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Ferrari

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pattuglia acrobatica italiana, vedi Cavallino Rampante (pattuglia acrobatica).
Ferrari
Logo
Ingresso della fabbrica Ferrari a Maranello
Stato Bandiera dell'Italia Italia
Forma societaria Società per azioni
ISIN NL0011585146
Fondazione 12 marzo 1947 a Maranello
Fondata da Enzo Ferrari
Sede principale
Modena (sede legale)
Maranello (sede principale)
Gruppo Ferrari N.V.
Controllate Scuderia Ferrari
Persone chiave
John Elkann (presidente)
Benedetto Vigna (amministratore delegato)
Piero Ferrari (vicepresidente)
Settore Automobilistico
Prodotti Autovetture
Fatturato 5,970 miliardi €[1] (2023)
Utile netto 1257 milioni €[1] (2023)
Dipendenti 4919[1] (2022)
Note Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2014
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2016
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2020
Sito web www.ferrari.com/
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Ferrari S.p.A. è una casa automobilistica italiana fondata da Enzo Ferrari il 12
marzo 1947.

Produttrice di automobili sportive di fascia alta e da competizione ed impegnata


nell'automobilismo sportivo, è la più titolata nel campionato del mondo di Formula
Uno, dove ha conquistato quindici titoli piloti e sedici costruttori, nonché una
delle più vincenti nelle competizioni per vetture Sport Prototipo e Gran Turismo
come il campionato del mondo Sportprototipi, con tredici titoli costruttori
ottenuti e il campionato del mondo Endurance FIA, dove detiene sei titoli
costruttori GT e quattro titoli piloti GT. Si è affermata più volte in classiche
gare endurance quali la 24 Ore di Le Mans, la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di
Sebring e in gare su tracciato stradale come la Targa Florio, la Mille Miglia e la
Carrera Panamericana.

Le sue origini sportive risalgono già al 1929, quando Enzo Ferrari, che diverrà
noto come il Drake, diede origine a Modena alla Scuderia Ferrari, che è tuttora la
divisione principale del reparto corse della Ferrari, essendo da sempre impegnata
in Formula 1 e avendo corso nel campionato del mondo Sport Prototipi fino al 1973.
Il dipartimento Ferrari Corse Clienti si occupa invece del supporto tramite la
sezione competizioni GT ai team clienti che corrono nei campionati GT presenti a
livello internazionale, il campionato del mondo Endurance FIA innanzitutto e della
gestione di Ferrari Challenge, XX Programmes e F1 Clienti.

Il simbolo ufficiale è un cavallino rampante, che deriva da quello in uso durante


la prima guerra mondiale dall'aviatore italiano Francesco Baracca. Venne ceduto
personalmente dalla madre di Baracca come portafortuna a Enzo Ferrari nel 1923 e
divenne l'emblema del marchio modenese e del suo reparto corse. Il campo giallo,
dov'è raffigurato il cavallino rampante, è stato scelto dallo stesso Drake in
quanto trattasi di uno dei colori dello stemma della città di Modena.

Nel 2013 e nel 2014 il marchio è stato riconosciuto come il più influente al
mondo[2][3] e nel 2015 è stato posizionato al 295º nella classifica "The most
valuable brands of 2015" (MVB2015) del sito web della Brand Finance con un valore
di 4,8 miliardi di dollari[4]. Dal 1º settembre 2021 l'azienda, come la
controllante Ferrari N.V., è guidata da Benedetto Vigna in qualità di
amministratore delegato, ruolo ereditato da Louis Camilleri, e da John Elkann in
qualità di presidente, mentre il vicepresidente è Piero Ferrari, figlio del
fondatore Enzo. In precedenza Elkann e Camilleri avevano sostituito lo scomparso
Sergio Marchionne, che ricopriva entrambi i ruoli.

Indice
1 Storia
1.1 La Scuderia Ferrari
1.2 Fondazione della Auto Avio Costruzioni
1.3 Il marchio automobilistico Ferrari
1.4 Dalla collaborazione, alla partecipazione, al controllo FIAT
1.5 Dagli anni ottanta al XXI secolo
1.6 Gli anni 2010
2 Attività agonistica
3 Logo e marchio
4 Modelli
4.1 Stradali
4.1.1 In produzione
4.1.2 Tutti i modelli stradali
4.2 Da competizione e utilizzo esclusivo in pista
4.2.1 In produzione
4.2.1.1 Formula 1
4.2.1.2 Prototipo
4.2.1.3 Gran Turismo
4.2.1.4 Ferrari Challenge
4.2.2 Fuori produzione
4.2.2.1 Formula 1, Formula 2 e altre monoposto
4.2.2.2 Sport, Prototipo, Sport Prototipo e Gran Turismo
4.2.2.3 Ferrari Challenge
4.2.2.4 Programma XX
4.2.2.5 Safety Car
4.3 Prototipi
4.4 Esemplari unici e serie limitate
5 Presidenti
6 Amministratori delegati
7 Dati finanziari
8 Vendite
9 Note
10 Bibliografia
11 Voci correlate
12 Altri progetti
13 Collegamenti esterni
Storia
La Scuderia Ferrari

