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BIBLIOGRAFICO
Per la parte di depurazione delle acque reflue gli argomenti sono trattati in
2017 - 2018
Sergio Cavallari
sergio.cavallari@unipr.it
INGEGNERIA SANITARIA ED
AMBIENTALE
• Acque di scarico e di rifiuto
• Rifiuti solidi
• Emissioni in atmosfera
• Acque destinate al consumo umano
• Siti inquinati
!
Aspetti normativi, caratterizzazione reflui e
rifiuti, raccolta, trattamenti (smaltimento
riciclaggio), gestione impianti, monitoraggi
LE ACQUE DI SCARICO
• SCHEMA DI INQUINAMENTO DELLE ACQUE.
1) Città
2) Industria
3) Allevamenti
4) Dilavamento dei
terreni
corso dacqua
5
" m3 %
[ DI ] = $ ' = 150 ÷ 200L / ab / d
# giorno ! ab &
L
• Piccoli centri DI = 100 ! 150
ab " giorno
L
• Grandi città DI = 500 ! 700
ab " giorno
Qr = DI " !
!= Coefficiente di deflusso in fognatura
" ! 0,8
8
La quantità di acqua scaricata varia nell arco della giornata,
dipendendo fortemente dalle abitudini della popolazione.
Portata
Si definiscono:
P " DI " ! & m3 #
Portata media oraria Q24 = $
% h "
!
24
Portata di punta (nera) & m3 #
Q p = c p ! Q24 $
% h "
!
cp = Coefficiente di punta
• Piccoli centri cp = 3 ! 4
sospesi
• Solidi totali ( Organici ed inorganici )
disciolti
12
IL COLORE
ODORE E SAPORE
14
TEMPERATURA
15
CONDUCIBILITA ELETTRICA
16
Gli scarichi urbani : QUALITA
• Colore e odore : se il liquame è nero-grigio e maleodorante significa
che è in condizioni di anossia, ovvero che è rimasto a lungo nei
collettori fognari. Questo è negativo per gli impianti di depurazione che
sfruttano processi di tipo aerobici.
• Temperatura : la cinetica delle reazioni biochimiche è favorita dalle alte
temperature. Il liquame di fognatura difficilmente scende sotto gli 8 – 10
°C
non sedimentabili
solidi sospesi
(org + inorg) sedimentabili (2h)
• Contenuto solido agglomerati di molecole
o solidi totali
(org + inorg )
solidi disciolti
(org + inorg)
Particelle in forma ionica o molecolare
17
organico ( C e H con O, N )
Contenuto solido
inorganico
I processi di depurazione che sfruttano principi biologici, agiscono
soprattutto sulla parte organica
19
volatile
20
Il contenuto solido di un liquame urbano
Solidi 50 50 100
disciolti
Solidi 20 40 60
sospesi
sedimentab.
Solidi 10 20 30
sospesi non
sedimentab.
Solidi totali 80 110 190
!
Valori in g/(ab giorno) 21
" ! 0,8
• solidi totali (mg/ab*giorno)
• Concentrazione solidi totali [ mg/l ] =
• DI [l/ab*giorno] *!
•
190.000
• = " 1.000mg / l
250 ! 0, 8
90
• Concentrazione dei solidi sospesi [ mg/l ] = " 450mg / l
250 ! 0, 8
30
• Concentrazione solidi sospesi [ mg/l ] = " 150mg / l
250 ! 0,8
dopo decantazione
22
Prima di misurare il livello inquinante di un liquame urbano devo
conoscere le caratteristiche microbiologiche degli scarichi civili.
Nuova
Sostanza organica
biodegradabile Biomassa
Biomassa
O 2 disciolto aerobica
Sottoprodotti:
Tipici di una reazione di
N, P, oligoelementi ossidazione perché si
è in ambiente
aerobico.
CO 2 , H 2 O, SO -4- , NO3- , PO --4-
24
Parametri chimici
• Domanda biologica di ossigeno ( BOD )
• Domanda chimica di ossigeno ( COD )
• Carbonio organico totale ( TOC )
• Nutrienti oligoelementi ( Ca, Mg, Na, Zn, etc. )
nutrienti primari ( C, N, P )
• pH
• Altri composti ( oli e grassi, tensioattivi, metalli, etc. )
Parametri microbiologici
• Batteri
• Virus
• Protozoi
• elminti
25
PARAMETRI CHIMICI
27
28
• METODO RESPIROMETRICO:
• Il campione viene posto in una bottiglia a chiusura ermetica e
mantenuta in agitazione per favorire il contatto tra la flora batterica
ed il substrato organico.
