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ANTONINO MINISSALE

L’c<introduzione» all’Antico Testamento

In vista della predicazione e della preghiera personale o della stessa com­


prensione del messaggio cristiano, l’A.T. ritorna come componente neces­
saria.
In queste pagine, con competenza scientifica e praticità pastorale, don Mi-
nissale — docente di Scrittura nel Seminario di Catania — guida alla realtà
e alla lettura di alcune tra le più utili « Introduzioni » all’A.T.

Considerazioni di metodo in quell’approccio globale all’AT che ci si


e rassegna bibliografica aspetta proprio da una qualsiasi « introdu­
zione ». Di fatto, però, il compito di una
Lo studio dell’Antico Testamento, pur presen­ vera « introduzione » si è precisato, per ra­
tando una grande varietà di aspetti e di in­ gioni storiche, in un senso più specifico, cir­
dirizzi, può essere compiutamente articolato coscrivendosi principalmente al piano della
in tre branche fondamentali: 1) la storia letteratura, per demandare alle varie « sto­
d’Israele, come insieme di vicende e come rie d’Israele » la trattazione della storia e
sviluppo delle istituzioni e delle forme di vi­ alle « teologie delI’AT » l’approfondimento
ta; 2) la letteratura, che si va man mano più particolareggiato del messaggio religioso L
formando in concomitanza con queste vicen­
de e quale riflesso del loro svolgimento; 3) Così si sono formati tre tipi di manuali,
la teologia, come espressione della fede vis­ che intendono essere complementari, ma che
suta dall’antico popolo di Dio e, anche, co­ dal punto di vista del metodo debbono ave­
me messaggio che ci viene rivolto ancor re un ambito proprio e distinto. Per questo
oggi in chiave cristiana. motivo noi prenderemo in considerazione, in
Sulla base di questo triplice ordine di con­ questa rassegna, solo quelle pubblicazioni esi­
siderazioni si può organizzare, in maniera stenti in italiano, anche se si tratta quasi
sistematica, tutto quello che concerne lo stu­ sempre di traduzioni (12 su 13), che si muo­
dio dell’AT, che a prima vista sembra trop­ vono, più o meno, nell’ambito delle finalità
po vario e dispersivo. All’interno di ciascuno proprie di un’ « introduzione all’AT » di tipo
di questi tre piani si collocano degli ambiti letterario. Fondatore di questa disciplina bi­
più particolari e più specialistici. Così, per blica si suol considerare J. Gottfried Eichhorn
esempio, l’archeologia si colloca all’interno (1752-1827), che pubblicò la prima opera
della problematica della storia; Tanalisi les­ portante questo titolo che ha poi trovati tan­
sicale e stilistica alTintemo della conside­ ti continuatori12; in essa l’autore tentava di
razione della Bibbia come letteratura; il pro­ situare nel loro ambiente d’origine, dal pun­
blema dell’attualizzazione del messaggio nel­ to di vista temporale e locale, gli scritti del­
l’oggi della Chiesa sulla linea della conside­
razione teologica.
1 Cfr. K. H. Bernardi, Probìematik und Proble­
m e der alttestamentlischen Einleitungswissenchaft , in
«Theologische Literaturzeitung » 48 (1973), pp. 482-
1) Il metodo 496.
2 J. G. Eichhorn, Einleitung ins A lte Testam ent ,
A prima vista, un’« introduzione » all’AT I-III, Leipzig 1780-1783; 4a ed., Gottingen 1820-
1824; su questa opera cfr. H. J. Kraus, L ’Antico
può far pensare a tutti questi tre campi in­ Testam ento nella ricerca storico-critica dalla R ifor­
sieme, che dovrebbero poter essere sviluppati ma ad oggi, Il Mulino, Bologna 1975, pp. 218-227.

