANTI PER I POLI SONO DETTI MERIDIANI


SI CONSIDERANO COME MERIDIANI GEOGRAFICI LE SEMIC1RCONFERENZE COMPRESE
TRA UN POLO E L’ALTRO, OGNUNO DI ESSI AVRÀ’ IL PROPRIO ANTIMERIDIANO NELLA
SEMICIRCONFERENZÀ OPPOSTA.

1
I MERIDIANI DIGRADO SONO 360 (180 ad Est e 180 ad Ovest rispetto al meridiano di riferimento)

COORDINATE GEOGRAFICHE
MISURANDO LA LUNGHEZZA DI ARCHI DI MERIDIANI E DI PARALLELI RISPETTO AI 2 ASSI
DI RIFERIMENTO (equatore e meridiano fondamentale) SI PUO’ DETERMINARE LA POSIZIONE
DEI VARI PUNTI DELLA SUPERFICIE TERRESTRE.

LA LONGITUDINE DI UNA LOCALITA’ rappresenta la distanza di un punto dal meridiano di


riferimento ed è definita come l’ARCO DI PARALLELO MISURATO IN GRADI TRA QUEL LUOGO
E IL MERIDIANO DI RIFERIMENTO.
Il meridiano fondamentale o di riferimento e’ quello di Greenwich che ha longitudine 0.
la longitudine varia tra 0° e 180° Est e/o Ovest.

LA LATITUDINE DI UN LUOGO è la distanza di un punto dall’equatore e PUO’ ESSERE


DEFINITA COME IL VALORE ANGOLARE DELL’ARCO DI MERIDIANO COMPRESO FRA QUEL
LUOGO E L’EQUATORE.
varia tra 0° in coincidenza dell’equatore e 90° ai poli (Nord e Sud)

STRUMENTI UTILIZZATI DALLA GEOGRAFIA PER L’ANALISI TERRITORIALE

1. CARTOGRAFIA TECNICA
La geografia si avvale sempre più del ricorso alla cartografia -in special modo a quella tematica- per
sintetizzare la distribuzione spaziale dei diversi fenomeni di volta in volta oggetto di studio.
La lettura della Carta é un momento fondamentale ed imprescindibile della riflessione geografica a cui é
necessario allenare gli alunni costantemente.

1) Carte topografiche (o carte del terreno o carte tecniche)


rappresentazioni della superficie fisica, materiale della Terra, raffigurano oggetti immediatamente visibili
tanto che è facile la comparazione tra carta e realtà. Vi sono alcuni elementi immateriali come ad esempio
i confini o la toponomastica.

LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA IN PIANO DELLA SUPERFICIE TERRESTRE O DI UNA


SUA PARTE. (non è una foto , non è subordinata ad un punto di vista) CHE ABBIA LE SEGUIENTI
CARATTERISTICHE:
• RIDOTTA (e selettiva)

2
• APPROSSIMATA
• SIMBOLICA.

LA SCALA
E’ IL RAPPORTO TRA IL VALORE DELLE DISTANZE MISURATE SULLA CARTA E QUELLE
REALI. (Ci si riferisce alla distanza planimetrica e orizzontale)
TALE RAPPORTO PUO’ ESSERE ESPRESSO SIA IN FORMA GRAFICA CHE NUMERICA

Scala numerica
SI ESPRIME CON UNA FRAZIONE CHE PONE AL NUMERATORE L’UNITA’ E AL
DENOMINATORE UN NUMERO CHE ESPRIME IL VALORE DELLA RIDUZIONE.
1:50.000 significa 1 cm sulla carta = 500 m nella realtà.

Il denominatore indica il numero di volte che si deve moltiplicare una distanza sulla carta per ottenere la
distanza reale sulla superficie terrestre.
Più piccolo è il denominatore più grande è la scala Più grande è il denominatore più piccola è la
scala
Al crescere del denominatore aumenta il valore della riduzione

Se il denominatore é piccolo (grande scala) es. 1: 25:000 1 cm=250 m


il divario tra carta e realtà (distanze sulla carta e distanze reali) è minimo
la realtà é poco rimpicciolita
maggiori sono le informazioni riportate sulla carta
più grande è la scala più piccola è la porzione di spazio rappresentata

