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Progettisti di Sistemi di Gestione ambientale ISO 14000 EMAS II

DEPURAZIONE
DELLE ACQUE
REFLUE
Dr. Di Sabatino Loriano

QUALIFORM Sas

DEPURAZIONE ACQUE
INQUINAMENTO
1 grado: per cause naturali
2 grado: con input esterni autodepurativa
3 grado: con input esterni non autodepurativa
ASPETTI DELLACQUA INQUINATA:
Diverse colorazioni
Schiume e grassi galleggianti
Rilevante torbidit
Emana effluvi maleodoranti
Provoca morte fauna ittica
Provoca crescita smisurata delle alghe

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DEPURAZIONE ACQUE
Aumento demografico e industriale ha
determinato lincremento quantitativo dei reflui
e di inquinanti che possono compromettere le
acque naturali con conseguenze sul patrimonio
ittico e acqua potabile
Gli inquinanti della acque di rifiuto sono:
fanghi, grassi, detersivi, sali, batteri, germi
patogeni, residui di cibo, prodotti del
metabolismo umano, residui chimici di origine
industriale (cromo, ferro, grassi, solfati, fosfati
solventi, ecc.)

Dr. Di Sabatino Loriano

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DEPURAZIONE ACQUE
LINQUINAMENTO pu derivare da:
Acque reflue DOMESTICHE
Acque reflue INDUSTRIALI
Acque reflue URBANE
visto che gli equilibri naturali (cicli) sono
compromessi occorre trattare lacqua in modo da
renderla idonea a non danneggiare lambiente
i principi della depurazione ripercorrono i
fenomeni naturali della degradazione delle
sostanze organiche, si eseguono trattamenti
fisici, chimici e biologici

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IMPIANTI DI DEPURAZIONE
DELLE ACQUE CIVILI
Gli impianti sono composti da 2 linee di
lavorazione:
LINEA ACQUE
LINEA FANGHI
Uno dei principi di base del funzionamento di
detti impianti la separazione delle parti solide
da quelle liquide, pertanto la linea fanghi la
linea di lavorazione dei prodotti delle acque di
scarico (solidi)

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I SOLIDI DELLE ACQUE


SOLIDI SEDIMENTABILI
Si misurano con cono Imhoff dopo
stazionamento per 2 ore si esprimono
in % volume o mg/l

SOLIDI SOSPESI TOTALI


Sono il peso dei solidi dopo filtrazione
di 1 litro di acqua (mg/l)

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I SOLIDI NELLE ACQUE


LEGGE DI STOKES
La decantazione regolata da due forze opposte,
laccelerazione di gravit e la resistenza del fluido
v = 1/18 [ D2 (2 - 1) g ] /
v = velocit di sedimentazione della particella
D = diametro (dimensione) corpo disperso
2 - 1 = differenza densit tra corpo e fluido
g = accelerazione di gravit (2 r accelerazione centrifuga)
= viscosit del fluido

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IMPIANTI DI DEPURAZIONE
DELLE ACQUE CIVILI
SCHEMA A BLOCCHI LINEA ACQUE:

SI

Trattamenti primari
o fisici

OX

SII

Trattamenti
secondari o
biologici

G = grigliatura
D = desabbiatura
SI = sedimentazione primaria
Ox = ossidazione
SII = sedimentazione secondaria
N P = abbattimento nutrienti
St = sterilizzazione

NP

St

Trattamenti
terziari

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IMPIANTI DI DEPURAZIONE
DELLE ACQUE CIVILI
SCHEMA A BLOCCHI:
LINEA ACQUE