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bibliografia

l’AT, e, in più, di metterne in evidenza le lati tra di loro secondo criteri di volta in
loro peculiarità estetiche. volta diversi.
Un’impresa di questo genere comporta na­ Ammessi questi due presupposti, che sono
turalmente una serie di ricerche particolari a loro volta conclusioni di precedenti inda­
sul testo biblico, dalle quali si passa poi a gini parziali, si vede come sia legittimo e
delle sintesi più generali che consentono la necessario « smontare » l’attuale orditura di
periodizzazione della letteratura veterotesta­ ogni libro biblico per ricostruire dei com­
mentaria ed anche l’individuazione di even­ plessi storicamente più omogenei e più unita­
tuali caratteristiche locali (per es. le diffe­ ri che danno il quadro di quello che ogni
renze tra i due regni del Nord e del Sud). epoca ha prodotto e che è stato poi convo­
Si procede, così, dall’analisi alla sintesi e, vi­ gliato nel sacro testo. Quindi ogni « pezzo »
ceversa, dalla sintesi all’analisi. La constata­ deve essere riportato nel suo ambiente d’ori­
zione di duplicati, per esempio, ci induce a gine, dopo averlo districato dal suo attuale
riconoscere gli elementi di due composizioni contesto, che è frutto di composizioni reda­
letterarie diverse, che devono risalire ad au­ zionali successive, per individuare i signifi­
tori e ad epoche differenti, anche se nel te­ cati che esso acquista ai vari livelli della sua
sto attuale si trovano sovrapposti. Una volta trasmissione. Così la pagina biblica, nella
che si individua la mano di un certo autore sua apparente semplicità, acquista una ric­
o anche di una certa scuola, si indaga se la chezza di risonanze che altrimenti restereb­
si ritrova altrove e così si può ricostruire bero inosservate.
un’opera originariamente unitaria, che poi è
stata frammentata in successive riprese reda­
zionali. Un’indagine di questo tipo dà ormai 2) I generi letterari
per scontati due presupposti. Un secondo problema, pure di carattere let­
1) Il cosiddetto singolo « libro » biblico terario, ma diverso dal precedente, sul quale
non costituisce un’opera che ha avuto origi­ ha insistito per primo H. Gunkel3, e che
nariamente la stessa delimitazione attuale, né viene pure considerato spesso nelle « intro­
ha avuto un solo autore, né è sorto nello duzioni » è quello dei generi letterari. Di essi
stesso tempo. Più che di libri si deve par­ si dà generalmente in questa sede introdut­
lare di « complessi letterari », nei quali si tiva, una catalogazione sistematica, che co­
deve riconoscere l’accumularsi graduale di munque non può essere mai un elenco mec­
materiali diversi ed originariamente autono­ canico ed uniforme, perché il loro ricono­
mi, diseguali per estensione, età e tendenza, scimento in generale e la loro identificazio­
che si vengono successivamente a fondere ne in un dato brano della Bibbia dipende
per l’opera redazionale di anonimi raccogli­ anche dall’interpretazione fatta da ogni sin­
tori delle tradizioni, i quali vi possono pure golo commentatore. I generi letterari sono co­
introdurre i loro ulteriori ripensamenti. In munque delle forme del discorso che non
questo modo ogni libro biblico, sezione re­ sono legate ad un determinato periodo della
cente di questi più ampi complessi letterari letteratura biblica, perché sono usate ripe­
intrecciati tra loro, presenta del materiale tutamente nel corso dei secoli, anche se può
eterogeneo e stratificato, la cui identifica­ prevalere ora l’uno ora l’altro in una certa
zione è importantissima per la comprensione epoca. Essi si trovano ora nelle unità lette­
del testo finale. rarie minime, ormai conglobate nel testo bi­
2) L’ordine genetico dei « libri » biblici blico attuale, e risalgono senz’altro allo sta­
non corrisponde all’ordine che essi hanno as­ dio pra-letterario, cioè antecedente alla com­
sunto nel Canone. Nei libri che sembrano
più antichi ci sono brani recenti e, vicever­ 3 H. Gunkel, Die Grundprobleme der israelitischen
sa, nei libri che sembrano più recenti ci Literaturgeschichte,in Reden und A ufsätze, Göttingen
sono brani antichi. Di fatto si può consta­ 1913, pp. 29-38. Gunkel sostiene che non ci è possi­
bile, per mancanza di informazioni, ricostruire l’or­
tare come si sono formati parallelamente dine storico della letteratura israelitica e che è più
diversi agglomerati letterari di racconti e di importante per l’AT esaminare le forme del dire, nel­
le quali prevale l’elemento convenzionale che non
detti, che successivamente sono stati mesco­ quello individuale, soprattutto in certi periodi.