• Si fornisce ossigeno con la agitazione attraverso l interfaccia del
liquame e l aria sovrastante.
• Il manometro differenziale è legato alla fase gassosa sovrastante il
liquame.
• Il tutto viene tenuto ad una temperatura costante di 20°C per
mantenere le condizioni standard di prova.
campione
Agitatore magnetico
29
BOD 20gg
BOD 5gg
giorni
5gg 20gg 30
• Si ricava che : (
BOD (t ) = BOD tot ! 1 - 10 -kt )
• K = costante cinetica = 0,1 g -1
• Per i liquami urbani si ha BOD5 = 68% BOD tot
• BOD 20 = 99% BOD tot
• Per scarichi in acque superficiali:
• Produzione procapite:
BOD 5 = 60 g/ab/d
Per i liquami non urbani il BOD 5 e BOD 20 non sono correlabili tra loro
e con il BOD tot. La k è diversa da 0,1
Per il trattamento dei liquami industriali si presuppone la conoscenza
delle sue caratteristiche. Non esistono regole fisse per la
caratterizzazione di un liquame industriale. Quindi ci si affida ad
analisi di laboratorio. 31
• Esempio:
500 mg/l
BOD 20 = BOD tot per i liquami urbani = = 735 mg/l
0,68
mg
COD – BOD = Sostanza organica non biodegradabile.
l
33
BOD 5 = 60 g/ab/d
• Se ho BOD 20 = 90 g/ab/d
COD – BOD 20 = 30 g/ab/d sostanza non biodegradabile Se ho
una DI = 150 l/ab giorno
30000 mg/ab/d
COD – BOD 20 = = 250 mg/l Sostanza non
biodegradabile
150 l/ab/d * 0.8 per l di liquame
34
IL TOC ( total organic carbon )
• E una misura diretta ed è un altro parametro che rappresenta la
quantità di sostanza organica.
• E la quantità di carbonio che si genera come CO 2 per effetto
termico.
mgC
TOC =
l di liquame
Es : S-- ! SO -4-
35
NUTRIENTI
• Sono essenziali per lo sviluppo della vita acquatica
Si tratta di: oligoelementi (Ca, Mg, Na, Zn)
primari (C, N, P)
Il carbonio C è abbondante in quanto si ha CO 2 ed è anche apportato
dalle masse organiche in decadimento.
Limitanti sono N e P con i loro relativi composti ma necessari per il
processo di depurazione.
• Lazoto N è presente sotto forma di azoto organico (escrementi
umani) e NH +4 , NO -2 , NO 3-
si misura anche in TKN (NH+4 + Norg)
N = 12 g/ab/d
• Il limite di legge è
N <= 30 mg/L
36
• Il fosforo P è il maggiore limitante delle crescita della specie
acquatiche. E presente prevalentemente come ortofosfato (HnPO4-
• I vari tipi di fosfati non sono tossici ma rappresentano il maggior
rischio nei processi di crescita anomala delle alghe in bacini idrici a
debole ricambio (fenomeno di eutrofizzazione)
P = 3 g/ab/d
P <= 10 mg/l
37
TENSIOATTIVI
• Servono a separare i grassi.
• Sono sostanze organiche a lunga catena che contengono ioni.
• Schiume
• Danno problemi estetici
di scambio di ossigeno
contengono fosforo P
• Il limite di legge è:
2 mg/l
38
GLI SCARICHI INDUSTRIALI
• Derivano dall uso dell acqua nell industria
— Raffreddamento inquinamento termico
— Produzione di vapore non da origine ad uno scarico
Nel processo produttivo si usa l acqua anche per usi sanitari,
antincendio, lavaggi, condizionamento aria…
40
GLI SCARICHI ZOOTECNICI
Lo sviluppo di grandi allevamenti crea problemi ambientali sottoforma
di inquinamento idrico.
• CARATTERIZZAZIONE DELLO SCARICO IDRICO DA
ALLEVAMENTO SUNICOLO:
Si hanno 30 – 100 l/capo * giorno di consumo idrico
un maiale = 2,5 A.E.
Es: 50.000 capi = capacità inquinante di 125.000 abitanti
danno un consumo idrico pari ad 1.500 – 5.000 m3
equivalente a quello di 2.000 abitanti.
