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Antefatto
Il positivo andamento delleconomia Italiana verso la fine degli anni 50
certamente favor lo sviluppo e lampliamento della gamma produttiva della
Ducati Meccanica nata solo alcuni anni prima da un tribolato riassetto societario
del gruppo Ducati. Il Direttore Generale dott. Giuseppe Montano, al timone della
Casa e artefice di questa coraggiosa quanto indispensabile scelta, si decise, per
non compromettere lesistenza stessa dellazienda, a metterla in atto nonostante
lo stato assai precario dei conti aziendali. Infatti lincremento di fatturato, dovuto
alleco dei numerosi successi sportivi nel Motogiro, nella Milano Taranto e nelle
gare in circuito ottenuti dalle nuove moto sviluppate grazie al reclutamento del
geniale ing. Fabio Taglioni (1954), non era stato ancora sufficiente a far tornare in
attivo l Azienda. Fortunatamente proprio in quegli anni, quando gi la
concorrenza dellauto utilitaria si stava delineando allorizzonte in tutta la sua
gravit, il vertice della Casa stringeva un accordo con limportatore
nordamericano Joseph Berliner per la vendita delle Ducati nel mercato
statunitense. Quasi sicuramente proprio per aderire alle richieste degli americani
di moto con motori di maggior cubatura, la TS 175 monoalbero nata nel 56 dalla
matita di Taglioni e la sorella 175 Sport del 58, furono maggiorate dando vita a
una nuova gamma di moto da 200 centimetri cubi. In questa nuova serie spicca
per la sua linea singolare ed elegante la versione sportiva Elite 200 che godr di
una certa diffusione anche in Italia, mentre le altre versioni TS, GT, Motocross,
Americano e successivamente Supersport rimarranno almeno da noi quasi
sconosciute.
Storia
Verso la fine del 59, quando in Italia il mercato delle 175 sportive era ancora
abbastanza vivace, veniva messa in commercio la Ducati Elite 200. La sua linea
sportiva che ricordava da vicino le gare di gran fondo, i cui echi non si erano
ancora persi, la notevole cura nelle finiture estetiche, la maggior cilindrata, le
prestazioni annunciate e, fattore non trascurabile un prezzo allineato se non
addirittura inferiore a quello delle concorrenti 175, attirarono su di lei il generale
interesse degli appassionati. Ci purtroppo non si tradusse, almeno in Italia, in
un corrispondente elevato volume di vendite. In quegli anni, come molti di noi
ricordano, non era difficile verificare praticamente le prestazioni denunciate,
facendo oltretutto rapidi confronti con le altre numerose 175 sportive in
circolazione. E francamente proprio a questo riguardo la Ducati Elite 200 fu
abbastanza deludente. Non solo i 140 dichiarati dai depliant pubblicitari ma
anche i 135 Km/h con scarico libero indicati dal libretto di uso e manutenzione si
erano rivelati valori troppo distanti dalla realt e diverse 175 sportive aste e
bilancieri della concorrenza andavano pi forte. Inoltre in quegli anni le Ducati
non godevano di una gran reputazione in quanto ad affidabilit e durevolezza. I
loro motori spesso divenivano rumorosi dopo solo pochi mesi di utilizzo. Tra gli
appassionati di allora circolava la voce che la responsabilit fosse da attribuirsi