Se il denominatore è grande (piccola scala) es. 1: 25:000:000 1 cm=250 km


il divario tra carta e realtà (distanze sulla carta e distanze reali) é massimo
la realtà è molto rimpicciolita
minori sono le informazioni riportate sulla carta
più piccola è la scala più grande è la porzione di spazio rappresentata

LA SCALA SI RIFERISCE A MISURE LINEARI E NON ALLE SUPERFICI:


La scala delle aree è uguale al quadrato della scala lineare
Le aree aumentano in proporzione del quadrato delle lunghezze
Sicchè in 1 carta a scala 1:50.000 (scala lineare ) il rapporto tra le aree è 12: 50.0002
=1. 2.500.000.000 (scala delle aree)

3
L’unione Europea.
Dopo la seconda guerra mondiale 1945 l’Europa si trovava a dover
gestire una crisi economica dovuta alla guerra appena conclusa.
Oltre a questa distruzione, sia dal punto di vista umano che
materiale, l’Europa si trova divisa tra due grandi schieramenti Stati
Uniti e URSS, i quali continuano ad armarsi per paura di una terza
guerra mondiale e per paura che uno dei due potesse attaccare.
Dunque l’Europa, dopo essere stata il palcoscenico della seconda guerra mondiale, diventa il possibile scenario di
una terza guerra mondiale. Allora le due potenze cercano di avere accattivarsi il favore e la sudditanza politica
ed economica dei paesi dell’Unione europea e cercano di tenerseli buoni con dei patti, alle cui spalle ci sono delle
forti e abbondanti sovvenzioni.
L’URSS fa il patto di Varsavia con la maggior parte dei paesi dell’est Europa. Questi paesi, essendo stati
sovvenzionati, diventano una sottospecie di “sudditi” dell’URSS e adottano la stessa politica.
Allorché anche gli Stati Uniti cercano di fare un altro accordo con i paesi occidentali, ossia il patto Atlantico, in cui
c’è l’istituzione della NATO. Anche gli Stati Uniti sovvenzionano i paesi occidentali, come l’Italia con il piano
Marshal.
La Germania, essendo costituita da due repubbliche (Repubblica federale tedesca con capitale Bonn sotto l’influenza degli Stati Uniti e la
Repubblica democratica tedesca con capitale Berlino sotto l’influenza dell’URSS) ed essendo divisa, viene divisa dal muro di Berlino.

Non era solo la Germania divisa in due ma tutta l’Europa. Per segnare questa spartizione viene individuata la
cosiddetta cortina di ferro; ossia il prolungamento immaginario del muro di Berlino.

In questo scenario, i paesi occidentali si trovano rasi a suolo sia dal punto di vista economico che territoriale.
Il ministro degli Esteri francese Shuman capisce che l’unico modo per risollevare le sorti dell’Europa è mettere
insieme tutti i paesi europei. Da lì parte quella che oggi chiamiamo Unione Europea.
Shuman nel 1951 convoca a Parigi 6 paesi: Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo. Questi
paesi firmano un trattato: trattato di Parigi. In esso decidono di creare un’istituzione sovranazionale, la CECA:
comunità europea del carbone e dell’acciaio; destinata a gestire la produzione del carbone e dell’acciaio
necessarie per l’industria.
6 anni dopo nel 1957, questi stessi paesi si incontrano a Roma e fondano altre due organizzazioni sovranazionali:
comunità europea dell’energia atomica CEEA/EURATOM (serviva a gestire la produzione e l’uso civile dell’energia
atomica) ed istituiscono il mercato comune: comunità economica europea (CEE) (strumento con il quale venivano
facilitati gli scambi commerciali tra i 6 paesi). Entrambi i trattati erano spinti esclusivamente dall’economia.