41
• Tipologie di inquinamento:
1. Estetico organolettico
2. Deossigenazione
3. Eutrofizzazione
4. Chimico
5. termico
42
INQUINAMENTO ESTETICO ORGANOLETTICO
INQUINAMENTO CHIMICO
Da effetti di: tossicità bioaccumulo nei sistemi biologici e nei sedimenti,
trasformazioni biochimiche con produzione di composti più dannosi.
- Si può avere:
- tossicità acuta (cromo VI, fenoli cianuri, ammoniaca) di azione rapida;
- tossicità cronica di azione lenta.
- L azione tossica consiste in interazioni chimico – fisiche tra il
contaminante ed elementi vitali degli organismi acquatici.
- Il fenomeno del bioaccumulo è tipico nei metalli pesanti e in composti
organici persistenti come i pesticidi
43
INQUINAMENTO TERMICO
E dovuto alle acque di raffreddamento di origine industriale (centrali
elettriche e termoelettriche)
Si ha un incremento di T pari ad 8° – 10°C prima dello scarico
EFFETTI
variazione di temperatura di pochi gradi nel corpo idrico
riduzione dell ossigeno disciolto e conseguente minor interscambio tra acqua ed aria
aumento della cinetica batterica con processi di autodepurazione consumando più
ossigeno
possibile ruolo sinergico di composti tossici con conseguente abbassamento della
soglia di sicurezza.
LIMITI DI SICUREZZA
EUTROFIZZAZIONE
E la manifestazione di inquinamento cronico di laghi o bacini a debole
ricambio.
Nei fiumi limitata capacità diluente inquinamento acuto
Nei laghi grandi volumi di invaso inquinamento cronico
• CAUSE ED EFFETTI
La causa è leccessivo apporto di sostanze nutritive al bacino; questo porta
ad una crescita non controllata di alghe (esplosione algale)
- Le ALGHE: sono organismi autotrofi che si sviluppano grazie alla
fotosintesi clorofilliana. Necessitano anche della presenza di azoto fosfati
in proporzione al carbonio. E sufficiente la carenza di uno dei tre
elementi perché la crescita cellulare risulti limitata
• Il C non è limitante
3- -
• N e P sono fattori limitanti PO 4 , NO 3 (sono assimilati)
P è quello limitante per i bacini che hanno apporto refluo urbano.
N/P = 3 – 4
46
! RAGGI SOLARI
FITOPLANCTON (ALGHE)
CO 2 , NO 3- , PO -4--
CONSUMATORI
PRIMARI
PESCI
BENTHOS (FANGO)
T >= 15°C
L epilimnio e
EPILIMNIO l ipolimnio non
sono miscelabili
a causa della
TERMOCLINO T diversa densità
IPOCLIMNIO
STRATIFICAZIONE AUTUNNALE:
STRATIFICAZIONE INVERNALE:
Fa troppo freddo quindi si stratificano
ghiaccio
le acque superiori (T=0°C).
Nel fondo si ha T = 4°C.
Non si ha attività algale. T = 4°C
50
51
RICIRCOLAZIONE PRIMAVERILE:
Il riscaldamento esterno ripristina il profilo verticale della temperatura.
Questo fa si che si ripristini la circolazione delle acque favorendo cosi la
crescita algale come nella situazione autunnale.
TECNICHE DI RISANAMENTO
Esistono due possibilità di intervento per la prevenzione:
1. Attuazione di processi di depurazione sugli scarichi dei singoli
insediamenti.
2. Graduale realizzazione di più impianti o realizzazione di collettori
circumlacuali in grado di raccogliere tutti gli scarichi e recapitarli in un
impianto centralizzato ( es. lago di Garda ).
52
Queste possibilità necessitano di finanziamenti massicci
Attraverso valutazioni teorico economiche si porta ad avere:
- Convenienza con un impianto centralizzato per piccoli laghi
- Convenienza con più impianti per laghi grandi
Si adotta una soluzione intermedia in genere in cui si ha un
collettore circumlacuale ed impianti di depurazione isolati
54
Accumulo ne
Variazione del carico Somma algebrica
di ossigeno tra la sez. x + Dei termini di gener./ = Tempo del
Peso di ossig.
e la sez. x+dx Scomparsa interna
Nellelem. dV
CONSUMO BIOCHIMICO DI OSSIGENO.