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bibliografia

posizione di quei più vasti complessi reda­ b) « elohista », anch’essa nel Pentateuco,
zionali che noi consideriamo come vere ope­ ma più recente;
re letterarie. c) movimento profetico (dal sec. V ili a.C.),
L’elencazione più completa dei generi (o con le prime raccolte di « detti »;
«forme») letterari la offre O. Eissfeldt12*4 che d) movimento deuteronomico (Deuterono­
nella più larga classificazione fondamentale mio).
distingue tre generi: 1) forme prosastiche, 3) Durante l’esilio (587-538 a.C.):
2) detti, 3) canti. Se anche per noi sono più a) opera storica deuteronomistica (Giosuè,
chiare queste ultime due categorie, nella pri­ Giudici, 1-2 Samuele, 1-2 Re);
ma di esse si notano svariate suddivisioni, b) profeti esilici (Ezechiele; Deuteroisaia);
ricche di sfumature diverse; tra queste, le c) « opera sacerdotale » (confluita poi nel
narrazioni possono essere non solo storiche Pentateuco).
ma anche poetiche, dando luogo, fra l’altro,
a questi generi: mito, fiaba, favola, novella, 4) Dopo l’esilio:
saga, leggenda5. Si deve comunque osserva­ a) «opera cronistica»: 1-2 Cronache +
re che il senso di questi generi, mutuati dalle Esdra — Neemia;
altre letterature antiche, deve essere eventual­ b) ampliamento del materiale profetico
mente precisato tenendo conto dell’adatta­ precedente + nuovi profeti.
mento a cui possono essere stati soggetti nel­ Da questo schema si può vedere come il
l’uso che se ne fa all’interno dell’AT. Però Pentateuco, che nel Canone sta in testa al-
è chiaro, per lo meno in linea di principio, l’AT, raccoglie di fatto elementi provenien­
che solo la retta individuazione del genere ti da varie epoche, prima e dopo l’esilio. Lo
letterario, che può cambiare da un brano al­ stesso si può dire dei profeti preesilici, i cui
l’altro della Bibbia, dà di volta in volta la detti originari, dopo l’esilio, vengono amplia­
giusta chiave interpretativa che consente di ti con nuovi detti in vista di una loro attua-
stabilire il rapporto che intercorre tra forma lizzazione nella nuova situazione storica.
e contenuto.
4) Rassegna bibliografica
3) Le principali tappe a) La nostra selezione si limita ai titoli esi­
della formazione dell'AT stenti in italiano, anche se si tratta quasi sem­
pre di traduzioni, e siamo guidati dalla pro­
1) Agli inizi si ha soprattutto la tradizione spettiva sopra delineata. Per l’origine si deve
orale che gioca il ruolo principale, non già distinguere l’ambiente francese (cattolico) e
per la mancanza della scrittura, ma per la tedesco (cattolico e protestante). Occorre pe­
rarità del suo uso, in un ambiente semino­ rò partire delle due principali opere stra­
made che non possiede ancora le infrastrut­ niere che rappresentano il modello-standard
ture sociali necessarie per l’affermarsi di una in questo campo: O. Eissfeldt, Einleitung in
cultura letteraria. Questa troverà il suo as­ das Alte Testament, Tübingen 19643 (pro­
setto regolare e professionale solo con l’in­ testante), che aggiunge l’importante sottoti­
staurazione del regime monarchico, soprattut­ tolo «Storia della formazione dell’AT » 6, e:
to da Davide in poi, quando si organizza
una vera e propria corte. Allora si raccol­
gono e si elaborano, mettendole per iscritto, 4 O. Eissfeldt, Introduzione all’A ntico Testamento.
Voi. I : Aspetti letterari dell’Antico Testamento, Pai-
le memorie di una tradizione plurisecolare, deia, Brescia 1970 (cfr. sotto n. 6). Questa prima par­
che già riguarda i patriarchi, l’esodo, il Si­ te dell’opera di Eissfeldt s’intitola : «Lo stadio pre­
nai, la conquista. letterario : le unità minime delle forme orali e il loro
ambiente d’origine ».
2) Durante la monarchia (sec. X-VI a. C.) 5 Anche Robert-Feuillet, Introduction à la Bible,
cit., pp. 131-139, offre un’analoga classificazione che
si possono distinguere questi principali au­ s’ispira però allo scandinavo A. Bentzen, Introduction
tori o scuole: to thè O ld Testament, voi. I, Copenhagen 1957,
a) « jahvista », una delle « fonti » o « tra­ pp.6 Le
102-264.
precedenti edizioni sono del 1934 e del 1956.
dizioni » confluite poi nel Pentateuco; E’ in preparazione la traduzione italiana presso l’edi-

