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Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.2 - Le acque per uso potabile ( 3 / 13 )
Richiami normativi
D.L. 152/1999 (Ronchi) modif. D.Lgs.258/2000 - Potabilizzazione
Non sono previste limitazioni all’impiego delle acque sotterranee.
Per le acque superficiali sono previsti diversi trattamenti per la produzione di
acqua potabile in base alla presenza di una serie di sostanze indesiderabili o
dannose (Tabelle con diversi limiti di accettabilità per categorie A1, A2, A3).
A1: trattamento fisico semplice e disinfezione;
A2: trattamento fisico e chimico normale e disinfezione;
A3: trattamento fisico e chimico spinto, affinazione e disinfezione.
Le acque che non rientrano nei limiti della categoria A3 possono essere utilizzate
solo in via eccezionale per l’uso idropotabile.
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.2 - Le acque per uso potabile ( 5 / 13 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.2 - Le acque per uso potabile ( 6 / 13 )
D.Lgs. 31/2001 - D.Lgs. 27/2002 - Allegato 1 Parte A
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.2 - Le acque per uso potabile ( 7 / 13 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.2 - Le acque per uso potabile ( 8 / 13 )
D.Lgs. 31/2001 - D.Lgs. 27/2002 - Allegato 1 Parte C
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.2 - Le acque per uso potabile ( 9 / 13 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.2 - Le acque per uso potabile ( 11 / 13 )
Filtro rapido
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.2 - Le acque per uso potabile ( 12 / 13 )
Chiarificatore
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.2 - Le acque per uso potabile ( 13 / 13 )
Durata tecnico-economica degli aquedotti: 40 anni
Va = fPn 365
Portata media annua qa nell’anno di massimo consumo∗ :
qa = fPn
(*) con le ovvie conversioni di unità di misura
Popolazione Residente
Popolazione Fluttuante. Può essere giornaliera (esempio lavoratori
o studenti pendolari) o stagionale (tipica ad esempio dei centri con
sedi universitarie che attraggono studenti, i quali non
necessariamente cambiano la propria residenza).
Popolazione Turistica. Si deve valutare il numero di turisti che
fruiscono del servizio in uno stesso periodo (anche se ovviamente il
turismo avviene con un ricambio di persone)
Pn PASSATO FUTURO
Pn = P0 + Kn
1
0
1
0 1
0
1
0 0
1
1
0 1
0
1
0
Pn = popolazione dell’anno n 1
0
0
1
1
0
0
1
Po
40 ANNI
PRESENTE
Pn PASSATO FUTURO
Pn = P0 (1 + τ )n
Pn = popolazione dell’anno n 1
0
0
1
1
0
1
0 0
1
P0 = ultima popolazione censita 1
0 1
0
0
1
1
0
0
1
0
1
0
1
τ = tasso di incremento annuo 40 ANNI
Pn PASSATO FUTURO
dP
= KP(S − P)
dt S
S è la popolazione di saturazione.
Per P → S si annulla asintoti- 1
0
0
1
1
0
0
1
camente la derivata e dunque la 1
0
1
0
1
0 1
0
1
0 0
1 0
1
0
1
popolazione diventa costante. 40 ANNI
S
P(t) =
1 + a exp(−bt)
qa = fPn [ld −1 ]
qg = qa Km Kg [ld −1 ]
L’acquedotto interno (distribuzione) si dimensiona per la portata
media nell’ora di massimo consumo qh : si applicano i coefficienti
di punta mensile Km , giornaliero Kg e orario Kh .
qh = qa Km Kg Kh [ld −1 ]
Funzioni di regolazione
dV (t)
= qi (t) − qu (t)
dt
V (t) è il volume invasato al tempo t.