Considerando un ambiente acquatico naturale questo ha un buon
contenuto di ossig. disciolto. Vi è una attività biologica ossia batteri
aerobici che degradano i composti organici naturali. L’apporto di BOD
dall’esterno fa intensificare l’attività batterica quindi si ha un maggiore
consumo di ossigeno disciolto in acqua.
La cinetica di consumo di ossig. coincide con la velocità di rimozione del
BOD
r1 = !k1 B0 e ! ( k1 V )x
Per il bilancio
R1 = r1dV = !k1 B0 e ! ( k1 / V ) x dV
k1 Dipende da T e dalla tipologia del liquame.
(k1T ) = (k120° C ) "1,047 (T ! 20°C )
Q = KS " (Cs ! C )
Q = quantitativo ossigeno trasferito nell unità di tempo (kg/h)
K = coefficiente di trasporto (m/h)
S = superficie interfacciale di scambio (mq)
Cs = concentrazione di saturazione di ossig. in acqua (Kg/mc)
C = concentrazione di ossigeno disciolto in acqua (Kg/mc)
D = Cs – C deficit di ossig.: rappresenta la forza motrice del
trasferimento di massa
56
Considerando un volume V nel quale si trasferisce una portata Q si ha
dc dc
V = Q = KS " (Cs ! C ) se = r2
dt dt
Q S S
r2 = = K " (Cs ! C ) se =a
V V V
# r2 = Ka " (Cs ! C ) se Ka = K 2
# r2 = K 2 " (Cs ! C )
Ka = K 2 = coeffic. globale di scambio (h -1 )
r2 = velocità di riossigenazione (Kg/m 3h)
S
K 2 dipende da T, dal gas e dal tipo di laquido e da
V
# R2 = r2 dV = K 2 (Cs ! Co)e !( K 2 / V ) x dV
dove ( K 2T ) = ( K 2 20°C ) "1,024(T ! 20°C )
57
Z = P)R
P = produzione lorda da fotosintesi
R = consumo dovuto alla respirazione
P è in funz.di t (tempo) secondo un andamento sinusoidale
' * (t $
P (t ) = Pmax ( sen%% "" ore di luce 0 ! t ! p
& p #
P (t ) = 0 ore notturne
p = ore di luce diurne (h)
t = tempo (h)
Pmax = produz. massima di O 2 (mg/lh)
58
Z è funzione della produzione giornaliera netta di ossig.e varia in
funzione anche di altri parametri:
• Intensità di irraggiamento solare, temperatura dell acqua, V acqua
interessato alla fotosintesi poiché solo i primi 50 – 80 cm di h acqua
vengono penetrati da una luce tale da innescare la fotosintesi.
Si stima che i valori di P ed R siano:
P = 2 ÷ 4 mg / l ! giorno
R = 1 ÷ 1,8mg / l ! giorno
Z = P " R = 1 ÷ 2,2mg / l ! giorno
59
K1
# D(t ) = " (e ! K1t ! e ! K 2t ) + D0 " e ! K 2t
K 2 ! K1
60
Si può graficare il tutto con una rappresentazione detta curva a sacco
che rappresenta appunto il fenomeno di consumo spontaneo di
BOD apportato dallo scarico esterno.
La curva a sacco va poi comparata con i limiti desiderati per la
sopravvivenza delle specie ittiche. Si può quindi individuare
lestensione di un fiume soggetta a condizioni inaccettabili di ossg.
2
V & , D0 - (K 2 . K1 )) , K 2 ) #
xc = - ln $**1 . '' - ** '' !
K1 . K 2 $%+ K1 - B0 ( + K1 ( !"
61
Situazione di L ossig. a0
anaerobiosi
63
64
d) In base alla temperatura ideale di crescita:
• Organismi psicrofili: crescono meglio a T < 20°C
• Organismi mesofili: crescono meglio 20°C < T < 40°C
• Organismi termofili: crescono meglio 45°C < T < 60°C
• Organismi stenotermofili: crescono meglio T > 60°C
I primi tre si sfruttano negli impianti di depurazione.
65
66
BIOCHIMICA DEI BATTERI:
Il metabolismo è il complesso delle attività biochimiche di una cellula.
