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La guerra fredda

Parte IV
START I e START II
Il trattato START (Strategic Lo Start II, siglato il 3 gennaio
Arms Reduction Treaty) venne 1993 da Bush e Boris Eltsin,
firmato il 31 luglio 1991 da bandiva l'uso delle testate
George H. Bush e Mikhail multiple (MIRV) dai missili
Gorbaciov riduce il numero di balistici intercontinentali.
armi nucleari strategiche.
L’EUROPA CENTRO-OCCIDENTALE E L’EX URSS OGGI
La Russia di Putin
Il presidente, nonostante una politica
neoliberista che ha danneggiato il welfare,
ha promosso con successo il
rafforzamento della difesa e ha affermato
una linea di politica estera indipendente,
sovrana. Putin ha garantito la rinascita
della Russia come grande potenza
geopolitica, raccogliendo il consenso
della popolazione, tanto che il segretario
di Stato americano Mike Pompeo pone la
Russia di Putin al primo posto tra i nemici Vladimir Putin, ex ufficiale del
degli Usa, seguita dal Partito comunista KGB, è il padrone della politica
cinese e dall’Iran. russa dal 2000, oggi al suo quarto
mandato consecutivo.
SORT e NEW START
.

Il trattato SORT (Strategic Offensive Un'ulteriore riduzione degli arsenali


Reductions) noto anche come Trattato sotto i limiti posti dal SORT fu siglata
di Mosca limitava il numero di testate da Barack Obama e Dmitry
a 1.700/2.200. Fu siglato il 24 maggio Medvedev l'8 aprile 2010 a Praga.
2002 da George W Bush e Vladimir L'accordo New START riduce a 1550
Putin nel clima di cooperazione tra le le testate atomiche strategiche solo
due superpotenze nell'ambito della la metà delle quali da mantenere
lotta al terrorismo islamico dopo l'11 pronte all'uso.
settembre.
Fine del trattato INF

Il 1 febbraio 2019 il presidente Trump annuncia il ritiro degli USA dal trattato del
1987. il giorno successivo anche Putin afferma la sospensione dell’accordo da
parte della Russia. L’INF decade definitivamente il 2 settembre 2019.
La guerra di Ucraina
Con l’avvio di una transizione
Alla fine del 2013 l’Ucraina si
del potere verso una
trovò nella condizione di Il conflitto dal 2014 oppone la Russia alla Nato leadership meno “filo-russa”
decidere se dare avvio al
la parte orientale del paese,
processo di unione doganale
a maggioranza russa, si
con l’Unione Europea e con la
sollevò. La Crimea,
NATO. Questa fu una delle
strategicamente imortante
micce dell’attuale conflitto. La
perché a Sebastopoli c’è la
parte sud-orientale del Paese,
base della flotta russa del
russofona e di religione
Mar Nero, proclamò un
ortodossa, è però sempre
referendum per il 16 marzo e
rimasta legata al mondo russo.
si separò dall’Ucraina
Quando il presidente
entrando nella Federazione
Yanukovich rinunciò all’unione
Russa. In seguito anche le
europea iniziarono forti
regioni di Donetsk, Kugabsk
resistenze popolari che
e Karlkov, cominciarono una
culminarono con l’occupazione
lotta armata, ancora in corso,
del municipio di Kiev e
per separarsi dall’Ucraina e
portarono alla caduta del
venire annesse alla
governo.
Federazione Russa.

Al momento si prospettano due ipotesi di soluzione: un compromesso che garantisca alla Russia un
epilogo diverso da quanto capitato alla Polonia e agli altri paesi dell’est europeo, ora membri di Nato
e Unione Europea; oppure una divisione secca del Paese, con la separazione delle zone a
maggioranza russa che confluirebbero nella Federazione Russa e una nuova Ucraina più piccola.
L’espansione verso est della NATO
L’ostacolo piu ingombrante sulla
via della cooperazione russo-
americana è la sovrapposizione
tra il coinvolgimento statunitense
e occidentale in area ex sovietica
e la tradizionale influenza russa
nell’Europa centrorientale. Per
Mosca l’espansione della Nato
verso est ha rappresentato una
sfida di non poco conto in termini
di sicurezza

Gli Stati Uniti e l’Occidente hanno dichiarato la


guerra economica contro la Russia nell’estate
del 2014 quando approvarono sanzioni per
l’invasione in Ucraina finalizzate a danneggiare
considerevolmente la Federazione .
Basi NATO in Europa
La seconda guerra fredda

Attualmente le relazioni tra Stati Uniti e Cina continuano a escludere qualsiasi dialogo serio sulle
questioni relative alle armi nucleari. L’arsenale nucleare di Pechino, la sua politica nucleare e lo
sviluppo delle forze nucleari restano chiusi al mondo esterno. È altamente improbabile che gli Stati
Uniti e la Cina concludano accordi di controllo degli armamenti nel prossimo futuro.

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