Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Funzione dell'acquedotto è quella di trasportare le acque dal luogo di origine, ove esse sono disponibili, sino al
luogo di consumo
Tipologie di acquedotto:
• Acquedotti civili. Servono le utenze che ricadono all'interno del tessuto urbano: principalmente utenze
domestiche e pubbliche, ma anche industrie, attività artigianali, commerciali e turistiche ubicate nel centro
urbano. Le acque distribuite devono essere potabili
• Acquedotti industriali. Sono a servizio delle aree industriali. Può non essere richiesto un trattamento di
potabilizzazione spinta, ma semplici trattamenti fisici (es. filtraggio)
• Acquedotti per uso irriguo. A servizio delle aree agricole. In genere non è richiesto trattamento di
potabilizzazione
Il corso affronta lo studio degli acquedotti civili.
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Schema di un acquedotto civile
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Stima dei fabbisogni degli acquedotti civili
Poiché il costo per la realizzazione di un acquedotto è molto elevato, e non è proporzionale alle portate
trasportate, non è economicamente conveniente realizzare la rete attraverso più interventi di potenziamento
durante la vita utile, come si fa per altri tipi di opere, come gli impianti di trattamento
L'opera deve pertanto essere dimensionata con riferimento alla domanda da soddisfare durante la sua vita
utile, che può avere un ordine di grandezza di circa 40 anni, definito "orizzonte temporale"
La stima dei fabbisogni è basata su due fattori:
• previsione della dotazione idrica media annua pro-capite futura Fa, chiamata anche dotazione unitaria, ed
espressa generalmente in l/ab/giorno. Essa dovrebbe soddisfare il fabbisogno futuro d'acqua non solo
per il consumo domestico, ma anche per tutti gli altri consumi cittadini delle utenze pubbliche, industriali,
artigianali, commerciali, per perdite e sprechi, ragguagliati alla popolazione residente
• previsione della popolazione futura Pn dopo n anni di funzionamento dell'acquedotto
Queste valutazioni sono generalmente sviluppate all'interno dei Piani Regolatori Generali degli Acquedotti
(PRGA). In Sardegna il PRGA vigente, redatto nel 2006, ha proiettato le previsioni fino al 2041
Il fabbisogno globale annuo Va e la portata media annua qa, nell'anno di massimo consumo, sono dati
evidentemente da:
• Va = Fa Pn 365
• Qa = Fa Pn
Partendo dalla portata media giornaliera, si perviene, mediante un coefficiente di punta mensile Km, alla
portata del mese di massimo consumo:
• Qm = Km x Qa = Km x Fa x Pn = Fm x Pn
Partendo dalla portata del mese di massimo consumo, si perviene, mediante un coefficiente di punta
giornaliero Kg, alla portata del giorno di massimo consumo:
• Qg = Kg x Qm = Kg x Km x Fa x Pn = Fg x Pn
Infine, partendo dalla portata del giorno di massimo consumo, si perviene, mediante un coefficiente di punta
orario Kh, alla portata dell'ora di massimo consumo:
• Qh = Kh x Qg = Kh x Kg x Km x Fa x Pn = Fh x Pn
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Stima della dotazione idrica annua pro-capite, o dotazione unitaria (Fa)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Il coefficiente di punta mensile
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Il coefficiente di punta giornaliero
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Il coefficiente di punta orario
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Dotazione idrica pro-capite
Dotazioni unitarie previste dal PRGA 2006 della Regione Sardegna (l/ab/giorno)
Popolazione residente Fa Km Kg Kh Fg Fh
nuclei e case sparse 205 1.30 1.15 2.0 300 600
0 ÷ 5'000 235 1.30 1.15 2.0 350 700
5'000 ÷ 10'000 280 1.25 1.15 2.0 400 800
10'000 ÷ 30'000 325 1.20 1.15 1.7 450 765
30'000 ÷ 100'000 420 1.15 1.15 1.5 550 825
più di 100'000 455 1.15 1.15 1.5 600 900
presente per 120 giorno all'anno, in aggiunta
Popolazione turistica 460 quello del centro
alla popolazione residente
La differenza tra la portata di punta oraria (che corrisponde a quella da garantire alle utenze) e quella del
giorno di massimo consumo rende conveniente ricorrere a serbatoi di compenso
I serbatoi sono posti in prossimità dei centri urbani da servire. La rete di adduzione alimenta i serbatoi con
un tracciato extra cittadino partendo dalle fonti di approvvigionamento (dighe, sorgenti, ecc.) che possono
distare molti km dall'abitato, mentre la rete di distribuzione parte dal serbatoio per raggiungere le singole
utenze (lungo le strade cittadine)
La rete di adduzione è dimensionata per la portata media nel giorno di massimo consumo Qg = Fg x Pn
La rete di distribuzione è dimensionata per la portata media nell'ora di massimo consumo Qh = Fh x Pn
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Stima della popolazione residente all'orizzonte temporale di progetto
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Stima della popolazione residente: legge di crescita aritmetica
Pn = Po +Kn
Pn = popolazione dell'anno n. K (pendenza) e Po (intercetta, non coincidente necessariamente con la
popolazione censita all'anno n = 0) sono parametri da stimare mediante regressione lineare fra le coppie n, Pn
osservate in passato
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Stima della popolazione residente: legge di crescita esponenziale
Pn = Po(1+i)n
Pn = popolazione dell'anno n, Po = ultima popolazione censita, i = tasso di incremento annuo.
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Stima della popolazione residente: legge di crescita logistica
Pn = S / (1 + a e-bn)
S è la popolazione in condizioni di saturazione, cui P tende asintoticamente
con a = (S-Po)/Po e b = KS
P = Po per al tempo t = 0 (che in generale non concide con il tempo di inizio della previsione)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Stima della popolazione residente: modelli di tipo stocastico
Prevede:
• suddivisione della popolazione maschile e femminile per classi di età (5/10 anni)
• probabilità (tasso) di sopravvivenza per ogni classe di età della popolazione maschile e femminile
• probabilità per ogni classe di età femminile di dare alla luce un neonato di sesso maschile o femminile.
