Antico Testamento
11
'
GEREMIA
LAMENTAZIONI
A cura di Dean O. Wenthe
Edizione italiana a cura di Sever J. Voicu
Introduzione gen~ral~ di Angelo Di Berardino
Città.Nuova
Pubblicato per 1a prima volta da IntcrVarsity Press
Jeremiah, Lamentations
(Ancient Christian Commentary on Scripture, Ol<l Testatnent, XII),
curato da Dean O. Wcnthe
© 2009, Institute of Classica! Christian Stu<lies,
'
Thomas C. Oden e Dean O. ;Jifenthe.
Tradotto e pubµcato su autorizzazione della InterVarsity Press,
. P.O. Box 1400, Downers Grove, IL 60515, USA.
In sovraccopertina:
Veduta del/' abside
Ravenna, Chiesa di San Vitale.
Archivio Scala, Firenze.
Grafica di Rossana Quarta
ISBN 978-88-311-9397-9
La religione crL·tiana) in tutte le sue manifestazioni: ha bisogno del Libro per ec-
cellenza) la Bibbia 1• Quello che vi è scritto è la parte fondante del cristianesimo. Essa è
il referente costante nella storia delle comunità cristian~) in particolare nei primi seçoli
del loro sviluppo) ma anche dei fedeli di ogni tempo) che vogliono fare esperienza di
fede nel Dio di A.bramo e nel suo Figlio Gesù Cristo. Essa viene letta sia in privato sia
nelle comunità oranti: nelle _quali è per di più proclamata solennemente.
La Bibbia inoltre esiste anche come documento interpretato e utilizzato nei secoli.
Ogni lettut:a di tale testo: sctltto ma dinamico) significa continua interpretazione e
confronto con t'l presente vissuto dai lettori e dai credenti. La Bibbia può perciò essere
letta èome documento .storico) ·culturale e religioso) ma anche come un testo fondante
di tutta la cristianità che e.on essa si deve continuamente confrontare.
Generazioni di cristiani - e di ebrei per l'Antico Testamento - pregano) piangono
e gioi~cono da sempre leggendola: nelle grandi cattedrali, nella solitudine di_ una cella
monastica) nel deserto assolato delPEgitto) nt:ll'intimità di una famiglia o i:n comunità:
a volte anche inconsciamente ci accostiamo alla Bibbia alla luce di una lunga storia
scritta.e vissuta prima di noi. . . .
Ma la riscoperta del Libro suscita anche l)interesse alla storia del!' interpretazione
che nel temp9 e nello spazio si è data di esso.
L)esegesi biblica) nei primi secoli cristiani: era la base della predicazione) della
catechesi: della elaborazione dottrinale) del/' etica) delle istituzioni ecclesiali e della
liturgia) persino delle controversie. Per questo i testi biblz'a: si~ dell)Antico sia del
Nuovo Testamento, si rivelano indispensabili per la comprensione stessa della storia
del crùtianesimo. AnLhe l'arte cristiana antica era una rappresentazione di episodi
biblici a fini didattici: le pitture delle·catacombe) ad esempio) comunicavano un mes-
saggio biblico. Origene) quando comme?fta un te!1:to_ biblico) si pone ·soprattutto questa
domanda: «Che interesse ha per me questa storia?» (Omelia su Geremia .1, 2).
Lo studio dei Commenti patristici condotti sulla Scrittura per molto tempo è stato
trascurato perché lesegesi appariva troppo intessuta di interpretazioni allegoriche tal-
volta fantasiose) e perché considerata senza valore per lo ~tudio e la comprensione della
Scrittura stessa - oggi che possediamo altri str1:1-menti per una sua maggiore intelligenza
1
«Bibbia». è una parola di origine greca usata per designare l'insieme dei libri contenuti nella
Sacra Scrittura (Antico e Nuovo Testamento). Nell'antichità, fino alla fissazione del canone e anche
dopo, (il termine veniva adoperato per indicare semplicemente l'Antico Testamento nella sua triplice
divisione: Legge, Profeti e altri scritti. ·
6 Introduzione generale
contestuale .:. .. La storia del!' esegesi trovava un interesse esclusivamente storico: come
una sorta di archeologia interprètativa senza alcun rz"svolto sia per il presente} per la
vita delle 'comunità cristiane} sia per lo studio biblico. . · .
In realtà} anche se in qualsiasi scuola esegetica antica c'era un'attenzione alla in-.
terpr,etazione storica e filologica per la comprensione piena del senso biblico - l'alle-
goria oscillava secondo i tempi e z: luoghi predominando in ambiente alessandrino -} ·
la maggior parte dei testi conservati fino ai nostri giorni è frutto della predicazione
che mirava alla edificazione e alla formazlone cristiana del popolo cristiano} e non di
un'opera di studio o di ricerca. Dal!'esperienza quotidiana si evince che, ancor oggi,
ogni predicatore} nel!'ambito di una celebrazi·one liturgica} tende a una esegesi allego-
rica adatta al pubblico presente e alle circostanze di vita degli- uditori, forma comune
dell'antica esegesi: che è in misura ridotta anche ·del!' esegesi pastorale odierna ..
2
Introduzione all'edizione arriericana, p. XI.
Introduzione generale 7
•.
Ora Città Nuova aggiunge al suo catalogo la collana La Bibbia Commentata dai
Padri, edizione italiana dei volumi americani. Essa raccoglie la ricchezza seminata
in tante opere, spesso non facilmente accessibili: sia in lingua greca che latina, come
·nelle altre lingue cristiane: il copto, ·i'! siriaco e l'armeno. Ogni singolo libro biblico
viene commentato seguendo l'antica tecnica catenqria che fa scorrere, concatenati fra
loro, i brani che i Padri scris~ero o pronunciarono su ,quel determinato passo. I com-
menti patristici sono affiancati da altre fonti~ come le poesie di 'f,frem e di Prudenzio.
L'opera che qui si presenta è corredata da introduzioni: sommari e note, che guida-
no per i percorsi: t1lvolta tortuo~i,. delle interpretazioni. T uùavia il lettore moderno
rimane libero di intrattenere un contatto diretto con il testo e con l'esegeta antico.
Inoltre non tutti i lfbri biblici hanno un commento continuo; in tal caso·si è ritenuto
necessario ricorrere a un più ampio uso di opere di.diversa.provenienza. Le note, non
abbondanti: hanno lo scopo di contestualizzare quei ·brani che necessitano di una
chiarificazione.
Anche se l'interpretazione proposta da un autore cristiano dei primi secoli oggi
può d.' non essere più .accettata o ritenuta errata, il brano viene riportato perché si
"ascolti" la sua voce, perché se ne colga la m~ntalità e il suo tentativo interpretativo. I
commenti: sovente, venivano pronunciati difronte a una assemblea riunita in preghie-
ra e desiderosa di ricevere la parola di istruzione, di i'ncoraggi'amento e di consolazione
dell'omileta. Essa veniva ripresa da qualche stenografo, che registrava il sermone dalla
viva voce del predicatore; a noi il sermone è gz'unto talvolta rivisto dall'autore, talal- '
tra così come era stato predicato e senza alcuna revisione. Lo ste'nografo, che usava
un sùtema di scrittura veloce, si lz'mit{J.va in un secondo momento a trascrivere delle
note personali. Origene, secondo Eusebio, solo in età avanzata permise ai tachigrafi
· di trascrivere le sue omelie (Historia Eccl. VL 36, 1). Il vescovo rimaneva di fatto il
tractator divinorum eloquiorum (Contra duas epi. Pelag. IV, 8, 24), cioè l'interprete
qualificato nella spiegàzione della Scrittura al popolo cristiano. ·
Nelle assemblee liturgiche normalmente esùteva un ciclo continuo di letture di
un testo, a scelta del presidente, e che il predicatore commentava; non è facile rico-
struire questo ciclo, è parzialmente possibile solo per i grandi predicatori. Nel periodo
post-pasquale norn;ialmente si leggevano gli Atti degli Apostoli. Un'opera biblica ve-
niva letta a brani in occasioni success,ive e il predicatore allora svolgeva un commento
continuo. Naturalmente ogni predicatore ave1)a delle preferenze per opere bibliche da
com?JZentare per i fedeli. Nelle grandi feste il tema era d'obbligo.
La gran parte dei comme1Jti biblici non sono nati come opere scolastiche o di stu-
dio - come avviene normalmente oggi -, ma come omelie realmente predicate a cre-
denti che z'nteragivano con il predicatore con l'applauso, con il chiacchiericcio, con la
contestazione. L'omelia risente del dialogo diretto o indiretto con il pubblico.
Nella ·predicazione solitamente gli oratori citavano i passi biblici a memoria, op-
.pure utilizzavano delle antologie tematiche. ·Non di rado il predicatore improvvisava il
suo discorso di commento al brano biblico letto. Origene, in un sermone p'ronunciato
a Gerusalemme alla presenza del vescovo Alessandro, chiede·a lui quale pas'so deve
commentare della lunghissima lettura proclamata dal lettore (!'omelia sul Primo libro
dei Re): si scelse1di commentare solo 1 Re 25-28.
8 Introduzione generale
. .
3 Con il termine «Settanta» (Scptuaginta) s'intende la traduzione dei LXX, riferendoci alla totali-
tà dell'Antico Testamento in lingua greca. Tale traduzione greca, primo grande tentativo di esprimere
in un altro linguaggio il pensiero religioso ebraico per un'altra cultura, fu fatta in un arco di tempo
alquanto esteso. Tuttàvia, da parte ebraica, vengono fatte revisioni o «~dizioni" della tradu:done dei
LXX, come quelle di Teodozione, di Aquila (fine I secolo) e di Simmaco (fine II secolo).
10 Introduzione generale
si trovano divergenze di lz'ngua e di metodo in uno stesso lz'bro biblz'co sia perché ope-
ra di vari traduttori: sia perché emendato o completato con altre traduzioni. Il libro
di Giobbe, per esempio, il cui testo al tempo di O~igene era più breve, è stato da 'lui
completato con la versione di Teodozione. Cosa avvenne quando questo libro venne
tradotto in altre lingue? · ·
ANGELO Dr BERARDINO
INTRODUZIONE
·A GEREMIA E LAMENTAZIONI
1
Una notevole rassegl'la dell'esegesi apostolica si trova in R. Longenecker, Biblt'cal Exegesù in the
Apostolic Period, Granq Rapids 1975.
2
Cv 14, 25-26. .
3
T. F rance,Jesus and the Old Testament, Downcrs Grove 1971, p. 225.
12 Introduzione a Geremia e Lamentazioni
Geremia occupa un posto speciale tra i profeti di Israele. Non soltanto ,il corpus
profett'co che gli·è stato attribuito è il più lungo dell'Antt'co Testamen~o) ma· contiene
4 W. Horbury, Old Testament InterpreÙtion in the Writings o/the Church Fathers, in Mikra: Text,
Translation, Reading and Interpretation o/ the Ilebrew Bible in Ancient ]udairm and Early Christianity,
Philadclphia 1988, pp. 127-789.
5 Th.C. Oden, Ancient Chrt'stian Commentary on Scripture, promotional materials, Westmont
2014. «Inspirazione. Questa nozione non è ~tata oggetto né di teorie né di riflessioni, poiché l'autori-
tà della Bibbia era una premessa in<liscutibHe». ]." Grihomont, Scripture, Iloly, in Encyclopedia o/ the
Early Church, a cura di A. Di Berardino, New York 1992, col. 763. ·
6 R.L. Wilken, The Spirit of Early Christian Thought, New Haven 2003, pp. 76-77 .
., H.O. Old, The Reading and Preaching .o/ the Scriptures in the Worship o/ the Chrt'stian Church,
Grand Rapids 1998, I, pp. 19-83.
Introduzione a Geremia e Lamentazioni 13
anche un dettagliato resoconto della sua vita e delle sue e5perienze in un momento
. chiave della storia di Uraele: Come ha scritto lo studioso francese André Ridouard,
«l'intero fenomeno profetico costituisce in un certo senso la spina dorsale dell'Antico I
Testamento(. . .). E il profeta per eccellenza, colui che ci consente in qualche misura di
toccare con mano !'esperienza vissuta da quegli uomini e il loro ruolo storico è indiscu-
tibilmente Geremia» 8•
La principale caratteristica che contraddistingue Geremia è un appello alla peni-
tenza. E Dio definisce chiaramente la sua missione: «"Ed ecco oggi io faccio di te come
una città fortificatd, come un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda
e i suoi capz~ contrb i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Tifaranno guerra fna non ti ·
vinceranno, perché io sono con te per salvartl'. Oracolo del Signore» 9•
Questa vocazione profetica, che inizia nel 627 a.C., costringe Geremia a misurarsi
con la religiosità di Israele e con le_ sfide del momento storico. Il suo messaggio è un
richiamo a ritornare al Signore, alla Legge e alle.esigenze dell'alleanza 10• .
Il ministero di Geremia abbraccia il tumultuoso periodo che inizia con un. bar-
lume. di speranza dopo la riforma di Giosia (622 a. C.), ma finisce tragicamente con
un'apostasia generalizzata e con la caduta di Gerusalemme nel 586 a. C. La sua vita e
il suo messaggio presentano la parola di Dio a un popolo ostinato. Dio lo costringe a
rùpanere celibe11 e a compiere una serie di azioni simboliche per sottolineare l'appello
alla conversione, Coloro che, dal reloiakz'm ai suoi conterranei di Anathoth, se ne sen-
tivano offesi· hanno tentato più di una' volta di ucciderlo. L'ultima no#zia che abbiamo
di lui lo colloca in Egitto, dove, contro la sua volontà, alcuni lo avevano preso con sé
per. sfuggire alle rappresaglie babilonesi.
L'influsso e. il .ruolo di Geremia negli apocrifi de,!!'epoca del Secondo Tempio e
nei rotoli" di Qumran sono degni della massima attenzione12 ._Sebbene la comunità di
Qumran lo citi di rado, soprattutto nelle Hodayoth e in lHQ, non mancano le cita-
zioni testuali~ come vedremo in seguito. Tuttavia è molto più ampio il numero delle
opere ebraiche collegate al nome di Geremia. I Paralipomeni di Geremia e la Vita
di Geremia (II o III secolo d.C.), nonché passi di Eupolemo, di Filone e del Talmud
testimoniano l'importanza dl Geremia per la tradizione giudaica 13 .
Nel Nuovo Testamento Geremia viene menzionato esplicitamente tre volte. Par-
ticolarmente interessante è la citazione di' Mt 16, 13-14: «Essendo giunto Gesù nella
regione di Cesarea di F#ippz~ chiese ai suoi discepoli: ((La gente .chi dice che sia il Piglio
dell'uomo?". Risposero: "Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qual-
cuno dei profeti"».
8
Citato da W .L. Holladay, Jeremiah 2 (H.ermeneia), Minneapolis 1989, p. l.
9
Ger 1, 18-19.
10 Ger 21, 11 - 23, 8. La parola «ritorno» (shuv) viene utilh~~ata quarantotto volte in riferimento
Una rassegna dell'uso di Geremia nel periodo patristico rivela che vienè utilizzato
di" rado dai Padri Apostolici. .
I Padri Apostolici appaiono poco interessati d Geremia e, a differenza degli Ebrei:
non sviluppano i temi del giudizio e della restaurazione di Israele che sono centrali nel
suo libro, poiché la distruzione del Tempio di Gerusalemme ebbe un impatto soltanto
indiretto sulle comunità cristiane di origine pagana. Semmai: Geremia è stato utilh-
zato per la sua critica dei sacrifici in Israele (Ger 7, 21-23), che appare in unflort'legio
biblico utilizzato dalla Lettera di Barnaba (2, 5-8), al fine di dimostrare la superiorità
della /~de cristiana rispetto alla religione giudaica20• . .
Al tempo stesso parecchi autori più tardivi si distinguono per la misura in. cui
commentano e attualizzano Geremia.
• Origene (185-254). Si sono conservate venti omelie in greco e quattordici in la-
tino, pronunciate quando Origene er_a cinquantenne. Da esse emerge un Origene non
soltanto impegnato nellà ricerca esegetica, ma anchè in cerca di soluzioni per le.crisi
14
Ger 25-29;'Mt 23> 37 .
15
. Ger 1> 10; Mt 28, 19.
16
Ger31, 15;Mt2, 17.
1'I Ger 32, 6-9,• Mt 27, 9. .
18
R. Beckwith, The Old Tesiament Canon o/the New Testament Chure,h, Grand Rapids, 1985..pp.
63 -434. Si veda anche S.Z. Leiman, The Canonization o/Hebrew Scri'pture: The Talmudic and Midrashic
b'vidence, «Transactions of the Connecticut Academy of Arts and Sciences 47», Hamden 1976.
19
R. Beckwith, Old Testament Canon, cit., p. 4)7.
20
A. Siedlecki, ]eremiah, cit., p. 566.
\ Introduzione a Geremia e Lamentazioni 15
della sua comunità e di un contesto per le sue proprie opinioni teologiche. Si tratta di
una sorta di compendio delle sue posizioni sulla dottrina e sulla filosofia cristiana. Ge-
remia fa la sÙa comparsa in un momento cruciale della storia di Israele, al tempo della
prigionia in Babilonia. Dal canto suo, Origene viveva una stagione critica.della storia
della Chiesa, che era perseguitata dal potere romano, ·.e nelle sue omelie evoca spesso
temi come la conversione, il pentimento, il giudizio, il progresso spirituale, il potere del
male, il significato della salvezza e il ruolo di Cristo 21 • .
I .
21
La traduzione italiana delle Omelie su Geremia di Origine è stata pubblicata in TP 123, con
introduzione di Luciana Mortari. Si vedano anche la traduzione e il comJ11ento di John Clark Smith,
Origen, Homilies on ]eremiah:· Homily on 1 Kings 28; «The Fathers of the Church 97», Washington
1998.
22 Il commentario di Te<loretÒ non è stato reso in italiano. Le nostre traduzioni si fondano sul
testo greco pubblicato ·in PG 81, 495-806. ·
23 CCL 80. . . .
24
Non esiste una traduzione italiana del Commentario su Geremia di Girolamo. I passi qui ripor-
tati sono stati tradotti dall'edizione di CCL 74. '
25
PG 70, 1452-57.
26
ESO Syr. II, pp. 98-162.
16 Introduzione a Geremia e Lamentazioni
Gerem.ia· è inoltre una ricchissima fonte di temi e di testi ripresi dai Padri del-
la Chiesa. antica per rispondere ai problemi pastorali e teologici del loro tempo. Ad
esempio, Giustino e Ireneo ricorrono a Ger 2, 12-13 per definire .l'identità cristiana
nei confronti di Ebrei ed eretici. Atanasio usa Ger 2, 13 nelle controversie trinitarie,_
applicando il versetto al Padre «fonte di acqua viva». Poiché il Figlio è vita27, è assurdo
a/fermare, come fanno gli Ariani: che «c'è stato un tempo in cui non è esistÙo», perché
ne discenderebbe che il Padre è una fonte asciutta, priva di vita28•
.Girolamo considera la profezia della distruzione di Gerusalemme e il ritorno
dall' e#lio come premesse tipologiche29•
In varie occasioni Gir~lamo sottohnea il duplice e persino triplice significato dei passi
nei quali il profeta descrive la restaurazione di Israele. Nella loro visione, preliminm:e
ma perfetta, del ritorno degli ebrei dal!' esilio babilonese alla Terra promessa, i profeti
riferivano questo ritorno anzitutto al primo avvento di Cristo e al tempo della Chiesa,
ma anche alla seconda·venuta. La profezia di Ger 31, ·8 «Ecco, li riconduco dal paese
del settentrione e, li raduno dalt estremità della terra ... » si è compiuta al momento del
ritorno da Babilonia a Gerusalemme sotto.Ésdra soltanto .in maniera tipica, «perché
allora non tutto ciò che leggiamo è accaduto», mentre gli ebrei nçm sono in grado.di
dimostrare che le profezie si siano veramente realiZzate in quel!'occasione. Queste
profezie, «sebbene si siano·avverate in maniera simbolica e tipz'àz dopo il ritorno dal
paese.dei Caldei~ quando il popolo tornò in Giudea per ordine del re Ciro»; sono state
compiute spiritualmente in Cristo ·e negli apostoli in man_ierd più vera e piena30• .
I Padri u_sano spesso Ger 5, 8 e la sua deserizione di stallo~ifocosi per denuncia-
re l'immoralità (Cirillo di Gerusalemme; Catechesi· 9, 13; Ireneo, Contro le eresie
5, 8, 3). L'appello a un compàrtamento degno ·si fonda su Ger 9) 23-24 (Cipriano,
Te~timonia contto gli Ebrei 3, 10). . .
In un passo molto suggestivo, Origene riflette su Ge\ 20, 7 e a/ferma che, come un
·buon padre, Dio guida un bambino verso la beatitudine ultima a dijpetto degli eventi· ) .
concreti (Omelie su Geremia 19, 20). Da Ger 23) 24 .Gregorio Nazianzeno ricava
una spiegazione sugli aspetti incomprensibili della natura di Dio (Orazione teologica
2, 8-11). ' . .
Al pari degli' autori neotestamentari: G'er 3 t 31-34, con ·ta sua profeziq di una
«nuova alleanza», offre lo spunto per riflessioni teologiche, e questo tema viene svilup-
pato ampiamente da Ireneo (Contro le eresie 4, 9, 1; 4, 33, 14), da Cipriano (Testimo:.
nia 1, 11) e da Agostino (Lo Spirito e la letter~ 32-42).
27
Gv14, 6.
28
Difesa della definizione di Nicea 3, 12; Contro gli Ariani 1, 19; cf. Ch. Kannengiesser, Handbook
o/ Patristic Exegesis: The Bible in Ancient Christianity, Leiden 2004, p. 314.
29
Il Commentario su Geremia è l'ultimo lavoro di Girolamo sull'Antico Te.stamento. Iniziato ~el
414 o 415, è stato interrotto dal coinvolgimento di Girolamo nella controversia antipelagiana ed è ri-
masto incompiuto. Cf. anche D. Brown, Jerome and the Vulgate, in A History o/Biblica! Interpretati~n,
I, ed. AlanJ. Hauscr - Duane F. Watson, Grand Rapids 2003, p. 367. . ·
30 B. de Margerie, An Introduction to the Ht'story o/ Exege"sis, II: The Latin Fathers, Pctcrsh~m
1995, p. 138.
Introduzione a Geremia e Lamentaz,ioni 17
(
Per Basilio di Cesarea e per Clemente Alessandrino) Gere'1'71:ia è una fonte di esor-
tazioni etiche; In particolare) Basilio si sofferma sugli aspetti morali ed etici del libro)
rinviando a Geremia 5) 8) dove individua) come altri Padri: un)immagine allegorica
dell'infedeltà di Israele e una condanna degli eccessi sessuali3 1• Analogamente) !Piega
la menzione della vicinanza di Dio ,in Ger 23) 23 come un incitamento a comportarsi
con la consapevolezza che ogni azione avviene alla presenza di Dio (Regole lunghG! 5)3 2 •
Dal canto suo, Ambrogio considera Geremia un intercessore nobile e giusto per il
popolo: «Geremia il profeta al quale il Signore nostro Dio aveva comandato "Non pre-
gare ?er questo pogolo". (Ger 7) 16), nondimeno pregò e otte~ne il pe~dono. In q~esta
maniera) la preghiera di 11n veggente tanto grande) per la sua intercessione profetica ha
ottenuto la compassione del Signore» 33 •
.I PADRI E LE LAMENTÀZIONI
persino la parziale esperienza del credente del!' immortalità in questa vita (Com1nento
a Matteo 15, ·2). Comunque, il Dottore Alessandrino applica 'il passo, con qualche
esitazione, alt'esperienza attuale del cristiano: «La sua ombra, nella quale viviamo in
mezzo alle nazioni>>, viene contrastata con l'ombra della Legge in cui vivono coloro che
non sono sta# salvati. Nell'ombra, il credent~ partecipa a Cristo come verità, cammi~
no e vita, ma in modo attenuato, poichiattende ancora la perfetta redenzione futura
(Commento.al Cantico 3)34•
Nel libro di Geremia si registrano notevoli divergenze fra t'l testo eb~aico e la tra-
duzione greca dei Settanta. Il testo masoretico è pzù lungo di circa 2700 paro~e rispetto
al greco, equivalenti Circa a un ottavo de/!'estensione complessiva del!' ebraico. Questa
differenza equivarrebbe a drca sei o sette capitoli in meno35 . ·
Altre dif/erenze,importanti riguardano l'ordinamento.del testo. Gli oracoli contro
le nazioni seguono un ordine diverso nelle due tradizioni. In ebraicq si trovano a metà.
del libro, mentre in greco sono alla fine. Si noti però che le parti pÒetiche sono molto
si.mi!~ sebbene i passi più lunghi del!' ebraico appaiano come prosa. La tavola I (nella
pagina a fianco) mette a confronto le differenze tra l'ebraico (TM) e il greco (LXX)3 6•
Le opinioni degli studiosi. divergono, ma è stato ipotizzato che il greco abbia con-
servato la forma più antica37 • Un importante fattore che incide sull'analisi delle diffe-
renze tra l'ebraico e il greco sono i rotoli di Qumran. «È ormai chiaro. che entrambe
le forme, lunga e breve, circolavano nella comunità di Qumran: e che, quindi: il testo
masoretico e la Settanta rappresentano due recensionz'.diversè del testo ebraico»38•
Un aspetto importante dèlla storia testuale di Geremia è che nel libro stesso si
afferma la necessità di una seconda. edizione. «Il re .sedeva nel palazzo d'inverno - si
era al nono mese - con un braciere acceso davanti. Ora, quando !udì aveva letto tre o
quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le getta.va nel fuoco sul
braciere, finché l'intero rotolo non fu distrutto nelfuoco del bradere» (Ger 36, 22-23).
Quali che posst,lno essere gli ostacoli storici cui è andato incontro il libro di Ge-
remia, due costanti sono evidenti. Anzitutto, i contenuti delle fqrme ebraica e greca
sono notevolmente concordi~ nonostante la loro diversità; vale a dire che non ci sono
differenze o contrasti di ordine teologico. E, in secondo luogo, né le varianti né gli
:,postamenti incidono sulla dottrina 9 sugli eventi raccontati.
34
Ch. Kannengiesser, Handbook o/ Patristic Exegesis, cit., p. 316.
35 A.K. IIarrison, Introductt'on·to the Old Testament, Grand Rapids 1969, p. 817.
36 J.B. Lundbom, ]eremiah, Book o/, in The Anchor Bible Dictionary, New York 1992, p. 708.
37
G. Janzen, Studies in the Text o/ ]eremiah, «Harvard Semitic Monographs 6», Cambridge,
Mass. 1973. Una dettagliata analisi della Settanta si trova in K.H. Jobes - M. Silva, Invztation to the
· Septuagint, Grand Rapids 2000.
38
· J.A. Thompson,,The Book o/]eremiah, GrandRapids 1980, p . 119. Per un'analisi particolareg-
giata, cf. E. Tov, Textual Criticismo/ the Hebrew Bible, Minneapolis 1992, pp. 319-326; 'J.'he Septuagint
Translatkm o/Jeremiah and Baruch, «Harvard Semitic Monogi:aphs 8», Missoula 1976.
\
"
Introduzione a Geremia e Lamentazioni 19
Tavola I
TM . LXX
1 - 25, 13a . · 1 - 25, 13a
25, lJb-38 32, 13b-38'"
26 33
.
2] 34'"
{ 28 35
I
'
29 36'"
30 37:c
31 38
32 39
: '
33 40'"
. 34 41
35 42
' 36 43
37 44
38 45
39 46*
40 47
41 48
42 49
43 50
44 51, 1-30
45 51, 31-35
46, 1-26 Egitto 26, 2-25
46, 27-28 26, 27-28 ;
47 Fikçtei 29
48 Moab 3i-::
49, 1-6 Ammon 30,. 17-21122
49, 7-22 Edom 30, 1-16
49, 23-27 Damasco 30, 29-33
49, 28-33 Cedar 30, 23-28
. 49, 34-39 Elam 25, 14-20i:;'<
50-51 Babilonia 27-2~:;':
' ,
Sotto molti' aspetti: l'uso dell'Antico Testamento nella Chiesa presenta gN stessi
problemi descritti da fohn Bright nel 196739 : se l'Antico Testamento viene visto sol-:
tanto come una prefigurazione, allora il suo compimento lo rende obsoleto. Ancora
più problematicq è l'idea che il Dio dell'Antico Tes:tamento sia separato e distante dal
·Regno di Dio annunciato e i·naugurato.da Gesù.
L'affermazione di Adol/ von Ilarnack esprime senza veli il dùagio di molti nei
confronti dell'Antico Testamento: «Il rifiuto dell'Antico Testamento nel II secolo è
stato un errore che la Chiesa ha giustamente rigettato; conservarlo nel XVI secolo era
un condizionamento che la Riforma non è riusàta a evitare; ma conservarlo dopo il
XIX secolo in seno,_ al protestantesimo come un documento. canonico è il frutto di una
paralisi religiosa ed ·ecclesiale»40•
Questa citazione è molto estrema, ma sottolinea il problema deriv{lnte dal!' uso
de,ll'Antico Testamento che ha contrassegnato la ricerca recente e persino la vita della
Chiesa. · ·
L'Antico Testamento è la fonte del lessico, del mondo concettuçile, della gramma-
tica e della sintassi della cristologia del Nuovo Testamento. In qu~nto ambito semanti-:
co nel quale Gesù di Nazaret è stato percepito e compreso, rimane fondamentale per la
Chiesa per poter. confessare che Gesù è.il CriSto41 • I Padri rendono visibili le ricchezze
esegetiche che derivano dal fatto di· considerare le sacre Scritture dell'Antico e del
Nuovo t'estamento come un bellissimo arazzo che, nonostante le sua diversità, mostra
l'unica santa Trinità con ispirata chiarezza. .
La serie BCP presenta il consenso della tradizione esegetica che considerava il
Dio uno e trino come i'l centro di entrambi i Testamenti. Un'osservazione di John L.
Thompson sottolz'nea ·i benefici di seguire le orme di ques(i an,tichi percorsi esegetici:
C'è indubbiamente qualcosa di inatteso nell'idea che noi,non conosciamo compiu-
tamente il senso della Bibbia finché non sappiamo qualcosa di ciò che la Bzbhia.ha
significato in passato. }n particolare, ai protestanti JJUÒ sembrare insolito, ;o forse an-
che pericoloso, so'stenere che, una corretta comprensione delFautorz'tà suprema della
Bibbia possa condurre a una più profonda conoscenza della tradz'zione cristiana e della
storia deltinterpretazione e non allontanarci da essa42 •
Thomas Odef! ha reso alla Chiesa un servizio molto importante ~el recuperare il ·
consenso ecclesiale nell'appropriazione e nel!'applicazione dei testi bi~lici.
Desidero ringraziare il rev.do ]oshua.Haugen e il seminarista Seth Mierow per
avermi aiuta/o a raccogliere il materiale patris#co. Un ringraziamento particolare va
al rev.do Robert Smith, bibliotecario per le risorse elettroniche del Concordia Theo-
logical Seminary,
.
il quale, con la sua esperienza, ha con'tribuito in misura significativa
.
alla redazione dei titol~· a Joel Elowsky per la pazienza, per l'incoraggiamento e per
le competenze e.ditoriali. Infine, a Thomas Oden per avermi invitato a partecipare a
questo progetto tanto ambizioso e ricco dal punto di vista teologico.
DEAN O. WENTHE
I •
; '
\ GEREMIA
LA VOCAZIONE DI GEREMIA . .
DAL GREMBO DI SUA MADRE
2
Al tempo di GJosia dai cui libri ho già tratto alcune citazio-
ni. Fu profeta mentre in Gerusalemme re-
Geremia è. uno dei profeti maggiori gnava Giosia e a Roma Anco Marzio, poco
prima della conquista della Giudea. Pose
Il profeta Geremia·è, come Isaia, dei termine alla sua profezia cinque mesi do-
maggiori, non dei minori, come gli altri, po la conquista, come rileviamo dal suo
26 Geremia
libro. Si aggiunge a lui Sofonia, uno dei Consacrato dal grembo di sua madre
~inori. Anche egli infatti die;;e di aver pro-
fetato al' tempo di Giosia, ma non speci- Dio non aveva scelto Geremia sen-
fica fino a quando. Dunque Geremia ha za fondamento, ma perché lo conosceva.
profetato non solo al tempo di Anco Mar- Vedi che si dice che Dio conosceva e poi
zio ma anche di Tarquinio Prisco, che fu l'ha consacrato, poiché conosce ogni co-
il quinto re di Roma. Egli infatti, quando sa .Prima chè avvenga. Utilizzò il t~rmine
avvenne la conquista, aveva già comincia- consacrato nel senso di «designato». Poi
to a regnare. Dio menziona anche il compito al qua-
Agostino, le l'aveva destinato: Ti ho stabilito profe-
La città di Dio 18, 33, 1 ta delle nazioni (Ger 1, 5). Quindi pro-
fetizza non soltanto riguardo al destino
degli Ebrei ma anche delle altre nazio-
ni. Risposi: «Ahimè, Signore Dio, ecco io
La famiglia ·del re Giosia . non so parlare, perché sono giovane» (Ger
·Il padre del re Giosia era Ainon, uo- i, 6). Il profeta riconosce colui che gli
mo empio. Suo nonnq era Manasse, che parla. Per qu.~sto 1notivo gli si rivolge uti-
aveva ammaestrato il. paqre di Giosia lizzando un titolo che indica potere. Ri-
nell'empietà. Giosia, invece, prese la stra- corda che quando l'egregio Mosè parla-
da opposta, parteggiando per la pietà. Ma va e volle apprendere il nome divino, il
·i suoi figli disprezzarono la virtù del loro Signore gli disse: là sono colui che sono.'
padre e imitarono l'empietà dei loro ante- (Es 3, 14). Geremia imita la timidezza di
nati. Per questo motivo, sapendolo in an- Mosè dicendo che la giovinezza non è ca-
ticipo, il Dio di tutti scelse il profeta nel · pace di profezia. Tuttavia, il Signore gli
tredicesimo anno del regno di Giosia e gli richiede di non prendere a pretesto la sua
ingiunse di predire le calamità che si sa- giovane età, ma di fare ciò che gli Viene
rebbero abbattute sulla città e sul popolo. detto. ·
Teodoreto, Teodoreto,
· Su Geremia 1, Argomento Su Geremia 1, 1
5.Prima di formarti nel grembo ma- Dio si prende cura dei deboli
terno, ti ho conosciuto, prima che tu . '
1, 27), né alcuna parte del loro corpo al scelse fin dal seno di mia madre e mi chi·a-
principio fu creata impura. mò con la sua grazia si compiacque di rive-
Cirillo di Gerusalemme, lare a me suo Figlio perché'lo annunziassi
Catechesi 12, 26 in mezzo ai pagani (Gal 1, 15-16). Pari-
menti Giovanni Battista fu consacrato nel
grembo, dove ricevette lo Spirito Santo e
<;;eremia e Giovanni nel grembo sussultò e parlò per bocca di sua\ madre
(cf. Le l, 41-44). Anzi, quando il Signo-
Sembra che non si debba assoluta- re afferma d'i ho stabilito profeta delle na-
mente tacere nelle lodi di Giovanni, che, zioni (Ger 1, 5), vuole chiarire che in lui
.cioè, non ancora ·nato, già profetizza; e, lcgger~mo il profeta ·che non profetizzerà
anco.r a nel grembo materno, poiché non soltanto su Gerusalemme, ma anche sul-
poteva con la voce, annuncia con la sua la moltitudine di tutte l~ naziòni. Alcuni
esultanza la venuta di Ctisto. Dice infat- l'hanno inteso del Salvatore, che è stato
ti Elisabetta a santa Maria: Non appena si profeta per le nazioni e ha chiamato tutti i
è udita la voce del tuo saluto, il bimbo ha . popoli per mezzo degli apostoli. Poiché è
esultato di gioia riel mio grembo (Le 1, 44). certamente .vero che, pri~a che fosse for-
Esulta dunque Giovanni prima di nascere mato nel grembo di sua madre e prima di
e prima di riconoscere con gli occhi l'a- uscirne, era stato consacrato nel grembo
spetto del mondo, già in 'spirito riconosce e<l era nÒto al Padre, lui che veramente è
il Signore del mondo. A questo proposito sempre nel Padre e· il Padro è sempre in
penso si accordi l'affermazione profetica lui (Gv 10, 3.8; 14, 10-11).
che dice: Prima che io ti/ormassi-.nel grem- Girolamo,
bo, ti ho conosciuto,- e prima che tu uscissi Sei libri su Geremia 1, 2, 1-3
alla luce, ti ho santificato (Ger 1, 5). Perciò
non dobbiamo meravigliarci che, gettato
nel carcere da Erode (cf. Mt 14, 3 ), pur in
La forza del battesimo
catene abbia sempre fatto conoscere Cri- ..
. sto ai suoi discepoli, dal momento che, an- I figli della promessa (Rm 9, 8) rina-
che·rinchiuso nel grembo, proclamò il me- scono mediante lo Spirito Santo, non nel
desimo Signore con i suoi movimenti. seno carnale, ma per la potenza dcl batte-
Massimo di Torino, simo. Per questo motivo, Davide, che era
Sermone 5, 4 certamente figlio della promessa, dice a
Dio: Le tue mani mi hanno fatto e mi· han-
no modellato (Sa! 119, 73 = 118, 73 LXX).
Consacrato nel grembo E il Signore dice a Geremia: Prima di/or-
marti nel grembo materno, ti conoscevo
Non che Geremia esistesse prima di (Ger 1, 5).
essere stato concepito, come opinano al- Leone Magno,
èuni eretici, ma il Signore prevedeva che · Lettera 15., 1O
Geremia sarebbe arrivato, il Signore per il
quale ciò che ancora non esiste è già pre-
sente, secondo dò che di lui dice l' aposto-
La duplice nascita di Cristo
lo: Chiama altiesùtenza le cose che ancora
non esistono (Rm 4, 17). D.o bbiamo pe- Anzitutto, attestiamo che è nato due
rò comprendere la consacrazione di Ge- volte, prima nello spirito, poi nella carne.
remia nel grembo anche alla luce della Sta detto in Geremia: Prima di formarti
parola dell'apostolo: Quando colui che mi nel grembo materno, ti conoscevo. E anche
La vocazione di Geremia dal grembo di sua tn{ldre (1, 1-5) 29
colui che è stato benedetto pr.ima della sua ro di tua madre (Ger 1, 5) (. .. ). Se que-
nascita (Ger 1, 5 LXX), ciò che si è awe·- ste espressioni sono applicate alle creature
rato soltanto con Cristo. l
e, d'altro canto, a proposito del Figlio le
Lattanzio, Scritture dicono sempre, allora, o nemici
Le istituzioni divine 4, 8 <li Dio, il Figlio non è nato dal nulla né in
alcun modo fa parte delle creature, ma è
immagine del Padre ed è Logos ·eterno né
L'incarnazione e le due nature in mai ci fu un tempo in cui' non esisteva, ma
· Cristo , · è sempre in quanto eterna irradiazione (èf. .
. . ll h .. . Bb l, 3) di una luce eterna.
D zo nessuno . o a mai vzsto, se non
1 ,Atanasio,
il Figlio unigenito, che è nel seno del Pa- Trattpti contro gli' Ariani 1, 13
dre (Gv 1, 18). Come dunque per «seno
spirituale del Padre» si intende, per co ..
sì dite, l'intimo recesso dell'amore e del- . La p.r~esistenza di Cristo
la natura del Padre, nel quale è sempre il
Figlio, così anche il grembo del Padre è Tuttavia, perché imparino quanto è
quello dell'interiore segreto spirituale dal vana e facile a risolversi la questione de-
quale, come da un ventre materno, è stato gli Ariani, anche se in questo che dico non
generato il Figlio. (... ) Di lui il Padre dice c'è niente che si possa applicare né alle co-
per bocca del profeta Geremia: Prima di se umane né alle cose divine, tuttavia inse-
f armarti nel grembo materno, ti conoscevo, gnerò che alcuni uomini prima di nascere
prima che tu uscissi alla luce, ti avevo con- esistevano. Altrimenti neghino che Gia-
sacrato (Ger 1, 5). Il profeta dunque affer- cobbe sia stato santo ancor prima di na-
. rriò in Cristo la duplice sostanza, della di- scere, egli che soppiantò il fratello quando .
vinità e della carne, l'una prov~niente dal si trovava ancora nell'oscurità del grembo
Padre, r altra dalla Vergine, in modo tut- materno (Os 12, 4); dicano che non lo sia
tavia che egli non fosse privo della propria sta~o Geref!1ia prima di nascere, ~l quale
natura divina, pur nascendo dalla Vergine viene detto: Prima di formarti nel grembo
e trovandosi in un corpo. materno, ti éonoscevo, prima che tu uscissi ·
Ambrogio, alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito
I patriarchi 11, 51 profeta de,lle nazioni (Ger ·l, 5). (. ..) Che
significa prima che fosse generato non era?
Forse che il Padre ricevette un detèrmina-
Contro gli A~iani to ten:ipo per il suo concepimento, in mo-.
do che il tempo precedesse il Figlio?
A. proposito di Geremia il Signore di- Ambrogio,
ce: Tl conosco prima di plasmarti nell'ute- La fede 4, 9, 112-115
APPELLO DEL GIOVANE GEREMIA ALLE NAZIONI
. I
che sono stati distrutti, abbattuti e dispersi (Girolamo). Coloro che sono stati scelti da Dio
per proclamare la sua parola sono stati designati mediante una rivelazione particolare (Gre-
gorio Nazianzerio).
6 Sono giovane messa e una forza superiori alla sua età (cf.
Ger l, 8-10). · .
Geremi.a non è stato mosso da orgo- Gregorio Nazianzeno,,
glio · 1 · Discorso 2. Sulla sua fuga 114
·. ~ A~br?gi<;> chiarisce che la variante «giogo pesante» non si trova nel testo autentico delle
Lamentazioni. S1 tratta probabilmente di un'armonizzazione con altri passi veterotestamentari come
1 Re 12, 3 (3 Re 12, 3 LXX). . '
Appello del gi9vane Geremia alle nazioni (1, 6-10) 33
9
Il Signore stese la mano e mi toccò Ecco, io f!Zetto le mie parole sulla tua bocca
la bocca · (Ger 1, 9).
Tertulliano,
La parola .di Dio ~ come il fuoco Contro.Prassea 22
2
Questa letterà si conserva soltanto in latino, tra le lettere di Girolamo, Lettera 90.
34 Geremia
lz're, per distruggere e abbattere, per edifica- · Geremia annuncia il giudizio di Dio
re e piantare (Ger 1, 9). su tutti gli increduli
\
Origene,
Contro Celso 4, 1 È importante osservare che dopo
quattro motivi di tristezza compaiono due .
motivi di gioia. Il bene non può essere edi-
ficato se il niale nori è stato distrutto, né
10 Per distruggere e abbattere) per edi- si può piantare il meglio se il peggio non
. ficare e piantare è stato sradicato. Infatti, ogni pianta, che
non è stata piantata dal Padre mio celeste~
Le cure per la virtù verrà sradicata (Mt 15, 13) e ogni casa le
cui fondamenta non poggiano sulla roc-
Occorre sapere che bisogna affaticar- cia ma è costruita sulla sabbia è sconvol-
si con ben maggiore impegno nell'espelle- ta e distrutta dalla parola di Dio (cf. Mt
re i vizi di quanto occorra adoperarsi per 7, 25-26). Ma ciò che Gesù brucerà con
acquisire le virtù.· Una tale asserzione non il soffio della sua bocca e distruggerà in
è frutto di una mia congettura, ma è un concomitanza con la sua presenza (cf. 2 ·
insegnamento dettato da colui che, unico, Ts. 2, 8)', cioè tutte le dottrine sacrileghe e
conosce le forze e le condizioni delle sue perverse, le distruggerà per sempre. Inol-
'creature. Ecco, egli dice, io ti ho costituito tre, deporrà e disperderà tutti coloro .che
oggi sopra i popoli e sopra i regni per sra- si alzano contro la conoscenza di Dio, fi-
dicare e per demolire, per distruggere e per dando invece nella 101;0 sapienza, che è
abbattere, per edificare e per piantare (Ger stoltezza davanti a Dio (cf. 1 Cor 3, 19),
1, 10). E di fattp il profeta dichiarò che e così le-dimore inferiori saranno prepa-
quattro sono gli elementi necessari per l' e-: . ra~e per loro e coloro che sono conformi
spulsione delle cose nocive, e cioè «sradi- alla.verità della Chiesa, essendo stati pri-
care, demolire, distruggere e abbattere», ma distrutti e sradicati, saranno piantati e
mentre, per acquisire le virtù e assicurare collocati nei luoghi più elevati, e si avve-
i requisiti della giustizia, egli fecè parola rerà ciò .che ha detto l'apostolo: Voi siete
unicamente di queste condizioni:«<edi:fica- campo· di DiQ, edificio di Dio (1 Cor 3, 9).
re e piantare». Ne risulta perciò che è ben' Secondo molti questo passo si applica al-
più difficile divellere e sradicare le innate la ·persona di Cristo, poiché il nome Gere-
passioni del corpo e dell'anima di quanto mia significa «le altezze ·del Signore», il Si-
lo sia inserire e piantare le virtù spirituali. gnore che ha distrutto i regni del diavolo, .
Giovanni Cassiano, il quale glieli aveva mostrati da un monte
Con/erenze ai monaci 2, 14, 3 altissimo (cf. Mt 4, 8), e ha distrutto an-
che la potenza.dell'avversario, annullando
sulla croce il documento scritto contro di
La predicazione della Legge e del n.o i (cf. ·Col 2,. 14). Di queste cose si parla
anche nei Salmi, secondo la verità figurata
Vangelo della storia. Perché le genti" sono in tumul-
Se non ci fosse nessuno che è di- .to e i.popoli cospz'rano invano? Insorgono
~trutto per essere edificato, Geremia ·n on i re ,della terra e i principi congiurano in-
avrebbe udito le parole: Ecco, ti ho stabi- sieme contro il Signor~ e il suo consacrato
lito per la distruzione e per la ·edificazione (Sal 2, 1-2). La Chiesa di Dio è piantata ed
(cf. Ger I, lQ). · edificata per coloro che sono stati sradica-
Agostino, ti, distrutti, abbattutti e perduti (cf. ·Ger
EsposzzionisuiSalrni88/1,3 1, 10). Ma, riguardo a Geremia, non c'è
Appello del giovane Gereniia alle nazioni (1, 6-10) 35
motivo per dubitarne, poiché leggiamo in primo aveva udito la· voce divina ed era
seguito che aveva preso una coppa piena stato purificato da un carbone ardente per
di vino e a tutte le nazioni è stato ordina- la sua missione profetica; il secondo è sta-
to di berne (cf. Ger 25, 15 = 32, 1 LXX). to conosciuto prima di essere formato e
Girolamo, santificato prima di nascere. Anche Paolo,
Sei libri su Geremia 1, 6, 1-5il quale sarebbe diventato il grande mes-
saggero della verità e il maestro dei Gentili
nella fede mentre era ancora un persecu-
Gli emissari di ~io sono stati santi- tore, ·è stato attorniato da una luce ·e rico-
nobbe colui che stava perseguitando (cf.
ficati . " At 9, 3-5), ricevendo il suo eccelso mini-
Inoltre, 1saia ha visto la. gloria dei · stero e rìempiendo ogni udito e ogni men-
serafini (cf. Is 6, 1-7) e, dopo di lui, Ge- te con !I Vangelo.
remia, al quale era stato dato un grande Gregorio Nazianzeno,
potere contro le nazioni e contro i re. Il ·Discorso 18. Sulla morte del padre 14
\
..
Mifu rivolta questa parola del Signore: «Che cosa vedi: Geremia?». Ri-
sposi: «Vedo un ramo di mandorlo». Il Signore soggiunse: «Hai visto bene,
. I
11 12 13 19
- Il ramo di mandorlo - La pentola bollente.del giudizio
Geremia ha visto Ge&Ù come · un Giudizio
ramo di mandorlo Anche il·beato Geremia ha visto una
Il nostro bastone è. la parola cli Dio, caldaia bollente inclinata verso settentrio-
Gesù Cristo, che Geremia aveva visto co- ne .(cf. Ger l, 13 ). Con ciò indica che Ma-
me un ramo di mandorlo (cf. Ger 1, 11). nasse si riprenderà la sua terra, Èfraim
Quindi chi risparmia.a suo figlio una paro- recupererà il suo passato potere e Giuda
la di rimprovero lo odia. Insegnate quindi sarà detto nuovàmente re di tutti, mentre
la parola del Signore ai vostri figli. Puniteli i Moabiti saranno loro soggetti, spettatori
con la frusta (cf. Sz'r 30, 1). Sottometteteli della loro potenza invincibile (e non sol-
c~>n ~a vostra parola di pietà fin dall~ loro ,tanto loro, ma anche gli Edomiti e i Fili-
giovmezza. ,, stei).
Didascalia degli apostoli 22, 4, 11 Teodoreto,
Commento ai Salmi 60, 6
li di tutta la terra (Ger 1, 14). Dunque, vi- e insensati, riconoscono colui che li nutre
'
gilante, sollecito e ardente, sempre Osservi mentre Israele viene trovato più irragione-
le astuzie del diavolo' e sempre guardi da vole di costoro (cf. Ir 1, 2-3) ! Anche pèr
dove verrà la tentazione, donde irromperà bo.cca di Geremia egli riprende il popolo
il nemico, donde si avvicinerà di ~appiatto per molte cose: Mi hanno abbandonato, di-
l'avversario. Anche l'apostolo Pietro dice: ce zl Signore (Ger 2, 13).
Il vostro avversario, il diavolo, come leone · Clemente Alessandrino,
ruggente si aggira cercando chi divorare ( 1 Il Pedagogo l,, 9, 77 > 4
Pt 5, 8).
Origene,
Omelie sull'Esodo 9, 4
Resistere alle prove
) La differenza tra chi è santo e chi è
Il giusto giudizio di Dio peccatore non sta nel fatto che il santo non
Ribadisce la giustizia di ciò che è sta- è tentato allo stesso modo ·del peccatore,
to compiuto, aggiungendo: Allora pronun'- ma nel fatto che il primo non si lascia so-
zierò i miei giudizi contro di loro, per tutto praffare nemmeno dai grandi assalti del-
il male che hanno commesso abbandonan- le tentazioni, mentre l'altro si lascia abbat-
domi, per sacrificare ad altri dèi e prostrar- tere anche nelle picc~le prove. In realtà,
si davanti al lavoro delle proprie mani (Ger non ·sarebbe degna di lode la fortezza di al- ·
1, 16). Ci può mai essere qu~lcosa di più cun -individuo giusto> se risultasse vincito-
insensato rispetto a questa empietà? Cosa re senza subire alcuna tentazione, appun-
ci può essere più giusto di una retribuzio- to perché non può esserVi vittoria quando
ne? Rifletti che loro, dal canto loro, han- non c'è combattimento. Beato l'uomo che
no abbandonato il proprio creatore e han- sopporta la tentazione, perché, una polta su-
no consider_ato come dèi degli oggetti che perata la prova, riceverà la corona della vi-
1
loro stessi ·hanno fatto. Lui invece, dopo ta che il Signore ha promesso a quelli che lo
aver manifestato. la sua misericordia tanto amano (Gc 1, 12). Anche secondo l'apo-
a lungo, alla fine li ha privati dalla sua stes- stolo Paolo la virtù si· acqut'sta non nell' o-
sa grazia. Quando ne sono stati privati, so- zio o nella delizia, ma nell'infermità (2 Cor
no diventati schiavi degli empi. 12, 9). Ed ecco che t'o oggi ho fatto di te una
Teodoreto, città fortificata, come una colonna di ferro,
Su Geremia l 1 1 come un .muro di bronzo, su tutto il paese,
sui re di Giuda e sui suoi cap~ sui suoi sa-
cerdoti e su tutto il popolo del paese. Ed essi
Israele si è allontanato da Dio . ti muoveranno guerra, ma non ti vinceran-
no, perché io sono con te per salvarti. Così
Non è forse spaventoso che chi ha dz'ce il Signore (Ger 1, 18-19). ·
conosciuto Dio non riconosca il Signo .. Giovanni Cassiano,
re? Eppure il bue e l'asino, animali tardi Conferenze ai monaci 3, 18, 13
L'ISPIRAZIONE DI GEREMIA
E L'APOSTASIA DI ISRAELE
14
/ · Israéle fedele alla sua giovinezza tratta di parole grandi e meravigliose, poi-
. ché ciò che dice significa: «In cosa ho sba~
L'.ispirazione profeti~a gliato?». Dio dice agli uomini: «In cosa ho ;
sbagliato?», qualcosa· cioè che nemmeno
I profeti dicono: E il Logos di Dio si gli schiavi accettano che venga detto, dal
fece in me (Ger 2, 1) (. .. ) Tutto questo loro padrone.
marchia d'infamia da ogni parte l'eresia Giovanni Crisostomo,
ariana,· e indica l'eternità del Logos, mo- Sulla penitenza omelia 4
strando che egli non è estraneo ma è pro-
prio·della sostanza del Padre.
· Atanasio,
Trattati contro glz' Ariani 2, 32 Dio è giusto quando condanna il ge-
nere umano
Quale colpa trovano in me i vostri pa-
La recitazione delle Sacre Scritture dri? (Ger 2, 5) (. .. ) Mostra il loro animo
ingrato e che, pur godendo di ogni bene,
Pensa con quante testimonianze la · contraccambiavano con atteggiamenti op-
. parola di Dio ci incita a tecitare le Sacre posti. Qui invece Dio.· presenta lo. stesso .
. Scritture affinché possediamo per fede ciò concetto con maggior forza.
che abbiamo ripetuto con la nostra.bocca Giovanni Crisostomo,
_(. .. ). E altrove è scritto:· Mi ricordo di te, Commento al Vangelo di Matteo 68, 2
dell'affetto della tua giovinezza (Ger 2, 2).
· Orsiesi,
Testamento 52 8
e
'sacerdoti pastori incapaci
. · Dio critica.i falsi pastori
5 -1 Israele infedele a un·Dio fedele
Geremia fu conosciuto prima di es-
Le vie·di Dio sono giuste sere formato e santificato già nel ventre
materno (cf; Ger 1, 5). Egli chiede acqua
Inoltre dice altrove: Quale ingiustizia sopra il capo e una fonte di lacrime ne-
trovano in me i vostri padri? (Ger 2, 5). Si gli occhi, per piangere degnamente sopra
I.:ispirazione di Geremia e l'apostasia di Isr~ele (2, 1-8) 41
Israele (cf. Ger. 9, 1), ma non meno ~i la- ste. Ecco, io mi vendico contro di voi secon-
menta delle iniquità dei suoi èapi. Accu- do la vostra cattiva cura (Ger 23, 1-2).
sando i sacerdoti, Dio gli dice: I sacerdoti' · Gregorio Nazianzeno,
non dissero: dov) è il Signore? E quelli che Discorso 2. Sulla sua fuga 67-68
si attribuivano la mia legge non mi conosce-
vano, · e i pastori agivano empiamente nei
miei confronti (Ger 2, 8). E gli dice anco-
Sulla regola monastica
ra: I pastori diventarono pazzi e non cerca-
rono il Signore e per. questo tutto il gregge Inoltre, Dio ci ha affidato un deposi-
non ebbe intelletto ~ furono di!Jpersi (Ger to: il comportamento dei fratelli. Mentre
10, 21). Soggiunge: Molti pastori mandaro- lavoriamo per loro, attendia'm o ricompen-
no in rovina la mia vigna) contaminarono il se future, affinché non venga detto anche
miq campo, che era desiderabile, sì da ridur- a noi: ·Lascia partire questo popolo (cf. Es
lo a un deserto inaccessibile (Ger 12, 10). 5, 1-2) e affinché, se abbandoniamo le tra-
Poi n~ovamente contro i medesimi pasto- . dizioni dei nostri antenati, non ci venga
ri inveisce: Ah! Pastori che mandate .in ro- rimproverato: .I detentori della legge non
vina e disperdete le pecore del mio gregge. mi hanno 'conosciuto, i pastori mi si sono ri-
Per questo, contro quelli che pascolano il bellati (Ger 2, 8).
mio popolo, il Signore dice: Voi di!Jperdeste Orsiesi,
le mie pecore e le scacciaste e non le visita- Testamento 11
· LE CISTERNE SCREPOLATE
Dio annunciato da Geremia e dai profeti è la più elevata forma di insegnamento (Clemente 1
Alessandrino). ·
· Là dove è la Chiesa è anche lo Spirito di Dio; in·Cristo si trova una sorgente di vita,
in contrasto con la cisterna screpolata le cui açque sono putride (Ireneo). I fedeli hanno
ricevuto per fede l'acqua vivificante dall'albero della passione di Cristo e non l'hannb abban-
donato per i falsi dèi (Tertulliano). Cristo ha circonciso i nostri cuori dal male mediante le
sorgenti del battesimo, cohnandoci di amore al Padre. Pur essendo discendenti di Canaan,
siamo diventati eredi di Cristo ricevendo liberamente l'acqua dalla fontana· vivente di Dio
; (Giustino Martire). La circoncisione è un battesimo privo di utilità dalle cisterne screpolate
scavate dal popolo,1mentre il battesimo di vita proviene dalla fontana vivente di Dio che è
stata annunciat~ da Cristo (Giustino Martire). Cristo è la fonte della saggezza e dell'acqua
viva che disseta la Chiesa (Ambrogio).
