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una definizione rigorosamente critica , poichè massimo di risultato artistico entro una or
noi non riusciamo ad immaginare delle for chestrazione architettonica di cui quest'ope
me d'arte figurativa che non contengano , ra è, o può essere , un elemento . Se accet
anche in dosi poco percettibili, degli elemen tiamo questo punto di vista e se consideria
ti decorativi. Difatti se diamo alla decora mo come arte non decorativa soltanto l'arte
zione un significato etimologico di « abbel inutile o quella nata senza alcun rapporto
limento » essa , in certo modo, si identifica con la vita , dovremo considerare come arte
con « opera d'arte » o con « opera che ten decorativa tutta l'arte viva , tutta l'arte che
de a produrre sensazioni di ordine estetico » . cerca di aderire alla vita contemporanea,
Ma sul significato della parola « decorazio tutte le manifestazioni artistiche che hanno
ne » la discussione si è imperniata con ac rapporti diretti o indiretti con i bisogni ma
cesa passione, non tanto per odio alla de teriali e spirituali dell'uomo. Ritorniamo per
corazione da una parte e difesa della de ciò a considerare quasi come un assurdo
corazione dall'altra, quanto per una confu un'arte che non sia decorativa o perlomeno
sione di idee nel concetto di decorazione. a considerare come non decorativa soltanto
8 quella produzione che manchi di qualità pretesa a complicare l'architettura, l'ambien
artistiche o che non abbia rapporti con te, il vestiario , il libro , l'oggetto d'uso, senza
la vita o col gusto contemporaneo. Ma se portarci alcun contributo d'ordine estetico
questo concetto, molto semplice e molto chia ma soltanto un miserabile e commerciale
ro, della unità delle arti e della loro neces surrogato della signorilità : il lusso .
saria partecipazione alla vita spirituale dei Concepita la decorazione come un « di più »
popoli è condiviso coscientemente o inco estraneo e spesso pleonastico, se ne è fatta
scientemente dagli artisti che più sono do una nemica della forma pura , della nitidez
tati di sensibilità e che non si vergognano za, della semplicità ; cioè, anzichè essere
d lavorare per destinazioni più pratiche e parte artisticamente attiva, si è trasformata
più vive che non sieno le sale di un museo , in un intervento immorale ed antiartistico .
non è invece compreso da molti critici e da Per reazione contro questo tragico distacco
quella parte del pubblico che non ragiona tra la cosa e la sua apparenza , tra una crea
per effetto di una istintiva sensibilità ma per zione artistica totale e coerente e il godimen
l'intervento di una educazione scolastica . A to volgare di un'orpello dozzinale , si è sen
forza di classificare si è voluto chiamare arte tita una dichiarata e salutare ostilità contro
decorativa una specie di arte minore e cal quella maniera di concepire la decorazione
ligrafica nella quale si rifugiano tutti i per come una bassa degenerazione dell'arte. Ed
vertimenti del gusto ottocentesco applicato i primi a reagire contro queste forme di com
alle arti figurate, all'arredamento, al vestia promesso sono stati gli artisti più liberi dalle
rio . Una società ammalata di finzioni e in necessità professionali e i meno legati alla
vera crisi estetica , aveva creduto nelle co cattiva educazione del pubblico : i pittori. Di
pie, nelle sostituzioni e nelle falsificazioni. fatti soltanto i cattivi pittori dell'ottocento o
Per effetto di questa confusione l'educazio i pittori falliti che si sono rifugiati in una pro
ne scolastica dell'ottocento , quando coltivo duzione quasi industriale si sono potuti ras
un'arte decorativa, ci volle tramandare una segnare a quella decorazione falsa, estranea
produzione artigiana di valore secondario alla vita e di maniera . L'intolleranza verso
impiegata con poca convinzione e con poca una decorazione degenere e la immoralità
di insistere sull'inganno di un falso godimen contro la decorazione insensata ed inutile, 9
to estetico, sono state leve potentissime del contro la rettorica fredda e sfiatata , contro
rinnovamento architettonico moderno, do ogni ipocrita finzione che credesse di poter
vuto , in gran parte , non soltanto alla evolu sostituire la pazienza di un mestiere da co
zione della tecnica ma sopratutto alla edu pista alla intelligenza di un creatore , la cal
cazione del gusto . Una delle prime e più sa ligrafia alla fantasia , la miseria e la morte
lutari reazioni è stata quella contro ogni de alla invenzione e alla vita. Il ritorno alla