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bibliografia

A. Robert-A. Feuillet (ed.), Introduction à la che raccoglie le introduzioni parallele ai vari


Bible, voi. I (AT), Toumai 1959 2 (cattoli­ gruppi di libri biblici (AT e NT) di un cat­
co), che dedica il capitolo conclusivo a « La tolico (gli stessi autori della Bibbia di Geru-
formazione dell’AT », scritto da P. Grelot salemme-, R. de Vaux per l’AT e P. Benoit e
(pp. 785-836) *7. M.E. Boimard per il NT), di un ebreo, di un
ortodosso e di un protestante. Molto interessan­
b) Ambiente francese (cattolico). te l’approccio giudaico (A. Zaoui e A. Choura-
qui); rappresentativo del protestantesimo fran­
1) Lo stesso P. Grelot, professore all’Isti­ cese (riformato) il commento di G. Casalis13;
tuto cattolico di Parigi, ha pubblicato una invece più legato alle posizioni conservatri­
pregevole « Introduzione » nella quale inne­ ci occidentali e meno alla tradizione mistica
sta la ricostruzione della storia letteraria tra orientale il contributo ortodosso (P. Bratsio-
un breve schizzo dei fatti ed una sintetica tis della facoltà teologica di Atene)I4*19. Natu­
esposizione teologica, per ognuno dei quat­ ralmente lo studio comparato di questi con­
tro periodi nei quali divide tutto l’AT8. I tributi è quanto mai stimolante, soprattutto
testi letterari sono presentati per unità ori­ quando si riesce a intravedere l’ambiente spi­
ginaria, vengono inseriti nel loro quadro sto­ rituale di cui ciascuno di essi è espressione.
rico e vengono anche caratterizzati dal pun­
to di vista teologico. Così sono integrati in trice Paideia, Brescia, divisa, però, in quattro volumi,
modo sistematico i tre aspetti (storico, let­ di cui è uscito già nel 1970 il primo (v. sopra, n. 4).
terario, teologico) di cui abbiamo parlato al­ 7 E* uscita frattanto una nuova ediz. a cura di H.
l’inizio. Il libro è ottimo perché fa vedere la Cazeiles, col titolo : Introduction critique à l'Ancien
Testament, Desclée et Cie, Paris-Tournai 1973.
correlazione fra questi tre piani e perché ac­ 8 P. Grelot, Introduzione alia Bibbia, IV ed., Pao-
cenna, se pure sobriamente, ai principali line, Roma 1976; la prima ed. francese è del 1954.
problemi critici tuttora aperti per ciascuno 9 Scrive l’A. nella prefazione : «Di fronte a punti
di essi9. Lo stesso metodo è seguito, con
incerti o controversi è stato necessario prendere una
posizione ; cosa che ho fatto tenendo conto delle opi­
qualche modifica, nella parte dedicata al NT. nione avanzate da esegeti qualificati. Su qualche que­
A questo libro si affianca una specie di an­ stione, il futuro porterà migliori soluzioni e quindi
bisogna accontentarsi ancora di approssimazioni. In
