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Vasile Babota
Introduzione generale
Qualche precisazione sulla terminologia usata in questo corso
Il periodo del Primo Tempio: ca. X sec.–587 a.C.
Il periodo dell’esilio babilonese. 587–539 a.C.
Il periodo del Secondo Tempio/Giudaismo biblico: 539 a.C.–70 d.C.
Giudaismo classico/rabbinico:
Premessa
Come suggerisce la definizione stessa, la critica textus è una disciplina che si occupa di testi; dunque
essa ha a che fare con la tradizione scritta e non con quella orale che spesso la precede.
1 Alcuni studiosi parlano della redazione finale di un testo o di un libro biblico ma questo aspetto non è sempre chiaro,
2 A.E. Cowley – A. Neubauer, The Original Hebrew of a Portion of Ecclesiasticus (Oxford: Clarendon Press, 1897) xix-xxx.
Aqiba stesso aveva spesso fatto uso di Ben Sira ma solo per scopi esegetici.
3 Per i dettagli, vedi
oggi come TaNaKh: Torah (“Legge”), Nebiîm (“Profeti”), Ketubîm (“Scritti”). La Biblia hebraica si
compone di 36 libri.
4 Per una storia della critica textus almeno dopo il sec. IX, si veda D. Barthélemy, Critique textuelle de l’Ancient Testament, 1:
Josué, Juges, Ruth, Samuel, Rois, Chroniques, Esdras, Néhémie, Esther (OBO 50/1; Göttingen: Vandenhoeck & Ruprecht, 1982) *1-
*65 = IDEM, Studies in the Text of the Old Testament: An Introduction to the Old Testament Project (Textual Criticism and the Translator
3; Winona Lake, IN: Eisenbrauns, 2012) 2-81.
5 Per una sinossi che include il testo ebraico, greco, latino (Vulgata) e Flavio Giuseppe, Antichità Giudaiche 6.45–11.1, vedi
P. Vannutelli, Libri Synoptici Veteris Testamenti, I–II (Romae: Pontificio Instituto Biblico, 1931–1934). Per altri testi paralleli, si
veda ad es.: Mi 4,1-3//Isa 2,2-4; Isa 36,1–38,8//2 Re 18,13–20,11; Ger 52//2 Re 24,18–25,30; Sal 14//Sal 53; Sal 18//2 Sam
22; Ezra 1,1-5//2 Cr 36,23-24; Ezra 2//Ne 7,6-72; Gen 10,1-29//1 Cr 1,4-23.
6 Luca 1,1-4 inizia così la sua prima opera, i.e. il Vangelo: “Poichè molti hanno cercato di mettere insieme un racconto
(διήγησιν) degli avvenimenti verificatisi tra noi, così come ce li hanno trasmessi (παρέδοσαν ἡμῖν) coloro che fin dall'inizio
furono testimoni oculari (αὐτόπται) e ministri della parola (ὑπηρέται … τοῦ λόγου). Tuttavia, anch’io, dopo aver indagato
criticamente (ἀκριβῶς) ogni cosa fin dall'origine, mi sono deciso a scrivertene con ordine, egregio Teofilo, affinché tu abbia
esatta conoscenza di quelle cose intorno alle quali sei stato istruito”.
di versioni testuali.
Il terzo aspetto riguarda la scelta fra le varie edizioni letterarie dello steso testo base. Questo
aspetto è più tipico per l’AT. Un esempio molto citato è il Libro di Geremia. Esistevano due
edizioni letterarie dello stesso libro che circolavano in maniera contemporaneamente per alcuni
secoli. Frammenti di ambedue edizioni sono state scoperte a Qumran. La traduzione greca è
basata sulla cosiddetta prima edizione del testo ebraico (la Vorlage). Quest’ultimo è di ca. un sesto
più breve rispetto a quello dell’edizione finale come appare oggi nel nostro AT.7 In più, l’ordine
testuale interno tra le due edizioni è spesso diverso.8
Il quarto aspetto riguarda il linguaggio del testo sacro che si vuol usare. Per esempio, una volta
che la Torà è stata tradotta in greco nella prima metà del III sec. a.C., col tempo gli scribi assieme
alle loro comunità dovevano decidere quale versione usare: ebraica o greca. Questa scelta
implicava non solo il linguaggio ma anche la versione del testo che si voleva poi usare per vari
scopi, i.e. versione più breve verso quella più lunga.
In tutti e quattro i casi il tipo di ‘scelta’ da fare era parte integrale del lavoro degli scribi che
hanno composto, copiato, tradotto, e tramandato i libri dell’AT e del NT. L’interesse per il tipo
di testo che si aveva a disposizione cresceva con ogni secolo che passava. Esso è evidente nei
testi biblici e non-biblici di Qumran, nel NT, negli scritti rabbinici e in quelli dei Padri della
Chiesa. Ogni volta ci si trovava davanti allo stesso dilemma: quale testo usare e quale testo
tramandare per le generazioni future? Questa domanda rimane valida oggi.
7 Alcune delle aggiunte alla seconda edizione: Ger 25,14; 27,7; 29,6; 33,14-26; 51,44b-49a; l’inserzione di un testo già
esistente: 8,10b-12//6,13-15; 17,3-4//15,13-14; 30,10-11//46,27-28, e altro.
8 Per quanto riguarda l’ordine: Ger 46–51 (la profezia contro le nazioni) appare nella versione greca dopo 25,13; Ger 23,7-
8 appare nella versione greca dopo 23,40; c’è poi un ordine diverso fra le due edizioni Ger 10,5-12.