Questi modelli richiedono una taratura estremamente accurata, in considerazione dell'alto numero di parametri
utilizzati
Fissati questi parametri e nota la popolazione iniziale relativa a ciascuna classe, questa viene fatta evolvere
nel tempo
Questo è il modello utilizzato nel PRGA della Sardegna
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Stima della popolazione turistica
La stima della popolazione turistica è basata sulla ricettività potenziale della zona.
Nel PRGA della Sardegna, la stima è basata, per ogni comune, sulla valutazione di 3 parametri:
• A) capacità di accoglienza delle strutture recettive esistenti;
• B) predisposizione della popolazione all'accoglienza nelle abitazioni private (si tratta, per lo più, della
tendenza di parenti o emigrati a rientrare al paese di origine per le vacanze alloggiando nelle proprie
abitazioni o ospitati da parenti);
• C) per i comuni costieri, potenzialità di accoglienza della costa, quantificata in:
◦ 2 turisti/m di spiaggia profonda;
◦ 1 turista/m di spiaggia stretta;
◦ 0.5 turisti/m di roccia accessibile.
La popolazione turistica viene assunta come:
max(A+B,C)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Il serbatoio di compenso
La funzione del serbatoio di compenso è quella di accumulare la portata in arrivo dalla rete di adduzione,
costante per tutto il giorno, nelle ore in cui le erogazioni sono basse, per poter erogare le portate nelle ore di
maggiore richiesta
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Funzione di regolazione
Erogazione di portata d'acqua con legge temporale assegnata
• qu(t) = portata erogata in uscita (deflusso)
• qi(t) = portata in ingresso (afflusso)
L'integrale della portata in uscita durante tutto il periodo di regolazione sarà uguale all'integrale della portata in
ingresso
Funzionamento di una vasca di accumulo (serbatoio):
• quando qu(t) < qi(t): accumula la risorsa in eccedenza (qi(t)-qu(t))
• quando qu(t) > qi(t): fornisce la risorsa mancante (qu(t)-qi(t)) compensando l'insufficienza della portata in
ingresso con la risorsa accumulata
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Equazioni di continuità in forma integrale e volume di compenso
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Caratteristiche delle acque naturali
Acque meteoriche
• contengono in soluzione i gas costituenti l'atmosfera
• non contengono generalmente sostanze solide ed organiche
• risorsa quantitativamente marginale per l'uso civile, utilizzazione limitata a piccoli sistemi di raccolta (es. a
servizio di case isolate)
Acque superficiali
• hanno caratteristiche molto variabili sia nel tempo che da sito a sito
• sono in generale poco mineralizzate
• contengono residui organici, microrganismi anche patogeni e sostanze inquinanti derivanti dagli scarichi
dei centri urbani o presenti sul suolo
• soprattutto nei periodi più piovosi esse presentano una forte torbidità ed un alto contenuto di materie in
sospensione
Acque sotterranee
• scarso contenuto di sostanze solide in sospensione e sostanze organiche (grazie all'azione filtrante del
suolo)
• elevato contenuto di sostanze solide e gassose disciolte
• caratteristiche generalmente idonee all'uso potabile, richiedendo limitati trattamenti depurativi e di
disinfezione
• acque di sorgente: le risorse privilegiate per uso potabile (purché vi sia una adeguata area di rispetto)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Principali sostanze presenti nelle acque naturali
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Trattamenti delle acque
Per le acque superficiali sono previsti diversi trattamenti per la produzione di acqua potabile in base alla
presenza di una serie di sostanze indesiderabili o dannose (Tabelle con diversi limiti di accettabilità per
categorie A1, A2, A3)
Le acque che non rientrano nei limiti della categoria A3 possono essere utilizzate solo in via eccezionale per
l'uso idropotabile
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Criteri di classificazione
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Criteri di classificazione
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I trattamenti delle acque per uso potabile
Trattamenti fisici e chimici normali (per acque classificate A2) e spinti (per acque
classificate A3)
• chiarificazione (elimina i solidi sospesi non sedimentabili, i colloidi)
• addolcimento, deferrizzazione, demanganizzazione, desilicazione, fluorazione, defluorazione aerazione,
ossidazione, etc. (correggono la durezza e le caratteristiche chimiche)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I trattamenti delle acque per uso potabile
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I trattamenti delle acque per uso potabile
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Idraulica delle correnti: definizioni
Assumiamo un asse z verticale, positivo verso l’alto, avente origine su un
piano di riferimento orizzontale (nei calcoli per gli acquedotti si assume
come riferimento il livello medio del mare).
P2 / γ
Y2
P1 / γ
H1 H1
h1 H2 h1 H2
h2 h2
z2 zf1 zf2
z1
Piano orizzontale di RIFERIMENTO Piano orizzontale di RIFERIMENTO
(livello medio del mare) (livello medio del mare)
L’equazione del moto esprime la variaz. di carico totale per unità di lunghezza
della condotta. Assumiamo per le ip. di lunghe condotte H ∼ = h e l’asse x
orizzontale con direzione-verso ottenuti dalla proiez. della velocità in condotta:
dh dh
= −J J≥0 ≤0
dx dx
Il carico piezometrico diminuisce sempre nel verso del moto.
