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bibliografia
l’AT, e, in più, di metterne in evidenza le lati tra di loro secondo criteri di volta in
loro peculiarità estetiche. volta diversi.
Un’impresa di questo genere comporta na Ammessi questi due presupposti, che sono
turalmente una serie di ricerche particolari a loro volta conclusioni di precedenti inda
sul testo biblico, dalle quali si passa poi a gini parziali, si vede come sia legittimo e
delle sintesi più generali che consentono la necessario « smontare » l’attuale orditura di
periodizzazione della letteratura veterotesta ogni libro biblico per ricostruire dei com
mentaria ed anche l’individuazione di even plessi storicamente più omogenei e più unita
tuali caratteristiche locali (per es. le diffe ri che danno il quadro di quello che ogni
renze tra i due regni del Nord e del Sud). epoca ha prodotto e che è stato poi convo
Si procede, così, dall’analisi alla sintesi e, vi gliato nel sacro testo. Quindi ogni « pezzo »
ceversa, dalla sintesi all’analisi. La constata deve essere riportato nel suo ambiente d’ori
zione di duplicati, per esempio, ci induce a gine, dopo averlo districato dal suo attuale
riconoscere gli elementi di due composizioni contesto, che è frutto di composizioni reda
letterarie diverse, che devono risalire ad au zionali successive, per individuare i signifi
tori e ad epoche differenti, anche se nel te cati che esso acquista ai vari livelli della sua
sto attuale si trovano sovrapposti. Una volta trasmissione. Così la pagina biblica, nella
che si individua la mano di un certo autore sua apparente semplicità, acquista una ric
o anche di una certa scuola, si indaga se la chezza di risonanze che altrimenti restereb
si ritrova altrove e così si può ricostruire bero inosservate.
un’opera originariamente unitaria, che poi è
stata frammentata in successive riprese reda
zionali. Un’indagine di questo tipo dà ormai 2) I generi letterari
per scontati due presupposti. Un secondo problema, pure di carattere let
1) Il cosiddetto singolo « libro » biblico terario, ma diverso dal precedente, sul quale
non costituisce un’opera che ha avuto origi ha insistito per primo H. Gunkel3, e che
nariamente la stessa delimitazione attuale, né viene pure considerato spesso nelle « intro
ha avuto un solo autore, né è sorto nello duzioni » è quello dei generi letterari. Di essi
stesso tempo. Più che di libri si deve par si dà generalmente in questa sede introdut
lare di « complessi letterari », nei quali si tiva, una catalogazione sistematica, che co
deve riconoscere l’accumularsi graduale di munque non può essere mai un elenco mec
materiali diversi ed originariamente autono canico ed uniforme, perché il loro ricono
mi, diseguali per estensione, età e tendenza, scimento in generale e la loro identificazio
che si vengono successivamente a fondere ne in un dato brano della Bibbia dipende
per l’opera redazionale di anonimi raccogli anche dall’interpretazione fatta da ogni sin
tori delle tradizioni, i quali vi possono pure golo commentatore. I generi letterari sono co
introdurre i loro ulteriori ripensamenti. In munque delle forme del discorso che non
questo modo ogni libro biblico, sezione re sono legate ad un determinato periodo della
cente di questi più ampi complessi letterari letteratura biblica, perché sono usate ripe
intrecciati tra loro, presenta del materiale tutamente nel corso dei secoli, anche se può
eterogeneo e stratificato, la cui identifica prevalere ora l’uno ora l’altro in una certa
zione è importantissima per la comprensione epoca. Essi si trovano ora nelle unità lette
del testo finale. rarie minime, ormai conglobate nel testo bi
2) L’ordine genetico dei « libri » biblici blico attuale, e risalgono senz’altro allo sta
non corrisponde all’ordine che essi hanno as dio pra-letterario, cioè antecedente alla com
sunto nel Canone. Nei libri che sembrano
più antichi ci sono brani recenti e, vicever 3 H. Gunkel, Die Grundprobleme der israelitischen
sa, nei libri che sembrano più recenti ci Literaturgeschichte,in Reden und A ufsätze, Göttingen
sono brani antichi. Di fatto si può consta 1913, pp. 29-38. Gunkel sostiene che non ci è possi
bile, per mancanza di informazioni, ricostruire l’or
tare come si sono formati parallelamente dine storico della letteratura israelitica e che è più
diversi agglomerati letterari di racconti e di importante per l’AT esaminare le forme del dire, nel
le quali prevale l’elemento convenzionale che non
detti, che successivamente sono stati mesco quello individuale, soprattutto in certi periodi.