Tr
LINEA FANGHI

SI

OX

SII

NP

Dg

Isp

Tr = triturazione
Dg = digestione
Isp = Ispessimento
Ds = disidratazione

St

Ds

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GRIGLIATURA
una filtrazione grossolana dei solidi in
sospensione o galleggianti
si esegue con griglie metalliche poste
perpendicolarmente allingresso dellacqua del
depuratore
Possono essere manuali dove un operatore
elimina di persona i solidi o
automatiche dove la rimozione pu essere
meccanizzata a mezzo di spazzole o pettini
Grigliatura grossolana: > 4 cm
Grigliatura media:
0,5 < < 4 cm
Grigliatura fine:
< 0,5 cm

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TRATTAMENTI PRIMARI

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GRIGLIATURA MANUALE (grossolana)

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GRIGLIATURA A PETTINE MOBILE

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GRIGLIATURA AUTOMATICA A NASTRO

TRATTAMENTI PRIMARI
DISOLEATURA
Ha lo scopo di separare le particelle di olio e
grasso
In particolare vasche sono raccolte le gocce
oleose che tendono a galleggiare
Linsufflazione di aria le rende pi leggere

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TRATTAMENTI PRIMARI
DESABBIATURA
un trattamento che consente la separazione di
materiali solidi inerti di piccole dimensioni
trascinati dal moto delle acque nei canali
fognari
Pu essere eseguita a mezzo di desabbiatori a
canali o desabbiatori centrifughi

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TRATTAMENTI PRIMARI
DESABBIATURA A CANALE
I canali sono di sezione pi ampia rispetto a
quella del flusso dingresso dellacqua, tale
aumento permette una diminuzione della
velocit del flusso (15 - 30 cm/s) e quindi una
pi efficace sedimentazione delle particelle
Q=vS
vi Si = vu Su
velocit e sezione sono inversamente proporzionali

I canali sono solitamente due mentre uno


attivo laltro in secca per lasportazione delle
sabbie e detriti ghiaiosi

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DESABBIATURA

TRATTAMENTI PRIMARI
DESABBIATURA CENTRIFUGA
applicata a mezzo di flussi tangenziali in
vasche dove il vortice rotativo mantenuto da
un agitatore
dalla legge di Stokes, applicando energia
centrifuga, aumenta notevolmente la velocit di
sedimentazione
Pu essere applicata con macchine
automatiche

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DESABBIATURA CENTRIFUGA ORIZZONTALE

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CENTRIFUGA ORIZZONTALE

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RECUPERO SABBIE

TRATTAMENTI PRIMARI
SEDIMENTAZIONE PRIMARIA
solitamente un grande cono Imhoff verso il
cui vertice, posto in basso, sedimentano e si
ispessiscono i fanghi chimico fisici
In questa fase attraverso pompe di riciclo o
vasche di omogeneizzazione, si rende lacqua in
ingresso di composizione costante ed
equilibrata
sostanze chimiche chiarificanti favoriscono la
sedimentazione, altre correggono il pH per non
sbilanciare le fase successiva di ossidazione
biologica

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TRATTAMENTI PRIMARI
CHIARIFICAZIONE
Consiste nel separare i solidi sospesi mediante
coagulazione dei colloidi si impiegano:
Solfato di alluminio Al2 (SO4)3
Alluminato di sodio Na Al O2
Solfato ferrico Fe2 (SO4)3
Solfato ferroso Fe SO4
Cloruro ferrico Fe Cl3
Idrato di calcio Ca(OH)2 effetto decarbonante e alcalinizzante

Al2 (SO4)3 + 6 H2O  2Al(OH)3 + 3H2SO4


H2SO4 + Ca(HCO3)2  CaSO4 + 2H2O + 2CO2

I Polielettroliti (poliacrilammidi, silicati attivati,


poliacrilato di sodio) in H2O formano flocculi di
notevole dimensione che assorbono quelli del
colloide ( 0,3 - 1 mm) e sedimentano

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APPARECCHIO PER LA PREPARAZIONE DI


FLOCCULANTI E/O NEUTRALIZZANTI

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DECANTATORE DORR

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SEDIMENTATORE VISTO DALLALTO

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ENTRATA REFLUI NEL SEDIMENTATORE