64
λ= J∝U
Re
Formula di Colebrook-White
1 2.51
√ = −2 log √ + (1)
λ Re λ 3.71D
All’aumentare
√ del√rapporto fra il secondo e il primo termine della somma
( D · Re λ = U
ν λ), si verificano i seguenti regimi di moto:
√
Regime di moto D · Re λ appross. (1) λ α
tubo liscio < 14 √1 ≈ −2 log R2.51
√ λ(Re ) 1.75 ÷ 1.8
λ λ e
transizione 14 ÷ 200 eq. (1) completa λ(Re , D ) 1.8 ÷ 1.9
εU
J 1
Chézy = 2 2 = f (D, rs ) = f (D) rs = γ, m
Q2 Ω χ R
J
Contessini = kD −n log (J/Q2 )
Q2
J 1
0
Q2 1
0
1
0
1
0
1
0
1
0
0
1
1
0
0
1
2
Per alcuni diametri Di si calcola (J/Q )i con Darcy-
Weisbach/Chézy: da best-fit su diagramma bilogarit- log D
mico si ricava intercetta (log k) e pendenza (−n)
scabrezza di origine k n
Kutter: m = 0.175 0.0012 5.26
Qα
Contessini: J=k Kutter: m = 0.275 0.0016 5.36
Dn Kutter: m = 0.375 0.0020 5.44
Bazin: γ = 0.10 0.00127 5.14
Bazin: γ = 0.16 0.00150 5.29
Moto assolutamente Bazin: γ = 0.18 0.00160 5.30
turbolento: α = 2
Bazin: γ = 0.20 0.00170 5.34
Bazin: γ = 0.23 0.00190 5.32
dh Qα
= −J − dh = Jdx J=k = cost
dx Dn
Fissiamo sempre un orientamento della condotta dalla estremità 1 alla 2.
A) Moto da sez 1 a 2 (Fig. 1a). Integrale da x = 0 (sez 1) a x = L (sez 2):
h2 h1 L
Qα
Z Z Z
− dh = dh = h1 − h2 = Jdx = LJ = Lk
h1 h2 0 Dn
B) Moto da sez 2 a 1 (Fig. 1b). Integrale da x = 0 (sez 2) a x = L (sez 1).
∆h>0 ∆h<0
h(x) h(x)
2 h2
1
h1
h2
h1
2
1
dh
= cost
dx
Piano orizzontale di RIFERIMENTO Piano orizzontale di RIFERIMENTO
0 (livello medio del mare) L x x L (livello medio del mare) 0
L L
Q α Qα
∆h = h1 − h2 = Lk ∆h = h1 − h2 = −Lk
Dn Dn
kL 1
∆h = h1 − h2 = (Q α+1 − Q2α+1 )
D P (α + 1) 1
n
Si ottiene la stessa equazione nel caso il moto sia diretto da sez. 2 a 1 (Fig. 2b)
e per distributrici con sezione neutra (Figure 3a, 3b, 3c);
l’equazione è indipendente dai versi effettivi del moto nelle due estremità 1 e 2.
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.4 - Richiami di Idraulica ( 15 / 20 )
Condotte con funzione di distribuzione (senza sezione neutra)
Figura 2a Figura 2b
∆ h = h 1− h2 > 0 ∆h = h1− h 2 < 0
∆h>0 ∆h<0
h(x) h(x)
Q2 Q1
2 h2
1
h1
h2 dh h1
1 6= cost 2
dx
p p
Q1 Q2
P = pL P = pL
Piano orizzontale di RIFERIMENTO Piano orizzontale di RIFERIMENTO
0 (livello medio del mare) L x x L (livello medio del mare) 0
L L
p
k 1 Q1
h2 − hN = (Q α+1 − 0) P = pL
D n p (α + 1) 2 0
Piano orizzontale di RIFERIMENTO
(livello medio del mare) L x
L
L1 L2
La differenza di carico ∆h si ricava
sottraendo le due equazioni. Q1 > Q2 → ∆h > 0
∆h<0
Q1 Q2
h2 N 2
1
h1 h1
N dh
h1
2 6= cost 1 hN
hN dx
p p
Q2 Q1
P = pL P = pL
Piano orizzontale di RIFERIMENTO Piano orizzontale di RIFERIMENTO
x L (livello medio del mare) 0 0 (livello medio del mare) L x
L L
L1 L2 L1 L2
Q1 < Q2 → ∆h < 0 Q1 = Q2 → ∆h = 0
Q1 + Q2 = P
Q1 = portata al nodo 1 (con segno, es + se entrante in condotta)
Q2 = portata al nodo 2 (con segno, es + se entrante in condotta)
P = portata distribuita complessivamente dalla condotta (> 0)
NOTA: la portata è positiva per definizione,
tuttavia per scrivere le equazioni di continuità in forma compatta
sono state introdotte sopra delle convenzioni sul segno.
Le equazioni del moto continuano invece ad essere valide con le portate positive
(quindi espresse in modulo, se si è introdotto il segno).
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.4 - Richiami di Idraulica ( 19 / 20 )
Le equazioni disponibili dall’idraulica: L + N + Ld
L (= numero totale di condotte) equazioni del moto:
Q αi
δi Li ki ini solo trasporto
Di
h1,i − h2,i = ki Li 1 i = 1, · · · , L
αi +1 αi +1
(Q − Q ) distribuzione
ni
Di Pi (αi + 1) 1,i 2,i
Q1,i + Q2,i = Pi i = 1, · · · , Ld
1 tratte in sollevamento P
wi =
0 tratte a gravità 1
h1
∆HiP = prevalenze delle pompe, Piano orizzontale di RIFERIMENTO
(livello medio del mare)
i = indice della condotta, L
gli altri simboli sono già definiti.