Si consta in 2 parti:
• CATABOLISMO: processi biochimici di degradazione del substrato
con produzione di energia (ossidazione del substrato) e sottoprodotti
di reazione detti cataboliti ( CO2 + H 2O )
• ANABOLISMO: le reazioni biochimiche di sintesi di nuove cellule
avvengono sfruttando lenergia prodotta dal catabolismo
Il tipo di ossidante che viene utilizzato nel catabolismo determina il tipo di
decomposizione biologica: aerobica, anaerobica, anossica
67
1
Sub strato org. + NO3" ! N 2 + xCO2 + yH 2O
2
68
DEGRADAZIONE BATTERICA CONTROLATA
69
PROCESSI AEROBICI
Si basano sull attività di microrganismi aerobici e facoltativi
possono prolificare in ambiente ossigenato (ossig.
disciolto) esplicando nuove reazioni enzimatiche di
ossidazione delle sostanze organiche e di sintesi di nuovo
materiale unicellulare.
Nelle reazioni di ossidazione (respirazione) si produce l
energia necessaria per le reazioni di sintesi di nuove
cellule e per la motilità nel sistema biologico.
- RESPIRAZIONE ASSIMILATIVA (connessa all
ossidazione BOD)
- RESPIRAZIONE ENDOGENA per l ossidazione di
sostanze endogene.
Si ha un processo chiamato decadimento endogeno
correlato alla disponibilità di substrato (più elevato per alti
rapporti biomassa/carico organico alimentato)
70
Si verificano queste trasformazioni:
- biodegradazione progressiva della sostanza organica fino ad un
residuo tendente a 0.
- Incremento iniziale della biomassa fino ad un massimo e successiva
graduale diminuzione; per l’assenza di substrato esterno si ha il
decadimento endogeno che diventa prevalente sulla sintesi di nuove
cellule.
- La sostanza organica biodegradabile viene in parte trasformata n
sottoprodotti stabili (CO 2 , H 2 O) attraverso la respirazione assimilativa
ed endogena ed in parte in nuova biomassa (nuove cellule)
- La somma algebrica di crescita lorda di biomassa (per la
respirazione assimilativa) + la perdita per la respirazione endogena
mi fornisce la crescita netta di biomassa quindi incremento reale in
peso di biomassa.
- Per la produzione di nuove cellule la biomassa deve poter anche
disporre di altri nutrienti come azoto e fosforo (N, P).
71
PROCESSI ANAEROBICI
TRATT. FANGHI
TRATT. BIOLOGICI
2
SEDIMENTAZIONE
FINALE
FANGO STABILIZZATO
FANGO
SECONDARIO
DISINFEZIONE
ACQUA DEPURATA 73
PRETRATTAMENTI
Si utilizzano pompe per il sollevamento (pompe o coclee). Lobbiettivo e
quello di innalzare il liquame per proseguire con la caduta naturale.
Per trattenere il materiale solido grossolano si usano griglie che possono
essere grossolane, fini o micro.
• Disabbiatura/disoleatura: si realizza a stadi separati in serie o con un
unico bacino nel quale si insuffla aria e le sabbie ad alto peso specifico
decantano mentre le sostanze oleose e grasse affiorano in superficie. La
rimozione delle sostanze oleose e grasse è indispensabile poiché
ridurrebbero poi il trasferimento di ossigeno.
• Sollevamento: lo scopo è quello di consentire i successivi trattamenti
fuori terra fino allo scarico nel recapito finale. Si hanno dei vincoli: la
quota di arrivo e la quota di partenza; devo quindi ricavarmi la
prevalenza. Il sollevamento può: non occorrere, occorrere a fine
impianto (raro), dopo la sedimentazione primaria, iniziale (prima o dopo
la grigliatura); quest ultimo è il più frequente. I suoi vantaggi sono: si
minimizzano gli scavi (meno costi), non si opera in falda. Gli svantaggi;
disponibilità di pompe grosse anche di riserva per la manutenzione.
74
SEDIMENTAZIONE PRIMARIA
Sedimentano i liquidi per 1,5 – 2 h e si recuperano i solidi
sedimentabili ricchi in materiale organico. 75% SSV
25% SNV questo significa il 25%, 30% di BOD
contenuto nel liquame.
Consente la rimozione di una buona quota di BOD5 e di N
e P.
OSSIDAZIONE BIOLOGICA
75
SEDIMENTAZIONE
76
• Es. di FANGO GRANULOSO:
!
v
A !
! v
g v!
0
!
v0 = velocità di caduta
!
v = velocità di entrata ed uscita dell' acqua dal sedimentatore
77
Q = vBH Q = portata
v0 : H = v : L " vH = v0 L
! Q = v0 LB = v0 A A = superficie sedimentatore
Q
! v0 =
A
v0 = Ci = carico idraulico (m h )
v0 è la velocità delle particelle più piccole
Q Q
! ricavo A = =
v0 Ci
78
DIMENSIONARE IL SEDIMENTATORE
!
g ! !