luminate. Privo di fantasia e guasto da false metteva una dimostrazione pratica di colla
e superficiali educazioni scolastiche, il gusto borazione effettiva tra architetti, industriali,
CONCERTE CETTE
PRESE VERAVIGLIOS
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16 pittori e scultori. Attraverso questi precedenti Sironi e Carrà e Martini e Casorati e Cam
è maturato il fatto più drammatico e storica pigli come se non si trattasse di cinque tra i
mente più importante della quinta Trienna migliori artisti italiani viventi ma di cinque
le: lo « scandalo » delle pitture murali. La vo energumeni che avessero tentato di oltrag
lontà di Mario Sironi di uscir fuori dal con giare il genere umano e « le sane tradizioni
venzionalismo del quadro da cavalletto per italiane » in particolare. Se la polemica che
buttarsi sul muro; l'entusiasmo per l'affresco ne derivò diede la misura completa della ir
e per le grandi tecniche decorative come la riducibile incompetenza della grossa critica
tempera , il guazzo , il mosaico , il graffito ; il ufficiale e della impreparazione di gran par
desiderio di vedere fino a qual punto si po te di quel pubblico che gode il privilegio di
teva trascinare la fantasia e la sensibilità del una apparente cultura , servì anche a far ra
pubblico verso quel mondo dell'arte e del gionare pittori e scultori sulle possibilità di
gusto moderno che non può sopportare l'am una più intima collaborazione con l'architet
biguità dei compromessi e che si rifiuta di tura e a considerare con animo di tecnici le
considerare gli artisti più vivi come esseri da difficoltà delle grandi dimensioni e dei gran
relegare nella fossilizzazione dei musei o del di ritmi. Difatti, non era ancora passata la
le accademie ; e finalmente la necessità di bufera della quinta Triennale, che si molti
mettere a una prova decisiva e sperimentale plicavano in Italia esperimenti consimili fin
le capacità e gli entusiasmi dei pittori e degli chè, della coraggiosa lezione, con le dovute
scultori, hanno provocato lo « scandalo » più cautele e con le immancabili prudenze, se
bello della recente storia dell'arte moderna ne impadroniva il mondo aulico del « sano
italiana. Mentre di questo coraggiosissimo verismo »,
zione polemica è stata inscenata in Italia gno i grossi cannoni della critica « perbene D
da tutti i filistei che vollero vedere nel e attendevano al varco la Triennale per sfo
l'arte moderna soltanto deformazione. Si ti gare ancora una volta tonnellate di fiele con
rarono fuori grosse parole per combattere tro il deformismo della pittura e della scul
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18 tura moderna. Invano Matteo Marangoni chitetti, pittori, artigiani e industrie. Il pro
cercava di spiegare a Ugo Ojetti che cosa blema dell'arte è un problema di potenza .
fosse questa bestia nera della deformazione. Alla potenza artistica si giunge attraverso la
In « Saper vedere » egli scriveva giustamen fusione delle arti. Non devono essere ammes
te: « Sappiamo ormai che l'arte non è imi se rinuncie o modestie di obbiettivi, nè è pos
tazione della natura, e quindi bisognerà con sibile per l'arte italiana una vita estranea a
cludere, anche a rischio di urtare l'opinione un palpito universale. Non è concepibile la
corrente, che « l'arte è sempre deformazio decorazione come esercitazione capricciosa
ne » o , come sarebbe meglio detto , astrazione di originalità arbitrarie e discordanti. Il pro
formale ». Ma queste vittorie critiche ottenu blema della decorazione è problema di ci
te in sede competente sì, ma non ancora po viltà; e come tale dovrà essere risolto con la
polare, non potevano far dimenticare le po partecipazione di tutte le arti, avendo fra di
lemiche del 1933. Si conosceva l'insuperabile esse giusta preminenza l'architettura , intesa
difficoltà dei ciechi a saper vedere ed era come funzione coordinatrice e animatrice
evidente il desiderio di far scatenare una po delle singole attività ».
lemica ad ogni costo . Tuttavia la Triennale Il risultato pratico di questo programma è il
non volle evitare anche questa battaglia . lustrato in questo quaderno per quanto si ri
Se alla quinta Triennale le opere di pittura ferisce all'arte decorativa e può almeno ser
e di scultura , per la loro stessa sistemazione vire di testimonianza di quell'impresa tenta
e per il temperamento dei moltissimi artisti ta e voluta dalla Triennale per elevare a più
chiamati, non si inquadravano in una orga alta dignità l'arte decorativa italiana, impre.