tologia intitolata Pagine bibliche1012, che ri­ molti campi è costatabile un consenso sempre più este­
porta una selezione di 405 testi-tipo del­ so di pareri fra esegeti che appartengono a confes­
sioni religiose differenti ; ma rimangono sempre mol­
l’AT, preceduti da una breve ed efficace pre­ ti dettagli da precisare » (op. cit., p. 9).
sentazione che offre la chiave della loro in­ 10P. Grelot, Pagine bibliche, ed. Paoline, Modena
terpretazione. 1968.
11 W. Harrington, N uova introduzione alla Bibbia ,
2) W. Harrington ", domenicano irlande­ Dehoniane, Bologna 1975 ; la prima ed. inglese è
se, pur avendo scritto la sua opera origi­ del 1965.
12 AA.W., Lettura ecumenica della Bibbia , Deho­
nalmente in inglese, dipende molto, per sua niane, Bologna 1977. L’opera uscì originalmente nel
stessa ammissione, dall’esegesi cattolica fran­ 1965 nella collezione intitolata Le trésor spirituel de
Vhumanité. Textes sacrès et oeuvres d ’art de toutes
cese, e quindi dai due migliori frutti che que­ les reìigions, per accompagnare il testo della Bibbia
sta ci ha dato: la Bibbia di Gerusalemme e che riportava la traduzione della Bibbia di Gerusa­
lemme (Ed. Planète, Paris 1965. 19661. Poi uscirono
T« Introduzione » di Robert Feuillet, che vi le sole introduzioni, senza il testo biblico, col titolo :
sono molto citate. Analizza i libri dell’AT Introduction à la Bible. Catholiques, lu ifs, Orthodo-
dal punto di vista letterario, ma inoltre pre­ xes. Protestants lisent la Bible . voi. I-III ed. du
Cerf, Paris 1970. Cfr. «Revue Biblique », 73 (1966),
mette una sintesi della storia d’Israele (pp. pp. 429-430; 74 (1967), pp. 593-594; 80 (1973), p. 632.
129-193) ed aggiunge un capitolo generale 13Tra le lodi che G. Casalis esprime per la Bibbia
sul messianismo (pp. 285-299) a conclusione di Gerusalemme si dice : «Vengono inoltre adottate
alcune ipotesi critiche ammesse da molto tempo dalla
dei profeti, che dispone secondo il loro ordi­ esegesi protestante, per esempio quelle che riguar­
ne storico. dano la composizione del Pentateuco, la pluralità
d’autori del libro d’Isaia, mentre invece per il NT
Sia Grelot come Harrington includono pu­ si resta ancora abbastanza timidi in quest’ambito »
re il NT e mettono l’accento principale sulla (Op. cit., p. 44).
dottrina teologica. 19Cfr. E. Oikonomos, Bibel und Bibelwissenschaft
in der orthodoxen Kirche (Stuttgarter Bibelstudien 81),
3) Recentemente ci giunge un grosso volu­ 1976, che presenta l’attuale esegesi ortodossa divisa
me dal titolo Lettura ecumenica della Bibbia n, tra la dipendenza dai Padri e la dipendenza dall’ese­
gesi occidentale moderna (protestante e cattolica).