Sedimentano quelle che hanno una velocità vi < v0
79
materiale sedimentato
$=
materiale entrante
z !
v ! !
# (1 " z )+ ! i dz z = particelle che hanno una v < v0
0
Ci
(1 " z ) = % di particelle con una v"i > v!0
!
z v
!0 Cii dz = % di particelle sedimentate
80
! !
• Le particelle che sedimentano hanno una vi < v0 e
sedimentano entrano in B o più in basso perché più leggere.
•
! ! sedimentano se entrano in A.
Le particelle che hanno v > v
i 0
! !
L' H di sedimentazione è $ vi (v0 )
!
z vi
# % = (1 " z ) + ! dz
0 Ci
81
$hi !i + !i +1
! =% #
h 2
82
FANGI ATTIVI
Schema di processo a fanghi attivi
Conc. Estrazione
Portata uscita fanghi
SEDIMENTAZIONE
disinfezione
OSSIDAZIONE FINALE
PRETRATTAMENTI
TRATTAMENTO
biomassa Conc.
FANGHI
fanghi
q,Xr W,Xr
Volume
supero
• 2 processi correlati
- Produzione di biomassa rx
Velocità
- Rimozione di substrato rs
Equazione di Monod
dx µ # S # !
rx = = "b#!
dt Ks + S
Velocità Velocità
assimilativa endogena
ds Equazione della produzione
rx , assimilativa = Y ! di biomassa
dt
& mgSS #
X = si misura in $ di sostanza secca
% l !"
S = substrato mgBOD/l
rx = mg/l/h
Velocità di biodegradazione
ds rx , assim. µ ! Sx 1 &µ #
rs = = = ! $ = K!
dt Y Ks + S Y $Y !
% "
Equazione di Michaelis - Menthen
K !S ! X Equazione della
rs =
Ks + S rimozione di substrato
X = concentrazione di biomassa
S = concentrazione di sostanza organica
Ks = costante semivelocità
K = massima velocità di rimozione
Grafico
" La concentrazione
del substrato deve
essere la stessa in
tutta la vasca
S = Se
Flusso a pistone
Si = iniziale
Se = finale
Si Se<S<Si Se
Grafico
Nella pratica:
• E più frequente un miscelatore completo
• Diversi reattori con comportamento intermedio
• Processi pluristadio per doppio vantaggio (scarichi
industriali)
1) Effetto tossico in relazione al modello di reattore
Esempio:
l mg l mg
1000 "1000 + (50 " 60) "0
min l min l = 250 mg
l l
(1000 + 3000)
min
molto tossico
Media pesata
!
CARICO DEL FANGO
Bilancio di massa
q(Si " Se ) = # rs ! dv del substrato organico
V
• rs = Cost.
• Q (Si - Se) = rs V
K ! Se ! X
Q (Si - Se) = !V
Ks + Se
Rendimento: variazione
sostanza organica
Si ! Se
"=
Si
K ! Se
Q !" ! Si = ! X !V
Ks + Se
Q ! Si K ! Se
" =
X ! V Ks + Se
K ! Se 1
"= !
Ks + Se Cf
Q ! Si Cf lo fissa il
V=
X ! Cf progettista
Cf basso:
• Elevato ! di rimozione
• Minor produzione di fango
V grande
• Fango stabilizzato (non serve la
stabilizzazione)
• Avviene la nitrificazione (ossidazione
dellammoniaca)
Q ! Si
V=
X ! Cf
Due criteri basati su:
1) Carico del fango
2) Età del fango
La scelta di X
Generalmente: 3<X<5
Il controllo del carico del fango
KgBOD 5
Cf =
(Kg ! SS )oxid
Indica la concentrazione di
BOD5 o diQ.
Indica la concentrazione di (In fase di progetto ci si avvale
Biomassa in ossidazione del numero di abitanti)
SEDIMENTAZIONE
OSSIDAZIONE FINALE
Q,Si OX Q+q S II Q-W ,Se
X
Volume
W
Xr (da 8 a 10 Kg/m3)
• diminuzione di sedimentabilità
• salinità
• tossicità
• sovraccarichi
FANGO DI SUPERO
(W Xr)
W ! Xr = " rx ! dV
V
W ! Xr
La produzione specifica di fango è correlata al
carico del fango " ! Q ! Si
& Kg ' BOD5 # Produzione & Kg ' ss #
Cf $$% Kg ' ss ' d !!" specifica $$ !!