Gli eretici, imprudenti e adoratori dei demòni, hanno abbandonato la sorgente della
· verità e la fonte di acqua viva, che· è Cristo, per le cisterne screpolate (Agostino). L'espres-
sione «fonte di vita» rivela il mistero' della Trinità (Teodoreto) e la natura eterna di Cristo
generato dal Padre (Atanasio) . Coloro che si separano dalla C_hiesa universale si separano
dalla sorgente di acqua viva (Paciano di Barcellona). Quando si abbandona la fontana di
yita, l'iniquità fa la sua con?parsa e inganna se stessa favorendo la separazione. L'anima che
ha abbandonato la fontana di vita è stata catturata dal mondo t~anseunte ed è morta (Ago-
stino). Sebbene Dio venga descritto come u~a sorgente di acqua viva, come fuoco o come
spirito, questi termini non esauriscono lessenza divina (Giovanni Crisostomo). Il popolo di
Dio che dai demòni è stato consegnato alle erèsie tenta di prendere l'acqua da una cisterna
screpolata (Laitanzio). Ii Signore ha detto per mezzo del suo profeta che il battesimo da lui
prescritto è valido, a differenza del falso battesimo degli eretici i quaH hanno scavato cisterne
screpolate che non trattengono l'acqua (Cipriano). .
· Un tempo il corpo corrotto dal peccato desiderava le cisterne screpolate, ma ora è stato
saziato dalla fontana di vita del Signore. Il corpo è un vaso per
la fedeltà, non per essere
corrotto bevendo da cisterne licenziose (Girolamo). La·Sacra Scrittura chiama cisterne le
detestabili calunnie che allontanano dalle sorgenti pure date da Dio (Basilio di Cesarea). Gli
Ebrei·hanno abbandonato la fonte e si sono fabbricati cisterne aride, mentre l'acqua viva si
è diretta verso i cuori dei Gentili (Ambrogio). ·
9 11
- Dio processa Israele cambiato dèi? Eppu,re quelli non sono dèi!
(Ger 2, 10-11).
Dio svergogna Israele riguardo ai f al- Giovanni Crisostomo;
. si dèi Commento al Vangelo di Matteo 17, 7
te, dice il Signore, mandate pure a Kedar feta: Ha mai un popolo·cambiato dèi? (Ger
e considerate bene; vedete se ha mai un po- 2, 11). E ovunque nelle Scritture ci sono
' polo cambiato.dèi? Eppure quelli non sono esempi di questa umiltà nelle opere e nel-
dèi! (Ger2, 10-11). Ma la vergine ha cam- le azioni.
biato la sua·gloria (cf. Ger 2, 11) e si gloria Giovanni Crisostomo,
nella sua vergogna. Commento a Tito 3
Basilio di Cesarea,
.Lettera 46, a una vergine caduta
Non abbandonare l'assemblea dei
fedeli
L'uso delle immagini è idoÌ-atria
Coloro che non vengono salvati co- .
Secondo la consuetudine .di quell'er- stantemente si preoccupano di. ciò che
rore, per l'influenza del quale i pagan~ non procura loro affatto n~ pro.fitto né
onoravano i demòni, rappresentandoli beneficio. Quindi, qua.le genere di scusa
con .figure umane, pure. al presente si cre- può esistere per un cristiano che si allon-
de che quella incomparabile e ineffabile tana dall'assemblea della Chiesa? Si tratta
maestà del vero Dio debba essere adorata di una persona che non imita nemmeno i
nella .figura di qualche immagine. Essi vi- Gentili, ma diventa Ìri'differente e trascu-
vono nella convinzione di nulla considera- . rata a motivo della propria assenza. Si tie-
re coine viva realtà, se non hanno davanti ne in disparte e compie il male. Il Signore
ai loro occhi qualch~ immagine, alla quale ha detto (. .. ): Non avete camminato se-
affidarsi continuamente quando si metto- condo le mie leggz~ non avete osservato le
no a pregare, e così se la recano alla ~ente mie norme e neppure' avete agt'to secondo
e riescono a contemplarla, sempre tenen- le norme delle nazioni che vi stanno intor-
dola davanti al loro sguardo. Ed è proprio · no (Ez 5, 7 LXX), vi siete comportati peg-
"a questo errore che si riferisce la seguente gio di loro in tutta la vostra condotta (Ez
sentenza: Hanno cambiato la gloria dell' in- 16,. 47). Come farà a scusarsi l'indifferen-
corruttibile Dio con t immagine e la figura te, poiché non mostra zelo .per l'assemblea
dell'uomo corrutti"bile (Rm 1, 25). E an- della Chiesa? Se qualcuno prende a prete-
che Geremia si esprime così: Il mio popolo sto gli affari mondani per ien~rsi lontano,
ha cambiato la sua gloria i·n un idolo (Ger che sappia: -i mestieri dei fedeli vengono
2, 11). detti opere in sovrappiù, poiché la loro ve- ·
Giovanni Cassiano, ra opera è la religione. Quindi, occupatevi
Conferenze ai' monaci 1, 10, 5 dei vostri mestieri come opere in sovrap-
più, per il vostro sostentamento, ma che
·la vostra vera occupazione sia la religione.
La condiscendenza di Dio verso l'u- Didascalia degli apostoli 13, 2, 60
manità
Veramente Dio ha · consentito che
· opinioni errate e indegne di lui si diffon- 12 Stupt'tene, o c{elz:· inorridite
dessero: opinioni come che fosse stato pri-
ma un corpo ed era 'visibile ( ... ) . Infatti, Il mondo intero reagisce alle calun-
non ·prende mai ~b. considerazione la su~ nie
prç>pria dignità, ma ciò che è utile per noi.
( ... ) Persino quando rimprovera si abbas- · Chi, vederido queste cose (~ppure
sa, come quando parla per mezzo del pro- soltanto ud~dole) , non rimarrà stupefat-
Le cisterne screpolate (2, 9-13) . 45
to e non invocherà a gran voce il Signore: gloria e maestà, il fondamento di ogni cosa
Non consegnerai forse Israele alla scompar- · e colui nel quale ogni còsa esiste e sussiste,
sa? (Ez 11, 13). Chi, capendole,' nontrove- poiché ogni cosa ·esiste in lui (Coll, 17), ·
rà opportuno esdamare a sua volta: Sulla colui che è l'alito di tutti gli spiriti santi
terra sono avvenuti stupore e cose terribili nel cielo, viene dileggiato come uno di noi
(Ger 5, 30); e: Il cielo ne è rimasto meravi- e sopporta pazientemente i colpi.
gliato e la terra è inorridita ancora di più · Cirillo di Alessandria,
(Ger 2, 12)? I padri dei popoli e maestri Commento al Vangelo di Luca. Omelia 150
della fede vengonq allontanati e gli em-
pi vengo~o i~tr?~otti ne~e chies~. .Chi,
quando Libeqo, vescovo di Roma, e stato I cieli rimangono sorpresi del male di
esiliato, e. Osio, il grande padre dei vesco- Israele
. vi; ha sofferto tanto, oppure chi, vedendo
che tanti vescovi della Spagna e di altre E non soltanto Paolo, ma tutti assolu-
parti sono stati esiliati, non ha riconosciu- tamente coloro cui sia stato affidato qual-
to, anche se poco dotato di sensibilità, che che ministero della Parola, non cessano
le accuse contro Atanasio e contro .gli al- mai di attestarlo e anzi invocano il cielo e
tri erano menzognere e pi~ne di calunnie? la terra: poiché ora ogni azione si compie
Per questo motivo, dal canto loro, hanno nel loro seno e, al momento del giudizio
sopportato ogni cosa', consapevoli che la delle azioni compiute durante la vita, es-
congiura ·contro di loro si fondava ~u ac- . si saranno accanto ai giudicati. Perciò sta
cuse infondate? detto: Chiamerà l'alto del cielo e la terra
Atanasio, per giudiçare il suo popolo. (Sa! 5, 4). Per-
Storia degli Ariani 6, 46 ciò .Mosè quando è sul punto di conse-
gnare i comandamenti al popolo dichiara:
Quest'oggi io vi chiamo a testimoni il cielo
· Umiliazione estrema e la terra (Dt 4, 26). E ancora pronuncian-
do il cantico: Fa' attenzione, o cielo, io par-
Richiamiamoci al profeta Geremia lerò; e ascolta, o terra, le parole dalla mia
che dice del popolo d'Israele: Chi farà del bocca (Dt 32, 1). E Isaia: Ascolta, cielo; pre-
mio capo una fonte di acqua e dei miei oc- sta l'orecchio, terra (Is l, 2). Geremia .poi
chi una sorgente di lacrime, perché io pian- narra di un certo stupore del cielo all'udi-
ga giorno e notte per questo popolo? (Ger re delle empietà del popolo: Stupì il ck-
9, 1). Quale lamento può bastare per colo- lo di questo, e fremette a lungo fortemente,
ro che sono caduti nella fossa della distru- poiché due misfatti ha commesso il mio po-. ·
zione a causa della loro perversa condot- polo (Ger 2, 12-13 ). ·
ta nei confronti di Cristo, e per una colpa Basilio di Cesarea,
tanto grande; poiché non soltanto l'han- Sullo Spirito Santo 13, 30
no addolorato con le loro parole e si sono
presi gioco di lui con grida blasfeme, ma
hanno persino posto le loro mani peccatri- La fonte di vita come prefigurazione
ci su di lui e hanno preparato per lui una
del battesimo
trappola di morte? ( ... ) !'cieli si sono stupi-
ti' e sono inorriditi come non mai. Oracolo Indaghiamo se il Signore abbia avu-
del Signore (Ger 2, 12). Infatti, il ·Signore to intenzione di rivelare qualcosa sull' ac-
'del cielo e della terra, il creatore e fattore qua del battesimo e sulla croce. Riguardo
di tutto, il re dei re e il Signore dei signori ali' acqua è prèscritto a.Israele che essi non
. (1 Tm 6, 15); colui che supera ogni cosa in avrebbero ricevuto il battesimo che porta
\ .
46 Geremia
to di divorzio a Gerusalemme davanti ai vo-. voi vi siete scavati sono screpolate (cf. ·Ger
stri occhi (GerJ: 8). 2, 13) e di nessuna utilità. ·
Giustino Martire, Giustino Martire,
Dialogo con Trifone 114
• • l.
Dialogo con Trifone 14
to Fonte di vita l'unigenito Verbo di Dio fonte della vita, nella tua luce vedremo la
(Ger 1, 10). E secondo il profeta Geremia luce (Sal-36, 10 = 35, 10 LXX). E allora,
chiama se stesso con lo stesso nome: Han- rimproverando Israele, il Logos dice: Ha.i
no abbandonato me, sorgente d'acqua viva, abbandonato la fonte della sapienza (Bar
e si sono scavati cisterne screpolate incapaci 3, 12). Questa è la fonte che dice: Hanno
di contenere l'acqua (Ger 2, lJ). abbandonato me, fonte di acqua viva (Ger
· · Teodoreto, 2, 13 ). Sebbene questi paragoni siano ba-
Commento al Salmo 35 (36) nali e oscuri5 rispetto a quanto sarebbe
desiderabile, tuttavia è possibile ricavar-
ne ·un concetto di qualcosa di superiore'
L'eternità della. natura alla natura umana e non pensare che la
. di Cristo generazione del Figlio sia uguale alla no-
È lecito dire che ciò che è da Dio co- stra. Chi infatti può ~nche solo pensare
me sua propria progen~e sia dal nulla, o se che non c'era una volta lo splendore (cf.
sia ragionevole anche solo formulare l'i- Eh 1; 3} e oserebbe dire che il Figlio non
potesi che ciò che è da Dio sia qualcosa esiste da sempre o che il Figlio non esi-
a lui accidentale, per cui osi dire che il steva prima di essere generato? Oppure
Figlio non esiste da sempre. In effetti, la qualcuno è in grado di separare 19 splen-
generazione del Figlio supera e trascende dore dal sole o pensare che la fonte sia
i pensieri umani. Noi infatti diventiamo priva di vita? Sarebbe proprio una paz-
· padri dei nostri figli nel tempo, poiché
. . . )
noi stessi pnma non c eravamo e poi sia-
.. zia dire che il Figlio è dal nulla, egli che
ha deit:o: lo sono la· vita (Gv 14, 6), op-
mo venuti ali' esistenza. Dio, invece, che pure dire che è estraneo alla sostanza del
è da sempre, da sempre è Padre del Fi- Padre, egli che ha detto: Chi ha visto me
glio3. La nostra generazi.o ne è attestata da ha visto il Padre (Gv 14, 9). Se i santi ci
coloro che esistono in modo simile a noi. hanno dato questi paragoni, era perché
Poiché invece nessuno conosce il Figlio se volevano che noi pensassimo in.quel mo-
non il Padre; e nessuno conosce il Padre do. Sarebbe perciò assurdo e abbastan-
se non il Figlio e coltfi al.quale il figlio za scorretto che, avendo queste immagi-
lo voglia rivelare (Mt'll, 27), per questo ni dalla Scrittura, noi discorressimo del
i santi4 ai quali il Figlio lo ha rivelato ci Signore· a partire da altre immagmi, che
hanno dato una certa immagine di ciò che non starino scritte e non conducono alla
hanno visto, dicendo: Egli è lo splendore retta fede.
della gloria e l'impronta della sua sostanza Atanasio,
(Eb 1, 3). E ancora: Poiché pres.w di te è la Il Credo di Nt'cea 2, 12, 1-3
3
«È un essere umano in quanto la sua esistenza ha avuto inizio; ma anche la sua generazione
ha avuto inizio, poiché ciò che ~omincia a esistere da lui è qualcosa di generato (. .. ). Se l'essenza
di Dio trascende il tempo, l'origfue e la durata, anche la sua generazione li trascenderà, ma ciò non
significa che non può generare e farlo nel tempÒ. Infatti, la generazione divi.pa avviene in maniera
diversa da quella umana. E i.I) Dio la generazione è simultanea alla sua esistenza e il Figlio era in lui
per generazione, ma la sua generazione non precede la sua esistenza, ma è sempre insieme esistente e
generato» (Cirillo di Alessandria, Tesoro della santa Trìnità 5).
4
Cioè gli autori biblici ai quali si ispira il ragionamento di Atanasio. ·
5 Titoli come Parola, Sapienza o Luce implicano che il Figlio non ha parti né limiti. «Non è ·
e
composto da parti, perché è impassibile unico. Egli è Padre del Figlio in maniera impassibile e
indivisibile (. .. ) poiché la Parola e la Sapienza non sono né creature, né parti di colui che è la sua
parola, né una discendenza generata mediante un~ passione» (Atanasio, Contro gli Ariani 1, 28; 1, 19);
vedi anche Atanasio, Lettera a Serapione 20.
Le cisterne screpolate (2, 9-13) . 49
Lo Spirito dona l'acqua viva· alla clone per orgoglio individuale una parzia-
Chiesa le falsa unità.
Agostino,
Noi abbiamo l'acqua viva che è zam- Confessioni 3, 8, 16
pillata da Cristo (cf. Gv 4, 10). Tu che sei
per sempre separato dalla fonte, da dove
sei nato? Poiché, di fatto, lo Spirito San- Morire lontano da Cristo
to non si è allontanato dalla madre pri-
migenia, come ti ha raggiunto? Forse ha Il fasto della vanità, i piaceri della
seguito un dissid1nte e, avendo abban- sensualità, il veleno della curiosità sono i
donato tanti saceré:loti e accontentandosi .sentimenti dell'anima morta. L'anima non
di una .sede n'~n consacrata, ha amato la muore perdendo ogni sentimento; muo-
cisterna screpolata di una fonte adultera re allontanandosi dalla fonte della vita (cf.
(cf. Ger 2, 13)? Da dove riceve lo Spiri- Ger 2, 13). Il secolo passando la raccoglie,
te che non è stato conferito da un mini- e si uniforma ad esso.
stro consacrato? Da dove giunge l'acqua Agostino,
a colui che si è allontanato dalla matri- Con/essionz'.13, 21, 30
V
ce? E quale può essere rinnovamento
,che ha perduto il legame con la promessa
dell~ pace6?. Le Scritture designano Dio· in varie
Paciano di Barcellona,
.
maniere
Contro il trattato dei Novaziani 3, 1-2
Ma gli Anomei avanzano un ragiona-
mento trito. Quale sarebbe? Sta detto che
Dio è Spirito (Gv 4, 24). Dimmi, ma que-
L''inganno del peccato sto forse spiega la sua essenza? E chi mai
lo accetterebbe, anche se appena si affac-
Essi anche quando peccano contro ciasse alle Sacre Scritture? Infatti, secondo
di te agiscono spietatamente contro la questo ragionamento Dio sarebbe anche
propria anima, e la loro iniquità s'ingan- fuoco, perché,1come sta scritto che Dio è
na (cf. Sal27, 12 =26, 12 LXX), guastan- Spirito (Gv 4, 24), sta scritto anche Il no-
do e pervertendo la propria natura creata stro Dio è un fuoco ·che divora (Eb 12, 29;
e ordinata da te; facendo un uso smoda- cf. Dt 4, 24; Is 33, 14) o ancoj'a Fonte di ac-
to del lecito, oppure bramando ardente- qua viva (Ger 2, 13). Ma Dio non sarebbe
mente l'illecito per farne un uso contrario soltanto spirito e fonte e fuoco, ma anche
alla natura (cf. Rm 1, 26). Sorio anch~ rei anima e vento e pensiero umano, e molte
in cuor loro quanti imprecano contro di altre cose ancora meno adeguate. ,
te e scalciano al tuo pungolo. (cf. At 9, 5; , Giovanni Crisostomo,
26, 14), opptJre godono di .aver infran- Omelie contro glz"Anomei5, 41
to audacemente le barriere della società
umana con private consorterie e rapine
secondo i propri gusti e le proprie avver- Le pozze stagnanti degli eretici
sioni. Ciò avviene quando ti si abbandona,
fonte della ~ta (cf. Ger 2, 13), unico vero Poiché ci sono state molte eresie e il
creatore e regolatore dell'universo, aman- popolo di Dio si è spaccato dietro istiga-
sterne serepolate che non riescono a tratte- gno della venuta di Dio, bagnava il vello
nere !'acqua (Ger 2, 13 )7. (cf. Gdc 6, 38) . Ma quando le pecore per-
Basilio di Cesarea, dute della casa d'Israele (Mt 15, 24) (con
Omelia sul Salmo 7, 8 queste parole penso si alluda al vello, sim-
bolo della Giudea); quando le pecore, di-
co, rinnegarono la sorgente di acqua viva
Gli Ebrei hanno respinto Cristo e il (cf. Ger 2, 13 ), allora si inaridì nel cuore
.dei Giudei la rugiada della fede stillante
_Vangelo
e quella divina sorgente deviò il suo solco
Quando tuttd, il mondo era arido, ·es- nel cuore dei pagani.
sendo oppresso dall'afa sterile della super- · Ambrogio,
stizione dei pagani, la rugiada, che è se- Lo Spirito Santo 1, Prol., 7
7 La stessa.parola greca lakkos, 'cavità che può ·contenere un liquido', designa sia una fossa che
una cisterna.
IL MALE EL'AMAREZZA DI AVER ABBANDONATO DIO
18
Perché corri verso tEgitto (. ;.)? sofferenze. Ha detto infatti: Ho presentato
Perché corri verso tAssiria (. . .)? il dorso ai flagelli e le mie guance alle per-
cosse; non ho sottratto la mia faccia alt'igno-
I nostri antenati d condanneranno minia degli sputi (Is 50, 6). Uomo, a che ti .
giova la via verso l'Egitto per bere l'acqua
Temo veramente che i nostri genito- di Geon, che è torbida? (Ger 2, 18 LXX).
ri seéondo la carne ci condanneranno ci- · Pacomio,
tando le parole della Scrittura: Come mai Istruzioni l, 31
.sei diventata spregevole, oggetto di enorme
vergogna? Grande{ è la tua afflizione. Un
fuoco viene acc,eso per te e i tuoi rami sono
diventati inutili (Ger 11, 15-16). Per que- Lottare per la santificazione
sto motivo sono diventati una preda. I leoni
L'intelletto è particolarmente inquie-
hanno ruggito e hanno alzato il loro ruggi-
to. per lo sguardo degli occhi e per la sod-
to contro di loro (Ger 2, 14-15). Allora co-
d.isfazi<.:me del ventre. (. .. ) Se invece per-
loro che erano amati ~ono stati rigettati e·
severerai' nel deserto, non sarai tentato.
la corona è stata ·t olta dalla tua testa. Città
Nel deserto, infatti, non vedi ·donna né
. che guardate verso il meridione} perché sie-
alcunché che nuoccia alla tua osservanza,
te sprangate? Nessuno pilò entrare in voi né udrai voci che non siano belle. Che e}è
(Ger 13, 19). Siano allontanati veramente i ·
di comune tra te e le vie dell'Egitto, per be-
cattivi.e non vedano la gloria del Signore.
re l'acqua del Nilo? (Ger 2, 18 Peshitta).
Pacomio,
Comprendi quel che dico! Da' prova di te
Paralz'pomena 19
al tuo avversario con la perseveranza nel-
le piccole cose, così ·che io non ti chieda
cose grandi! Osserva sempre le leggi ri-
Le buone opère guardo alle cose minime, in ··m odo da non
. Se infatti siamo servi di ·Dio non re- ·r igettare quell'allenamento alla lotta che
probi, se in noi arde ancora un po' di quel esse costituiscono, affinché egli no.n pos-
fuoco per cui la carità non cer.ca le cose che sa nasconderti lacd maggiori a partire da
sono di interesse personale (1 Cor 13, 5), esse!
dobbiamo preoccuparci di far~ il bene Isacco di Ninive,
non solo al cospetto di Dio, ma anche al Omelz'e ascetiche 37 (40)
. cospetto degli uomini (cf. 2 Cor 8, 21; Pt
3, 4), affinché, mentre beviamo acqua lim-
pida nella nostra coscienza, non siamo ac- La fonte di acqua viva
cusati di far sì, con i nostri passi incauti,
che le pecore del Signore bevano acqua Il folle-non sa che coloro che si allon-
torbida (cf. Ger 2, 18). tanano da Dio periscono (Sai 73, 27 = 72,
Agostino. > 27 LXX). E di nuovo, assieme a queste
Lettera 125, 2 · espressioni, l'ammonizione profetica ema-
na un divieto dicendo: Perché percorri la
via dell'Egitto per bere l'acqua di Gihon?
Cercare rifugio in Dio Perché percorri la via di Assur per bere l'ac-
qua dei fiumi? (Ger 2, 18 LXX).
Figlio mio, -rifugiati in Dio! È lui che Atanasio,
ti ha Creato e che per te ha patito queste Lettera festa/e 7, 5, 17-.18
54 Geremia
di Geremia Dio ·condanna il male, che proviene dalla volontà umana e non dalla sua crJ1zione
(Fulgenzio di Ruspe). Dio non è un deserto (Origene). Il peccato è il frutto perverso del libero
arbitrio e non va imputato al Creatore; si tratta di una scelta dell'anima, che non è stata causata
da Dio, il quale aveva piantato il genere umano come una vigna genuina (Cirillo di Gerusalem-
me). Attraverso il profeta Cristo ha parlato come colui che ha piantato la vigna scelta (Ambro-
gio, Agostino). Le dure parolt dette dal Signore attraverso il profeta non mirano a provocare
disperazione né scoraggiamento, ma a richiamare alla penitenza (Giovanni Crisostomo). Co-
.loro che non sperano nella salvezza non credono nemmeno nel giudizio finale (Girolamo).
21 22
- Io ti avevo piantato come vigna Un buon medico può provocare do-
pregiata lore per ottenere la guarigione
Il profeta ci mostra Dio·che dice a co-
Dio non ha fatto la morte lui che .è diventato malvagio per propria
Dio non ha fatto la morte e no.n si di- scelta: Io ti avevo piantato come vigna pre-
letta della rovina dei viventi. Egli infatti ha giata, tutta di vitigni genuini. Come mai ti
creato tutto per l'esistenza, e salvifiche sono sei mutata i11 tralci dege11eri di vigna bastar-
le generazioni del mondo, e non c'è in esse da? (Ger 2, 21). Se talora si dice che i ma-
veleno di distr,uzione né regno degli inferi li che ·colpiscono gli uomini malvagi pro-
sulla terra (Sap l, 13-14); poi, saltando un vengono da Dio, ciò si deve intendere nel
po' di testo, dirò: Ma per invidia del diavo- senso che essi hanno in comune solo il no-
lo la morte è entrata nel mondo (Sap 2, 24). me con quelli che si chiamano castighi che
Se dunque Dio ha fatto per noi tutto il me- Dio, il Bene in persona, si dice che inflig-
glio possibile, siamo stati noi a crearci il ga a .coloro che meritano un castigo non
male e i peccati. Perciò anche qui l'inizio per loro danno, ma per la loro utilità e il
della lettura, nel profeta, come ·per solle- loro vantaggio, come si penserebbe di un
vare uri' obiezione a chi ha accolto nell' a- medico che, per salvare i malati, sommini-
nima l'amarezza invece della dolcezza, di- strasse come rimedi dei mali, cioè medici- .
ceva: Come ti sei volta in amarezza, tu vite ne dolorose e amare. ,
straniera? (Ger 2, 21)'. Come se dicesse: Eusebio di Cesarea,
«Dio non ha fatto la claudicazione, bensì freparazione evangelica 13, 3, 39
I
ha fatto a tutti dei piedi agili; ma si è pro-
dotta una causa per cui gli zoppi zoppica- ·
no». Dio aveva fatto pure originariamen~ La fede è fondata sulle Scritture
te tutte le membra sane, ma è intervenuta . Tentiamo di" trattare una terza inter-
una causa per cui qualcuno talvolta pati- pretazione, secondo il genere morale8. Se.
sce. Allo stesso modo è stata fatta a imma- c'è qualcuno che, fra il crescere del male.
gine non soltanto l'anima·del primo uomo · e l'inondare dei vizi, può convertirsi dalle
ma di ogni uomo, poiché la parola: Faccia- cose passeggere, periture e caduche all'a-
mo l'uomo a nostra immagine e somiglian- scolto della parola di DiO e dei comanda- ·
za (Gen 1, 26-) vale per tutti gli uomini. . menti celesti, costui edi.ficà nel suo cuore
Origene, · l'arca della salvezza e consacra in sé, per
Omelie su Geremia 2, 1 così dire, la biblioteca della parola divina, '
8 In precedenza Origene aveva spiegato il senso storico e quello allegorico del pa~so.
Non c'è rimedio all'idolatria d'Israele (2, 20-25) 57
collocandovi, come lunghezza, larghezza servò perché, pur essendo stata piantata
e altezza, la fede, la carità e la speranza. da Dio come vite genuina, si era tramuta-
Estende la fede nella Trinità alla lunghez- ta nel sapore amaro della vite bast~rda (cf.
za e immortalità della vita; fonda la lar- · Ger .2, 21), e ormai la loro vite era vigna di
ghezza della carità nel sentimento del per- Sòdoma e i loro tralci quelli di Gomorra, e
dono e della benevolenza; innalza l'altezza amaro il loro acino e il loro vino veleno di
della speranza alle cose celesti ·ed eccelse. serpenti e veleno insanabile .di vipere (Dt
Infatti, camminando sulla terra, ha la sua 32, 32-33 ).
vita nei ·cieli (Fil 3, 20). Riferisce all'unità Origene,
la somma delle su~ azioni. Sa infatti che
,J •
Commento al Cantico dei Cantici 2, 3
tutti corrono, ma uno solo riceve la palma
(1 Cor 9, 24), cioè chi non è stato moltepli-
ce per la mutevolezza dei pensieri e l'insta- Il popolo ·si allontana da Dio per il.
bilità dell'animo. Tuttavia, costruisce que- peccato ·
sta biblioteca non con legni rozzi e.grezzi,
ma con legni squadrati e dritti secondo la Coloro che venivano chiamati figli e
linea della giustizia, cioè non con gli au:. che erano annoverati tra i figli sono diven-
tori del mondo, ma con Ì; libri dei profeti tati estranei colpevolmente, poiché sono
e degli apostoli. Sono essi, dunque, colo- stati ingrati di fronte ai benefici, sia ten-
ro che, sgrossati da diverse prove, taglia- . tennando riguardo alla fede, sia lasciando
ti via e recisi tutti i vizi, portano in sé la· la via del bene. Perciò Dio ha detto trami-
vita squadrata e bUanciata da ogni parte: te il profeta Geremia: Come mai sei diven-
Infatti gli autori dei libri del mondo pos- tata amara, vigna estranea? Ti avevo pian-
sono essere detti alberi ee,celsi e alberi om- .tata come vigna feconda, tutta di vitigni
brosi, come ·anche Israele è stato accusa- genuini (Ger 2, 21).
to di aver fornicato sotto ogni albero alto e Teodoreto,
, frondoso (Ger 2, 20), poiché essi padano Commento al Salmo 17 (18)
certo con un'eloquenza elevata e ornata,
· ma tuttavia non si sono comportati in ar-
monia con' le loro parole. Per ·questo non Dio non è lautore del male _..
l'aver abbandonato i/Signore tuo Dio e che buona diede frutti cattivi? Il male è una
non ci sia in te timore.nei miei confronti conseguenza del libero arbitrio: chi creò
(Ger 2, 19). Quindi, poiché·è male e ama- la ·pianta è immune da colpa. La vite sarà
ro per l'uomo l'aver abbandonato Dio e bruciata dal fuoco perché, sebbene pian-
l'essere privo del timore ~i Dio, chi sareb- tata per produrre buoni frutti, fu libera di
be tanto ostinatamente contrario alla veri- scegliere anche quelli cattivi. ·
tà da pensare che ciò provenga da un Dio Cirillo di Gerusalemme,
buono e dolce? Catechesi 2, 1
Fulgenzio di Ruspe,
Lettera a Monimo 1, 23, 3-4
Il peccato come libera scelta
Dio non è un deserto Sappi anche che lanima prima della
sua venuta nel nostro mondo non commi-
Per nessuno Dio è un deserto, lui che se peccato e che,. venuti al mondo senza
fa sorgere il sole sui malvagi e sui buoni; peccato, adesso pecchiamo per nostra li-
per nessuno. è una terra arida, lui che fa bera scelta ( ... ). Ricorda quelle parole di
piovere su giusti e ingiusti (cf. Mt 5, 45). rimprovero: Io ti ·avevo piantato come vi-
Come potrebbe essere un deserto, lui che gna frutti/era, del tutto genuina: ora, come
fa sorgere il giorno e fa la notte per il ripo- · mai ti sei mutata in vigna bastarda dai frut-
s.o ? Come potrebbe essere un deserto, lui ti amari? (Ger 2_, 21).
che fa fruttificare la terra? Come potrebbe Cirillo di Gerusalemme,
essere un des~ftO, lui che dispensa a cia- Catechesi 4, 18
scuno, quanto all'.anima, che sia dotato di
ragione, che accolga la scienza, che eser-
citi la sua intelligenza? Quanto al corpo,
che abbia i sensi in forze (cf. Eb 5, 14)? Cristo parla nell'Antico Testamento
Per nessuno dunque DiO è un deserto dal
punto cli vista universale. Se ti piace la nobiltà dell' agricolto-
Origene, re, vorrei che tu mi dicessi chi è colui che
Omelie su Geremia 31 2 ha parlato per bocca del profeta: Signore,
fammelo noto, perché io sappia. Allora vz'di
i loro pensieri. Io come un agnello sono sta~
Il pecéato è una libera scelta to condotto ·innocente per essere immolato
e non lo sapevo. Contro di me meditarono
· Male terribile il peccato, malattia il loro progetto e·dicevano: «Venite, mettia-
dell'anima davvero tremenda la trasgres- mo il leg'no nel suo pane» (Ger 11,,18-19).
sione dei comandamenti! Il peccato stron- Se, infatti, il Figlio sta parlando del mis~e
ca ogni sua vitalità al punto·di farla cadere . ro della sua futura incarnazione (perché è
e di farla precipitare nel fuoco dell' infer- empio che tu pensi questo del Padre), è il
no, poiché è un male voluto, commesso Figlio senza dubbio che poco prima dice:
per scelta deliberata. Che noi pecchiamo Io ti avevo piantato come vigna scelta, tutta
per scelta deliberata, lo dice espressamen- di vitigni genuinl· come mai hai tralignato
te il profeta: Io ti ho piantata come vigna in tralci degèneri divigna bastarda? (Ger
feconda, tutta di vitigni genuinl· come mai 2; 21).
ti sei sciaguratamente mutata in vigna ba- Ambrogio,
starda? (Ger 2, 21). Come mai la pianta I Lafede4, 12, 165
Non e'erimedio all'idolatria d'Israele (2, .20-25) . 59
Gesù è la vera vite ascolterò (Ger 11, 14). Con ciò non voleva
·affatto che smettesse di intercedere, poi-
. Egli si dà infatti il nome di vite in ché infatti desidera molto la nostra salvez-
senso figurato, non in senso proprio, così za, ma per spaventarli. E , avendo capito,
come altrove si è dato il nome di pecora, il profeta non · ha cessato di intercedere.
agnello, leone, ro.écia, pietra angolare, o al- E .affinché tu apprenda che non Dio vo-
tre cose del genere, che sono quel. che sono leva che smettesse, ma disse queste cose
e dalle quali vengono desunte queste simi- per provocare la loro vergogna, ascolta le
litudini, e non già leloro proprietà. Ma di- sue parole: Ma non vedi cosa/anno? (cf. Ez
cendo: I~ sono la vi'ie v~r~ (Gv _15, 1) il Si-
,
8, 6 LXX). E si rivolge alla città dicendo:
1
gnore ev1denten;i.en.t e distingue se stesso da Anche se ti lavassi con la soda e usassi mol-
quella vite, alla' quale il profeta dice: Come ta potassa, davanti a me resteresti macchia-
ti sei mutata in amarezza, vite 'che hai trali- to (Ger 2, 22), non per indurli alla dispe-.
gnato.' (Ger 2, 21). Come può infatti esse- razione, ma per sollecitarli alla penitenza.
re vera quella vite, che si aspettava facesse Giovanni Crisostomo,
uva e invece produsse spine (cf. Is 5, 4)? Commento a Romani 14, 8
Agostino,
Commento al Vangel~ ~i Giovanni 80, 1
·.
26
Così restano svergognati quelli del- che rimangono nei loro peccati sono pie-
la casa d'Israele · . ni di disonore e, in un passo, viene detto
degli Israeliti che hanno violato la legge
Vergogna per i peccatori di Mosè: Come un ladro preso in flagran-
te, così saranno svergognati quelli della
Furore e miseria sono stati decreta- casa d'Israele (Ger 2, 26). Ma coloro che
ti contro coloro che con grande perver- sono in Cristo per la fede e sfuggono alla
sità hanno disprezzato la bontà di Dio e contaminazione del pecca'to, certamen-
rigettato il Salvatore. ( ... ) Infatti, co~oro te non sono pieni di disonore, ma hanno
Che vi salvino gli dèi che adorate (2, 26-29) 61
1'audacia che ·si confà a coloro che son~ no sulla terra; egli che ha creato i secoli
liberi. .· ·- eterni, padre di coloro che vivono nel tem-
Cirillq di Alessandda, po; colui che tiene in pugno la terra (cf. Is
Commento al Vangelo di Luca. Omelia 95 40, 12), padre di coloro che in essa vivo-
no come le locuste (cf. Is 40, 22). E l'uo-
mo, abbandonando il Padre che è nei cie"'
li, disse al legno: Tu sei mio padre, e alla
27 A me rivolgono le spalle · pietra: Tu mi hai generato (Ger 2, 27) ! Per
questo, credo, il Salmista rivolse all'uma-
L'idolatria è u~a forma di adulterio nità quelle parole: Dimentica il tuo popolo
È adulterio l'abbandonare la cono- e la casa di tuo padre (Sa! 45, 11 = 44, 11
LXX). .
scenza vera che esiste nella Chiesa e il di-
Cirillo di Gerusalemme,
scernimento che riguarda Dio a beneficio
di un'opinione falsa e sconvenient~, vu91 Catechesi 7, 12
divinizzando qualcosa di creato, ·vuoi fa-
cendosi un idolo di ciò che non esiste; per
superare, ma in realtà per abbandonare · La vera sapienza
la conosc~nza. ( ... ) Per· questa ragione il
nol;>ile apostolo chiama l'idolatria uno dei Come può essere saggio chi non ri-
modi della fornicazione (cf. Col 3, 5; Gal cerca il proprio creatore? Chi dice a una
5, 20), seguendo ciò eh~ dice il profeta: . pietra: Tu sei mio padre (çer 2, 27)? Chi,
Ha commesso adulterio con il legno e con · come Manicheo, dice al diavolo: «Il mio
la pietra. Al legno ha detto: Tu sei mio pa._ creatore sei tu»? Come potrebbe essere
dre, e alla pietra: Tu mi hai generato (Ger saggio ·Ario, che vuole avere un creatore
2; 27). imperfetto e degenere piuttosto di uno ve-
Clemente Alessandrino, ro e gerfetto? Come possono essere con-
Stromati6, 16, 146,3-147,1 siderati saggi un Marciane e un Eunomio
che voglìono avere un dio cattivo anziché
uno buono? Come può dirsi saggio chi
Israele ha respinto il favore di Dio non teme il suo Dio? Infatti!' inizio della
sapienza è il timore del Signore (Sal 111, 1O
.. Per ineffabile amore verso gli uomini = 110, 10 LXX).
Dio si è degnato di dirsi loro padre: il Dio Ambrogio,
che è nei cieli, padre di coloro che stan- I doveri 1, 25, 117
DIO PUNIRÀ ISRAELE SE NON SI PENTE
Come un medico somministra rimedi ai pazienti, così Dio punisce i suoi figli (Agos-
tino). Anche se Dio ha castigato il suo popolo con la prigionia in Babilonia, il popolo non
si è corretto (Efrem Siro). La Vergine Maria non ha dimenticato i suoi ornamenti (Giro-
lamo). Dio si adira con chi pretende di essere senza peccato. Quando preghi, inizia dalla
confessione dei peccati, poiché Dio è misericordioso verso coloro che ricordano e confes-
sano i propri peccati (Cirillo di Alessandria). Confida in Dio, non in te stesso (Salviano di
Marsiglia). · .
32
30
Non hanno ,im)arato la lezione Dimentica forse una"vergine i suoi
ornamenti: una sposa la sua cintu- .
Ostinazione colpevole ra? ·
«Ma», si dirà, «ad alcuni questo siste- Matrim_o nio e verginità
ma non giova». Si dovrà forse allora tra-
scurare la medicina per il fatto che la m~ Maria è la vergine della quale Dio
lattia infettiva di alcuni è incurabile? Tù parla per mezzo di Geremia: Potrebbe una
tieni presenti solo coloro i 'quali si mostra- sposa dimenticare le sue vesti o una vergine
no così insensibili che sono refrattari per- la sua/ascia? (Ger 2, 32). Nella stessa pro-
fino a tali sistemi di punizione. Di essi pe- fezia· si parla di un grande miracolo, poi-
rò sta pure scritto: Invano ho castigato i ché una donna circonderà un maschio (cf.
vostri figli: essi non hanno accolto la corre- Ger 31, 22) e il ventre di una vergine ha
zione (Ger 2, 30). contenuto l'artefice dell'universo.
Agostino, Girolamo,
Letiera 93, 1, 3 Contro Gioviniano l, 32
12
- Israele agisce come una donna in- li dei padri, rimase nell'abbraccio con il
/edele suo sposo.
· Giovanni Crisosto~o,
La misericordia di Dio Commento al Vangelo di Matteo 3, 4
Bisogna arpmonire coloro che hanno
esperienza di peccati della carne a guar-
dare con vigile cura, con quanta benevo-
l~nza Dio ci allarghi il seno della sua pie-
Senza posa Dio offre la sua miseri-
ta, quando dopo il peccato ritorniamo a cordia
lui, là dove dice, per mezzo del profeta: Se
un uomo avrà rimandato la moghe ed essa Ti sei seduta ad aspettarli' come una
andandosene prenderà un altro marito, for- cornacchia solitaria (Ger 3, 2 LXX). Ep-·
se eglt' tornerà ancora da lei? Non sarà sta- pure, Dio, anche se si è prostituita così
ta macchiata e contaminata quella donna? l~ richiama ancora a lui. Infatti, la prigio~
Tu hai fornicato con molti" amant~ tutta- ma che ne seguì non è tanto per castiga-
via ritorna a me, dice i'! Signore (Ger 3, 1). re, quanto per fare 'ravvedere e corregge-
Ecco, una donna fornicatrice e per que- re, perché, se Dio avesse voluto castigarli
sto abbandonata è proposta come ~sem una volta per sempre, non li avreBbe ri-
pio di giustizia; e a noi, se dopo la cadu- portati in patria, non àvrebbe reso la cit~
ta ritorniap10, non viene offerta giustizia tà e il tempio più grandi e più splendidi.
ma pietà. Da ciò possiamo renderci con- (... )Se Dio non ha precluso il pentimen-
to di quanto sia grande l'iniquità con cui to de~la città che si era spesso prostituita,
pecchiamo se non torniamo a lui dopo il molto di più sorreggerà la tua anima, ca-
peccato, mentre lui ci risparmia con tanta duta per la prima volta. Nessuno infatti,
. pietà quando ancor!! lo stiamo compien- ness~n amante delle cose corporee, an-
. do; o quale sarà l'indulgenza per gli ini- che se fosse del.tutto folle, arderebbe per
qui, che egli non cessa di chiamare dopo la sua amata come Dio desidera la salvez-
la colpa. · za delle nostre anime. È possibile veder-
Gregorio Magno, lo sia da ciò che succede ogni giorno, sia
Regola pastorale 3, 28 dalle Scritture divine. Guarda dunque
anche nei proemi di Geremia e in molti
passi dei profeti come Dio, pur disprez-
zato e trascurato, ancora incalza e cerèa
Dio è venuto come un medico -· l'amicizia di coloro che lo hanno respin-
Dio è venuto infatti come medico to. Egli stesso nei vangeli lo thostrava di-
non come giu~ice.' Come dunque costo~ · cendo: Gerusalemme, Gerusalemme, che
ro presero in moglie delle prostitute9, co- uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono
sì anche Dio unì a sé la natura umana che mandati, quante volte ho voluto radunare
si era prostituita, cosl anche dal principio i tuoi figli, come la chioccia raduna i suoi
è preannunciato dai profeti in relazione pulcini sotto le ali e non avete voluto! (Mt
all? Sinagoga. Ma ·questa è stata ingrata 2.3 > 37).
nei confronti di chi le si era unito, men- Giovanni Crisostomo,
tre la Chiesa, una volta liberata d~i ma- Trattato a Teodoro 14
Mi~urare i castighi
Esortazione alla castità . Che cosa dunque si potrà fare? (. .. )
Uria vedova deve badare, sotto ogni Non bisogna applicare il castigo sempli-
punto di vista, a non oltrepassare i primi cemente nella misura delle colpe, ma con-
limiti della castità. Se va al di là e infran- siderare l'intenzione dei colpevoli, perché
ge quel pudore che conviene alle matrone, lo squarcio che vuoi rabberciare tu non lo
si avvoltolerà sfrenatamente in ogni sorta faccia diventare una lacerazione maggio-
di lussuria, tanto che meriterà sentirsi dire re e, cercando di rialzare ciò che è cadu-
dal profeta: La tua faccia è diventata come to, tu non produca una caduta peggiore.
quella di una meretrice; hai perso ogni pu- I deboli e gli sfrenati .e per lo più schia-
dore (Ger 3, 3). · vi della mollezza del mondo, che han-
Girolamo, no ancora grande vanagloria per nascita
Lettera 123, 8 e potenza, corretti con dolcezza e a P?-
68 Geremia
~·
·.
ISRAELE E GIUDA
SONO COME DUE SORELLE PROSTITUTE
,.
Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto ciò che ha fatto
Israele, la ribèlle? Si è recata su ogni luogo ·elevato e sotto ogni albero ·verde
.per prostituirsi. E io pensavo: ((Dopo che avrà /attd tutto questo.tornerà a
me)); ma ella non è ritornata. La sua perfida sorella Giuda ha visto ciò, ha
visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per tutti i suoi adultèrz~ . con-
. segnandole il documen~o del divorzio) ma la sua perfida sorella Giuda non
ha avuto alcun tim9re. Anz~ anche lei è .andata a prostituirs~ e e.on il cla-
more delle sue prostituzioni ha contaminato la terra; ha commesso adulterio
davanti·allà pietra e al legno. E nonostante questo, la sua perfida sorella
Giuda non è ritornata a me con tutto i'/ cuore, ma ·soltanto con menzogna».
Oracolo del Signore. . .
Allora il Signore mi disse: «Israele ribelle si è·dimostrata più giusta della
pérfida Giuda (3, 6-11).
'Tutti i peccati sono chiamati fornicazione o adulterio nelle Scritture (Gregorio Nazian-
zeno). Vossetvanza spirituale del comandamento contro l'adulterio esige ché il cristiano la-
sci tutte le superstizioni pagane e le pratiche occulte e smetta di cercare aiuto dagli astrologi
(Giovanni Cassiano). Coloro ·che adorano altri dèi riceveranno il frutto della loto infedeltà
· (Teodoreto). Dio è insieme soave e severo con i suoi (Origene). Nonostante il popolo di Dio
abbia commesso un adulterio spirituale, Cristo lo esorta a ravvedersi (Basilio di Cesarea).
Con rinnovata bòntà, accoglie persino r anima che 'ha commesso adulterio (Clemente Ales-
sandrino, Origene). Esorta il popolo a tornare. Quando torniamo a Dio, lui non ci rimpro-
vera le nostre infedeltà (Giovanni Crisostomo). E meglio seguire il male se si è convinti che
sia buorio che peccare consapevolmente:: (Girolamo).
parole sul tremendo giudizio e sulla con- ritorna e si converte con tutto il cuore. Lo
danna·eterna, le dottrine sulla penitenza e dice lui stesso per mezzo del profeta: Se
sul perdono dei peccati, gli innumerevo~ una donna se nr: va dal marito e giacè con
li esempi di conversione, come la dracma un altro uomo forse potrà· ritornare piena-
(cf. Le 15, 8-9), la peèora (cf. Le 15, 3-7), il mente al suo marito? Non si sarà forse con-
figlio che ha _sperperato la sua fortuna con taminata del tutto? Ma tt,1. hai fornicato con
le prostitute, colui che è andato perduto molti pastori e ·poi ritornavi da me (Ger
ed è stato ritrovato, colui che era morto ed 3, p. Parimenti dice in un altro passo: E
è tornato in vita (cf. Le 15, 30-32). Usiamo dopo che avevi fornicato con tutti costoro,
d~ questi sussidi contro il male, guarendo ho detto: Ritorna a me! Ma neppure così sei
la nostra anima çon essi. tornata, dice il Signore (cf. Ger 3, 7).
Basilio di Cesarea, Origene,
Lettera 46, 5 Omelie sull'Esodo 8
costiamo a lui, purché.ci accostiamo come passo, volendo mostrare la grande pro-
si conviene. Uniamoci a lui intensamente pensione che ha per la nostra salvezza,
e fissiamo i nostri cuori al timore di lui. avendo ascoltato eh~ essi, dopo molte em-
(. .. )Vuoi vedere quanti altri cambiamenti pietà, dichiaravano di voler percorrere la
simili si sono verificati ·anticamente e si ve- retta via, disse, come è riferito: Chi rende-
rificano ora ogni giorno? Perciò dico che tà il loro cuore in essi tale da temermi e da
né disperi chi è sulla scena, né sia fiducio- osservare tutti i miei comandamenti: a/fin-
so chi è nella Chiesa. A questo dice: Chi ché venga del bene a loro e ai loro figli per
crede di stare ir1: piedi~ guardi di non cadere sempre? (Dt 5, 29). (. .. ) Ascolta dunque
(1 Cor 10, 12); a quello: forse chi cade non · che cosa dice anche attraverso il profeta:
si rialza? (Ger 8, 4), e: Irrobustite le mani Esponi tu per primo le tue iniquità, perché
fiacche, rendete salde le ginocchia vacillan- tu sia giustificato (Is 43, 6). Ci chiede que-
ti (Is 35, 3). Ancora a questi dice: Vigila- sto affinché sia forte l'amore verso di lui. ·
te (cf. Mt 26, 41); a quelli: Svégliati~ tu che Giovanni Crisostomo,
dorm; risorgi dai morti (Ef?, 14). Questi Trattato a Tèodoro 16
devono custodire·quello che hanno, quelli
invece devonq cercare di diventare quello
che non sono; questi devono conservare la Importanza della feCleltà
salute; quelli devono allontanarsi dall'in-
fermità, perché sono malati. Ma molti ma- E in tutte queste cose, la sua sorella
lati riacquistano la salute e .m olti sani, se prevaricatrice Giuda non è tornata a me
sono negligenti, si ammalano. con tutto il suo cuore, ma per finta (Ger
Giovanni Crisostomo, 3,.10). Ed è minor peccato seguire il ma-
Commento al Vangelo di Matteo 67, 3-4 le se si è convinti che sia buono, piutto-
sto che non osare difendere ciò che si sa
con certez?a che è buono. Noi che non
Appello ~ila penitenza· possiamo sopportare le minacce, gli insul-
ti né la povertà, come potremo vincere le
Peccare è forse umano, ma perseve- fiamme di Babilonia? Che una pace fittizia
rare nel peccato non è più umano, anzi è non tolga ciò che le guerre hanno custodi-
.del tutto satanico. Guarda pertanto come to. Non voglio sperimentare l'incredulità
Dio anche attraverso il profeta rimprove- per paura, poiché Cristo ha affidato la ve-
ra questo atteggiamento p~ù dell'altro, af- ra fede allà mia volontà.
fermando: Ho detto, dopo tutte queste for- Girolamo,
nù:azionz': Rz"torna vçrso di me, ma nqn è Contro l Pelagianl 1, Prologo, 2
,
APPELLO AL RITORNO D'ISRAELE RIBELLE
,{
. Ritornate) figli traviati ....; oracolo del Signore - perché io sono il vostro
·· padrone. Vi prenderò uno da ognicittà e due da ciascuna famiglia e vi 'con-
durrò a Sion. Vi darò pastori secondo il mio cuore) che vi guideranno con
scienza e intelligenza. Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati/econdi
· nel paese) in qu.ei giorni - oracolo del Signore -:- non si parlerà più deltarca
de6!)alleanzç1, del Signore: non verrà più in mente a nessuno e nessuno se ne
ricorderd) non sarà rimpianta né rifatta. In quel tempo chiameranno Gerusa-
lemme "Trono del Signore})) e a Gerusalemme tutte le genti si raduneranno
nel non:ze del Signore e non seguiranno più caparbiamente·il loro cuore mal-
vagio. In quei giorni la casa di Giuda andrà verso la casa d)Israele e verranno
insieme dalla regione settentrionale nella terra che io avevo dato in eredità
ai loro padri.
Io pensavo:
"Come vorrei considerarti tra i miei figli
e darti una terra invidiabile)
un)eredità che sia t ornamento più prezioso delle gentiF).
Io pensavo: "Voi mi chiamerete: Padre mio,
e·non tralascerete di seguirmt'.
74 Geremia
'
Dio è pastore dei pastori e guida dei condottieri (Gregorio Nazianzeno). Dio susciterà
pastori che guideranno con sapienza (BasiHo di Cesarea). Dio allontana il suo popolo dai ·
cattivi pastori, dando loro buoni pastori (Agostino). Poiché Dio ama coloro che rimprov,era,
i sacerdoti devono amare coloro che rimproverano (Cipriano). Nessun peccato commesso
contro Dio può estinguere il suo amore per noi (Giovanni Cassiano). Dio guarirà i suoi figli
che tornano a lui (Pseudo-Agostino). Torniamo con tutto il nostro cuore a Dio che è buono
con noi (Origene, Orsiesi).
15 Vi darò pastori secondo il mio cuore to .al Vangelo, rafforzi la nostra destra, mi
guidi nella sua volontà e mi accolga con
Il Signore custodisca il pa'store fe- gloria (cf. Sal73, 23-24 = 72, 23-24 LXX),
dele · egli che pasce i pastori e guida i condot-
tieri, affinché io po'ssa pascere il suo greg-
Colui che dà la parola a quelli che . ge con scienza (cf. Ger .3, 15), e non con
evangelizzano con molta potenza (Sai . i mezzi di un pastore inesperto (cf. Zc
68, 12 = 67, 12 LXX) per dare compimen- 11, 15), ché la prima maniera è stata pres-
Appello al ritorno d'Israele ribelle (3, 12-25) 75
so gli antichi una benedizione: la seconda verificano le parole del Signore secondo le
una maledizione. Dia egli potenza e for- quali egli .personalmente, e non Pietro, le
za al suo popolo (cf. Sa! 68, 36 = 67, 36 avrebbe pascolate. ià infatti si dice: Pie-
LXX) e renda il suo gregge splendido, ifr- tro, mi ami tu? Ebbene, pasci le mie pecore
macolato (cf. E/5, 27) e degno del gregge· (Gv 21, 15-17).
celeste, nella casa dei beati (cf. Sal 87, 7 =
\
Agostino,
86, 7 LXX), nello splendore dei santi (cf. Discorso 46, 23
Sa! 110, 3 = 109, 3 LXX), sicché nel suo
tempio tutti celebriamo la sua gloria (cf.
Sa! 29, 9 = 28, 9 LpC), gregge e pasto- · I pastori correggono per amore
ri insieme, in Cr,isto Gesù nostro Signore.
Gregorio Nazianz~no, Se Dio riprende chi ama e lo torregge
Discorso 2. Sulla sua fuga 117 per migliorarlo, anche i fratelli, e soprat-
tutto i sacerdoti, non odiano, ma amano,
coloro che riprendono per migliorarli, dal
momento che anche Dio per bocca di Ge~
L' ele?ione di un vescovo santo
remia già aveva predetto e alluso ai nostri
Dovremmo celebrare il pastore per la tempi dicendo: E vi darò pastori secondo il
sua motte, ·poiché ha lasciato la vita in età mio cuore, e vi pasceranno pascendovi con
avanzata ed è entrato nel riposo con i som-· la disciplina (Ger 3, 15). Se perciò nelle Sa-
mi onori del Signore. Per il resto vi esor- cre Scritture cori frequenza e ovunque è
tiamo, lasciando in disparte ogni lutto, 'raccomandata la disciplina, e tutto il fon-
che è opportuno che dentriate in voi stessi damento della religione e della fede cleri-
e vi rialziate per la necessaria cura verso la . va dall'osservanza e dal timore, che cosa è
Chiesa, affinché Dio .santo si prenda cura opportuno che noi con più brama cerchia-
del suo gregge e vi dia un pastore secon- 1no di .raggiungere, che cosa è opportuno
do il suo volere, che vi guidi con saggezza. che noi maggiormente conseguiamo e cer-
· ' Basilio di Cesarea, chiamo di mantenere, se non di rimanere
Lettera 62 incrollabili dinanzi ·alle tempeste e ai tur-
binii del mondo, dopo aver' fissato con più
forza le radici e aver consolidato con resi-
Il gregge di Cristo ascolta la suà voce · stenti macigni le nostre dimore sulla roc-
cia (cf. Mt 7, 24-25)? Che cosa, se non di
E cosa aggiunge? A chi affida le pe- giungere ai doni di Dio per mezzo dei pre-
core tolte ad essi? Forse a pastori buoni? cetti divini?