Nel 1960 l’Inghilterra, un po’ gelosa di quei 6 Stati, crea un’istituzione parallela e gemella EFTA (european
free trade association) con Austria, Svizzera, Danimarca, Norvegia, Svezia, Portogallo. Pian piano questa
istituzione si scioglierà perché i paesi cominceranno ad entrare nell’altra istituzione rimanendo svuotata.
Pian piano ci saranno dei passi in avanti: sia dal punto di vista numerico (da 6 a 27) ma anche dal punto di vista
di ciò che li accomunano.
• Il primo passo in avanti si fa nel ‘67 con il trattato di Bruxelles in cui si crea la Comunità Europea (CE), fondendo
la CEE, la CEEA e la CECA.
• Nel ‘73 vengono aggiunti altri tre paesi: Danimarca, Irlanda e Regno Unito
• Nel ‘79 i paesi cercano un modo per facilitare dal punto di vista monetario lo scambio delle merci e creano
l’antenato dell’euro ECU una moneta teorica per convertire il valore degli scambi (sistema monetario europeo)
• Nell’85 viene firmato il trattato di Schengen (Lussemburgo). Sancisce la libera circolazione delle persone nei paesi
europei. È importante perché per la prima volta dopo una visione economica cominciano a pensare anche alle
persone.
• Nell’86 entrano Spagna e Portogallo.
• Tra l’86 e 87 viene firmato l’atto unico europeo. Per la prima volta, dopo essersi occupati solo di questioni
economiche, adottano politiche comuni oltre a quella economica. Dunque politiche comuni di piano
ambientali e sanitari. In questi anni lo dicono ma di fatto ancora non le attuano
Il 9 novembre 1989 viene abbattuto il muro di Berlino. Il muro di Berlino crolla perché non ha più ragione di
esistere dato che la guerra fredda finisce (una guerra preparata ma mai combattuta).
La guerra fredda finisce perché l’URSS scompare dalla carta geopolitica del mondo. Gorbaciov era arrivato al
capo dopo varie potenze socialiste Stalin, Lenin. Dunque anche se erano repubbliche federate apparentemente
autonome in realtà vi era una dittatura. Gorbaciov aveva viaggiato molto e voleva modernizzare l’URSS.
Propone un grande programma di rinnovamento che è passato alla storia con due parole: Trasparenza e modernità.
Lui lo prospetta ma gli mancano i soldi per poterlo attuare, quindi i cittadini lo accusano di aver raccontato il
futuro ma di non averlo realizzato mentre i suoi oppositori politici lo accusano del contrario. Attraverso un colpo
di stato Gorbaciov viene eliminato.
Da questo episodio, le repubbliche federate cominciano a volere la propria indipendenza.
Dall’ex urss escono 15 repubbliche indipendente (alcune sul continente europee altre su quello asiatico). Queste
repubbliche spaventate dal mondo moderno in cui si trovano, 12 di esse creano un’unione Unione degli stati
indipendenti. Le altre 3 che non sono entrate erano Estonia (Tallin), Lettonia (Riga) e Lituania (Vilnius) perché poi
entreranno nella CE.
Tutti quei paesi satelliti dell’URSS del patto di Varsavia e liberi dall’URSS chiedono di entrare nella CE.
• Nel frattempo che questi paesi pensano di entrare nella CE nel ‘91 avviene il Trattato di Maastricht in cui nasce
l’Unione europea (in questo modo si sottolineava il fatto che gli Stati stavano insieme perché c’era una volontà per sottolineare il
salto di qualità) È importantissimo perché attua quello che era stato ipotizzato con l’atto unico ossia crea delle
politiche comuni che non siano solamente economica. Le prime tre politiche con cui partono (pilastri di
Maastricht) politica monetaria ed economica, politica estera e di difesa, politica di sicurezza interna e di
giustizia.
• Nel 95 strano l’Austria, Finlandia e Svezia (non appartenevano né al patto di Varsavia né a quello Atlantico).
Erano quei paesi che volevano mantenere una sorta di neutralità nella guerra fredda.
• Nel 2004 c’è il più largo allargamento dell’Unione europea. È importante perché in un sol colpo entrano 10
paesi, in più 8 di 10 sono quei paesi del patto di Varsavia. La specificità di questi paesi è che l’Unione europea
li aveva finanziati, prima di entrare, affinché potessero rispettare almeno allo stato minimo i requisiti richiesti.
Infatti sono entrati con un regime transitorio. D’altronde ogni paese deve rispettare 31 requisiti per poter entrare
• 2007 Romania e Bulgaria e nel 2013 Croazia entrano
• 2020 BREXIT
Paesi in attesa di entrare: Albania, Bosnia-Herzegovina, Moldova, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia.