% Kg ' BOD5 "
0,3 ~ 0,9
& Kg # 3
X !V $% m 3 !" ' m [ ]
"c = = Biomassa nel sistema = 3
= [d ]
W ! Xr Produzione di biomassa & m # & Kg #
(Supero) $ d ! ' $ m3 !
% " % "
1) Si guasta il Supero Kg ! ss ! d
Nell’esempio precedente si aveva: = 0,9 (0,9 ! 2100)
Kg ! BOD
!
Kg ! BOD
C F
= 0,3 !
Kg ! ss ! d
!
Kg
V = 1750m3 Wxr = 1700
d
Kg X ! V + W ! X E !1 Kg
X =4 3 a X '= =5 3
m V m
Ed il carico del fango:
Q ! Si 2100 Kg ! BOD
CF = = = 0,24
X ! V 5 !1750 Kg ! ss ! d
L’unico modo è aumentare il rendimento (ovviamente non si
possono superare certi limiti di X per problemi di
sedimentazione finale e di fornitura di ossigeno)
FABBISOGNO DI OSSIGENO
Kg ! O 2
a ' = 0,5
Kg ! BOD5abb.
b' (T ) = b' (20°C )1,084(T " 20 )
Kg ! O 2
b' (20°C ) = 0,1
Kg ! ss ! d
Nel caso di nitrificazione, va aggiunto un terzo termine
4,5" NH + 4 abbattuto
Kg ! O 2
Cf Kg ! BODabb.
< 0,1 2,0 ÷ 2,3
0,1< Cf <0,3 1,5 ÷ 1,8
>0,3 1,2 ÷ 1,5
I sistemi i forntura dell’ossigeno
(nei fanghi attivi)
BOLLE GROSSE
• INSUFLAZIONE
D’ARIA
BOLLE FINI
(miglior dissoluzone
dell’ossigeno)
AD ASSE VERTIALE
(turbine)
(molto più utilizzate)
• INSUFLAZIONE
D’ARIA
AD ASSE ORIZZONTALE
(spazzole)
CLORAZIONE
SEDIMENTAZIONE
PRETRATTAMENTI
OSSIDAZIONE FINALE
Q,So Q+q Q-W,Se
X,V,Se
X
TRATTAMENTO
FINALE
Q,Xr W,Xr
PROCESSI DI SEDIMENTAZIONE
• MATERIALE GRANULOSO:
• Particelle indipendenti
• Velocità di sedimentazione costante
• Legge di Stokes
• MATERIALE FIOCCOSO:
• SEDIMENTAZIONE DI MASSA:
• Effluente chiarificato
• Recupero fango ricircolo
Effluente Miscela Effluente
da trattare 1 Areata depurati
2
Vasca di Vasca di
aerazione sedimentazione
Fango Fango
di supero
Aria
SEDIMENTAZIONE DI MASSA
• Le particelle sedimentano con la stessa velocità
• Indipendente dalle dimensioni
• Mantengono posizioni relative
• Sperimentalmente:
A) Chiarificata
B) Sedimentazione di massa
C) Ispessimento
H
A
B
C
t
V costante V non costante
• La velocità dipende dalla concentrazione di solidi sospesi
perché la velocità diminuisce se ss aumenta
SEDIMENTAZIONE FINALE:
Sedimentazione di massa
Qu
Cu
Il movimento dei solidi è dovuto a:
& Kg #
F 1 = Ci ! vi $ 2 ! Sedimentazione di massa
% m 'h "
Ftot . = F 1 + F 2
F2
Qu
u=
A
C
Sezione critica (C = Cl = Ftot. = Ft)
Nel decantatore non deve entrare una quantità i solidi superiore
a Fl ! A
F2
Qu
u=
A
C
(Q + Qu ) ! Co
Dimensionamento a =
Fl
DIMENSIONAMENTO PRATICO
qr = Qu = 100
m3
h
1) Flusso solido
A1 =
(Q + Qu )! Co
Fl
m3 Kg ! ss m2h
= (100 + 100 )! ! 3,5 ! 3
!