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bibliografia

c) Ambiente tedesco (cattolico) formale della Bibbia (AT e NT)2I, pubblicati


tutti dalla « Katholisches Bibelwerk » di Stoc­
1) A. Deissler, professore di AT alla fa­ carda. Hanno il pregio della chiarezza didat­
coltà di teologia dell’Università di Friburgo tica e della brevità. Gli ultimi due sono pu­
(Germania)15, organizza i risultati recenti re corredati con molte illustrazioni.
dell’esegesi cattolica intorno ai due nodi fon­
damentali propri di un’« introduzione » : 1)
« Il problema degli autori dei libri dell’AT » d) Ambiente tedesco (evangelico)
(parte II), e 2) « I generi letterari dell’AT » 1) I due noti professori di AT della facol­
(parte III). Di fatto presenta un bilancio so­ tà di teologia evangelica dell’Università di
brio ed ordinato dell’« accoglienza » fatta dai Heidelberg H. W. Wolff22 e C. Wester-
cattolici, specialmente in Francia, delle tesi mann 23 hanno pubblicato due pregevoli « in­
critiche moderne, in seguito all’apertura de­ troduzioni », molto differenti nell’impostazio­
terminata dall’enciclica Divino afflante Spi- ne. Wolff presenta i vari complessi letterari
ritu (parte I). Il libro è nato da una serie storicamente distinti, eccetto i nostri deute-
di articoli soritti dall’A. nel 1962 per la ri­ rocanonici, alla luce di un tema biblico che
vista del clero « Anzeiger fiir die katholische vi appare dominante. Vi intercala la descri­
Geistlichkeit ». zione dei tre principali metodi esegetici: sto­
2) Uno schema più completo, triplice come ria della tradizione, critica letteraria e storia
quello dell’« Introduzione » di P. Grelot (cfr. delle forme; essi sono poi magistralmente as­
sopra, bl), lo ritroviamo nel libro di J. Schar- similati nell’esposizione generale. Il libro de­
bert, professore di AT alla facoltà di teologia ve essere letto con molta attenzione perché
cattolica dell’Università di Monacol6, come nella brevità e nella semplicità è denso e mol­
indica lo stesso sottotitolo: « Storia, autori, to ben informato.
messaggio ». Lo stile è distaccato ma denso. Invece Westermann cerca di far emergere
Si tratta di una raccolta di materiale, chiara la struttura unitaria che ogni libro biblico
e ordinata; belle le illustrazioni. possiede nella sua fase attuale, in base alla
3) J. Schreiner, professore di AT alla fa­ sua redazione finale. Si coglie così il movi­
coltà di teologia cattolica dell’Università di mento delle idee ed il messaggio teologico
Wùrzburg, ha curato un volume collettivo
che segue una formula un po’ diversa dalle
precedenti1718. Omettendo la questione stori­
15A. Deissler, L 'A ntico Testam ento nella recente
esegesi cattolica, LDC, Torino - Leuman 1968 ; ediz.
ca, considera soprattutto la teologia dei vari orig. 1963.
« scritti » dell’AT analizzati pure dal punto 16J. Scharbert, La Bibbia. Storia, autori, messag­
gio, Dehoniane, Bologna 1973 ; l’ediz. orig. è del '65.
di vista letterariols. Si considerano succes­ 17J. Schreiner (e coll.), Parola e messaggio. Intro­
sivamente, secondo l’ordine storico, il fahvi- duzione teologica e critica ai problemi dei Vecchio
sta, l’Elohista, Isaia, il Deuteronomio, Gere­ Testam ento, Ed. Paoline, Bari 1970.
mia, l’Opera storica deuteronomistica, Eze­ 18Nella prefazione si legge : «Ne è risultato così
un volume dalla configurazione originale. Non è una
chiele, il Documento sacerdotale (incluso nel semplice ’Introduzione’ nel comune senso della pa­
Pentateuco), il movimento sapienziale, l’esca­ rola, ma raccoglie tuttavia nelle linee essenziali ciò
che normalmente essa offre. Il più vicino termine di
tologia, l’apocalittica. Attraverso queste buo­ confronto potrebbe essere una teologia dell’AT » (Op.
ne monografìe si possono ben misurare le di­ cit., p. 8).
verse teologie maturate lungo tutto l’AT. In 19J. Becker, Com e si è form ato l’A ntico Testa­
mento?, Ed. Paoline, Catania 1971 ; l’ed. orig. è del
un’appendice (pp. 576-78) dedicata ai generi 1970.
letterari si spiegano i generi narrativi secon­ 20 D. Arenhoevel, Così nacque la Bibbia. Saggio
introduttivo all’Antico Testam ento, Dehoniane, Bo­
do la classificazione di O. Eissfeldt, da noi logna 1977.
sopra riportata. 21 G. Lohfink, Ora capisco la Bibbia. Studio sulle
form e letterarie delia Bibbia, Dehoniane, Bologna
4) Possiamo ricordare insieme tre libri, an­ 1977.
cor più divulgativi ma ben fatti, dei quali 22 H. W. Wolff, L 'A ntico Testamento. Introduzio­
due riguardano la storia della formazione del­ ne agli scritti e m etodi di studio, Morcelliana, Brescia
l’AT (J. Becker1920, D. Arenhoevel *), e l’al­
1974.
28C. Westermann, Primo approccio all'Antico Te­
tro (G. Lohfink) i generi letterari o l’analisi stam ento, Marietti, Torino 1977.