Non continua così. E allora cosa diremo, Cipriano,
fratelli? Non ci sono forse pastori buoni? La condotta delle vergini 1-2
Non è detto in un altro passo scrittura-
le: Io darò loro dei pastori secondo il mio
cuore e le pasceranno nella saggezza (Ger
3, 15)? In che senso dunque non dà ai pa- ·
19 22
- Ritornate, figli traviati: io risane-
stori buoni le pecore che toglie ai cattivi rò le vostre ribellioni
ma, quasi che in nessuna parte siano rima-
sti ·de.i buoni pastori, asserisce: «lo stesso L'ardente amore di Dio per il suo
le pascerò»? Eppure a Pietro diceva un
popolo
giorno: Pasci le mie pecore (Gv 21, 15-17).
Come risolveremo il problema? Quando Dio descrive con la seguente immagi:-
le pecore vengono affidate a Pietro, non si nc la ribellione e j} disprezzo con cui noi
76 Geremia .·
lo respingiamo nel nostro spirito di rivol- allontanerà dalla sua inzqultà (Ez 33, 12).
ta, quando ci esorta· al ritorno che produ- E ancora: Convertitevi figll convertendo-
ce la salvezza: Io dissi: Tu mi chiamerai pa- vi e io accetterò il vostro pentimento (Ger
dre e non tralascerai di seguirmi. Ma come 3, 22).
una donna è in/edele al suo amante) cosi' la Pseudo-Agostino (Pelagio?},
casa di Israele è stata infedele a me, dice Sulla vita cristiana 2
il Signore (Ger 3, 19-20). Si tratta di un
richiamo opportuno, poiché quella raffi-
gurazione compara Gerusalemme a una Saremo di Dio
sposa adultera, che si è staccata ·dal pro-
prio marito, e, inoltre, la contrasta con la . Dio ci ha detto dunque: Ritornate,
perseveranza dell'amore generoso del ma- figli:: ritornando, e guarirò le vostre ferite
rito, perdutamente innamorato della pro- (Ger 3, 22). Vedendo allora.le nostre fe-
. pria sposa. In realtà, la pietà e l'amore di rite e la promèssa della guarigione, subi-
]!io, sempre indirizzati al genere umano, to noi rispondiamo e diciamo: Eccoci~ sa-
non potevano essere espressi con un'altra remo tuo~ perché tu sei il Signore nostro
immagine meglio dell'esempio del mari- Dio (Ger 3, 22). Avendo dunque accolto
to che ama la propria moglie di un amore l'invito e détto: Saremo tuoi, ricordiamo-
ardentissimo. E tali sentimenti non sono ci che abbiamo fatto una promessa a Dio
mai superati dalle nostre offese al pun- ' dicendogli: Saremo tuoi, e poiché gli ab-
to di indurre il Signore ad abbandonare biamo detto: Saremo tuoi, non diveniamo
la cur.a per la nostra salvezza sì che, supe- possesso di nessun altro, né dello spirito
rata quella sua premura d~lle nostre ini- di ira né dello spirito di tristezza né dello
quità, Dio sia indotto ad abbandonare il spirito di concupiscenza, non diveniamo
s111o·principale proposito. Il marito, infatti, possesso del diavolo né dei suoi angeli (cf.
ql.ianto più si vede trascurato dalla moglie, Mt 25., 41). Ma poiché, una volta chiamati,
da t~nto maggiore trasporto si sente tra- abbiamo detto: Eccoci: noi siamo tuoi, mo-
scinato verso di lei. striamo con i fatti che, dopo aver promes-
Giovanni Cassiano, so di appart~nere a lui, non abbiamo vota-
Con/erenze ai monaci 2, 13, 8 to noi stessi a nessun altro che a lui.
Origene,
su
Omelie Geremia 5, 2, 4 ·
La costante misericordia di Dio
I
ta dalla sua via di male e viva (Ez 33, 11). .= 94, 8 LXX; Eb 3, 8)' e non ammassiamo
E nel V angelo il Signore misericordioso e un tésoro di collera per il giorno del/1 ira e
fonte di ogni bontà ci chiama a gran vo- della manifestazione del giusto giudizio·di
ce e dichiara: Venite a me, voi tutti, che Dio, il quale renderà a ciascuno secondo le
. siete a/faticati e oppressi~ ·e io vi darò ri- sue opere (Rm 2, 5-6), ma ritorniamo al Si-
poso,· prendete su di voi il mio giogo e im- gnore con tutto. il cuore e secondo le pa-
parale da me, poiché sono mite e umile dz' role di Mosè che ci .ricorda: Se ritornerai' .
cuore; e troverete riposo per le vostre ani- . al Signore con tutto il tuo cuore, egli' puri-
me (Mt 11, 28-29). Consideriamo che. la ficherà· il tuo cuore e il cuore della tua di-
bontà di Dio .ci esatta al pentimento (Rm scendenza (Dt 30, 2.6).
2, 4) e che i santi ci invitano alla salvezza. Orsiesi,
Non induriamo i nostri cuori (cf. Sal 95, 8 Testamento 33
(
RITORNA ISRAELE!
2
Se giurerai per la vita del Signore · 3 Dissodatevi un terreno
Il vero culto diffonde la fede Imitare gli uomini di Dio
Il tuo giuramento sarà: Per la v#a del Imitiamo le opere di tutti costoro, af-
Signore, con verità, .rettitudine e giustizia finché nei nostri giorni vi sia pace e giusti-
(Ger 4, 2). Nei Vangeli ha prescritto in- zia e non ayvenga ciò che leggiamo altro-
vece qualcosa di più perfetto: È stato det- ve: Sulla terra del mio popolo 'cresceranno
to agli antichi: Non ~pergiurare, ma adempi· spine e rovi (Is 32, 13). Piuttosto dissodia-
1
con il Signore i tuoi ~iuramenti. Ma io vi di- . mo la terra incolta e non seminiamo tra le
~o: non giurare.a/fatto (Mt 5, 33-34). Poì- spine (Ger 4, 3). Se custodiamo i coman-
ché erano deboli, ordina agli Ebrei di giu- damenti che ci sono stati dati, dimostrere-
rare nel suo nome, affinché imparino, per mo chiaramente di amare Dio.
la ripetizione dei giuramenti, ad adorare Orsiesi,
soltanto lui. Promette invece che per il lo- Testamento 44
ro adempimento, le genti lo benediranno
in Israele e per lui inneggeranno Dio a Ge-
rusalemme (Ger 4, 2). Inf~tti, mentre loro
La pedagogia dell'-insegnamento
erano pii, molti dei loro vicini hanno ap- Questo dunque dice il Signore agli uo-
preso la pietà. · mini di Giuda e agli abitanti di Gerusalem-
Teodoreto, me: «Fatevi dei campi nuovi e non semina-
Su Cere.mia 1, 4 te sulle spine» (Ger 4, 3). Questa parola
è detta ~oprattutto a qqelli che insegna-
no, perché non affidino agli ascoltatori le
parole. della Scrittura prima di· aver fat-
Fidare in Dio e non negli idoli to dei campi nuovi nelle loro anime. Poi-
ché quando, messa mano all'aratro (cf. Le
Se l' ahtica alleanza fosse stata ope- 9, 62), fanno dei campi nuovi nelle anime
ra del diavolo, non li avrebbe allontana- ed essi ascoltano come ,la terra bella e buo-
ti dall'idolatria, ma al contrario li avreb- na (cf. Mt ·13, 8; Le 8, 8), se seminano non
be spinti ~ li avrebbe fatti cadere in essa, seminano sulle spine (cf. Mt 13, 7). Se in- .
perché questo voleva il diavolo. Ma ora vece, prima dell'aratro e del fare campi
· vediamo éhe . dall'antica alleanza è stato nuovi nell'apice dell'anima degli ascolta-
realizzato il contrario. Perciò. anticamen-. tori, uno prende i semi santi, la dottrina
te fu stabilito per legge proprio questo, sul Padre, quella sul Figlio, quella sullo
il giuramento, perché non giurassero per Spirito Santo, la dottrina sulla r~surrezio- ·
gli _idoli. Giurerete, dice, per il vero Dio ne, la dottrina sul castigo, la dottrina sul
(Ger 4, 2). Non fu dunque piccolo il risul- ripos~ eterno, quella sulla Legge, quel-
tato raggiunto dalla Legge, ma anzi molto la sui profeti e, in breve, su ciascun pun-
grande, perché il fatto che essi arrivasse- to della Scrittura,.e semina, trasgredisce H ·
ro al cibo solido fu opera della sua solle- comando che dice in primo luogo: Fatevi
citudine. dei campi nuovi (Ger 4, 3), e in secondo:
Giovanni Crisostomo, Non seminate sulle spine (Ger4, 3).
Commento al Vqngelo di Matteo 17, 5 Origene,
Omelie su Geremia 5, 13, 2
80 Geremia
re e noi lo riconosciamo perché vediamo bile e se questa e' è, d~venta inutile quella
che si è realizzato. Come, infatti, la circon- del corpo. Prendendone lo spunto, il divi-
cisiohe carnale, che era temporale, fu da- no apostolo ha scritto ai Romani: Giudeo
ta come segno distintivo al popolo osti- non è chi appare tale all'esterno, e la circon-
nato, così quella spirituale fu data per la cisione non è quella visibile nella carne, ma
salvezza al popolo obbediente, secondo le Giudeo è colui che lo è interiormente e la
parole di Geremia: Rinnovatevi e non se- circoncisione è quella del cuore) nello !ipiri-
minate nelle spine; circoncidetevi per Dio to e non nella lettera, la cui gloria non vie-
e circoncidete il prepuzio del vostro cuore ne dagH uomini ma da Dio (Rm 2, 28-29).
(Ger 4, 3-4); e altro~e dice: Ecco, infatti: si · Teodoreto,
appressano i giorn~ ·dice il Signore, e prepa- Su Geremia 1, 4
rerò un patto nuovo per la casa di Giuda e
per la casa di Giacobbe, non uguale a quel-
lo che diedi ai loro padri nel giorno in cui La circoncisione del cuore
li' condussi fuori dalla terra d'Egitto {Ger
31, 31-32 =38, 31-32 LXX). È ~tata -~esa vana la prima circoncisio-
Tertulliano, ne, che era carnale, e la seconda_, che era
Polemica contro, i Giudei 3, 6, 7 spirituale, è stata promessa. Presso Ge-
remia profeta: Ecco ciò che dice il Signore
agli uomini di Giuda e agli abitanti di Ge-
Il cristiano ha il cuore circonciso rusalemme: Rinnovate tra di voi la novità
e non seminate tra le spine. Circoncidetevi
Il Signore ha circondso i nostri orec- per il Dio vostro e circoncidete il prepuzio
chi, ·perché, ascoltando la parola, noi cre- del vo!;trò cuore, a/finché la mia collera non
diamo. Ma anche la circoncisione nella· esca come un /uòco e cominci a bruciare e
quale avevano riposto la loro fiducia viene nessuno possa spegnerla (Ger 4, 3-4).
abolita. Infatti; avèva parlato di una circon- Cipriano,
,cisione, ma non della carne; ma essi trasgre- Testimonia a Quirino i, 8
dirono, perché un angelo cattivo li ingan- '
10 Simmaco ha tradotto in greco f Antico Testamento. La sua versione, diversa da quella dei
Settanta, viene spesso menzionata e non di rado usata dai Padri nelle loro interpretazioni.
82 Geremia
puliti ricevano semi puliti. ·È ciò che sta prepuzio dai vostri cuorz: uomini di Giuda
detto in un altro passo: Non gettate levo- (Ger 4, 3-4 ).
stre perle davanti ai porci e non date cose Didascalia degli apostoli 24, 6, 12
sante ai cani (Mt 7, 6). Come può infatti
ascoltare le parole di Dio e ricevere i semi
e fruttificare colui che è pieno di affan- I cristiani. sono circonc1s1 m Cristo
ni del mondo? Ne consegue che Circon- mediante il battesimo
cidetevi per il Signore e togliete il prepuzio
dei vostri cuori (Ger 4, 4) viene prescritto Vediamo ora come Abramo sia stato
soltanto al maschio di Giuda e all'abitan- il padre di molte genti (cf. Rm 4, 17-18).
te di Gerusalemme, affinché abbandoni- Tutti facilmente concordano nel ricono-
e
no la lettera che uccide segu~no lo Spi- scerlo padre del popolo giudaico secondo
rito che dà la vita .(cf. 2 Cor 3, 6). Se non la successione della carne; ma non è neces-
fate questo, aggiunge, la mia collera uscirà sario guardare al succedersi delle genera- ·
_come fuoco e si accenderà e nessuno la po- zioni per dargli questo àppellativo. Di fat-
trà spegnere (Ger 4, 4). Per questo motivo to, se storicamente non possiamo tutti dire
ammonisce e ·avvisa in anticipo, per non .Abramo padre secondo la carne, tipologi-
essere costretto ad agire. Ed è ciò che ve- camente lo fu secondo la fede che ci rende
diamo coq,gli abitanti di Ninive, ai qua- tutti suoi figli (cf. Rm 4,'· 12). In che senso e
li era stata predetta la condanna affinché in quale modo? Mentre gli uomini conside-
sfuggissero all'imminente ira grazie alla rano non credibile l'annuncio della ·risur-
penitenza (cf. Gn 3, 4-10). Tutti questi rezione dei morti e altrettanto incredibile
mali sopravvengono per la malizia dei no- la nascita di un figlio da vecchi considerati
stri pensieri e dei nostri propositi. C'è for- quasi morti, noi invece con una fede simi-
se qualcuno che afferma .che nei pensieri le a quella di Abramo crediamo che Cri-
non c'è peccato, se, secondo la verità del sto mC)rto inchiodato sul legno della cro-
Vangelo, tutti i vizi provengono dal cuo- ce è risuscitato, e per la fede diventando .
~e? (cf. Mt 15, 19). figli qi Abramo entriamo a far parte della
Girolamo, stirpe di adozione. Con la fede riceviamo
Sei libri su Geremia 1, 70, 1-4 quindì anche un sigillo spirituale simile al
suo, circoncisi con il battesimo dallo Spi-
rito Santo non nel prepuzio ma nel cuo-
La circoncis~one spirituale re. Così prescrisse Geremia: Circoncidete
per il Signore i prepuzi dei vostri cuori (Ger
La circoncisione del cuore è suffi- 4, 4); e cosl l'Apostolo parlò della circonci-
ciente per i fedeli. È spirituale, come ha . sione di Cristo che con lui ci seppellisce nel
detto per mezzo di Geremia: Accendete battesimo, ecc. (Col 2, 11-12). .
una lampada. e non seminate tra le spine. Cirillo di Gerusalemme,
Circoncidetevi per il Signore. Togliete il Catechesi 5, 6
DISASTRO DAL NORD
«Annunciatelo in Giuda)
fatelo udire i~ Gerusalemme;
suonate il corno nel paese) -
gridate a piena voce e dite:
"Radunatevi ed .entriamo nelle città fortificate)).
Alzate un segnale verso Sion; ·
cercate rifugio, ·non indugiate,
·perché io faccio venire dal settentrione una sventura
e una grande rovina.
Il leone è balzato dalla sua boscaglia,
il distruttore 'di nazioni siè messo in marcia,
è uscito dalla sua dimora)
per ridurre la tua terra a una desolazione:
le tue città saranno diStrutte)
non vi rimarranno abitanti.
Per questo vestitevi di sacco,
lamentatevi e alzate grida)
perché non si è allontanata da noi
tira ardente del Signore.
E in quel. giorno - oracolo del Signore -
verrà fJ!eno il coraggio del re
e il coraggio dei capi:·
i sacerdoti saranno costernati
e i profeti saranno sbigottiti>>.
A/lora io dissi: «Ah, Signore Dio)
hai dunque del tutto ingannato ·
questo popolo e Gerusalemme,'
quando dicevi: "Voi avrete pace'),
mentre una spada giunge fino alla gola».
In quel tempo si dirà .
a questo popolo e a Gerusalemme:
«Il vento ardente delle dune soffia dal deserto
versò la figlia del mio popolo,
ma non per vag~iare, né per mondare il grano.
84 Geremia
7 Il leone è balzato dalla sua boscaglla, la terra e l'ho calpestata (Gb 2, 2).'E chi è
il distruttore di nazioni ,_
colui che non viene colpito dai veleni del
diavolo, se non l'unico che pu<) affermare:
Il seme della falsa dottrina Ecco che giunge il principe di questo mondo
e in ·me non trova niente (Gv 14, JO)? Co-
Costui è il vero Nabucodònosor, del stui continuamente trasforma tutto l'am-
quale parla Pietro, il nostro nemico, il dia- . bito della· Chiesa in un deserto, affinché
volo, come leone ruggente che va in giro (1 coloro che sono usciti dalla Chiesa com-
Pt 5, ·8). È infatti asceso dagli abissi, nei battano ~ontro la Chiesa. Di loro parla I'e-
quali deve rimanere prigioniero, e chie- vangelista Giovanni: Sono usciti da noz: ma
. de di non tornarvi, e si è alzato come un non erano dei nostri: perché, se fossero sta-
predone (o un distruttore) delle genti, del ti nostri, sarebbero certamente rimasti con
quale sta detto: Domlnerà su tutti i suoi ne- noi (1Gv2, 19). Vengono desolate le tet-
mici (Sal 10, 5 = 9, 26 LXX), e che si gloria re della Giudea e fioriscono i ritrovi degli
al cospe~to dcl Signore: Ho percorso tutta eretici. Se quindi qualcuno è a favore delle
Disastro dal nord (4, 5-18) 85
}
opinioni perverse, si può dire di lui: Il leone -la coscienza sporca è il peggiore di tutti
si è mosso dalla sua dimora e si è alzato. .un i mali. Ascolta che cosa fu detto ai Giu- ·
predatore delle genti (Ger4, 7), ecc. dei che si preoccupavano fino ali' ecces-
Girolamo, so di simili impurità: Lava dalla malizia zl
Sei Hbri su Geremia 1, 72, 1-3 tuo cuore (Ger 4, 14). Fino a quando sarai
dominato dal pensic"ro delle faccende ter-
rene? Laviamoci dunque anche noi, non
14
Purifica il tuo cuore con il fango, ma con lacqua pura, cioè
le elemosine, non con l'avidità di illeciti
L,importanza del\vero pentimento guada~ni.
. È certo indiff~rente. pregare con le Giovanni Crisostomo,
· mani non lavate, mentre il pregare con Commento al Vangelo di Giovanni 73, 3
ANGOSCIA PER LA DISTRUZIONE DI GIUDA
Respingendo Cristo, parola di Dio, i capi di Israele hanno dimostrato la loro mancanza
di intelligenza (Ireneo) come fanno gli Ariani e altri eretici, che si credevano saggi citando
a torto le Scrittui-e, ma non erano in grado di capirle e di seguirle (Gregorio Nazianzeno,
Giustino Martire). Coloro che sono privi·dell'intelligenza delle Scritture preferiscono l'ap-
parenza esteriore alla vera bellezza (Clemente Alessandrino).
con il pretesto di rispettare gli usi della 30 La vanità della falsa bellezza
Scrittura e le espressioni ammesse, ma
in realtà inserendo di soppiatto l' ariane- La modestia nel vestire
simo 11. Infatti, la frase Simile secondo le
Scritture era per i semplici l'esca che na- Se la ricchezza è cieca, come appunto
scondeva l'amo dell'empietà. Era l'imma- è, le donne che si lasciano affascinare da
gine i cui occhi ·guardano verso tutti gli essa e pulsano in sintonia con essa non sa-
astanti; il calzare che va bene a entrambi ranno forse anch'esse cieche? Non aven-
i piedi; la dispersione a ogni vento, che do un limite nella lOi:o avidità, sprofonda-
ttae fa sua autorità dalla nuova formu- no nella spudoratezza: hanno bisogno del
lazione della perversità e dall'iniziativa teatro e delle sfilate e di una moltitudine
di a·m miratori e del girovagare nei templi
co"ntro la verità. Esperti infatti nel fare il
male, non hanno saputo compiere il bene e del sostare ai bivi per farsi vedere da tut-
(Ger 4, 22). ti. È per piacere agli altri (cf. 1 Cor 7, 35)
.Gregorio Nazianzeno, infatti .che si adornano quelle che si van~
Discorso 21. Su Atanasio 22 · tano del loro volto e non del loro cuore.
Come lo sèhiavo 'fuggiasco si riconosce
perché è marchiato a ferro rovente, · così
l'addobbo variopinto e 'merlettato mostra
La mancanza di f~de del popolo che colei che lo porta è un'adultera. An-
ebraico che se ti vesti' di porpora·e ti adorni d'orÒ
e ti tingi le ciglia di nero, la tua bellezza è
Come in principio queste cose furo- vana (Ger 4, 30), dice il Logos per boc-
no ordinate da Dio per la vostra malvagi- ca di Geremia. Non è forse assurdo che,
tà, così, a causa del vostro desiderio, anzi mentre i cavalli, gli uccelli e gli altri ani-
della vostra ostinazione.di rimanere in es- mali corrono nelle praterie e si alzano in
sa, con queste stesse cose ci richiama a ri- volo dall'erba felici del loro proprio orna-
cordarlo e a riconoscerlo. Voi siete un po- mento, vale a dire la criniera del cavallo, la
polo dal cuore duro, privo di senno, cieco tinta naturale, il pfomaggio variopinto, la
e zoppo, figli che non hanno la fede (Dt donna invece, come se fosse di natura più
32, 20); come dice lui stesso, lo onorate incompleta delle bestie~ crede di essere a
soltanto con le labbra, ma il .vostro cuore è tal purito priva di belleza da avere bisogno
lontano da lui (Is 29, 13), poiché insegnate di una bellezza non sua, che si compra e
le vostre dottrine e non le sue. si dipinge?
Giustino Martire, Clemente Alessandrino,
Dialogo con Trifone 27, 4 Il Pedagogo 3, 10, 2 - 11, 1
11
Gregorio si riferisce alle decisioni dei sinodi. di Rimini e ·di Seleuda contro la definizione di
Nicea.
TUTTI I POPOLI HANNO SPEZZATO I LORO GIOGHI
f . .
Percorrete le.vie di Gerusalemme,
osservate bene e informatevi:
çercate nelle sue piazze
se e) è un uomo che pratichi il diritto, ·
e cerchi la fedeltà,
e io la perdonerò.
Invece giurano cer~amente il falso
anche quando dicono: «Per la vita 4el Signore!».
I tuoi occhi, Signore, non cercano forse la fedeltà?
Tu li hai percossi: ma non mostrano dolore;
li hai.fiaccati: ma rifiutano di comprendere la correzione.
Hanno indurito la faccia più di una rupe,
rifiutano di convertirsi.
.Io pensavo: «Sono certamente gente di bassa condizione,
quelli che agiscono da stolti: ·
non conoscono la via del Signore,
la legge del loro Dio. ·
Mi rivolgerò e parlerò ai grandi,
che certo conoscono la via del Signoré,
e il diritto del loro Dio».
Purtroppo anche questi hanno rotto il giogo)
hanno spezzato i legami!
Per questo li azzanna il leone della foresta,
il lupo delle steppe ne.fa scempio,
il leopardo sta in agguato vicino alle loro città:
qudnti escono saranno sbranati:
perché si sono moltiplicati i loro peccati:
sono aumentate le loro ribellioni (5? 1-_6). ·
Ricchi e poveri vengono giudicati alio stesso modo se trasgredis'cono la Legge (Teodoreto),
ma coloro che sono saldi spiritualmente vengono lodati (Origene).
~ Se c'è un uomo c~e pratichi il diritto, nat~ ma non si sono pentiti> li hai schiac-
·e cerchi la fedeltà, cia!~ ma si sono rifiutati di ravvedersi. Si
.sono fatti una faccia più dura della pietra e
Rifì~to di Dio che corregge non hanno voluto convertirsi (Ger 5, 3). Le .
attuali circostanze ci fanno capire quanto
Dopo le parole con le quali il Signo- queste parole si attaglino a noi.
re comandava: Percorrete le vie di Geru- Salviano di Marsiglia,
salemme (Ger 5, 1), ecc., il profeta si ri- Il governo di Dio 7, 12, 51
volge al Signore: Signore, i tuoi occhi non
cercano forse la fedeltà? (Ger 5, 3), che in
ebraico si dice emunà, non le opere degli
Castigo per chi rifiuta di pentirsi
Ebrei, nelle quali esultavano secondo i riti
della Legge, ma la fede dei cristiani che ci Che i mali accadano per la correzione
ha salvati per grazia (cf. E/ 2, 8). Da que- dei superbi oppure per µ castigo dei mal- ·
sto capitolo apprendiamo quindi che i ca- vagi, lo afferma Dio stesso, dicendo nella
stighi vengono inflitti per correggere i vi-. Sacr~ Scrittura: Senza risultato ho colpito i
zi. Dice infine: Li hai bastonati: ma non si vostrifigl; che non hanno accettato la lezio-
sono pentiti;' li' hai schiacciati: ma si sono ne (Ger 2, 30). E il profeta devoto e con-
rifiutati di· ravvedersi (Ger 5, 3). Gerusa- sacrato a Dio ·risponde a queste parole e
lemme viene corretta con ogni sorta di ca- dice: Li hai' colpiti e non si addolorarono,
. stighi e di disgrazie. Ma a dispetto di tutte lz' hai flagellati e non vollero accettare la le-
queste cose non ha avuto nemmeno ver- zione (Ger 5, 3). Ecco le ferite sono inflitte
gogna dei suoi vizi, ma, avendo induri- per volontà divina e non c'è nessun timo-
to la svergognatezza del loro volto come re di Dio.
una pietra (cf. Ger 5, 3), non hanno voluto Cipriano,
convertirsi a cose migliori. . A Demetriano 7
· Girolamo,
Sei libri su Geremia l, 93, 1-2
4
Non conoscono la via de./ Signore
2
Dio castt'ga i suoifigli Dio tratta gli empi con misericordia
C'è chi non si pente nonostante i ca- Paolo dice di coloro che vivono nel-
la pietà e nella pienezza: Réndo grazie a
stighi ·Dio che vi ha arrièchiti in lui con ogni co-
-Quando mai abbiamo cambiato rot- sa, con ogni parola e con ogni conoscenza (1
ta? Quando mai un lembo del mondo ·ro- Cor l, 4-5). Geremia dice invece degli em-
mano, per quanto messo a dura prova, si pi: Forse sono poveri e perciò non possono
ravvede? Sta scritto: Tutti sono andati/uo- ascoltare la parola del Signore (Ger 5, 4).
ri strada e sono diventati inutili (Sal 53, 4 = · Vedi come chiama poveri coloro che si so-
52, 4 LXX). Ed è per questo che il profeta no allontanati dalla pietà? Quindi è mi-
al
si rivolge Signore dicendo: Li hai basto- sericordioso con i peccatori perché so110
Tutti i popoli hanno spezzato i loro gioghi. (5, 1-6) 91
/
poveri ed esige da coloro che agiscono ret- possiedono la ricchezza della conoscenza
tamente poiché sono ricchi. Ai primi do- di Dio. Ma condanna le trasgressioni di
na a causa della povertà; ai secondi chie- entrambi i gruppi. Perciò aggiunge: Ecco
de conto con molto rigore per la ricchezza che sono stati unanimi nello spezzare zl gio-
della pietà. Come agisce con i giusti e con go e nello sciogliere i legami (Ger 5, 5). Ma
i pe~catori, .così ~gisce anche con i ricchi e .ciò che ha detto il profeta va più lontano,
con 1 poveri. poiché Dio aveva promesso benevolen-
Severiano di Gabala, za se avesse trovato almeno uno che agis-
Sulla penitenza 3 se con giustizia e cercasse la fede (cf. Ger
.l 5, 1), .e insegna che aveva cercato ciò. che
era stato prescritto, ma aveva ~rovato chè
Poveri sono.coloro ai quali manca la tutti avevano spezzato il giogo della Legge.
conoscenza Teodoreto,
Su Geremia 2, 5
La calunnia yeramente umilia la per-
. sona e la calunnia svia il '~overo (cf. Qo
7, 7). Se quindi la calunnia provoca un Ascoltatori forti e grap.di
male tanto grande da getq1rc a terra chi è
perfetto(. .. ) e il povero, cioè colui al qua- Quelli che sòno forti nelle anime so-
le mancano grandi conoscenze. Questo è no oggetto di lode. E infatti presso i Greci
l'avviso dcl profeta quando dice: Forse so- viene nominata spesso la forza e la gran-
no poveri e perciò non ascoltano. Mi rivol- dezza dell'anima razionale. Così, quando
gerò ai grandi (Ger 5, 4-5), chiamando po- uno si lancia in grandi azioni e ha proget-
veri coloro che mancano di discernimento · ti degni di rilievo e considera sempre co-
e, ovviamente, in questo passo, coloro che sa bisogna fare per vivere secondo la retta
non hanno ancor~ portato alla perfezi(?ne ragione, senza voler nemmeno vedere al-
l'uomo interiore .(cf. Ef 3, 16), né hanno cunché di .basso e di piccolo, un tale uo~
raggiunto la misura perfetta della loro sta- mo ha nell'anima la fortezza e la grandez-
tura (cf. Ef 4, 13). Il proverbio dice di loro · za. Ma queg~ialtri, i primi che la Parola ha
che vengono sviati e scossi. biasimato, siccome erano pov&ri non han-
. Basilio di Cesarea, no ascoltato - dice il profeta:_ per questo
Lettera 223, 1 non hanno udito, poiché sono poveri, an-
drò dagli uomini forti e parlerò loro (Ger
5, 5); e se è vero che dà beatitudine parlare
'
Tutti, ricchi e poveri, violano la Leg- alle orecchie di gente che ascolta (Sz'r 25, 9),
dà pure beatitudine incontrare un ascolta-
ge
tore forte e grande.
'· Chiama grandi i sacerdoti e i maestri Origenc,
della Legge, e poveri gli altri, poiché non Omelie su Geremia 6, 3, 3
LA TREMENDA APOSTASIA D'ISRAELE
(Basilio di Cesarea). Chi non ascolta i precetti del Signore diventa come una bestia irrazio-
nale (Atanasio). Secondo le Scritture dobbiamo considerare come bestie coloro che sono
schiavi ~elle proprie p~ssioni (Giovanni Crisostomo). I ricchi non osservano il sacramento
del matrimonio, ma inseguono il loto piacere (Salviano di Marsiglia). Dio manifesta il suo
amore mostrando assieme il peccato e la salvezza e ricorrendo ai rimproveri per ammaestrare
i peccatori (Clemente Alessandrino).
7
Perché tt' dovrei perdonare? ta libertà del cristiano
I fedeli non devo'1io cantare inni pa- Ci chiama, metaforicamente, puledri,
gani in quanto non aggiogati dalla malizia, non
domati dalla cattiveria, sempre semplici e
Dobbiamo fare festa nella gioia, sen- saltellanti soltanto verso il loro padre, non
za paura né timore. Un cristiano fedele, cavalli che nitriscono dietro le donne dei
dice il Salmo (cf. Sal 2, 10-12), non deve . loro vicini, cavalli schiacciati dal giogo e
cantare i cantici dei pagani, né avère da fa- pazzi per le femmine (Ger 5, 8), bensì li-
re con i princìpi e le dottrine di assemblee beri, giovani, fieri della loro fede, rapidi
estranee. Può capitare che assieme ai loro corridori verso la verità e la salvezza, che
cantici menzioni i nomi degli idoli, ciò che . galoppando calpestàno a terra le cose del
Dio vieta ai fedeli. Il Signore lo rimpro- mondo.
vera per mezzo di Geremia: I tuoi figli mi Clemente Alessandrino,
hanno abbandonato e hanno giurato su co- Il Pedagogo 1, 15, 1
loro che non sono dèi (Ger 5, 7).
Didascalia degli apostoli 21, 5, 10
L'intemperanza dei gi?vani
Il cavallo che nitrisce raffigura gli at-
8
Come stalloni ben pasciuti e focosi teggiamenti del giovane intemperante.
Cirillo di Gerusalemme,
. Senza Dio gli uomini diventàno . Catechesi 9, lJ
come le bestie
I profeti li assimilano a degli animali '
' degno delle bestie.,Mutiamo anche secon- 48, 13 .21 LXX) ricorrendo all'unione car-
do i desideri, poiché la vita governata dai · nale. Ma quando, spinto dal piacere, vuole
piaceri ci trasforma in animali. Sono diven- veramente occupare il letto matrimoniale
. tati cavalli' in calore, che impazziscono die- di un altro, allora certamente diventa una
tro alle donne del prossimo (Ger 5, 8). E bestia: Come stalloni in cerca di femmine,
l'ingannatore viene comparato a una vol- · ognuno nitriva verso la moglie del vicino
pe, come Erode (cf. Le 13, 32); lo sveigo-- (Ger 5, 8).
gnato viene chiamato cane, come Nabal Clemente Alessandrino,
da Carme! (cf. 1 Sam 25, 3 = 1 Re 25, 3 Stromatt' 3, 17, 102, 1-3
LXX). Vedi quanto possono essere diver-
si i nostri mutamenti? Ammira quindi co-
lui che ci ha applicato giustamente questa Padron~nza di sé e temperanza
nozione. P erciò sono del parere chè un al-
tro interprete abbia espresso bene e ade- Il dig.iuno è un'arma contro le falan-
guatamente lo ·stesso concetto con un'al- gi dei demòni. Infatti, questo genere non
tra espressione, dicendo Sui gigli invece di viene scacciato se non C()n la preghiera e il
Su coloro che muteranno (Sal 45, 1 = 4{ 1 digiuno (Mc 9, 29). Molti sono i benefici
LXX), convinto che fosse giusto compa- del digiuno, ma l'essere satolli è l'inizio·
rare la rapida morte dei fiori alla caducità dell'insolenza, perché subito si associa al-
della ,natura umana. Poiché l'espressione la mollezza, all'ubriachezza. e a tutti i con-
viene usata al futuro (dice infatti Su colo- dimenti ogni genere di sregolatezza degna
ro che muteranno, come se questo muta- delle bestie. Perciò gli uomini diventano
mento si manifestasse più tardi a noi), ri- cavalli in estro (cf. Ger 5, 8) per il pun-
flettiamo se non si tratti di un riferimento golo che entra nell'anima grazie alla mol-
alla risurrezione, nella quale saremo cam- lezza. Gli ubriachi scambiano le nature e
biati con un mutamento in senso migliore cercano il maschio nella femmina e la 'fem-
e spirituale. mina nel maschio (cf. Rm l, 26). Il digiu-
_ ·Basilio di Cesarea, no riconosce invece limiti anche nel matri-
Omelia sul Salmo 44 (45), 1 monio e, condannando gli eccessi tollerati
dalla· Legge, promuove un impegno co-
mune di permanere nella -preghiera (cf. 1
La ricerca del piacere trasforma gli Cor 7, 5). E non limitare il bene che pro-
uomini in bestie . · viene dal digiuno soltanto all' àstinenza dal
cibo. Infatti, l'autentico digiuno è l'estra-
Se la nascita è un male, i bestemmia- niamento dai mali. Sciogli ogni vincolo di
tori dicono che il Signore che ha parte- ingiustizia (Is 58, 6). Perdona al tuo pros-
cipato alla nascita condivide il male e lo simo le offese; pe~donagli anche i debiti
condivide la vergine che lo ha generato. (cf. Mt 6, 12). Non digiunate per provocare
Guai ai cattivi! Beste.mmiano contro il litigi e alterchi (Is 58, 4). Non mangi car-
proposito di Dio e contro il mistero della · ne, ma mangi tuo fratello. Ti astieni dal vi-
creazione criticando la nascita. Questa è la no, ma non trattieni gli insulti. Atten,di la
causa del docetismo·di Cassiano, di quello sera per fare la comunione, ma spendi la
di Marciane e certamente del corpo ani- giornata nei tribunali ..Guai a coloro che si
mato di Valentino 12, che dicono: L)uomo è ubri4cano, ma non per il vino (Is.51, 21).
stato reso simile alle bestie (Sal 49, 13 .21 :::: La collera è l'ebbrezza dell'anima e, come
12
Eretici dd II seçolo.
La tremenda apostasia d)Israele (5~ 7-L!) 95
prossimo (cf. Cer 5, 8), chi ci accuserà di Il biasimo di Dio mira alla salvezza ·
considerare capri e porci e più fosensati
degli asini costoro che -ritengono incerte Il biasimo è un genere di .rimprove-
le cose che sòno più evidenti di quelle vi- ro che riguarda cose turpi e che indiriz-
Sl'bili';>. za al bene. Lo si trova in Geremia: Sono
Giovanni Crisostomo, diventati' come cavalli impazziti dietro·al-
Commento al Vangelo di Maiteo 13, 5 le femmine, ciascunq fremeva per la donna
del ·suo prossimo. E io forse non interver-
rò?, dice il Signore. E la rnia anima forse
.non farà vendetta in mezzo a tale popolo?
Sono molti 1 ricchi consumati dal (Ger 5, 8"'.9). Egli insinua ovunque il timo-
.piacere re, poiché il timore del Signore è. l'inizio
della comprensione (Pr 1, 7).
Gli omicidi fra gli schiavi sono rari, Clemente Alessandrino,
perché hanno una paura folle della morte, · Il Pedagogo 1, 77, 1
mentre tra i ricchi avvengono a ripetizio-
ne grazie all'impunità che si aspettano. Ma
·proba~ilmente siamo ingiusti noi che tac-· 11 12
- Infedeltà di I'sraefe e di .Giuda
ciamo di peccato le azioni dei ricchi, visto
che ammazzare i propri schiavi è, secondo
Dio si se~e dei rimproveri
loro, non un delitto~ bensì un diritto. An-
zi, si fanno forti dello stesso privilegio an- L'atto ·di accusa è un rimproverò ri-
che quando guazzano nelle sozzure immo- volto a chi ha commesso ·ingiustizia. A
rali! Quanti sono i ricchi che mantengono questa pedagogia egli ricorre tramite Da-
la fedeltà coniugale, che presi da attacchi vide quando dice: Un popolo che non cono-
di libidine non vengono trascinati nell' a- scevo mi ha servito e mi ha prestato ascol-
bisso dell'inuf1oralità, o per i quali la pro- to obbediente; i figli invece come stranieri
pria cas·a e i propri domestici non siano di- mi hanno tradito e sono andati·zoppican-
v~ntati luogo cli prostituzione? E quando, do fuori dai loro sentieri (Sal 18, 44-46 =
accesi da desideri libidinosi, sono tentati 17, 44-46 LXX). E per bocca di Geremia:
di buttarsi su· qualsiasi persona, si tratten- Io le ho consegnato il libello di rifiudio, ma
gono forse dal seguire quest'insania men- Giuda fedifraga non ha avutp alcun timore
tale? È proprio a costoro che si riferisce la (Ger 5, 11-12). E ancora: La casa d'Israele
parola di Dio quando dice: Sono di.ventati · mi ha reJpinto e la casa di Giuda ha, tradito
come stalloni in calore (Ger 5, 8). li Signore (Lam l, 1-2).
Salviano di Marsiglia, Clemente Aless~ndrino, ·
.Jl governo di Dio 4, 5, 23 ~24 Il Pedagogo 1, 80, i
IL VERDETTO DEL SIGNORE.
{
Perciò dice il Signore) Dio degli eserciti:
«Poiché avete fatto questo discorso)
/arò delle mie parole
come un fuoco sulla tua bocca
e questo popolo sar.à la legna che esso divorerà. ,
Ecco) manderò da lontano una nazione
contro di t?) casa d)Israele.
Oracolo del Signorè.
È una nazione valorosa)
è una nazione antica!
Una nazione di cui non conosci'la lingua
e non comprendi che cosa dice.
La sua faretra è come un sepolcro aperto.
Sono tutti prodi.
Divorerà le tue messi e il tuo pane)
divorerà i tuoi figli e le tue figlie)
divorerà le greggi e gli armenti:
divorerà le tue vigne e i tuoi fichi:
distruggerà le città fortificate,
nelle quali' riponevi la tùa fiducia.
Ma anche in quei giorni
- oracolo del Signore -
non farò di voi uno sterminio». \
Allora) se diranno: «Perché il Sign~re Dio ci/a tutto questo?») tu .rispon-
derai loro: «Come avete abbandonàto il Signore per servire nella vostra terra
divirtità·straniere) cosi' sarete servi degli stranieri in una terra non vostra».
Non mi temerete?
Oracolo del Signore.
Non tremerete dinanzi a me)
che ho pòsto la sàbbia per confine al mare)
limite perenne che non varcherà? .
Le sue onde si agitano ma non prevalgono)
rumoreggiano ma non t oltrepassano». '
Questo popolo ha un cuore ind9cile e ribelle;
si voltano indietro e se ne vanno)
e non dicono in cuor loro:
«Temiamo il Signore, nostro Dio) ·
che dona la pioggia autunnale
~ quella primaverile a suo tef!Zpo,
che custodisce per noi
le settimane fissate per la messe».
Le vostre iniquità hanno sconvolto ques(ordine
e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere;
poiché tra il mio popolo si trovano malvag~
che spiano come cacciatori in agguato)
p~ngono trappole per prendere uomini. ·
Come una gabbia piena di uccelli>
così le loro case sono piene di inganni>
perciò diventano grandi e ricéhi.
Sono grassi e pingu~ ·
oltrep-assano i lim.iti del male;
non dzfendono la causa>
non si curano de.lla causa deltor/ano)
non di/endono i diritti dei poveri.
Non dovrei /orse punirli?
Oracolo del Signore.
Di una nazione cpme questa
non dovrei vendicarmi? .
Cose spaventose e orribili
avvengono nella terra:
· i profeti profetizzano menzogna
e i sacerdoti governano al loro cenno>
e il mio popolo ne è contento. ·
Che cosa farete quando verrà lafine? (5, 14-31).
. .
La parola di Dio è come un carbone ardente che divora coloro che·giudica, ma vivifica
coloro che salva (Cirillo di Alessandria). Se il cibo o il denaro sono il ·t uo dio, adori un dio
Il verdetto del Signore (5, 14-31) 99
estraneo (Odgene) . La vera conoscenza richiede una considerazione attenta.di ogni parola
· della Scrittura con gli occhi della fede (Giovapni Cassiano). Come Israele, che era cieco e
sordo, coloro che hanno visto Gesù non hanno capito chi fosse. La ·sua parola ha fatto vacil-
lare le loro idee, perché ha placato il mare che ha creato (Cirillo di Alessandria). Creando il
mondo, Dio ha posto i limiti del mare e, se usa l'umile sabbia a tal fine, può usare gll uomini
per manifestare la sua gloria (Basilio di Cesarea).
/
14
Parole come un\fuoco sì servirete a dèi estranei· in una terra non
vostra (Ger 5, 19). Ognuno che di qual,.
La parola di Dio è come carbone ar- che cosa si fa un dio, serve a dèi estranei.
dente e fuoco Tu divinizzi i cibi e le bevande? Tuo <lio
è il ventre (cf. Fii 3, 19). Tu stimi come
Noi diciamo che la potenza del mes- un grande bene il denaro e la ricchezza di
saggio divino rassomiglia a.un carbone ar- quaggiù? Tuo dio e signore è Mammona,
dente e al fuoco. E il Dio di tutto ha <let- poiché Gesù l'ha chiamato signore di chi
to in un passo del profeta Geremia: Ecco ama il denaro dicendo: Non potete sèrvz're
io farò delle mie parole come un fuoco sul- a Dio e a Mammona,- nessuno può servire a
la tua bocca. Questo popolo sarà la legna due signori (Mt 6, 24). Colui dunque che
che esso divorerà (Ger 5, 14). Perciò nostro stima il denaro e ammira la ricchezza e la
Signore Gesù Cristo ci dice giustamente: ritiene un bene e accoglie i ricchi come dèi
Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e mentre disprezza i poveri come privi di un
vorrei che fosse già acceso (Le 12, 49). In- loro dio (cf. Cc 2, 1-7), questi divinizza il
fatti, alcuni Giudei, le cui primizie erano i denaro. Se capita che nella terra di Dio,
divini apostoli, avevano già creduto in lui. cioè la Chiesa, qualcuno adori dèi cstra-
Il fuoco, ormai acceso, avrebbe raggiunto nd divinizzando ciò che non è degno di
presto il mondo intero subito dopo che il esserlb, sia cacciato in una terra estranea
piano divino è stato compiuto.(. .. ) Aveva e· adori pure gli dèi che adorava quando
già portato a termine la sua preziosa pas- era dentro. Stia fuori l'avaro, espulso dal-
sione sulla croce e aveva ordinato la fine la Chiesa! E l'ingordo sia tenuto fuori (cf.
dei vincoli della morte (cf. Sal 107, 14 = Ap 22, 15) dalla Chiesa.
106, 14 LXX). È risuscitato il terzo gior- · Origene,
no dai morti. · Omelie su Geremz'a 7, 3, 2
'. Cirillo di Alessandria,
Commento al .Vangelo di Luca. Omelia 94
21
Occhi che non vedono
19
Avete servito divinità straniere I veri adoratori ricevono la vera co"
noscenza
Al servizio di due padroni Chi non pesa esattamente tutte le
· Dice dunque loro il Verbo secondo la parole della mia illazione non interpreta
-lettera: Poiché mi avete abbandonato e ave- correttamente il senso della mia .conclu-
te servito dèi estranei nella vostra terra, co- sione13. Ho affermato che si tratta di indi-
vidui che possiedono soltanto la perizia e sce di essere venerato e ammirato, anche
· · la facoltà di ben discorrere, ma non han- · ·se fosse stato, come si supponeva, il .figlio
no la capacità di entrare nell~' vene delle di Giuseppe? Non hai visto i miracoli? La
Scritture e nei segreti dei sensi spirituali. . caduta di Satana, la sconfitta delle legioni
Infatti, la vera scienza non è posseduta se · dei demòni, le folle che erano state libera-
non dai veri cultori di Dio, e certamente te· da ogni sorta di malattie? Lodi la gra-
non è posseduta da quel popolo al quale zia presente nel suo insegnamento. Ma, al
sono rivolte queste parole: Ascolta, o po- modo degli Ebrei, hai una bassa opinio-
polo privo di senno! Pur at?endo gli occhi: ne di lui, considerando che Giuseppe era
non vedete, e pur avendo orecchi, non udi- suo padre? Quanto puoi essere ignorante!
te (Ger 5, 21). E ancora: Tu hai rifiutato la È vero dò che sta detto di loro: O popo-
mia scienza,' e àllora io rifiuterò te, affinché lo .stolto e privo di senno, che ha occhi ma
tu non eserciti il mio sacerdozio (Os 4, 6). E non vede, che ha orecchi ma non ode (Ger
di fatto, poiché è detto che in Cristo sono 5, 21). .
nascosti tutti i tesori della sapienza e del- Cirillo di Alessandria,
la scienza (Col 2, 3), come potrebbe uno Commento al Vangelo di Luca. Omelia 12
che ha disprezzato la ricerca di Cristo, op-
pure, dopo averlo trova~o, lo bestemmia
con bocca sacrilega, e q6indi, sicuramen-
22
te, contaminà con le sue opere immonde Dio.domina il mare
la fede cattolica, come potrebbe far cre-
dere di aver raggiunto la vera scienza? Lo Cristo comanda al mare
Spirito di Dio infatti rifugge dalla finzione
e non abita in u,n corpo soggetto al peccato La barca era scossa dalla violenza del-
(Sap 1, 4-5). Ne consegue dunque che àlla la tempesta e delle onde. E, as,sieme alla
scienza spirituale non si arriva, se non con barca,. véniva scossa anche la fede dei di-
il criterio enunciato chiaramente dal pro- scepoli, per così dire, da agitazioni simi-
feta con queste parole: Seminate per voi se- li. Ma Cristo, la cui autorità si estende su
condo giustizia e mieterete la Jperanza della ogni cos.a, si alzò immediatamente e subi-
vita; illuminate per voi il lume della scienza to ·placò la tempesta, fermò i colpi del ven-
· (Os 10,-12 LXX). to, .calmò i loro timori e dimostrò di nuo-
Giovanni Cassiano, · · vo con le sue azioni che è il Dio di fronte
Conferenze ai monaà 2, 14, 16 al quale tutto il creato trema e si scuote e
ai cui·gesti è soggetta la natura stessa degli
clementi. Rimproverò la tempesta e Mat-
teo dice che il rimprovèro aveva un'auto-
La gente non vedeva né udiva Gesù.
rità divina: Taci! Càlmati! (Mc 4, 39). Co-
Non capendo colui che era stato un- sa può superare queste parole in maestà?
to e'inviato ed era l'autore di queste ope- O cosa può eguagliare la loro elevatezza?
re meravigliose, sono tornati alla loro con- · La patola e la forza del comandamento so-
dotta ·abituale e hanno parlato di lui in no giustamente degne di Dio, affinché an-
maniére folli e vane. Infatti, anche se si in- che noi possiamo lodarlo come sta scritto
terrogavano riguardo alle parole di grazia nel libro dei Salmi: Tu governi la forza del
çhe uscivano dalla sua bocca, desiderava- mare. Tu calmi l'agitazione delle sue onde,
no considerarle prive di valore. Diceva- . (Sal 89, 10·= 88, 10 LXX). Egli stesso l'ha
no: Non è costui/orse il figlio di Giuseppe? detto per mezzo di uno dei santi profeti:
(Le 4, 22) ..Ma ciò forse sminuisce la· gloria Perché non mi temete né tremate 'al. mio
dell'autore dei miracoli? Cosa gli impedi- cospetto? Oracolo del Signore. Ho po:'ìto
Il verdetto del S~gnore (5, 14-31) 101
la sabbia per confine al mare, un comanda- dissolvendo la sua spinta nella schiuma. E ·
mento per sempre, e non l'ha varcata (Ger voi non avete paura di me - dic.e il Signore
5, 22). Il mare è infatti soggetto alla volon- ·-che ho stabilz'to la sabbia come limi'te del
tà di éolui che ha fatto tutto il creato e, in mare? (Ger 5, 22). Colui la cui forza è in-
un certo senso, sta sotto il piedi del Crea- contenibile viene trattenuto da ciò che è
tore, mutando i suoi movimenti secondo il più debole tra tutte le cose, la sabbia.
suo buon volere e sottomettendosi alla stia Basilio di Cesarea,
volontà suprema. Omelie sull'Esamerone 4> .3
.Cirillo di Alessandria,
Commento al VanJeto di Luca. Omelia 4.3
Richiesta di aiuto
Quando dico noi, non mi riferisco al-
Dio controlla il creato
la capacità umana, ma alla grazia di Dio,
In ogni riferimento alle acque ricor- di colui che manifesta la· sua potenza nel-
da la prima frase: Che le acque si raccol- la debolezza degli uomini (cf. 2Cor12, 9),
gano (Gen 1, 9). Dovevano scorr~re per come dice il. profeta impersonando il Si-
raggiungere ll loro posto, e,,trovandosi nei gnore con queste parole: .B non temere-
luoghi predestinati, rimanervi e non con- te me, che ho posto la sabbia come limite
tinuare a scorrere e non av.anzare oltre. al mare? (Ger 5, 22). Colui che è poten-
Perciò, secondo la parola dell'Ecclesiaste, .te ha vincolato il.mare, grande e terribile,
tutti i corsi d'acqua si dirigono al mare e il con r elemento più debole e disprezzabi-
mare non si è riempito (Qo 1, 7). Infatti, lo le, la sabbia. Poiché qualcosa di simile ac-
scorrere delle acque si deve al comando . cade anche a noi, sarebbe opportuno che
divino e il permanere del mare entro i pro- la vostra carità inviasse spesso delle per-
. pri limiti è il risultato del primo coman- sone affidabili a visitarci nel nostro dolo-
do: Che le acque si raccolgano in un uni- re e moltiplicasse le lettere affettuose per
.co luogo (Gen 1, 9). Affinché l'acqua non noi. Infatti, costoro da ·u n lato rafforzereb-
debordi i luoghi. che la ricevono, scorren- bero il nostro impegno; dall'altro. queste
do continuamente e· riempiendoli a·uno a corrcggerebberq i nostri eventuali sbagli.
uno e inondando tutta la terraferma, le è Non neghiamo infatti che, essendo uomi-
stato ordinato di riunirsi in un unico luo- ni e vivendo nella carne, siamo soggetti a
go. :Per questo molte volte nmare agitato mille errorj. · ·
dai venti, solleva le onde 1a grande altezza, Basilio di Cesarea,
ma non appena tocca la riva torna illdietro Lettera 203
L'AVVERTIMENTO
il resto d'Israele;
stendi ancora la mano verso i tralci
come un vendemmiatore» (6, 1-9).
Poiché è misericordioso, Dio castiga il popolo peccatore (Origene) e lo purifica con i
suoi discepoli (Cirillo di Alessandria), offrendo .il perdono al suo popolo e promettendo la
pace a coloro che seguono le sue vie (Clemente Alessandrino, Teofilo Antiocheno) .
.1
6-9 La città va punita Dio ci rimprovera per la nostra sal-
vezza
Anche quando castiga Dio· è miseri-
cordioso Dio ci chiama alla conoscenza quan-
.. do. dice per bocca di Geremia: Se tu aves-
Considera la pietà e la misericordia si camminato sulla strada di Dio, vivresti
del buon Diq. Quando vuole usare la pie- nella pace per sempre (Bar 3, 13): (: .. ) È
tà dice che si indigna e si ~dira, così co- ancora per bocca di Geremia che ·egli il-
me dice in Geremia: Con dolore e flagel- lumina la verità davanti agli occhi degl~
lo sarai castigata, Gerusalemme, ·affinché la erranti: Così dice il Signore: Fermatevi
mia anima non si allontani da te (cf. Ger sulle strade e guardate e informatevi sui
6, 7-8). Se comprendi queste cose, ascolti sentieri eterni.del Signore, quale sia il sen-
la voce di Dio che ha misericordia quando tiero buono, e seguitelo, e troverete puri-
si adira, qu~ndo è geloso, quando fa uso ficazione per le vostre anime (Ger 6, 16).
di dolori e di flagelli: Flagella infatti ogni È per salvarci che egli ci spinge alla con-
figlio che acc.oglie (Eh 12, 6). · versione.
Origene, Clemente Alessandrino,
Omelie sull'Esodo 8 Il Pedagogo 1, 92, 3 - 93, 1
A chi parlerò,
chi scongiurerò perché mi ·as·colti?
Il loro orecchio non è circonciso,
non sono capaci di prestare attenzione. ·
La parola del Signore è per loro oggetto di scherno,
non ne vogliono sapere.
Perciò.sono pieno dell'ira del Signore,
non posso più contenerla.· · 1
< i
Geremia rimprovera agli Ebrei e ai loro capi la loro arroganza e viene respinto (Cirillo
cli Alessandria). I falsi profeti promettono cose piacevoli e per un breve ternpo fanno piaéere
(Girolamo), ma noi abbiamo bisogno cli un maestro divino che non abbia timore di dire il
vero (Clemente Alessandrino). Gesù è il nostro maestro e ci guida sulla via della pace (Ata-
nasio) e tutti i profeti convergono verso di lui come un'unica strada (Girolamo, Teodoreto).
Leggere ogni giorno le Scritture e le opere di autori di fede fa crescere nella fede e nell~ vita
(Girolamo). Israele ha preferito respingere i capi che Dio gli ha dato, coloro che Geremia
chiama pastori nella. Sett~nta (TeodorGtO). Dio ha respinto Israele per la sua disubbidienza
(Cirillp di Alessandria). ·
10
La parola del Signore è per loro og- ·14 Pace, pace.'
· getto di scherno
Evi~are il piacere e la _gola
L'arroganza -respinge il Signore
L'insegna della croce e l'austerità del
Il profeta Geremia ha anche criticato messaggio hanno distrutto i templi degli
le folle degli Ebrei assieme ai loro capi per idoli. Ora la lussuria, la ghiottoneria e la
la loro eccessiva arroganza, dicendo: A chi · gola tentan·o cli distruggere la forza della
parlerò e chi scongiurerò perché mi ascolti- croce. Perché Dio dice per mezzo di Isaia:
no? Ecco, il loro orecchio non è circonciso, Popolo mio, coloro che vi benedicono, vi
sono incapaci di prestare attenzz'one. ·Ecco, fuorviano, . con/ondendo !e vie dei vostri
la parola del Sign.ore è pèr loro oggetto di piedi (Is 3, 12). E anche per mezzo di Ge-
scherno. Non l'ascolteranno (Ger 6, 10). E remia: Fuggite da Babilonia e ciascuno sal-
altrove parlando di Gerusalemme: Abbia- vi la sua vita (Ger 48, 6 ·= 31, 6 LXX:t e
mò guarito Babele e non è guarito. Abban- non credete ai falsi profeti che dicono: Pa-
doniamola e partiamo tutti ai nostri paesi: ce, pace, ma non c'è pace (Ger 6, 14), a co-
perché il sùo giudizio ha raggiunto i cieli' loro che ripetono continuamente: ·Tempio
(Ger 51, 9). di Dio, tempio di Dio (Ger 7, 4). I tuoi
Cirillo di Alessandria, profeti hanno visto la tua falsità e la' tua
, Commento al Vangelo di Luca. Omelia 134 follia; non hanno denunciato la tua ini-
106 Geremia
quità per richiamarti alla· penitenza, e suno lo sarà, miei cari, se non colui che
divorano il popolo di Dio come il pane e anche voi direte assieme a me «il Signore
non hanno invocato Dio (Sal 14, 4::::: 13, 4 nostro Gesù Cristo», che dice: Io sono la
LXX). Avendo annunciato 1a prigionia, via (Gv 14, 6). Egli è infatti, secondo il bea-
· Geremia è stato lapidatq. Anania figlio to Giovanni, colui che toglie i peccati del
di Azzùr, per ora spezzava le sbarre di le- mo.ndo (Gv 1, 29.36). Egli purifica anche
gno, ma ne preparava di ferro per il futu- le nostre anime, come dice il profeta Ge-
ro (cf. Ger 28, 13). I falsi profeti sempre remia in un passo: State saldi nelle vie e
promettono cose belle e per breve tempo guardate, e cercate e guardate quale sia la
fannQ piacere. via buona e tròverete in essa purificazione
Girolamo, per le vostre opere (Ger 6, 16).
