John Ruskin(1819-1900)
Lestetologo John Ruskin, ha lampiezza del suo orizzonte culturale che gli
permette di percepire alcune relazioni tra un campo e laltro, che rimangono
celate nei rispettivi competenti. Ruskin si rende conto che larte un fenomeno
assai pi complesso di quanto sembri ai suoi contemporanei. La cosiddetta
opera darte, cio limmaginazione realizzata dall artista e contemplata dal
critico darte, unentit astratta isolata da un processo continuo, il quale
include le circostanze economiche e sociali di partenza, i rapporti col
committente, i metodi di esecuzione, e prosegue nella destinazione dellopera,
Alois Riegl(1858-1905)
delle opere delle generazioni precedenti non solo come testimonianze del
superamento della natura per mezzo della creativit umana, ma anche in
relazione alla loro particolare concezione, forma e colore.
Quindi nella concezione delle masse solo il nuovo e l'intero sono belli. La tutela
dell'Ottocento si fondava su questa concezione tradizionale, ovvero sulla
fusione del valore di novit con il valore storico; infatti l'obiettivo era quello di
restituire un insieme uniforme e concluso. Da queste considerazione ne risulta
il postulato dell'unit stilistica, oggi superato dall'unit organica. Riegl sostiene
che nella sua epoca le masse capiscono solo nuovo, mentre bisogna tutelare
l'antico; oggi le masse capiscono entrambi e vanno tutelati entrambi.
Nell'Ottocento il restauro si basava sull'originalit dello stile (valore storico) e
sull'unit stilistica (valore della novit), ma ci era destinato a cadere in
contraddizione con il valore dell'antico, cui non importa ne l'originalit ne
l'unit. Il valore di novit deve quindi essere negato ai monumenti, cio alle
opere con un certo valore in quanto memoria. Il monumento pu avere un
valore artistico positivo o negativo. Il primo soddisfa il kunstwollen e
suggerirebbe il restauro ad integrum, in contrasto con il valore dell'antico. Il
tentativo di conciliare il due valori si fa per tramandare e non indebolire il
valore artistico dell'opera. Se invece questo _e negativo (non valore artistico)
pu esserci addirittura la richiesta di distruzione del bene, quindi bisogna stare
attenti. Il giudizio negativo sul valore artistico relativo non si pone per in
contrasto con il valore dell'antico. In conclusione Riegl compie un radicale
ripensamento, una sorta di fondazione concettuale, procedendo sempre con
rigore all'interno del campo strettamente disciplinare, senza deviazioni ne
cadute in senso sociologico e moralistico da un lato, etnico-nazionalista e
politico dall'altro.