Z tM Z tm
Vc = V (tM ) − V (tm ) = [qi (τ ) − qu (τ )]dτ ≡ [qu (τ ) − qi (τ )]dτ
tm tM
Invasi superficiali:
qi (t) = portata di afflusso meteorico
qu (t) = portata attinta dall’adduzione e/o lasciata defluire
Serbatoi cittadini:
qi (t) = portata trasportata dalla rete di adduzione
qu (t) = portata erogata dalla rete di distribuzione
P2 / γ
Y2
P1 / γ
H1 H1
h1 H2 h1 H2
h2 h2
z2 zf1 zf2
z1
L’equazione del moto esprime la variaz. di carico totale per unità di lunghezza
della condotta. Assumiamo per le ip. di lunghe condotte H ∼ = h e l’asse x
orizzontale con direzione-verso ottenuti dalla proiez. della velocità in condotta:
dh dh
= −J J≥0 ≤0
dx dx
Il carico piezometrico diminuisce sempre nel verso del moto.
64
λ= J∝U
Re
Formula di Colebrook-White
1 2.51
√ = −2 log √ + (1)
λ Re λ 3.71D
All’aumentare
√ del√rapporto fra il secondo e il primo termine della somma
( D · Re λ = U
ν λ), si verificano i seguenti regimi di moto:
√
Regime di moto D · Re λ appross. (1) λ α
tubo liscio < 14 √1 2.51
≈ −2 log R √λ λ(Re ) 1.75 ÷ 1.8
λ e
transizione 14 ÷ 200 eq. (1) completa λ(Re , D ) 1.8 ÷ 1.9
εU
1
assol. turb. > 200 √ ≈ −2 log
λ 3.71D λ( D ) 2
J 1
Chézy 2
= 2 2 = f (D, rs ) = f (D) rs = γ, m
Q Ω χ R
J
Contessini 2
= kD −n log (J/Q2 )
Q
J 1
0
Q2 1
0
1
0
1
0
0
1
1
0
0
1
1
0
1
0
2
Per alcuni diametri Di si calcola (J/Q )i con Darcy-
Weisbach/Chézy: da best-fit su diagramma bilogarit- log D
mico si ricava intercetta (log k) e pendenza (−n)
scabrezza di origine k n
Kutter: m = 0.175 0.0012 5.26
Qα
Contessini: J=k n Kutter: m = 0.275 0.0016 5.36
D Kutter: m = 0.375 0.0020 5.44
Bazin: γ = 0.10 0.00127 5.14
Bazin: γ = 0.16 0.00150 5.29
Moto assolutamente Bazin: γ = 0.18 0.00160 5.30
turbolento: α = 2
Bazin: γ = 0.20 0.00170 5.34
Bazin: γ = 0.23 0.00190 5.32
dh Qα
= −J − dh = Jdx J = k n = cost
dx D
Fissiamo sempre un orientamento della condotta dalla estremità 1 alla 2.
A) Moto da sez 1 a 2 (Fig. 1a). Integrale da x = 0 (sez 1) a x = L (sez 2):
h2 h1 L
Qα
Z Z Z
− dh = dh = h1 − h2 = Jdx = LJ = Lk n
h1 h2 0 D
B) Moto da sez 2 a 1 (Fig. 1b). Integrale da x = 0 (sez 2) a x = L (sez 1).
∆h>0 ∆h<0
h(x) h(x)
2 h2
1
h1
h2
h1
2
1
dh
= cost
dx
Piano orizzontale di RIFERIMENTO Piano orizzontale di RIFERIMENTO
0 (livello medio del mare) L x x L (livello medio del mare) 0
L L
Qα Qα
∆h = h1 − h2 = Lk ∆h = h1 − h2 = −Lk
Dn Dn
kL 1
∆h = h1 − h2 = n
(Q1α+1 − Q2α+1 )
D P (α + 1)
Si ottiene la stessa equazione nel caso il moto sia diretto da sez. 2 a 1 (Fig. 2b)
e per distributrici con sezione neutra (Figure 3a, 3b, 3c);
l’equazione è indipendente dai versi effettivi del moto nelle due estremità 1 e 2.