La Iugoslavia non c’è più nel mondo. Era stato costituito dopo l’impero ottomano con territori dell’ex impero
ottomano e territori dell’ex impero austroungarico 1918. Il problema è che gli abitanti erano molto diversi tra
loro e vengono tenute insieme attraverso la formula della confederazione. Questa confederazione si mantiene in
vita perché governata da un dittatore: il generale Tito. Nel momento in cui muore Tito la Serbia, che era la
regione più cattiva, cerca di annettere tutte le altre regioni. La prima guerra è tra serbi e bosniaci, mentre
cercano di riappacificarsi scoppia un’altra guerra nella borsnia-erzegovina perché la Bosnia era abitata sia da
serbi che croati. Questa vicenda coinvolge gli apparati geopolitici mondiali fin quando i tre capi di stato di
Bosnia, Erzegovina e Serbia, nelle veci rispettive di Izetbegovic, Tudjman e Milosevic, vengono costretti a
firmare un accordo di pace in cui dalla Iugoslavia nascono 6 Stati indipendenti: Slovenia, Croazia, Bosnia-
Erzegovina, Montenegro, Macedonia, Serbia (che vuole annettere il Cossovo, Valvodina).

L’Unione Europea ha una forma di governo detta sovranazionale. A questa forma di governo nessuno può dire
no perché gli Stati hanno accettato di avere un governo di ordine superiore. Questo coordinamento di livello
europeo è formato da varie istituzioni.
Italia: l’organizzazione dello stato italiano è fatto da un presidente della repubblica che ha funzioni di
rappresentanza ed indirizzo. Sotto il presidente ci sono 3 organi: parlamento (funzione legislativa),
governo con il primo ministro (funzione esecutiva), magistratura di 3 livelli (livello di corte, livello della
corte d’appello, livello della corte di cassazione)

• Al vertice delle istituzioni europee c’è il consiglio europeo


(equivalente al presidente della repubblica italiana). Il
consiglio europeo è formato da 27 persone, tutti i capi di stato.
• Il parlamento europeo e anche detto “la voce dei cittadini” è
formato dai rappresentati dei cittadini, e sono eletti dai
cittadini. Egli sono lì per fare delle leggi a favore dei cittadini.
Sono eletti in proporzione alla popolazione europea.
• Il consiglio dei ministri dell’Unione europea “voce dei governi” è un organo rappresentativo dei governi dei
vari paesi. Ci sono sempre 27 persone e ci va un ministro per ogni paese.
• Il parlamento è il consiglio dei ministri fanno molte cose insieme, due importanti: gestiscono il bilancio
dell’Unione europea (decidono come spendere i soldi); varano le leggi.
Le leggi secondo cui l’Europa da’ le leggi agli Stati arrivano attraverso due modi: regolamenti e direttive.
Il regolamento europeo è un qualcosa che dal giorno dopo è valido non tutti gli Stato
La direttiva è un’indicativa di legge secondo la quale ogni stato deve fare la propria legge e ha un
tempo preciso per farlo.
• La commissione europea studia le problematiche e i temi da risolvere e ne decide gli aspetti. Ha sede a
Bruxelles in Belgio. È organizzata in DG (direzione generale).
• la corte dei conti che si occupa di controllare se i soldi che vengono dati ai paesi sono spesi nel modo giusto.
• La corte di giustizia è la corte alla quale si rivolgono coloro che non sono soddisfatti del livello di giudizio
nazionale.
• BCE (banca centrale europea) detta le regole che vanno a finire sulla testa delle banche centrali nazionali
(Banca d’Italia) che, a sua volta, da’ le regole alle banche secondarie.
• La banca europea per gli investimenti, la quale è senza scopo di lucro. Ha la finalità di prestare dei soldi senza
farsi pagare gli interessi per la costruzione di grosse opere infrastrutturali pubbliche o private. Con la finalità di
favorire investimenti di interesse europeo.
• Il comitato economico e sociale e il comitato delle regioni sono organi consultivi: formati da persone che
vengono consultate per dare pareri. Possono dare pareri perché sono esperti.

L’unione europea affronta le questioni europee attraverso un metodo.


Spende i soldi che ha attraverso la definizione di politiche. Le politiche europee non sono annuali ma hanno una
durata almeno quadriennale. In questo modo agisce per periodi di programmazione. Alla fine di ogni periodo di
programmazione si organizza quella successiva. Quando decide le politiche da attuare ragiona in base alle
questioni da affrontare e per paesi o aree eleggibili, quindi va a vedere i paesi su cui bisogna intervenire o
bisogna dare i soldi.