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VISTA INGRESSO ACQUA NEL SEDIMENTATORE

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USCITA ACQUA PER STRAMAZZO

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SEDIMENTATORE VUOTO - RASCHIATURA FANGHI

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OMOGENIZZAZIONE

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DOSAGGIO CHIARIFICANTI - FLOCCULANTI

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OMOGENIZZAZIONE CORREZIONE pH

TRATTAMENTI PRIMARI
FLOTTAZIONE
Il principio di separazione contrario a quello
della sedimentazione
le bolle di aria compressa si aggregano ai solidi
sospesi formando aggregati pi leggeri
dellacqua
Dallalto della vasca una pala separa e
convoglia i fanghi

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FLOTTAZIONE
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TRATTAMENTI PRIMARI
ADSORBIMENTO
Per allontanare i prodotti chimici mediante
adsorbimento su particolari materiali (es.
carbone attivo, silica-gel)
Fenoli, detergenti alchil-solfonici, idrocarburi
aromatici, solventi, benzine, ecc.
sono adsorbiti e successivamente a
rigenerazione separabili

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TRATTAMENTI SECONDARI
OSSIDAZIONE BIOLOGICA
un processo che favorisce il processo
naturale di depurazione biologica, avviene ad
opera di microrganismi aerobici che attaccano
la sostanza organica degradandola
Linsufflazione di aria (ossigeno) dallesterno
permette la moltiplicazione dei microrganismi,
questi nel metabolismo assorbono azoto e
fosforo di cui lacqua reflua solitamente ricca
Lossidazione chimica con aria, cloro, ozono oltre alla sost.
Organica incide su solfuri, cianuri, sali di Fe, Pb

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TRATTAMENTI SECONDARI
BIOTECNOLOGIA AMBIENTALE
La microfauna che forma la comunit microbica
caratteristica di questi impianti estremamente
selezionata
La bioflocculazione o bioadsorbimento
caratterizzata dall'aggregazione di particelle
finemente sospese nel mezzo liquido, si
formano fiocchi o pellicole di dimensioni e peso
specifico sufficienti da poter essere separate
per decantazione

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TRATTAMENTI SECONDARI
MICROFAUNA
Essa prevalentemente composta da Protozoi
(Flagellati, Amebe, Ciliati) e alcuni Metazoi
(Nematodi, Rotiferi, talvolta Gastrotrichi,
Oligocheti e Tardigradi), ma batteri, alghe
flagellate e miceti sono i pi attivi
Dimensioni:
circa 10 m per i piccoli Flagelati
800-1000 m per alcuni Nematodi e Rotiferi
Fra 30 e 200 m i Ciliati

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TRATTAMENTI SECONDARI
MICROFAUNA
la componente biotica rappresentata dai
decompositori (batteri e funghi) che traggono
energia dalla sostanza organica disciolta
e dai consumatori (protozoi, rizopodi, ciliati,
flagellati, piccoli metazoi) che predano m.o.
dispersi e altri m.o.
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Stylonychia

Telotroco

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PROTOZOI CILIATI

Coleps hirtus

Epistylis

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Telotroco
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ELIOZOI - PREDATORI
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Coleps hirtus

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AMEBE
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Arcella

Coleps hirtus

TRATTAMENTI SECONDARI
OSSIDAZIONE BIOLOGICA
I fattori principali per lo sviluppo dei m.o. sono:
Ossigeno, Temperatura, pH, Nutrienti
Sost. Organica  CO2 + H2O
Metodi:
Fanghi attivi: addizione m.o. e nutrienti
Filtri percolatori: m.o. adeso a supporti inerti
Bacini di stabilizzazione: m.o. sul fondo di
bacini (estensioni di terreno); O2 da atmosfera e
alghe (fotosintesi)