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.4 - Richiami di Idraulica ( 15 / 20 )
Figura 2a Figura 2b
∆ h = h 1− h2 > 0 ∆h = h1− h 2 < 0
∆h>0 ∆h<0
h(x) h(x)
Q2 Q1
2 h2
1
h1
h2 dh h1
1 6= cost 2
dx
p p
Q1 Q2
P = pL P = pL
Piano orizzontale di RIFERIMENTO Piano orizzontale di RIFERIMENTO
0 (livello medio del mare) L x x L (livello medio del mare) 0
L L
p
k 1 Q1
h2 − hN = n (Q2α+1 − 0) P = pL
Piano orizzontale di RIFERIMENTO
D p (α + 1) 0 (livello medio del mare) L x
L
L1 L2
La differenza di carico ∆h si ricava
sottraendo le due equazioni. Q1 > Q2 → ∆h > 0
∆h<0
Q1 Q2
h2 N 2
1
h1 h1
N dh
h1
2 6= cost 1 hN
hN dx
p p
Q2 Q1
P = pL P = pL
Piano orizzontale di RIFERIMENTO Piano orizzontale di RIFERIMENTO
x L (livello medio del mare) 0 0 (livello medio del mare) L x
L L
L1 L2 L1 L2
Q1 < Q2 → ∆h < 0 Q1 = Q2 → ∆h = 0
Q1 + Q2 = P
Q1 = portata al nodo 1 (con segno, es + se entrante in condotta)
Q2 = portata al nodo 2 (con segno, es + se entrante in condotta)
P = portata distribuita complessivamente dalla condotta (> 0)
NOTA: la portata è positiva per definizione,
tuttavia per scrivere le equazioni di continuità in forma compatta
sono state introdotte sopra delle convenzioni sul segno.
Le equazioni del moto continuano invece ad essere valide con le portate positive
(quindi espresse in modulo, se si è introdotto il segno).
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.4 - Richiami di Idraulica ( 19 / 20 )
Qiαi
δi Li ki ni solo trasporto
Di
h1,i − h2,i = ki Li 1 i = 1, · · · , L
αi +1 αi +1
(Q − Q2,i ) distribuzione
ni
Di Pi (αi + 1) 1,i
δi = +1 per moto 1 −→ 2, δi = −1 per moto 1 ←− 2
Q1,i + Q2,i = Pi i = 1, · · · , Ld
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 1 / 20 )
Opere di captazione
Captazione da sorgenti
Captazione di falde freatiche o subalvee di fiumi:
gallerie filtranti
pozzi in muratura
pozzi perforati
Captazione di falde profonde:
pozzi perforati
Captazione da invasi superficiali (naturali o artificiali):
torre di presa con luci a diversa profondità
Captazione di acque di fiume:
impianto di sollevamento posto in fregio al fiume
traversa
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 2 / 20 )
Captazione da sorgente
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 3 / 20 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 4 / 20 )
Captazione da invaso superficiale
(torre di presa con luci a diverse profondità)
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 5 / 20 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 6 / 20 )
Captazione acque di fiume con briglia
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 7 / 20 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 8 / 20 )
Ubicazione pozzetti di scarico e sfiato
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 9 / 20 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 10 / 20 )
Pozzetto di scarico forzato
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 11 / 20 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 12 / 20 )
Pozzetto di sfiato
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 13 / 20 )
Partitore in pressione
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 14 / 20 )
Partitore in pressione
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 15 / 20 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 16 / 20 )
Attraversamento fluviale in subalveo
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 17 / 20 )
Attraversamento aereo - I
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 18 / 20 )
Attraversamento aereo - II
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 19 / 20 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.5 - Opere d’arte e manufatti lungo linea ( 20 / 20 )
Serbatoi cittadini (o urbani)
Tipologie:
B Interrato (da preferire: più economico, minore impatto ambientale),
massima escursione del livello 3.5÷4.5 metri
B Sopraelevato o pensile (quando non sia possibile servire la rete di
distribuzione a gravità con serbatoio interrato a distanza inferiore di
1.5÷2 km dal centro), massima escursione del livello 5÷6 metri
Serbatoio pensile
Vc = (0.15 ÷ 0.25)Vg
1 1
Vr = ( ÷ )Vg
3 2
Ponendo 0.5 Vg si garantisce il funzionamento della distribuzione anche nel
giorno di massimo consumo in caso di interruzioni nella rete di adduzione
non superiori a circa 12 ore.