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 1 / 18 )
Incognite ed equazioni
Le equazioni disponibili
L equazioni del moto di tipo h1,i − h2,i + wi ∆HiP = ki Li Qi2 Di−ni
N + S equazioni che esprimono la condizione di minima passività
(N scritte per i nodi interni, S per le condotte con sollevamento)
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 2 / 18 )
Costo annuo dell’impianto
Il costo annuo (o passività P) dell’impianto di adduzione si calcola come
aliquota r del costo C necessario per la realizzazione delle opere:
P = rC r = rA + rI + rM
dove l’aliquota r è composta da tre termini:
rA = tasso annuo di ammortamento; ipotizzando di rimborsare i costi a
rate annuali con tasso di interesse i a decorrere dal completamento
dell’opera per n anni si ricava rA = [(1 + i)n i] / [(1 + i)n − 1];
rI = aliquota per il costo degli interessi maturati durante la costruzione
delle opere, sino a completa realizzazione e messa in servizio;
rM = aliquota per il costo della manutenzione.
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 5 / 18 )
Confronto curve caratteristiche della pompa e dell’impianto
Curva caratteristica dell’impianto: ∆Hi = (h2,i − h1,i ) + ki Li Qi2 Di−ni
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 6 / 18 )
L’espressione della passività
La somma degli oneri annui relativi al costo dell’impianto ed al costo
dell’energia per i sollevamenti fornisce l’espressione della passività:
L S
X X γQi Ti ce
P= ri Li a0,i + ai Dii + ∆HiP
ηi
i=1 i=1
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 7 / 18 )
Le condizioni di minimo onere (minima passività) - I
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 8 / 18 )
Le condizioni di minimo onere (minima passività) - II
Deriviamo le equazioni del moto per la condotta i rispetto a ∆HiP :
∂ h1,i − h2,i + wi ∆HiP
∂Di
P
= wi = −ni ki Li Qi2 Di−ni −1
∂∆Hi ∂∆HiP
∂Di 1
=⇒ P
=− D ni +1
2 i
i = 1, · · · , S
∂∆Hi n k L Q
i i i i
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 10 / 18 )
Considerazioni sulle tratte in sollevamento - II
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 11 / 18 )
Riduzione del sistema di equazioni di minima passività
Dalle ultime S equazioni per le condotte in sollevamento ricaviamo i
primi S diametri che sostituiamo nelle equazioni ai nodi:
S L
X γQi Ti ce X ri ai i ni +i
δij + δij D =0 j = 1, · · · , N
ηi ni ki Qi2 i
i=1 i=S+1
S L ni n+i
ki Li Qi2
X γQi Ti ce X ri ai i i
δij + δij 2
=0 j = 1, · · · , N
ηi ni ki Qi h1,i − h2,i
i=1 i=S+1
+1 se hj ≡ h1,i (cioè j è il nodo 1 della condotta i)
dove δij = −1 se hj ≡ h2,i (cioè j è il nodo 2 della condotta i)
0 se j non è un nodo della condotta i
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 12 / 18 )
Il metodo di Cross (bilanciamento dei costi) - I
Per semplicità di esposizione riscriviamo il sistema di equazioni:
S L n +
− i i
X X
δij θi + δij λi (h1,i − h2,i ) ni = 0 j = 1, · · · , N
i=1 i=S+1
γQi Ti ce ri ai i 2
ni n+i
avendo introdotto le costanti θi = e λi = k i L i Q i
i
ηi ni ki Qi2
0 − h0 ) + dh − dh
Sostituiamo h1,i − h2,i = (h1,i 0
2,i 1,i 2,i = ∆hi + dh1,i − dh2,i :
S L
X X − ni +i
δij θi + δij λi ∆hi0 + dh1,i − dh2,i ni
=0 j = 1, · · · , N
i=1 i=S+1
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 13 / 18 )
Il metodo di Cross (bilanciamento dei costi) - II
Prima approssimazione del sistema
∂P
Nella j-esima equazione, ottenuta dalla derivata per il nodo j-esimo,
∂hj
si considera solo la correzione dhj , trascurando tutte le altre correzioni:
S L
X X − ni +i
δij θi + δij λi ∆hi0 + δij dhj ni
=0 j = 1, · · · , N
i=1 i=S+1
∂fj fj (dhj = 0)
fj (dhj ) = fj (dhj = 0) + dhj =⇒ dhj = −
∂dhj dhj =0
∂fj
∂dhj dh =0
j
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 14 / 18 )
Il metodo di Cross (bilanciamento dei costi) - III
L
∂fj X ni + i − ni +i −1
= − (δij )2 λi ∆hi0 + δij dhj ni
∂dhj ni
i=S+1
Le correzioni ai nodi j
Calcolando la fj (dhj ) e la sua derivata per dhj = 0 e sostituendo nello
sviluppo in serie si ottengono le correzioni ai nodi.
n +
PS − i i
+ Li=S+1 δij λi (∆hi0 ) ni
P
i=1 δij θi
dhj = P − 2ni +i j = 1, · · · , N
L ni + i
i=S+1 (δij )2 λi ∆hi0 ni
ni
9.81Qi Ti ckWh ri ai i 2
ni n+i
Usando le unità del S.I.: θi = e λi = k L Q
i i i i
ηi ni ki Qi2
Il processo si ripete iterativamente: al passo successivo i carichi appena
corretti vengono considerati come carichi di tentativo. Il processo si può
interrompere con un criterio di convergenza sui carichi ai nodi.