Enzo Ferrari in una delle rare interviste rilasciate, con alle spalle il cavallino
rampante, simbolo della Ferrari.
Enzo Ferrari fondò la Scuderia Ferrari, che è tuttora la divisione principale del
reparto corse della Ferrari, il 16 novembre 1929 a Modena. Fino al 1932 la Scuderia
ricoprì il ruolo di filiale tecnico-agonistica dell'Alfa Romeo, mentre a partire
dal 1933 ne divenne a tutti gli effetti il reparto corse semiufficiale, iniziando a
occuparsi di progettazione oltre alla gestione delle vetture da competizione. Tale
impegno proseguì con successo fino alla fine del 1937, quando la scuderia fu
sciolta poiché l'Alfa Romeo allestì un nuovo reparto corse interno guidato dallo
stesso Ferrari.

Fondazione della Auto Avio Costruzioni


Dopo avere lasciato questo incarico nel 1939, il 13 settembre dello stesso anno
Ferrari fondò a Modena una casa automobilistica, l'Auto Avio Costruzioni, nello
stesso luogo dove fino a due anni prima aveva sede la Scuderia Ferrari. Non fu
usata la denominazione Ferrari a causa di clausole contrattuali che legavano
Ferrari all'Alfa Romeo e che gli impedivano di utilizzare il proprio cognome sulle
automobili da lui prodotte. Queste clausole furono valide fino a tutto il 1944.

La prima vettura dell'Auto Avio Costruzioni, la 815, fu costruita nel 1940 in soli
due esemplari.

Tuttavia con l'avvento della seconda guerra mondiale l'attività automobilistica


venne sospesa e le commesse dell'azienda divennero principalmente la costruzione di
componenti per velivoli militari. Nel 1943 la sede fu spostata a Maranello e, dopo
che venne bombardata dagli Alleati nel 1944, fu ricostruita nel 1945.

Il marchio automobilistico Ferrari


Terminata la seconda guerra mondiale, essendo scaduto il vincolo contrattuale con
Alfa Romeo, il 12 marzo 1947 Enzo Ferrari iniziò a costruire vetture con il proprio
marchio, pur se la ragione sociale dell'azienda rimase la stessa fino al 1957, anno
in cui fondò il marchio automobilistico "Auto Costruzioni Ferrari".

La prima vettura a portare questo nome fu la 125 S, che debuttò in gara a Piacenza
l'11 maggio dello stesso anno, guidata da Franco Cortese, primo pilota e
collaudatore della Casa[5]; l'esordio si concluse con un ritiro, ma già alla
seconda gara, disputatasi a Roma due settimane dopo, Cortese ottenne la prima
storica vittoria Ferrari. Il 30 giugno 1960 l'Auto Costruzioni Ferrari cambiò
denominazione in SEFAC (Società Esercizio Fabbriche Automobili e Corse, società per
azioni), divenendo semplicemente Ferrari SEFAC il 13 novembre 1965.

Dalla collaborazione, alla partecipazione, al controllo FIAT

Una Ferrari 250 Testa Rossa all'esterno dello stabilimento di Maranello (1959)
Il Gruppo Fiat intervenne in favore della Ferrari già nel 1955, finanziando per un
quinquennio lo sviluppo della Scuderia. Tale decisione, nata per arginare lo
strapotere tecnico-economico della Mercedes che aveva conquistato i campionati di
Formula 1 del 1954 e del 1955, oltre alla Mille Miglia del 1955, contribuì a far
vincere alla Ferrari i campionati del 1956 e del 1958, oltre alle Mille Miglia del
1956 e del 1957. Nei primi anni cinquanta era stata anche tentata la strada di far
rinascere l'accordo con l'Alfa Romeo ma, dopo alcuni scambi di proposte, l'ipotesi
fu abbandonata dalla Casa milanese che ormai vedeva la Ferrari come antagonista
sportiva più che come possibile partner.[6]

Nonostante i grandi successi sportivi la Ferrari cadde in una grave crisi in


seguito all'abolizione delle corse su strada, decretato in buona parte del mondo
dopo il disastro di Le Mans del 1955 e, anche in Italia, dopo la tragedia di
Guidizzolo del 1957. L'eliminazione di tali gare aveva di fatto ridotto la
clientela della Ferrari, principalmente composta da facoltosi gentleman-driver come
Aymo Maggi o Giannino Marzotto, che si contendevano la ridotta

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