Vi = (54 ÷ 144)m3
Per centri di maggiore importanza si può calcolare la portata antincendio
complessiva (Conti) in funzione delle popolazione Pn :
p
Qi = 6 Pn 10−3 [l/s]
Vi = Qi ts
4 Funzione di disconnessione piezometrica:
indipendenza di funzionamento idraulico fra adduzione e distribuzione,
l’altezza piezometrica sulla distribuzione non dovrebbe superare 70 metri.
In assenza di serbatoio di testata, questa funzione è assolta da un torrino.
hmin = zs + HED + f
Si schematizza il
funzionamento delle reti
con torrino piezometrico di
testata (pedice T ) e
serbatoio di estremità
(pedice S) con una
condotta equivalente di
lunghezza L e diametro
costante D che eroga una
portata uniformemente
distribuita pari a P.
Si assumono le convenzioni
già introdotte per queste
condotte (T ≡ 1, S ≡ 2)
ed il moto assolutamente
turbolento (α = 2).
" #
qg3 − (qg − Pmin )3 2
kL kL 2 Pmin
HTmax − HSmax = n = n qg − qg Pmin +
D 3Pmin D 3
dove LTN = Lqg /qh indica la distanza della sezione neutra dal torrino.
La quota di consegna al torrino piezometrico si ottiene quindi dalla
seguente espressione:
Planimetria Profilo
Acquedotti e fognature:
Linee guida per l’istruttoria dei progetti preliminari, definitivi ed
esecutivi di opere pubbliche del servizio idrico integrato.
A cura dell’Autoritá d’Ambito della Sardegna:
http://www.ato.sardegna.it/index.php?menu=57
Progetto Definitivo
Individuazione della soluzione definitiva.
Uso della cartografia catastale per definire il piano particellare di esproprio.
Elaborati grafici:
planimetria in scala non inferiore a 1:2000;
profilo in scala non inferiore a scala 1:2000/1:200.
Progetto Esecutivo
Elaborati grafici: sviluppo, in scala opportuna, degli elaborati del progetto
definitivo in modo da consentire una sicura esecuzione dei lavori.
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.7 - Lo studio del tracciato ( 3 / 11 )
Soluzioni possibili:
tratto in galleria (costoso);
inserimento sollevamento;
allungamento tracciato (spesso
preferibile).
Notevoli vantaggi:
riduzione danno aziende agricole;
sfruttamento attraversamenti
esistenti;
manutenzione piú agevole.
1 tratte in sollevamento P
wi =
0 tratte a gravità 1
h1
∆HiP = prevalenze delle pompe, Piano orizzontale di RIFERIMENTO
(livello medio del mare)
i = indice della condotta, L
gli altri simboli sono già definiti.
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 1 / 18 )
Incognite ed equazioni
Le equazioni disponibili
L equazioni del moto di tipo h1,i − h2,i + wi ∆HiP = ki Li Qi2 Di−ni
N + S equazioni che esprimono la condizione di minima passività
(N scritte per i nodi interni, S per le condotte con sollevamento)
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 2 / 18 )
Costo annuo dell’impianto
Il costo annuo (o passività P) dell’impianto di adduzione si calcola come
aliquota r del costo C necessario per la realizzazione delle opere:
P = rC r = rA + rI + rM
dove l’aliquota r è composta da tre termini:
rA = tasso annuo di ammortamento; ipotizzando di rimborsare i costi a
rate annuali con tasso di interesse i a decorrere dal completamento
dell’opera per n anni si ricava rA = [(1 + i)n i] / [(1 + i)n − 1];
rI = aliquota per il costo degli interessi maturati durante la costruzione
delle opere, sino a completa realizzazione e messa in servizio;
rM = aliquota per il costo della manutenzione.