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 15 / 18 )
Calcolo dei diametri teorici e delle prevalenze
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 16 / 18 )
Diametri commerciali
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Livelli di progettazione
Studio di fattibilità
Può precedere la fase progettuale vera e propria e contiene:
• l’analisi delle possibili alternative rispetto alla soluzione realizzativa individuata;
• la descrizione, ai fini della valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e della
compatibilità paesaggistica dell’intervento, dei requisiti dell’opera da progettare, delle caratteristiche e
dei collegamenti con il contesto nel quale l’intervento si inserisce, con particolare riferimento alla
verifica dei vincoli ambientali, storici, archeologici, paesaggistici interferenti sulle aree o sugli immobili
interessati dall’intervento, nonché l’individuazione delle misure idonee a salvaguardare la tutela
ambientale e i valori culturali e paesaggistici
Progetto preliminare
Il progetto preliminare definisce:
• le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori
• il quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire
• evidenzia le aree impegnate e le relative eventuali fasce di rispetto
• i limiti di spesa delle opere da realizzare, ivi compreso il limite di spesa per gli eventuali interventi e
misure compensative dell’impatto territoriale e sociale
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Livelli di progettazione
Progetto definitivo
Il progetto definitivo è
• redatto sulla base delle indicazioni del progetto preliminare approvato
• tiene conto di quanto emerso in sede di eventuale conferenza di servizi
• contiene tutti gli elementi necessari ai fini dei necessari titoli abilitativi, dell'accertamento di conformità
urbanistica o di altro atto equivalente
• sviluppa gli elaborati grafici e descrittivi nonché i calcoli ad un livello di definizione tale che nella
successiva progettazione esecutiva non si abbiano significative differenze tecniche e di costo
Progetto esecutivo
Il progetto esecutivo:
• costituisce la ingegnerizzazione di tutte le lavorazioni
• definisce compiutamente ed in ogni particolare architettonico, strutturale ed impiantistico l’intervento da
realizzare
• restano esclusi soltanto i piani operativi di cantiere, i piani di approvvigionamenti, nonché i calcoli e i
grafici relativi alle opere provvisionali
• è redatto nel pieno rispetto del progetto definitivo
• tiene conto delle prescrizioni dettate nei titoli abilitativi o in sede di accertamento di conformità
urbanistica
• tiene conto di quanto prescritto nel corso di conferenza di servizi o di pronuncia di compatibilità
ambientale, ove previste
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Studio del tracciato
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Problemi legati all'orografia
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Problemi legati all'orografia
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Attraversamenti di strade e ferrovie
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Tratti lunghi
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Sollevamenti - 1
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Sollevamenti - 2
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Sollevamenti - 3
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Andamento altimetrico
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Studio del tracciato: planimetria schematica
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Studio del tracciato: profilo schematico
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Studio del tracciato: planimetria di dettaglio
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Studio del tracciato: profilo di dettaglio
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Alcune opere d'arte dell'acquedotto esterno
Opere di captazione
• Captazione da sorgenti
• Captazione di falde freatiche o subalvee di fiumi:
• gallerie filtranti
• pozzi in muratura
• pozzi perforati
• Captazione di falde profonde:
• pozzi perforati
• Captazione da invasi superficiali (naturali o artificiali):
• torre di presa con luci a diversa profondità
• Captazione di acque di fiume:
• impianto di sollevamento posto in fregio al fiume
• traversa
Opere lungo linea della adduttrice esterna
• pozzetti si scarico, di sfiato, di manovra
• partitori in pressione e a pelo libero
• vasche di disconnessione
• serbatoi per compenso
• attraversamenti fluviali, stradali, ferroviari
• stazioni di sollevamento
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Captazione di una sorgente
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Prelievo da invaso artificiale
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Pozzetto di sfiato
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Pozzetto di scarico
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Pozzetto di scarico forzato
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Partitore in pressione
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Partitore a pelo libero
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Attraversamento corso d'acqua in briglia
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Attraversamento corso d'acqua pensile
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Blocchi di ancoraggio
I blocchi di ancoraggio si posizionano in corrispondenza di ogni curva planimetrica o altimetrica. Ricevono una
spinta che è massima in condizioni di collaudo
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Tecniche di posa delle tubazioni
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
La posa del tubo sospeso in ambiente esterno
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
La posa in trincea mediante scavo e rinterro
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Posa particolare: rete gas
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Il ripristino stradale in ambito urbano
In caso di taglio della superficie stradale per la posa di una condotta occorre prevedere il corretto ripristino
Il ripristino deve prevedere la realizzazione di una sovrastruttura stradale vera e propria, la quale va
dimensionata seguendo le norme della progettazione stradale (bollettino 178/95 del CNR)
Attenzione alla scelta del tipo di ripristino. E' più agevole realizzare quello rigido, perché la posa di quello
flessibile prevederebbe il ricorso a rulli di compressione che sono troppo larghi per la larghezza dello scavo
DA EVITARE realizzare un ripristino più largo dello scavo (si lesiona facilmente). Occorre invece prevedere
una attenta costipazione e attendere un periodo di assestamento prima di effettuare la finitura
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Il ripristino stradale in ambito urbano
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Tecnologie no-dig o trenchless (senza trincea)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Tecnologie no-dig o trenchless (senza trincea)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Directional drilling
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Directional drilling
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Microtunnelling
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Microtunnelling
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Pipe ramming
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Pipe ramming
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Impact moling
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Riabilitazione delle condotte - pulizia e ripristino
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Riabilitazione delle condotte - applicazione di guaine impermeabili
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Riabilitazione delle condotte - liner
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Riabilitazione delle condotte - pipe splitting
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Riabilitazione delle condotte - pipe bursting
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Riabilitazione delle condotte - pipe reaming
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Serbatoi cittadini (o urbani)
Tipologie:
B Interrato (da preferire: più economico, minore impatto ambientale),
massima escursione del livello 3.5÷4.5 metri
B Sopraelevato o pensile (quando non sia possibile servire la rete di
distribuzione a gravità con serbatoio interrato a distanza inferiore di
1.5÷2 km dal centro), massima escursione del livello 5÷6 metri
Vc = (0.15 ÷ 0.25)Vg
1 1
Vr = ( ÷ )Vg
3 2
Ponendo 0.5 Vg si garantisce il funzionamento della distribuzione anche nel
giorno di massimo consumo in caso di interruzioni nella rete di adduzione
non superiori a circa 12 ore.