nica unità architettonica , si volle nella sesta sa perseguita dal dott. Giulio Barella nella
dare un maggior senso di unità e di gerar sua coraggiosa presidenza. Naturalmente la
chia. Dicemmo difatti nel programma queste applicazione della grande decorazione, do
testuali parole: « Delineando con sempre vendola e volendola inquadrare entro una
maggiore chiarezza i suoi compiti ideali e composizione architettonica, si è necessaria
pratici, la Triennale mira all'unità delle arti, mente limitata agli spazî più adatti. La di
alla collaborazione salda e coerente fra ar sposizione, tuttavia, per ogni oggetto e per
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sti, quasi come parti attive di un complesso scitissimo accordo fra architettura e arti de
armonico . corative. L'opera, pensata inizialmente con
Alla sesta Triennale , le realizzazioni più im Edoardo Persico , mancato improvvisamente
portanti in fatto di moderna decorazione mo all'inizio del 1936, venne realizzata da Mar
numentale sono rappresentate dal grande cello Nizzoli e dall'architetto Giancarlo Pa
scalone col mosaico di Mario Sironi e dal sa lanti. L'intervento di quattro altri artisti di
lone della Vittoria . Il mosaico di Sironi (pagg. reputazione internazionale ha dato alla sesta
11 , 21 , 39-43), della superfice di 90 metri qua Triennale opere piene di interesse: la scul
drati, eseguito dallo stesso Sironi negli stabi tura di Arturo Martini, le pitture di Carlo
limenti veneziani di Salviati, rappresenta una Carrà e di Corrado Cagli e i due mosaici di
delle sue opere più concrete e dà sufficiente Felice Casorati. Arturo Martini (pagg. 46, 47)
misura del suo magico ed eroico senso com ha una grande composizione in bronzo dove
positivo . Nella tecnica musiva egli ha realiz la nitidezza di modellazione e la caratteri
zato, con quest'opera, una preziosa interpre stica sua predilezione per le astrazioni arcai
tazione cromatica piena di vibrazioni, di bar cizzanti raggiungono una concisione solen
bagli e di incandescenze, pur nella dominan ne, ottenuta con le più scaltre risorse del suo
te e severa tonalità rosso -bruna . Il Salone linguaggio inconfondibile. Carrà, con la sua
della Vittoria (pagg. 48-51 ) è il risultato di un pittura di largo respiro e di solenne cadenza
concorso bandito dalla Triennale , vinto dal (pagg. 88-91), dà ancora una volta la dimo
gruppo Nizzoli -Palanti-Persico -Fontana per strazione di possedere quelle grandi capa
la trasformazione del salone d'onore del Pa cità pittoriche che gli permettono di affron
lazzo dell'Arte . Entro un ritmo di bianchi dia tare e di risolvere con armoniosa sicurezza
frammi verticali che riesaltano in un aspetto le difficoltà della pittura murale. Il quadro
nuovo e solenne il principio antico del co di Corrado Cagli (pagg. 92-95), disposto a
十
22 sfondo di un lungo ambulacro, occupava arcaica espressività di Wiegmann -Mucchi e
una intera parete quadrata da terra al sof di Galetti ( pag. 52 e 53) le appariscenti quali
fitto. Realizzato a buona tempera lucidata a tà decorative della Arpesani (pag. 53), la ri
cera, dava una brillantissima prova delle si cerca di solidità formale di Ivo Soli (pag. 52) e
cure doti coloristiche di questo giovane pit le ponderate ricerche di classicità , quali sono
tore. Entro una verde intonazione generale le statue del lombardo Leone Lodi, del napo
le figure si agitano come in una trasparenza letano De Veroli o del toscano Arrighini
marina, dove i rossi, gli azzurri cupi e le ce (pag. 55), prese assieme possono dare i limiti
ree carnagioni assumono strani valori astrat sufficienti delle capacità decorative della
ti e fantastici, molto affini alla sensibilità de moderna scultura italiana . Nel bassorilievo
corativa dei primitivi. I due mosaici che Fe la nostra scultura ha forti tradizioni. Napo
lice Casorati ha presentato alla sesta Trien leone Martinuzzi (pag. 56) con la sua grande
nale (pagg. 44, 45) si possono considerare co parete sulla lavorazione del vetro e Leone
me una nuova esperienza tecnica di questo Lodi (pagg. 25 e 59) con l'altorilievo sull'ester
pittore che accomuna in sè qualità vive di no del nuovo padiglione e Antonio Majocchi
architetto e di scultore, raggiungendo sem (pag. 64) ne danno prova convincente . A
pre effetti nobili e meditati. Con l'uso di lar questo respiro largo e monumentale si at
ghe tessere e con il divisionismo proprio del tengono i giovani Fornasetti (pag. 56), Cap
mosaico egli ha ottenuto due composizioni pello, Bellesini, Cairo (pag. 58) e Ursi (pag.
piene di colore che nel loro valore essenzial 66), mentre Edmondo Conetta (pag. 57), un
mente decorativo commentano ancora una giovane toscano, ci offre, col suo « mercato
volta le capacità di questo pioniere del gusto di schiavi » , un sicuro e piacevolissimo bas
moderno. sorilievo di temperamento martiniano e di
Nel gruppo della scultura decorativa tempe salda concisione architettonica nell'abile uso
ramenti diversi, applicati a tecniche e temi delle ombre e dei piani.
differenti, hanno offerto una serie di prove A nuove esperienze nel campo della scul
adatte a dimostrare le risorse decorative del tura giunge Giacomo Manzù (pagg. 60, 61 )
la figura isolata. La scabra modellatura e la con la tecnica del metallo sbalzato , model
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24 lando due grandi figure di rame e altre com tecnica altri esempi si possono additare: il
posizioni su lastre più piccole. Le risorse del bassorilievo su due strati di legno realizzato
la materia che si presta ad efficaci stilizza dal triestino Marcello Mascherini ( pag. 63),
zioni ed a preziosi chiaroscuri è sentita dal la lavorazione a incavo dell'ardesia presen
Manzù in modo evidente e personalissimo. tata dal genovese Rodolfo Castagnino (pag.