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bibliografia

che si snoda armoniosamente attraverso l’ar­ Qualche consiglio pratico


ticolazione stessa di ogni libro, rappresentata
I libri p r e s e n t a t i p u r nella loro somiglian­
visivamente in grafici che ne riproducono le
za, sono diversi; conviene sceglierne uno,
idee fondamentali. Si ha come un riassunto
ragionato dei libri biblici che ne mette in all’inizio, per meglio assimilare alcuni con­
evidenza i passaggi letterariamente e teologi­ cetti fondamentali. Trattandosi sempre di
camente più importanti24. « introduzioni », è necessario passare al testo
biblico, e verificare sperimentalmente il va­
2) Terminiamo con J. A. Soggin2526, profes­ lore delle spiegazioni critiche in esse presen­
sore di AT alla facoltà valdese di Roma, che tate. È importante sapersi attardare sul piano
scrive una vera « Introduzione » scolastica; letterario, perché solo così si percepisce nel­
pur essendo un’opera di origine italiana la le sue più recondite sfumature il senso reli­
collochiamo in questa sezione perché segue gioso e teologico della Bibbia. In questo mo­
l’impostazione dei manuali correnti soprat­ do ci si immerge nell’esperienza storica di
tutto in Germania; tra essi fa esplicito rife­ Israele, e quindi si coglie meglio il senso
rimento soprattutto a A. Weiser, Einleitung di un cammino, che è guidato da Dio senza
in das Alte Testament, Gòttingen 19666. Es­ che siano eliminati del tutto i condiziona­
sa si presenta perciò come « una storia lette­ menti culturali propri di un antico popolo
raria dell’AT... condotta con rigore scienti­ orientale.
fico ed aperta allo stesso tempo ai problemi
sia del credente che legge la Scrittura, sia del­ 24 Dice Westermann nella prefazione : «Quello che
la persona colta in generale ». guiderà il nostro cammino teso a familiarizzarci con
la Bibbia sarà piuttosto la ricerca del tutto, dell’in­
Riferisce ampiamente le controversie an­ tero, e, una volta individuato questo tutto, ci inter­
che più recenti in campo critico, tenendo par­ rogheremo su quale sia il centro di esso... Il singolo
testo biblico può essere inteso nel suo significato esat­
ticolarmente conto di numerose monografie to soltanto nel quadro totale di questo insieme e in
tedesche ed inglesi. Molto articolata è la trat­ rapporto al suo centro » (p. 10).
tazione sul Pentateuco (pp. 119-222), più li­ 25 J. A. Soggin, Introduzione all’Antico Testam en­
to. Dalle origini alla chiusura del Canone alessan­
neare quella riguardante gli altri libri. Im­ drino, Paideia, Brescia 1974; l’opera comprende, così,
portanti i capitoli di carattere generale sullo anche i deuterocanonici ed è molto più sviluppata e
rifatta (soprattutto per il Pentateuco e per il capi­
sviluppo preletterario del materiale biblico tolo introduttivo al profetismo) rispetto alla I4 ediz.
(pp. 91-115) e sul diritto d’Israele (pp. 207- divisa in due volumi del 1968-1969. E’ già stata tra­
224). Per ogni libro, oltre che parlare della dotta in inglese : Introduction to thè Old Testament,
London - Philadelphia 1976.
sua struttura e della sua origine, si descrive 26 II criterio selettivo che ho seguito mi sembra
pure il « pensiero », che corrisponde al con­ sulla linea di : AA.VV., Pour étudier la Bible, in
<tSeminarium » 16 (1976), pp. 308-321, spec. pp. 309-
tenuto teologico. 310 (« Il - Introduction à l’Ancien Testament »).

Esercizi Spirituali per Sacerdoti


Organizzati dalla « Lega Sacerdotale Mariana » avranno luogo due Corsi di Esercizi Spirituali per Sacer­
doti. nella Casa « Cuore Immacolato di Maria» a Re di Novara, ove gli ammalati iscritti al «Centro Volon­
tari della Sofferenza » svolgono il loro programma di Esercizi Spirituali e Giornate di Studio.
La tematica degli Esercizi si inserisce nei programmi della pastorale del dolore. La sofferenza, infatti,
prima di diventare strumento di grazia, va accolta e vista alla luce che Gesù le ha donato, chiamandola
dalla sua disperata inutilità e facendola diventare fonte positiva di bene.
TEMA DI FONDO: « La sapienza della croce nella mia vita e la collaborazione del sofferente al mio mini­
stero sacerdotale ».
I due corsi di Esercizi si svolgeranno nelle date seguenti:
Aprile: 2 sera-8 mattina.
Predicatore: Sua Ecc.za Mons. Tarcisio Carboni, Vescovo di Macerata.
Novembre: 12 sera-18 mattina
Predicatore: Sua Ecc.za Mons. Donato Bianchi - Arcivescovo di Urbino.
ISCRIZIONI: Vanno inoltrate direttamente alla Direzione della Casa « Cuore Immacolato di Maria » - 28030
RE (Novara). Tel. 0324/97020. I posti sono 80 in camere singole. Le iscrizioni saranno accettate in or­
dine di precedenza. Quota di Partecipazione. L. 6.000 al giorno.

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