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TRATTAMENTI SECONDARI
C.O.D. E B.O.D.5
Sono i termini dellanalisi chimica per cui si
definisce la quantit di ossigeno (fabbisogno di
ossigeno) per ossidare le sostanze organiche
ed inorganiche ossidabili
C.O.D. (Chemical Oxigen Demand)
mg/l di O2 consumati chimicamente (KMnO4) per
lossidazione (comprende il B.O.D.)
B.O.D. (Byochemical Oxigen Demand)
mg/l di O2 consumati biologicamente (m.o.) per
lossidazione in 5 giorni a 20 C
C.O.D. > B.O.D

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TRATTAMENTI SECONDARI
SEDIMENTAZIONE SECONDARIA
I microrganismi si aggregano formando flocculi
precipitabili (fango)
Il processo del tutto simile a quello primario si
applica allo scopo di separare parte dei fanghi
biologici che sono inattivi o in eccesso
(biomassa)
e per reintegrare la flora nella vasca
dellossidazione biologica

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VASCA DI OSSIDAZIONE BIOLOGICA - STASI

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VASCA DI OSSIDAZIONE - AZIONE

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OSSIGENAZIONE ATTIVA

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FANGHI INATTIVI IN SUPERFICIE

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LAMELLE VUOTE

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CAMPANELLE DI OSSIGENAZIONE

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CAMPANELLE DI OSSIGENAZIONE

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POMPA DI OSSIGENAZIONE - SOFFIANTE

TRATTAMENTI TERZIARI
ABBATTIMENTO NUTRIENTI
Dopo lossidazione biologica molti elementi
chimici sono in forma ossidata (nitrati, solfati,
fosfati, ecc.) ovvero si formano dei fertilizzanti
che nello scarico in torrenti o fiumi possono
procurare eutrofizzazione crescita eccessiva di
alghe, nonch inquinamento e squilibrio alla
biocenosi acquatica

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TRATTAMENTI TERZIARI
DENITRIFICAZIONE
Avviene ad opera di alcuni batteri anaerobici
che demoliscono i composti azotati in sostanze
elementari
NO32-  N2
La precipitazione chimica con cloruro ferrico
considerata costosa

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DENITRIFICAZIONE AEROBICA

TRATTAMENTI TERZIARI
STERILIZZAZIONE
Prima di eseguire lo scarico in torrenti o fiumi le
acque sono sterilizzate con ozono, cloro, acqua
ossigenata, raggi ultra violetti in modo da
eliminare i microrganismi vitali,
Cl2 + H2O  HClO + HCl
HClO  HCl + O
Il radicale che si forma un potente ossidante
tanto da distruggere la parete cellulare e
procurare la morte del microrganismo
Di solito si usa ipoclorito (NaClO) di sodio o
cloruro di calce (CaOCl2) che liberano Cl2

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TRATTAMENTI TERZIARI
DECLORAZIONE
Eccessi di cloro possono essere eliminati con
sostanze riducenti: carbone attivo, iposolfito di
sodio, anidride solforosa
C + 2Cl2 + H2O  CO2 + HCl
Occorre una filtrazione a sabbia preventiva per
non colmatare i letti di carbone
Na2S2O3 + 5H2O + 4Cl2  Na2SO4 + H2SO4 + 8HCl
Na2S2O3 + H2O + Cl2  Na2SO4 + 2HCl + S
Cl2 + SO2 + 2H2O  2HCl + H2SO4

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OZONIZZATORI

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IMMISSIONE OZONO NELLE VASCHE

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FILTRI A SABBIA E GHIAIA DI QAURZO

TRATTAMENTI TERZIARI
SCARICO
Lacqua depurata pronta per lo scarico che
avviene in continuo come anche lingresso al
depuratore
In casi di emergenza si dovrebbe avere a
disposizione vasche di stoccaggio
Un ultimo abbattimento di solidi pu essere
eseguito, oltre che per filtrazione, per
sedimentazione (vasche a pettine)

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SCARICO ACQUA TRATTATA

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IMPIANTI DI DEPURAZIONE
DELLE ACQUE CIVILI
SCHEMA A BLOCCHI:
LINEA ACQUE