HONG KONG
è una porzione del mondo con circa 3mila Km^2 di estensione che si
trova al sud nella penisola cinese a più di 2k km da Pechino. Ha
un’articolazione territoriale complessa perché è fatta da un’isola
principale (Hong Kong Island), ma la regione amministrativa è formata
anche da una penisola “Kowloon”. Attorno alla penisola c’è un
arcipelago di isolette, tra cui quella più importante è quella di Lantau.

Questa porzione ha un legame anche amministrativo con la Cina. Hong Kong da un punto di vista politico-
amministrativo è una regione amministrativa speciale rientra nei territori su cui vige la sovranità della
Repubblica popolare cinese ma a livello amministrativo gode di maggiori margini di movimento.
Le sue vicende geopolitiche iniziano negli anni 40 dell’800, periodo in cui inizia la guerra dell’oppio. L’oppio era
una sostanza utilizzata principalmente per scopi medici. Questa sostanza fu la causa di una guerra tra i cinesi e le
forze armate britanniche, perché la Cina aveva vietato l’importazione di questa sostanza. Alla fine di questa
guerra il governo cinese si arrese e furono firmati una serie di trattati in cui la Cina accettava il commercio
dell’oppio, inoltre in questi accordi ce n’era uno aggiuntivo in cui si diceva che l’isola di Hong Kong veniva
ceduta al Regno Unito per un lungo periodo di tempo, ma dopo questo tempo sarebbe tornato alla Cina.
La guerra dell’oppio e i conseguenti trattati hanno messo in evidenza sia che militarmente la Cina era debole
dato che non era riuscita a resistere, sia l’apertura commerciale dall’Europa verso la Cina. La Cina andò in crisi
perché capi che non era forte militarmente e che rischiava di subire un attacco commerciale ed economico da
parte di potenze europee. Dopo il 1860 l’isola di Hong Kong diventa possedimento della Gran Bretagna e
comincia a vivere la vita inglese con la loro mentalità. Questa vita inglese doveva durare fino al 1997, data
stabilita dall’accordo per il rientro di Hong Kong nella Cina. Nell’accordo c’era scritto che al momento del
rientro di Hong Kong, data l’abitudine di vivere sotto il sistema inglese, la regione aveva il diritto di vivere con
un doppio sistema (cinese e inglese).
In questo territorio, ancora oggi, troviamo ribellioni civili perché i civili non vogliono le regole civili e tantomeno
la Cina vuole le regole inglesi. Il problema più grande è che Hong Kong è la pedina asiatica delle forze europee
che vogliono controllare il mercato cinese e tutto ciò che si trova in Occidente. Grazie al suo statuto speciale,
Hong Kong ha costituito un ponte economico, finanziario e culturale tra Oriente e Occidente. Ciò è stato
favorito dalla sua storia e dalla geografia.
Il sistema elettorale hongkonghese (impostato dai britannici prima della restituzione) è solo apparentemente
democratico. Questo infatti garantisce maggiore potere all’élite economica locale, che ha prosperato perché il
governo centrale le ha concesso di fungere da punto di contatto tra la Cina e l’Occidente. Le categorie
professionali più rilevanti hanno un ruolo preponderante nel Legislative Council (il parlamento locale) e
nell’Election Committee, che vota il Chief Executive (il capo del governo locale). Questo meccanismo ha sin qui
impedito al movimento pro-democrazia hongkonghese di ottenere un suffragio universale “genuino” per
l’elezione dell’esecutivo. Il triangolo finanziario cinese comprende le città di Pechino, Shangai, Shenzhen e Hong
Kong. Shenzen è una borsa ancora acerba rispetto alle altre, soprattutto quella di Hong Kong che è considerata
un unicum nel suo genere. La Borsa di Shenzhen opera come appendice minore e interna di Hong Kong. Sulla
scia delle proteste di Hong Kong, il governo cinese ha annunciato di voler: avvicinare il territorio di Shenzhen
agli standard di Hong Kong e Macao, promuovere l’integrazione tra le Borse di Hong Kong e Shenzhen per
favorire l’internazionalizzazione di quest’ultima e promuovere Shenzhen come incubatore tecnologico seppur
debba ancora definire i dettagli del progetto. Pechino è la capitale politica, sede delle istituzioni che forniscono le
direttive che guidano la politica economica e finanziaria del paese (es. Decide come il credito deve essere
erogato, quali sono le industrie prioritarie, quanto credito si deve fornire alle famiglie ecc.).
Shangai ha una borsa che capitalizza più di quella di Hong Kong, ma è tipologicamente diversa poiché è una
borsa interna. Ciò che è quotato sono imprese cinesi di medie-piccole dimensioni, attive in settori strategici come
infrastrutture, telefonie, gas, i quali garantiscono la sicurezza dell’economia nazionale cinese. In essa vige in
pieno la regolamentazione cinese ed è la borsa in cui il regime sperimenta lo sviluppo del proprio capitalismo
interno, ossia le innovazioni economico/finanziare decise da Pechino. Per questa sua funzione, a Shangai hanno
sede: l’unico altro quartier generale della Banca centrale e le principali banche straniere, soprattutto gli uffici
commerciali. Hong Kong storicamente è uno dei maggiori poli finanziari mondiali, punto di Contatto tra
Occidente e Cina continentale. Nel triangolo strategico con Shanghai e Pechino il mercato azionario e
finanziario hongkonghese funge da inaggirabile accesso al capitalismo mondiale. Basti pensare che il 70% degli
investimenti esteri diretti in Cina passa per Hong Kong.
Capitalismo = sistema economico in cui imprese e/o privati cittadini possiedono mezzi di produzione utili a
generare beni e servizi a partire dalle materie prime lavorate, al fine di generare un profitto tramite la vendita
diretta o indiretta ad acquirenti degli stessi.