Vi = (54 ÷ 144)m3
Per centri di maggiore importanza si può calcolare la portata antincendio
complessiva (Conti) in funzione delle popolazione Pn :
p
Qi = 6 Pn 10−3 [l/s]
Vi = Qi ts
4 Funzione di disconnessione piezometrica:
indipendenza di funzionamento idraulico fra adduzione e distribuzione,
l’altezza piezometrica sulla distribuzione non dovrebbe superare 70 metri.
In assenza di serbatoio di testata, questa funzione è assolta da un torrino.
hmin = zs + HED + f
Si schematizza il
funzionamento delle reti
con torrino piezometrico di
testata (pedice T ) e
serbatoio di estremità
(pedice S) con una
condotta equivalente di
lunghezza L e diametro
costante D che eroga una
portata uniformemente
distribuita pari a P.
Si assumono le convenzioni
già introdotte per queste
condotte (T ≡ 1, S ≡ 2)
ed il moto assolutamente
turbolento (α = 2).
" #
qg3 − (qg − Pmin )3 2
kL kL 2 Pmin
HTmax − HSmax = n = n qg − qg Pmin +
D 3Pmin D 3
dove LTN = Lqg /qh indica la distanza della sezione neutra dal torrino.
La quota di consegna al torrino piezometrico si ottiene quindi dalla
seguente espressione:
Il componente principale è la
pompa
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le pompe - tipi di alimentazione
• elettricamente (elettropompa)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Impianto acqua potabile con pompa in asciutto
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Camera di manovra
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Impianto acqua potabile con girante sommersa e motore all'asciutto
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Camera di manovra
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Impianto acque reflue
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Camera di manovra
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Sollevamento acque reflue
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Camera di manovra
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Impianto di sollevamento - dispositivi
E' sempre montata almeno una pompa ulteriore quale pompa di riserva (es: per sollevare 10 l/s
potremo avere 3 = 2+1 pompe da 5 l/s)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Impianto di sollevamento: il dimensionamento della vasca di presa
La vasca di presa è dimensionata con riferimento alla esigenza di evitare riavviamenti ravvicinati
delle pompe
Indicando con Q la portata della pompa e con Qa la portata in arrivo all'impianto, il funzionamento
sarà di questo tipo:
8 3.5
7
Q 3
6
Qa 2.5
volume (mc)
V
portata (l/s)
2
4
1.5
3
1
2
0.5
1
0 0
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200
tempo (minuti)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Impianto di sollevamento: il tempo di riavvio
T = V/Qa + V/(Q-Qa)
Il tempo minimo al variare di Qa è dato dal valore che annulla la derivata prima, che si ottiene per
Qa = Q/2, e vale T = 4V/Q
Il tempo minimo che intercorre tra due attacchi successivi della pompa è fornito dal costruttore.
V=QT/4
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
La scelta della pompa - campo di funzionamento
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
La scelta della pompa - la curva caratteristica
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Il colpo d'ariete
Il colpo d'ariete è legato a una variazione brusca di velocità, quale può essere indotta da un
dispositivo quale valvola, saracinesca o pompa
Una delle manovre più delicate, poiché incontrollabile, è l'arresto brusco della pompa dovuto a
interruzione di energia elettrica
ρcV
dove:
• ρ è la densità dell'acqua
Per ridurre la sovrapressione si trasforma l'arresto brusco in un arresto lento (moto d'insieme)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Dispositivi per la riduzione dell'effetto del colpo d'ariete - cassa d'aria
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Dispositivi per la riduzione dell'effetto del colpo d'ariete - aspirazione
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le reti di distribuzione
Distribuiscono l’acqua a tutte le utenze e per lo spegnimento degli incendi.
(?) Il valore di 15 metri può essere eccessivo in zone con edifici di esigua
altezza (es. villette).
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda B.1 - Le reti di distribuzione ( 10 / 11 )
Portate per spegnimento incendi
Qi = 20 ÷ 32 [l/s]
Qi = 30 ÷ 200 [l/s]
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le reti di distribuzione - reti aperte - dimensionamento
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le reti di distribuzione - reti aperte - tecniche di predimensionamento (1)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le reti di distribuzione - reti aperte - tecniche di predimensionamento (2)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le reti di distribuzione - reti aperte - verifica
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le reti di distribuzione - reti chiuse - determinazione delle portate
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le reti di distribuzione - reti chiuse - verifica
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le reti di distribuzione - reti chiuse - verifica - Bilanciamento dei carichi (Cross)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le reti di distribuzione - reti chiuse - verifica - Bilanciamento dei carichi (Cross)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le reti di distribuzione - reti chiuse - verifica - Bilanciamento delle portate
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Le reti di distribuzione - reti chiuse - verifica - software disponibili
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Idranti antincendio
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda B.5 - Opere d’arte e manufatti della distribuzione ( 1 / 9)
Idrante antincendio a colonna (soprasuolo)
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda B.5 - Opere d’arte e manufatti della distribuzione ( 2 / 9)
Bocchetta antincendio sottosuolo (antigelo)
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda B.5 - Opere d’arte e manufatti della distribuzione ( 3 / 9)
Bocchetta antincendio sottosuolo (non antigelo)
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda B.5 - Opere d’arte e manufatti della distribuzione ( 4 / 9)
Pozzetto di incrocio con idrante antincendio
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda B.5 - Opere d’arte e manufatti della distribuzione ( 5 / 9)
Pozzetto di incrocio (senza idrante antincendio)
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda B.5 - Opere d’arte e manufatti della distribuzione ( 6 / 9)
Pozzetto di incrocio e di scarico con idrante antincendio
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda B.5 - Opere d’arte e manufatti della distribuzione ( 7 / 9)
Pozzetto di scarico con idrante antincendio
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda B.5 - Opere d’arte e manufatti della distribuzione ( 8 / 9)
Prese per le utenze
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda B.5 - Opere d’arte e manufatti della distribuzione ( 9 / 9)
Sistemi di Fognature o Sistemi di Drenaggio Urbano
0 9 21 24 t
αβPn fg Qna ξL
u= + + [l s−1 ha−1 ] (1)
|86 {z
400A} |{z}
A A
|{z}
ua una uf
Q = uA
Sistema misto: si applica lo stesso procedimento, ma il coefficiente udometrico
u deve includere il contributo della prime acque di pioggia (bionde), oltre a
quelli relativi alle portate di tempo asciutto:
αβPn fg Qna ξL
u= + + + um [l s−1 ha−1 ] (2)
86 400A A
| {z } |{z} |{z} A
ua una uf
87 100
χ= (Bazin) χ= (Kutter)
1 + √γR 1 + √mR
1 1/6
χ = ks R 1/6 (Gauckler-Strickler) R χ=
(Manning)
n
Valori di γ, m, ks , n in tabelle: unità di tutte le grandezze in metri e secondi.