Il tasso di ammortamento
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 5 / 18 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 6 / 18 )
L’espressione della passività
La somma degli oneri annui relativi al costo dell’impianto ed al costo
dell’energia per i sollevamenti fornisce l’espressione della passività:
L S
X X γQi Ti ce
ai Dii ∆HiP
P= ri Li a0,i + +
ηi
i=1 i=1
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 7 / 18 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 8 / 18 )
Le condizioni di minimo onere (minima passività) - II
Deriviamo le equazioni del moto per la condotta i rispetto a ∆HiP :
∂ h1,i − h2,i + wi ∆HiP
2 −ni −1 ∂Di
= w i = −ni ki Li Qi Di
∂∆HiP ∂∆HiP
∂Di 1
=⇒ P
= − 2
Dini +1 i = 1, · · · , S
∂∆Hi ni ki Li Qi
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 10 / 18 )
Considerazioni sulle tratte in sollevamento - II
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 11 / 18 )
S L ni n+i
ki Li Qi2
X γQi Ti ce X ri ai i i
δij + δij =0 j = 1, · · · , N
ηi ni ki Qi2 h1,i − h2,i
i=1 i=S+1
+1 se hj ≡ h1,i (cioè j è il nodo 1 della condotta i)
dove δij = −1 se hj ≡ h2,i (cioè j è il nodo 2 della condotta i)
0 se j non è un nodo della condotta i
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 12 / 18 )
Il metodo di Cross (bilanciamento dei costi) - I
Per semplicità di esposizione riscriviamo il sistema di equazioni:
S L n +
− in i
X X
δij θi + δij λi (h1,i − h2,i ) i =0 j = 1, · · · , N
i=1 i=S+1
γQi Ti ce ri ai i 2
ni n+i
avendo introdotto le costanti θi = e λi = 2
ki Li Q i i
ηi ni ki Qi
Sostituiamo
0 − h0 ) + dh
h1,i − h2,i = (h1,i 0
2,i 1,i − dh2,i = ∆hi + dh1,i − dh2,i :
S L
X X − ni +i
δij θi + δij λi ∆hi0 + dh1,i − dh2,i ni
=0 j = 1, · · · , N
i=1 i=S+1
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 13 / 18 )
S L
X X − ni +i
δij θi + δij λi ∆hi0 + δij dhj ni
=0 j = 1, · · · , N
i=1 i=S+1
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 14 / 18 )
Il metodo di Cross (bilanciamento dei costi) - III
L
∂fj X ni + i 2 0
− ni +i −1
= − (δij ) λi ∆hi + δij dhj ni
∂dhj ni
i=S+1
Le correzioni ai nodi j
Calcolando la fj (dhj ) e la sua derivata per dhj = 0 e sostituendo nello
sviluppo in serie si ottengono le correzioni ai nodi.
ni +i
0 −
PS PL
δij θi + i=S+1 δij λi (∆hi )
ni
dhj = Pi=1 2ni +i j = 1, · · · , N
L ni + i 2 0 − ni
i=S+1 (δij ) λi ∆hi
ni
9.81Qi Ti ckWh ri ai i 2
ni n+i
Usando le unità del S.I.: θi = e λi = ki Li Qi i
ηi ni ki Qi2
Il processo si ripete iterativamente: al passo successivo i carichi appena
corretti vengono considerati come carichi di tentativo. Il processo si può
interrompere con un criterio di convergenza sui carichi ai nodi.
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 15 / 18 )
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.8 - Dimensionamento delle condotte di adduzione ( 16 / 18 )
Diametri commerciali
Verifiche
In ciascuna tratta sono stati assegnati i diametri commerciali e sono note le
portate nel giorno di massimo consumo (dalle equazioni di continuità).
Diventano incogniti i carichi piezometrici hj ai nodi interni ed ai nodi dei
serbatoi/punti di consegna, avendo cambiato i diametri.
Si utilizzano le L equazioni del moto per determinare i carichi piezometrici
incogniti procedendo dall’opera di presa verso i serbatoi cittadini.
Materiale.
Caratteristiche meccaniche (carico di rottura e snervamento,
elasticità): resistenza alle sollecitazioni interne ed esterne.