Sia che si parli di politica che di economia mondiale, la


Cina, che è una repubblica popolare, sta sempre in mezzo.
La prima civiltà cinese ha origine ancor prima della
nascita di Cristo e si sviluppa nella pianura tra il fiume
giallo e il fiume azzurro. Ha avuto vari regimi dinastici.
La prima dinastia fu la dinastia Cin seguita da quella di
Han. Le ultime due sono state quelle del 1368 al 1644 con
i Ming e 1644 al 1911 con i Qing. Dopodiché avverranno
delle rivoluzioni popolari in cui l’ultimo imperatore nel 1912 abdica e attraverso una serie di meccanismi la Cina
diventa una repubblica. Dopo la seconda guerra mondiale ci sarà la repubblica popolare cinese.

Differenza tra repubblica di Cina (1912) e repubblica popolare cinese (1945)


Ci saranno vari presidenti cinesi, i più importanti sono: Mao Tze Tung in carica tra i 54 e 59 e Jinping in carica
dal 2013. Il capo della Cina sia anche il capo del partito comunista cinese. È come se fosse un partito unico.
Quindi anche se formalmente lo stato sia una repubblica, di fatto, avendo un solo partito politico, la repubblica è
una dittatura.
Quali sono i 3 paesi più grandi al mondo per estensione
Russia, Canada e Cina

Proprio perché è grande ha molti paesi confinanti di


diversa natura e origine. Dunque si ritrova sempre
coinvolta nei problemi geopolitici mondiali. La Cina ha
un’articolazione interna complicata: ha tante province,
grandi regioni autonome e 4 municipalità controllate e
2 posizioni ibride (Hong Kong e Taiwan).
È importante sapere sia l’articolazione interna di questo
paese, ma è anche importante sapere ambientalmente
com’è strutturata: la parte interna è estremamente
montuosa, poi c’è una parte costiera. Tutta la zona
della Mongolia cinese e la parte non affacciata sul mare
ha un ambiente aspro e arido: Altipiano del Tibet, il
deserto del Gobi, il fiume Giallo e Azzurro.
La Cina, oltre a essere grande, è anche molto popolosa ed ha vari gruppi etnici; per questo motivo ha adottato
delle politiche di controllo delle nascite e un indirizzo etnico della popolazione (sinizzazione: il governo prova a
colonizzare i territori più marginali popolandoli con l’etnia migliore e obbediente kan)