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posizione di quei più vasti complessi reda b) « elohista », anch’essa nel Pentateuco,
zionali che noi consideriamo come vere ope ma più recente;
re letterarie. c) movimento profetico (dal sec. V ili a.C.),
L’elencazione più completa dei generi (o con le prime raccolte di « detti »;
«forme») letterari la offre O. Eissfeldt12*4 che d) movimento deuteronomico (Deuterono
nella più larga classificazione fondamentale mio).
distingue tre generi: 1) forme prosastiche, 3) Durante l’esilio (587-538 a.C.):
2) detti, 3) canti. Se anche per noi sono più a) opera storica deuteronomistica (Giosuè,
chiare queste ultime due categorie, nella pri Giudici, 1-2 Samuele, 1-2 Re);
ma di esse si notano svariate suddivisioni, b) profeti esilici (Ezechiele; Deuteroisaia);
ricche di sfumature diverse; tra queste, le c) « opera sacerdotale » (confluita poi nel
narrazioni possono essere non solo storiche Pentateuco).
ma anche poetiche, dando luogo, fra l’altro,
a questi generi: mito, fiaba, favola, novella, 4) Dopo l’esilio:
saga, leggenda5. Si deve comunque osserva a) «opera cronistica»: 1-2 Cronache +
re che il senso di questi generi, mutuati dalle Esdra — Neemia;
altre letterature antiche, deve essere eventual b) ampliamento del materiale profetico
mente precisato tenendo conto dell’adatta precedente + nuovi profeti.
mento a cui possono essere stati soggetti nel Da questo schema si può vedere come il
l’uso che se ne fa all’interno dell’AT. Però Pentateuco, che nel Canone sta in testa al-
è chiaro, per lo meno in linea di principio, l’AT, raccoglie di fatto elementi provenien
che solo la retta individuazione del genere ti da varie epoche, prima e dopo l’esilio. Lo
letterario, che può cambiare da un brano al stesso si può dire dei profeti preesilici, i cui
l’altro della Bibbia, dà di volta in volta la detti originari, dopo l’esilio, vengono amplia
giusta chiave interpretativa che consente di ti con nuovi detti in vista di una loro attua-
stabilire il rapporto che intercorre tra forma lizzazione nella nuova situazione storica.
e contenuto.
4) Rassegna bibliografica
3) Le principali tappe a) La nostra selezione si limita ai titoli esi
della formazione dell'AT stenti in italiano, anche se si tratta quasi sem
pre di traduzioni, e siamo guidati dalla pro
1) Agli inizi si ha soprattutto la tradizione spettiva sopra delineata. Per l’origine si deve
orale che gioca il ruolo principale, non già distinguere l’ambiente francese (cattolico) e
per la mancanza della scrittura, ma per la tedesco (cattolico e protestante). Occorre pe
rarità del suo uso, in un ambiente semino rò partire delle due principali opere stra
made che non possiede ancora le infrastrut niere che rappresentano il modello-standard
ture sociali necessarie per l’affermarsi di una in questo campo: O. Eissfeldt, Einleitung in
cultura letteraria. Questa troverà il suo as das Alte Testament, Tübingen 19643 (pro
setto regolare e professionale solo con l’in testante), che aggiunge l’importante sottoti
staurazione del regime monarchico, soprattut tolo «Storia della formazione dell’AT » 6, e:
to da Davide in poi, quando si organizza
una vera e propria corte. Allora si raccol
gono e si elaborano, mettendole per iscritto, 4 O. Eissfeldt, Introduzione all’A ntico Testamento.
Voi. I : Aspetti letterari dell’Antico Testamento, Pai-
le memorie di una tradizione plurisecolare, deia, Brescia 1970 (cfr. sotto n. 6). Questa prima par
che già riguarda i patriarchi, l’esodo, il Si te dell’opera di Eissfeldt s’intitola : «Lo stadio pre
nai, la conquista. letterario : le unità minime delle forme orali e il loro
ambiente d’origine ».
2) Durante la monarchia (sec. X-VI a. C.) 5 Anche Robert-Feuillet, Introduction à la Bible,
cit., pp. 131-139, offre un’analoga classificazione che
si possono distinguere questi principali au s’ispira però allo scandinavo A. Bentzen, Introduction
tori o scuole: to thè O ld Testament, voi. I, Copenhagen 1957,
a) « jahvista », una delle « fonti » o « tra pp.6 Le
102-264.
precedenti edizioni sono del 1934 e del 1956.
dizioni » confluite poi nel Pentateuco; E’ in preparazione la traduzione italiana presso l’edi-
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