A risultati diversi e forse meno poetici giun 70, 71 ), gli intarsi di intonaci colorati imma
ge Calvelli (pag. 62) con le sue figure di sta ginati dal Rambaldi ( pag. 72), le composizio
gno sbalzato , mentre Luigi D'Olivo (pag. 64), ni astratte e tipografiche del Veronesi (pag.
con una tecnica analoga raggiunge, con la 103), di Munari (pagg. 74, 75) e di Quaroni
stre di metallo variamente colorato, degli ef (pagg. 15, 102), il mosaico ad intarsio di ce
fetti vivaci e ricchi di barbariche lucentezze . mento bianco e nero ottenuto da Nizzoli
Naturalmente la Triennale doveva presenta (pag. 121 ) con procedimenti fotomeccanici.
re le più diverse esperienze nelle tecniche Con la tecnica del « polimaterico » e con uno
più diverse non tanto per additare delle fasi spiritoso connubio tra pittura, plastica e illu
conclusive quanto per spronare nuove ricer minazione artificiale Emanuele Rambaldi
che e per elevare l'arte decorativa dalla pi (pag. 73) otteneva felicissime suggestioni di
grizia del convenzionalismo. Se le statue da piccoli mondi fantastici, sommersi entro una
giardino, scolpite in pietra tenera di Vicenza ironica fiaba decorativa.
da un gruppo di scultori vicentini (pagg. 68, Nel campo della pittura murale la Triennale,
69), non possono dare una misura convin coi saggi di Carrà e di Cagli, ha confermata
cente del totale aggiornamento al gusto mo la sua iniziale e piena fiducia , anche dopo le
derno da parte di quegli artigiani di provin forsennate polemiche del '33. Gabriele Muc
cia, la giovanile dimostrazione offerta da chi (pag. 87), architetto e pittore, ha dimostra
Alessandro Mazzucotelli ( pag. 65) poco pri to come una serena e buona pittura ben com
ma di morire , ha potuto dimostrare, da parte partita e intelligentemente disposta può be
di questo virtuoso del liberty, una forza di nissimo accordarsi col più moderno degli ar
rinnovamento piena di conforto per chi cre redamenti; alle stesse conclusioni giungono
de nell'arte moderna. Nel campo della pura Buffoni e Spreafico (pagg. 17, 79) nel loro am
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பதம்
26 biente decorato da un grande diaframma galleria dell'abitazione moderna, gli archi
pittorico ; e Nicolò Segota (pag. 87) e Antonio tetti Banfi, Belgioioso, Peressutti e Rogers
Santagata (pag. 86) e Alberto Salietti (pag. (pagg. 104, 105), hanno allestite alcune tavo
84) ed Elena Fondra (pag. 85) e Arnaldo Car le che illustravano , per sintesi, i caratteri del
panetti (pagg. 96, 97) convalidano con le loro le varie civiltà. Ottenute con una trasparente
opere queste stesse possibilità , sfatando l'ac parete disegnata e sovrapposta ad un'altra
cusa di una preconcetta ostilità da parte del di carattere fotografico , raggiungevano ef
l'architettura moderna contro la decorazio fetti immediati di artistiche associazioni di
ne pittorica . Anzi, con i saggi di affresco, si idee e creavano plasticamente quei confron
è perseguito il programma iniziale di Sironi. ti di coerenza , ai quali era appunto dedicata
Il napoletano Giovanni Brancaccio (pag. 78) la sala . La tecnica della pittura su stoffa è
col suo affresco diligente e forbito , Enzo Mo presentata da alcune esecuzioni di Buzzoni
relli con la sua tecnica forte, veloce e sicu Giusti con disegni di piacevole sfondo popo
ra (pagg. 80, 81 ), il giovane Sbardella (pagg. laresco ideati da Edina Altara (pagg. 106,
82, 83), con le sue ricerche piene di ottimismo 107). Nel campo della decorazione ottenu
e di entusiasmo, hanno trovato nella Trien ta direttamente nel tessuto sono state pre
nale la più legittima sede di esperimento . Ed sentate diverse soluzioni di arazzo moderno ,
i giovanissimi, come Nivola e Fancello , han risolte con tecniche diverse : dall'arazzo pe
no misurate per la prima volta in forma uf sante ideato da Jesurum (pag. 108), molto
ficiale le loro capacità, con una sicurezza di adatto per l'uso all'aperto, all'arazzo tessuto
risultati così comunicativi da poterli consi con la tecnica del pezzotto ed eseguito con
derare subito tra i più promettenti artisti ita diligente maestria da Mario Dolci di Morbe
liani (pagg. 76, 77, 98-101 ). gno su disegno di Carlo Re (pag. 109), al
Nel campo delle attività decorative, dove l'e l'arazzo di Caterina Rampolla (pag. 109) ot
lemento tecnico entra come parte più o meno tenuto, su disegno di Giulio Rosso, con la ri
integrante della qualità artistica dell'opera, cucitura di elementi di tessuti variamente co
alla sesta Triennale si è cercato di offrire lorati. A questi grandi arazzi si sono aggiunti
esperimenti diversi. Per la introduzione alla i pannelli di Barlondi (pagg. 110, 111 ) rica
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28 vati da ricami di rafia colorata su disegni di Patrone per la Società Ceramica di Laveno