Contro Gioviniano 2, 37 · Atanasio,
Lettera festale 14, 2, 5
16
lt;,/ormatevi dei sentieri del passato Gesù è l'unica via
Cercare la verità da maestri veritieri Cosa contraddistingue colui ~he teme
il Signore? Che cammzhano sulle sue strade
·. Poiché l'anima è indebolita riguardo (Sal 128, 1 = 127, 1 LXX) . Ci sono molte
alla comprensione 'd elle cose, avevamo bi- vie e queste molte vie portano a un'unica
sogno di uri maestro divino. Viene inviato via. Perciò sta detto in Geremia: Rimane-
quaggiù il Salvatore, maestro e promoto- te nelle vie del Signore e cercate i sentie-
re' dell'appropriazione del bene, segno mi- ri eterni del Signore e troverete la strada e
sterioso e santo della grande provvidenza. camminerete in essa (Ger 6, 16 LXX). Ve-
Sta detto: Allora, dov'è lo scriba? Dove co- di cosa dice: Rimanete nelle vie e cercate ·
lui che efnvestiga questo mondo? Dio non ha i sentieri eter.ni del Signore e troverete un
forse mostrato stolta la ·sapienza di questo solo cammino e camminate in esso. Vedete
mondo? (1 Cor 1, 20). E aneora: Distrug- ché attraverso molte vie arriviamo a un'u-
gerò la saggezza dei sapienti e annienterò nica via. Con altre parole, lo stesso si dice
il discernimento degli intelligenti (1 Cor anche nel Vangelo.
1, 19; Is 29, 14), vale a dire di questi finti Girolamo,
sapienti e sofisti. Dal canto ·suo, Geremia Omelia sul Salmo 127 (128)
dice iri maniera eccellente: Questo dz'ce il
Signore: Fermatevi nelle strade e informa-
tevi circa i senti'eri etern~ dove sta la strada Tutte le strade portano a Cristo
buona e percorretela e troverete la purifica-
zione delle vostre anime (Ger 6, 16). I santi profeti costi~uiscono molte vie,
Clemente Alessandrino, ma la via veramente buona è lo stesso Si-
Stromati 5, 1, 8 · gnore nostro. Ascoltiamolo dire, infatti: Io
sono la via, la verità e la vz'ta (Gv 14, 6).
Comunque, ognuna delle vie profetiche
porta a questa. E anche Mosè il legislato-
Gesù ci guida alla Pasqua
re la i.tisinua dicendo: Il Signore Dio nostro
Mentre noi ora, celebriamo la .festa, susciterà per voi un profeta come me dai vo-
quali aspersioni useremo di nuovo? Chi stri' fratelli (Dt 8, 15), ecc. E anche Davi- ·
sarà per noi una guida mentre noi ci af- de il re e profeta, come .Isaia, Michea ed
frettiamo alla celebrazione festiva? N es- Ezechiele, e ognuno dei profeti insinua-
- - Riversa la collera del Signore (6, 10-1~) 107
\
no questa via. E come una sola via porta i re e i governanti, poiché anche CJ!lCSti
alle città più importanti, una via che so- hanno accettato il messaggio divino. E ciò
litamente chiamiamo regale, e fino a que- che hanno fatto i divini apostoli Barnaba
sta arrivano i sentieri che portano ai vil- e Paolo. Entrando infatti in una sinagoga
laggi e ai campi, così una sola è la via che e avendo discusso a lungo con gli Ebrei,
porta. al Padre, il Figlio unigenito di Dio. e avendo visto la loro incredulità, dissero:
I beati profeti, come dei sentieri, portano Era necessario che fosse annunciata a voi
a questa via coloro che grazie a loro han- per primi la parola di Dio) ma poiché la re-
no scelto di percorr~rla. Quindi la parola spingete e non vi giudicate degni della vi-
profetica ordina agli Ebrei di cercare le vie ta eterna) ecco noi ci rivolgeremo ai paga-
dei profeti ~ di riconoscere grazie a loro la ni. Così· infatti ci ha ordinato il Signore: Io
buona via e di camminarvi. 1 · ti ho posto come luc:e delle gentt~ perch~ tu
Teodoreto~ porti la salvezza fino all'estremità della ter-
Su Geremia 2, 6 ra (At 13, 46-47).
Teodoreto,
Su Geremia 2, 6
Leggere e amare le Scritture
Quando mangi, no1~ dimenticarti che
19
subito dopo ·devi applicarti alla preghie- Fianno rigettato la mia legge
ra e allà lettura, senza interruzione. Per
quanto riguarda la Scrittura, .fissati un cer~ Israele ha respinto il S~gnore
to numero di versetti: sarà un dovere che
ti imponi verso il tuo Signore; e non con- Il beato profeta Geremia ha condan-
cedere riposo alle tue membra senza aver nato esplicitamente l'ignoranza e l'orgo-
prima riempito con questo ricamo il ce- glio degli Ebrei, rimproverandoli con que-
stello da lavoro che è la tua mente". Dopo ste parole: Come potete dire: Siamo saggi e
la Sacra Scrittura, leggi i trattati scritti da la legge del Signore è con noi? Ma ecco che
uomini dotti, ma solo da quelli la cui fe- l'ha ridotta a menzogna la penna menzo-
de. è ben nota. Non hai nessuna necessi- gnera degli scribi.I I saggi saranno confusi~
tà di cercare l'oro in mèzzo al fango: tra sconcertati e presi come in un laccio. Ecco,
un gran numero di perle, assicurati la per-
essi hanno rigettato la parola del Signore)
la unica (cf. Mt 13, 46). Segui i consigli quale sapienza possono avere? (Ger 8, 8-9).
Non essendo quindi né sapienti né cono-
di G$femia e stattene all'imbocco di più
· strade (cf. Ger 6, 16), ma per imboccare la scitori delle Scritture (sebbene gli scribi e
· via che conduce al Padre. · i farisei si pavoneggiassero falsamente di
Girolamo, conoscere la Legge), hanno respinto la pa-
Lettera 54, 11 rola di Dio. Infatti, quando l'Unigenito
si fece uomo, né lo accolsero né piegaro-
no con docilità il loro collo alle esortazio-
ni che aveva indirizzato loro nel Vangelo.
17 18
· Il popolo ignora le sentinelle · Poiché però, per la loro condotta malvagia
hanno respinto la parola di Dio, sono sta-
ti a loro volta rigettati, essendo condanna-
Anche i.re e i governanti sono pastori
ti dal giusto decreto di Dio, il quale disse
Chiama pastori (Ger 6, 18 LXX) i lo- per bocca di Geremia: Chiamali scoria di
ro capi e non soltanto quelli che sono sta- argento perché il Signore li ha rigettati (Ger
ti insigniti di potere spirituale ma anche 6, 30); E ancora:.Taglia la tua chioma e gèt-
108 Geremia
tala via e poni un canto lugubre sulle tue questo popolo la sventura, zl frutto del loro
labbra, perché z'l Signore ha rigettato e ab- rigetto, perché non hanno prestato attenzio-
bandonato la.generaziòne che ha fatto que- nè alle mie parole e hanno rigettato la mia
ste cose (Ger 7", 29)·. E il Dio di .tutto ci ha legge (Ger 6, 19).
dic4iarato quali sono queste cose diten- Cirillo di Alessandria,
. do: Ascolta, o terra! Ecco, io mando contro Commento al Vangelo di Luca. ·Omelia 131
J
I
SACRIFICI NON GRADITI
;
20
I vostri olocausti non mi sono gra- tro questo popolo la sventura, il frutto del
diti· loro rigetto) perché non hanno prestato at-
'· I
tenzion.e alle mie parole e hanno respinto la
Una vita santa al servizio di Dio mia legge (Ger 6, 19).
Cirillo di Alessandria,
Non vuole essere servito · secondo i Commento al Vangelo di Luca. ·Omelia 74
precetti della Legge.. Non è affatto diffi-
cile da capire dagli scritti profetici e apo-
stolici. Tramite Geremia dice: Perché mi
Condanna·dei riti vani
offrite incenso portato da,. Saba e cannella
da un paese lontano? I vostri olocausti non Le azioni compiute contro la Legge
mi sono graditi e n.on mi piacciono i vostri e senza retto comportamento sono. sen-
sacrifici (Ger 6, 20). (. .. )La volontà di Dio za profitto, sebbene si pensi che ne siano
clie chiediamo che sia fatta sulla terra (Mt provviste, inoltre riprovano ancor più co-
6, 1O), non è qui~di che ci conformiamo me ipocriti coloro che le intraprendono.
alla ·Legge e viviamo secondo la rozzezza Perciò, sebbene pcrsone'(:li tale natura fin-
della sua lettera. Ma dobbiamo sforzarci gano di offrire sacrifici, ascoltano dal Pa-
di vivere secondo il Vangelo. E ciò avviene dre: I vostri olocausti non sono accetti e i
mediante una fede retta e scevra di errore vostri sacrifici' non mi fanno piacere (Ge.r
e mediante una vita santa dominata dalla 6, 20); e: Se voi portate fior di farina è co-
dolcezza di ogni virtù e manifestata dal- sa vana,· l'incenso è per me un dbòminio
la testimonianza di una condotta buona e (Is 1, 13). (. .. ) Attraverso Geremia, poi-
nobile in tutto ciò che è eccellente. (. .. ) ché persistevano ostinatamente, si atteg-
E disse ancora loro con parole di Gere- gia minacciosamente: Unite pure i vostri
mia: Ascolta, o terra! Ecco; io mando con- olocausti con i vostri sacrifici e mangiatené
Sacrifici non graditi (6, 20-30) 111
la carne; poiché io non ho parlato ai vostri Pertanto non confidate nelle parole menzo-
padr~ né ho dato loro comandamenti, nel gnere, che non vi saranno di alcun profitto,
giorno in cui li ho condottifuori dalla terra di coloro che dicono: «Tempio del Signore,
d'Egitto, circa gli olocausti e i sacrifici (Ger tempio del Signore è questo!» (Ger 7, 2-4).
7, 21-22). Non hanno infatti agito secon- Ireneo,
do il giusto, néil loro zelo era secondo la Contro le eresie 4, 17, 2
Legge, ma piutto.sto, nei giorni come que-
sti, come rimprovera loro il profeta, hanno
trovato ciò che è di loro gradimento, han-
no angariato i loro fopera~· si sono riuniti 28·29 Impossibile togliere le scorie
per contese e litigi: hanno colpito il misero
a'pugni (Is 58, 3-4), e hanno compiuto tut- Il castigo divino non ha prodotto il
te queste azioni in vista del piacere. Perciò _pentimento
essi rimangono senza festa fino alla fine,
sebbene ora facciano mostra di mangiare So che sei ostinato e che il tuo collo è
la carne, senza luogo e senza tempo. Infat- come una sbarra di ferro (ls 48°, 4). Forse
. ti, al posto dell'~gnello legale, hanno irn~ mi parlerà così, poiché non entro in ra-
parato a sacrificar~ a Baal ,(cf. Gdc 2, 13); · · gione nemmeno a colpi. Colui che è tra- ·
al posto dei veri azzimi, raccolgono legna e scurato trascura e lempio trasgredisce. La
i loro padri accendono il fuoco e le loro mo- correzione dall'alto non serve a niente; a
gli preparano la pasta per fare focacce per · niente le frustate. Il mantice è scomparso, è
l'esercito del cielo e versano libagioni a dèi scomparso anche il piombo. È ciò che vi ho
stranieri per provocarmi alt'ira, dice il Si- già rimp.çoverato per mezzo di Geremia.
gnore (Ger 7, 18). Essi hanno una ricom- Invano !'argentiere lavora l'argento. Levo-
pensa per tali pratiche; sebpene fingano di stre cattiverie non si sono fuse (Ger 6, 29).
celebrare la Pasqua, tuttavia vien tolta dal- Il Signore dice: Sopporterete la mia colle-
la loro bocca gioia e allegria (cf. Is 16, 10); ra? Forse la mia mano non è capace di in-
carne dice Geremia: È cessata nella città di fliggere ancora altri colpi?
Giuda e nelle vie di· Gerusalemme la voce Gregorio Nazianzeno,
di coloro che esultano, la voce dello sposo e Discorso 16. Sul silenzio del Padre 11
la voce della sposa (Gei' 7, 34).
Atanasio,
Letterafestale 19, 2, 3-7
30
Il Signore li ha rifiutati ·
(Lam 4, 16). E Isaia: Allontanatevi: allon- deremo!». Perciò i pagani ascoltarono eco-
tanatevi'.' Che gli impuri non si avvicinino loro che pascono le pecore tra di loro (Ger
(Is 52, 11). 6, 17-18). Dunque, un solo e medesimo
Afraate, Dio Padre, che ha piantato la vigna, eh~
Dimostrazioni 5; 20 ha fatto uscire il popolo, che ha inviato i
profeti, che ha inviato suo Piglio, che ha
affidato la sua vigna ad altri coloni14 , a·co-
Ora è la Chiesa il popolo di Dio loro che restituiscono frutti a suo tempo
Geremia: Io ho posto sentinelle pres- · (cf. Mt 21, 41).
. so di voi: «Fate attenzione allo squillo di Ireneo,
tromba». Essi hanno risposto: «Non ci ha- Con,tro le eresie 4, 36, 2
14
Cioè alla Chiesa dei Gentili.
ALLONTANATEVI DALLE VOSTRE VIE PERVERSE
l
Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia: «Férmati alla porta del
tempio del S,ignore e là pronuncia questo discorso: Ascoltate la parola del
Signore, voi tutti di Giuda che varcate queste porte per prostrarvi al Signore.
Cosi' dice li Signore degli eserciti: Dio d'Israele: Rendete buone la vostra con-
dotta e le vostre azion~ e io vi/arò abitare in questo luogo. Non confidate i'n
parole menzognere ripetend.o: "Questo 'è il tempio del Signore, il tempio del
Signore, il tempio del Signore/". Se davvero renderete buone la vostra con-
dotta e le vostre azioni: se praticherete 1a giustizia gli uni verso gli altr~ se
non opprimerete lo straniero, l'orfano e la -vedova, se non spargerete sangue
innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia dèi stranie-
ri: io vi farò abitare in questo luogo, nella terra che diedi ai vostri padri da
sempre e per sempre.
Ma voi confidate in parole false, che non giovano: rubare, uccidere, com-
.mettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal seguire altri dèi
chè non conoscevate. Poi venite e vi presentate .davanti a me in questo tem-
pio, sul quale è invocato il mio nome, e dite: ((Siamo salvi.'", e poi contin.ua-
te a compiere tutti questi abor;:iini. Forse per voi è un covo di ladri questo
tempio sul quale è invocato il mio nome? Anch'io però vedo tutto questo.'
Oracolo del Signore. Andate, dunque, nella mia dimora di Silp, dove avevo _
da principio posto il mio nqme; considerate che cosa io ne ho fatto a cau-
sa della malvagità d'Israele, mio popolo. Ora, poiché avete ·compiuto tutte
queste azioni - oracolo del Signore - e, quando vi ho parlato con premura
e insistenza, non mi avete ascoltato e quando vi ho chiamato non mi avete
risposto, io tratterò questo tempio sul quale è invoçato il mio nome e in cui
confidate, e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri~ come ho
trattato 5_ilo. Vi scaccerò dalla mia presenza, come ho scacciato tutti i vostri
fratell~ tutta la discendenza di Èfraim (7, 1-15).
Allontànati dal male, correggi la tua ~ondotta e apprendi ciò che è giusto .se vuoi es-
sere il tempio del Signore (Efrem Siro, Ireneo). Se diventiamo tempio di Dio, dovremmo
capire che la nostra fede non riguarda lo splendore degli e~ifici, ma·colui che vive in no~.
Se però non vive in-noi, la Chiesa diventa un covo di banditi, poiché il male vi penetra
114 Geremia
(Girol3:mo). La Chiesa e il suo popolo devono accogliere gli ammonimenti di Dio, i quali
manifestano il suo grande amore per noi {Cleme.n te Alessandrino). Compiendo la volontà
di Dio e~ uniamo alla Chiesa fondata prima della creazione del mondo (Pseudo-Clemente
Romano).,
16
· Il pentimento e il vero tempio del Il regno di Dio non è in un .luogo
Signore È ·certo che se . cielo e terra passe-
ranno, finiranno pure tutte le cose della
Correggetevi terra. Di conseguenza, anche dai luoghi
Non confidate nelle parole menzogne- della croce e della risurrezione traggo-
re di coloro che dicono: Il tempio del Si- no vantaggio solo coloro che portano la
. gnore, il tempio del Signore voi siete.' (Ger croce ogni giorno e che ogni giorno ri-
7, 4), per convincervi che Dio mai vi ab- sorgo~o con Cristo, coloro, insomma,
bandonerà, poiché, avendo decretato çhe che si mostrano meritevoli di abitare in
per sempre avrebbe mantenuto il tempio una località così gloriosa. Del resto, quelli ·
c4e gli era caro, con ciò stesso ne avreb- che vanno ripetendo: Tempio del Signore,
be ,salvaguardato anche gli abitatori, pur tempio de.! Signore, tempio del Signore (cf.
essendo /perversi, anzi odiosi. Non fidate Ger 7, 4) ,. stiano a sentire l'apostolo: Sie-
nelle buone parole, se con l'avvento del- te voi il tempio di Dt"o, e lo Spt"rito Santo
le disgrazie non vi correggete, perché né abita in voi (1 Cor 3, 16). Stai a Gerusa-
voi siete il tempio di Dio, né Dio vi lascerà lemme? Stai nella Britantiia? Non c'è dif-
impuniti a causa della santità del suo tem- ferenza: la dimora celeste ti sta dinanzi,
pio, da voi violata, né dalla frequenza dei aperta, petché il regno di Dio è dentro di
sacrifici che la malvagità degli offerenti ha noi (cf. Le 17, 21). ·
reso esecrabili. Girolamo,
Efrem Siro, Lettera 58, 3
Commento a Geremia 7, 4
15 La
critica cli Girolamo prende di mira il mantello tipico dei vescovi, spesso intessuto cli oro, cli
seta e di pietre prezio~e.
116 Geremia
/
NON PREGARE PER IL POPOLO
. .
Tu poz: non pregare per questo popolo) non innalzare per esso suppliche
e preghiere né insistere· presso d_i me) perché non ti ascolterò. Non vedi che
cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? I figli" rac-
colgono _la legna) i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina
per preparare focacce alla regina del cielo; poi si compiono libagioni ad altri
dèi per offendermi. Ma è proprio me che o/fendono - oracolo del Signore -
· o non piuttosto se stesSi: a loro stessa vergogna? Pertanto) dice il Signore
Dio: Ecco) 'i l mio furore) la mia ira si riversa su questo luogo) sugli uomini
e sul bestiame) sugli alberi dei campi e sui/rutti' della tr;rra) e brucerà senza
estinguersi. · .
Dice il Signore degli eserciti: Dio d)Israele: Aggiungete pure i vostri olo-
causti ai vostri sacrifi~i e -mangiaten~ la carne.' Io però non parlai né diedi
ordini sultolocausto e sul sacrificio ai vostri padri: quando li feci uscire dalla
terra d'Egitto) ·ma ordinai loro: ''.Ascoltate la mia voce) e io sarò il vostro Dio
· e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescrive-
rò) perché siate f elici". Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla
mia parola; _anzi: procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio
e, invece di rivolgersi verso di me) mi hanno voltato le spalle. Da quando i
vostri padri sono usciti dall'Egitto fino ad oggi: io vi ho inviato con· assidua
premura tutti i mi'ei servi: i profeti:· ma non mi hanno ascoltato né prestato
6recchio, anzi hanno reso dura· la loro cervìce) divenendo peggiori dei loro
padri (7, 16-26).
•
Dio sa coiµe guarire e come castigare (Tertulliano). Anche se ha ordinato a Geremia
di non intercedere per il popolo, il profeta ha continuato a pregare per loro, ottenendo il
perdono (Ambrogio). Dio spiega 'ai profeti i castighi che infligge; e con le minacce cerca di
distruggere il disprezzo con la paura (Giovanni Crisostomo). Poi ha abbandonato il popolo
quando ha adorato gli idoli. Dio desidera che il suo popolo sia puro, ma costui non l'ha
ascoltato ma ha adorato altri <lèi (Origene). Quando agiscono cosl, devono capire che Dio si
compiace non nei sacrifici, ma nel pentimento (Teodoreto, Costituzioni apostoliche). Quan-
do Cristo ha abolito i sacrifici, ci esorta a chiedere come avvicinarci a lui (Lettera di Barna-
ba). Dio ha chiesto costantemente al suo popolo di tornare a lui, ma non è stato ascoltato
(Tertulliano). Hanno d~si<lerato le glorie passate _invece <lella gloria futura che li attendeva,
118 Geremia
rendendosi in tal modo degni di castigo. Tuttavia sono stati salvati dal Vangelo (Girolamo),
poiché il sole di giustizia ha illuminato le tenebre del mondo pieno di peccati (Massimo il
Confessore).
16
Non pregare per questo popolo Castigo per il ·peccato senza penti-
mento
Dio non si compiace nella falsa pietà
Fece lo stesso all'epoca del diluvio,
Dio, anche se per sua natura è buono, giustificandosi davanti a Noè per mezzo '
tuttavia è anche giusto. Per questa ragio- delle opere (cf: Gen 6, 13). Ugualmen·:-
ne, infatti, come sa guarire, cosi sa anche te fece con Ezechiele quando; mentre si
recidere, facendo pace, ma anche inflig- trovava in Babilonia, gli fece vedere i ma-
gendo castighi (cf. Is 45, 7), preferendo il li di Gerusalemme (cf. Ez 5, 5-11). Così
pentimento, ma anche comandando a Ge- fece ancora con Geremia, quando diceva:
remia di non implorare perdono per il po- Non pregare; disse per giustificarsi: Non
polo peccatore. Dice: Anche se avranno di- vedi che cosa fanno costoro? (Ger 7, 17). E
giunato, non esaudirò la loro supplica (Ger in ogni occasione agisce ih questo stesso
14, 12). E ancora; Tu non invocare per il modo, come fa anche qui. Che cosa dice?
popolo e per loro non fare intercessione in Quelli di Ninive si· alzeranno contro questa
preghiera e orazione, perché non darò loro generazione e la condanneranno, perché es-
ascolto .nel tempo in cui mi avranno invoca- si alla predicazione di Giona si convertiro- .
to, tempo di afflizione per loro (Ger 11, 14). no. Ed ecco, qui vi· è uno più grande di Gio-
Tertulliano, na! (Mt 12, 41).
Esortaziope alla castità 2, 4-5 Giovanni Crisostomo,
Commento al Vangelo di Matteo 43, 2
Il profeta prega per il popolo
Giustamente è stato scritto: Chi pre-
17 20
gherà per lui? (1 Sam 2, 25 = 1 Re 2, 25 - Libazioni ad altri dèi
LXX), cioè uno come Mosè, che si of-
fre per i peccatori, UJ?O come Geremia, il Le opere definiscono il nostro atteg-
profeta che, essendogli stato detto dal Si- giamento
gnore Dio nostro: Non pregare per questo
popolo (Ger 7, 16), pregò invece e meri- Dio minacci_a il castigo per distrugge-
tò il perdono. Tant'è vero che il Signore, re il disprezzo con la pa~ra, ma se la· mi~
commosso dall'inter.cessione del profeta e naccia basta a impaurirci, non permet-
dalla supplica di un/ così grande veggen- te. che ne facciamo l'esperienza. Guarda
te, parla a Gerusalemme, poiché anch'es- . infatti a ciò che dice Geremia: Non vedi
sa aveva fatto penitenza per i suoi peccati, che cosa fanno? I padri accendono il fuoco,
· dicendo: Signore onnipotente, Dio d'Israe- i figli raccolgono la legna e le donne impa-
le, un'anima nell'angosçia, uno spirz'to tor- stano la farina per la regina del delo (Ger
ment(fto grida verso di te. Ascolta, Signore, 7, 17-18). Dobbiamo temere .che qualcosa
abbi pietà (Bar 3, 1-2). ·di simile non venga detto di noi.
Ambrogio, Giovanni Crisostomo,
La penitènza 1, 9, 43 Commento alla I Corinzi 8, 5
Non pregare per il popolo (7, 16-26) 119
21 23
Non adorare le potenze celesti · Né olocausti né sacrifici durante
· Fesodo
Troverai soprattutto in Geremia la
parola qi Dio, il quale rimprovera trami-
te il profeta al pop'olo degli Ebrei di ado- La l~gge di Dio e la nostra debolezza
rare cose simili e di sacrificare alla regina È stato dimostrato che lé prescrizioni
del cielo e a tutti gli' eserciti del cielo (cf. superflue della Legge sono state aggiunte
Ger 7, · 17 -18). Anche gli scritti cristiani, . a causa della debolezza degli Ebrei. Poi-
accusando quegli Ebrei che hanno pecca- ché infatti avevano imparato in Egitto a
to, dimostrano che pio aveva abbandona- sacrificare agli idoli, volendo allontanar-
to quel popolo a causa di alcuni peccati li da questi (e infatti, per mezzo di tutti i
e che proprio questi erano stati compiuti profeti li respinge), ma venendo incontro
da loro. alla loro debolezza, dice: Mangiate carne,
Origene, invece di: Sebbene rigetto i sacrifici, non
Contro Celso 5, 8 vi vieto di mangiare carne. E infatti pre-
scrive a coloro che, ne1le loro città e nei
loro villaggi, vogliono mangiare. carne di ·
Dio ci richiama dal peccato e dall'i- sacrifì.care e di versare il sangue per terra e
dolatrià mangiare, non come saèrifici, ma qualsiasi
carne. Aveva infatti vietato le celebrazio-
Dio è geloso (cf. Es 20, 5) e non vuo- ni sacre ·fuori dal luogo designato (èf. Dt
le che rimanga nella contaminazione del 12, 13-16).
peccato l'anima che ha promesso a sé nel-. Teodoreto,
la fedeltà (cf. Os 2, 22), ma vuole che essa Su Geremi'a 2, 7
si purifichi presto16, vuole che ~ssa rigetti
in fretta tutte le sué impurità, se per caso
se ne sono introdotte. Se però l'anima ri- Dio respingeva i sacrifici
mane nei peccati e dice: Non ascolteremo I
la voce del Signore, ma faremo comple- Beati voi che siete stati liberati dal~
tamente la nostra volontà e accenderemo la maledizione. Infatti, con la sua venu ~
fuochi alla regina del cielo (Ger 7, 18), co- ta, Cristo il Figlio di Dio ha compiuto la
me biasima il profeta, allora an~he a lei si Legge (cf. Mt 5, 17), convalidandola, eli-
applicherà quella sentenza della Sapienza minandone le aggiunte, se non tutte, al-
che dice: Poiché io chiamavo e non ascol- meno quelle più pesanti, confermando la
tavate, ma irridevate alle mie parole, così Legge, ma facendo cessare le aggiunte. E
anch'io riderò della vostra perdizione (Pr ha reso nuovamente libera l'iniziativa de-
1, 24-26), o quell'altra parola detta per lo- gli uomini, non castigandola con una mor-
ro dal Signore nel V angelo: Allontanatevi te temporanea, ma chiedendole conto in
da me nel fuoco eterno che Dio ha prepara- un'altra dimensione. Perciò dice: Se qual-
to per il diavolo e i suoi angeli' (Mt 25, 41). cuno vuole venire dietro a me, venga! (Mt
Origene, 16, 24). E ancora: Anche voi volete andar-
Omelie sul!'Esodo 8, 6 vene? (Gv 6, 67). Già prima della sua ve-
nuta aveva respinto i ·sacrifici del popolo,
il quale spesso peccava contro di lui ed era
16 Origene implica che il mondo è una scuola per riportate sulla retta via l'anima caduta, che deve
recuperare la purezza primitiva che aveva prima di entrare nel corpo.
'
120 Geremia
17
Si tratta di un testimonium, cioè una citazione composita, usata anche da Clemente Alessandrino
e da Ireneo. La seconda parte è di origine sconosciuta.
Non pregare per il popolo (7, 16-26) . 121
ma <li peccati possedeva.il secolo, si degnò inviò l'oracolo dei profeti, come sta scrit-
all,ultimo, quando già incombeva la not-. to: Mandavo i miei' profeti prima della luce
te, di far apparire la luce della sua nascita. (Ger7, 25).
Anzitutto, appunto, prima della luce, cioè Massimo di Toririo,
prima che il sole di giustizia (cf. Ml 3, 20) Sermone 62, 2
illuminasse, per così dire, di buon mattino
IL RIFIUTO DI DIO E LA VALLE DELLA STRAGE
Pur nella sua collera contro il suo popolo, Dio ha continuato a inviare i suoi profeti
(Girolamo): Non hanno respinto soltanto i profeti, ma anche il Figlio che aveva inviato.
Perciò il suo invito è stato esteso all'mtero genere umano e non si è limitato a un solo popolo
(Girolamo, Ireneo). ·
21 29
· Non ti ascolteranno sprezzante, dalla dura cervice e che non
voleva ascoltare le parole di Dio. Abbia-
Giusta è l'ira del Signore mo già detto che invia i profeti di n6ttè,
all'alba e duranté il giorno (Ger7, 25-28).
L'ira del Signore è giusta, la quale Girolamo,
· si è accesa ed è stata riversata sul popolo Sei libri su Geremia 2, 42, 1
Il rifiuto di Dio e la valle della Strage (7, 27-34) 123
«In quel tempo - oracolo del Signore - si estrarranno dai loro sepolcr/
le ossa dei re di 'Giuda) quelle dei suoi capi~ dei sacerdoti~ dei profeti e degli
a,bitanti di Gerusalemme. Esse saranno sparse in onore del sole) della luna
. e di tutto l'esercito del cielo che essi amaronp) servirono) seguirono) .con-
sultarono e adorarono. Non saranno più raccolte 11é sepolte) ma diverranno
come letame sul suolo. Allora la morte sarà preferibl[e allt1- vita) per quanti
di questa razza malvagia riusciranno a sopravvivere nei luoghi dove li avrò
.dispersi. Oracolo del Signore degli eserciti. .l.
. .f .
4
Chi cade non si rialza e chi sbaglt'a ma vero in riferimento alla pietà, allora
strada·non torna indietro? ascolta. Dio ha sempre un atteggiamento
I rigoroso verso i giusti, ma buono e pron-
·. L'opportuna ammissione del pecca- to a fare misericordia verso i peccatori. Ri-
to mette in piedi colui che ha peccato ed è
caduto, dicendogli: Forse chi cade non si
La· confessione non ha forse liberato rialza e chi perde la strada non torna indie-
il re di Babilonia dopo tanti delitti di ido- tro?, e Perché la stupidafiglz'a di Giuda si è
latria (cf. Dn 4, 25-26)? Còsa vuol dire poi ribellata con una rivolta priva di vergogna?
questa parola del Signore: Forse chi cade (Ger 8, 4'-5). E ancora: Ritornate a me eri-
non si rialza e chi perde la strada non torna tornerò a voi (Zc 1, 3).
indietro? (Ger 8, 4). · Severiano di Gabala,
Paciano di Barcellona, Sulla penitenza 2
Lettera 1, 5, 7
Il perdono di Dio
Chi si pente viene accolto da Dio
Ripeto ora ciò che ho detto all'inizio,
· Subito dopo il tuo ritorno riceverai che entrambe queste cose sono un tradi-
la veste, sarai onorato con l'anello e il Pa- mento contro la nostra salvezza, sia fida-
dre ti riceverà di nuovo con un abbraccio re in noi $tessi quando .stiamo bepe, sia
(cf. Le 15, 20-22). Ecco che Dio dice: Non disperare quando s.iamo caduti. P er que-
voglio la morte del peccatare, ma che torni sto motivo, Paolo disse rassicurando co-
e viva (Ez 33, 11 LXX). E ancora: Forse loro che stanno bene: Chi crede di stare in
chi cade no~ si rialza e chi perde la strada pied~ guardi di non cadere (1 Cor 10; 12).
non torna indietro? (Ger 8, 4). E l'aposto- E ancora: Ho timore che avendo predica-
lo: Dio ha il potere di rimetterlo in piedi to ad altri, non venga io stesso squalifica-
(Rm 14, ~). to (1 éor 9, 27). Invece, sollevando coloro
Paciano di Barcellona, che. erano caduti e incit~ndoli a maggio-
Sui penitenti 12, 3-4 re impegno, portò la sua testimonianza ai
Corinzi scrivendo così: Che fo non abbia a
piangere su molti che hanno peccato in pas-
Dio perdona i peccatori sato e non si sono COf!Vertiti (2 Cor 12, 21),
mostrando che,sono degni di pianto non
Dio è buono con tuHi, ma manifesta tanto i peccatori quanto coloro che non si
la sua longanimità in particolare verso i sono pentiti dei loro peccati. A costoro si
peccatori. Ma se vuoi ascoltare un discor- rivolge anche il profeta: Forse chi cade non
so strano, strano per le nostre abitudini, si rialza e chi perde la strada 'non torna in~
126 Geremia
dietro? (Ger 8, 4). Perciò anche Davide li re il loro compagno, tu, invece, una vol-
consola dicendo: Se udirete oggi la sua vo- ta caduto, non volessi rialzarti, bensì ri-
ce) non indurite i vostri cuori come per esa- manere a terra, quasi gridassi al nemic~:
!>perazi·one (Sal 95, 8 =94, 8 LXX). Finché Sgozzami, non ri.\parmiarmi? Chi cade non ,
quindi possiamo dire «oggi», non dispe- si rialza? (Ger 8, 4), dice la rivelazione di- ·
riamo, ma poniamo nel Signore le nostre vina. Ma tu la contrasti e contraddici, poi-
migliori speranze e riconosciamo l'im- ché disperare dopo la caduta non è altro
mensità del mare della sua misericordia,. che dire: «Chi cade non si rialza». No, ti
respingendo ogni cattiva coscienza, e con scongiuro, non commettere un cos.Ì gran-
molto impegno e nella speranza abbrac- ·. de torto contro te stesso, non riversare su
ciamo la virtù e manifestiamo una gran- di noi un così grande dolore. Non parlo di
dissima penitenza. · adesso, ché tu non raggiungi ancora il ven-
Giovanni Crisostomo, tesimo aruio; ma anche se avessi compiuto
Sulla penitenza 1, 4 molte aziorii e avessi vissuto tutta la vita in
Cristo e pqi nell'estrema vecchiaia avessi
patito una così grande minaccia, neppure
allora sarebbe bene disperare, bensì tene-
Ricordare la misericordia di Dio re in mente il ladrone che fu giustificato
Abbi la forza di alzarti da terra. Ri- sulla croce (cf. Le 23, 43) e i lavoratori ·as-
cordati del buon Pastore il quale ti inse- soldati all'undicesima ora e che ricevette-
guirà per liberarti. Anche se rimangono ro la paga alla fine dell'intera giornata (cf.
soltanto due zampe e il lobo di un orecchio Mt 20, 9).
(Am 3, 12), ·salta via da colui che ti ha fe- Giovanni Crisostomo,
rito·. Ricorda i gesti di misericordia di Dio, Lettera a Teodoro 4
il quale gµarisce con olio e con vino (cf. Le
10, 34). Non disperare della salvezza. Fa'
memoria di ciò che sta scr~tto: Colui che
è caduto si rialza e colui che st' è allontana-
Pregare per gli altri
to torna indietro (Ger 8, 4), il ferito viene Per gli altri uomini pregate senza in-
guarito, colui che è stato preso dalle bestie terruzione (1 Ts 5, 17). In loro, infatti, vi
vince, colui che confessa non viene respin- è speranza di conversione perché trovino
to. Dt'o infatti non vuole la morte del pecca- Dio. Infatti, Forse chi cade non si rialza. e
tore) ma che ritorni e viva (Ez 18, 32). Non chi perde la strada non torna indietro? (Ger
ti disprezzare come se fossi caduto nelle 8, 4). Dunque, permettete loro di impara-
profondità del male. re da voi. Siate quindi servi di Dio e boc-
Basilio di Cesarea, ca çli Cristo. Dice infatti il Signore: Se ·sa..,
Lettera .44, 2 prai estrarre ciò che è prezioso da ciò che è
vile) sarete come la mla·bocca (Ger 15, 19).
Dinanzi alla loro collera, voi ·siate miti; al-
. Dio rialza chi è caduto Ìe loro bestemmie opp~nete le preghiere;
; al loro errore voi siate saldi nella fede (Col
Non sarebbe strano che, mentre altri 1, 23 ).
'
neppure ora disperano della tua salvezza, · Pseudo-Ignazio di Antiochia,
ma pregano continuamente per recupera- Lettera agli pfesini 10, 1-2 18
18
Questo passo non proviene dal testo originale di lgnaeio, ma da una revisione eseguita nel IV
secolo. ·
Preferire la morte alla vita (8, 1-7) 127
,,
128 Geremia
6-7 Il pentimento si pu'ò imparare dal- cardano z'l tempo della loro migrazione, ma
la natura · il mio popolo non ha conosciuto il giudizio
del Signore. Come potete dz're: Siamo sa-
L'immagine della rondine secondo pienti e la legge di Dio è con noi? La misu-
Geremia ra di uno scriba falso è stata fatta invano e
i sapienti sono stati confusi~ hanno -tremato
Perciò è giusto. ammirare sòprattutto e sono stati presi: poiché avevano rigetta-
la perspicacia del lcgislatorè, perché, pur to la parola del Signore (Ger 8, 7-9 LXX).
avendo da offrire es·e mpi di uomini e po- Quindi, come avevo cominciato a dire,
tendo parlare di Elia, Mosè, Giovanni e al- quando ·Dio ha deciso di inviare agli uo-
tri simili a loro che non si sono affanna- mini un maestro di sapienza, gli ha ordi-
ti, ha menzionato gli esseri irrazionali per nato di nascere per la seconda volta, nella
fare colpo su di loro. Se avesse parlato di carne, e di farsi simile all'uomo stesso (cf.
quei giusti, costoro avrebbero potuto dire Gv 1, 14), poiché sarebbe ·stato il suo ca-
di non essere mai stati come loro. Ora in- po, compagno e maestro. Tuttavia, Dio,
. vece, tacendo di quelli e adducendo gli uc- pieno di clemenza e di bontà verso i suoi,
celli del cielo, ha eliminato ogni loro prete- l'ha inviato a coloro .stessi che aveva odia-
sto, imitando anche in questo caso l'antica to (Rm 5, 9-10; Is 63, ·10), affinché non
Legge. Difatti l'Antico Testam~nto riman- . si chiudesse loro per sempre la. via della
da all'ape, alla formica, alla tortora, alla salvezza, ma per dare loro il libero arbi-
rondine (cf. Sir 11, 3; Pr 6, ~; Ger 8, 7). trio di seguire Dio. E cosl avrebbero otte-
· Giovanni Crisostomo, nuto la ricompensa della vita se l'avessero
ai
.Commento al Vangelo Matteo 21, 3 seguito, il che molti di loro fanno e han-
no fatto, e per propria colpa sarebbero in-
corsi nella morte, se avessero ripudiato il
Dio esorta gli uomini alla salvezza loro re ..
Geremia dice: La tortora e la rondine Lattanzio,
conoscono la loro stagione e gli storni ri- · Le ùtituzioni divine 4, 11, 13-15
. '
PACE QUANDO PACE NON C'E
assomigliare a dei porci inghirlandati. (... ) non credete ai falsi profeti che dicono: Pace,
. Questo è.il motivo per cui, anche altrove, pace, ma non c'è pace (Ger .6, 14), a colo-
il nostra Dio parla del popolo ebraico al ro che ripetono continuamente: Tempio di
profeta in questi termini: Chiamala «la non Dio, tempio_ di Dio (Ger 7, 4). I tuoi profe-
amata» (Os 1, 6). E ancora, rivolgendosi ti hanno visto la tua falsità e la tua follia;
direttamente ai Giudei: Voi non siete il non hanno denunciato la tua iniquità per
· mio popolo, e io non sono il vostro Dio (Os richiamarti alla penitenza, e divorano il po-
l, 9). Il motivo per il quale si esprimeva co- polo di Dlo come il pane e no,n hanno invo-
sì con loro ce lo fa capire lui stesso chiara-· cato Dio (Sal 14, 4 = 13, 4 LXX). Avendo
mente in un altro passo, là dove dice: Han- annunciato la prigionia, Geremia è stato
no voltato le spalle al Signore, alla sorgente lapidato. Anania figlio di Azzùr, per ora
delle acque vivificanti (Ger 17, 13). E inol- spezzava le sbarre di legno, ma ne prepa-
tre: Hanno rigettato la parola del Signore, rava di ferro per il futuro (cf. Ger 28, 13 ). I
e non e'è in essi saggezza alcuna (Ger 8, 9). falsi profeti sempre promettono cose belle
Salviano di Marsiglia, . e per breve tempo fanno piacere. Amara
Il governo di Dio 4, 1, 2-4 · è la verità e coloro che la predicano sono
pieni di amarezza. Infatti, la Pasqua del Si-
gnore si celebra negli azzimi· della verità e
11 della sincerità (.1 Cor 5, 8}:·si celebra la Pa- .
Pace) pace! squa del .Signore e la si mangia con erbe
Una pac~ ingannev:ole amare (cf. Es 12, 8).
Girolamo,
È arrivar~ per noi il tempo previsto, Contro Gioviniano 2, 37
che lusinga con la pace nella città e assie-
me minaccia la distruzione di coloro che
prima avete indotto allo scisma. Ubbidi- I gesti devono ·conferma re le parole
te alla legge della città, oppure uscitene. di pace ~
Vedete il filo di paglia attaccato ai nostri
occhi ma non volete guardare la trave nei Ma come fare però? In noi, nelle no-
vostri occhi (cf. Mt 7, 3; Le 6, 41). Con stre possibilità, c'è purtroppo solo un de-
voi giunge una pace tr.aditrice; la p~rse siderio di pace, non il suo possesso. È ve-
cuzione si accanisce anche se le ferite ri- ro che anche solo il desiderio di realizzarla
mangono occulte, e così siete caduti senza ha la sua ricompensa da parte di Dio; ma
morire. La guerra infatti si fa di nascosto è anche vero che, nonostante la si deside-
sotto sembianze di pace. Nessuno di voi si ri, fa male non vederne l'effetto compiu-
è comportato con prudenza. O voi che sie- to. Lo sapeva anche l'apostolo: la pace, la ·
te lanciati a uccidere alinlentati dal male, si raggiunge pienamente quando poggia
lodate una pace ingannevole e iniqua per sulla volontà effettiva di ambedue le par-
voi. Siete morti diventando soldati non di ti. Per quanto sta in voi, dice, tenetevi in
Cristo ma di un altro. pace con tutti gli uomini (Rm 12, 18). E il
Commodiano, profeta: Pace, pace ... ma dov'è questa pa-
Istruzioni: 2, 21 (25) ce? (Ger 6, 14). Non è davvero una no-
bile impresa réclamare la pace a parole e
distruggerla nei fatti. Si dice di tendere a
una cosa e se ne ottienè l'effetto contrario.
Amara è la verità
A parole si dice: andiamo d'accordo, e di
Fuggite dà Babilonia e ciascuno sal- fattq, poi, si esige la sottomissione dell'al-
=
vi la sua ·vita (Ger .48, 6 31, 6 LXX), e tro. La pace la voglio anch'io, e non solo ·
Pace quando pace non c'è-(8, 8-12) 131
19
Risposta liturgica tradizi<;malc di chi ricevé l'eucaristia.
UN RACCOLTO DI TERRORE
CON LA SPERANZA DELLA GUARIGIONE
Li mieto e li anniento
- oracolo del Signore -;
non c'è più uva sulla vite
né fichi sul fico, ·
anche le foglie sono avvizzite.
Ho procurato per loro degli invasori.
«Perché ce ne stia.mo seduti?
Radunatevi
. .ed entriamo nelle città fortificate
e moriamo zn esse,
poiché il Signore, nostro Dio, ci/a perire.
Egli ci/a bere acque avvelenate,
perché abbiamo peccato contro il Signore.
· Aspettavamo la pace, ma nqn c'è alcun bene,
il tempo della guarigione, ed ecco il terrore.'".
Da Dan si sente lo sbuffare dei suoi cavalli:·
al rumore dei nitriti' dei suoi destrieri
trema tutta la terra.
Véngono e divorano la terra e quanto in essa si trova,
la città e i suoi abitanti.
,Ecco, sto per mandarvi s~rpenti velenosi
contro i quali non esiste incantesimo,
e vi morderanno».
Oracolo del Signore:
Senza rimedio cresce il mio dolore,
e il mio cuore viene meno ..
Ecco, odo le grida delld figlia del mio popolo
da una terra sconfinata:
«Non c'è il Signore in Sion,
il suo re non vi abita più?». .
«Perché mi hanno provocato a/l'ira con i loro idoli
e con nullità straniere?» .
... .
Un raccolto di terrore con la speranza della guarigione (8, 13-22) 133
17
Serpenti velenosi contro i quali non fatti, colui che allonta~a la malattia dal
~siste incantesimo èotpo viene reputato un benefattore, colui
che tenta di sbarazzare l'anima dall'ingiu-
Quanto è difficile guarire dall'invidia stizia non sarà ancora più sollecito, poi-
ché l'anima è più preziosa del corpo? Ma
Occorre persuadersi che il male proprio per la salute del corpo sopportia-
dell'invidia giunge alla guarigione p1ù dif- mo incisioni, cauterizzazioni e l'ingestio-
ficilmente degli altri vizi, In effetti, oso di- ne di medicinali e colui che le prescrive
r~ che, se ~o si lascia sorprendere una viene chiamato salvatore e medico, il qua-
volta dalla peste di quel veleno, poi non ' le ·né per gelosia, né per iniinicizia verso
avrà più la possibilità di porvi rimedio. Si il paziente; amputa qualche arto, s.e con-
tra~ta di un flagello del quale è detto in do quanto consiglia la sua artt;, affinché le
modo figurato dal profeta: Ecco, io sto per parti sane non si corrompano assieme ad
mandarvi serpenti velenosi: contro i quali esso. E nessuno accuserebbe di cattiveria
non esiste incantesimo, ed essi vi morde- l'arte medica. E per l'anima non soppor-
r
ranno (Ger 8, 17). Giustamente dunque il teremmo parimenti esilio o ~spieremmo
morso dell'invidia è stato paragonato dal. con le disgrazie o con la prigione se runi-
profeta al veleno mortale del basilisco. co modo di essere giustificati avviene at-
. Giovanni Cassiano, ' traverso le ingiustizie?
Conferenze ai monaci 3, 18, 16 Clemente Alessandrino,
Stromati 1, 27, 171, 1-3
maniera invereconda (cf. Ger 8, 5), pur Quella bocca dolce e salvifica ha detto:
avendo ascoltato Cristo lo sposo che di- Coloro che sono sani non hanno bisogno
ce per me~zo di Geremia: E ho detto do- del medi"co, ma coloro che sono malati.
po che aveva fornicato in tutte queste ma- Non sono venuto a chiamare i giusti~ ma
niere: Torna a' me e non è tornata (Ger i· peccatori alla conversione (Mt 9, 12-13).
3, 7 LXX). Non c'è né resina né medz'co Il Signore ti vuole purificare dal dolore
in Gàlaad? Perché non si è prodotta una della ferìta e mostrarti la luce nell' oscu-
guarigione per la figlia del mio popolo? rità. Il buon Pastore (cf. Gv 10, 11.14) ,ti
(Ger 8, '22). Certamente potresti trovare cerca, lasciando 1e pecore che non si era-
nella divina Scrittura molti rimedi con- no perdute (cf. Mt 18, 12; Le 15, 4). Se ti
tro il male, molti meclicinali che ti ripor- consegni a lui, non esiterà né ti respinge-
tino dalla distruzione alla salvezza: i mi- rà il misericordioso dal portarti sulle sue
.s teri della morte e della risurrezione, le spalle, lieto di aver trovato la pecora per-
parole sul tremendo giu~zio e sulla ~on-· duta (cf. Le 15, 5- 7). Il Padre sta e aspetta
danna etern~, le dottrine sulla peniten- il tuo ritorno dall'errore. Basta che ritor-
za e 'sul perdono dei peccati, gli innu- ni e, quando ancora sei lontana, si pre-
merevoli esempi di conversione, come la cipiterà a gettarsi sul tuo collo e ti attor-
dracma (cf. Le 15, 8-9), la pecora (cf. Le nierà di baci amichevoli (cf. Le 15, 20),
15, 3 -7), il figlio che ha sperperato la sua tu eh~ già sei stata purificata dalla peni-
. ·fortuna con le prostitute, colui che è an~ tenza. E ti darà una veste bellissima (cf.
dato perduto ed è stato ritrovato, colui Le 15, 22), un'anima che si è spogliata dal
che era morto ed è tornato in vita (cf. Le vecchio uomo e dalle sue opere (Col), 9),
15, 30-32). Usiamo di questi sussidi con- e ti porrà un anello sulle mani lavate dal
tro il male, guarendo la nostra anima con sangue della morte, e metterà i calzari ai
essi. (. . . )Finché ne abbiamo la possibili- piedi (cf. Le 15, 22) che sono tornati dal-
tà, solleviamoci dalla caduta e non dispe- la cattiva strada al cammino del Vange-
riamo di noi stessi, purché ci svincolia- lo della pace (cf. Ef 6, 15). E annuncerà
mo dalla malvagità. Gesù Cristo è giunto un giorno di gioia 'e di letizia ai suoi, agli
al mondo per salvare i peccatori. Venite, angeli e agli uomini, e festeggerà (cf. Le
adoriamolo e prostriamoci davanti a lui· e 15, 23) in ogni maniera la tua salvezza. Vi
piangz'amo al suo cospetto (Sa! 94, 6 LXX; dico infatti che ci sarà gioia in cielo al co-
cf. 95, 6 TM). Il Verbo che ci chiama alla spetto di Dlo per un singolo peccatore che
penitenza grida ed esclama: Venite a me si pente (Le 15, 7).
voi~ tutti voi~ che siete affaticati e oppres- · Basilio di Cesarea,
si, e io vi ristorerò (Mt 11, 28). Se voglia- Lettera 46, 5-6
mo, c'è una via per la salvezza. Con la sua
potenza la morte l'ha inghiottito, ma sappi
bene che di" nuovo Dio ha asciugato ogni
Confessiamo i nostri peccati
lacrima dal volto di coloro che si pentono
(Is 25, 8 LXX). Il Signore è fedele in tut- Che cosa vogliamo fare? Ogni gior-
te le sue parole (Sa! 145, 13 LXX). Non no facciamo scorrere una fonte di lacri-
mentisce dicendo: Se i vostri peccati fosse- me giorno e notte. Diciamo anche noi con
ro come la porpora, lz' renderò bianchi co- Geremia, il grande profeta, che piangen- ,
me la neve. Se fossero come il carminio, li do diceva: Chi darà acqua al mio capo e
sbiancherò come la lana (Is l,. 18). Il gran- . una fonte di lacrime ai miei occhi, perché
çle medico delle anime è pronto a guari- possa piangere i miei peccati giorno e not-
re la tua sofferenza. Sempre parole sue. te? (Ger 9, 1 = 8, 23 LXX) Confessiamo
Un raccolto di terrore con la speranza della guarigione (8, 13-22) 135
anzitutto i nostri peccati davanti a questo in questa <limora di pianto e prima che·si
< ...>20 che è pieno di terrore e di lacrime impadronisca di noi la morte.
tremanti. Invochiamo la bontà e la miseri- Orsiesi,
cordia· del nostro Dio finché ci troviamo Istruzioni 1, 3
20
Passo lacunoso.
LA MENZOGNA SI È IMPOSSESSATA DEL PAESE
Non rimpiangere la cacciata degli eretici dalla Chiesa, se non parteggi per loro (Agosti-
no). Piangiamo poiché preferiamo peccare ·e non servire (Giovanni Crisostomo). L'inganno
. e la sregolatezza governeranno la terra poiché nessuno si pente né conosce il Signore (Teo-
doreto). . ·
Il silenzio e le lodi finte sono peggiori degli insulti (Giovanni .Cassiano). La .lingua è
fonte di bene e di male (Agostino). Alcuni non soltanto peccano volentieri, ma pure ci si
impegnano (Giovanni Cassiano). È più difficile difendere una menzogna che.la verità (Gre-
gorio Magno). Le parole dolci usate per ingannare sono violente come frecce, come mostra
il tradimento di Giuda (Cirillo di Alessandria).
i- 3 Piangere gli uccisi' di Gerusalemme la Chiesa santa, una e cattolica, è stata in-
dicata anche con il nome di Paradiso?
Il vero pianto è il pentimento Agostino,
Contro Giuliano 5., 6, 24
Quanto' giustamente Geremia~ insie-
me al coro dei profeti e dei santi, ha escla-
mato: Chi cambierà il mio corpo in una fon- Il momento del pianto
te di acqua e i miei occhi in una sorgente di
lacrime? (Ger 9, 1), perché potesse pian- . Torniamo a noi, per favore. Ci sono
gere i peccati del popolo·stesso! Dici que- guerre quotidiane, inondazioni, migliaia di
ste parole strepitando perché la Chiesa di distruzioni attorno a noi e da ogni lato l'i-
Cdsto scaccia i maestri dell'errore pela- ra di Dio ci circonda. Noi ci sentiamo sicu-
giane. Se davvero volessi piangere salutar- ri come se gli fossimo graditi. Tutti allun-
mente, piangeresti per essere implicato in gano volentieri le mani verso il possesso,
quell'errore, e con quelle lacrime ti purifi- nessuno verso l'aiuto; tutti verso la rapi-
cher~sti da codesta nuova peste. O forse na, nesslino verso la protezione. Ognuno
ignori, dimentichi o rifiuti di pensare che è impegnato sulla maniera di·. accrescere i
138 Geremia
propri beni; nessuno su come aiutare chi è. la/rode. L'uomo prenderà a scherno il pro-
nel bisogno. Ognuno è molto preoccupa- prio amico e non diranno la t!erità. Ten-
to su come aumentare il suo denaro; nes- .dono infatti la loro lingua còme un arco
suno su come salvare la propria anima. Ùn di menzogna e non di verità (Ger 9, 3-5).
solo timore li accomuna: «Non sia mai che ·· Spesso la pazienza finta spinge all'ira an- ·
diventiamo poveri». Nessuno di noi sof- che con più forza delle parole, e quindi
fre e teme invece di prec~pitare nella geen- una malevolente taciturnità supera le in-
na. Queste sono le cose degne di pianto, giurie più atroci al punto che si tollerano
di accuse, di rimprovero. Ma non volevo più facilmente le ferite dei nemici che non
dire questo, ma sono costretto dal dolore. gli ipocriti blandirnenti dei motteggiatori.
Perqonatemi. La pena mi costringe a·dire Perciò dice il profeta: Le sue parole sono
molte cose che non vorrei. Vedo che la fe- più fluide del!'olio, ma sono spade sguaina-
rita è tremenda, che la disgrazia non ha ri- te (Sal 55, 22 = 54, 22 LXX).
medio, e che·i mali che ci affliggono sono Giovanni Cassiano,
al di là di ogni consolazione. Siamo per- Conferenze ai monaci 2, 16, 18
duti. Chi darà acqua alla mia testa e ai miei
occhi una sorgente di' lacrime (Ger 9, 1), af-
finché io possa piangere? Carissimi, pian- Sorvegliare la lingua ."
giamo, piangiamo e gemiamo.