2r
r
B(h)
σ(h)
C(h)
h (tirante)
f (franco)
3r
B(h)
r
σ(h)
C(h)
h (tirante)
f (franco)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Formula razionale - Scelta del tempo di ritorno
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Formula razionale - Scelta del tempo di ritorno
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Formula razionale - Scelta del tempo di ritorno
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Formula razionale - Calcolo del coefficiente di afflusso
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Formula razionale - Calcolo del coefficiente di afflusso
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Formula razionale - Calcolo del coefficiente di afflusso
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Formula razionale - Calcolo del tempo di corrivazione tc
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Formula razionale - Calcolo del tempo di corrivazione tc
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Normativa
In attuazione delle direttive contenute nel PTA, la Regione Sardegna ha emanato la Disciplina
degli scarichi (DS). La DS dettaglia le condizioni riguardanti gli scarichi di tutte le acque reflue, sia
di origine civile che meteorica
• “acque meteoriche di prima pioggia”: acque corrispondenti, per ogni evento meteorico, ad una
precipitazione di cinque millimetri uniformemente distribuita sull’intera superficie scolante; ai
fini del calcolo delle portate si stabilisce che tale valore si verifichi in quindici minuti;
• “acque di lavaggio”: acque, non meteoriche, derivanti da lavaggi o da altre operazioni diverse
da quelle di processo e risultanti da altre attività accessorie ad esso funzionalmente e
stabilmente correlate, che si realizzano negli stabilimenti;
• “vasca di prima pioggia”: manufatto impermeabile, con capacità di invaso idonea a stoccare il
volume corrispondente alle acque di prima pioggia, dotata in testa di sfioro continuo per le
acque di seconda pioggia, e sistema di svuotamento e invio in fognatura, entro 48 - 72 ore
dalla fine della precipitazione
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Normativa
Art. 22: sono soggette a trattamento le acque che provengono da stabilimenti o insediamenti di
attività di produzione di beni e servizi, le cui aree esterne siano adibite al deposito e stoccaggio di
materie prime o rifiuti, ed in generale allo svolgimento di fasi di lavorazione ovvero ad altri usi per i
quali vi sia la possibilità di dilavamento dalle superfici scoperte di sostanze inquinanti. A titolo
indicativo, si identificano le seguenti attività:
• autofficine e carrozzerie;
• aeroportuali e portuali;
• aree di sosta di estensione superiore a 1000 mq, calcolate escludendo le aree verdi e le
coperture;
• aree di deposito e stoccaggio di rifiuti, centri di raccolta e/o trasformazione degli stessi, di
rottami e di veicoli destinati alla demolizione;
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Normativa
Art. 23: le acque di prima pioggia e di lavaggio devono essere recapitate, in ordine preferenziale:
• nelle acque superficiali, nel rispetto dei valori limite di emissione della tabella 3 dell’Allegato 5
alla parte terza del D.Lgs. 152/06 e dell’art 19 della DS;
• sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo, nelle zone non direttamente servite da rete
fognaria e non ubicate in prossimità di corpi idrici superficiali e solo qualora l’autorità
competente accerti l’impossibilità tecnica o l’eccessiva onerosità di utilizzare i recapiti di cui ai
punti precedenti, nel rispetto dei valori limite di emissione della tabella 4 del medesimo
allegato e dell’art. 19 della DS;
• in ogni caso è vietato lo scarico o l’immissione diretta delle acque di prima pioggia e di
lavaggio di cui all’art. 22, in acque sotterranee
Art. 24: dovranno essere sempre adottati opportuni dispositivi (vasche di prima pioggia) in grado di
garantire la separazione e la raccolta delle acque di prima pioggia; lo svuotamento della vasca di
prima pioggia dovrà avvenire tra le 48 e le 72 ore dal termine delle precipitazioni
In caso di scarico in acque superficiali o sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo, prima
dello scarico le acque di prima pioggia e di lavaggio devono essere sottoposte a trattamenti
appropriati. Le opere di scarico devono essere realizzate in modo da consentire l’esecuzione dei
campionamenti e degli accertamenti finalizzati a verificare il rispetto dei valori limite allo scarico
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Quadro sinottico
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Azioni preventive non strutturali
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Azioni preventive strutturali
I trattamenti più semplici sono quelli di tipo fisico che prevedono la sedimentazione e la
disoleazione
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - La sedimentazione
Le 3 forze si sommano e dal loro equilibrio si determina la velocità di precipitazione di una sfera
pesante all'interno dell'acqua (ipotizzata in quiete, ovvero con velocità molto modesta)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - La sedimentazione
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Dimensionamento del sedimentatore
T = H/V
Affinché la particella abbia il tempo di precipitare occorre quindi che il sedimentatore abbia una
larghezza B cui corrisponde una velocità longitudinale Vc
Vc = Q / (H x B)
L = Vc x T = Q / (B x V)
W = H x B x L = H x (Q / V)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Dimensionamento del sedimentatore
Negli impianti di trattamento di acque di prima pioggia, però, la portata in ingresso non è affatto
costante, e si tratta piuttosto di gestire, per ogni evento di pioggia, un volume prestabilito di refluo
Di fatto, però, la vasca di raccolta delle acque di prima pioggia costituisce comunque un
