Sei sulla pagina 1di 1

Lezione 23 Febbraio, Giacomo Cresti

 Articolo 92 e seguenti
92: Il Governo della Repubblica è composto del
Presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri.
Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di
questo, i ministri.

Attenzione: Non confondere capo dello stato e capo della repubblica, ossia tra presidente del consiglio da presidente della
repubblica.

Il Presidente della Repubblica nomina il capo dei ministri in base ai risultati delle elezioni. La legge elettorale ha il compito di
trasformare, con i giusti correttivi, i voti in seggi.

In Italia il sistema politico era bipolare, diviso tra il centro destra (forza Italia) e centro sinistra. Come nelle prima repubblica, dove il
potere era diviso tra Democrazia Cristiana e il partito socialista e comunista, i voti erano divisi nei due blocchi; poteva quindi
governare la DC da sola o i partiti di sinistra se riuscivano ad accordarsi. L’arrivo dei 5 stelle nel sistema politico portò una novità: un
terzo blocco. Nel 2013 i 5 stelle ottennero più voti di ogni altro partito, questo successo fu dovuto al fatto che si posero come contro i
poteri forti, ossia contro i vecchi partiti che vogliono solo conservare il loro potere. Nonostante i 5 stelle ottennero il 37% dei voti da
soli, tutti gli altri si unirono trovando dei difficili accordi piuttosto che vedere i 5 stelle al potere.

In una situazione come quella del 2013 come può il Presidente della Repubblica nominare un Presidente del Consiglio che crei un
governo stabile? La risposta sono le consultazioni. Le consultazioni sono assemblee fatte tra i segretari di tutti i partiti dove si
discutono varie “poltrone” da assegnare. Le “poltrone” sono i ruoli dei ministri e sono il principale metodo di accordo tra i vari
partiti, che si scambiano i ruoli in base alle loro necessità. Una volta raccolti tutti gli elementi, tenendo in considerazione soprattutto
il peso che i vari partiti hanno in parlamento, il Presidente della Repubblica crea un governo che, secondo lui, avrà la fiducia.

Nel 2018 vi fu il governo Conte. Come mai Conte, che non era un politico, divenne Presidente del Consiglio? Il motivo è che
nessuno tra 5 stelle, Lega e PD aveva ottenuto abbastanza voti (tutti il 30%). Di Maio e Salvini, piuttosto che vedere un governo
guidato da Renzi (PD) decisero di coalizzarsi. Dato che i due erano pari a numero di voti nessuno era disposto a cedere all’altro il
ruolo di Presidente del Consiglio e decisero così di eleggere un “yes man”, ossia qualcuno che non aveva aderito a nessun partito, che
Di Maio e Salvini potevano comandare in quanto vice-presidenti. Nel tempo Conte iniziò a separarsi dai due vice-presidenti
prendendo poi parte al partito dei 5 stelle.

I 5 stelle non sono schierati né a sinistra che a destra, non solo perché i partiti non sono più identificabili in queste categorie, ma
anche perché si ponevano un partito che avrebbe portato aiuto ai più deboli. La popolarità del partito era dovuta al populismo, ossia
l’uso di grandi argomenti e promesse, senza necessariamente aderire alla destra o alla sinistra. Nonostante l’iniziale rifiuto delle
alleanze politiche attuate per mantenere il potere i 5 stelle nel 2018 si dimostrarono ipocriti dato che si coalizzarono con la Lega di
Salvini. Dopo questa coalizione i 5 stelle non ottennero più il numero di voti che avevano in precedenza e ora sono poco rilevanti.

Il successo dei 5 stelle era legato solo al fatto che si opponessero ai responsabili di tutti i problemi italiani, ossia i poteri forti di destra
e sinistra, ma non al loro programma che era assolutamente insostenibile dal punto di vista economico. Dopo la coalizione con la
Lega persero il loro consenso, non solo per la loro ipocrisia, ma anche perché non rispettarono le loro promesse, causa assenza di
fondi.

94: Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere. Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e
votata per appello nominale. Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia. Il
voto contrario di una o d'entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.

Una volta composto dal Presidente della Repubblica il governo deve presentarsi entro dieci giorni in parlamento e tutti devono votare
la fiducia. Il voto è palese, ossia tutti possono vederlo.

Potrebbero piacerti anche