Caratteristiche idrauliche (scabrezza e sue variazioni nel tempo):
perdite di carico.
Caratteristiche chimiche e natura del materiale: resistenza alle azioni
aggressive di agenti esterni e dei liquidi trasportati, conservazione
caratteristiche igieniche e organolettiche dell’acqua.
Rivestimento esterno. Protezione da azione aggressiva agenti esterni.
Rivestimento interno. Protezione chimico-fisica fra materiale e liquido
trasportato. In presenza di rivestimento interno le perdite di carico sono
condizionate dalla scabrezza di esso, e non dal materiale della condotta.
Giunti. Devono garantire la tenuta idraulica.
stessa PN delle tubazioni (o superiore);
alcuni giunti possono dare luogo a perdite di carico non trascurabili;
fra i diversi giunti eventualmente disponibili occorre scegliere quello
più idoneo allo specifico uso.
Materiali cementizi
cemento armato ordinario;
cemento armato precompresso;
cemento-amianto (vietato per legge, ma ancora presente).
Materiali plastici
cloruro di polivinile (PVC),
polietilene a bassa densità (PEBD),
polietilene ad alta densità (PEAD),
polipropilene (PP),
polipropilene autoestinguente (PPAE),
vetroresina (PRFV)
Tubazioni in acciaio - II
Rivestimento esterno è generalmente costituito da uno o più strati di feltro
e tessuto di vetro impregnati con mastici bituminosi ed applicati su di uno
strato di vernice bituminosa che funge da primer.
Rivestimento interno è normalmente costituito da uno strato di vernice
bituminosa.
Per impieghi con liquidi trasportati e terreni di posa particolarmente
aggressivi vengono adottati rivestimenti interni ed esterni speciali costituiti
da resine poliammidiche ed epossidiche.
a flangia fissa
a flangia mobile
Tubazioni in cemento-amianto
La trincea di scavo
Pipe ramming
Infissione mediante battitura dei tronchi di condotta in acciaio (via
via aggiunti e saldati di testa). La spinta è esercitata da un gruppo
di percussione azionato a fluido, ubicato nel pozzo di partenza.
Utilizzata unicamente per brevi percorsi rettilinei (la parte della
condotta fuori terra è vincolata a muoversi su di un binario di guida
lungo alcuni diametri): es. attraversamenti sotterranei di rilevati
stradali e ferroviari in terreni omogenei di granulometria fine.
Usato per posa tubo-guida in acciaio
Per diametri superiori ai 150 mm l’estremità anteriore viene lasciata
aperta per consentire la fuoriuscita del materiale dal cavo del tubo.
Lunghezza contenuta entro i 30 metri.
Diametro anche superiore a 1000 mm.
Pipe ramming
Impact moling
Ancora infissione per battitura, ma a differenza del pipe ramming,
nell’impact moling l’elemento di percussione è ubicato in testa alla
colonna e trascina la tubazione da installare.
Utilizzato per infissione di tubazioni in materiale plastico.
I tracciati debbono essere brevi e rettilinei, il terreno deve essere
omogeneo di tipo argilloso o sabbioso.
Diametri non superiori ai 150 mm.
Nella testa sono presenti delle lame che tagliano la vecchia condotta
lungo una generatrice. I due lembi vengono divaricati da cunei di
espansione per fare posto alla nuova condotta.
Adatta per sostituzione di condotte in acciaio e materiali plastici.
La nuova tubazione è in genere in PEAD
Può causare dislocamento del terreno circostante la condotta, che
può interessare gli altri sottoservizi interrati e la pavimentazione
stradale.
Saracinesche e valvole
La spinta sul blocco è pari alla risultante delle forze sul tronco di tubo
Eq. globale dell’idraulica: S = −Π0 = Π1 + M1 + Π2 − M2 + GA
Π = spinte sul fluido, M = quantità di moto, GA = peso dell’acqua.
Acquedotti e Fognature - A.A. 11-12 - R. Deidda A.10 - Posa delle tubazioni ( 23 / 25 )
D2 α
S0 = 2pπ sin
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