. Giovanni Crisostomo, E quale uso facciamo di così utile
. Commento a Ebrei 23, 8-9 membro? Con essa preghiamo Dio, con
essa lo propiziamo, con essa lo lodiamo,
con essa insieme armonizzati cantiamo a
Dio, con essa tutti i giorni o usiamo mi-
Le trasgressioni nascono dall'avere sericordia nel parlar con gli altri o diamo
trascurato Dio consigli. In questo stesso momento che
Hanno macchinato inganni, · ordito facciamo? Questa nostra lingua svolge
calunnie, insidiando il prossimo. Perciò verso di voi un servizio'. E per non peccare
dice: La menzogna e.non la fiducia hanno .con la lingua che facciamo? Tanto più che
dominato la terra, pot'ché dal male proviene è detto: La morte e·la vita sono in potere
altro male. In tal modo ha manifestato che della lingua (Pr 18, 21); e ancora: Ho visto
la loro cattiveria era immutabile. I mali si molti cadere sotto la spada) ma non quanti
succedono ai mali e la causa di tutto ciò è son caduti per la lingua (Sir28, 18 LXX) ..E
la trascuratezza per le cose divine. Perciò ancora è detto: La lingua ·sta inserita nelle
ha aggiunto: E non mi hanno conosciuto, nostre membra e contamina tutto il nostro
dice il Signore (Ger 9, 2). corpo (Gc 3, 6). Per questo ancora il Signo-
Teodoreto, re: Hanno abituato la lingua a dir menzo-
Su Geremia 3, 9 gne (Ger 9, 5).
· Agostino,
Discorso l6A, 2
46
· Guardarsi dai vicini ingannatori
C'è chi si impegna a fondo per com-
Il silenzio può ess~re cattivo come le piere il male ·
parole .
/ Coloro che sono presi dalla sollecita-
·Ogni fratello cercherà di ingannare il zione dei loro vizi aspirano a compiere ciò
proprio fratello e ogni amico ricorrerà al- che desiderano al puntb che, del tutto prc-
La menzogna si è impossessata del paese (9, 1-11 = 8, 23 - 9, 1OTM) 13 9
do Salve. A causa di azioni come queste, . mo) mentre nel!'intimo gli ordisce un tra-
.il profeta dice: La loro lingua è come una nello (Ger 9, 8).
saetta aguzza) inganno le parole della loro CirHlo di Alessandria,
bocca. Ognuno parla di pace con il prassi- Commento al Vangelo di Luca. Omelia 148
·.
L'IGNORANZA DEL SIGNORE
È LA ROVINA DELLA TERRA
Dio castiga coloro che respingono il suo Vangelo (Patrizio). I profeti e le donne di
Gerusalemme hanno pianto perché il popolo ha respinto gli ammonimenti di Dio (Giovan-
ni Crisostomo), permettendo alla morte di entrare tielle loro vite attraverso le finestre dei
loro sensi incustoditi (Teodoreto, Ambrogio, Girolamo, Origene, Epifanio di Salamina).
Non vantarti della tua sapienza né disprezzare gli altri (Clemente Alessandrino, Braulio di
Saragozza). La sapienza e la forza sono doni di Dio (Origenc). Dio ci indirizza verso di sé e
quindi vantiamoci ·s oltanto in lui (Agostino), riponendo la nostra .fiducia e la nostra gloria
soltanto in lui (Cipriano). La maggiore dignità dell'umanità è conoscere ciò che è veramente
grande e aderirvi (Basilio di Cesarea). Quindi dobbiamo deporre il nostro orgoglio e vivere
con umi1tà nella parola di Dio (Clemente Romano). Vantiamoci nel Signore e gioiamo per
la nostra salvezza, ringraziandolo perché ci ha salva~i con la sua grazia (Agostino). Beato
è colui che rinuncia a ogni vanto: il suo cuore è co~ Dio e dimostra che è stato circonciso
spiritualmente nella sua umiltà (Origene). Questo contraddistingue il vero Israele,, non la
circoncisione nella carne (Teodofrto).
12-16 Hanno abbandonato la Legge gliaia di persone sono stato portato prigio-
niero in Irlanda, 1neritatamentc, poiché ci
Pentimento di fronte all'ira di Dio eravamo allontanati da Dio (cf. Is 59, 13) e
non avevamo custodito i suoz· precetti (Ger
Avevo circa sedici anni, ma non co- 9, 13), né abbiamo ascoltato i nostri sacer-
noscevo il vero Dio. Assieme a molte mi- .doti, che ci ricordavano la nostra salvez-
L'ignoranza del Signore è la rovina della terra (9, 12-26 = 9, 11-25 LXX) 14J
za. E il Signore ci ha inflitto l'ira della sua dell'anima; quella che mente si procura la
. collera (Is 42, 25) e ci ha dispersi in mezzo distruzione. Ed è facile capire che lo stes-
a ·molte genti (cf. Ger 9, 16), fino ai confi- so avviene con gli altri sensi. ·
ni della terra, dove ora la mia pochezza si Teodoreto,
trova tra stranieri. Su Geremia 3, 9
. Patrizio,
Lettera 1, 1
La morte penetra attraverso i sensi
~ Chi può mantenere sicuro e inconta-
11-2° Chiamate le lamentatrici minato il proprio piede fra tante passio-
ni di questa nostra carne, fra tante lusin-
ghe del mondo in cui viviamo? L'occhio
Tempo di pianto e di lutto
guarda ·e distrae i sentimenti dell'animo,
Dopo aver impartito molti ammoni- ·· l'orecchio ascolta e devia l'attenzione, si
menti a Gerusalemme; siccome non ne diffonde un alito odoroso e impedisce la
aveva tratto alcun profitto, Cristo pianse riflessione, la bocca gusta e ciò le è moti-
sulla sua cecità. Si comportavano proprio vo. di colpa, il tatto tocca e attizza il fuoco.
la
così anche i profeti: facciamo dunque an" ' La morte è entrata attraverso fmestra, .ha
che noi in questo modo. Questo è il tempo detto il profeta (Ger 9, 21). La finestra è
delle lacrime, dei pianti, dei lamenti. Di- il tuo occhio. Se tu guardi una donna per
ciamo anche noi: Chiamate le lamentatricl desiderarla (cf. Mt 5, 28), la morte è entra-
mandate a prendere quelle più abili e into- ta in te; se ascolti discorsi osceni, la morte
nino un canto lugubre (Ger9, 16-17)..Cosl · è entrata in te; se la lussuria domina i tuoi
forse potremo evitare di cadere nel vizio sensi, è penetrata in t~ la morte.
di coloro che edificano splendidi palazzi, Ambrogio,
che comprano vasti poderi con il frutto La fuga dal mondo 1, 3
delle loro rapine. ·
Giovanni Crisostomo,
Commento al Vangelo di Giovanni 64 Le cinque finestre della tentazione
O Signore, poni una custodia alla mia
bocca (Sa! 141, 3 = 140, 3 .LXX). Morte e
21 22
- La morte è entrata per le nostre fi- vita sono in mano alla Ungua (Pr 18, 21).
nestre ·· E .ancora: Certamente vi dico che il giorno
del giudizio dovrete dar conto di ogni paro-
la vana che avrete detto (Mt 12, 36). Per-
I sensi sono finestre dell'anima ciò il profeta chiede che tutto ciò che dice
Chiama finestre le loro. idee sbaglia- non sia vano, ma santo e degno di Dio. E
te, perché attraverso di loro hanno accolto una porta fortificata attorno alle mie labbra
l'errore e la ferita da questo inferta. Non è (Sal 141, ,3. = 140, 3 LXX). Una porta for-
poi sbagliato chiamare finestre dell'anima tificata richiede un muro attorno à tutta
i sensi corporei: la vista, il gusto, lodora- la casa, affinché non possa essere presa.
to, l'udito e il tatto, attraverso i quali pos- Perciò dice Geremia: La morte è entrata
sono entrare sia la vita che la morte. Colui dalle vostre finestre (Ger 9, 21). Abbia- ·
infatti che gu~rda castamente ·guadagna mo· cinque finestre, cioè la visione, l'udi-
vita; chi senza ritegno, miete la morte. E la to, il ·gusto, lodorato e il tatto. Se quip.-
lingua çhe dice la verità ottiene la salvezza di guardo .una donna per desiderarla, ho
144 Geremia
già èommesso adulterio nel mio cuore (cf. morte è entrata nell'anima attraverso le fi-
Mt 5, 28), e la morte è entrata attraver- nestre degli occhi.
so la mia finestra, vale a dire lo sguardo. Origene,
Se un'arpa, un organo o un flauto mi fan- Commento al Cantico dei Cantici 3, 13
no ahb~ssare la guardia, la morte è entra-
ta attraverso il mio udito. Se invece tocco
qualcosa di morbido e il mio corpo è in- Le :finestre che fanno entrare la mor-
vaso ·dalla vita molle, la morte è entrata at~
traverso il mio tatto, ecc.
te
Girolamo, Il profeta dice: La morte è sali'ta per le
Omelia sul Salmo 140 (141) finestre (<;er 9, 20), e non parla di queste
finestre. Altrimenti potremmo chiuderle
e non morremmo mai. Per noi i sensi del
Il piacere procura la morte corpo sono come finestre, lo sguardo, l'u-
dito ecc., attraverso i quali la morte pene-
Uno dci nostri sensi è µna finestra: tra in noi se pecchiamo per mezzo di loro.
attraverso di essa lo Sposo guarda; un al- Epifanio di Salamina,
tro senso- è un'altra finestra: e attra~erso Panarion 1, 9, 4, 10
di essa lo Sposo considera. Giacché; at-
traverso quali sensi non guarda il Verbo
di Dio? L'esempio che segue ti mostrerà
che cosa sia guardare attraverso le finestre 23 24
• Vantatevi di conoscere il Signore
(cf. Ct 2, 9) e in che modo lo Sposo guar-
di attraverso di esse; dove lo Sposo non
guarda, troviamo che là sale la morte, co-
L'unico vanto è conoscere il Signore
me leggiamo in Geremia: Ecco la morte sa- La sapienza del mondo è follia agli oc-
· le per le vostre finestre (Ger 9? 20). Quan- chi di Dio (1Cor3, 19) e il Signore sa che i
·dq tu guardi una donna con concupùcenza · . pensieri di questi sapienti' sono vani (1 Cor
(Mt 5, 28), la morte sale per le vostre fi- · 3, 20). Quindi. nessuno si vanti di essere
nestre. ' superiore secondo l'intelligenza umana.
Origene, Infatti, sta scritto bene in Geremia: Il sa-
Qmelz'e sul Cantico dei Cantici 2, 12 piente non si vanti della sua sapien;.a e non
· si vanti il potente della sua forza, né il ric-
co delle sue ricchev.e, ma colui che si vanta
La morte entra attraverso le finestre si vanti di capire e conoscere che z'o sono t'l
dei sensi · Signore che· compie la mz:rericordia, il giu-
dizio e la giustizia sulla terra. In queste co-
Per finestre intendiamo i ~ensi corpo- se sta· infatti la mia volontà, dice il Signore
rei, attraverso i quali entrano e'vanno ali' a- (Gqr 9, 23-24).
nima o la vita o la morte: Così infatti dà a Clemente Alessandrino,·
vedere Geremia, quando parla dei pecca- Stroma# 1, 11, 50,-1-2
tori: La morte è salita attraverso le vostre
finestre (Ger 9, 21). In che modo la morte
è salita attraverso le finestre? Nel caso che
Non gloriarsi delle conoscenze
gli occhi del pecca.t ote vedano una don-
na con desiderio: poiché egli avrà osser- L'apostolo scrive ai Filippesi: Cer-
. vato così una donna, ha fatto adulterio con chiamo di superarci a vicenda in umiltà,
lei' in cuor suo (Mt 5, 28). Ecco che così la non cercando il nostro interesse persona:-
L:ignoranza del Signore è la rovina della terra (9, 12-26 = 9, 11-25 LXX) 145
le ma qÙello degli altri~ a/finché nessuno si piente non si glori nella sua sapienza né il
glori della propria sapienza (Fil2, 3-4), poi-forte nel proprio vigore, né il ricco nelle sue
ché la virtù degli umili è non gloriarsi del- ricchezze. Ma chi si gloria si glori invece in
la loro scienza, in quanto è comune a tutti. questo: nel capire e conoscere ché io sono il
Ciò è molto utile per rèprimere l'imper- .Signore, e compio misericordia e il giudizio
tinenza della nostra mente, affinché non e la giustizia sulla terra, perché.in queste
consideriamo disprezzabili. gli altri e non · cose sta la mia volontà, dice il Signore (Ger
ci attribuiamo a torto chissà quale 'scien- 9, 22-23 ).
za o santità. ,Cipriano,
Braulio di Saragozza, Testimonia a Quirino 3, 10
Lettera 42
Gesù che disse quando insegnò la bene- Cristo è l'unica vera salvezza
volenza e la magnanimità. Così disse in-
. fatti: Siate misericordios~ per òttenere mi- La salvezza vera è una sola, se è il Cri-
sericordia; perdonate per essere perdonati:· sto a salvare: allora sì che sarò salvato. Fal-
come fate, così sarà fatto a voi; come date, · lace è il cavallo per la salvezza (Sa! 33, 17
così sarà dato a ·vo~· come giudicate, così sa- = 32, 17 LXX), fallaci anche tutte le al-
rete giudicati:· come praticate la benevolen- tre cose tranne Dio per la salvezza. Perciò
za, così sarà praticata nei vostri confronti:· vqrrei dirgli questo: Salvami~ Sig,ndre, e sa-
con la stessa misura con cui voi misurate, rò salvato (Ger 17, 14); e io dico questo se
sarete voi stessi misurati (Mt 6, 12-15; 7, 2; solo potrò <lire anche il seguito, dopo aver
Le 6, 36-38). rinunciato a ogni vanto, poiché mio van-
Clemente Romano, to sei tu (Ger17, 14), o quando adempirò
Prima lettera ai Corinzi 13, 1-2 al comandamento che dice: Non si vanti il
sapiente della sua sapienza né ii forte della
sua forza né il ricco della sua ricchezza, ma
di questo si vanti chi si vanta, di compren-
Celebriamo nel Signore .dere e conoscere che io sono il Signore (Ger
9, 2.3 -24). Beato dunque chi ha rinunciato
Celebriamo con gioia l'arrivo della a ogni vanto di quaggiù, ·çome alla cosid-
nostra salvezza e della nostra redenzio- detta nobiltà di nascita e aila bellezza e al-
ne. Celebriamo solennemente.il giorno in le cose materiali, alla ricchezza, alla gloria,
cui il grande ed eterno Giorno venne dal e si appaga del solo vanto di dire: Poiché il
grande ed eterno Giorno in questo nostro mio vanto sei tu .
. tanto breve e temporaneo giorno. Qui Origene,
egli è diventato per noi giustizia, santifica- Omelie su Geremia 17, 5
zione e redenzione perch~ come sta scrit-
to: Chi si vanta, si vanti nel Signo_re (1 Cor
1, 30-31).
25·26 Sono incirconcisi nel cuore
Agostino,
Discorso 185, 2
Decisiva è la circoncisione d.el cuore
Non vorremmo che la novità del di-
La salvezza avviene per grazia scorso spaventasse non solo i Giudei, ma
anche qualcuno dei nostri fratelli. Sembra
Quelli che'· vengono liberati sono che Paolo, introducendo il discorso del-
pochi solo in paragone con coloro che la circoncisione del cuore (cf. Rm 2, 29),
periscono, ma il loro numero è gran- presuma l'impossibile: come può accade-
de; e questo avvkne per la grazia, avvie- re che si circoncida Un membro che, co-
ne gratuitamente e bisogna ringraziare perto dalle viscere interiori, resta nascosto
per H fatto che avviene, affinché nessu- agli sguardi stessi degli uomini? Ritornia~
no si inorgoglisca come di propri .meri- mo dunque alla parola dei profeti, affin-
ti, ma ogni bocca si chiuda (Rm 3, 19) e ché, per la vostra preghiera, si illuminino
chi si gloria, si glori nel Signore (cf. 1 Cor gli argomenti in questione. Il profeta Eze-
1,- 30-31). chiele dice: Ogni straniero incirconcùo di
Agostino, cuore e incirconciso di carne, non entrerà
La correzione e la.grazia 28 nel mio santuario (Ez 44, 9). E. parimenti,
.
L:ignoranza del Signore è la rovina della terra (9, 12-2<? = 9, 11-25 LXX) 147
in altro luogo, con rimprovero non .mino- Non il s.e gno fisico
re, il profeta dice: Tutti gli stranieri sono
incirconcisi nella carne) ma i figli di Israele Le antiche Scritture insegnano insie-
sono incirconcisi nel cuore (Ger 9, 26). Si me l'utilità della circoncisione spirituale e
mostra dunque che, se uno non è circon- la deformità di quella corporea21 • Perché
ciso nel cuore, anche se è circonciso nella infatti non ha accusatd le genti incirconci-
carne, non entrerà nel santuario di Dio (cf. se, ma gli Ebrei, circoncisi nel corpo, il cui
Ez:44, 9). cuore era tuttavia incirconciso.
Odgene, Teodoreto,
O'melz"e sulla Genesi 3, 4 Su Geremia 3, 9
21
Letteralmente: <j 'indiffercnza della circoncisione nella carne».
LASCIATE GLI IDOLI VANI DELLE NAZIONI
Direte loro: «Quegli dèi che non hanno fatto il cielo e ld terra spariranno
dalla faccia della terra e da sotto _il cielo»a.
A differenza degli dèi delle nazioni, Dio è buono, eterno, perfetto e onnipotente e ha
creato i cieli e la terra (Ambrogip). Gli idoli cominciano a scomparire, rimanendo soltanto
nei cuori dei pagani. Non sono dèi anche se vengono chiamati tali (Agos.tino, Giovanni' Cri-
sostomo). Chi può capire Dio vedendo le cose di questo mondo? (Ambrogio). Dio rialza co-
loro che sono caduti davanti agli idoli (Clemente Alessandrino). Di fronte a Dio dobbiamo
ammettere la nostra ignoranza (Girolamo). La nostra conoscenza è stoltezza se comparata
alla pienezza dei cieli (Origene).
6 Nessuno è come te, Signore re Dio. Infatti, .non può no!) essere buono
colui che è Dio, essendo nella natura di
Dio è buono, eterno, perfetto, onni- Dio la pienezza della bontà. Né può esi-
potente stere dopo il tempo colui che h.a creato i
tempi. E Dio non pttò essere imperfetto:
Dobbiamo credere che Dio è buono, senza dubbio è imperfetto colui che è in-
eterno, perfetto, onnipotente, vero, come feriore perché gli manca qualcosa, per cui
abbiamo imparato nella Legge, .nei pro- non può essere uguale a colui che gli è su-
feti e ·nellè altre divine Scritture (cf. Ger periore. Questa è dunque la mia profes-
10, 10;. Gc 1, 17-18; Dn 9, 9-10), perché sione di fede: Dio non è cattivo, a Dio nul-
senza quest~ caratteristiche non può esse- la è impossibile (cf. Le 1, 37; 18, 27), Dio è
a Versetto in àramaico.
150 Geremia
al di fuori del tempo, Dio non è inferiore (Ger 10, 11). Non dice: «Gli dèi che non
a nulla. Se sbaglio, confutino il mio errore. hanno creato né il cielo né la terra scom-
· Ambrogio, . paiano dal cielo e dalla terra»; poiché nel
· La fede 1, 2, 14 cielo non ci sono mai stati. Ma che cosa
dice? Gli dèi che non hanno creato né il
cielo né la terra, scompaiano dalla terra.
Dio è verò - Si rivolge alla terra, mentre non trova chi
possa raccogliere in cielo -la sua apostrofe.
Tu ricavi che il Padre è eterno e Difatti gli idoli non sono mai stati nel cie-·
ugualmente il Figlio non è diverso da lui. lo. Perciò egli ripete due volte l'invito alla
Infatti da colui che è (cf. Es 3, 14) è la ge- terra, poiché nient'altro se non la terra si-
nerazione; da colui che è eterno è Dio (cf. gnificano le parole: Ciò che è sotto la vol-
Rm 9, 5); dal Padre è1il Figlio; da Dio è il ta del cielo. Periscano, dice, dalla terra e da
Verbo (cf: Gv l, 1); riflesso della sua gloria, sotto la volta del cielo, cioè dai loro tem-
impronta della sua sostanza (Eb 1, 3), spec~ pli. E vedete se oggi non stia' succedendo
chz"o della maestà di Dio, immagine .della proprio questo, anzi in gran parte è già ac-
bontà (cf. Sap 7, 26); sapienza che provie- caduto. Che cosa resta infatti dell'idola-
ne da colui che è sapienza (cf. 1Cor1, 24), tria? O quanti sono ancora gli idoli? Sono
potenza da colui che è forte (cf. Rm 1, 20); 'rimasti più nel cuore dei p'agani che non
verità <la colui che è vero; vita da colui che .nelle sedi dei loro·templi.
è vivo (cf. Gv 14, 6; Ger 10, 10). Agostino,
Ambrogio, Esposizioni sui Salmi 98, 2
La fede 2, Prologo, 3
dalla ter'ra e da sotto la volta del cielo gli dèi . giorno della sofferenza. Le genti verranno
che non hanno creato né z'l cielo né la terra a te dalle estremità della terra e diranno:
Lasciate gli idoli vani delle nazioni (10,_1-14) 151
quanti falsi· idoli hanno posseduto z'. nostri ge qualcosa di non minore: E noi· per lui.
padri senza alcuna utilità! Se l'uomo farà Quando dice: Dal quale è ogni cosa (1 Cor
degli dèi, anche quelli non saranno dèi. Ec- 8, 6), si riferisce al creato e alla sua crea-
co perciò che io mi mostrerò loro quel in zione dal 'nulla.
tempo, mostrerò loro la mia mano e la mia Giovanni Crisostomo,
forza e sapranno che sono il Signore (Ger Commento alla I Corinzi 20, 5
16, 19-21). Considerando queste profezie
della Scrittura e volgendo lo sguardo su
tutto il mondo, c'è proprio bisogno che La sapienza di Dio supera ogni cono-
dica in che modo ii catechizzando si vol- scenza umana
gerebbe alla fede, dal ·momento che di-
mostriamo questo con la forza delle co- Chi conobbe la mente del Signore o chi
se allorquando èi accorgiamo che i cuori gli fu consigliere e maestro? (Is,40, 13 )\ Di
dei fedeli acquistano rigore attraverso la lui leggiamo anche in un altro passo che
·constatazione che una profezia messa per regge l'orbe e ha creato la terra come co-
iscritto in passato risulta ai nostri tempi sa da nulla (Is 40, 22-23 ). E Geremia di~
compiutamente realizzata? ce: Gli dèi che non ·hanno fatto il cielo e la.
. Agostino, terra scompariranno dalla terra e dallo spa-
Contro' Fausto Manicheo 13, 7 zio sotto la volta del cielo. È il Signore che
ha fatto la terra con la sua potenza e ha so-
stenuto il mondo con la sua sapienza e con
I
la verità noi che eravamo diventati preda stato reso stolto, privato della conoscen-
degli idoli. za, in parte conoscendo e in parte profe-
Clemente Alessandrino, tando (cf. 1 Cor 13, 9), è stato reso stolto,
Protrettico ai Greci 8, 78, 1 - 80, 3 privato della conoscenza, vedendo come
in uno specchio, vedendo in enigma (cf. 1
Cor 13, 12), vedendo e afferrando una mi-
L'incomparabile scienza di Dio nima parte e, per così dire, una parte in-
finitesima delle cose. Per contrasto allora
Sta scritto nei Salmi: La tua scienza è comprenderai le parole: È stato reso stolto
ammi"revole ai miei occhi. È forte e non-pos- ogni uomo, privato della conoscerp.a. Ci so-
so misurarmi con essa (Sal 139, 6 = 138, 6 no peccati di Gerusalemme, peccati anche
LXX). E ancora: Ero convinto di sapere. di Sòdoma, mà in paragone ai pèccati peg-
La fatica è davanti a mefi.nche non entrerò giori di Gerusalemme, i peccati di Sòdo-
nel santuario e conoscerò la loro fine (Sal ma sono giustizia. Dice infatti: E stata giu-
73, 16-.17 = 72, 16-17 LXX). E nello stés- stificata Sòdoma ben più di te (Ez 16, 52).
so passo: Sono diventato come una bestia Come dunque i pèccati di Sòdoma non
davanti a te, ma sono sempre con te (Sai erano giustizia _m a ingiustizia, come ri-
73, 22-23 = 72, 22-23 LXX). E Geremia: spetto a un'ingiustizia più grande (l'in-
Tutti gli uomini sono stati resi stolti dalla giustizia) è giustizia, così per contrasto la
. loro sdenza (Ger 10, 14). conoscenza: la conoscenza che aveva Pao-
Girolàmo, lo, in rapporto a quella' conoscenza che è
Contro i Pelagiani 1, 16 nei cieli, in ràpporto a quella l?erfetta co-
noscenza, è stoltezza; perciò: E stato reso
stolto ogni uomo, privato della conoscenza.
Paolo è stolto, perché conosce sol- Penso che !'Ecclesiaste intendesse qualco~
tanto in parte sa di simile dicendo: Ho detto: Diventerò
saggio,. ma ciò si è allontanato da me lonta-
È stato reso stolto ogni uomo, 'privato no più di prima,. questa profondità profonda
della conoscenza (Ger 10, 14). Se ogni uo- chi la troverà? (Qo·7, 23-24).
mo è stato reso stolto, privato della cbno- Origene,
scenza, e anche Paolo è un uomo; Paolo è Omelie su Geremia 8, 7
·PREPARATEVI ALL'ESILIO
l sacerdoti e i re sono pastori umani che disperdono il gregge (Teodoreto), ma noi sot-
tostiamo a Cristo, capo dci pastori (Cirillo di Alessandria). Sacerdoti, re e coloro che cercano
di seguire Dio trovano la loro strada soltanto se sono guidati da Dio (Giovanni Cassiano).
Dio tiene il timone dell'universo, ma non asservisce il nostro libero arbitrio ·né alla natura
né a un fato ineluttabile (Teodoreto). I cristiani sanno che in ogni loro decisione contano
con l'aiuto del Signore (Girolamo), senza il cui aiuto nulla di buon9 può venire dalle nostre
iniziative (Prospero di Aquitania). Dio è colui che converte i cuori alla fede (Prospero di
, Aquitania) e produce conoscenza mediante il castigo per coloro che lo cercano (Teodoreto).
21
I pastori sono divenuti' insensati 23 25
- Riversà la tua collera sui popoli
I pastori hanno fallito il1oro compito· Il Signore guida la nostra vita
Chiama pastori i re e i sacerdoti, per- Gli uomini santi non hanno ·mai di-
ché gli uni e gli altri hanno promosso l'er- chiarato .di essersi assicurati la · direzio-
rore. ne della via da percorrere per a.rrivare al
Teodoreto, compimento perfetto delle virtù, tenden-
Su Geremia 3, 10 dovi con il solo impegno personale. Al
contrario, hanno affermato di averlo otte-
. nuto invocandolo dal Signore con la pre-
Cristo è .il vero pastore
ghiera: Fa' che io cammini nella tua verità
Il Signore ha contestato la loro per- (Sa! 25, 5 = 24, 5 LXX); e ancora: Rendi
versità attraverso la voce del profeta: Guai dir#ta dinanzi a me la tua strada (Sa! 5, 9).
ai pastori che distruggono e dùperdono le Un altro proclama .di aver verificato .que-
pecore della mia eredità (Ger 23, 1). E an- sta realtà non soltanto ·nell'ambito della
cora: I pastori sono diventati insensati, non fede, ma anche nell'esperienza e, per così
hanno ricercato più il Signore; per questo · dire, nella stessa natura delle cose: Ho ap-
non hanno avuto successo) anzi è disp.erso preso) Signore) che nel!'uomo non è la sua
tutto il loro gregg~ (Ger 10, 21). Era quel- via, e non è in potere del!' uomo cammi·na-
la quindi la loro condizione. Ma noi siamo re e dirigere i suoi passi (Ger 10, 23 ). Ma il
guidati dal pastore supremo (1 Pt 5, 4) di Signore stesso ebbe a dire a Israele: Io lo
tutti, Cristo, per il quale e con il quale sia farò ascendere in alto come un verde abete)
lode e potere a ·Dio Padre con lo Spirito e come venuti da me saranno riconosciuti i
S~nto nei secoli dei secoli. Amen: suoi/rutti (Os 14, 9).
Cirillo di Alessandria, Giovanni Cassiano,
Commento al Vangelo di Luca. Omelia 126 Conferenze ai monaci 1, 3, 13
Preparatevi all'esilio (10, 15-25) 155
La stessa parola cli Dio che accompagnava i profeti è ora con noi. Dio promette che sarà
il nostro Dio e noi il suo popolo. Israele ha respinto il suo Dio, ma la Chiesa ha accettato
Cristo come Dio e salvatore (Origene). G eremia è stato leale con il popolo ribelle che Dio
gli aveva ordinato di servire e liberamente ha condiviso il loro esilio, invece di rimanere nella
sicurezza della ·propria patria (Giovanni Crisostomo). Il popolo però ha perseverato nella
sua disubbidien?a, seguendo le proprie inclina?.ioni invece di Dio (Teodoreto). ·
1
P,arola rivolta a Geremia ha detto: In principio era il Verbo e il Ver-
bò era presso Dio e il Verbo era Dio (Gv
L'unica parola di Dio 1, 1) .- ( ... ) Po.t rei dire che il Cristo è ve-
nuto a Mosè, a G eremia, a Isaia, a ciascu-
Qual è di fatto il Verbo venuto da no dei giusti (... ) come potrebbero quelli
parte del Signore sia a Geremia sia a Isaia aver parlato la pa!ola di Dio se non fosse
sia a Ezechiele sia a qualche altro, se non entrato in loro? E necessario che si sap-
colui che era in principio presso Dio (cf. piano queste cose soprattutto da noi uo-
Gv 1, 1)? Io non conosco altro Verbo del mini di Chiesa che asseriamo come il Dio
Signore tranne questo di cui l'evangelista della Legge e del Vangelo sia il medesimo,
Geremia ricorda l'alleanza a Giuda (11~ 1-8) 157
medesimo il Cristo e un tempo e ora e per 1, 9), e fu detto a quel popolo: Non popo-
tutti i secoli. Ci saranno èerto quelli che lo mio, ma poiché questo popolo fu chia-
scindono la divinità anteriore all'ingresso mato di nuovo popolo (cf. Os 2, 25), poi-
riel mondo del Salvatore - il che è soltanto ché essi mi hannb reso geloso per un non
una loro congettura - dalla divinità pro- dio) (... ) mi hanno I atto adirare con i loro
clamata da Gesù Cristo, ma noi conoscia- idoli e io li renderò gelosi per.una non gen-
. mo un solo Dio e un tempo e ora, e un so- te, per una gente insensata li farò adirare
lo Cristo e un .t empo e ora. (Dt 32, 21). Noi dunque ·siamo diventati
Origene, per Dio un popolo e la giustizia di Dio è
Omelt'e su Geremia 9, 1, 1-2 annunciata al popolo che sarà generato..(Sal
22, 32 .= 21, 32 LXX), uscito dalle genti.
I
Questo popolp infatti è generato tutto a
3 Ascoltate le parole di questa alleanza un tratto, e nel profeta è detto: Forse che
una nazione è stata gerzerata in una volta
Chi ascolta veramente le parole sola? (Is 66, 8). È stata generata una na-
dell'alleanza? · zione in una volta sola quando il Salvatore
è entrato tra gli uomini e in un solo giorno
Quali sono i migliorì ascoltatori delle hanno creduto in cinquemila (cf. At 4, 4)
parole del!}alleanza che Dio ha prescritto ai e in un altro giorno sono stati aggiunti tre-
padri (Ger 11, 3)?.Forse quelli che credo- mila (cf. At 2, 41), ed è possibile vedere un
no in lui o quelli che dimostrano di rion intero popolo generato dal Verbo di Dio
credere nemmeno in Mosè per il fatto che e la sterile che genera tutto a un tratto, lei
non hanno creduto nel Signore? Dice in- che prin1a non generava e alla quale è det-
fatti a loro il Salvatore: Se aveste creduto a .t o: Rallegrati sterile che non gener~ e:,plodi.
Mosè} credereste a me} poiché di me egli ha in grida di gioia tu che non hai le doglie del
scritto; se non credete ai suoi scritti: come parto, poiché ifigli della solitaria sono mol-
crederete alle mie parole? (Gv 5, 46-47). ti di più di quella che ha marito (Is 54, 1;
Quelli dunque non hanno creduto in Mo- Gal 4, 27): Questa era solitaria quanto alla .
sè, ma noi c'r edendo in Cristo crediamo Legge, ·questa era solitaria rispetto a Dio, ·
.ali' allean'.?a stabilita mediante Mosè e ciò mentre di quella sinagoga si dice che ha
è rivolto a noi, perché non veniamo male- come marito la Legge: Che cosa dunque
detti: Maledetto l'uomo che non ·ascolterà ·. mi promette Dio? Mi sarete popolo e io vi
le parole dell}alleanza che ho prescritto ai sarò Dio (Ger 11, 4). Non è Dio di tutti,
padri (Ger 11, 3-4). ma solò ·di quelli a cui dona se stesso come
Origene, donò se stesso a quel patriarca a cui disse:
Omelie su Geremia 9, 2, 2 Io sono il tuo Dio (Gen 17, 1), e a un altro
ancora: Io sarò il tuo Dio (Gen 35, 11) .
. Origene,
4
Sarete il mio popolo Omelie su Geremia 9, 2, 4 - 3, 1
nia. E loro non hanno protestato. Poi- qui che coloro che custodiscono i coman-
.ché sapevano che il loro Signore li amava damenti divini saranno degni .della sua
molto, loro, a loro volta, hanno portato provvidenza. Ricorda anche quanto è sta-
. a termine il loro compito, come un ser- to detto ai loro antenati e la loro disubbi-
vo fedele che compatisce il figlio inutil~, dienza. Dice: Hanno distolto il loro udito
vedep<lo che il padre si addolora e\ si la- e ognuno ha seguito l'inclinazione del suo
.menta di lui. Cosa non hanno subito per cuore malvagio (Ger 11, 8). Non chiama
loro? Sono stati tagliati in due, persegui- qui inclinazione la rettitudine, ma la per-
tati, insultati, lapidati; hanno patito un'in-versità continua che sta nel cuore. Non
finità di angherie. ( ...) Geremia ha messo l'hanno abbandonata, ma seguitavano a
per iscritto anche Lamentazioni sul popo- camminare secondo essa. Perciò ho attua-
lo degli Ebrei. E sebbene il generale dei to nei loro riguardi tutte le parole di questa
Persiani gli avesse 'conces.so di vivere in alleanza che avevo ordinato loro di osserva-
sicurezza e in piena libertà ovunque vo- re e non osservarono (Ger 11, 8). Ha dato
lesse, ha preferit~ i ,cattivi trattamenti delloro diversi castighi; e una volta sono stati
popolo e la miseria in una terra straniera servi degli Ammoniti, un'altra dei Moabi-
al rimanere in casa. ti, talaltra di altri stranieri. ( ... ) La frase È
Giovanni Crisostomo, sta,tafatta una éonglura (Ger 11, 9) vuol di-
Commento a Romani 14 re che sono vincolati e solidali con gli an-
tenati e seguono le loro vie. Ed è ciò che
indica anche nel seguito: Ed ecco che van-
8 no appresso a dèi estr~nei per servirli (Ger
Essi non ascoltarono
11; 10). È ciò che fanno trasgredendo l'al-
Giuda segue le proprie indinazioni leanza che è stata loro data. Per questo
motivo, li colpirò con ogni genere di cala-
Mentre dava la Legge, ha aggi.unto . mità e non li giudi~herò degni anche se si
anche questo: Maledetto chiunque non os- lamentassero. E non avranno nessun aiuto
serva tutto ciò che sta scritto nel libro del- dagli dèi che venerano.
la legge e gli è stato prescritto di fare (Dt Te~doreto,
27, 26). Promette in quel passo e anche Su Geremia 3, 11
LA ROTTURA DELL'ALLEANZA
i
Il Signore mi disse: «Si è formata una congiura fra gli uomini di Git1-da
e gli abitanti di Gerusalemme; sono ritornati alle iniquità dei loro primi pa-
dri: che avevano rifiutato di ascoltare le mie parole) e anch) essi hanno segui-
1
to altri dèi per servirli. La casa d Israele e la casa di Giuda hanno infranto
t alleanza che io avevo concluso con i loro padri._Perciò dice il Signore: Ecco)
faccio venire su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allo-
ra grideranno verso di me> ma io non li ascolterò; allora le città di Giuda e
· gli a,bitanti di Gerusalemme alzeranno grida agli dèi ai quali offrono incen-
so)· ma quelli non li salveranno a!/dtto nel tempo della loro sciagura. Poiché .
· numerosi come le tue città sono i tuoi dèz: o Giuda; numerosi come le strade
di Gerusalemme gli altari che avete eretto alla vergogna> ·altari per bruciare
incenso a Baal.
Tu, poi: non pregare per questo popolo non innalzare per esso suppliche
1
'
si pentono saranno come l'ulivo verde divorato dal fuoco, secondo la profezia di Geremia
. riguardo ~a casa di Giuda (Cirillo di Alessandria). Dio non li ascolterà, né i demòni posso-
no salvarli (Origcnc).
avendolo capito, il profeta non ha cessato . no una foresta (cf.Os 10, 1). (. .. )Geremia
di intercedere. . dice: Il Signore ti ha chiamato beli'ulivo,
· Giovanni Crisostomo, dalla folta chim:na. Al tempo della potatura,
Commento aRomani 14, 8 un fuoco è stato acceso in esso e i suoi rami
si sono bruciati (Ger 11, 16). E un altro dei
santi profeti, comparandolo con il mon-
16 te Libano, parla così: Apri le tue porte, o
L'ulivo verde si è bruciato Libano, e il fuoco. divorerà i tuoi cedri (Zc
La tradiZione dei profeti 11, 1). Infatti, la foresta che era a Gerusa-
lemme, persino la gente che vi si trovava,
. Probabilmente .Gesù compara la si- · anche se erano molti e irinumèrevoli, sono
nagoga degli Ebrei a un fico, poiché an.:. stati distrutti come dal.fuoco.
che la Sacra Scrittura li compara a varie Cirillo di Alessandria,
pia!lte: ad esempio, la vite, l'ulivo e persi- Commento al Vangelo di Luca. Omelia 96
LA GEN.TE DI GIUDA COSPIRA CONTRO GEREMIA
18 19
- Un agnello mansueto che viene debbano intendere di Cristo, poiché il Pa-
portato al macello dre gli aveva mostrato come ~oveva par-
lare e gli ha fatto vedere le trame degli
Cristo predice il futuro attraverso Ebrei, mentre lui, come un agnello con- ·
Geremia dotto al macello, non ha aperto bocca e
.· non ha c.onosciuto (cf. Ger 11, 19) ~ .. Qui
Tutte le Chiese sono d'accordo che. si deve intendere la parola peccato, secon-
nella persona di Geremia queste cose si ·do quanto dice lapostolo: Jl qua/e, non CO-
La gente di Giuda cospira contro Geremia (11, 18-23) 163
nascendo il peccato, si è fatto peccato per non saperlo colui che disse ai suoi disce-
noi (2 Cor 5> 21) e dissero: Mettiamo legno poli: Voi sapete che fra due giorni è Pa-
nel suo pane (Ger 11 > 19 LXX), cioè la ero- . squa e che il Figlio del!' uomo sarà conse-
ce nel corpo delSalvatore. Egli infatti è co:. · gnato per essere crocifisso (Mt 26, 2). Ma .
lui che dice: lo sono il pane che sono sceso vediamo d~ quale agnello parlava colui
dal cielo (Gv 6, 51) e sradichiamolo (o di- che disse: Ero come un agnello mansue-
struggiamolo) dalla terra dei viventi (Ger to che viene portato al macello, forse che
l 1, 19 LXX). E hanno concepito questo non lo sapevo? (Ger 11, 19 LXX; cf. Le
delitto nel loro animo, per 'cancellare il 23, 43). Giovanni Battista lo indicava con
suo nome per semple. Invece, secondo il quelle parole: Ecco l'agnello di Dio che to-
mistero· del corpo assunto, il Figlio parla glie il peccato del mondo (Gv 1, 29.36).
al Padre ·e implora il suo giudizio, mentre A questo agnello si riferiscono le parole:
loda la giustizia e invoca Dio, il quale co- · Macchinarono contro di me (Ger 11, 19).
nasce le viscere e il cuore (cf. Pr 24, 12; At E conosceva le loro macchinazioni; co-
15, 8), affinché dia al popolo ciò·che me- me avrebbe potuto ignorarle?·· Ecco poi
rit~, dicendo: Possa io vedere la tua ven- cosa macchinavano: Venite, mettiamo le-
detta su di loro (Ger 11, 20), ovviamente gno nel suo pane (Ger 11, 19 LXX). Se
di coloro che perseverano nel m~e e non il Signore te ne giudicherà degno, saprai
di coloro che si convertono alla penitenza. in seguito che cosa sia il pane secondo il
Di costoro dice sulla croce: Padre, perdo- Vangelo: figura reale del suo corpo. Dice-
na loro, poiché non sanno ciò che fanno (Le . vano dunque: Venite) mettiamo legno nel
23, 34). E rende manifesta la sua causa al s1.:10 pane e strappiamolo dalla terra dei vi-
Padre, poiché non per colpa sua, ma per venti.. . Vana fatica: non si può s.trappare
la malvagità del popolo è stato ~rocifisso, la vita alla vita. Il suo nome non sarà più
dicendo: Ecco che arriva il principe di que- ricordato (.Ger 11, 19 LXX).
sto mondo e in me non 'trova niente (Cv Cirillo di Gerusalemme,
14, 30). Gli Ebrei e i nostri giudaizzantì Catechesi 13, 19
interpretano queste cose della persona di
Geremia, affermando che avrebbe subito
questi mali per la profezia delle cose futu- Gesù è l'agnello sacrificato
re e per i mali della prigionia che avrebbe-
ro.afflitto il popolo. Ma non capisco come In Geremia (Cristo) compara se stes-
dimostrare che Geremia sia stato croci- so a un agnello: Io .sono come un agnello
fisso, poi~hé non risulta dalla Scrittura, a innocente, che viene portato al sacrificio
meno che ci abbi~.no pensato, senza però (Ger 11, 19). Dice di se stesso queste cose
compierlo. · · e altre simili.
Gi~olamo, Origene,
Sei libri su Geremia 2, 110, 2-4 Commento al Vangelo di Giovanni
1, 22, 135-136
20
Possa io vedere la tua vendetta
La profezia della croce
Gerémia ha detto: Signore, dammi un Soltanto Dio conosce i cuori
segno e conoscerò. Allora ho vz'sto le loro A ragione credono e proféssano che
riflessioni. Io come un agnello senza mali- egli sa tutto in·quanto Dio e che, in quan-
zia sono stato portato al sacrificio. E hanno to Figlio di Dio, è venuto, da Dio. È infat-
escogitato contro di me: Venite, mettiamo ti segno manifesto di divihità conoscere i
legno nel suo pane e cancelliamo la sua vi- pensieri nascosti, come afferma Salomone
ta dalla terra e non si/arà più memoria del che, supplicando il S~gnore, dice: Tu solo
suo nome (Ger 11, 18-19 LXX). Tuttavia, conosci il cuore di tutti i figli degli uomini
il legno significa la croce e il pane il suo (1 Re 8, 39 = 3 Re 8, 39 LXX). E anche
corpo, poiché egli è il cibo e la vita,di tutti Geremia dice: Tu Signore Sabaoth) che giu-
coloro che credono nella carne che ha pre- dlchi con giustizia e m~tti a prova i reni e i
so (cf. Gv 6, 54-55) e nella croce alla quale cuori (Ger 11, 20).
è stato appeso. · Beda,
Lattanzio, Omelie sui Vangeli 2, 12
Le ùtituzz'oni divine 4, 18, 27-28
21
Anatòt Samuele (cf. 1Sam8, 1-22), né la sinagoga
Mosè, né Israele nostro Signore Gesù Cri-
Gesù non è stat'o ricevi.Ito a N azaret sto a Nazaret (cf. Lc4, 16-29).
Efrem Siro,
Anatòt non ha accolto Geremia, ma · Commento al Diatessaron 11, 24
nemmeno i Tesbiti Elia (cf. Mt 17,.·12; Mc
9, 13 ); né A:hel-Mecola Eliseo, n~ Rama
)
DIO SI RIVOLGE AI ·PERVERSI
· 1 Perché la via degli empi prospera? nati. E Geremia non è l'unico a chieder-
selo, ma lo fanno anche molti altri giusti,
Dio richiama al pentimento poiché Giobbe (cf. Gb 21, 7), Davide (cf
Sal 73, 3. = 72, 3 LXX) e Abacuc (cf. Ab
Perché la via degli empi prospera? Per-
. 1, 13) contestano cop. analoga sorpresa
~hé sono nel!'abbondanza gli iniqui? (Ger questa benevolenza di Dio nei confronti
12, 1). Qui Geremia, che pregava spesso . dei malvagi. Lo scopo di ~utti era di richia- ,
per i peccatori, comincia a contestare a mare i peccatori alla penitenza, proponen-
Dio la sua ecce~siva indulgenza nei con- do loro la profezia sotto forma di disputa,
fronti di coloro che sono perversi e osti- chiedendo il perdono per coloro che si sa-
Dio si rivolge ai perversi (12, 1-4) . 167
rebbero ricreduti, poiché il Padre buono vagità dei suoi abitanti (Ger 12, 4). Anche
H_aveva tollerati fìno _ad allora con pazien- qui il profeta parla çome se la terra fosse
. za, anzi mostrando loro il suo favore. Al animata quando dice che la terra è-in lutto
cohtrario, il castigo sarebbe stato inflitto, per la malvagità di quelli che vi cammina-.
se nella loro ostinazione sarebbero rima- no. Per ciascuno di noi dunque la terra o è
sti sulla stessa strada. Dio infatti è un giu- in lutto o si ·rallegra: o è in lutto per la mal-
dice vero e non desidera finiquità, ma ri- vagità dei suoi abitanti o .si rallegra per la
. compensa i malvagi secondo le loro opere. virtù dei suoi abitanti. In ciascuno di noi
Questo era precisamente il proposito di dunque·l'elèmento stesso o si rallegra o è
Geremia quando, cbn minacce e promes- in lutto: se è la terra; subito anche gli altri
se, sollecita gli Ebrei a onorare Dio. · elementi. Similmente dirò: Anche l'acqua
/ · ·· Efrem 'Siro, e l'angelo prepo~to all'acqua (cf. Ap 16, 5),
· Commento a Geremia 12, 1 per spiegare che la terra è in lutto o non in
lutto, perché non è questo corpo, la terra,
a far lutto per i suoi abitanti, ma compren-
4 Lamento della terra desolata
dimi: per là disposizione (cf. Sal 119, 91 =
118, 91 LXX) dell'universo trovi·im ange-
lo preposto alla terra e un altro preposto
Il lamento dell'angelo preposto alla alle acque e unaltro preposto all'aria e un .
terra quarto al fuoco ...
1
Fino a quando sarà in lutto la terra e Origene,
l'erba del campo sarà inaridita per la mal- Omelt'e su Geremia 10, 6
I VICINI MALVAGI DI GEREMIA
· Cosi' dice il Sfgnore: «Ecco, io sradico dalla loro terra tutti i miei vici-
ni malvagi: che hanno messo le mani sull'eredità che ho dato al mio po-
polo Israele; e.cosi' sradicherò anche la casa di Giuda dz". mezzo a loro. E,
dopo averli ~radicati: riprenderò ad avere èompassione di loro e farò tornare
ognuno al proprio possesso e qlla propria terra. Se impareranno con cura le
usanze del mio popolo, fino a giurare nel mio nome dicendo: ((Per la vita del
Signore!", come hanno insegnato al mio popolo ·a giurare per Baal allora
potranno stabilirsi in mezzo al mio popolo. Se invece non: ascoltano, estir-
però definitivamente quella nazione e la annienterò». Oracolo del Signore.
. (12,5-17).
Il popolo di.Dio ha respinto Cristo. Perciò Dio l'ha rigettato consegnando la sua eredità
ai Gentili (Lattanzio). Geremia ha predetto le grida della folla davanti a Pilato chiedendo
la crocifissione di Gesù (Rufino). Gli Ebrei sono eredi senza patrimonio, guidati verso il
maestro dal loro pedagogo che è la Legge (Ambrogio). Il tempio si è trasformato in un covo
di iene, pieno di bestie notturne (Girolàmo). Non cedere alla tentazione e i rovi non cre-
sceranno nel giardino di Dio (Agostino). I membri del clero non si salveranno se vivono nel
peccato (Epifaniò di Salamina). Non cercare di diventare ricco come un chierico, m~ accogli
il povero alla tua tavola come se fosse Cristo (Girolamo). Israele ha subito l'ostilità dei suoi
vicini: Edomiti, Moabiti e Ammoniti (Teodoreto).
7
-s Ho ripudlato la mia eredità come un leone nella foresta, sono diventa-
to.cioè come una preda da divorare per i
I cristiani sono la vera eredità di Dio miei eredi, i quali mi hanno immolato co-
me una pecora. Ha pure gridato contro di
Come testimonia· il profeta Geremia . me. Hanno cio~ pronunciato contro di me
quando dice così: ( ... ) Ho abbandonato la sentenze di morte e di ·croce. Infatti, ciò
mia casa; ho ripudiato la mia eredità tra le che aveva detto, che cioè avrebbe dato
mani dei suoi nemici. La mia eredità è di- alla casa di Giuda un testamento nuovo,
ventata come un leone nella foresta; ha pu- mostra che il testamento antico dato per
re gridato contro di me, e perciò l'ho odiata mezzo di Mosè (cf. Dt"5,'2) non era per-
(Ger 12, 7-8). Poiché la sua eredità è il re- fetto e invece lo sarebbe stato quello dato
gno dei cieli; certamente non dice di aver per mezzo di Ges-tI. La casa di Giuda e di
preso in odio la sua·eredità, ma gli eredi, Israele non significa certamente gli Ebrèi,
che si sono· mostrati ingrati contro di lui che ha ripudiato, ma noi, che siamo st~
ed èmpi. Dice: La mia eredità è diventata ti chiamati dalle genti e abhiai:no preso il
170 Geremia
loro posto per successione e ci çhiamiamo no chiamati eredi coloro che sono menzio-
.figli degli Ebr~i. nati nel testamento, ma senza patrimonio.
Lattanzio, ( ... ) Come i bambini, dunque, cosl anche
Le istituzioni divine 4, 20, 5-11 i Giudei sono sotto un pedagogo. Il peda-
gogo è la Legg·e; il pedagogo conduce al
maestro, il nostro unico maestro è Cristo:
L'adozione dei cristiani Non chiamate alcuno vostro signore e mae-
stro, perché signore e maestro vostro è solo
Le Scritture dimostrano c~e gli Ebrei Cristo (2 Cor 12, 20)
sono stati diseredati poiché hanno respin- Ambrogio,
to Cristo e noi, i Gentili, siamo stati adot- Lettera 65 (M. 75), 3-5
tati al loro posto. Geremia dice così: Ho
abbandonato la mia casa; 'ho ripudiato la
mia eredità tra le mani dei suoì"vnemici. La
mia eredità è diventata come un leone nella 9 1
-~ Molti pastori hanno devastato la
foresta; ha pure gridato contro di me, e per- mia vigna ·
.ciò l'ho odiata (Ger 12, 7-8).
Lattanzio, Cosa ne è stato del te~pio?
Le istituzioni divine 4, 20, 5-7
.La casa di Dio è diventata un covo di
banditi (Ger 7, 11). Questa è la casa del-
la quale si dice in Geremia: Non è forse
Geremia predice la crocifissione diventata la mia casa il covo di una iena?
È raccontato che, volendo Pilato la- (Ger 12, 9 LXX). Ciò che qui viene det-
sciarlo lib~fo, ~utto il popolo gridò: Croci- to: L'avete trasformata in un covo di ban-
figgi/o, crocifiggi/o (Gv ·19,. 12; Le 23, 21). · diti' (Mc .11, 17), viene chiamato covo del-
Lo aveva predetto il profeta Geremia, di- la iena da Geremia. Dobbiamo conoscere
cendo in persona proprio del-Signore: La la natu.ra di questo animale, perché ·dalla
mia ered#à è diventata per me come un sua natura potremo capire perché ha chia-
leone nella selva: ha lanciiato contro di me mato covo della iena quella che prima era
la sua voce; per questo l'ho avuta in odio, stata chiamata casa di Dio. La iena non si
e per questo, egli dice, ho abbandonato .la\ vede mai di giorno, ma sempre di notte.
mia casa (Ger 12, 8.7). E ancora in un altro Non la si vede mai alla luce, ma sempre
passo: Su chi avete aperto la vostra bocca e nelle tenebre.
contro chi avete sciolto le vostre lingue? (Is Girolamo,
57, 4). Omelia 83. Su Marco 11, 15-17
Rufino, /I
bia~o. irrigato (cf. 1Cor3, 6-8; Sir 24, 42), farti l'idea che la missione del chierico sia
per poi temere da parte vostra simili spine una specie di impiego come la precedente
(cf. Ger 12, 13). Se poi siete così deboli da professione èhe avevi. Voglio dire: al ser-
continuare a essere agitate, pregate d' es- vizio di Cristo; non andare in ricerca di
sere liberate dalla tentazione (2 Pt 2, 9; interessi materiali, in modo da non veni-
cf. Sal 18, 30 = 17, 30 LXX). Quelle però re a possedere 'p iù di quanto avevi quan-
che mettono tra voi lo scompiglio, se an- do entrasti nel clero, e non ti si possa dire:
cora mettono scompiglio, se non si correg- L'ufficio ecclesiastico non ha gz'ovato loro
geranno, subiranno la ·condanna '(cf. Gal (Ger 12, 13 LXX). I poveri e i pellegrini,
5, 10), chiunque es~e siano. e tra di loro, come commensale, Cristo,
Agostino, siano coloro che siedono alla tua mensa
Lettera 211, 3 frugale. ·
Girolamo,
Lettera 52,,5
La superbia del clero
\ Carissimo, era giusto che non abusas-. Le genti hanno gioito per le disgra-
simo del nostro rango nel clero per super- zie di Israele ·
bia, ma esserne veramente ali'altezza os-
servando con cura e con molta diligenza Gli Edomiti, i Moabiti, gli Ammoniti
i comandamenti di Dio. Se infatti la San- e i Filistei hanno sempre avuto un atteg~
ta Scrittura dice: L'ufficio ecclesiastico non giamento di odio e di ostilità nei confronti
ha giovato loro (Ger 12, 13 LXX), quale degli ·Ebrei. Vedendo quindi le disgraz~e
arroganza per la condizione clericale può .inflitte loro se ne. rallegrarono. In questo
aiutarci se pecchiamo non soltanto con il niodo insegna loro in anticipo che avreb- ·
pensiero e con i sensi, ma anche con le pa- be richiamato gli Ebrei. Infine, chiama pa-
role? stori i loro capi. (. .. )Preannunciando con
Epifanio di Salamina, queste parole il ritoq10 al tempo di Ciro e
Lettera a Giovanni· di Gerusalemme 122 di Dario, preannuncia anche ciò che av-·
verrà dopo. (.. .)Ha detto anche la caccia-
t.a di tutta la nazione degli Ebrei. Estirperò
A~cogliere i poveri come. Cristo tutto questo popolo ed esso perirà. Oracolo
del Signore (Ger 12, 17).
In nome di Dio dunque (que~ti con- Teodoreto,
sigli te li dirò e ridirò a più riprese), non Su Geremia 3, 12
12 La lettera di Epifanio è perduta in greco. Se ne conosce soltanto una versione latina, trasrn~ssa
assieme alle lettere di Girolamo.
LA CINTURA SEPOLTA
Geremia è vissuto nella semplicità, indossando soltanto una veste di lino, ed è questo lo
stile di vita che Dio si aspetta da coloro che lo servono (Clemente Alessandrino). Dio chiede
ai suoi profeti e ai suoi servi più di una vita semplice, mettendoli alla prova per portare il
messaggio al popolo. A Geremia ha chiesto di comprarsi una veste di lino, da indossare come
un simbolo del popolo di Dio, che deve indossarÌa attorno a sé, vicino al corpo (Girolamo).