Nizzoli e di Rambaldi. Aderente alla classica ( pagg. 120, 121), e nei vivaci ed eleganti sag
tradizione italiana è la tecnica della cera gi della Ceramica Salernitana di Melamer
mica colorata. Nino Strada e Tullio d'Albi son . Specialmente questi ultimi (pagg. 116,
sola (pagg. 112, 113), hanno eseguito, nelle 117), con la loro smaliziata aria popolaresca ,
fornaci della Ceramica Mazzotti di Albisola , hanno dimostrato di possedere sensibilità
una grande parete di mattoni smaltati e mo decorative tutt'altro che provinciali e una ve
dellati ottenendo notevoli effetti di neri, di na di simpatico e raffinato umorismo. Nel ge
grigi, di bianchi e di verdazzurri con una nere della piccola scultura di ceramica, il
tecnica forte, concisa , piena di efficacissime giovane Fornasetti ha modellato un prese
sintesi decorative e di riuscite eleganze di pio pieno di colore e di poetica semplicità ,
vernici. A risultati diversi e con tecnica di riuscendo a dar sapore moderno a questa
versa giungeva Pietro Melandri di Faenza tradizionale composizione religiosa (pagg.
(pagg . 126, 127) nella applicazione di figure 118, 119). Giuseppe Ursi, un altro giovane,
di maiolica colorata per la decorazione di presentava due buone scolture di litocerami
una parete . Con una esecuzione ricca di de ca: un piccolo gruppo di lottatori (pag. 123) e
licate preziosità, con un modellato ad altis l'elemento di un grande bassorilievo esegui
simo rilievo e sopratutto con la disposizione to, con notevole impeto , per un edificio pub
degli elementi lucidi e colorati contro l'opaco blico di Pavia (pag. 66 ). Le illustrazioni di
grigio di una parete di intonaco scabro, egli questo quaderno si concludono con quattro
ottenne nuovi e interessanti effetti di compo saggi di decorazione su vetro, altro elemento
sizione. Un altro risultato notevole di parete di inesauribili risorse per la decorazione mo
rivestita di ceramica veniva sperimentato da derna . Con una tecnica di smalti cotti a gran
Fancello e da Nivola con il colore e il graffito fuoco Mario Balduini (pag. 129), su disegno
(pag. 76). L'applicazione murale delle pia di Amalia Panigati, ha presentato un tipo
strelle di ceramica decorata venne ancora di vetrata che conserva la brillantezza e l'ef
usata nei saggi di Gariboldi (pag. 118) per fetto cromatico anche se non è osservata
la Richard-Ginori; di Andlovitz , Spilimbergo, controluce. Il pittore Motti (pag. 132), con una
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30 pittura su cristallo, ha segnalate speciali abi i diversi temperamenti non sono eccessiva
lità coloristiche, piene di astratti sottintesi e mente uniformi. Dal grande impeto di Sironi
di gustosissimi accordi. Ma le due più gran alle calligrafie di Morandini l'intervallo è
di dimostrazioni nella lavorazione di questa grandissimo, anche se ambedue fanno della
sempre modernissima materia , dura fragile e decorazione moderna. Ma il compito della
trasparente, sono state raggiunte da Flavio Triennale non era di raggiungere la unifor
Poli nel vetro soffiato e modellato a fuoco e mità : era quello di eccitare i diversi tempe
da Ferruccio Morandini nella incisione a ramenti, di coordinare le diverse capacità,
punta di diamante su lastre di cristallo . Am di metterle alla prova offrendo l'occasione di
bedue i saggi vanno considerati sopratutto una azione concreta e non accademica; era
dal lato tecnico, per le difficoltà superate e quello di costringere gli artisti ad esperienze
per i risultati ottenuti. Flavio Poli (pagg. vive, moderne, aggiornate, per dare coeren
133-135), della vetreria muranese Seguso za alle manifestazioni decorative ed artisti
Vetri d'Arte, plasmava delle piastrelle di ve che della vita moderna . Questa coerenza
tro con le dodici stagioni, quasi per dimo non è facile impresa , specialmente nella ba
strare la possibilità di ottenere dei preziosis bele delle opinioni contrastanti tra la gret
simi elementi di vetro -cemento , mentre il Mo tezza della critica ufficiosa e gli atteggia
randini (pagg. 19, 130, 131 ), a punta di dia menti polemici degli artisti più vivi. Ma è pur
mante, incideva cinquanta metri quadrati di questo grado di coerenza tra le diverse ma
cristallo , dimostrando una non comune sicu nifestazioni della vita che stabilisce il gusto
rezza di segno e di tecnica. Senza uso nè di di certe epoche, il loro grado di sensibilità
ruota a smeriglio, nè di acidi, nè di getti di artistica e sopratutto la loro capacità di det
sabbia egli ha ottenuto dal vetro effetti deli tare o di subire le supremazie della moda e
cati, trasparenti nitidezze, segni sottilissimi e dei costumi. Del « modo » con cui si può ot
strani chiaroscuri, dove i punti di luce sono tenere questa coerenza di gusto e questo ag .
