Nel tentativo di disinnescare uno dei momenti di maggiore tensione tra Russia e Occidente degli ultimi decenni, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken ha incontrato a Ginevra il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Nelle ultime due settimane, i frequenti contatti bilaterali e multilaterali tra i due Paesi sulle garanzie formali di sicurezza in Europa, chieste da Mosca sia alla Nato che agli Usa, non hanno portato a una svolta
• L’Ucraina e vari Paesi occidentali hanno infatti
criticato pesantemente l’ennesimo ammassamento di ingenti forze militari russe ai confini dell’Ucraina, molte di queste rimaste nella regione dopo la tradizionale esercitazione Zapad. Immagini satellitari e altre fonti suggeriscono che ci sono circa 90-100 mila soldati russi, supportati, tra l’altro, da artiglieria pesante, carri armati T- 80U e missili balistici a corto raggio, e a soli 250 chilometri di distanza dall’Ucraina. • La paura è quella di una potenziale offensiva della Russa in territorio ucraino e in particolare nella provincia orientale del Donbass, dove dal 2014 è in corso una sanguinosa guerra tra le forze separatiste appoggiate da Mosca e le Autorità ucraine Stati Uniti e Europa lavorano a un pacchetto di dure sanzioni se il Cremlino decidesse di muoversi militarmente, che comprenderebbero il gasdotto Nord Stream 2, e valutano di potenziare l'assistenza militare all'ex repubblica sovietica, rifiutando - come chiede Mosca - di escludere una sua possibile, futura adesione alla Nato. La diplomazia è impegnata su più direttive nel dialogo con Mosca: oltre al percorso bilaterale Russia-Usa sulla stabilità strategica, sono aperti quelli in ambito Ue e poi quello con la Nato. RICHIESTE DI MOSCA: IMPOSSIBILI PER L’OCCIDENTE Mosca accusa i paesi Nato di "gonfiare" l'Ucraina con armi e gli Stati Uniti di alimentare le tensioni. Nella bozza di accordo presentata dai russi, si chiede di fatto il ritiro della Nato dall'Europa dell'Est e l'impegno a non accettare ulteriori adesioni di Paesi dell'ex blocco sovietico, in primis l'Ucraina. La Russia vorrebbe che la Nato tornasse ai suoi confini precedenti al 1997. Ciò significherebbe il ritiro delle unità combattenti dalla Polonia e dalle repubbliche baltiche di Estonia, Lettonia e Lituania e nessun missile schierato in paesi come Polonia e Romania. Una richiesta inaccettabile per l'Europa e gli Stati Uniti. LA POSIZIONE DELL’UCRAINA E DELL’OCCIDENTE Senza alcun dubbio l’Ucraina è il Paese più esposto in tale situazione. Oltre all’annessione della Crimea da parte della Russia, dal 2014 è in corso nella sua parte orientale una guerra che ha visto oltre 10mila vittime e un deterioramento dei rapporti con Mosca. La risoluzione del conflitto nel Donbass e il ritorno a stabili e sicure relazioni con la Russia sono i principali obiettivi di Kiev. Consapevole di avere a che fare con una nazione molto più forte e desiderosa di Da qui la ricerca di supporto internazionale, soprattutto riportarla all’interno della propria sfera di influenza, tramite la NATO in termini militari e l’UE per ragioni Kiev osserva con sospetto i movimenti delle truppe economiche. I Paesi occidentali temono che la Russia russe ai propri confini. utilizzi le proprie Forze Armate per prendere possesso delle province ucraine a maggioranza russa, in maniera simile a quanto accaduto in Crimea nel 2014. Ciò costituirebbe una forte perdita di credibilità internazionale e rafforzerebbe la Russia, la quale si sentirebbe ulteriormente legittimata a impiegare le proprie forze militari in Europa. Inoltre tale scenario provocherebbe, molto probabilmente, anche un grave indebolimento dello Stato ucraino, con conseguenze molto pesanti per tutta l’Europa orientale. Gli Stati Uniti hanno chiarito che non hanno in programma di inviare truppe da combattimento in Ucraina, pur essendo impegnati ad aiutare l'Ucraina a difendere il suo "territorio sovrano". L'Occidente ha a disposizione lo strumento delle sanzioni e quello degli aiuti militari sotto forma di consiglieri e armi.
Il colpo economico più pesante per Mosca sarebbe
quello di disconnettere il sistema bancario russo dal Il significato della parola SWIFT è un'abbreviazione con cui è sistema di pagamento internazionale Swift. Un'altra necessario comprendere la Community of Financial Interbank World Telecommunications. Il sistema di traduzione SWIFT è un ozpione è impedire l'apertura del gasdotto russo Nord sistema internazionale per la trasmissione di informazioni e Stream 2 in Germania, la cui approvazione è attualmente pagamenti. È stata fondata nei primi anni settanta del ventesimo secolo in Belgio. La sede si trova a Bruxelles. Secondo i dati in corso di valutazione da parte dell'autorità di ufficiali, questa rete comprende duecentododici paesi e oltre regolamentazione dell'energia tedesca. Potrebbero anche diecimila istituzioni. Più di venti milioni di transazioni diverse passano attraverso questo sistema in un giorno. Tra questi ci sono esserci misure contro il fondo sovrano russo Rdfi o pagamenti interbancari, messaggi finanziari, trasferimenti di restrizioni alle banche che convertono i rubli in valuta denaro e altri. estera.
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