Poi gli chiede di togliersela e di gettarla nell'Eufrate per indicare il peccato di Israele (Ori-
gene). In quanto popolo di Dio, siamo chiamati a rimanergli sempre vicini, attaccati a lui,
poiché, se ci stacchiamo da lui, ci troveremo a nuotare nel fiume deJl'eresia o dcl peccato,
indegni della veste di Dio. I profeti e i santi di Dio devono rimanere tanto vicinì a lui come
una veste al corpo (Girolamo). ,
·,
~ cintura sepolta (13) 1-11) 173
ordinato. E dopo qualche giorno sono tor- . sto, cioè è stato praticamente assorbito da
nato all'Eufrate ed ecco che la cintura era una moltitudine di grandi e innumerevo-
·marcia, e non serviva più a niente. E il Si·- li popoli e considerato come scomparso.
gnore mi ha parlato (G~r 13, 1.4-5.7-8). Poi, dopo molto tempo lo stesso profeta,
Ascoltate con molta attenzione: Come hai come tipo di Dio, libera il popolo dal-
avuto la cintura attorno ai tuoi fianchi: cosz' la prigionia. Questo però dopo il ritorno
ho avuto questo popolo attorno a me. Paro- non ha osservato i precetti di Dio, .ma è
la del Signore (Ger 13, 11). Perché ho det- andato dietro a dèi estranei e alla fine al-
to tutto ciò? Per mostrare che·i fedeli sono lungò le mani sul Figlio di Dio ed è caduto
la veste di Cristo. nella dannazione eterna. Ogni uomo san-
Girolamo, to è cintura di Dio pre~a dalla t~rra e dal
Omelia sul Salmo 132 (133) fango della terra (cf. Gen 2, 7) che si uni-
sce a·Dio e, per così dire, ricopre e circon-
da le cose che gli. appaiono sconvenienti
nella sua Chiesa affinché non stano espo-
Il rigetto della veste di lino
ste.ai morsi dei Gentili e degli eretici. Ma,
Fa aderire dunque ai suoi fianchi la se questa·cintura tocca I'acqua e attraversa
cintura di lino (cf. Ger 13, 1.11); ma per- la corrente dell'Eufrate, bagnandosi con i
ché? Perché sia manifesto che il popolo è liquidi dell'Assiria, perde 'la sua originale
una specie di protezione di Dio: il popolo forz~, imputridisce e si dissolve e, sebbene
si erge contro quelli che vogliono accusa- venga usata da Dio, non può avere la bel-
re Dio e lo difende in qualche modo co- lezza originale, non per la durezza di Dio,
me uno scudò e non lascia che sia detto ma per il loro vizio, poiché non vogliono
qualcosa di fuori luogo in ciò che riguar- ascoltare le sue parole e camminano nella
da Dio. Ma se pecchiamo, come il profeta perversità del loro cuore (Ger 13, 10) op-
getta questa cintura nel fiume Eufrate per pure fanno ciò che sembra loro giusto. E
castigo, affinché vi marci~ca, così chi pec- la stessa parola divina spiega così perché
ca è cacciato lontano dai fianchi di Dio e, ha scelto questa comparazione: Come qu~
rigettato, è scagliato nel fiume Eufrate, il sta cintura aderfrce ai fianchi di un uomo,
fiume della Mesopotamia, dove éi sono gli cost' io volli' che ade'risse a me tutta la casa di·
Assiri, nemici di Israele, dove ci sono i Ba- Israele e tutta la casa di Giuda, vale a dire
bilonesi e là marcisce. · le dodici tribù, perché fossero mio popolo,
.Origene, mia fama, ·mia lode e mia gloria, ma non mi
Omelie su Geremia 11, 6, 1 ascoltarono (Ger 13, 11), ma hanno segui-
to i loro vizi. Stia attento quindi colui che
può dire: È bene per me aderire al Signore
Rimanere attaccati a Dio (Sal73, 28 =72, 28 LXX), non sia mai che .
per negligenza si' separi dalle Sl:le reni e at-
La cintura (o panno) attaccata alle re- traversi l'Eufrate e; finisca sotto il potere
ni di Dio è il popolo di Israele, il quale è . del re degli Assiri e non prenda dimora, ·
stato preso dalla terra simile al lino e, non non su una pietra solida, ma in un buco di
essendo lavato, non è né morbido né bian- una pietra corrotta e guasta, cioè nelle soz-
co;. tuttavia è stato aderito a Dio per la sua zure e nei vizi degli eretici, e imputridisca
misericordia. Dopo aver peccato (poiché al ·punto da non poter più essere usato co-
si tratta di un lino o di una cintura razio- me cintura del Signore.
nale), è stato portato ·al di là dell'Eufrate, Girolamo,
vale a dire tra gli Assiri, e vi è stato nasco- Sei libri' su Geremia 3, 14, 5-9
La cintura sepolta (13, 1-11) 175
23 Girolamo usa ]a numerazione dei salmi secondo i LXX e la Vulgàta. Nel TM si tratta dei Salmi
93, 97 e 99~
\
I BOCCALI RIEMPITI DI VINO
«Dirai a questa popolo: Così di.ce il Signore, Dio d'Israele: Ogni boccale
va riempito di vino. Essi ti diraf!-no: "Non lo sappiamo forse che ogni boc-
cale va riempito di vino?". Tu allora risponderai loro: Così dice il Signore:
Ecco, io renderò tutti ubriachi g/i abitanti di questo paese, i re che siedono
sul trono di Davide, i _sacerdoti~ i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme.
Poi li sfracellerò, gli uni contro gli altr~ i padri e.i figli insieme. Oracolo 1del
Signor~. Non avrò pietà né li risparmierò né per compassione mi tratterrò
dal distruggerli>> (13, 12-14).
Gesù usa esempi simili a quelli dei profeti (Giovanni Crisostomo). Il Signore versa vino
in tutti gli otri: vino puro negli otri cattivi, vino temperato negli otri buoni (Origene). Coloro ·
che bevono il vino della sua collera si ubriacherannq con il suo castigo (Teodoreto).
12
Ogni boccale va riempito di vino Vino di allegrezza e di castigo
castigo non senza mistura ma mescolato, che si merita per le buone azioni mesco-
poiché un calice· è nella mano del Signore, ·late a quelle malvagie; comprendi che gli
di vino non temperato pieno di mistura, e uni, del tutto estranei alla religione e per
l'ha versato da questo a quello ma la su0: nulla attenti a se stessi, vivendo come ca-
feccia non è stata svuotata, ne berranno t?tt- pita, bevono il vino non temperato riguar-
ti i pèccatori della terra (Sai 75, 9 = 74, 9 do al quale abbiamo presentato le citazio- .
LXX). Se vuoi vedere anche il calice di be- ·rii di Geremia; e che gli altri, i quali non
nedizione (cf. 1 Cor 10, 16) che bevono i sono affatto apostati e peccatori bensì in-
giusti, basterebbe certo questa parola del- degni del calice della nuova alleanza, che
la Sapienza, con .cui!diceva: Bevete il vino fanno talor~ azioni abbastanza buone, ta-
che ho temperato per voi (Pr 9,5); guarda lora contrarie, bevono un vino di un calice
anche il Salvatore che sale 'per la Pasqua non temperato pieno di mùtura (Sai 75, 9
in una grande sala al piano di sopra, rico- = 74, 9 LXX) . .
perta di tappeti (cf. Mc 14, 15) e ornata, Origene,
guardalo anche celebrare la festa ·con i di- . Omelz'e su Geremia 12, 2, 2
'
. scepoli e dare a loro un calice di cui non
è scritto che lo temperò, poiché Gesù, vo-
lendo rallegrare i discepoli, li rallegra con Il càstigo di Dio è simile a un'ubria-
un vino non temperato e dice loro: Pren-. .
catura
dete, bevete, questo è il mio sangue, versato
per voi in remissione dei peccati> fate que- Per mostrare l'immutabile riatura del-
sto; ogni volta che bevete, in memoria di la sua collera, il Signore ha aggiunto: Non
me (Mt 26, 26-28; Le 22, 20; 1 Cor 11, 25), desidererò, non li risparmierò né userò mi-
e: In verità '!!i dico, non lo berrò da ora fi- sericordia nel distruggerli (Ger 13, 14), in-
no a·quando lo berrò con voi nuovo nel re- vece di «della loro distruzione», chiaman-
gno di Dio (Mt 26, 29). Tu vedi la promes- do ubriacatura il ca,stigo. fufatti, quelli che
sa che è il calice della nuova alleanza (1 · incappano nelle 'più gravi disgrazie sem-
Cor 11, 25), vedi i castighi, calice di vino brano ubriachi; poiché non possono nem-
non temperato, e un'altra specie di castigo; meno piang~re per il loro dolore.
calice temperato, tale che a ciascuno v:ie- Teodoreto,
ne temperato ciò che beve secondo quello Su Geremia 3, 13
CAMBIATE PRIMA CHE CADA L'OSCURITÀ
23
Può un Etiope cambiare la pelle o At 8, 30-35). Lo trovò, come dice Girola-
un leopardo le sue macchie? · mo, più nella deserta sorgente della Chie-
24
sa' che nel tempio d'oro della sinagoga •
La conversione dell'eunuco etiope E lì, come dice Geremia con ammirazio-
L'Etiope portava tanto amore al- ne, L'Etiope ha · mutato la sua pelle (Ger ·
·la religione che, lasciata la reggia, veniva 13, 23), cioè, cancellata ogni macchia di
al tempio del Signore dalle estreme parti peccato, è venuto fuori purificàto dal bat-
del mo.n do. Perciò, per giusta ricompen- tesimo di Cristo (cf. At 8, 38).
sa, mèntre cercava chi gli iqterpretasse la Beda,
Scrittura, trovò il Cristo che cercava (cf. Commento agli Atti deglz' Apostolz' 8, 27 a ·
24
Cf. Girolamo,' Commento a Ezechiele 15, 56, 3.
180 Geremia
,·
La parola profetica può portare alla C'è chi non vuole praticare la virtù.
fede
· Che cosa dice il profeta: Può un Etio-
L'eunuco della regina Candace vie- pe cambiare la sua pelle o un leopardo le
ne preparato al battesimo dalla lettura di sue macchie? Così questo popolo potrà mai
una profezia su Cristo (cf. At 8, 27-38), e fare del bene, abituato com'è a fare del ma-
contro ogni legge naturale l'Etiope muta le? (Ger 13, 23). Queste espressioni non 1
la sua pelle e il leopardo le sue chiazze (cf. significano che alcuni non possono prati-
Ger 13, 23). care la virtù, ma che non riescono a farlo
Girolamo, perché non vogliono.
Lettera·69, 6 · Giovanni Crisostomo,
Commento al Vangelò di Giovanni 68, 2
La profezia, fonte del Vangelo
Subito dopo a~celerò il passo per in-
camminarsi lungo l'antica strada che por- 26-21 Adultèri messi in mostra
ta a Gaza (cioè potenza o ricchezza di Dio).
Riandava con la mente al fatto dell'eunuco
di Etiopia il quale, figura dei popoli paga- Vita casta \,
· ni, mutò la sua pelle: nel rileggere lAntico Se a queste vergini, che pur sono ver-
Testamento scoprì la sorgente del Vange- gini, non basta la verginità fisica per sal-
lo (cf. At 8, 27-35). . .. varsi, a causa· degli · altri peccati, che co-
Girolamo, . sa accadrà a coloro che hanno prostituito
Let~era 108, 11 le membra di Cristo e hanno cambiato il
tempio dello Spirito Santo in un postri-
bolo? Ascolteranno 'subito la voce: Scen-
È difficile che coloro che non credo-
di: siediti per terra) o vergine figlia di Ba-
no cambino parere bilonia, siediti J1er terra: non hai più trono,
Se è vero il detto del profeta: Può figlia dei Caldei> non sarai pt'ù detta la de-
1
cambiare l'Etiope la sua pelle o il leopardo licata) .la voluttuosa. Prendi la n:zola e ma-
le sue ehiazze? (Ger 13, 23 ), allora è pos- àna la farina; togliti il velo; denuda le tue
sih ile che chi si è fatto discepolo deJrere- gambe; attraversa i ruscelli. Allora sarà
sia voglia mettersi a pensate secondo ve.i;i- manifestata la tua ignominia, e apparirà
tà. Ma tu, carissimo, ricevi questo scritto chiaro il tuo stato vergognoso (Is 47, 1~3).
per la tua personale lettura e, se ritieni che E tutto questo, dopo le nozze con il Figlio
sia utile, leggilo anche ai fratelli che era- di Dio, dopo i baci dcl cugino e spqso (cf.
no pr.esenti alla discussione. In questo mo- · Ct 5, 2 LXX). Ed è proprio colei cui si
. do) anch'essi, così istruiti, potranno com- · riferiva la profezia: La regina è assisa al-
prendere la preoccupaziòne del Concilio lf! tua destrg con una peste trapunta d'oro,
di difendere la verità e di esporla in modo tutta ricamata (Sal 45) 9 =44) 9 LXX). Sa-
esatto, e potranno condannare la temerità rà spogliata; saranno esposte le sue parti
degli Ariani, nemici di Cristo, e i loro vani vérgognose.
pretesti, che èssi a motivo della loro empia Girolamo,
eresia hanno escogitato in se stessi. Lettera 22, 6
Atanasio,
Il Credo di Nié:ea 32, 4-5
Cambiate prima che cada l'oscurità (13, 15-27) 181
Giucf.a è in lutto)
le sue porte languiscono,
sono a terra nello squallore;
·il gemito di Gerusalemme sale al cielo.
I suoi nobili mq,ndano i·servi in cerca d)acqua;
si recano ai pot.zz~
ma non ne trovano,
e tornano con i recipienti vuotl·
sono pieni di delusione:, di confusione,
·si coprono il capo. · ·
Il terreno ~'screpolato)
perché non cade pioggia nel paese:
gli agricoltori delusi "
sz' coprono il capo.
Anche la cerva nei campi
partorisce e abbandona il cerbiatto)
perché non c, è erba. ·
Gli asini selvatici, fermi sui colll
aspirano l'aria come sciacalli:
con .gli occhi languidi~
perché non ci sono pascoli.
«Le nostre iniquità testimoniano contro di noi,
ma tu, Signore, agisci per il tuo nome!
Molte sono le nostre in/edeltà, ·
abbiamo peccato contro di te.
1
0 speranza d'Israele,
suo salvatore al tempo della sventura,
perché vuoi essere come un forestiero nella terra
. e come·un viandante che si ferma solo una notte?
Perché vuoi essere come un uomo sbigottito,
La siccità (14, 1-9) 183
· La siccità della terra·è immagine dell'aridità spirituale di Israele, di cui gli eretici sono
i continuatori poiché non possono far piovere la dottrina ~Dio, il quàle rimane l'unico
maestro del popolo (virolamo). Dio ha invi~to suo Figlio, la Parola, per illuminare i profeti
(Origene). Dicendo ~he Dio dorme, la Scrittura indica la sua pazienza per noi (Giovanni
Crisostomo). '
19
· Geremia chiedè a Dio la fine del- La parola rivolta ai prof~ti
la siccità
'. È utile collegare il logos2? che secon-
Dio fa piovere su di noi la sua grazia do le Sçritture è pervenuto ad alcuni, co-
me Una parola del .Signore rivolta a Osea,
e la sua dottrina
figlio di Beerì (Os J, 1), La parola rivolta a
Dopo molti altri discorsi torna al titò- Isaia, figlio di Amoz) sulla Giudea e su Ge-
lo della profezia, dove sta scritto: La paro- rusalemme (Is 2, 1) e La parola rivolta a
la di Dio è stata rivolta a Geremia a propo- Geremia sulla siccità (Ger 14, 1). Si deve
sito della siccità (Ger 14, 1). Ciò che dice è: . esaminare come una parola del Signore è
«Poiché gli idoli dei demòni non possono stata rivolta a Osea, quale è la parola rivol-
far piovete né i cieli dare la pioggia di lo- ta a Isaia, figlio di Amoz, e anche la parola
ro iniziativa, allora tu, Signore Dio nostro, a Geremia sulla siccità, affinché, per com-
in cui sempre speriamo, al quale rivolgia- parazione diventi possibile capire come il
mo la nostra speranza e le nostre richieste, Logos era presso Dio (~ 1, 1). Semplifi-
da' la tua pioggia! (cf. Ger 14, 22). Infatti, cando, molti considereranno le parole dei
ogni cosa è tua e qualsiasi cosa buona non profeti come riferite a Un logos del Signo-
può ·avvenire senza di te, che ne sei il pa- ré o a un logos rivolto loro. Ma, diversa-
drone». Diciamo queste cose anche con- mente da come diciamo che qualcuno si è
tro gli eretici; i quali non possono dare la recato da un altro, il Figlio logos della cui
pioggia delle dottrine e, sebbene affermi- divinità ragioniamo ora non è stato rivol-
no di essere i cieli e si glorino che di loro to a Osea per essergli stato inviato dal Pa~
sta scritto: I cieli raccontano la glort'a di Dio dre. ( ... } Similmente il logos è stato rivolto .
(Sal 19, 1 = 18;1 LXX), tuttavia non pos- a Isaia, insegnandogli quel che avverrà in
sono dare la pioggia delle dottrine, poiché Giuda e a Gerusalemme negli ultimi gior-
soltanto Dio istruisce il suo popolo e dà ni e pariµienti a Geremia esaltato da una
le varie grazie a coloro che sperano in lui. rivelazione divina. ( ... ) Quindi per capire
· Girolamo, la frase E il Logos era presso Dio (Gv 1, 1),
Sei libri su Geremia 3, 41, 1-3 abbiamo comparato alcuni testi profetici e
. ~
25
Il greco logos «parola» qui indica sia la parola di Dio rivolta ai profeti, sia il Verbo di Dio del
Vangelo di Giovanni.
184 Geremia
come si è rivolto a Osea, a Isaia e a Gere- 43, 24 LXX), non affinché pensiamo che
. mia. ( ... ) Aggiungiamo che, .rivolgendosi dorme (ciò che sarebbe totale follia), ma
ai profeti, li illumina con la luce della co- con la parola sonno designano la su~ pa-
noscenza (cf. Os 10, 12 LXX), facendo sì zien:ta e longanimità. Anche un altro pro-
che vedessero ciò che vedevano davanti ai feta dice: Non sei/orse come un uomo che
loro occhi, ma che fino a quel momento dorme? (Ger 14, 9 LXX). Vedi che abbia-
non avevano capito. mo bisogno di molto discernimento per
: Origene, esplorare il tes~ro delle Sacre Scritture,
Commento al Vange!o di Giovanni 2, 1, 2-10 poiché, se ne ascoltiamo le parole inge-
nuamente e come capita, non soltanto ne
conseguiranno quelle cose prive di fonda-
Il ~onno designa la pazienza ~i .Dio mento, ma sembra inoltre che tra di.loro ci ·
siano molte contraddizioni.
Le Scritture dicono che Dio dorme: Giovanni Crisostomo,
À/zatz: perché dormi Signore? (Sal 44, 24 = Omelz"e contro gli Anomei 8, 5
(
ISRAELE VAGABONDO
Così dice il Signore riguardo a questo popòlo: <<À.. loro piace fare i vaga-
bondi) non stanno attenti ai.loro passi». Ma il Signore non li gradisce; ora
ricorda la loro iniquità} chiede conto dei loro peccati.
Il Signore mi ha detto: «Non pregare per questo popolo) per il suo be-
. nessere. Anche se digiuneranno} non ascolterò la loro supplica;"se offriranno
olocausti e sacrifici: non li gradirò, ma li distruggerò con la spada, la fame e
la peste». Allora ho soggiunto: «Ahimè) Signore Dio! Dicono i profeti: "Non
vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace autentica
in questo luogo"». Il Signore mi ha detto: «I profeti hanno proferito menzo-
gne nel mio nome; io non li ho in.viatz~ non ho dato loro ordini né ho parlato
loro. Vi annunciano visioni false} predizioni che sono invenzioni e fatztasie
della loro mente. Perciò così dice {/Signore: I profeti ·che profetizzano nel
mio nome, senza che .io li abbia inviat~ e affermano: ((Spada e fame non ci
saranno in questo paese)), questi profeti finiranno di spada e di fame. Gli uo-
mini ai.quali essi profetizzano saranno gettati per le strade di Gerusalemme,
morti difame e di spada, e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli
· e le loro figlie. Io rovescerò su ·di essi la loro malvagità.
10 12
· Jl Signore si ricorda del popolo er- va fatto Gerusalemme, insistono nel cam-
rante biare le cose, scrivendo di volta in volta in .
maniera diversa, soltanto per guadagnare
Le mutevoli opinioni degli avversa- tempo e per rimanere nemici di Cristo che
ri di Nicea sviano gli uomini.
·Atanasio,
Per qu.e sto motivo scdvono conti- Lettera ai vescovi dell'Egitto 6
nuamente e, modificando continuamente
le loro opinioni, mostrano di avere una fe-
de inc.erta. Anzi, ciò che mostrano è im'in-
Riferimenti a Roma
creduli~à· e perversità manifesta. E mi sem-
bra che è ciò che avviene con loro. Infatti,. Il Salvatore loda nel Vangelo il fattore
allontanandosi dalla verità e volendo ro- infedele che h? agito contro l'interesse del
vesciare la. fede stabilita correttamente
. a padrone, ma da accorto per il prpprio van-
Nicea, hanno preferito, come sta scritto, taggio (Le 16; 8). Gli eretici, vedendo ~he
muovere le gambe (cf. Ger 14, ÌO). Per una piccola scintilla aveva scatenato un
questa ragione, essi, come in passato ave- enorme incendio (Gc 3, 5) e che la fiam-
Israele vagabondo (14, 10-22) 187
· ma appena appiccata -al fondo della casa Il digiuno non sempre è gradito al Si-
già aveva raggiunto il culmine del tetto, e gnore
accorgendosi che il loro errore non poteva
più essere dissimulato, poiché aveva tratto Potete vedere che il digiuno non è af-
in inganno parecchie persone, chiesero e fatto giudicato dal Signore come uri be-
ottennero lettere d'autorità ecclesiastiche ne essenziale, poiché diviene un bene ed
per dare a intendere ché lasciavano Roma è gradito a Dio quando è accompagnato
in piena comunione con la Chie·s a26 • Nel da altre opere, e non per ·se stesso. Anzi,
fra~tetnpo salì al tropo pontificio un uo~ può essere ritenuto perfino vano e odia-
mo illustre, Anastasib; ma Roma non me- , bile, poiché ~osì dice il Signore: Anche se
titò di ~vere a lungo un vescovo come lui, · digiuneranno, z'o non ascolterò la loro sup-
perché .non doveva verificarsi che il mon- plz'ca (Ger 14, 12). '
. do si vedesse troncare il capo durante il ~ Giovanni Cassiano,
suo pontificato27 • Anzi, fu portato via e · Conferenze ai monaci 3, 21, 14
trasferito altrove, perché non tentasse di
piegare con le sue preghiere la. condanna
già fissata, come dice il Signore a Geremia: 17 20
~ Riconosciamo, Signore, la nostra
Non t'ntercedere. in favore di questo popo-
lo e non supplicare per il suo bene. Anche infedeltà
se digiuneranno, non ascolterò le loro pre-
ghz'ere/ anche se presenteranno olocausti' e I profeti condividono le disgrazie del
vittime, non li gradirò. Annienterò questo popolo
popolo con la spada, la fame e la peste (Ger . E il beato Daniele e il divino Ezechie-
14, 11-12). le, il ,qu·ale era sacerdote e profeta, e mol-
Girolamo, ti altri sacerdoti hanno condiviso le di-
Lettera 127, 1O sgrazie. Prendendosi cura di quegli empi,
·Dio ha inviato profeti come pedagoghi e
maestri, affinché non si inclinino affatto
Dio _è buono, ma anche giusto all'empietà.
Teodoreto,
Dio, anche se per sua natura è buono, Su Geremia 4, 14
tuttavia è anche giusto. Per questa ragio-
ne, infatti, come sa guarire, così sa anche
recidere, facendo pace, ma anche inflig- La colpevolezza di genitori e figli
gendo castighi (cf. Is 45, 7), preferendo il
pentimento, ma anche comandando a Ge- Dice: «Sia noi che i nostri padri ab-
- remia di non implorare perdono per il po- biamo trascurato i precetti di Dio con la
polo peccatore. Dice: Anche se avranno di- stessa· follia e in noi si è compiuta la mi-
giunato, non esaudi~ò la loro supplica (Ger sura dei nostri antenati (cf. Mt 23, 32), al
14, 12). . . puòto che se qualcosa mancava loro, si è
Tertulliano, avverata in noi». Perciò sta detto di Giu-
Esortazione alla castità 2 da: Il ricordo del!' iniquità dei loro padri ri-
26
Girolamo parla delle lettere commendatizie rilasciate da papa Siricio a Rulino quando partì da
Rom~fer A~uileia; ~f. Gir.ola~o, A~ologia 3, 21. . · .· . ...
. Allusione all assedio d1 Alarico (410), con un gioco d1 parole mtraduc1bile attorno al latino
caput 'capo', ma anche 'capitale'. . ·
188 Geremia
manga al cospetto del Signore e non venga suo patto, con il quale ha promesso la no-
cancellato il peccato della ·loro madre. Ri- stra salvezza futura.
manga sempre davanti al Signore e scompa- Girolamo,
ia dalla terra il loro ricordo (Sa! 109, 14-15 Sei libri su Geremia 3, 40, ·1
= 108, 14-15 LXX).
Girolamo,
Sei libri su Geremia 3, 39, l . .
22
Gli idoli non possono far piovere
Non_abbandonare Cristo per gli ido-
21
Non disonorare il trono della tua li .
gloria
Badiamo a non adorare gli idoli e a
Il penitente è trono di Dio non sottometterci ai loro demòni, poiché
gli idoli delle genti sono demòni. È ciò che
Dobbiamo pensare che. il trono deJ- avviene se, dopo aver appreso che è cene-
la gloria cli Dio non è soltanto il tempio re il cuore di coloro che adorano gli idoli
di Giudea, il quale spesso è stato distrut- e più dz'spreizàbile del!'argillà la loro vita
to, ma ogni ·s anto che, secondo quanto è (Sap 15, 10) e dopo aver detto: I nostripa-
stato scritto Hai percosso il suo trono (Sal dri hanno posseduto falsi idoli: ma nessuno
89, 45 = 88, 45 LXX), viene gettato a terra di loro è in grado dtfar piovere (Ger 16, l9;
edistrutto quando, per la moltitudine dei 14, 22), abbandoniamo il giogo dolce e. il
peccati, offende Dio. Tuttavia, colui che è carico leggero di Cristo (cf. Mt 11, 30) per
perito per la propria colpa viene sostenu- sottometterci al giogo dei demòni e sop-
't o dalla clemenza del Signore, grazie alla portare il carico pesantissim<? del peccato. ·
quale viene mutata la severità della con- Origene,
danna, poiché il Signore non invalida il Esortazione al martirio 32
CASl'IGO E CONFESSIONE.·DI GERUSALEMME
4
Oggetto di spavento e oscurerò la terra in pieno giorno! Cam-
bierò le vostre feste in lutto e tutti ì· vo-
Il castigo si estende a chi condivide stri canti in lamento (Am 8, 9-10), annun-
l'empietà ciando apertamente l'eclisse di sole che ci
fu ali' ora sesta, quando fu crocifisso (cf.
· Predice anche quel che sarebbe av- Mt 27, 45), e il fatto che, dopo questo av-
venut9 dopo il ritorno, poi sotto i Mace- venimento, le feste e i. cantici prescritti
doni e la distruzione totale che avrebbero dalla Legge si sarebbero mutati in lutto
portato i Romani. Insegna in primo luo- .e lamento, perché sarebbero stati conse-
go l'empietà che sarebbe avvenuta sotto gnati ai Gentili. Più chiaramente ancora
Manasse. Ma il giudice non è ingiusto, né Geremia annunciò quest9 stesso avveni-
infligge castighi arbitrari, ma, poiché ave- mento, parlando in questo modo a Ge-
vano condiviso l'empietà e volentieri ave- rusalemme: È abbattuta la madre che ha
vano appoggiato il re, li sottopone ai cast~ partorito, esala il suo respiro; il suo sole
ghi promessi. tramonta qtJando è ancor giorno, è coperta
Teodoreto, di vergogna e confusa. Io consegnerò i loro
Su Geremia 4, 15 superstiti a{la spada, in preda ai loro nemi-
ci (Ger 15, 9). Altri hanno detto che egli
si era addormentato, aveva dormito e si
era risvegliato perché il Signore lo aveva
9 sostenuto (cf. Sal 3, 5); e per indicare~ ai
I! .sole tramonta per lei quando è an-
• I
cora giorno prìncipi dei cieli di aprire le.porte eterne,
perché entri il re della .gloria (cf. Sal 24, 7
Ger~mia· ha previsto il .castigo degli = 23, 7 LXX}, hanno proclamato la sua
empi risurrezione dai mo~ti grazie al Padre, e
la sua assunzione in cielo.
Sta detto: In quel giorno, dice il Si- Ireneo,
gnore, farò 1tramontare z'l sole a mezzodì Contro le eresie 4, 33, 12-13
192 Geremia
condo la carne, un'altra secondo la paro- ra? Non ho giovato né ha giovato a me co-
la di·Dio .. sa alcuna, la mia virtù è venuta.meno (Ger
Girolamo, 15, 10 LXX). Se dw1que vogliono fuggire
Sei libri su Geremia 3, 52, 1-3 la vita gli uomini santi, la cui vita, anche se
è utile a noi, giudicano inutile per sé, che
cosa dobbiamo fare noi che non possiamo
Se un cristiano viene giudicato, Cri- giovare ,agli altri e ci rendiamo conto che
sto è giudicato · · questa nostra esistenza, come una somma
prestataci, aumentando, per così dire, per
Quale mai mi harl partorito, uomo pro- il cumulo degli interessi, si appesantisce di
cessato e contestato su tutta la terra (Ger ·giorno in giorno gravata dai nostri pecca-
15, 10): Se vedi dunque i martiri proces- ti? Ogni giorno muoio, dice l'Apostolo. ( 1
sati dappertutto, in ogni Chiesa presentati Cor 15, 31), e lo dice meglio di coloro che
ai giudici, vedrai in che modo Gesù Cristo affermarono che la filosofia è preparazio-
è processato in ciascuno dei martiri, poi- ne alla morte.
ché è lui a essere processato in quelli che Ambrogio,
rendono testimonianza alla Verità (cf. Cv Per la dipartita del fratello 2, 34-35
18, 37); e s~rai persuaso ad accogliere ciò
vedt;!ndolo dire che non sei tu in prigio-
ne quando tu sei in prigione, ma lui st~s Fr~gilità della vita prese~te
so; non sei tu che hai fame quando tu hai '
fame, ma lui stesso; non sei.tu che hai se- Fratelli, questa è la·nostra vita, di noi
te, ma lui stesso: ero in prigione e siete ve- . che viviamo per un tempo. Questo è il
nuti a me, avevo fame e mi avete dato da gioco sulla terra: non esistendo, nascere, e
mangiare, avevo sete e mi avete dato da be-: · una volta nati, dissolverci. Siamo un· sogno
re (Mt 25, 35-36). Se dunque un cristiano che non dura (cf. Gb 20, 8); un'apparen-
è processato, non per .qualcos'altro, nem- za senza sostanza, il volo di un uccello che
meno per i propri peccati, ma per il fatto passa (cf. Sap 5; 11), un vascello che non
di essere cristiano, è Cristo a essere pro- lascia tracce nel mare (cf. Sap 5, 1O). Siamo ·
cessato. In tutta la terra, dunque, è Cristo polvere, vapore, rugiada mattutina (cf. Os
Gesù a essere processato. Tutte le volte al- 13; 3), un fiore .c he nasce in un momento
lora che un cristiano è processato, colui e in un altro appassisce. I giorm:·dell' uomo
che è processato è Cristo, non solo davan- , sono come l'erba, come il fiore del campo,
ti.a questi tribunali; metti anzi che un cri- cosìfiorirà (Sa! 103, 15 = 102, 15 LXX).
.stiano sia calunniato con laccusa ingiusta Il dìvino Davide ha ragionato giustamen-
di qualcosa, anche allora Cristo è ingius~a te sulla nostra debolezza, anche con quel-
mente processato. le altre parole: Annunciami la brevità dei
Origene, miei giorni (Sa! 101, 24 LXX; cf. 102, 24
. Omelie su Geremia 14, 7 TM) .e la misura dei giorni dell'uomo è
una spanna (Sal 39, 6::::: 38,.6 LXX). Cosa
rispondera~ a Geremia il quale, nel dolò-
Al di là della sofferenza e' è la risur- re, persino rimprovera la sua nascita a sua
madr~ (cf. Ger 15, 10), e lo fa per le col-
rezione
pe altrui? L'Ecclesiaste dice: Ho vt'sto ogni
Con ques~e parole Geremia si lamen- cosa (Qo 1, 14), con il pensiero ho rivisi-
·ta di essere stato generato: Ahi'mè, madre tato tutto ciò che è umano: la ricchezza,
mia, perché mi hai partorito come un uo- il benessere, il potere, l'instabile 'gloria, la
mo che si difende in giudizio in tufta la ter- sapienza che sfugge e non-si lascia afferra-
194 Geremia
rio rimango fino alla morte (Sal 141, 10 = allora ottiene ciò che ~rede. Poiché pe-
140, 10 LXX). Dice: Sedevo da solo (Ger rò crede in false dottrine, non può otte-
15, 17) di fronte alla tua mano, poiché ti nere la. verità, ma ottiene piuttosto cose
temo, poiché attendo sempre la tua mano false ed empie secondo ciò che credeva.
minacciosa. Mi sono rifiutato di sedere nel Il profeta Geremia menziona brevemente
consiglio dei folli, ma inghiottivo la mia questo punto del battesimo profano e fal-
amarezza, per preparare la mia gioia futu- so, dicendo: Perché debbono essere stra-
ra·~ E il mio dolore non aveva sollievo, ma ordinariamente potenti? La mia ferita è
ero colpito da una miseria continua, e non inguaribile, come guarirò? Il mio popolo
speravo in nessun rirhedio. Coloro che mi crescendo è diventato per me come acqua
rattristavano hanno avuto la ·meglio e la perfida e malfidata (Ger 15, 18). Attraver-
mia ferita si è fatta profonda. Ma sono sta- so il profeta lo Spirito Santo fa menzio-
to consolatq perché si tratta di un'acqua ne dell'acqua falsa e malfidata. Quale è
menzognera e passeggera. Come le acque quest'acqua falsa e malfidata? Certamen-
che defluiscono passano e scompaiono, te quella che falsifica il battesimo e· con
così, con il tuo aiuto ogni impeto dei ne- una finzione illusoria vanifica.la grazia del
mici è passato. Che il Signore conceda an- battesimo.
che a noi di non sedere nel consiglio dei Cipriano,
folli e di coloro che non pensano alle co- Lettera 73, 5-6
se future, e di non arrenderci alle avversi-
tà, ma di temere sempre il giudizio di Dio,
dicendo con il profeta: Sedevo solo; perché Dio è veramente fedele ·
sono pieno di· amarezza (Ger 15, 17). Per-
ciò il consigli0 dei sapienti non ·deve affat- Cof.oro che, con un .falso nome, i
to gioire in questo tempo, ma soltanto il Greci chiamano dèi non sono affidabili
conciliabolo dei folli. Infatti, per me è buo- né nel loro essere ne nelle loro promesse,
no aderire al Signore, riporre in Dio la mia poiché non sono gli stessi ovlinque, ma
speranza (Sal 73, 28 = 72, 28 LXX), esse-· quelli dei singoli lu9ghi scompaiono con
re riempito di insulti e attendere la-sen- il tempo e avvizziscono. Per questa ragio-
tenza del mio giudizio, la quale, alla fine, ne . il Verbo
. . escia-ma: La fede non ha forza
}
mostrerà davvero che ogni tristezza e ama- m essi e sono un acqua menzognera, e non
rezz~ è passata come le acque che deflui- c'è fiducia in essi (Ger 15, 18). Invece, il
.scono. Dio di ogni cosa, l'unico che veramente
Girolamo, esiste e che è veritiero, è affidabile, essen-
Séi libri su Geremia 3, 58, 2-5 do lui stesso, quando dice: Vedete, .vede-
te èhe io sono (Dt 32, 39) e non ·muto (Ml ·
3, 6). Per questa ragione anche suo Figlio '
è affidabile, poiché esiste da sempre e non
Falsi battesimi muta, e non viene smentito né nella sua
In che modo può risultare che colui ·esistenza né nelle sue promesse, come di-
che viene ·battezzato presso gli eretici ab- ce anche l'apostolo scrivendo ai _Tessalo-
bia ottenuto la remissione dei peccati e la nicesi: Fedele è colui che ~i ha chiamati: il
grazia del perdono divino per mezzo del- quale farà (1 Ts 5, 24) . Compiendo infatti
la sua fede, pur non possedendo la verità · ciò che ha promesso è degno di fede nel-
della st~ssa fede? Se, infatti, a parere di le sue ·parole.
alcuni, uno può secondo la sua fede ot- Atanasio,
tenere qualcosa al di fuori della Chiesa, Trattati contro gli Ariani 2, 10
CHI SI PENTE PROCLAMA IL SIGNORE
Coloro che distinguo~o ciò che è prezioso da ciò che è vile cominciano a imitare Dio.
E, parlando bene del prossimo, invece di disprezzarlo, richiamano altri ad avere nella Chiesa
l'atteggiamento di Dio nei confronti del mondo (Giovanni Crisostomo) . I peccatori dovreb-
bero imitare i cristiani, e non viceversa (Girolamo) .
19
. Distinguere dà che èprezioso · sarà come la mia bocca (Ger 15, 19). Chi si
preoccupa di salvare il fratello negligente,
Cercare la salvezza degli altri dice; e di strapparlo dalle fauci del diavo-
Pensa a quale dignità si eleva colui lo mi imita, per quanto possibile all'uor~o.
che tiene in grande considerazione la sai- Che cosa potrebbe esserci di simile a que-
vezza del fratello: costui imita Dio, per sta azione? Questa è la più grande di tutte
quanto è possibile all'uomo. Ascolta ciò le opere buone, il colmo di ogni virtù.
che dice per mezzo del profeta: Colui che Giovanni Crisostomo,
sa trarre ciò che è prezioso da ciò che è vile Catechesi battesimali' 6, 19
~
Chi si pente proclama il Signore (15, 19-21) 197
Mifu rivolta questa parola del Signore: «Non prendere moglie, non ave-
·rt: figli né figlie in questo luogo, perché dice il Signore riguardo aifigli e alle
figlie che nascono in questo luogo e riguardo alle madri che li partoriscono .
e ai padri che li generano in questo paese: Moriranno di malattie straziantt~
non saranno rimpianti né sepolti, ma diverranno come letame sul suolo.
Periranno di spada e di fame; i loro cadaveri saranno .pasto agli uccelli del
cielo e alle bestie della terra». ·Poiché così dice il Signore: «Non entrare in
una casa dove si fa un banchetto fun_ebre, non piangere con {oro e non càm-
mis.erarlz: perché io ho ritirato da questo popolo la mia pace - oracolo del
Signore -, la mia benevolenza e la mia compassione. Moriranno in questo
paese grandi e piccolz> non saranno sepolti né si farà la.mento per loro e nes-
suno per disperazione si farà incisioni né per. lutto si taglierà i capelli per
loro. Non ·si spezzerà il pane all'afflitto per consolarlo del morto e non gli si
darà da bere il calice della consolazione per suo padre e per sua madre. Non
entrare nemmeno in una casa dòve si banchetta per sederti a mangiare e a.
bere con loro, poiché così dice il Signore degli ·esercitz: Dio d'Israele: Ecco,
sotto i vostri occhi e nei vostri giorni-farò cessare da questo luogo i canti di
gioia.e di allegria, i canti dello sposo edella sposa.
Quand.o annuncerai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: "Per-
ché il Signore·ha decretato contro di noi questa sventura cast'·grande? Quali
iniquità e quali peccati abbiamo èommesso contro il Signore, nostro Dio?".
Tu allora risponderai loro: Perché i vostripadri tr(./ abbandonarono - oracolo
del Signore -, seguirono altri dè~ li servirono e li adorarono, mentre abban-
donarono me e non osservarono la mia legge. E voi avete agito peggio dei
vostri padri> ognuno di vo~ infatti: segue caparbiamente il suo cuore ·malva-.
gioe si rifiuta di ascoltarmi. Perciò vi seaccerò da questo paese verso' un paese
che né voi né i vostri padri a,vete conosciuto, e là servirete divinità straniere
giorno e notte, perché non vt: farò più grazia. .
Pe.rtanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si
dirà più: "Per la vita del Stgnore·· che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra
d'Egitto!", ma piuttosto: "Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israe-
liti dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove !{aveva dispersi.'".
E io ll ricondurrò
.
nella loro terra che avevo concesso ai. loro padri.
Profezia dell)esilio e del ritorno (16) 1-21) 199
Molti profeti non hanno preso moglie, perché vivevano in tempi difficili (Girolamo).
Dio invia pescatori e cacciatori per catturare chi si è perduto e riportarlo alla fede (Agostino,
Ambrogio, Girolamo, Basilio di Cesarea). Sfò~zati di riprendere chi si è perduto, anche ari-
schio .d i essere sgradito (Agostino). Cerca la grazia per la loro vita (Ambrogio). Dio promette
la guarigione (Girolamo). Bravi cacciatori che non si lasciano sfuggire la preda (Basilio di
Cesarea). Quando i pesci vengono catturati, le loro vite si trasformano (Origene). 'La Chiesa ·
adempie la profezia: i Gentili convergono a Dio, abbandonando i falsi dèi dei loro antenati
(Agostino, Cirillo di Alessandria, Patrizfo). Non facciamoci falsi dèi, i quali sono demòni
racchiusi negli idoli (Agostino). Gli eretici non. soltanto idolatrano le statue, ma creano degli
dèi con la.lofo immaginazione (Origene). · . , ·
2
Non prendere mog#e rità: Ecco quello che ritengo opportuno a
causa della presente angustia: che sia bene
Il celibato di Geremia per fuomo rimanere cosi' (1 Cor 7, 26). E
Elia è vergine, vergine Eliseo, vergi- cos'è mai quest'angustia che ruba le gio-
ni molti figli dei profeti. Geremia riceve ie del matrimonio? Il tempo délla vita è
l'ordine: Non prendere moglie (Ger 16, 2). breve, sicché d'ora innanzi quelli-che han-
Già santificato nel seno materno ( Ger no moglie vivano come se non t avessero (1
1, 5) ,' essendo ormai prossima la prigio- Cor7, 29).
nia, gli viene proibito di sposarsi. Con al- Girolamo_,
tre parole l'apostolo enuncia lh stessa ve- Lettera 22, 21
200 Geremia
16
Pes~atori e cacciatori l'inganno, non ricopra il prossimo con
maldicenze calunniose. Iddio ti ha fat-
In cerca di çhi si è perduto to cacciatore, non conquistatore, egli che
ha detto: !Ecco mando molti cacciatori (Ger
Gli apostoli' furono pescatori e il Si- 16, 16), cacciatori non di colpe, ma di per:. ·
gnore disse loro: Vi farò pescatori di ùomi- dono, cacciatori non di peccati, ma di gra-
ni (Mt 4, 19). Mi:t dal profeta è stato detto zia. Tu sei pescatore di Cristo, al quale si
che Dio pri~a avrebbe mandato i pesca- dice: Da questo momento.darai la vita agli
tori, poi i cacciatori (cf. Ger 16, 16). Prima uomini (Le 5, 10).
mandò i pescatori, poi manda i cacciato- Ambrogio,
ri: Perché i pescatori, perché i cacciatori? Esamerone 6, 8, 50
Dal profondo ·abissale mare della super-
sti~ione idolatrica sono stati pescati i cre-
denti con le reti della fede. E i cacciatori
perché furono mandati? Furono mandati I cacciatori di Dio promettono gua-
perché essi vagavano per monti e èolli (cf. rigione · ·
Ger 16, 16; Ez 34., 6), cioè per le super-
bie umane, per gli orgogli terreni. Uno di Sui peccatori pioveranno insidie (Sa!
questi monti è Donato, un altro Ario, un 11, 6 = 10, 6 LXX). Indubbiamente è
altro Foth?-o e un altro Novato; erravano opera del Signore, il qu~le agisce così con
i credenti per questi monti; il loro vagare i peccatori che usavano male dellà loro li-
aveva bisogno dei cacciatori. Perciò ·sono bertà, affinché, intrappolati dai lacci del
stati distribuiti i diversi uffici dei pescatori Signore, camminino per la via dritta co-
e dei cacciatori, perché non capiti che co- me presi al morso e possano procedere
storo ci dicano: <<Perché gli apostoli no~ per mezzo di colui che dice: Io sono la via
costrinsero nessuno, non spinsero nessu- (Gv ~4; 6). Per questo motivo, in Gere-
no?». Il pescatore, in quanto tale, butta le mia vengono inviati pescatori e cacciatori
reti in mare e tira su quello che vi è incap- (cf. Ger 16, ~6), affinché quelli catturino
pato dentro. li cacciatore invece circonda con le reti i pesci che si agitanò dispersi
le selve, scuote i cespugli di rovi e, molti- nei flutti e questi in tutti i monti e i colli
plicate da ogni parte le minacce, costringe catturino le bestie erranti per la salvezza.
a cadere nelle reti. «Non vada né di qua né · Quindi, non come molti pensano, in que-
di là; da qui vienigli incontro, di là urtalo sto versetto e in quelli. che seguono non
dall'altra parte spaventalo; non possa cva~ si promettono castighi, ma rimedi ai pec-
dere, non sfugga». Ma le nostre reti sdno catori.
vita perèhé si conservi l'amore. Non pre- Girolamo,
occuparti di quanto gli puoi essere mole- Omelia sul Salmo 10 (11)
sto, ma di quanto tu lo ami. Qual è la tua
pietà se tu lo risparmi ed egli muore?
Agostino,
· Svolgere con cura la propria missio-
L'utilità del digiuno 9, 11
ne
In questa grande casa, la Chiesa, non
Cacciatori e·pescatori per la vita de- ci sono soltaqto molti tipi di vasi, d'oro,
gli uomini d'argento, di legno e di coccio (cf. 2 Tm
2, 20), ma aqche molti tipi di mestieri. In-
· La tua parola non escogiti trame di fatti, la casa di Dio, che è la Chiesa del Dt'o
seduzione, n~n le conduca innanzi con vivente (1 Tm 3,° 15), ha cacciatori, cam-
Profezia dell'esiNo e del ritorno (16; 1-21) 201
20
Può forse l'uomo fabbricarsi i pro- dividui che li hanno fabbric~ti si sono sob-
pri: dèi? barcati ad aver~ dèi che non erano dèi. È
vero appunto il .detto del profeta: Se l'uo-
Gli idoli sono falsi dèi mo fabbrica gli dèz~ essi non- sono dèi (Ger
16, 20). Ermes dunque ha considerato dèi
L'egiziano Ermes Trismegisto pro- simili esseri, dèi di simili individui, costrui-
vava nostalgia per i riti falsi, ingannevoli, ti da simili artigiani, ha considerato cioè
funesti e sacrileghi, perché sapeva che sa- come· dèi costruiti dagli uomini demòpi
rebbe giunto un tempo in cui sarebbero imprigionati negli idoli con le catene del-
stati aboliti, ma si ra~tristava da impuden- le proprie passioni e mediante non saprei
te, perché d~ insensato ne era.venuto a co- quale arte.
noscenza. Infatti non glielo aveva rivela- Agostino,
to lo Spirito Santo come ai santi profeti, i La città dl Dio 8, 24, 3
quali, prevedendo questi eventi, dicevano
con esultanza: Se l'uomo farà degli dèl es-
si non sono dèi (Ger 16, 20), e in·un altro
p'lsso: Sarà in quel giorno, dice il Signore, I falsi dèi degli eretici
e io farò scomparire dalla terra i nomi degli
idoli e non se ne avrà il ricordo (Zc 13, 2). Se un uomo si farà degli dèi (Ger
E proprio dell'Egitto, per quanto attiene 16, 20). Non solo con le statue degli uo-
all'argomento, dice il profeta Isaia: E sa- mini si fanno degli dèi, ma troverai degli
ranno allontanati gli idoli dell'Egitto dal uomini che si fanno degli dèi çon le imma-
suo territorio e il cuore degli' Egiziani pro- ginazioni, poiché quanti possono fabbri-
verà lo smarrimento (Is 19, 1). E così via. carsi un dio diverso e una creazione diver-
Agostino, sa dalla costituzione del mondo disegnata
La città di Dio 8, 23, 3 dallo Spirito, diyersa dal vero mondo, tutti
costoro si sono fptti deglz" dèi e hanno ado-
rato le opere delle loro mani (Is 2, 8). È co-
sì, _pensa, per quelli fra i Greci che hanno
Gli dèi dei .pagani
ideato concezioni, per esempib, di questa
E sebbene Ermes li consideri dèi, tut- o quest'altra filosofia, sia, fra le eresie, ai
tavia quando dice che sono stati fabbricati primi che hanno i.deato opinioni: ques.t i si
da individui quali noi non dobbiamo esse- sono fatti degli idoli e delle immaginazioni
re, lo voglia o no, .mostra che non devono della loro anima e voltisi a esse hanno ado-
·essere ~dorati da individui che sono diver- , rato le opere delle loro mani, prendendo
si da quelli da cui sono stati fabbricati ~ per verità le proprie immaginazioni. .
cioè dai saggi, dai credenti e religiosi. Nel~ Origene,
lo stesso tempo dichiara anche che gli in- Omelt'e su Geremia 16, 9
LA FORZA SI TROVA NEL SIGNORE
Nulla è più forte di uria coscienza bene ordinata (Teodoreto), che ci rende capaci di
discernere il dono di Dio come fonte di pace e di felicità e di non confidare in noi stessi e
_nei nosti-i sforzi (Agostino). Giuda si fidava della propria forza e non di Dio, ed è diventato
come una pianta sterile nel deserto (Girolamo). Chi con.fida in se stesso e non in Dio rischia
di allontanarsi <lal Signore e di produrre soltanto frutti cattivi (Beda). Dio è il nostro unico
rifugio. Chi spera negli' uomini non confida in Dio (Basilio di Cesarea). I fedeli ripongono
la loro speranza in Cristo, che è la fonte della loro perseveranza nella fede. Siamo in guerra
con la nostra carne, con il diavolo e coh il mondo e dobbiamo pregare per non cader nellà
tentazione, sperando in Dio e non nelle nostre forze (Agostino). Sperando in Cristò, non
sp~riamo in un semplice uomo (Origene).
. Se invece di confidare in noi stessi confidiamo in Dio, diventiamo un albero fecondo
radicato nelle acque del battesimo e non un arbusto del deserto (Girolamo). Rinneghiamo
noi stessi (Cesario di Arles) senza cercare la lode degli altri, 1:11a soltanto quella·di Dio (Ter-
tulliano). Se ci riusciamo, la nostra speranza non sarà delusa (Agostino). La nostra speranza
è solo nel Figlio di Dio che può perdonare i peccati (Cipriano). Anche i santi dell'Antico
Testamento s_o no 'stati liberati dai peccato per il sangue del Redentore (Agostino). Colorò
che fidano in Cristo non sperano in un semplice uomo, ma in G~sù Cristo, che è Dio e uomo
(Cirillo di Ger'usalemme, Novaziano).
J
1
Uno stilo diferro 5
Non fidare nella tua forza
La forza della coscien~a Fidare nel Signòre per avere pace e
felicità
Niente è pi.) forte de1la coscienza.
Salde sono le lettere iscritte in essa. In- «Ma tu come la pensi? Quale popolo
fatti, anche se tutti gli u~mini testimo- chiami felice?», il ,mio interlocutore non
niassero ciò che è buono secondo la lo- risponde «felice è il popolo che ha la pro-
ro coscienza, la coscienza non sopporta pria virtù in se stesso». Se avesse risposto
la perversità delle parole menzognere; ma in tal modo, avrebbe fatto bensì anche di-
viene colpita e trafitta, eppure emette un stinzione tra questo popolo e quello che
. giudizio incorrotto. Ed è ciò che dice qui: ripone la'.felicità nella prosperità visibile
Quel che hai fatto ti accusa e la tua co- e materiale, ma non avrebbe ancora oltre-
scienza lo testimonia. Ricorda loro i bo- passato tutte le falsità e le folli menzogne.
schi e gli altari e l'errore che vi era sta- Maledetto, infatti, chi ripone la sua spe-
to commesso, e minaccia .di con~egnare ranza neltuomo (Ger i7, 5), come inse-
ai nemici tutta la loro ricchezza assieme gnano le medesime Sacre Scritture in un
agli idoli. altro passo; dunque nessuno deve ripor-
Teodoreto, re la speranza neppure in se stesso, poi-
Su Geremia 4, 17 ché anch'egli è un uomo. Per oltrepassare
206 Geremia
quindi le linee di confine di tutte le falsità in senso materiale, è il latte dei piccoli (cf.
e le pazzie menzognere e per collocare la 1Cor3, 1-2), mentre in realtà, se interpre-
felicità in ciò ih cui veramente consiste, il tata attentamente secondo lo spirito, è il
Salmista soggiunse: Beato in.vece è il popo- cibo dei forti, nasce la buona speranza dei
lo che ha per suo Dio il Signore (Sai 144, 15 credenti, alla quale s'accompagna la san- ·
= 143, 15 LXX). ta carità. Ma di tutto quel che si <leve cre-
Agostino, dere per fede, riguarda la speranza soltan-
Lettera 155, 2, 8 to quanto è racchiuso nella preghiera del
Signore. Come attesta infatti il linguaggio.
divino, maledetto sia chiunque ripone la
La beatitu.dine è dono di Dio speranza nell'uomo (Ger 17, 5); perciò vie-
ne incatenato a questa maledizione anche
Il contrasto con gli stoici forse non è chi ripone la speranza in se stesso. Dob-
svantaggioso. Ecco, infatti a chi domanda biamo c;lunque ~hiedere soltanto. a Dio o
da che fanno dipendere ciò che rende fe- il bene che speriarp.o di compiere o quel
lice la vita, vale a dire ciò che nell'uomo che speriamo di conseguire per le opere
suscita la vita felice, rispondono che non buone. ·
consiste nel piacere carnale, ma nella virtù Agostino,
dell'animo. Che ne dice l'Apostolo? Ap- Manuale sulla fede, sp,eranza e carità 30, 114
prova? Se approva, noi approviamo. Ma
non approva: poiché la Scrittura dissua-
de quelli che confidano nella loro forza
Confidare' nel Signor~
(cf. Sal 49, 7 = 48, 7 LXX). Pertanto l'e-
picureo, ammettendo presente nel corpo Beati coloro che confidano in lui· (Sai
il sommo bene dell'uomo, ripone in sé la 2, 13). Se sono beati coforo che confida-
speran~a. Ma veramente lo Stoico, facen- no in llJi, sono sventurati coloro che con-
do dipendere dall, anima il sommo bene fidano in se stessi. Male.detto infatti è ogni
dell'uomo, almeno lo ha fatto inerente al- uomo che ripone la sùa !Jperanza nell'uomo
la rèaltà migliore dell'uomo; anch'egli, pe- (Ger 17, 5), quindi,neanche in te, perché
rò, ha fondato in sé la speranza. Ma non anche tu sei ùomo. Se riponi la tua speran-
è che uomo sia l'epicureo, sia Io Stoico. za in un altro uomo, sei umile inutilmen-
Maledetto dunque chi ripone la sua speran- te. Se invece riponi la tua speranza in te
za nel!'uomo (Ger 17, 5). Che dire allora? stesso, s~i superbo, e ciò con tuo perico-
Posti ora i tre: l'epicureo, lo stoico, il cri- lo. Ma ch,e cosa importa? Ambedue i casi
stiano davanti ai nostri occhi, interroghia- sono per te dannosi, nessuno dei due devi
moli a uno a uno ..«Di', epicureo, che cosa sceglie.re. Chl è umile inuti)mente non vie-
rende felice l'uomo». Risponde: «Il piace- ne esahato, chi è a proprio rischio super-
re carnale». Di', stoico. «La·virtù dell'ani- bo si perde. ·
mo». Di', cristiano. «Il dono di Dio». Agostino,
Agostino, Discorso 13, 2 .
·Discorso 150, 7, 8
al contrario ·confidare pienamente con tut- 6-1 Come un tamerisco n_ella steppa
. to il cuore in Dio, ed egli sarà la tt.ia forza
in cui poter confidare con amore rispet- L'empietà è sterile
toso e con gratitudine, al quale poter dire
con umiltà e .con fede: Amerò te, Signore, Maledetto non è solo colui che ripo-
mia forza (Sal 18, 2 = 17, 2 LXX). ne la sua fiducia in un uomo, ma anche chi
Agostino, pone nella carne, vale a dire nella propria
Lettera 218, 2 forza; il suo braccio, e che è coQvinto che
tutto ciò che compie non è frutto della cle-
menza di Dio, ma della propria virtù. Chi
fa così, di fatto allontana il suo cuore dal
L'unica vera speranza sta nel Signore Signore affermaf1:do di poter fare ciò che .