ricavati dalla incisione più profonda. giornamento alla sensibilità moderna non
Dopo aver esaminati questi saggi si potrà può nè poteva discutere la Triennale con
certo osservare che le parentele formali tra prescrizioni aprioristiche. È il risultato o al
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32 meno la intenzione artistica che a noi inte le normali esposizioni, accanto alle più no
ressava evitando e condannando tutto ciò bili intenzioni, siano mescolati i vecchi truc
che ricalcasse schemi e maniere e linguaggi chi da rigattiere. Alla Triennale non si sono
incomprensibili alla nostra sensibilità , cer fatti di questi compromessi. Non abbiamo
cando di impedire l'immorale e antiartistico avuto paura nè dei « piedi grossi » di Sironi
contrabbando del lusso fine a se stesso . Il nè delle « mani stecchite » di Carrà. Queste
limite del nostro giudizio non si è fondato ojettiane valutazioni conformistiche non ci
perciò su una teoria ma sulla valutazione ar hanno mai interessato . Noi abbiamo soltan
tistica e sociale delle opere. La nostra preoc to cercato di sfrondare il campo dalle idee
cupazione fu che esse stessero su un piano preconcette, lasciando agli artisti la libertà
di vita coerente, aggiornata , attuale. L'arte di ritrovare un linguaggio che parli ai con
si può fare in tutti i modi e lo scopo della temporanei e che collabori con l'architettura
Triennale era quello di insegnare al pubbli moderna alla ricostruzione di quella unità
co non un modo ma tutti quei possibili risul delle arti che la divisione artificiosa tra le arti
tati che un uomo del nostro tempo può con cosidette pure e quelle cosidette decorative
siderare come artisticamente accettabili. rendeva e rende ancora impossibile.
Questo punto di vista , alto sereno antiprovin Giunti a questo punto vien voglia di chie
ciale, dovrebbe essere il clima civile dell'Ita derci su quale piano potrebbe essere svilup
liano dell'Impero . pata questa unità delle arti e come si potreb
Educando il pubblico a « saper leggere se be ricucire quella fiduciosa convivenza tra
condo poesia » , come dice Matteo Marango artisti e pubblico, sino ad oggi tentata , in Ita
ni, la Triennale ha cercato di eliminare i pre lia , con modi occasionali, con sotterfugi di
concetti contro la deformazione, la malafede fortuna, con audaci paradossi polemici piut
e le false competenze. Sono appunto queste tosto che con esatta consapevolezza e con ri
false competenze dei ragionieri dell'arte conosciuto senso di responsabilità. Ad onta
quelle che ostacolano e compromettono ogni delle grosse parole che corrono per la nostra
obbiettiva valutazione, scusando le vuote penisola e degli innumerevoli inni alla gio
esercitazioni di mestiere e tollerando che nel vinezza e al domani, il nostro Paese, in fatto
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34 d'arte, si trova ancora chiuso in una presun volontà e di « abuso di autorità » da parte
tuosa provincialità . Persistono indisturbate le di chi organizza una esposizione. È un gesto
eterne confusioni tra arte e politica , tra pas polemico che spera di avere un riconosci
satismo e avanguardismo, tra classicismo e mento pratico, e che si serve dell'esposizione
romanticismo, tra tradizione e anti-tradizio per entrare nella vita. Per questa ragione
ne. Le stesse frasi melodrammatiche che in parecchie esposizioni, come quella della ri
fioravano i discorsi all'epoca dei primi co voluzione fascista a Roma e come quella del
mizi futuristi continuano imperterrite a distur l'aeronautica a Milano, si trasformarono in
bare l'aria e a provocare una costante irri vere battaglie d'arte con la partecipazione
tazione polemica. Di tanto in tanto una buo dei temperamenti più vivi. Naturalmente tali
na esposizione, una nuova opera di archi atti di volontà e questi desideri di coerenza
tettura moderna, una lode ufficiale a qual non sempre sono tollerati. Ancor oggi si pre
che artista d'avanguardia o la conversione ferisce la comoda « imparzialità » e il « non
di qualche anziano esitante , danno forza al intervento » , come se queste rinunce potes
l'aggressiva fede dei vivi. Ma ogni vittoria sero giovare alla unità delle arti. A questo
è contrastata da una amarezza corrispon proposito, anzi, un critico politicamente mol
dente, ogni progresso è duramente scontato to autorevole scriveva che la Triennale « a
da sconce e incomprensibili reazioni, ogni vrebbe dovuto essere una mostra varia e se
buona intenzione viene misurata sulla stessa lezionata di quanto di meglio, per comune
bilancia e con gli stessi pesi con cui si pe consenso delle persone di gusto, gli artisti e
sano le false glorie degli « scolastici » , le co gli artigiani d'Italia , producono per decorare
piature del « sano verismo » , le diligenze del la casa moderna » , e soggiungeva tranquil