h m 5 ! Kg ! ss
= 140 ! m 2
2) Carico idraulico superficiale
Qc
C1 =
A
Qc 130m 3 h
A= ! = 163m 2
CI h 0,8m
3) Volume
V 390m 3
tp = ! 2
= 1,16m
Qc 163m
m3
V = t p ! Qc " 3h !130 = 390m 3
h
Inserire photo…
Inserire photo…
• Scambio ionico
• Nitrificazione
nitrosomonas
NH4 + 3/2 O2 NO2 + 2H + H2O
nitrobacter
NO2 + 1/2 O2 NO3
• Denitrificazione
Condizioni anossiche
Le sostanze organiche utilizzate sono:
• Metanolo
• Liquame grezzo
• Carbonio endogeno
Esempio
Alternative di trattamento per la rimozione del fosforo
• Trattamenti chmici:
• Predefosfatazione
• Defosfatazione in simultanea
• Post - Defosfatazione
• Trattamenti biologici
Maggior assimilazione dopo un processo anaerobico
Oggi:
Sono applicati solo i trattamenti chimici ottenuti addizionando
ai liquami dei sali tipo:
Fe2+,3+ Al2- Ca2+
Viene effettuata:
Tabella 1
Disinfettante ideale
Il disinfettante ideale dovrebbe essere:
• Effiace a dosi molto limitate e con largo spettro d’azione
sui vari microrganismi
• Dotato di azione molto rapido e persistente nel tempo
• Privo di tossicità residua (diretta ed indiretta)
• Facilmente dosabile e conservabile sotto forma di reattivo
concentrato per lunghi periodi
• Di facile impiego e privo di rischi per gli operatori
• Utilizzabile sia per piccole che per grandi portate senza
necessità di particolari accorgimenti
• Economico sia in fase di produzione che in fase di
esercizio
Nella pratica i prodotti disinfettanti comunemente impiegati
possiedono solo alcune delle caratteristiche elencate
Occorre valutare bene ciò che ci interessa!!!
• Condizioni al contorno:
• pH
• Temperatura
• Tempo di contatto
• Presenza di altre sostanze
( es. solidi sosprsi)
• Livello di miscelzione
• Tipo di contatto (tipologia di reattore)
Trattamenti di disinfezione applicabili:
• Disinfezione a mezzo di agenti chimici:
• Cloro in varie forme contenenti cloro – attivo
(clorogas; ipocloriti; biossido di cloro)
• Ozono
• Acido peracetico
• Acqua ossigenata
• Sistemi misti (sopra)
OBIETTIVI
4) TRATTAMENTI INNOVATIVI
• Essiccamento termico
• Etc…
ISPESSIMENTO DEI FANGHI
Scopi:
Vantaggio:
Pre - ispessimento
A seconda della posizione
rispetto alla stabilizzazione Post - ispessimento
TIPOLOGIA DEGLI ISPESSITORI
STATICI (Fig.1) o a flusso discontinuo:
Il funzionamento è analogo a quello dei sedimentatori statici
(“Dortmund”) però il fango viene immesso con flusso
discontinuo mentre il liquame nei sedimentatori è immesso
con flusso continuo
DINAMICI (Fig.2) o a flusso continuo:
Il funzionamento è analogo a quello dei sedimentatori circolari
meccanizzati; il fango viene miscelato meccanicamente
mediante raschiatore che provoca l’addensamento e
l’omogeneizzazione, così una lama di fondo spinge il fango
addensato verso la tramoggia centrale di raccolta
Figura 1
Figura 2
Proteine Aminoacidi
- CO2 gas
Da pH ! 7 a pH ! 5
Aumento del pH
Rappresentazione schematica dei successivi stadi di
demolizione della sostanza organica durante il processo di
gestione anaerobica
Ammina
Acidi volatili Acidi volatili Ammoniaca
alcooli
Azoto
Fase metanigena Mercaptani
Indolo
Metano Skatolo
Anidride carbonica Idrogeno solf.
Fig.2 (successione delle diverse fasi di gestione in un
processo in discontinuo)
2) Condizioni reali:
Avviamento:
PRODUZIONE PROCAPITE
15 - 20 l/ab d
UTILIZZAZIONE INTERNE ALL’IMPIANTO
3) Altri impieghi:
• Combustibile alternativo per incenerimento (od
essicamento) fanghi
• Utilizzo diretto in turbine a gas ( en. elettrica)
1) Autotrazione
2) Gas domestici
• Problemi di costi
• Problemi di gestione
• Vantaggi?
DISIDRATAZIONE DEI FANGHI
• Scopo:
• Sistemi utilizzabili:
- Disidratazione naturale (in fase di abbandono)
- Disidratazione meccanica
DISIDRATAZIONE NATURALE