sedimentatore, in quanto il refluo vi permane, in quasi quiete, per un tempo abbastanza lungo, di
norma pari alle 48 ore indicate nella DS, e tale tempo risulta in genere sufficiente alla
decantazione del materiale sedimentabile
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Il disoleatore
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Il disoleatore
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Il disoleatore
La lenta risalita delle particelle di oli è poco efficiente. Un sistema più efficace sfrutta il fenomeno
della coalescenza, un processo di aggregazione di goccioline di liquidi insolubili nell'acqua,
favorita da lamine metalliche disposte come in figura
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Schemi di trattamento di acque di prima pioggia
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Schemi di impianti di raccolta di acque di prima pioggia (senza trattamento)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Schemi di impianti di raccolta di acque di prima pioggia modulari
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Il principio dell'invarianza idraulica
◦ la verifica della capacità della rete di drenaggio a valle di sopportare senza problemi
l'incremento
◦ in caso contrario:
▪ neutralizzare l'incremento della portata con sistemi artificiali di laminazione della piena
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Normativa
In Sardegna:
◦ Gli studi di compatibilità idraulica analizzano le possibili alterazioni dei regimi idraulici
collegate alle nuove previsioni di uso del territorio, con particolare riguardo ai progetti di
insediamenti residenziali, produttivi, di servizi, di infrastrutture.
◦ Devono esere stabiliti interventi, azioni e prescrizioni allo scopo di rallentare i deflussi delle
acque, incrementare la permeabilità dei suoli, accrescere il numero e l’ampiezza delle aree
libere naturalmente o artificialmente inondabili anche attraverso intese e misure
compensative rivolte a soggetti titolari di attività economiche o proprietari e utenti di aree;
In altre regioni:
• Regione Veneto - D.G.R. 10/5/2006 n. 1322 "... l'impermeabilizzazione delle superfici e la loro
regolarizzazione contribuisce in modo determinante all'incremento del coefficiente di deflusso
ed al conseguente aumento del coefficiente udometrico delle aree trasformate. Pertanto ogni
progetto di trasformazione dell'uso del suolo che provochi una variazione di permeabilità
superficiale deve prevedere misure compensative volte a mantenere costante il coefficiente
udometrico secondo il principio dell'invarianza idraulica"
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Esempio
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
La verifica della rete di drenaggio esistente
• E' teoricamente raro, ma nella realtà praticamente impossibile, che una rete di raccolta di
acque meteoriche urbana sia stata sovradimensionata quanto basta per sopportare importanti
variazioni di deflusso di piena legati a insediabilità non prevista precedentemente. Lo si può
sperare solo per piccoli interventi
• Si deve distinguere tra una rete urbana (dimensionata per tempi di ritorno di 2-10 anni) con un
reticolo idrografico vero e proprio, per il quale il tempo di ritorno di riferimento è di 200 anni
• Esiste tuttavia un reticolo idrografico non rilevabile nelle carte soprattutto nelle aree
intensamente antropizzate. In questo caso si può:
◦ Esaminare ortofoto
◦ Utilizzare metodi empirici (dimensione del bacino sotteso, entità della portata di piena)
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Esempio di confronto di ortofoto
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Criteri di intervento
◦ In genere molto oneroso, dato che la rete va adeguata per tutta la sua lunghezza fino al
recapito, e spesso si può rivelare insufficiente già per smaltire i deflussi ante opera, per cui
il costo dell'intervento è quasi sempre proibitivo
• Verificare quale è la portata proveniente dall'area interessata dalla variazione urbanistica che
può essere trasportata lungo la rete esistente
◦ Nei casi in cui la rete non è in grado di smaltire neppure la portata ante opera si deve
ragionare caso per caso:
▪ L'operatore che promuove una variazione d'uso del territorio è tenuto a non peggiorare la
situazione, ma non è obbligato a migliorarla (tanto più se ciò comporta dei costi)
▪ Può essere però di interesse generale approfittare dell'intervento per ottenere una
mitigazione dei disagi già esistenti a valle
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Criteri di intervento
• Nel caso in cui non si possa scaricare a valle portate di piena incrementate possiamo
ricorrere a diversi schemi di intervento:
◦ Vasca di intercettazione totale - si tratta di un manufatto che accoglie tutto il volume della
piena, e che verrà vuotata in tempi lenti dopo la fine dell'evento
• I volumi diventano rapidamente elevati, per cui è necessario ricorrere anche a provvedimenti
legati a diminuire la portata di piena:
◦ ecc.
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Superfici permeabili
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Dimensionamento di vasche volano
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Esempi di vasche volano
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Pozzi e sistemi perdenti
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Gli impianti di depurazione piccole utenze non connesse
• Le utenze non connesse alla rete fognaria pubblica hanno due alternative:
◦ Pozzo nero
▪ Si tratta di un dispositivo che opera una depurazione, con processi semplificati, dei reflui
per la sua immissione in un corpo idrico recettore
▪ Il rilascio dei reflui trattati deve essere a norma, per cui si deve essere sicuri di poter
sempre rispettare i limiti imposti dalla normativa
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba
Vasca Imhoff
Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature - Ing. Andrea Saba