cosidetto « buon disegno » , le ipocrisie delle lamente i seguenti testuali e paradossali
comodissime tradizioni. Persino lo stesso in suggerimenti: « lasciare liberissimo corso al
dirizzo della sesta Triennale potrebbe doma le tendenze diverse e ai diversi stili ( sic !), e
ni essere smentito dalla settima. incoraggiare specialmente le tendenze e gli
Di fronte a questo stato di cose l'unità delle stili che meglio cercavano di restare fedeli
arti si risolve , caso per caso, come un atto di ai caratteri dell'italianità » . Con questi con
sigli di provinciale mediocrità la Triennale delle città per mezzo dell'urbanistica , il suo 35
doveva discutere fino al punto di dover ac controllo nella vita umana con gli studi per
cettare l'insulto del falso patriotta . Confon le case dei poveri, sono stati accettati a ma
dendo, difatti, le tradizioni formali con le tra lincuore e con mille riserve e senza profon
dizioni spirituali, la critica dei maleintenzio de convinzioni e con la più accomodante
nati trasforma sempre, in ogni tempo e in prudenza . La polemica per la nuova archi
ogni paese, la propria irriducibile avversio tettura ha guadagnato bensì la simpatia del
ne ad ogni novità in un allarme patriottico. primo momento ma è stata sommersa dalle
Se questo prevalere dei « prudenti » si convenienze e dai compromessi. Il mondo
tuazione normale nella storia dell'arte anche della cultura artistica imperante in Italia ra
dell'epoca del Brunellesco si svolgesse in giona ancor oggi coi cervelli delle aristocra
un clima tecnicamente o stilisticamente coe zie del Rinascimento , crede nella favola della
rente si potrebbe discutere di umane e am « maturità » del Cinquecento, sogna un redi
missibili preferenze e polemizzare usando vivo Paolo Veronese , crede che basti il « buon
vocaboli e punti di riferimento comuni alle disegno per provocare il miracolo del
due parti. Ma purtroppo la polemica per l'ar l'arte, ragiona per far piacere alla facile cul
chitettura moderna , se ha raggiunta una vit tura dei nuovi ricchi adulando con le ciance
toria pratica abbastanza evidente e super più forbite il desiderio di monumentalità cui
ficiale, non ha provocato ancora alcuna rea aspira il mondo politico contemporaneo. Con
zione profonda e nessuna direttiva chiara questo programma di « tradizioni aggiorna
mente definita . Il fatto sociale della produ te » l'architettura più accetta è quella che
zione in serie con tutte le sue conseguenze salva capra e cavoli. Essa diventa la moda
estetiche e morali, i rapporti dell'architettu delle superfici levigate, dove la più ammira
ra con la nuova organizzazione della socie ta abilità è quella di chi riesce a dare l'illu
tà , i valori morali che sottolineano l'onestà sione della modernità ripulendo il vecchio
e la chiarezza formale e strutturale delle stilismo dalle croste delle decorazioni fuori
nuove forme architettoniche, l'intervento del moda. Ma se questa nuova accademia è
l'architetto nella organizzazione più intima possibile in architettura e può esser creduta
36 arte sufficientemente moderna da conside stessa unità di risultato . L'architettura assu
rarla persino adatta a rappresentare la mo me il valore di un ritmo plastico, accentua
numentalità ufficiale, nelle arti figurative lo una successione di chiari e di ombre dalla
posizione architettonica. Il mosaico di Siro la realtà esteriore per riassumerla con i con
ni, le pitture di Carrà e di Cagli, la scultura torni e con gli accenti di un mondo interiore .
di Martini, si giustificano da sè e creano at La pittura diventa architettura di colori e di
torno a se stesse quella forza attrattiva , pro toni, la scultura diventa architettura assolu
pria della creazione artistica. Nel salone ta, priva persino di ogni rapporto utilitario :
della Vittoria, invece, la « decorazione figu un libero gioco estetico di volumi nello spa
rativa » e la « decorazione architettonica » zio, com'è la grande fontana costruita nel
partecipano decisamente e volutamente alla Parco. GIUSEPPE PAGANO
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39
PELLIDO QUELLE
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JUSTUA .
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LUCIO FONTANA -
Particolare dei cavalli nel Salone della Vittoria .
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IL POPOLO TALIANO HA
CREATO COL SUO SANGUE
LIMPERO LOFECUNDERA
DO ESUO LAVORO E LO CIEEN
DERA CONTRO CHTUNGUE
CON LE ABM ,MUSSOLINI
LUCIO FONTANA Particolari del gruppo della Vittoria .
statuario nel Salone
JENNY WIEGMANN -MUCCHI - « Genio Italico » , scult. in allum . IVO SOLI - Figura decorativa
53
NAPOLEONE MARTINUZZI - Gli artigiani del vetro . PIERO FORNASETTI - « La partenza del volontario
57
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59
LEONE LODI - Civiltà fascista » , altorilievo all'ingresso del nuovo padiglione alla Triennale .