La più grande rivoluzione economica cinese che l’ha resa l’attuale superpotenza mondiale comincia nel 1972,
quando il presidente degli Stati Uniti apre la Cina al mondo. La popolazione, negli anni 50, comincia a spostarsi
dalle campagne alla città, passando da agricoltori a operai; processo che continua fino al 1976 (morte di Mao
Tzeo Tung). Fu il suo successore che pensò di aprire il proprio mercato al mondo esterno. Una delle più grandi
innovazioni principali di Ping fu la creazione delle ZES (Zone Economiche Speciali): si creano zone del paese in
cui le attività economiche possono svolgersi senza le regole del paese in cui stanno, avendo regole più facilitate
(seguono le regole del libero mercato).
Nel 1990 apre la borsa di Shangai. Con l’apertura si ottiene un duplice effetto: si attirano investimenti esteri nella
finanza cinese e si realizza il sogno dei cinesi di poter investire i propri soldi in borsa. Quando nel 2008 la crisi
colpisce tutto il mondo, la Cina riesce ad affrontarla nel migliore dei modi. Infatti nel 2018 il prodotto interno
lordo è quasi un pareggio con gli Stati Uniti.
Poiché la Cina ha cominciato ad avere un ruolo
economico e politico fondamentale, è uno dei paesi che
non può più essere escluso. Una volta che la Cina si è
resa conto di avere molti materiali necessari a tutti gli
altri paesi ha avuto la necessità di migliorare i trasporti.
Allorché la Cina ha pensato di creare le stesse rotte della
via della seta ma con mezzi moderni. Per questo motivo
sta cercando di realizzare “Belg and Road
Initiative”.
Un iniziativa di realizzare due rotte, una terrestre e una marittima, di propria proprietà. In modo tale da
felicitare lo spostamento delle merci cinesi. Per questo motivo, sia sul lato marittimo che terrestre, la Cina sta
cercando di acquistare molti porti e ferrovie/zone logistiche.
Ciò che ha consentito di creare queste rotte è la potenza del trasporto marittimo, diventato fondamentale
soprattutto dopo la creazione dei container che permettono di essere riempiti da tutti i tipi di oggetti ed hanno la
proprietà della inter-modalità ossia può essere trasportato attraverso vari mezzi. Assieme ai container anche la
creazione delle navi giganti ha permesso di ampliare la potenza del trasporto marittimo. Tra le navi più grandi
ricordiamo Triumph (TEU 20.000) e Sveva (TEU 19.300)

Ognuna delle modalità di trasporto ha un AB - un vettore - una rotta

Il più grande porto cinese, ma anche al mondo, è Shangai. I porti di destinazione della Cina sono strategici e
importanti: devono avere fondali adeguati per le mega-navi; devono essere ben organizzati logisticamente; il
costo deve essere ottimale. Tutte queste caratteristiche ha determinato una forte concorrenza tra porti. Mentre
da un lato ha migliorato la costruzione dei porti, dall’altro lato le compagnie di navigazione sono diminuite a 30
e diventano monopolizzate (la maggior parte si trovano in Asia). Queste 30 hanno formato 3 squadre e dettano le
leggi sui porti.
Ciò che ha consentito al trasporto di navi giganti anche nel Mediterraneo è stato l’allargamento del canale di
Suez (situato in Egitto e realizzato in modo artificiale). Ha abbreviato la rotta delle navi sostituendo la
circumnavigazione dell’Africa.
Per conoscere il mondo ci possiamo orientare attraverso una triangolazione di concetti
La triangolazione può cominciare da qualsiasi vertice.
Oltre ciò, bisogna tener presente il vertice territorio, ossia parti di mondo che
si approfondiscono su un determinato oggetto in studio
Il territorio può essere vicino o lontano, grande o piccolo (passaggio di scala).

Il mercato turistico funziona come tutti i mercati economici del mondo. Anche qui troviamo una domanda e
un’offerta che devono trovare riscontri. Si trovano riscontri in due sequenze temporali diverse: c’è una prima fase
dove l’offerta (il luogo/museo) cerca di mettersi in contatto con la domanda (i consumatori); in genere l’offerta si
mette in contatto con la domanda attraverso il meccanismo AIDA (Attirare - Interessare - Desiderio - Acquisto).