Tr
LINEA FANGHI

SI

OX

SII

NP

Dg

Isp

Tr = triturazione
Dg = digestione
Isp = Ispessimento
Ds = disidratazione

St

Ds

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LINEA FANGHI
TRITURAZIONE
I fanghi grossolani provenienti dalla grigliatura
insieme a quelli provenienti dalla
sedimentazione primaria e secondaria sono
miscelati e triturati per essere meglio trattati
Il fango della desabbiatura non aggiunto in
quanto inerte
Il trasporto eseguito a mezzo di coclee o viti di
Archimede che spesso da solo sono sufficienti
a frantumare e omogeneizzare il fango

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VITI DI ARCHIMEDE

LINEA FANGHI
DIGESTIONE
Il fango stabilizzato se trasformato in sostanza
inorganica, tale fenomeno pu essere aerobico
o anaerobico (mineralizzazione)
Il metodo aerobico prevede linsufflazione di
aria in superficie (turbina) o in profondit (tubi
forati) nella vasca in cui contenuto il fango,
lazione ossidante favorita da microrganismi e
dallagitazione

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LINEA FANGHI
DIGESTIONE
Il metodo anaerobico eseguito in digestori
chiusi (senza contatto con laria), il fango
metabolizzato da microrganismi anaerobici
attraverso reazione di riduzione
Si formano biogas come il metano,
lammoniaca, idrogeno solforato, ecc., che
potrebbero essere recuperati
Tempi di permanenza 10 - 30 giorni

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DIGESTORE AEROBICO

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DIGESTORE ANAEROBICO

LINEA FANGHI
ISPESSIMENTO
Consiste in una sedimentazione spinta in modo
che il fango si impoverisca il pi possibile di
acqua (95 - 98%)
Pu avvenire in sedimentatori dove lo
stazionamento prolungato o in letti di
essiccamento
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ISPESSITORI

LINEA FANGHI
DISIDRATAZIONE
loperazione mediante il quale il fango
sottoposto ad essiccamento per eliminare
lacqua e ridurre la carica microbica residua
pu essere condotto con essiccatori (180200C), letti di essiccamento drenanti, o con
mezzi meccanici quali filtro presse, presse
centrifughe, filtri a nastro, filtri a sacchi

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ESSICCAZIONE

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FILTRO PRESSA

FINE DEL PROCESSO


IL FANGO ALLA FINE DEL PROCESSO PU
ESSERE UTILIZZATO COME CONCIME
AGRICOLO O SOTTOPOSTO AL
COMPOSTAGGIO O INCENERITO
LACQUA, SE LA GESTIONE DELLIMPIANTO
PERFETTA, PU ESSERE CONSIDERATA
POTABILE O COMUNQUE RIUTILIZZATA NEI
PROCESSI INDUSTRIALE

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Piccoli impianti - omogeneizzazione

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Piccoli impianti - alimentazione

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Piccoli impianti - trattamento

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Piccoli impianti ossidazione nitrificazione


denitrificazione - clorazione

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Piccoli impianti - degrassatore

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Piccoli impianti fossa biologica Imhoff

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Il FIUME: la
successione di
ecosistemi dalla
sorgente alla foce
Trasporta nutrienti
energia
Permette la vita di
specie animali e
vegetali
Mantiene diversit
biologica e genetica
Fornisce proteine
(alimenti)
fruibile per tempo
libero e turismo
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ECOSISTEMA
un sistema ecologico costituito da relazioni di
varia natura che riflettono l'adattamento di un
gruppo di popolazioni animali e vegetali
(Biocenosi) tra loro ed in rapporto alla porzione
non vivente del relativo ambiente (Biotopo).
BIOCENOSI
indica una comunit biotica che vive in un certo
ambiente
BIOTOPO
significa letteralmente luogo di vita