60
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ANTONIO MAJOCCHI - Bassorilievi decorativi coi simboli del fonditore .
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RODOLFO CASTAGNINO . Bassorilievo ardesia .
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ALVATORE FANCELLO · Particolare di una grande parete graffita .
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SALIETTI - Composizione decorativa su parete .
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cera .
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CORRADO CAGLI
Particolare della
Battaglia di S. Martino » .
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Il polene dorato L'apparenza e sovrana sulla sostanza La scenografia per un uomo
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C.RE - Arazzo di pezzotto eseguito da M. Dolci. — G. ROSSO - « Tricolore » - Arazzo eseg. da C. Rampolla .
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NINO STRADA -
TULLIO D'ALBISSOLA - « Pannello fascista » Grande composizione ceramica .
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INDUSTRIA CERAMICA SALERNITANA « Le Sirene » , formelle di ceramica .
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ISOLA FELICE
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INDUSTRIA CERAMICA SALERNITANA - « L'Isola felice » , formelle di ceramica .
118
PIERO FORNASETTI - Figure per Presepio eseguite in ceramica opaca e disposte sullo
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LATER
CONSTANTINVS MAX
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FABAN
FERRUCCIO MORANDINI - Particolare dei cristalli incisi illustranti l'evoluzione del costume.
13
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၇၇၀၀
FERRUCCIO MORANDINI Particolare dei cristalli incisi illustranti l'evoluzione del costume...9
132
2. Moth
α d olio sotto vetro
-
GIUSEPPE Μ Ο Τ ΤΙ Pittura
133
FLAVIO POLI - Piastrella decorativa di vetro soffiato (esecuzione di Seguso Vetri d ' Arte ).
134
F. POLI - « Lo Zodiaco » , pannello decorativo in piastrelle di vetro soffiato (esec. Seguso - Vetri d ' Arte).
135
RMBARE
FLAVIO POLI « Lo Zodiaco » , pannello decorativo in piastrelle di vetro soffiato .
I N D I C I
DEI COLLABORATORI
INDICE ALFABETICO DEGLI ARTISTI E DEI
Altara (Edina ) . . 26, 106, 107 Casorati ( Felice ) . . 16, 20, 22, 44, 45
Banh ( Gim Luigi) . 26, 104, 105 D'Albisola ( Tullio ) 28, 112, 113
Belgioioso (Ludovico B. di) . . 26, 104, 105 Di Spilimbergo (Adriano ) . . 28, 29, 119, 120
Cappello . . 22, 58
Industria Ceramica Salernitana 28, 116, 117
Carpanetti (Arnaldo ) 26, 96, 97
Istituto Sup . Ind . Artistiche di Monza 27
Carrà (Carlo ) . . . 16, 20, 24, 32, 36, 88, 89, 90, 91
Lovison (Giuseppe) . 68
Martello (G.) 69 Rambaldi (Emanuele) 24, 28, 72, 73, 110, 124
Martini (Arturo ) 16, 20, 36, 46, 47 Rampolla (Caterina ) . . 26, 109
Morandini (Ferruccio ) . 19, 30, 130, 131 Santagata (Antonio - Giuseppe ) . 26, 86
Motti (Giuseppe) . .
28, 132 Scattolin Angelo ) . . 108
Munari (Bruno ) . . 24, 74, 75 Seguso - Vetri d'Arte . 133, 134, 135
Sironi (Mario ) 11, 16, 20, 21 , 26, 30, 32, 36, 39, 40, 41
42, 43
Nivola (Costantino) . 26, 28, 76, 98, 99, 100, 101
Nizzoli (Marcello ) 20, 24, 28, 48, 111 , 121 Soli (Ivo ) . .
22, 52
Patrone (G.) . 28, 121 Ursi (Giuseppe) 22, 28, 66, 123
Lina Arpesani . . 53
Romeo Gregori 122
GRAFFITO
CERAMICA
Salvatore Fancello 77
Costantino Nivola . 76
Salvatore Fancello . . 76
Nino Strada .
112, 113 INTONACO COLORATO
Tullio d'Albisola . .
112, 113 Emanuele Rambaldi . 72, 73
Angelo Biancini 114 Bruno Munari 74
142 LEGNO DIPINTO G. Cingano . . 69
Elena Fondra G. Martello . 69
85
Carlo Re . 109
Mario Dolci 109 VETRO INCISO
Ferruccio Morandini .
19, 130, 131
PIETRA
G. Galetti 53 VETRO SOFFIATO
Giuseppe Lovison 68 Flavio Poli 133, 134, 135
Antonio Milani 68 Seguso - Vetri d'Arte . . 133, 134 , 135