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La Russia (in russo: Росси́я?, traslitterato: Rossíja, ascolta[?

·info]),
ufficialmente Federazione Russa (in russo: Росси́йская Федера́ция?, traslitterato:
Rossíjskaja Federácija, ascolta[?·info]), è uno Stato transcontinentale che si
estende per un quarto in Europa e per tutto il resto in Asia. È il più vasto Stato
del mondo, con una superficie di 17864345 km²,[6] e a inizio 2023 conta 146 099 728
abitanti.[3] La capitale è Mosca. La lingua ufficiale è il russo ma le repubbliche
autonome possono avere altre lingue ufficiali. L'attuale presidente della
federazione è Vladimir Putin.

Confina con Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Bielorussia,


Ucraina, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan, Cina, Corea del Nord, Mongolia; assieme
alla Cina, è lo Stato con il maggior numero di Stati limitrofi (quattordici).[7]
Essa possiede, inoltre, confini marittimi con il Giappone (attraverso il mare di
Ochotsk) e gli Stati Uniti (attraverso lo stretto di Bering). È bagnata a nord-
ovest dal mar Baltico nel golfo di Finlandia, a nord dal mar Glaciale Artico, a est
dall'Oceano Pacifico e a sud dal mar Nero e dal mar Caspio. Comprende anche
l'exclave dell'oblast' di Kaliningrad. È tradizionalmente suddivisa tra Russia
europea e Russia asiatica dalla catena montuosa degli Urali, dal corso del Fiume
Ural, dalla costa settentrionale del mar Caspio e dalla depressione del Kuma-Manyč.

È stato tra i protagonisti della storia del XX secolo, per il ruolo svolto nella
seconda guerra mondiale e in seguito per essere stata una delle maggiori forze
coinvolte nella cosiddetta guerra fredda. È il successore legale dell'Unione
Sovietica (e in quanto tale ha ereditato il seggio di membro permanente nel
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite) ed è fra le quindici ex repubbliche
sovietiche ad aver raccolto la maggior parte dell'eredità politica e militare
sovietica. È uno Stato con una forte influenza politica all'interno della Comunità
degli Stati Indipendenti, composta da nove ex repubbliche dell'Unione Sovietica; è
inoltre uno degli Stati fondatori dell'Unione eurasiatica.

Nei primi anni del XXI secolo l'economia ha presentato tassi di crescita tra i più
elevati a livello globale, tanto che la Russia è considerata uno dei cinque Paesi
cui ci si riferisce con l'acronimo BRICS.[8] La crisi finanziaria internazionale si
è fatta però sentire duramente a partire dall'autunno 2008, mettendo in dubbio
molte delle certezze acquisite in un decennio di espansione.[9]

Dopo il referendum sull'autodeterminazione della Crimea del 2014, la Russia ha


annesso quest'area, sebbene l'occupazione non sia riconosciuta dalla quasi totalità
della comunità internazionale.

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