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PRODUTTORI
organismi autotrofi che attraverso il processo
fotosintetico trasformano l'energia raggiante
solare in energia chimica di legame
CONSUMATORI
organismi macroconsumatori eterotrofi che si
nutrono ingerendo altri organismi o parti di
materia organica, erbivori, carnivori, parassiti
DECOMPOSITORI
organismi microconsumatori eterotrofi
soprattutto funghi e batteri che traggono l'energia
per il proprio sviluppo decomponendo detriti
vegetali o escreti e cadaveri di animali

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ELEMENTI BIOTICI

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ECOSISTEMA FIUME - BATTERI

ECOSISTEMA FIUME BATTERI


compiendo una demolizione aerobica,
consumando l'ossigeno disciolto nell'acqua
producono anidride carbonica, acqua ed altre
sostanze organiche pi semplici che una volta
liberate rappresentano una fonte di cibo ed
energia per altre specie batteriche
ha una biomassa in continua crescita, pu
infatti raddoppiarsi in 20 minuti
la popolazione di batteri regolata dalla
presenza di un gran numero di altri organismi
che cibandosi di essi ne limitano la crescita
numerica

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ECOSISTEMA FIUME ALGHE E FUNGHI


I MICROFUNGHI hanno
la stessa attivit dei
batteri i prodotti finali
della mineralizzazione
sono assimilati dai
vegetali,
MICROALGHE
(patina verdastra che
ricopre i ciottoli) e le
MACROALGHE

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ECOSISTEMA FIUME - PROTOZOI

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ECOSISTEMA FIUME PROTOZOI


Cigliati (Olotrichi, Ipotrichi e Peritrichi) sono
animali unicellulari che si cibano di batteri,
funghi e microalghe
I cigliati sono diversi e con diverse
specializzazioni e si predano tra loro, vi sono
poi Flagellati ed Amebe, queste ultime
fagocitano i batteri

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ECOSISTEMA FIUME - VEGETAZIONE

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ECOSISTEMA FIUME - IDROFITE

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ECOSISTEMA FIUME - MICROINVERTEBRATI

questi animali microscopici sono contenuti nella


sottile pellicola che riveste i ciottoli dei fiumi e
sono organizzati tra loro a formare una catena
alimentare
MACROINVERTEBRATI
sono Insetti, Crostacei, Molluschi e Vermi
sfruttano al massimo le risorse alimentari
disponibili
sono micro e macro filtratori, trituratori, erbivori,
raschiatori, macrospazzolatori, predatori di ogni
tipo, parassiti, detritivori, limivori, ecc.

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MICROINVERTEBRATI
organismi pluricellulari (Rotiferi, Nematodi,
Gastrotrichi, Tardigradi ecc)

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ECOSISTEMA FIUME - PESCI

ECOSISTEMA FIUME
Le comunit macrobentoniche migrano verso
valle e sono alimento di pesci, anfibi, rettili,
uccelli e mammiferi
Il fiume qualcosa di vivente, di funzionante, di
pulsante, non un materasso ciottoloso
inanimato dove scorre l'acqua
il modello ideale di fiume inventato dalla natura
ed un vero e proprio disordine ambientale, ma
proprio questa caratteristica che favorisce la
biodiversit e quindi il corretto funzionamento
dei corpi idrici

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Il depauperamento idrico conseguente agli


sbarramenti di derivazione e captazione idrica
provocano una serie di limitazioni al corretto
funzionamento degli ecosistemi agendo su diversi
aspetti delle catene trofiche
MODIFICAZIONI INDOTTE:
diminuzione dello spazio vitale disponibile
diminuzione della biodiversit
diminuzione del potere autodepurante
instabilit degli alvei dovuti ai regimi artificiali
abbassamento con le piene del potere di ritenzione
aumento della temperatura dell'acqua
abbassamento del tenore di ossigeno
abbassamento del potere omeostatico
impedimento allo spostamento per i pesci
variazioni strutturali all'habitat

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