- non può. E sarà come il tamerisco (che in
Ma la gente stracolma di sé non si de-
ebraico si dice aroher, vale a· dire, come è
gna di presentarsi mendicante dinanzi a
stato tradotto da Simmaco: legno sterile)
Dio per· ricevere da lui la vera pazienza.
.Vantandosi della loro falsa pazienza, vo-
in un luogo solitario e non vedrà l'arrivo
delle cose buone che si manifesteranno al-
gliono confondere il proposito dell'indi-
le moltitudini, ma abiterà nella siccità del
gente, la cui speranza è il Signore (cf. Sal ·
d,eserto. Questo viene detto del popolo
14, 6 = 13, 6 LXX). Non pensano che,' es-
ebraico, che abita. nel deserto ed è steri-
sendo uomini, attribuendo un risultato co-
le, trovandosi in una terra salmastra, che
sì grande alla propria volontà, che è volon-
non produce frutti e non è abitabile, che
tà umana, incorrono nella condanna della
non può ospitàre né Dio né gH eserciti de-
Scrittura: Maledetto ogni uomo ··che ripone
gli angeli, né la grazia dello Spirito Santo
nell'uomo la sua speranza (Ger 17, 5).
né la scienza dei maestri.
Agostino,
! Girolamo,
Sulla pazienza 15, 12
Sei libri su Geremia 3, 72, 4-5
so manifesta che fidare in se stessi .o in un tro, tranne Dio, Signore di ogni èosa. Dice
aÌtro è apostatare dal Signore. infatti: Il Signore è la mia lode e la mia spe-
· Basilio di Cesarea, ranza (Sal71, 5-6 =70, 5-6 LXX).
Regole lunghe 42 Basilio di Cesarea,
Omelia sul Salmo 7, 2
per quelli che abbondano e disprezzo per. i Fidare nel Signore e non in se stessi
superbi (Sal 122, 4 LXX; cf. 123, 4 TM).
Non è quindi questa la pazienza dei po- Ci conosciamo, ci vediamo, ci scrutia-
veri, che non perisce in eterno (Sai 9, 19). mo: valga a farci gemere interiormente e a
Quei poveri che la ricevono da quel ric- spronarci alla preghiera per non incorrere
co al quale si dice: Sei tu il mio Dio, per- nelle tentazioni (cf. Mt 26, 41; Mc 14, 38;
. ché non hai bisogno de'i miei beni (Safl6, 2 Le 22, 46). Non facciamo assegnamen- ·
::::: 15, 2 LXX); dal quale· viene ogni re- ~o sulle nostre forze per riportare vittoria
galo ottimo· e ogni dono perfetto (cf. Gc su tali cose, infatti: Beato chi ha per aiuto
1, 17); a lui grida il bisognoso e il pove- il Dio di Giacobbe, la sua speranza è ripo-
ro che loda il suo nome, e chiedendo, cer- sta in Dio suo Signore (Sal 146, 5 = 145, 5
. cando e bussando dice: Mio Dio, liberami LXX), non in se stesso in quanto è uomo .
dalla mano del peccatore, dalla mano di eh{ Maledetto però l'uomo che confida nell'uo-
trasgredisce la Legge e dell'uomo iniquo, mo (Ger 17, 5).
perché tu sez: Signore, la mia pazienza, la Agostino,
mia speranza fin dalla mia giovinezza (Sai Discorso 335B, 5
71, 4-5 ::::: 70, 4-5 LXX). M~ questa gente
stra~olma di sé non si degna di presentar-
si mendicante dinanzi a Dio per ricevere Non fidiamo in noi stessi né negli al-
. da lui la vera pazienza. Vantandosi della tri uomini
loro falsa pazienza, vogliono confondete
il proposito dell'indigente, la cui speran- Per evitare cedimenti in fatto di con-
za è il Signore (cf. Sal 13, 6 LXX; cf. 14, 6 tinenza, dobbiamo stare in ·g uardia contro
TM). Non pensano che, ·essendo uomini, le insidie e le suggestioni del diavolo, evi-
con l'attribuire un risultato così grande al- · tando soprattutto di presumere delle no-
la propria volontà, che è volontà umana, stre forze. Poiché maledetto l'uomo che ri-
incorrono nella condanna della Scrittura: pone nell'uomo la sua speranza (Ger 17, 5).
Maledetto ogni uomo che ripone nel!'uomo E .chi è ciascuno se non un uomo? Non si
la sua speranza.(Ger 17, 5). · . . può quindi riporre la propria fiducia in se
Agostino, stessi e dire che non la si pone in un uo-
La pazienza 15, 12 mo. Orbene,· se il vivere in conformità alla
propria'natura umana è vivere secondo la
carne, chiunque venga allettato a seguire
le lusinghe della passione, ascolti e, se gli
Non fidiamo nelle nostre forze è rimasto un po' di senso cristiano, si spa-
Questa gara ci viene proposta: una venti. Ascolti, ripeto: Se vivrete secondo la
lotta con la carne, tina lotta con il diavo- carne, morrete (Rm 8, 13 ).
lo, una lotta con il mondo. Ma dobbiamo Agostino,
avere fiducia,_ perché chi ha indetto la ga- La continenza 4, 1O
ra, non sta lì come spe~tatore senza dar-
ci aiuto e neanche ci esorta a presumere
delle nostre.forze. Chi presume.infatti del- Non lasciarsi confondete
le proprie forze, in quanto è uomo, si fi-
da delle forze dell'uomò. Ed è detto: Ma- Non saranno con/usi nel tempo catti-
ledetto l'uomo che confida nel!'uomo (Ger vo (Sa! 37, 19::::: 36, 19 LXX): Che signifi-
17,5). ' ' . ca non saranno confusi nel tetJJpo cattivo?
Agostino, Non saranno confusi nei giorni della tri-
Discorso 344, 1 bolazione, nei giorni delle sofferenze; co-
210 Geremia
me resta confuso colui che inganna la.spe- Is 5, 6). E il seguito: Né cesserà di produrre
ranza. Chi è colui che resta delu~o? Colui frutti (Ger 17, 8), può spiegare quel passò
.c he dice: «Non ho tr,ovato ciò che spera- di Marco nel quale sta scritto che il Signo-
vo». Non a , torto"! Riponevi infatti in te re si è awicinato al fico e non vi ha tro-
.stesso la tua speranza, oppure in un tuo vato il frutto, perché non era la stagione
amico: ma maledetto è chi ·ripone la sua adatta, e l'ha maledetto perché non desse
speranza nell'uomo (Ger 17, 5). Sarai de- frutti per l'eternità (cf. Mc 11, 13-14). In-
luso, poiché ti ha ingannato la speranza; fatti, colui che fida nel Signore (Ger 17, 7)
ti ·ha ingannato la speranza .riposta nella e il Signore è la sua fiducia, non ha paura
menzogna: ogni uomo infatti è menzogne- nemmeno nel tempo dell'aridità dei Giu-
·ro (Sal 116, 11=115, 2 LXX). dei, ma porterà sempre frutto chi crede in
Agostino, colui che è morto per noi una sola volta
Espost'zioni sui Salmi 36 II, 9 (cf. Rm 6, 8-10) e non muore più e dice: Io
sono la v_ita (Gv 14, 6).
Girolamo,
7-s L'albero fecondo Sei libri su Geremia 3, 73, 2-5
, .
Fecondità perenne
Ciò si applica agli Ebrei e agli eretici, Amare e fidare in Dio, rl:on nelle cose
che ripongono la loro speranza in un uomo Hai cominciato ad amare qualcosa
(vale a dire il loro Cristo), perché pensano che sta fuori di te. Sei uscito da te. Quan-
che colui che verrà non sia il Figlio di Dio, · do però l'amore dell'uomo si allontana da
ma un puro uomo. L'uomo di chiesa inve- se stesso a ciò che gli è estranéo, comin-
ce, che confida nel Signore (Ger 17, 7), lo cia a vaneggiare su cose vane e a sprecare
ascolta: E sappiate che il Signore è Dio (Sal le sue .forze, alla maniera del figlio prodi-
100, 3 = 99, 3 LXX). Confida nel Signore e go. Viene spogliato, si consuma, diventa
sarà comparato a quel legno del quale can- un mendicante. E non dobbiamo dispera-
ta il saLno primo: E sarà come un legno che re nemmeno di costoro, purché cominci-
è stato piantato vicino al corso delle acque, no a pentirsi: Dio dia loro di tornare in sé
il quale darà il suo frutto al tempo debito; e (Le 15, 17). Se è tornato in sé, era uscito
le sue foglie non cadranno (Sa'l l, 3). Certo da se stesso. Come cadendo da sé è r~a
sopra le acque: ci sono vari doni della gra- sto in sé, così tornando in sé non deve ri-
zia dello Spirito Santo, Il quale sprofonda manere in sé. Quindi si afferri a Dio. Per
le sue radici in cerca di umidt'tà. Riceve dal non cadere nuovamente, neghi se stesso.
Signore la sua fecondità. Ma lo possiamo Che significa: Neghi se stesso (Le 9, 23 )?
interpretare anche in un altro modo: che Non presuma di sé, sia cçmsapevole di es-
siamo stati trasferiti dall'aridità dei Giudei .sere un uomo e presti" attenzione ali? pa-
alla grazia eterna del battesimo. E non; te- rola profetica: Maledetto chiunque pone la
merà l'arrivo dell'estate (cioè ntempo del- sùa speranza nell'uomo (Ger 17, 5).
la persecuzione o il giorno del giudizio) e Cesario di Arles,
il suo fogliame verdeggerà (oppure avrà ra- Sermone 159, 3
moscellifrondosi) (Ger 17~ 8), affu1ché non
tema mai la siccità, ma vi germini la grazia
di tutte le virtù. E quando verrà il tempo o
Confidare solo in Dio
la ·stagione della siccità, non temerà quan-
do il Signore adirato ordinerà alle riuvole Come nel salmo, coloro che seminano
di non far cadere la pioggia su Israele (d. nelle lacrime mieteranno nella letizia (Sal
La forza si trova nel Signore (17, 1 ~8) 211
126, 5 = 125, 5 LXX), così nel Vangelo I santi dell'Antico Testamento trova-
coloro che seminano nel ri~o (che è pro- no il perdono in Cristo
dotto, evidentemente, dalla letizia), miete-
ranno nelle lacrime (cf. Le 6, 25). Queste Diciamo che furono libérati dalle lo-
parole il Creatore le disse una volta tutte ro colpe tanto prima della Legge quanto
insieme, Cristo le rinnovò, solamente di- al tempo dell'Antico Testamento, non per
stinguendole a una a una, senza mutarle. virtù propria, perché è maledetto l'uomo
· Guai quando gli uomini vi parleranno bene che confida nell'uomo (Ger' 17; 5) , eque-
di voi.' In questo modo si comportavano con sta maledizione abbraccia certamente èo-.
i falsi profeti i lord padri (Le 6, 26). Allo loro ai quali il salmo divino rimprovera di
stesso modo il Creatore accusa per bocca confidare nella loro forza (Sal 49, 7 = 48, 7
di Isaia coloro che ricercano le buone pa- . LXX); né in virtù dell'Antico Testamento
role e la gloria umana: Popolo mio, coloro che generava nella schiavitù (cf. Gal 4, 24)
che vi dicono felici vi seducono, e sviano il :( ... ) ma furono liberati per il sangue del
cammino dei vostri piedi.' (Is 3, 12 LXX). ' R edentore stesso, che è l'unico mediatore
Anche altrove pro~bisce di confidare to- tra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù ·.
talmente negli uomini e nella lode degli (cf. 1 Tm 2, 5). ' .
dogli soddisfazione, perché egli disse che Se Cristo è solamente un uomo, co-
rinnega chilo rinnega (cf. Mt 10, 33), che me può dire lui stesso: E chiunque mi ve-
lui solo ha ricevuto dal Padre tutto il giu- de e crede in me, non morirà in eterno (Gv
dizio (cf. Gv 5, 22). 11, 26; cf. Gv 6, 40)? Chi crede iii nient'al-
Cipriano, tro che un semplice uom<;> è chiamato ma-
Sui lapsi 17 ledetto (cf. Ger 17, 5). Questo passo dice
212 Geremia
invece che colui che crede in Cristo non lui (cf. 1 Cor 15, 19; 1 Tm 1, 1), mentre si
è un maledetto, ma un uomo destinato a sostiene che la speranza riposta in un uo-
non morire in eterno. mo arreca maledizione (cf. Ger 17, 5)? Se
Novaziano, Cristo è solamente un uomo, perché non
Sulla Trinità 16, 1 è permesso rinnegare Cristo senza la ro-
vina dell'anima (cf. Mt 10, 33), mentre si
sostiene che un delitto commesso contro
Cristo è più di un semplice uomo un uomo può essere perdonato (cf. Mc
Se Cristo è solamente un uomo, co- 11, 25; Mt 6, 14-15; 18, 35)? Se Cristo è
me può essere presente in qualunque luo- solamente un uomo, come può Giovan-
go venga invocato (cf. Mt 18, 20)? Poter .ni il Battista testimoniare e dire: Chi viene
essere presente in ogni luogo non è pro- dopo di me, è stato generato prima di me,
prio della natura. dell'uomo ma di quella perché fu prima di me (Gv 1, 15)? Se Cri-
di Dio. Se Cristo è solamente un uomo; sto è solamente un uomo nato dopo Gio-
perché.nelle preghiere viene invocato un vanni, non può essere prima di Giovanni,
uomo come mediatore, dato che invocare se non perché Cristo, in quant,o Dio, lo ha
un uomo viene ritenuto inèffìcace per as- preceduto.
sicurare la salvezza? Se Cristo è solamente Novaziano,
un uomo, perché si ripone la speranza in Sulla\Trinità 14, 7-11
SCRUTARE IL CUORE
Questo passo che afferma che Dio è l'unico che scruta-i cuori può essere inteso, secon-
do i LXX, anche di Cristo (Girolamo), nato nella carne, ma riconosciuto come Dio da coloro
che l'hanno visto (Ambrogio). Cristo è Dio e uomo e può guarire colo~·o · che sono duri di
cuore (Agostino, Lattanzio, Tertulliano, Ireneo). Gli stranieri l'hanno riconosciuto come un
uomo, ma non l'hanno conosciuto veramente, poiché non hanno capito che era anche Dio
(Agostino, rertulliano, Epifanio di Salamina). Soltanto Dio conosce i cuori (Giovanni Cri-
sostomo, Tertulliano, Efrem Siro) e li mette alla prova pèr ricompensare gli uomini secondo
le loro opere (Atanasio). · ·
Il trono di Dio è il nostro rifugio e un porto sicuro da coloro che ci perseguitano (Efrem
Siro). Su questa terra il·nostro santuario è nella Chiesa, che è anche un sublime trono di
gloria, poiché Dio vi dimora (Agostino, Costz'tuzioni apoùoliche). C'è chi, come Giuda, ha
deciso di abbandonare questo trono e la sua sicurezza e finisce per essere svergognato. Co-
loro che, imitandolo, cercano di inganna~ci, falliranno e raccoglieranno soltanto vergogna
dalle loro azioni (Giovanni Cassiano). Cristo è la pazienza in persona e nessuno può essere
paziente senza di lui (Origene).
214 Geremia
9
Chi lo può conoscere? mina le viscere e dà a ognuno secondo le
sue opere.
Gesù conosce i cuori e le menti Girolamo,
Sei libri su Geremia 3, 74, 2-5
Sirhmaco così ha tradotto questo
passo: Il cuore di tutti è imperscrutabi-
le. Quale uomo potrà mai trovarlo? (Ger
Cristo era un uomo vero
17, 9)28: Talvolta i nostri utilizzano que-
.sto passo contro i Giudei con un'inten- L, apostolo, che .n e è l'interprete, di-
zione giusta, ma non correttamente, come ce che Dio} mandando suo Figlio nella .i;o-
se l'uomo fosse il Signore e salvatore se- mzglianza della carne del peccato e a mo-
condo l'economia della carne assunta, di tivo del pr:ccato, condannò il peccato nella
cui nessuno può conoscere il mistero del- carne, affinché si adempisse in noi.fa giusti-
la sua nascita, secondo quel che sta scrit- zia della Legge (Rm 8, 3-4). Non dice <<nel-
to: Chi racconterà la sua generazione? (Is la somiglianza ~ella carne», perché Cristo
53, 8) tranne Dio solo, che scruta i segreti assunse la realtà della carne umana, non
e dà a ciascuno secondo le sue opere (cf. la somiglianza; né «nella somiglianza del
Sal 62, 13 = 61, 13 LXX; Mt 16, 27; Rm peccato», perché non commise peccato (cf.
2, 6; Ap 2, 23). È.meglio invece che in- 1 Pt 2, 22; 2 Cor 5, 21), ma divenne pec-
tendiamo semplicemente che nessuno co- cato per noi. Ma venne nella somiglianza
nosce il segreto dei pensieri, ma soltanto della carne del peccato, cioè assunse la so-
Dio. Prima infatti aveva detto: Maledetto miglianza della carne peccatrice. Perciò. si
l'uomo che ripone la sua fiducia nell'uomo parla di «somiglianza», perché sta scritto:
(Ger 17, 5) e, in senso opposto, Benedetto · · Ed è uomo e chi lo riconosce? (Ger 17, 9
l'uomo che confida nel Signortt (Ger 17, 7). LXX). Era uomo nella ·carne conforme a
. Perciò, affinché non pensiamo che il giu- uomo, tale da ~ssere riconosciuto, ma nel-
dizio degli uomini :sia certo, ha aggiunto la potenza è superiore all'uomo e non può .
eh~ i cuori di quasi tutti sono malvagi, se- . essere conosciuto. Perciò anch'egli aveva
condo le parole del salmista: Purificami: la nostra carne, ma di questa carne non
Signore, dalle mie cose occulte e risparmia aveva i difetti. '
al tuo servo gli estranei (indubbiamente i ·Ambrogio,
pensieri) (Sa/ 19, 13-14 =18, 13-14 LXX), La penitenza 1, 3, 12
e nella Genesi: Vedendo Dio che molta era
la cattiveria degli uomini sulla 'ferra e tutti' 1
i pensieri del cuore miravano costantemen- \ La piena umanità di. Cristo
te al male (Gen 6, 5); e ancora: I sensi e il
pensiero del cuore umano tendono al male A questo punto il pagano, se turba-
fin dall'adolescenza (Gen 8, 21). Da tutto to, accuserebbe il profeta di aver parlato
ciò apprendiamo che ·soltanto Dio cono- contro la nostra fede in quanto, secondo
sce i loro pensieri. Se sta detto del Salva- la·fede apostolica, non consideriamo Cri-
tore: Gesù vedeva i loro pensieri (cf. Mt sto soltanto come Dio, in cui porre con
9, 4; Mt 12, 25; Le 5, 22; Le 9, 47) e nessu- la massima sicurezza la nostra speranza,
no può vedere i 'pensieri tra!)ne Dio, allo- ma consideriamo anche l'uomo Gèsù co-
ra Cristo è Dio, che scruta i cuori ed esa- me mediatore fra Dio e gli uomini (cf.
28
Il testo dei LXX è. considerato da molti Padri una profezia dell'incarnazione, che dmane .
nascosta a molti. Girolamo introduce anche la traduzione di·Simmaco.
Scrutare il cuore (17, 9-13) 215
1 Tm 2, 5), mentre il profeta parla solo di · (Dn 7, 13 LXX); anche l' apos~olo Paolo:
Dio senza fare nessun accenno alla natura Intermediario tra Dio e gli uomini: l1 uomo
umanà. Allo stesso tempo però udrebbe la Gesù Cristo (1 Tm 2, 5).
voce dello stesso profeta che così lo am- Tertulliano,
monirebbe e lo correggerebbe: Il cuore è Sulla carne di' Cristo 15
complesso più di ogni e.osa ed egli" è uomo.
Chi /,o riconoscetebbe? (Ger 17, 9 LXX).
Per questo Cristo è uomo, perché quelli
con il cuore pesante fossero risanati dal- Cristo è Dio e uomo
la fede per la sua ~pparenza di servo (cf.
Fil 2, 7) e lo riconoscessero come Dio che Chi racconterà la sua generazione?
si ·fece uomo per loro perché la loro spe- (Is 53, 8 LXX). Perché egli è un uomo, e
ranza non fosse nell'uomo, ma·nell'uomo pertanto chi lo può conoscere? (Ger 17, 9
Dio. LXX). Lo conosce solo colui. al quale il
Agostino, Padre, che è nei cieli, lo ha rivelato (cf.
Contro Fausto manicheo 13, 8 Mt 16, 17; Mt 11, 25; Le 1.0, 21), perché
capisca che colui il quale non è nato né
.da volere di carne né da volere di uomo
(Gv 1, 13), cioè il Figlio dell'uomo (cf.
Gesù uomo e Dio Mt 16, 13 ), costui è anche il Cristo, .il Fi-
Davide nel Salmo 4429: Il tuo trono, o glio del Dio vivente (Mt 16, 16). Che nes-
Dio, nei secoli dei secoli; lo scettro del tuo suno dei.figli di Adamo possa essere chia-
regno è imo scettro di giustizia. Hai ama- mato Dio o Signore nel senso assoluto di
to la gt'ustlzia e hai avuto in odio l1iniqui- questi termini, noi l'abbiamo già dimo-
tà. Perché·ti ha unto Dio, il tuo Dio, con strato per mezzo delle Scritture. Ma solo
olio di letizia '(Sal 45, 7-8 =44, 7-8 LXX). lui, con ogni proprietà di termine, esclu-
E con questa parola ha espresso il suo no- dendo al contrario tutti .gli altri uomini
me, poiché Cristo ha ricevuto il suo nome del suo tempo, è proclamato Dio, Signo-
dall'unzione'0• Poi, Geremia insegna che. re, Re eterno, Figlio unico e Verbo incar-
era un uomo: Chi è l1uomo e chi lo cono- nato; ciò è avvenuto sia ad opera di tutti
sce? (Ger 17, 9 LXX). E anche Isaia: E il i profeti e degli apostoli;sia da parte del-
Signore invierà loro un uomo che li salve- lo stesso Spirito, come possono ben facil-
rà e giudicando li guarirà (Is 19, 20 LXX). mente constatare tutti coloro che hanno
Lattanzio, ricevuto una particella della verità, sep-
Le istituzioni divine 4, 13 pur infinitesimale. Questa testimonianza
non sarebbe stata data dalle Scritture a
suo riguardo, se fosse stato un uomo co-
me tutti gli altri uomini. Ma poiché, so-
Gesù Cristo è veramente uomo
lo tra tutti, .ha avuto in sé questa gene-
Di lui disse Isaia: Uom9 sotto i colpi razione fuori d.all' ordinario che gli viene
e che conoscé t'! portare la sua debolezza (Is per opera del Padre altissimo, poiché ha
53, 3 LXX); e Geremia: Ed è uomo, e chi lo ricevuto anche una nascita fuori dall' or-
conoscerà? (Ger 17, 9 LXX); e Daniele: Ed . dinario, che gli viene dalla Vergine '(cf.
ecco sopra le nubi come un figlio dell'uomo Is 7, 14), le divine Scritture dei due Te-
29
Secondo la numerazione della LXX.
30
Etimologicamente Cristo significa «unto».
216 Geremia
10
Scruto la mente e saggio i cuori
La piena um~ità di Cristo
Soltanto Dio conosce il cuore
Il Padre, dopo che lo ebbe abbàssa-
to un poco sotto gli angeli, lo incoronerà A dimostrazione del fatto che· è pro-
di onore e di gloria e porrà ogni cosa sot- prio solo di Dio conoscere i segreti, aséol-
to i suoi piedi (cf. Eb 2, 7-8). Allora quelli ta che cosa dice il profeta: Tu solo conosci
che lo avevano percosso lo riconosceran- il cuore (2 Cr 6, 30 LXX); e ancora: Dio
no e si batteranno il petto tribù per tribù, che esamina cuori e reni (Sal 7, 10 LXX;
proprio perché in passato non lo rìconob- cf. Ger 17, 10 LXX). E Geremia'dite: Più
bero nell'umiltà della còndizione umana. fallace di' ogni altra cosa è.il cuore e diffi-
Dice Geremia: È un uomo e chi lo cono- cilmente guaribile; chi lo p11d conoscere?
scerà? (Ger 17, 9 LXX). Poiché Isaia dice: (Ger 17, 9 LXX). E: L)uomo vede l'appa-
La. sua nascita chi la potrà raccontare? (Is renza, ma il Signore vede il cuore (1 Sam
53, 8 LXX). 16, 7 LXX).
· Tertulliano, Giovanni Crisostomo,
Contro Marciane 3, 7, 5-6 Commento al Vangelo di Matteo 29, 2
Scrutare il cuore (17, 9-13) 217
Dio conosce i cuori no nel ventre del cetaceo (cf. Gn 2), sta vi-
cino a tutti quelli che hanno la fede e sta.
Ed egli illuminerà i segreti delle -te- lontano dai senza Dio, a meno che non si
nebre (cf. 1 Cor 4, 5), evidentemente per convertano.
m~zzo di Cristo, dato che aveva promesso Clemente Alessandrino,
Cristo come luce delle genti (cf. Is 42, 6; · Quale ricco si salverà? 41
Le 2, 32) e si era proclamato lucerna che
scruta le reni e i cuori (Ger 17, 10 LXX).
Tertulliano,
! Contro Marciane 5, 7, r· Dio mette alla provà i cuori
Tali vicende avvengono per eserci-
zio . e per prova, affinché, quando ci sia-
Fiducia in Dio che scruta i cuori mo mostrati servi saldi e provati di Cristo,
possiamo diventare coeredi dei santi (cf.
I Farisei, giustificandosi" in faccia agli Rm 8, 17).· Secondo Giobbe, infatti, tut-
uomini, riponevano nell'uomo la speranza to il mondo è prova.per l'uomo sulla terra
della ricompensa, ma egli li rimproverava · (Gb 7, 1). Sono tuttavia provati in questo
(cf. Le 16, 14-15) secondo quel pensiero mondo da tribolazioni, travagli e sofferen-
di cui si era già servito il profeta Geremia: ze, affinché ciascuno riceva da Dio la ri-
Mùero l'uomo che ha speranza nell'uomo compensa che gli conviene, come egli dice
. (Ger 17, 5). E se aggiunge: Ma Dio cono- attraverso il profeta: Io sono il Signore che
sce i vostri cuori (Le 16, 15), egli ricordava prova i cuori e saggia le reni per dare a cia-
loro la potenza di quel Dio che si era de- scuno secondo (e sue vie (Ger 17, 1O) . .
finito lucerna che scruta le reni e il cuore Atanàsio,
.(Ger 17, 10; 20, 12 LXX). Se tocca la loro Lettera festa/e 13, 2, 5
superbia: Ciò che è elevato presso gli uomi-
ni è in odio a Dio, pone Isaia davanti agli
occhi: Giacché il giorno del Signore sabaot
è contro ogni violento e ogni superbo, con- 12
Trono di gloria, eccelso
tro ogni uomo eccelso ed elevato, e costoro
saranno umilt'ati (Is2, 12). Il castigo degli oppressori
, Tertulliano,
Contro Marciane 4, 33, 6 Trono di gloria, eccelso fin dai princi-
pio, è il luogo del nostro santuario! (Ger
17, 12). Ancora una volta il profeta vuo-
·,
le denunciare la vana spèranz~ degli empi
Dio scruta i' cuori nelle loro ricchezze~ · ricordando la giusti-
Dio non · oppone resistenza ai suoi zia vendicatrice di Dio nel luogo d~l san-
figli che supplicano la sua misericordia.' . tuario, cioè nel tempio di Gerusalemme,
L'uomo pregherà con purezza, onorato nel quale siede come sul suo trono e dal
da te, come un angelo di Dio e in niente quale vede tutto ciò che lo attornia. Il pas-
addolorato da te, ma per te. Questa è una' so indica che Babilonia e tutti i regni, i
conversione senza ipocrisia. Dio non può quali, da quando esistono gli uomini, han-
essere deriso (Gal 6, 7) .e non presta atten- no un trono, hanno ricevuto questa esalta-
zione a parole vuote. Lui solo scruta in- ~ione nella glorfa e.nell'onore dal Dio che
fatti midolla e reni del cuore (Ger 17, 1O abita nel nostro santuario e sono sottopo-
LXX), ascolta coloro che sono nel fuoco sti ·alla sua volontà. Quindi, i giusti non
(cf. Dn 3 ), esaudisce coloro che supplica- hanno nulla da temere né di es~ere privati
218 Geremia
della vita e delle ricchezze, se Dio castiga tuario (Ger 17, 12). E dice in Isaia: Nei
le angherie contro gli innocenti. giorni della fine il monte del Signore diven-
Efrem Siro, . terà visibile e si alzerà molto al di sopra dei
Commento a Geremia 17, 12 colli (ls 2, 2 LXX).
· Costituzioni apostoliche 6, 5, 3
'I
C'È SPERANZA PER GIUDA SE SI PENTE
1
Il Signore mi disse: «Va} a metterti alla porta dei Figli del popolo, per
la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme.
Dirai loro: ·Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei
e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte. Così dice ·il Signo-
re: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi dal trasportare un peso in
giorno di sabato e dall'introdurlo .per le porte di Gerusalemme. Non por-
tate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun
lavoro, ma santificate il giorno di sabato, c9me io ho comandato ai vostri
padri. Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, anzi si intestardi~o
no a non ascoltarmi e a non accogliere la lezione. Se mi ascolterete sul serio
.- oracolo del Signore -, se non introdurrete nessun peso entro le porte di
· questa città i'n giorno di sabato e sa:ntificherete il giorno di sabato non ese-
·guendo alcun. lq,voro, entreranno per le pprte di questa ·città re e principi che
sederanno sul trono di Davide, vi passeranno su carri e su cavalli insieme ai
loro ufficiali: agli uomini di Giuda e agli abi'tan.ti di Gerusal~.mme. Questa
città sarà abitata per sempre. Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di
Cè !Jperanza per Giuda se si pente (17, 14-27) 221
Gerusalemme, dalla terra di Beniatnino e dalla Se/ela, dai monti e dal me-
ridione, presentando olocausti, sacrifici, offerte e.incenso e sacrifici di rin-
graziamento nel tempio del Signore. Ma se non ascolterete il mio comando
di santificare t;l giorno di -sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli
entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabqto, io accenderò un fuoco
alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà»
. (17, 14-27). .
! . .
Geremia parla dell'unico vero medico che può sanare (Girolamo). Poiché è eterna-
mente buono, può guarire anche chi è cattivo (Agostino). Quindi, non stanchiamoci di
seguirlo, poiché lui ci guarirà dalle fatiche e dai dolori di questo mondo (Ambrogio). Nes-<
suno si stanca di seguire Gesù (Qrigene). Dio veglia sui giusti e sugli ingiusti (Agostino).
Rendiamo grazie a Dio, che è nostro scudo e nostra corona (Girolamo), che ci protegge e
aiuta se. ogni giorno rifiutiamo il mondo (Giovanni Cassiano). Osservando il sabato, spe-
riamo nel riposo definitivo che ci verrà dato dalla misericordia di Dio (Lettera di Barnaba).
14
Guariscimi: Signore 16 (LXX) Non mi sono stancato di seguirti
Solo in Dio possiamo ·sperare Non stanchiamoci di seguire Gesù
Parla a colui che è l'unico vero medi- Io amo molto quei preti o diaco-
co: Guariscimi: Signore, e sarò sanato-_ Sal- ni che, quando si recano in qualche luo-
vami: Signore, e sarò salvo. Tu. sei il mio go, non sopportano assolutamente di sta-
vanto e la mia speranza (Ger 17, 14). : . re troppo a lungo lontani dal loro ufficio.
Girolamo, · Dice infatti il profeta: Non ho faticato a
Contro t' Pelagiani 2, 27 seguirti (Ger 17, 16 LXX). Ma chi può
provare fatica a seguire Gesù, poiché _egli
stesso dice: Venite a me tutti voi che sie-
Soltanto il Signore può renderci buo- te affaticati.e oppressl e io vi ristorerò (Mt
ni, guarirci e salvarci 11, 28)? Dunque, seguiamo sempre Gesù
senza desistere. Se lo seguiamo sempre,
Noi, fratelli, che siamo cattivi, abbia- non veniamo ·mai meno; infatti dà le for-
mo un Padre buono affinché non conti- ze a quelli che lo seguono. Perciò, quanto
nuiamo a restare sempre cattivi. Nessuno più sarai vicino alla forza, tanto più forte
che è cattivo fa buono un altro. Se nessu- sarai. Spesso, quando lo seguiamo, ci vie-
. no cattivo rende buono un altro, in qual· ne detto dagli avversari: Dov'è la pq,rola
modo uno cattivo farà buono se stesso? del Signore? Si compia (Ger .17, 15). Ma
Uno che è cattivo è reso buono solo da . poi non stanchiamoci di seguirlo, non la-
colui che è sempre buono. Guarisciml Si- sciamoci distogliere dal subdolo ostaco-
gnore, e io sarò guarito, è detto, salvami e lo di questa domanda. Si diceva così al
sarò salvo (Ger 17, 14). profçta quando veniva gettato in carce-.
Agostino, re, quando era sprofondato in una vora-;-.
Discorso 6( 2, 2 gine di fango: Dov'è la parola del Signore?
222 Geremia
Si compia (Ger 17, 15). Ma egli lo seguì si può pensare che indichi quel che noi
molto di più, e perciò raggiunse il pre- chiamiamo volgarmente giorno, che è
mio, ricevette la corona (cf. 1 Cor 9, 25; uguale per i buoni e per i cattivi. Qui si
Gc 1, 12). Infatti non provò fatica, poiché tratta di qualcosa di particolare; dicendo:
seguiva Gesù: Non c)è, infatti, fatica per Questo è i'! giorno che ha fatto, ci spinge a
Giacobbe né si vedrà dolore in Israele (Nm fissare l'attenzione su un giorno tutto spe-
23, 21 LXX). ciale. Qual è questo giorno per il quale ci
Ambrogio, vien detto: Rallegriamoci ed esultiamo in
Lettera 46 (M. 85), 2-3 esso (Sal 118, 24 = 117, 24 LXX)? Come
sarà, se non buono? Come, se non con-
cupiscibile, amabile, desiderabile, beati-
Seguire Gesù noh affatica ficante? Riferendosi ad esso il santo pro-
feta Geremia diceva: Non ho desiderato il
Ecco che. essi mi dicono: Dov)è la pa- giorno.degli uomini: tu lo sai (Ger 17, 16
rola del Signore? Che venga! Ma io non mi LXX).
sono stancato di seguirti (Ger 17, 15-16). Agostino,
Gesù ti dice: Prendi la tua croce e segui- Discorso 229/B, 1
mi (Mt 16, 24), e: Lascia tutto e seguimi
(Mt 19, 27; 9, 9; 8, 22), e: Colui che non
abbandonerà il padre e la madre e non mi Nostro -s cudo e nostra corona
seguirà, non è degno di essere mio disce-
polo (Mt 10, 31-38). Se tu divieni dun- Rendiamo grazie a Dio é lodiamolo, .
que tale ·da potere sempre seguire Gesù, affinché con la sua benèvolenza sia il no-
allora lo seguirai e finché lo segui, non te stro scudo e la nostra corona, e mai ci al-
ne stancherai, poiché non ci sarà travaglio lontaniamo da lui, ma seguendolo, dicia-
in Giacobbe né si vedrà dolore in Israele mo con-Geremia: Non mi sono stancato di
(Nm 23, 21), Non c'è fatica (cf. Is 40, 28) seguirti (Ger 17, 16 LXX). A lui la gloria
per chi segue Gesù; il solo fatto di seguir- nei secoli dei secoli. Amen.
lo toglie la fatica; per questo lui stesso di- Girolamo,
ce, affinché non. d affatichiamo più, noi Omelia sul Salmo 5
che eravamo startchi prima di cominciare
a seguirlo: Venite a .me voi tutti' che siete
affaticati e oppressi e io vi darò riposo (Mt La rinuncia al mondo
11, 28).
. Origene, Eben poca cosa che il monaco abbia
Omelie su Geremia·17, 6, 1 fatto il proposito di rinunciare al mondo
una volta, all'inizio della sua conversio-
ne, se poi non persiste nel rinnovare ogni
· I giorni propizi concessi dal Signore giorno quella rinuncia. Noi dobbiamo ri-
petere fino al termine della nostra vita le
: Ogni singolo giorno ha fatto il Signo- parole dcl profeta: Io non ho desiderato
re; anzi non solo ha fatto, ma continua a il giorno dell'uomo, tu lo sai (Ger 17, 16
fare; egli fa ogni singolo giorno .perché fa LXX). Anche il Signore nel Vangelo co'sì
sorgere zl suo sole sopra .i buoni e sopra i si espdme: Se qua!Cuno vuole venz're dietro
cattivi e piove sopra i giusti· e sopra gli in- a me, rinneghi se stesso, prenda la·sua 'croce
giusti (Mt 5, 45). Per questa ragione quan- e mi segua (Le 9, 23). · ·
to abbiamo sentito: Questo è il gJ;:Tno che Giovanni Cassiano, .
ha/atto (Sa! 118, 24 = 117, 24 Lxx), non Conferenze ai monaci 3, 24, 2
C'è speranza per Giuda se si pente (17, 14-27) 223
La parabola del vasaio richiama Israele al pentimento e alla speranza nella restaura-
zione (Efrem Siro). Se il vasaio può rifare qualcosa con l'argilla che si è rovinata, non potrà
forse farlo Dio con gli esseri umani? (Girolamo). Dio non ha abbandonato la sua creazione
rovinata dal peccato, ma l'ha rifatta (Metodio): Cristo è il vasaio èhe ha rimodellato la carne ·
deU'uomo grazie alla sua incarnazione e risurrezione (Rufino). E noi, se ~bbiamo peccato, ·
non dobbiamo disperare della nostra salvezza (Teodoreto), ma riprendere coraggio perché
Dio ci restaura con l'acqua del battesimo, modellandoci come argilla umida per darci la
forma che vuole per noi (Giovanni Crisostomo).
Se il peccatore si pente, Dio è-pronto a mutare la sua sentenza di condanna (Cesario di
Arles, Girolamo, Tertulliano). Dio non si pente, ma viene descritto come pronto a pentirsi.
Noi usiamo un linguaggio semplice con i bambini, così Dio ci parla come se fosse uno di noi
(Origene). Dio amava Israele, sua sposa, che però aveva altri amanti (Basilio di Cesarea), al
seguito di falsi maest# che calunniavano i santi, i profèti e persino nostro Signore (Girolamo).
12
· La bottega del vasaio do al tornio (Ger 18, 3) (una parola che i
LXX, ingannati dall'ambiguità, hanno tra-
Appello alla- conversione dotto con pietre, poiché1{lbanim significa,
con un·a pronuncia diversa, sia lo strumen-
Àlzatz: scendi alla casa del vasai~ e lì to, cioè il tornio del vasaio, . ~ia pietre). E
ascolterai le mie parole (Ger 18, 2). Propo- dice: Mentre stavo guardando nascere il
nendo l'esempio del vasaio che modifìca·a vaso dall'argilla, subito si è rovinato (cf.
suò piacimento la forma dell'argilla, Gere- Ger 18, 3) per l'azione della provvidenza
mia esorta gli Ebrei alla penitenza con una di Dio, affinché con il loro errore le ma-
speranza genuina, poiché, secondo la sua ni dell'. artigiano . mostrassero la parabola
volontà, Dio può facilmente mutare la lo- a loro insaputa. Nuovamente il vasaio che
ro situazione, togliendo le loro sofferenze aveva perduto il vaso di argilla mentre gi-
di allora per portarli a una grande felicità. rava il tornio, ne ha 'fatto un altro, come
Se però persisteranno nella loro cattiveria, gli pareva. E subito il Signore dice al.pro-
minaccia grandi disgrazie. feta: Se il vasaio ha questo potere di rifare
Efrem Siro, con la stessa argilla che era andata perdu-
Commento a Geremia 18, 1 ta, non potrò io fare altr~ttanto di voi, che,
per quanto sta a voi, sembrate perduti? E
per indicare il libero arbitr~o dice che anl
3 ·6 Come capita con ./a creta in mano . nuncia cose cattive alla gente o a un regno
al vasaio o ali' altro e poi cose buone. E non avviene
quel che aveva predetto, ma al contrario,
La parabole del vasaio se fanno penitenza dal male esce il bene,
·e dal bene cose cattive se, dopo gli impe-
Tutti i sensi raggiungono la ragione gni, sono tornati ai peccati. E lo diciamo,
e l'intelligenza; l'udito, I'olfatto, il gusto, non ,p erché Dio ignori che la gente o il re-
il tatto, ma la mente trattiene meglio ciò gno faranno una cosa o l'altra, ma perché
che 'si vede con gli occhi. Per questo moti- ha dotato l'uomo di volontà propria, af-
vo al profeta viene ordinato di andare dal finché riceva il premio o il castigo per me-
vasaio e ascoltare fi i precetti del Signo- rito proprio. Comunque, ciò che succede
re. E dice: Quando sono arrivato e sceso non è del tutto opera dell'uomo, ma cd~l
nella casa del vasaio, costui stava lavoran- la sua grazia, che ha donato per Ìfl:tero. E
Il vasaio e l'argt"lla (18, 1-23) 227
allora la libertà dell'arbitrio è limitata, af- la carne elevata a perfezione <lai patimenti,
finché in ogni cosa sovrasti la grazia del per mezzo della quale con la potenza del-
donatore (cf. 2 Cor 8, 7), secondo quan- la risurrezione aveva riparato il peccato del
to dice il profeta: Se il Signore non edifica primo creato; sì che anche l'apostolo <lice:
la casa, in vano hanno lavorato coloro che Insieme con lui ci ha risuscitato e insieme ci
t hanno edificata; Se il Signore non custodi- ha/atto sedere nei cieli (E/2, 6). InfattCegli
sce la ci~tà, invano veglia chi la custodisce ·era il vasaio che, come ci .ipsegna il profeta
(Sal 127, 1 = 126, 1 LXX). Non avviene Geremia, il vaso che gli era sfuggito di mano
ùifatti perché uno Vt(Ole o corre, ma per la e si era ·rotto, ·di nuovo lo tirò su con le sue
misericordia di Dio (Rm 9, 16). mani e lo plasmò di nuovo, come volle (Ger
· Girolamo, 18, 4). Cosl il corpo, ~he aveva assunto
Sei libri su Geremia 4, 2, 4-7 mortale e corruttibile, innalzato dalla pie-
tra del sepolcro e fatto immortale e incor-
ruttibile, egli ha voluto collocare non già in
terra ma in cielo e hlla destra del Padre.
La restaurazione del genere umano Rufino,
nella risurrezione di Cristo Spiegazione de{Credo 27
Il profeta Geremia ammonisce nel se-
guente passo: Io scesi alla casa del vasat'o
ed egli stava lavorando al tornio. Ma il vaso Non disperare deµa salvezza
che stava facendo con la creta si guastò tra · Dice: Non disperate. della salvezza.
le sue man~· quindi: di nuovo, fece con essa Infatti, anche se condanno un popolo e
un altro vaso, come a lui parve bene di far-
minaccio un castigo definitivo, se tuttavia
lo. Allora mi fu rivolta la parola del Signo-
vedo il loro pentimento, non infliggo il ca-
re in ·questi termini: Forse non posso fare
stigo, ma porgo la misericordia. E se inve-
con voz~ casa di Israele, come questo va:'ìaio?
Ecco, come la creta nelle mani del vasaio,
ce prometto abbondanza di beni, ma co-
storo abbracceranno il tnale, non compirò
così siete voi nelle mie mani (Ger 18, 3-6).
la promessa dei beni. Sapendolo quindi,
Osserv~ come, infatti, secondo quanto ho
detto, dopo la trasgressione dell'uomo. la · non rinunciate alle cose buone, ma offrite
grande mano non si accontentò di lasciare la penitenza e mieterete la salvezza.
· Teo<loreto,
la propria opera c9me un trofeo di vittoria
al maligno, che l'ha ingiustamente danneg- Su Geremia 4, 18
giata per ragioni di gelo~ia, ma "l'ha nuov~
mente rifusa e ridotta ad argilla, come un
vasaio che torna a foggiare un vaso per eli- Dio restaura il popolo che è perito
minarne tutte le deformità e gli schiaccia-
menti rimodellandolo e rifacendolo com- Quando parla di un:evento irrimedia-
pletamente dal principio ed eccellent~. bile non dice vasi di vasaio, ma vasi di ter-
Metodio, ra. Infatti, quando voleva indicare al profe-
Sulla risurrezione 1, 43, 5 - 44, 1 ta e ai Giudei che aveva destinato la città a
un evento irrimediabile, ordinò di prende-
re una brocca di terra, di spezzarla davan-'
ti al popolo e di dire: Così perirà la città e
Il corpo restaurato da Cristo sarà spezzata (Ger 19, 11). Quandò invece
'
Cristo ha collocato nel più alto dei cie- vuole offrire loro buone speranze, condu-
li alla destra del trono di Dio (cf. Eb l, 3) ce il profeta da un vasaio e non gli mostra
228 Geremia
. un vaso di terra, .r:na gli fa vedere un vaso sto a mutate la sentenza stabilita. Ascolta
di argilla che, mentre si trova n~e mani · ·il Sigt'lore stesso che promette al genere
del vasaio, cade a terra, e prosegue dicen- umano una speranza enorme per mezzo.
do: Se questo vasaio, dopo aver ripreso il va- del profeta. Dice: A un tratto dirò al popo- .
so caduto, lo restaurò, non potrò io molto lo che farò loro del male in contraccambio
_meglio raddrizzare voi caduti? (Ger 18, 6). per i loro peccati. Ma se faranno penitenza
A -n io è dunque possibile nop soltanto re- per le loro iniquità, anch'io mi pentirò del
staurare noi che siamo di argilla mediante male che avevo promesso di fare loro e non
il bagno di rigenerazione (cf. Tt 3, 5), ma, lo farò (Ger 18, 7-8 LXX). Fratelli, vedete
dopo aver ricevuto la forza dello spirito ed quanto grande sia la bontà del nostro Dio, ·
essere ricaduti, mediante una perfetta con- e chiedetevi se vorrebbe negare la miseri-
versione riportarci.allo stato primitivo. cordia colui che·desidera cambiare la sua
· Giovanni Crisostomo, sentenza pe~ la nostra conversione. Quin-
Catechesi Papadopoulos-Kerameus 1, 4 di, fratelli c·arissimi, convertiamoci, senza
rimandare il nostro mutamento all'ultimo
momento della nostra vita.
Dio è il vasaio Cesario di Arles,
Paolo, cosa dici? Devo forse sotto-
1, Sermone 109, 2
mettermi a Dio come l'argilla al vasaio?
Sì, dice (cf. Rm 9, 20-21). La distanza tra
Dio e l'uomo è infatti come quella tra l'ar- Dio castiga coloro che lo sfidano
gilla e il vasaio. Anzi, la distanza non è la
stessa, ma molto maggiore. Infatti; la natu- Puoi accusare Dio di aver mentito,
ra dell'argilla e del vasaio è la stessa, come poidié aveva detto per bocca di Giona:
si dice anche in Giobbe: Lasào in dispar- Ancora tre giorni e Nt'nive sarà distrutta
te coloro che abitano in case d'argilla, poi- (Gn 3, 4). Ma ti risponderà per·bocca di
chi anche noi siamo fatti dalla stessa argilla Geremia: Alla fine parlerò contro il popolo
(Gb 4, 19 LXX). Se l'uomo appare supe- e contro il regno, per sradicarlo, distrugger-
riore e più bello dell'argilla, la differenza lo e dùperderlo. Se quella gente si pen#rà
non sta nella diversità della natura, ma è del suo male, del. quale ho parlato contro di
stata prodotta dalla sapienza del crea~ore. loro, anch'io mi pentirò del male che ave-
Dopo tutto, non sei divers<:> dall'argilla. vo pensato di ·infliggere loro. E infine par-
Se rion mi credi, fatti convincere dalle ba- lerò del popolo _e del regno per edificarlo e
re e dalle urne funerarie. Se vai a visitare piantarlo. Se farà ciò che è cattivo ai miei
le tombe dei tuoi antenati, saprai che' co- occhi e non ascolterà la mia voce, anch'io
sì stanno le cose. Quindi, non c'è nessuna mi pentirò del bene che avevo detto che
differenza tra l'argilla e il vasaio. avrei/atto· (Ger 18, 7-10 LXX). Una.volta
Giovanni Crisostomo, ·Giona si è indignato di aver detto il falso
Omelie contro gli Anomei 2 dietro ordine di Dio, ma gli viene rimpro-
verato di non avere motivo di rattristarsi
perché preferiva aver detto il vero con una
78
~ Sradicare,. . demolire ' e.distruggere disgrazia p~r w1a moltitudine· innumere-
vole, piuttosto che aver mentito, ma per la
Misericordia di Dio per chLsi pen~e
loro salvezza.
Magari il peccatore ricorresse alla pe- ?.- . Girolamo,
nitenza con la rapidità con et.ii Dio è dispo- Contro i Pelagz'ani), 6
Il vasaio e f argilla (18, 1-23) 229
te dai mali della giustizia> per cui spetta al profeta Osea (Os 2> 19 = 2, 22-23 LXX).
giudice non meno degli altri. ( .. .) Perciò Lei invece ha amato gli estranei e, men-
quello che aveva deciso giustamente, de- . · tre io, suo sposo, sono in vita si comporta
cidendolo in modo non conforme al male> da adultera e non teme di darsi a un al-
lo aveva deciso secondo giustizia, non in tro uomo.
seguito alla malvagità. Chiamò però <<ma- Basilio di Cesarea>
le» la pena in sé, perché derivata dal male Lettera 46, 3
e dalla sofferen:ta che Ninivc aveva meri-
tato (cf. Gn 3-4).
Tertulliano>
Con'fro Marciane 2, 24> 4-6
18 Tramiamo insidie contro Geremia
Falsi maestri menzogneri
13
Chi ha mai udito cose simili? · Questo era allora il proposito degli
Ebrei contro Geremia (cioè contro il Si-
L'infedeltà di Israele gnore salvatore) ed è ora quello degli ereti-
ci contro i suoi servi: moltiplicare le calun-
Chi non si affliggerebbe di fron- nie e prevenire con le fou·o accuse i santi,
te a cose simili, dicendo: Come è diven- affinché non ·si consideri. la verità di cui
tatq, una prostituta la città fedele di Sian? questi parlano, ma le menzogne che essi
(Is 1> 21). Come il Signore non avrebbe stessi costruiscono. Si vantano infatti che
detto a qualcuno che ora cammina nello tra i loro sacerdoti> i loro sapienti e i loro
spirito di 9eremia: Hai visto àò che mi falsi profeti si trovano la Legge> il .consi-
ha fatto la vergine di Israele? (Ger 18, 13 glio e la parola di Dio, mentre la Scrittura
·LXX). Io mi ero .fidanzato con lei nella dice: La sapienza non entrerà in un'anima
fede e nell'integrità, nella giustizia e nel perversa (Sap 1, 4; ·cf. Ger 18> 18).
diritto, nella misericordia e nella compas- , · Girolamo>
sione, come le avevo promesso trarpite il Sei libri su Geremia 4> 8, 2
ISRAELE SARÀ SPEZZATO IN BRICIOLE
3
Io manderò su questo luogo una .(Eb 12, 6-7). Risulta dunque che, talvol-
sventura ta, nelle Scritture, il termine «male» viene
adoperato comunemente al posto del ter-
Le afflizioni sono per il nostro bene mine «afflizione», così come -è detto: Dio
si pentì del male che aveva annunciato che
TalVolta la Scrittura divina adopera avrebbe fatto loro e non lo fece (Gn 3, 1O),
il termine «mali» con un significato im- e di nuovo: Tu sei pietoso e misericordioso,
proprio al posto del termine «afflizioni», e incli'ne a pentir# del male che tu fai (Gl
e questo non perché, secondo la natura, 2, 13 LXX), vale a dire in rapporto alle tri-
le afflizioni siano realmente dei mali, ma bolazioni e alle pene che sei indotto a in-
perché sono considerate come mali da co- viarci per colpa dei nostri peccati. Un al-
loro ai quali sono inviate per la loro utili- tro profeta, ben sapendo che queste pene
tà. La parola di Dio, infatti, allorché si ri- per alcuni sono utili, non certo per ostaco-
volge ~gli uomini, necessariamente ricorre · lare la loro salvezza, ma per favorirla, co-
al linguaggio e ai sentimenti propri degli s) pregm Aggiungi loro dei malz: Signore,
· uomini. Infatti, il taglio del ferro e il bru- aggiungi dei mali ai superbi della terra (ls
ciore del fuoco, destinati a sanare le ·pia- · 26, 15 LXX). Anche il Signore si esprime
ghe di coloro che hanno delle .ulcere, sono così: Ecco che io invierò su di essi dei mali
decisi a ragione dal medico, ma da colo- (Ger 11, 11 LXX), vale a dire dolori e ·.de-
ro che li subiscono sono ritenuti come un vastazioni, per i quali,.sal1:1tarmente puniti
male. Al cavallo non è gradito lo spe1·one, nel tempo presente, siano indotti a ritor-
cosl come al péccatorc non torna gradi- nare rapidamente a me, che essi disprezza-
ta la correzione. Ugualmente tutti gli in- rono nel tempo della loro prosperità. Ne .
terventi correttivi sembrano sul momento risulta pertanto che noi non potremo de-
amari per coloro che vengono richiamati finirli veri mali: infatti, per molti uomini
al dovere, e lo conferma anche l'Apostolo: ·essi tornano di pro.fitto al bene e creano
Ogni correzione non sembra, sul momento, motivi di eterna gioia. E allora, allo sco-
un motivo di gioia, ma di amarezza; in se- po di ritornare alla questione che ci siamo
guito, però, per coloro che sono stati eser- proposti, quelli che vengono ritenuti mali
citati cosz: la correzione arreca un frutto di dai nostri nemici oppure da qualsiasi altra
. giustizia, fatto tutto di pace (Eh 1~, 11). E causa, non devono essere considerati co-
ancora: Il Signore ama coloro che egli cor- me mali, ma come prove per se stesse in-
regge, e castiga ogni figlio da lui accolto. differenti. Queste prove non saranno qua~
Quale è il figlio che il padre non corregge? li le reputa colui che le infligge, in preda
Israele sarà spezzato in briciole (19, 1-15) 233
come si trova alla furia del suo animo, ma zi ai tuoi peccati, non trattenerla tu. Con-
quali le considera colui che deve sostener- vertiti per punire .i tuoi p.eccati, perché i
le. Perciò, quando viene inferta la rnorte a peccati non possorio ·restare ill1puniti. Do-
un uomo santo, non si deve pensare che vrai essere punito, o da te stesso oppure
gli sia stato inferto un male, quanto piut- da lui; n9n ti risparmiare, affinché egli ti ·
tosto una prova per sé indifferen~e. E al- perdoni.
lora la morte per il peccatore si rlduce a _ Agostino,
un male, ma per il giusto si risolve in una . Esposizioni sui Salmi 44, 18
quiete e in una liberazione dai mali. Infat- \
ti~ la morte è un riphso per l'uomo, le cui
vie sono nascoste (Gb 3, 23 LXX). Ne con- Vasi di ira nella Chiesa
segue che l'uomo giusto non riceve dalla
morte alcun danno, in quanto non subi- L'apostolo conosce vasi di ira prepa-
sce nulla di imprevisto, ma quello solo che rati per la perdizione, anche per far cono-
gli sarebbe ~ccaduto per.necessità dina- scere la ricchezza della sua gloria sui vasi
tura; la perfidia dèl suo nemico .non rag- di misericordia· (Rm 9, 22-23). L'Apostolo
giunse il suo fine senza assegnargli il pre- ha diviso tutti gli uomini in due catego-
mio della vita eterna: il debito della morte rie, dic~ndo che gli uni sono vasi di mise-
umana, che per una legge inesorabile tutti . rz'cordia, gli altri vasi' di ira. Ha· chia~ato
dobbiamo assolvere, lo pagò con il frut- per esempio il·faraone e gli-Egiziani vasi
to abbondantissimo delle sue sofferenze e di i'ra e, per contro, ha chiamato se stes-
con la ricompensa di 'una rimunerazione so, che per primo ha ottenuto mt'sericordta
supe11ore. (cf. 2 Cor 4, 1), e quelli che un tempo tra
Giovanni Cassiano, i Giudei e le genti hanno creduto, vasi di
Conferenze ai monaci 1, 6, 6 misericordia. Ci sono dunque nel tesoro di
Dio vasi di fra; è scritto infatti: Ha aperto
il Signore il suo tesoro e ha estratto i vasi
della sua ira (Ger 27, 25). Qual è questo
11
Spezzerò questo popolo e·questa cit- tesoro del Signore nel quale si trovano i va-
tà si dell'ira? (... ) Dirò con franchezza che il
tesoro del Signore è la sua Chiesa e in que-
La minaccia ·delle calamità è un invi- sto tesoro, cioè la Chiesa, si nascondono
to alla confession e spesso degli uomini che sono vasi di ira.
