La guerra in Ucraina ha origini antiche, che nasce fin dalla sua indipendenza, raggiunta nel
1991: lì il paese si dividee a metà, con un ovest cattolico e filoeuropeo e un est filo russo
Le principali cause della guerra sono le seguenti:
Era iniziato da poco il 2022 quando la comunità internazionale inizia ad agitarsi. Sempre
più soldati russi vengono inviati al confine con l’Ucraina, i servizi d’intelligence di vari
Paesi - Stati Uniti per primi - lanciano l’allarme: Mosca è pronta ad attaccare Kiev. La
guerra sembra lontana e invece, in poco tempo, diventa realtà: missili e bombe cadono
sulle città, i civili iniziano a scappare dal Paese. Il 21 febbraio Putin riconosce
l’indipendenza dall’Ucraina delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, nella
regione meridionale del Donbass. I due territori vicini alla Russia, culturalmente e
politicamente, dal 2014 sono apertamente in scontro con il governo di Kiev. Putin, oltre
a dire che l’Ucraina in quanto Paese “non esiste”, accusa la Nato di aver organizzato una
pervasiva presenza militare in Ucraina: “Per noi è una minaccia”. Il 22 febbraio la Duma
– il parlamento russo – autorizza il presidente a usare la forza per “proteggere” Donetsk
e Lugansk. All’alba di giovedì 24 febbraio le forze armate russe iniziano a sferrare i primi
passi dell’offensiva militare. Sulla capitale Kiev cadono missili, convogli armati entrano
a Sud nelle regioni del Donbass, a Kharkiv e a Chernihiv, vengono colpiti i porti delle città
costiere di Mariupol e Odessa. Il presidente ucraino Zelensky impone la legge marziale:
il Paese non intende cedere. Inizia ufficialmente la guerra. Appare subito chiaro che
l’invasione dell’Ucraina non punta solo ai territori del Donbass. Nel primo giorno di
guerra, dal confine con la Bielorussia le truppe russe scendono verso la capitale Kiev.
L’aeroporto di Hostomel, a poche decine di chilometri dalla capitale, cade sotto il
controllo russo. La stessa sorte tocca alla centrale nucleare di Chernobyl, simbolo
indelebile di tragedia nel Vecchio Continente. “È una dichiarazione di guerra contro tutta
l’Europa”, dice Zelensky.
LE PRIME SANZIONI ALLA RUSSIA
Già il 22 febbraio Ue, Usa e Regno Unito prendono le prime misure contro Mosca per il
riconoscimento delle repubbliche del Donbass: limitato l’accesso russo ai mercati
finanziari europei. Subito dopo l’invasione, arriva il secondo pacchetto di sanzioni. Il
fronte dei Paesi occidentali il 25 febbraio annuncia il congelamento dei beni all’estero di
Putin e di personalità a lui vicine. Scatta il divieto di export di beni legati alla difesa
verso Mosca, colpite le principali banche russe, limitati gli investimenti all’estero. Lo
spettro del nucleare si fa sempre più minaccioso.
STATO DI ALLERTA FORZA NUCLEARE RUSSA