Turismo
Quando si parla di turismo, parliamo del settore terziario e quindi parliamo di prestazioni. Nelle prestazioni
viene compreso l’alloggio, i biglietti, il volo e così via. Allorché si è compreso che le prestazioni insistono su uno
stesso territorio, quindi si è capito che per sviluppare il turismo bisogna ragionare con un concetto di sistema
integrato ossia tutto il territorio, con gli attori interni, deve lavorare per dare una rotazione turistica. Quindi il
territorio si muove nel mercato turistico con un tutt’uno agli albergatori ecc.
Tutte le prestazioni di tipo turistico seguono un ciclo di vita (nascita, crescita, maturità e declino), per evitare il
declino ci sono alcune strategie di rinnovamento con il rilancio. Un territorio non è detto che se nasce turistico
sarà per sempre turistico o che non possa mai diventare turistico.
Anche i turisti hanno cambiato atteggiamento. In principio il turismo era solamente di tipo balneare, perché
prima il mese dove andavano in vacanza era agosto per andare al mare. Col tempo i mesi per andare in vacanza
sono variati e anche i moventi per il turismo sono cambiati (religione, sport, adrenalina). Dunque ora più luoghi,
anche senza il mare, possono essere mete turistiche e per motivi diversi.
Un territorio che pensa di volersi dare una chance turistica deve seguire un processo fatto da fasi (parte dal
centro, segue delle fasi e una volta completate si può dire che c’è un’offerta turistica) che consentono ad un
territorio di essere una proposta turistica. Un territorio, per poter stare sul mercato turistico, deve attuare dei
passaggi. Parte dell’audit ossia fare una mappatura delle risorse a disposizione (la neve, una piazza, una festa, un
cibo). Dopodiché bisogna rendere queste risorse utili al consumatore per attirarlo nel mio territorio: fase della
fruibilità. La fruibilità può essere di due tipi: primaria (legata strettamente alle risorse per quali il turista viene
attirato pista da scii) secondaria (capacità del territorio capace di erogare servizi e accessori per migliorare l’esperienza
turistica hotel, Wi-Fi, ATM). A questo punto il territorio deve soddisfare la fase di accessibilità/mobilità.

Le modalità di trasporto sono 4: su gomma, ferroviario, aereo e marittimo. Dentro ogni modalità ci sono 3
elementi da considerare: AB-vettore-rotta.
Una volta che tutte le fasi sono state soddisfatte agisce l’attività di comunicazione. A questo punto il luogo comincia
a giocare sul mercato turistico.

Mobilità delle persone sul territorio.


La migrazione riguarda sia il flusso in uscita (emigranti) che il flusso in entrata (immigranti). L’immigrante è
qualcuno che se ne va dal proprio paese per vari motivi, in questa categoria ci sono sia le persone che scappano
da guerre o povertà, sia coloro che vanno via per migliorare la propria qualità della vita. Lo spostamento delle
persone è un fattore antico che risale all’homo sapiens, dunque l’uomo dal principio si è sempre spostato per
trovare luoghi migliori dove vivere.
Nell’800 masse di persone si spostano dall’Europa verso l’America. Non sempre però le persone hanno trovato
un buon luogo dove vivere e altri sono tornati. Ovviamente lo spostamento non si è mai fermato nella storia.
Quando si studia un flusso migratorio si devono rintracciare vari aspetti: la motivazione, l’aria spaziale (da dove
parte a dove arriva), la consistenza (il singolo ingegnere o la massa) e la permanenza (diversa dalla durata che è il
periodo che un flusso migratorio è durato) ossia quanto tempo l’immigrante si trattiene nel paese in cui è andato.
Bisogna distinguere gli immigrati regolari e irregolari. La condizione di immigrante dipende dalla motivazione.
Se la motivazione non è conflittuale, la resina chiede accesso ed entra senza problemi. Più particolare è quando
per chi non ha i requisiti per entrare, dunque sono persone che devono attraversare una motivazione burocratica
un po’ più lunga (profughi/richiedenti asilo/rifugiati).
• Profughi: è gente che è costretta a scappare da questioni riconosciute a livello internazionale come pericolose
• Richiedenti asilo: sono i profughi che richiedono asilo
• Rifugiati: lo diventano i profughi dopo aver svolto le pratiche burocratiche e aver accettato la richiesta d’asilo.
Nel 1951 la condizione di Ginevra emana che quasi tutti i paesi del mondo sono obbligati ad accettare i rifiutati
perché sarebbe pericoloso rimanere nello loro stato d’origine, ma la loro residenza rimane nello Stato d’origine
fin quando non possono tornare o vengono accettati burocraticamente nel paese ospitante.

Ci sono poi i apolidi sono quelli che per scelta decidono di non avere cittadinanza in nessun paese. La
cittadinanza è importante perché da essa scaturiscono i diritti ed i doveri che ogni persona ha.
Infine ci sono i clandestini che restano in un paese nel quale non hanno il diritto di stare in maniere irregolari.
Nel momento in cui gli spostamenti sono di massa, l’Unione Europea si dà dei numeri di persone che possono
accogliere.

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