Verrà dunque un tempo nel quale aprirà il
Scettro di rettitudine è lo scettro del Signore·il suo tesoro, la Chiesa; ora infatti
tuo regno. Hai amato la giustizia e odiato è chiusa la Chiesa e i vasi di ira coabitano
l'iniquità (Sal 45, 8 = 44, 8 LXX). Osser- con i vasi di misericordia e la paglia con il
và lo scettro di rettitudine: Hai amato la frumento (cf. Mt 3, 12) e i pesci da perde-
giustizia e odiato l'iniquità. Avvicinati a re e rigettare sono raccolti in un'unica rete
questo scettro, sia Cristo re per te: ti reg- insieme ai pesci buoni (cf. Mt 13, 47-48).
ga questa verga se non vuoi che ti spezzi. Quando Dio aprirà la sua Chiesa nel tem-
Perché quello scettro è ferreo, inflessibile. po del giudizio e ne farà usct're i vasi della
E che èosa è'detto di esso? Li reggerai' con sua ira, uno che è un vaso di misericordia
verga ferrea, e come vasi di argilla li' strito- dirà forse dei vasi di ira che escono: Sono
lerai, (Sal 2, 9). Alcuni regge, altri stritola: usciti da no~ perché non erano dei nostri;
regge gli spirituali, stritola i carnali. ( ... ) se infatti fossero stati dei nostri sarebbero
Griderebbe tanto che ti ferirà se volesse rimasti con no~· ma per questo sono usciti
ferirti? Se egli trattiene la sua mano dinan- da noi: perché fosse manifesto che non era-
234 Geremia
no tutti dei nostri (1 Gv 2, 19). (. .. )Al di ( ... ) Colui che resta al di fuori della Chie-
fuori del tesoro i vasi che peccano non so- sa non può nem~eno essere detto vaso di
ho vasi ·di ira ma sono qualcosa di meno ira~ bensì vaso riservato per qualche altra
dei vasi di ira, poiché sono quei servi che cosa.
ignorano la volontà del loro Signore e non Origene, ·
compiono la sua v,olontà (Le 12, 47-48). Omelie su Geremia 50, 3
I
GEREMIA SI SENTE INGANNATO DA DIO
l
Pascu~ · figlio di lmmer, sacerdote e sovrintendente-capo del tempio del
Signore, udì Geremia profetizzare queste cose, Pascur ordinò di fustigare il
profeta Geremia e quindi lò fece metteré ai ceppi.nella prigione che si trova-
va presso la porta superiore di Beniamino, nel tempio del Signore. Il giorno
dopo, quando Pascur lo fece liberare dai ceppi~ Geremia gli disse: «Il Signore
non ti chiama più Pascur, ma Terrore altintorno. Perché così dice il Signo-
re:· Ecco, io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi .cari,· essi cadranno per la
spada ·dei loro nemici davanti ai tuoi occhi. Consegnerò tutti gli abita,nti di
·Giuda in mano al re di'Babilonia, il quale li deporterà e li ucciderà di spada.
Consegnerò tutte le ricchezze di questa città e i suoi prodotti, tutti gli oggetti
preziosi e i tesori dei re di Giuda in "!ano ai loro nemici: i quali' li sacchegge-
ranno e li prenderanno e li porteranno a Babilonia. Tu, Pascur, e tutti quelli
della tua casa andrete in schiavitù; andrai a Bab,ilonia, là morirai e là sarai
sepolto, tu e tutti i tuoi cari: ai quali hai profetizzato tante menzogne». .
Sembra strano eh~ Dio possa ingannare. Ma il suo inganno è come quello di un genitore
con un figlio indocile o come quello di un m~dico· per un paziente riluttante. L'inganno di
Dio è diverso da quello del serpente', poiché è per il nostro bene; ·è un mistero che non riu-
sciamo a capire, per.ché Dio non inganna come noi. Dio ha ingannato Geremia, il quale non
voleva condannare Gerusalemme associandolo al calice dell'ira destjnato alle nazioni (Orige-
nc). Geremia è anche convinto che Dio l'abbia ingannato poiché l'esilio profetizzato non si
era avverato subito e avrebbe preferito tacere. Ma non poteva, perché la parola di Dio bru-
ciava in lui (Girolamo), anche se, per la sµa debolezza, avrebbe preferito rimanere in silen-
zio (Giovanni Crisostomo, Origene). Coloro che erano malati nello spirito hanno respinto
Geremia si sente ingannato da Dio (20, 1-18) 237
Geremia, loro medico, perché non volevano essere guariti da lui (Origene). La parola di Dio
che bruciava in Geremia era lo Spirito Santo, un amore divino che penetrava fino alle ossa.
Lo Spirito assedia come un torrente ·o una fiamma il profeta (Ambrogio), consapevole che
presto incontrerà la presenza della gloria di Dio (Isacco di Ninive). Perciò la Scrittura chiede
di non spegnere il fuoco dello Spirito .Santo (Atanasio). I giusti devono credere che. Dio è
giusto (Girolamo). Dio è pronto a salvare coloro che si pentono (Clemente Alessandrino).
L'amore di Dio ci salva dalla sua ira (Agostino). I santi desiderano la vita .f utura (Ambrogio).
!
7
Mi hai sedotto, Signore Inghiottire-con il miele un.medicina:.
le amaro
Come fossimo bambini
Forse succede come a un padre che
Ma come mai il profeta dice: Mi hai ha un figlio ancora·infante e vuole ingan-
sedotto, Signore, e sono stato sedott9 (Ger narlo per il suo bene, poiché il fanciullo
· 20, 7)? Dio seduce? Come potrò dispensa- non può ricevere alcun beneficio se non
re questa parola? Sono smarrito. Se grazie viene ingannato; o come a un medico che
a -D io e al suo Verbo vedo in essa qualco- . si adopera per ingannare il malato, poi-
sa, ciò che sarà detto ha bisogno di un'ec- ché .questi non può esse.çe curato se non
cellente disp.ensazione. (. .. ) Basta solo fa- ricev~ parole di inganno.' Così fa anche il
. re un esempio utile per questo problema. Dio dell'univèrso, la cui intenzione è di
Ai bambini parliamo trattandoli da bam- beneficare il genere umano. Dica pure il
bini,.non parliamo come con gli adulti, ma medico al malato: «Bisogna farti un' am-
parliamo loro come a bambini che hanno putazione, bisogna farti una cauterizza-
bisogno di essere educati; e seduciamo i zione, bisogna che tu subisca altre soffe-
bambini impaurendoli, perché desistano renze più dure», quello non vi si presterà
dalla indisciplina comune fra i bambini, e mai. Ma talvolta il medico dice un'altra
impauriamo i bambini dicendo parole di .cosa mentre ha nascosto sotto la spugna
seduzione a motivo delle caratteristiche il bisturi che taglia, il ferro che disgiunge;
fondamentali ddl'infanzia, per intimorirli oppure ancora nasconde, per così dire,
attraverso la seduzione, perché frequenti- sotto il miele, la sostanza amara e il far-
no dei maestri, perché promettano di fa- maco sgradevole, volendo non danneg-
re ci_ò che contribuisce al progresso . dei. giare bensì guarire il paziente. Di tali far-
fanciulli. Tutti siamo bambini per Dio e maci è tutta piena la divina Scrittura: ce
abbiamo bisogno di essere guidati come ne sono di piacevoli, che sono nascosti;
bambini; per questo Dio, risparmiandoci ce ne sono di amari, che sono pure nà-
(cf. 2 Cor 1, 23), ci seduce; e se non ci ac- scosti. Se vedi un padre che minaccia suo
corgiamo <lella seduzione prima del tem- figlio come se lo odiasse e gli dice cose
po, lo fa affinché noi siamo istruiti non co- terribili e non mostra alcun amore pat.e r-
me persone che hanno superato l'infanzia no, ma nasconde lamore che ha per suo
e non attraverso la seduzione, bensì me- figlio, vedrai che cerca di ingannare l'in-
diante i fatti. Il fanciullo è condotto al ti- fante, perché non gi_ova al figlio sapere
more in un modo; in altro modo invece vi l'amore del padre, il suo tenero impulso:
è condotto chi è avanzato in età e ha supe- ne sarebbe indebolito infatti e non edu-
rato l'infanzia.
I
cato. Perciò nasconde la dolcezza dell'a-
Origene, more pater.qo .m ostrando invece l'amaro
Omelie su Geremia 19, 15, 2-3 della minaccia. Qualcosa del. gene1:e fa·
238 Geremia
31
Questa tradizione risalir~bbe al figlio di un rabbino diventato cristiano.
240 Geremia
medici, dice: Non ho fatto del bene (Ger L'amore ·è come un fuoco inviato da
15, 10 LXX). . Cristo ·
Origene,
Omelz'e su Geremia 14, 2 Cristo, che amava Mosè, gli apparve
nel fuoco (cf. Es 3, 2-4), e Geremia, che
aveva dentro di sé il dono dell'amore di
Dio, dic~va: E e'era un fuoco ardente nelle·
Il .cedimento
. di Geremia mie ossa e io mi sono dissolto da ogni parte
e non
potevo sopportare (Ger 20, 9 LXX).
· Geremia, avendo subito molte pro-
Buono è.dunque l'amore che ha ali di fuo-
ve, ne è rimasto scÒraggiato e, quando è
. co ardente, che vola per il petto e il cuo-
stato rimproverato, ha detto: Non pro-
re dei santi e brucia tutto quello che e' è di
fetizzerò, né menzionerò il nome del Si-
materiale e di terreno, mentre mette alla
gnore (Ger 20, 9). E Dàvide si lamenta
prova tutto ciò che è puro e migliora con
molto dei rimproveri. E, dopo molte al-
tre cose, Is~ia esorta in mèrito: Non te-
il suo fuoco tutto ciò che tocca. Questo
fuoco ha mandato in terra il Signore Gesù
mete gli insulti degli uomini:· non lascz'a- (cf. Le 12, 49): da allora è brillata la fede, ·
tevi vincere dalla loro cattiveria (Is 51, 7).
si è accesa la devozione, si è illuminata la
E ancora, Cristo ai suoi discepoli: Quan-
carità, risplendette la giustizia.
do diranno, mentendo, ogni sorta di male
Ambrogio,
contro di vo~ rallegratevi ed es'?tltate, per-
Isacco o l'anima 8, 77
ché, gra1.zde è la vostra ricompensa nei cieli
(Mt5, 11-12).
Giovanni Crisostomo,
Com.mento alla II Corinzi 12, 3 La presenza di Dio è come un fuo~
co ardente
L'unigenz'to Figlio di Dio (éf. Gv
Il fuoco interiore di Geremia 1, 18) espone i segreti di Dio che devono
poi essere rivelati faccia a faccia. Ora, tut-
Credo che non possiamo ignorare · tavia, in parte e in enigma (cf. 1Cor13, 12)
nemmeno questo fuoco, quando leggia- li fa conoscere a quelli che ne giudica de-
mo che il Signore Gesù battezza in Spi- · gni e, nello stesso tempo, effonde dal suo
rito Santo e fuoco, come disse Giovanni Spirito e ·dal suo volto, a guisa di torren-
nel Vangelo (cf. Gv 1, 33; Le 3, 16). Giu- te, lo splendore della sua luce, sicché, il-·
stamente veniva consumata la vittim·a, . luminato da essa l'intelletto, dice: E nelle
perché era in riparazione dei peccati. Ma mie ossa e'era un fuoco fiammeggiante e so-
quel il.loco era l'immagine dello Spirito no stato dissolto da ogni' parte e non posso ,
Santo che doveva scendere dopo l' ascen- sopportarlo (Ger 20, 9). E Davide: Dal tuo
sione del Signore (cf. At 2, 4-5) e rimette- volto proceda il mio giudizio (Sal 17, 2 =
re i peccati di tutti, egli che, come fuoco, 16, 2 LXX) .
infiamma l'animo e la mente fedele. Perciò Ambrogio,
Geremia, ricevuto lo Spirito, dicè: Nel mio . Lettera 29 (M. 43 ), 15
cuore si trpva come un fuoco ardente che
fiammeggia nelle mie ossa, e io da ogni par-
te sono fiaccato e non posso resistere (Ger
20, 9).
Divorato dalla passione profetica
Ambrogio, Questi giganti non seguono la via re-
I doveri 3, 18, 103 gale come gli altri, ma scelgono scorciatoie
!
242 Geremia
sulle quali si affrefrano con. gloria alle di- sce il conte~uto dei cuori. Perciò Gesù, il
more celesti. Infatti, questa speranza li il- quale conosceva i pensieri degli uomini
lumina come un fuoco, tanto che non pos- (cf. Le 6, 8) non, come pensano alcuni, per
sono abbandonare la loro corsa incessante un'arte acqµisita, ma per natura, è Dio. Ed
e impetuosa, mossi dalla loro gioia. E in è ciò che risuona nei salmi: Al tuo cospet- ·
loro avviene ciò che ha detto il beato Ge- to non sarà giustificato nessun essere viven-
remia: Ho detto: Non lo ricorderò né pro- .te (Sal 143, 2 = 142, 2 LXX). Se chi è' vivo
nuncerò il suo nome. E nel mio cuore c'era non è giustificato dalle virtù, tanto meno
un fuoco ardente che giungeva fino alle mie colui cqe è morto a causa dei peccati! Tut-
ossa (Ger 20, 9). Cosi agisce il ricordo di . tavia, sapendo· che ha Dio come difenso-
Dio nei cuori di coloro che sono ubriachi re, .il giusto~ sia pure con l'impazienza del-
per 1a speranza delle sue promesse. la fragilità umana, desidera vedere ora ciò .
Isacco di Ninive, che sa che verrà. E Dio gli ha rivelato la
Omelie ascetiche 71 sua causa, dicendo altrove: La vendetta mi
. appartiene. Io. ricambierò, dice il Signore
(Rm 12, 19; Eb 10, 30). Felice è quindi la
, Non spegnete lo Spirito cosci~nza alla.quale è stata rivelata la cau-
sa del Signore, come dicè l'Apostolo: Tut-
Rimarremo p~rtecipi di Cristo, se con- to ciò che si manifesta, è luce (E/5, 13).
1
8
La via della vita e la via della morte stra, porgigli anche l'altra (Mt 5, 39; Le
6, 29) e sarai perfetto. Se qualcuno ti co-
Vita e morte stringe a perco.r rere un miglio, fanne due
con lui (Mt 5, 41). Se qualcuno ti toglie
Due sono le vie, una della vita e una il' mantello, dagli anche la tunica (cf. Mt
della morte (cf. Ger 21, 8), ma c'è una 5, 40; Le 6, 29). Se qualcuno prende del
grande differenza tra le due vie32 • Dun- tuo, non reclamarlo, perché non puoi far-
que, la via della vita è questa, primo:· Ame- lo. Da' a chi ti chiede e non chiederlo in-
rai Dio che ti ha creato; secondo: il pros- dietro (cf. Le 6, 30). Infatti, il Padre vuole
simo tuo come te stesso (cf. Lv 19, 18; Mt che tutti siano fatti partecipi dei suoi beni. ·
22, 37.39; Mc 12, 30-31); tutto ciò che Beato colui che dona secondo il coman-
non vuoi sia fatto a te, anche tu non far- damento, poich~ è irreprensibile. Guai a
lo all'altro (cf. Mt 7; 12; Le 6, 31)33 • L'in- chi riceve! Se infatti uno riceve avendo-
segnamento derivante da queste parole è ne necessità, s~rà senza colpa, ma se non
questo: Benedite coloro che vi maledico- è nel bisogno dovrà rendere conto perché
no e pregate per i vostri nemici, digiuna- e in vista di che cosa ha preso l' elemosi-
te per coloro che vi maledicono e pregate na. Messo in prigione, sarà interrogato
per i vostri"'nemici, digiunate per coloro su quanto ha fatto e _non s~rà liberato fin-
che vi perseguitano (cf. Mt 5, 44). Infatti, ché non restituirà fino all'ultimo centesi-
quale merito avrete se amate quelli che vi mo (cf. Mt 5, 26).· Anche altre cose sono
amano? Non fanno lo stesso anche i paga- state dette a questo riguardo: «Si bagni di
ni? Voi invece amate coloro che vi odiano sudore l'elemosina nelle tue .mani :finché
(cf. Mt 5, 44-47; Le 6, 27-35) e non avrete tu sappia a chi la devi fare». (. .. ) La via
nemici (cf. 1 Pt 3, 13 ). Sta' lont.ano dalle della morte è questa. An:titutto è cattiva
passioni carnali e corporali (cf. 1 Pt 2, 11). e piena di maledizione: omicidi, adultèri,
Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia de- voluttà, fornicazioni, furti, idolatrie, ma-
32
Il tema deJle «due vie» è diffuso nei primi scritti cristiani. In particolare lo si. trova, anche
nella Lettera di Barnaba, 18-21. Nel IV secolo, le Costituzioni apostoliche, 7,.riprendono largamente .l a
Didaché. ·
33
· Si tratta della cosiddetta «regola d'oro».
246 Geremia
·-
gie, incantesimi, rapine, false testimonian- sensato e dal peccato. Io invece sono di car-
ze, ipocrisie, doppiezza di cuore, inganno, ne, venduto schiavo al peccato (Rm 7, 14).
superbia, malvagità, arroganza, avarizia; Infatti, io sono di carne e lasciato. libero
turpiloquio, gelosia, insolenza, orgoglio, " di agire secondo la mia volontà, tra il be-
ostentazione, spavalderia. Costoro perse- ne e il male, in modo che sia in mio pote- ·
guitano i buoni, odiano la verità, amano il re scegliere ciò che voglio, come sta detto:
falso, non conoscono il premio della giu- Io pongo oggi davanti a te la vita e la morte
stizia, non aderiscono al bene, né al.retto (Dt 30, 15; Ger 21, 8), avendo acconsenti-
giudizio, hanno cura non del bene, ma del to ·a disobbedire alla legge spirituale, cioè
male. Da. costoro sono lontane la calma e al precetto, e avendo obbedito ali~ legge
la pazienza, poiché amano le cose vane, materi~le, cioè al consiglio.del serpente, a
perseguono il guadagno, senza avere mi- causa di questa scelta io mi sono vendu-
sericordia del povero, essendo indiffel'en- to schiavo del peccato al diavolo. E pertan-
ti verso chi è oppresso, non curandosi del to, dopo avermi cinto di assedio, il male si
loro creatore. Omicidi dei figli, sopprimo- stabilisce, fissa la sua dimora e vive nella
no con l'aborto una creatùra di Dia, re- mia carne, come in un favo d'ape il fuco
spingono chi è nel bisogno, opprimono il che spesso svolazza intorno a esso e ronza.
tribolato, difendono i ricchi, giudici ingiu- · Dal momento che ho rifiutato i(precetto,
sti dei poveri, peccatori in tutto; state lon- fu imposta su di me la pqnizione di essere
tani, figli, da tutti costoro. Vedi che nessu- venduto al male.
no ti distolga da questa via (cf. Mt 24, 4) Metodio,
della dottrina, perché non insegna come Sulla risurrezione 2, 2, 6-7
vuole Dio. Se infatti potrai portare tutto
il giogo del Signore, sarai perfetto. Se non
potrai, cerca di fare ciò che puoi. Riguar- Preghiera per la pace
do agli alimenti, prendi ciò che puoi. Ma
astieniti risolutamente dalle vivande offer- Tri hai reso visibile l'eterna costitu-
te agli idoli (cf. At 15, 20.29; 1 Cor 7, 4). Si zione del mondo attraverso le tue ope-
tratta infatti di un culto reso a dèi morti. re; tu, Signore, hai creato la terra, fedele
Didaché 1-6 per tutte le gener~zioni, giusto nei giudizi,
mirabile nella .forza e nella magnificenza,
saggio nel creare e intelligente nel colloca-
· La caduta è opera del diavo~o re le realtà create, buono nelle cose visibi-
li e benevolo verso coloro che con.fidano
Il precetto di Dio non è .stato il .moti- in te, misericordioso e compassionevole
vo per cui sono stato sottoposto alla cor- (cf. Gl 2, 13 ), perdona le. nostre iniquità e
ruzione o marchiato dal sigillo della di- ingiustizie, le cadute e le negligen~e. Non
struzione.· È stato il diavolo, affinché si prendere in considerazione i peccati dei
.manifestasse come colui che mi aveva pro- tuoi servi e dellè tue serve, ma purificaci
curato jl male per mezzo del bene, perché con la purificazione della tua verità e diri-
l'inventore e l'artefice del peccato divenis- gi i nostri passi nella santità del cuore (cf.
se estremamente peccaminoso e, dimo- 1 Re 9, 4 = 3 Re 9, 4 LXX; Sai 40, 2 = 3 9, 3
strato come tale, fosse separato dal bene; LXX) e verso ciò che è bello e gradito agli
lui che governa l'opposizione al precetto occhi tuoi (cf. Dt 13, 18) e dei nostri capi.
· di bio. Sappiamo infatti che la legge è spiri- Sl, Signore, fa' rz5plendere il tuo volto su
tuale (Rm 7, 14) e pertanto non può essere di noi (Sai 67, 2 = 66, 2 LXX) per il be- '
causa di danno per nessuno; le cose spi- ne. della pace, per'protegget:ci con Ia tua
. rituali risiedono lontane dal desiderio in- mano potente (Nm 6, 25-26; Ger 21, 10;
· Giuda i( ribelle combattuto da Dio (21, _1-14) 247
Gen 50, 20; Es 6, l; Dt 4, 34; Ger 32, 21 = me l'hai concessa ai nostri padri, quando
39, 21 LXX; Ez 20, 33-34) ed essere libe- ti invocavano santamente 'nella fede e nel-
rati da ogni peccato con il tuo braccio al- la verità (cf. 1 Tm 2, 7), rendici sottomes-
tissimo e salvarci da coloro che ci odiano si al tuo nome onnipotente e.cl eccelso, ai
ingiustamente. Concedi la concordia e la nostri capi e alle nostre guide sulla terra.
pace a noi e a tutti coloro che abitano sulla Clemente Romano,
terra (cf. Sal 145, 18 = 144, 18 LXX), co- Lettera alla Chiesa di Corinto 60, 1-4
,·' .
PREPARATEVI: L'ESILIO È IMMINENTE
\ ,_
farà più ritorno} ma morirà nel luogo dove lo condurranno prigioniero e non
rivedrà più questa terra».
Per questo così dice il Signore su Ioiakzm} figlio di Giosia} re di· Giuda:
Geremia piange per l'empietà del popolo di Giuda che non si pente (Teodoreto), per-
ché sarà esiliato (Girolamo). Se si fossero pentiti delle loro opere e dell'edificare case nell'in-
giustizia (Ambrogio), avrebbero capito che non si sarebbero salvati soltanto per essere di-
scendenti di Giuda (Teodoreto). La loro colpevole ostinazion~ li rende simili alla spazzatura
(Clemente Alessandrino). Ma anche in, quella loro condizione possono rialzarsi se il lo~o
fondamento è Cristo (Origene).
6
Gàlaad e il Libano Gàlaad nella terra d'Israele. Ma sono del
parere che il palazzo regale sia comparato
L'empietà degli abitanti di Gàlaad al luogo del Libano, per lempietà che vi
hanno osato. E per questo motivo minac-
Con Libano designa Gerusalemme cia la loro distruzione totale.
e chiama <;àlaad il palazzo regale di Ge- Teodoreto,
rusalemmè. C'è un luogo nel Libano che Su Geremia 5, 22
ha questo nome. Esiste anche un altro
Preparatevi·: l'esilio è imminente (22, 1-30) 251
10
Non piangete sul morto di Dio, l'edificio di Dio (1 Cor 3, 9). Ag-
giunge anche che Nessuno può porre un
I motivi del pianto altro fondamento tranne quello che esiste,
il quale è Cristo Gesù. Se però qualcuno
· Geremi~ piange per il popolo che edifica (1 Cor 3, 11-12), ecc. Quindi, co-
non si dà alla penitenza. Dice: Chi potrà ·lui che crede ha Cristo Gesù come fon-
mutare la mia testa in acqua e i miei occhi damento grazie a chi gli~lo·· ha insegnato.
in una fontana di lacrime per poter piange- Si può edificare bene, sull'oro delle dot-
re giorno e notte su questo popolo? (Ger trine _della verità, sull'argento della paro-
9, 1). Ma perché si llamenta e versa lacri- la salvifica, sulle pietre preziose delle vir-
me? Ce lo spiega nel passo che segue: Non tù. Ma colui che edifica male in Gesù ciò
piangete il morto e non lamentatevi per lui. che è cattivo, cioè legno, fieno, paglia (cf.
Date in lacrime e gemiti per chi se ne va e 1 Cor 3, 1.2), come non sarà empio? A lui
poi non ritorna più (Ger 22, 10). si riferisce il passo: Guai a colui che edi-
Girolamo, fica la sua casa, ma non .lo fa con giustil.ia
Lettera 122', 10 · (Ger 22, 13). Colui che erige un edificio
alto, ma non secondo la parola e la verità
di Dio, non ne costruisce la parte superio-
13
Guai a chi costruisce la sua casa sen- re con giudizio. Considera allo stesso mo-
za giustizia do coloro che insegnano la verità oppure
la falsa conoscenza. Parimenti, Paolo edi-
Edificare con giustizia fica la Chiesa come una casa con giustizia,
Non fabbricano questa casa i lussu- ma lascia che Timoteo, Luca e altri còine
riosi che abitano palazzi dai soffitti a cas- loro aggiungaqo i piani alti con giudizio.
settoni e si dilettano dell'argento cesellato . Origene,
(cf. Ag 1, 4). Per essi, infatti, sa di miseria Frammenti su Geremia 12
il semplice argento, così come la dimora
di un'abitazione senza sfarzo. Rendono.si-
nuoso l'andamento delle case, e con suc-
cessive aggiunte le ampliano congiungendo 24 ·25 L'essere figlio di Ioiakt'm non darà
casa a ca,'ìa (cf. Is 5, 8) ·e villa a villa. Scava- la salvezza a Conìa
no la terra, così che anche questo elemento
cede il posto alle loro dimore e, come se ne Non.vantare la virtù degli antenati
fossero figli, cercano riparo nel suo ventre
e si nascondono nel suo grembo. Costoro Non avendo 'imitato la pietà degli an-
sono senza dubbio quelli di cùi Geremia tenati, si sono vantati della loro parente-
dice: Guai a coloro che costruiscono le loro la, ·p arlando di Abramo, e di Isacco e di
case senza giustizia! (Ger22, 13 LXX). Chi Israele, e di Davide e di Ezechia e di Gio-
infatti costruisce con giustizia, non costru- sia, uomini che si sono distinti per virtù.
isce sulle cose ter.rene, ma su quelle celesti. Per questo motivo il Dio di tutto respinge
Ambrogio, l'arroganza di Ieconìa dicendo: Anche se
Lettera 12 (M. 30), 4 ci fosse un anello e venisse posto nella tua
mano destra, lo strapperò da lì e lo conse-
gnerò ai nemici (Ger 22, 24). Quindi, non
si vanti della virtù degli antenati colui che
Cristo è il nostro fondamento
non la imita.
L'apostolo ha indicato la casa edifi- Teodoreto,
cata con giustizia dicendo: Siete il campo Su Geremia 5, 22
252 Geremia
29·30 Ascolta la parola del Signore! di eletto. Geremia spiega che la Scrittura
·chiama terra gli insensati e i disubbidien-
Peccatori ed eletti ti, dicendo contro Ioiakìm e i suoi fratelli:
O terra, terra, ascolta la parola del Signore.
Colui che è nell'errore è suscettibile Scrivi che quest1uomo è un uomo messo al
di peccato, è terra e cenere (cf. Gen 18, 27; bando (Ger 22, 29-30 LXX).
Sir 17, 32).·Colui invece che si mantiene ·· Clemente Alessandrino,
a
nella conoscenza, somigliando Dio per Stromati4, 26, 168, 2-3
quanto possibile, è già spirituale e quin- I
IL GERMOGLIO GIUSTO
«Guai ai pastori che fanno perz"re e disperdono il gregge del mio pascolo.
Oracolo del Signore. Perciò dice il Signore, Dio d'Israele, contro i pastori
che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete
scacciate e non ve ne siete preoccupati> ecco io vi punirò per la malvagità
delle vostre opere. Oracolo del Signore. Radunerò.io stesso .il resto delle mie
pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò. tornare ai loro pascoli;
saranno feconde e si moltiplicheranno. ,Costituirò sopra di esse pastori che le
faranno pascolare, cosi' che non dovranno più temere né·sgomentarsz> non ne
mancherà neppure una. ·Oracolo del Signoré.
Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si
· dirà più: "Per la vita dél Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra
(]/Egitto!", .ma piuttosto: ~'Per la vita del Signore che ha fatto uscire e ha ri- ·
condotto la discendenza della casa d'Israele dalla terra del s'ettentrion.e e da
. tutte le regioni dove li aveva dispersi.'"; costoro dimoreranno nella propria
terra» (23, 1-8). ·
Contro i proftti.
Mi si spezza il cuore nel petto)
tremano tutte le mie ossa,
sono come un ubriaco
e come uno inebetito dal vino,
a causa del Signore e delle sue sante parole.
La terra è piena di adùlterz>
per la maledizione tutta la (erra è in lutto,
sono inariditi i pascoli della steppa.
La loro corsa è diretta al male
e la loro forza è l'ingiustizia.
«Persino il profeta, persino il sacerdote,sono emp~
persino nella mia casa ho trovato la loro malvagità.
Oracolo del Signore.
Perciò la loro strada sarà per loro
come sentiero sdrucciolevole,
saranno sospinti rielle tenebre e cadranno in esse,
poiché io manderò su di loro la sventura,
nel!'anno del lorp castigo.
·Oracolo del Signore..
Tra i profeti di Samaria
ho visto cose stolte:
profetavano in nome di Baal
e traviavano il mio popolo Israele .
.Ma tra i profeti di Gerusalemme
ho visto cose ne/ande:
commettono adultèri e praticano la menzogna,
danno aiuto ai mal/attor~
e nessuno si converte dalla sua malvagità;
per me sono tutti come Sòdoma
e i suoi abitanti' come Gomorra».
Pertanto così dice il Signore degli eserciti contro i profeti:·
«Ecco, farò foro ingoiare assenzio
256 Geremia
Ma chi ha assistito al consiglio del Signore, chi l'ha visto e ha udito la sua
parola? Chi vi ha fatto attenzione e ha obbedito?
Perciò, eccomi contro i profeti- oracolo del Signore- i quali si rubano gli
uni gli altri le mie parole. Eccomi contro i profeti - oracolo del Signore - che
muovono la lingua per dare oracoli. Eccomi contro i profeti di sogni menzo-
gneri - oracolo del Signore - che li raccontano e traviano il mio popolo con
menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato loro alcun ordine;
essi non gioveranno a/fatto a questo popolo.. Oracolo del Signore.
Quando dunque questo popolo o un profeta o ùn sacerdote ti domande-
rà: "Qual è il P.eso del messaggio del Signore?", tu riferirai loro: ''Voi siete
'il peso del Signore; io vi rigetterò''. Oracolo del Signore: E il.profeta o il sa-
,. cerdote o il popolo che dica: ((Peso delSignore!", io lo punirò nella persona
. e nella famiglia. Direte l'uno ali'altro: ((Che cosa ha risposto il Signore?'', e:
"Che cosa ha detto il Signore?". Non farete più menzione del peso del Signo-
re, altrimenti pe_r chiunque la sua stessa parola sarà considerata un peso) per
avere travisato le parole del Dio vivente, del Signore degli, eserciti: nostro
Dio. Cosi' dirai al profeta: "Che cosa ti ha risposto il Signore?", e: "Che cosa
ha detto il Signore?". Mase direte: "Peso del Signore,,, allora così parla il Si-
gnore: Poiché ripetete: ((Peso del Signore") mentre vi avevo ordinato di non
dire più: "Peso del Signore") ecco, proprio per questo, io mi caricherò di voi
come di un peso e getterò lontano dal mio volto voi e la città che ho dato a
voi e ai vostri padri. Vi coprirò di obbrobrio.perenne e di confusione peren-
ne, che n_on sarà mai dimenticata» (23, 9 ~40) .
Dio rende difficili le vie del peccato per ·richiatnarc alla conversione (Cassiodoro). Evi-
tate le divisioni e le erésie e seguite il vostro pastore (Pseud~-Ignazio di Antiochia, Cipriano).
Gli eretici respingono le parole degli apostoli e dei profeti travisandone il senso. La parola
dei profeti pro~ene da Dio e non dai loro cuori (Cirillo di Alessandria). Non ascoltate i falsi
258 Geremia
12
Sentieri sdrucciolevoli' e tenebrosi Geremia: E peràò la loro via è diventata
sdrucciolevole nelle tenebre e verranno get-
Il difficile percorso del peccatore · ta# giù e cadranno in essa (Ger 23, 12). E
se ancora avessero deciso di rimanervi, sa-
Che il loro cammino sia al buio e sci- ranno perseguiti dalla potenza del SignÒ-
voloso) e che t angelo del Signore li perse- re, per far sì che coloro che si affrettano al-
guiti (Sal 35, 6 = 34, 6 LXX). Chiedeva la p~opria perdizione non aderiscano più
che tutto si opponesse ai peccatori e chè la ai propri delitti. O grande benedizion~ di
strada che sembrava loro luminosa e cer- tante cose opposte! Con quanta forza qui
ta, e n.ella quale proseguivano con piacere, si chiede che l'avversità produca qualcosa
· diventasse tenebros·a per loro e ne avesse- di molto buono!
ro orrore, e scivolosa, affinché non riuscis- Cassiodoro,
sero a continuare su di essa. E come dice Spiegazione dei salmi 34 (35), 6
La grandezza di Dio (23, 9-40) 259
34 Questo passo no~ proviene dal testo originale di Ignazio, ma da una revisione eseguita nel IV
secolo.
260 Geremia
Dalla bocca dei' veri pastori esèe la stizia. Non possiamo sapere da dove. sia
parola di Dio uscito un errore tanto empio, tanto malva-
gio e tanto perverso frutto dell'ignoranza .
. Dio ·ptomette: Li libererò dal pote- Forse da coloro che con questo esempio
re della tomba e li salverò dalla morte (Os seducevano il popolo nella Legge antica
13, 14). In questo modo i beati profeti si e lo portavano con sé alla morte eterna,
trovano d'accordo con i decreti dall'alto . . dei quali sta scritto: Non ascoltate !e paro-
Non ci parlano dal loro cuore o dalla vo- le dei profeti che vi predicono. Sono infatti
lontà del popolo., ma dalla bocca di Dio vani e parlano da dà che vede il loro cuore ·
(cf. Ger23, 16 LX.X), come sta scritto. Lo e non dalla bocca del Signore. Dicono infat-
Spirito Santo è colui che, parlando in es- ti a coloro che respingono le parole del Si-
si, dichiara costantemente quale è il giudi-· gnore: Avrete la pace. E dicono a tutti' colo-
zio di Dio e la sua volontà .onnipotente e ro che camminano secondo .i loro desideri e
inalterabile (cf. 2 Pt 1, 21). Il profeta Isaia a chi cammina nel!'errore del proprio cuo-
ci ha detto: Voi che siete morti: _sorgerete. re: I mali non ti colpiranno (Ger 23, 16-17.
Coloro che sono nelle tom'be saranno rial- · LXX).
zati. Coloro che stanno sulla terra gioiran- ·. Pseudo-Agosti.rio (Pelagio?),
no. Infatti, la rugiada che viene da te è la Sulla vita cristiana 13 .
loro guarigione (Is 26, 19). Im.m agino che l,
si deliziano nel sopportare le miserie dei usata in modo talmente chiaro che non
prigionieri, portando gioghi sul loro collo l'ho inventata io ma è confortata dal te-
e persino catene alle mani e ai piedi. Il Sal- sto sacro. Davide, autore di inni, nel li-
vatore ci ha ordinato di evitare tali indivi- bro dei Salmi, che è detto la chiave di tut-
dui: Guardatevi da quelli che si avvicinano ti i misteri, recita e canta così nel Salmo
a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi trentacinquesimo: Poiché presso di te è
feroéi (Mt 7, 15). · · la fonte della vita, nella tua luce vedremo
Cirillo di Alessandria, la · luce (Sal 36, 10 = 35, 10 LXX). Pen-
Commento ~l Van~elo di Luca. Omelia 55 siamo che sia stato detto di Dio, di Cri-
sto oppure di entrambi? Se rivolto all'u-
no Sl all'altro, è esatto, poiché il Figlio ~
nel Padre e il Padre.nel Figlio. Se però a
20
L'ira del S~gnore Dio Padre, equivale a: Se fossero · rimasti
Parole tristi e liete . nella mia sostanza e avessero visto il Ver-
bo (Ger 23, 22 LXX). Se invece al Figlio,
Abitualmente, dopo aver detto cose corrisponde a: Chi mi vc:de, vede anche il
. tristi, la Scrittura ne aggiunge di liete per Padre (Gv 14, 9).
consolare e, al contrario, dopo le parole di Mario Vittorino,
gioia, cose tristi, .affinché non disprezzia- Contro Ario 2, 12
mo la ricchezza della bontà di Dio e racco-
. gliamo per noi stessi ira nel giorno del!' ira
(Rm 2~ 5). Perciò dice: Se giungela co1le-
ra, non si allontanerà prima di aver fatto Respirare con le Scritture
il volere di Dio (cf. Ger 23, 20). Dio vuo- '
le, e sopraggiunge l'ira, affinché avvenga Coloro che si sono riuniti a Nicea
ciò che Dio vuole. Se infatti qualcuno non hanno respirato al ritmo delle Scritture,
vuole stare nella volontà del Verbo di Dio, poiché Dio stesso dice nell'Esodo: Io .so-
la collera si scatenerà su di lui. Cerchiamo no colui che è (Ès 3) 14)' e per mezzo di
quindi di non avere bisogno di collera o di Geremia: Chi è nella sua sostanza e ha vi-
furia per essere corretti. . sto la sua parola? (Ger 23, 18 LXX), e po-
Origene, co dopo: E se fossero rimasti nella mia so-
Frammenti su Geremia 52 stanza e avessero udito le mie parole.(Ger
23, 22 LXX). Ma la sostanza è l'essen-
za e ciò che la contraddistingue è l'esse-
re stesso. Ed è ciò che Geremia designa
22
Se hanno assistito al mio consiglia35 come esistenza, quando dice: Non han-
no udito la voce dell'esistenza (Ger 9, 9
Chi vede il Figlio ".ede il Padre . LXX)36 •
Cosa succede se si tratta di due for- Atanasio,
mule scritturistiche, una delle quali è Lettera ai ve;covi africani 4
3
·~ La LXX usa il termine hupostasei, che i Pa<lri hanno inteso ~omc 'sostanza', per indicare la
consustanzialità ·del Figlio e del Padre. '. · · ·
36
Atanasio parla in un'epoca in cui la distinzione tra hupostasis 'sostanza o persona', ousia
'essenza' e huparxis 'esisten:.:'.a' non si era ancora imposta, come sarebbe avvenuto dalla fine del IV
secolo in poi.
262 Ge.remia
23
Sono forse Dio solo da vicino? A Dio nulla è nascosto
Conosceva la sua fedta e la potenza
Incamn;iinarsi all'incontro di Gesù
di colui al quale non si può nascondere
Cominciamo da ora la festa, met- nulla e che parla per mezzo del profeta:·
tendo in disparte ogni cosa durante que- Io sono un Dio vicino e non lontano (Ger
sti cinque giorni. Via dai tribunali, via 23, 23 LXX). Poiché riempie il cielo e la
dall'amministrazione; ritiriamoci dagli terra, nessuno può sfuggire al suo sguardo
affari mondani, dai loro contratti" e pat- né nascondere ciò che è occulto nel cuore
ti. Voglio salvare la mia anima. Quale pro- a colui che scruta le sue viscere. ·
fitto per l'uomo se guadagna il mondo in- Girolamo,
tero ma perde la sua anima? (Mt 16, 26). I Contro i Pelagiani 2, 27
magi sono andati via dalla Persia (cf. Mt
2, 1); va' via pure tu dalle cose mondane e
incamminati verso Gesù. La distanza n·on Dio vede ciò che è occulto
. è molta, se lo vogliamo. Infatti, non è ne-
cessario attraversare il mare, né salire sui Colui che ha servito un padrone ter-
monti, ma, rimanendo a casa, mostrando reno, obbedendo al suo editto, ha ascol-
pietà e molta compunzione, si vedrà che tato il comando di un uomo più che il co-
il muro si sfalda per intero, che l'ostaco- mando di Dio. Sono affari suoi, se serve
lo scompare, che l'itinerario si accorcia. a qualcosa avei• manifestato con minore
Infatti, .sta detto: Io sono un Dio vicino e colpa o vergogna agli uomini · ciò che ha
non un Dio lontano (Ger 23, 23 LXX) I e: con1piuto. Comunque, non potrà né fug-
. gire né evitare il giudizio di Dio, dal mo-
Il Signore è vicino a lutti coloro che lo i·n-
vocano veramente (Sai 145, 18 = 144,, 18 mento che lo Spirito Santo 'd ichiara nei
LXX). Salmi: I tuoi occhi hanno visto quello che ·
Gi~vanni Crisostomo, in me è imperietto e tutti s.aranno scritti
Sul beato Filògonio 4 nel tuo lz'bro (Sa! 139, 16 = 138, 16 LXX).
E di ·nuovo: L'uomo vede nel volto, Dio
nel cuore (1 Sam 16, 7 = 1 Re 16, 7 LXX).
Anche il Signore insegna e ammonisce,
Il Signore sta vicino ai gi~sti dicendo: E tutti nella Chiesa sapranno che
io scruto. nelle profond#à del cuore (Ap
Se il Signore fosse iri un luogo distan- 2, 23 ). Egli vede eiò che è nascosto e os-
te, giustamente saresti in difficoltà, ma se serva ciò che è segreto e celato. Nessuno
è presente dappertutto, è 'vicino a chi mo- può sfuggire agli occhi di Dio che dice:
, stra zelo per lui e a lui si rivolge. Perciò-di- Io sono un Dt'o che è vidno, non un Dio
ceva il profeta:' Non temo aléun male, per- che è lontano. Se l'uomo si nascondesse in
ché tu sei con me (Sal23, 4 =22, 4 LXX); e luoghi.segreti: io forse non lo vedrò? (Ger
Dio stesso a sua volta: Sono· un Dio vicino · 23, 23-24 LXX). Dio vede il cuore e l'ani- ·
e non un Dio lontano (Ger 23, 23 LXX). mo di ciascuno e, pronto a giudicare non
Come quindi i peccati ci allontanano da solo in base alle azioni, ma anche alle pa-
lui, così gli atti di giustizia ci riuniscono a role e ai pensieri, scruta le menti e i send-
lui. Dice: Mentre ancora stai parlando, di- menti di tutti, ancora celati nei recessi' se-
rò: «Eccom.i!» (cf. Is 58, 9; 65, 24). greti, chiusi nel çuore.
· Giovanni Crisostomo, Cipriano,
Commento al Vangelo di Matteo 54, 5 Sui lapsi27
La grandezza di Dio (23, 9-40) . . 263
niente dove essa non sia. Ne consegue che alcuni,. che si muove in un movimento cir-
si trova ovunque per intero e assolutamen"- colare. Ebbene, sia pure qualcosa di im-
te ~on può essere contenuta in un luogo; .materiale, sia il quinto elemento e intor-
vale ~ dire: è per intero· nei singoli spiriti e poreo, secondo l'arbitrario moto del loro
nei singoli corpi e allo stesso tempo è per ·ragionamento, secondo le loro invenzio~
intero in tutte le creature. Infatti, ora non ni (ché, quanto a questo, ora non farò al-
parliamo della grazia, mediante la quale cuna differenza). Ma in che direzione an-
Dio si rivela agli uomini da salvare attra- drà questo elemento, se lo consideriamo
verso il dono gratuito della sua misericor- tra gli elementi che si muovono e si spo-
dia, ma parliamo della natura, mediante la stano? Per non parlare della violenza che
quale tutto ciò che fece Dio riempie e con- deve subire il creatore, se si muovesse al-
tiene, secondo quanto Dì9 dice: Io riem- lo stesso modo delle cose da lui create, e
pio il cielo e la terra (Ger 43, 24). colui che muove si muovesse allo stesso
Fulgenzio di Ruspe, modo delle cose che sono mosse (ammes-
"Lettera 14, 4 so che ce lo concedano). Ma, a sua volta,
che cos~ darà il movimento a questo es-
sere ìn movimento? E quale sarà l'essere
I limiti della via negativa alla cono- che muove tutto l'universo? E quell'esse-
re che lo muove? E ancora quell'altro, al-
scenza di Dio
lo stesso modo? Si va con il ragionamento
Come potrai conservare quella pro- all'infinito. ·Dunque, come può Dio non
prietà divina di distendersi attraverso l'u- essere affatto nel luogo, se si muove? E
niverso e di riempirlo, secondo lfl parola se i nostri avversari diranno che Dio è
dellà Scrittura: Non riempio forse io il cie- qualcos'altro e non il quinto elemento, se
lo e la terra?, dice il Signore (Ger 23, 24) pensano che sia di natura angelica, come
1
e Lo spirito di Dio ha ri·empito la terra abi- è po·ssibile che anche gli angeli siano dei
tata (Sap 1, 7)? Questo non sarebbe pos- còrpi? E ·di che natura sarebbero questi
sibile se da una parte limitasse e dall'altra coi·pi? E Did quanto dovrebbe essere su-
fosse limitato. Infatti, o per.correrà l'uni- periore all'angelo (cf., Eh 1, 4); se è vero
verso come se esso fosse un tutto vuoto, che l'angelo è il suo servo (cf. Eb 1, 14) !
e allora non esisterà più niente per noi e E. se Dio è superiore a questi esseri, ec-
cosl Dio subirà
' l'offesa di essere
.
diventa- co che si fa strada a viva forza un assurdo
to un corpo e di non possedere quello ché sciame di corpi e un abisso di stoltezza,
lui stesso ha creato; oppure sarà un cotpo che non ' può trovare un termine da nes-
entro altri corpi, e questo è impossibile, suna parte. Dunque, Dio non è un corpo.
oppure si.intreccerà en~ro altri corpi e si Nessuno degli uomini ispirati da Dio, in-
estenderà lungo tutta la loro estensione, fatti, ha mai detto e approvato questa af-
come avviene alle so"stànze liquide quan- fermazione, né questo di~corso appa.r-
do si mescolano, e un oggetto lo taglierà, tiene alla nostra dimora (cf. Gv 10, 16).
da un altro sarà tagliato, cosa che è anco- Non rhpane altro che supporre che Dio
ra più assurda e degna di una vecchia (cf. sia incorporeo. Ma, nemmeno se è incor-
1 Tm 4, 7) degli atomi di Epicuro. E così "·poreo, questa peculiarità ci fa compren-
H discorso sulla presunta natura corporea dere o contiene la sua sostanza, ·così co-
di Dio crollerà tutto e non avrà ... corpo me non la contengono neppure i concetti
né alcuna consistenza. E se noi dicessimo di ingenerato, ·p rivo di inizio, immutabi-
·che Dio è immaterialç, allora potrebbe es- le, incorruttibile e tutti quelli che vengo-
sere il quinto elemento, come è parso ad no espressi a proposito di Dio o in rela-
La grandezza di Dio (23, 9-40) 267
zione a Dio. Che cosa deve essere, infatti, non è, piuttosto che enunciare quello che
sia nella sua natura sia nella sua esistenza, è eliminando tutto quello che non è.
perché non abbia inizio ~ perçhé non esca · Gregorio Nazianzeno,
da se stesso e non riceva un limite? Non Discorso 28. Teologico 2, 8-9
rimane altro, dunque, che afferrare l'esse-
re nella sua· totalità e filosofare ed esami-
nare partendo da questo punto, se, alme- La divinità si trova o·meno nello spa-
no, abbiamo il pensiero di Dio (cf. 1 Cor zio? ·
2, 16) e sfamo ,più perfetti n.ella contem-
plazione. Come noh è sufficiente, infatti Dal momento, dunque, che Dio è se-
dire che qualcosa è un corpo o che è stato condo noi un essere incorporeo, facciamo
generato, se vogliamo far comprendere o un'ulter~ore, breve indagine'. Quest'essere
manifestare che quell'essere di cui stiamo non si trova da nessuna parte o è in qual-
parlando è fatto in questa o quella manie- che Juogo? · Ché·se non si trova da nessu-
ra, ma si d~ve dire anche .quale sia il so- na parte, uno di coloro che si dilettano
strato di tutte queste caratterizzazioni, se di porre domande potrebbe ariche chie- ·
vogliamo presentare all'ascoltatore in mo- derci come potrebbe esistere. Se, infatti,
. do completo e sufficiente il concetto che quello che non esiste non · è da nessuna
abbiamo nella mente (perc?é questo esse- parte, quello che non si trova da nessu-
re corporeo, generato e soggetto a corru- na parte, nemmeno esiste. Se, invece, si
zione può essere anche un uomo, un bue frova in qualche luogo, allora sicuramen-
o un ·cavallo), allo stesso modo, nemme- -. te, dal momento che esiste, o è pel tutto
no a proposito di Dio, colui che si affan- o è al di sopra del tutto. Ma se è nel tut-
na· per conoscere la natura <li .colui che è to, o è in qualche parte o è dappertutto.
(Es 3, 14) non può limitarsi a dire che co- E se in qualche parte, allora sarà circo-
sa non è, ma deve, oltre ad affermare·che scritto da questa parte, che è meno gran-
cosa non è, aggiungere anche quello che de del tutto; se, invece, si trova dappertut-
è, tanto più che è più facile 'comprendere to, esso sarà circoscritto da qualcosa çhe
.una cosa nel suo complesso piuttosto che è più grande ed è diverso da quello. In-
escludere tutte le varie determinazioni ad tendo dire .che l'essere che è circoscritto
una ad una. In questo modo, dalla nega- sarà limitato da ·quello che lo circoscrive,
zione di quello che non è e dall'afferma- se è ve.i;o che il tutto dovrà essere abbrac-
zione di que.llo che è si potrà compr~nde ciato ~al tutto e in nessun luogo sarà pri-
re quello che viene pensato. Invece, se si vo di limite. Ecco guello che succede se
dice quello che Dio non è, ma si tace quel- l'essere divino si trova nel tutto. E allora
lo che è, ci si comporta più o meno co- dove si trovava prima che esistesse l'uni-
me colui che, interrogato su che cosa sia verso? Anche questo punto non è di scar-
due volte cinque, dicesse che 'non è due e so peso .Per quanto riguarda le difficoltà
nero.meno tre e nemmeno quattro e nem- del problema.· Se, invece, Dio è al di so-
meno cinque e non è venti e non è trenta e pra dell'universo, allora non c'era niente
non è nessuno, infine, dei numeri compre- che lo separava dall'universo. Ma· dove si
si entro il dieci o superiori a dieci, ma non trova .quèllo che è al di' sopra dell'univ~r
~icesse che due volte cinque fa dieci e non so? E come si può concepire quello che
fermasse l'attenzione di chi lo interroga su solleva al di sopra dell'universo e quello
quello che gli viene rkhiesto. È molto più che ne viene sollevato, dal momento che
facily e rapido, infatti, basarsi su quello non c'è un confine che separa questi esseri
che è per poi enunciare tutto quello che e li distingue? Non è forse vero che deye
I
.268 .Geremia
assolutamente esistere qualcosa di inter- so ( ... ) e voglia ottenere con il non essere
medio, dal quale l'universo viene a essere raggiungibile da noi il nostro onore e la
separato da quello che è al di sopra dell'u- nostra adorazione. Queste considerazio-
niverso? Ebbene, questo qualcosa di in- ni sono completamente sofistiche, estra-
termedio che cos'altro è se non il luogo nee alla natura, non solo di Dio, ma pu-·
che noi volevamo evitare? E ancora non re di un uomo onesto. anche soltanto un
sto dicendo che l'essere divino è per for- poco e che è conscio di possedere alme-
za lim.i tato sè è comprensibile con l'irit~l no qualche qualità positiva, cioè quella di
ligenza, poiché anche la comprensione in- procurarsi il primo p9sto per l'esclusione
tellettuale è una forma di limitazione. Per degli altri. ,, ·
quale motivo ho passato in rassegna tut- Gregorio Nazianzeno,
te queste ipotesi, e forse dilungandomi Discorso 28. Teologico 2, 10-11
più di quanto non tollerassero le orecchie
della maggior parte dci .nostri ascoltato-
ri, ma conformandomi al tipo dei discorsi
ora più in voga? È un tipo di discorso che Per sua natura Dio è ovunque
non apprezza tanto la schiettezza e la sem- ..
plicità, quanto preferis€e introdurre al lo- Dio è dtlnque presente dappertutto,
ro posto la tortuosità e l'oscurità, così co- poiché egli st~sso dice P.,er bocca del pro-
me è vero che l'albero lo si riconosce dal feta Geremia: Io riempio il cielo e la terra
frutto (cf. Mt 7, 20). 'I ntendo ·dire che la (Ger 23, 24), come afferma pure l' espres-
tenebra che produce siffatti msegnamen- sione da me citata poco prima.riguardo al-
ti è testimoniata dall'oscurità dei discor- la sua sapienza: Arriva da un capo all'altro
si. che vengono comunemente fatti. Ho del!' universo con la sua forza e governa con
passato in rassegna queste ipotesi, dicevo, dolcezza ogni cosa (Sap 8, 1). Così pure sta
non tanto per apparire capace anch,iò di scrittp: Lo Spirito del Signore riempie l'uni-
.presentare idee paradossali e di apparire verso (Sap 1> 7). A lui inoltre in un Salmo
straordinario per la scienza, intrecciando viene detto: Dove potreifuggz're dal tuo spi-
dei nodi e sciogli'endo gli enigmi, secondo rito e dove nascondermi dal tuo cospetto?
il granqe prodigio di cui era capace Da- Se anche salissi nei cieli: ,lvi tu se~· se scen-
niele (Dn 5, 12), quanto per giungere a di- dessi nel!'abisso, lì pure tu sei· (Sal 13 9; 7-8
mostrare quel punto verso il quale il mio = 13 8> 7 -8 LXX). Dio però è presente in
discorso si stava volgendo fin dall'inizio. tutte le cose in modo da essere non una
Di eh~ si tratta dunqu~? Si tratta dell'i- qualità del mondo, ma la sostanza creatri-
, dea che l'essere divinò noo è comprensi- ce del mondo, che lo governa senza fatica
bile all'intelletto umano, né ce lo possia- e lo abbraccia senza sentir peso, senz'cs-
mo immaginare)n tutta la sua grandezza. sere tuttavia, per così dire, estesa con la
E ·q uesto non succede perché Dio sia invi- .sua massa negli spazi fisici, sì da essere
dioso, ché l'invidia è ben lontana dalla na- per metà nella metà dcl corpo dcl mon-
tu.ra di Dio, ché è priva di ogni passione . do e per l'altra metà nell'altra metà e co-
ed è lunica sì intero solo nel mondo intero; ma intero
. . buona ed è sovrana ,
a. essere
soprattutto quando si tratta della creatu- nel ciclo e nella terra presi ciascuno a sé,
ra che per essa è più preziosa di tutte: che e nello stesso tempo nel cielo e nella terra
cosa è più prezioso, per il Logos, degli es- senz'essere contenuto in nessun fµogo,'ma
seri razionali, dal momento ·che anche la intero dappertutto in se stesso. .
loro stessa esistenza è dovuta .alla supre- Agostino,
ma bontà di Dio? Non perché sia invidio- Lettera 187> 4, 14
La grandezza di Dio (23, 9-40) 269
La bellezza del campo ché, a causa di ciò per cui era Dio, egli era
sempre quaggiù. Dove non è allora Dio,
Con lui sono tutte le cose costituite che ha detto: lo riempio zl delo e la terra
nel Verbo, in una certa conoscenza della (Ger 23, 24)? Cristo è davvero la potenza
ineffabile Sapienza di Dio; e tutte le cose e la sapienza di Dio (cf. 1 Cor 1, 24), del-
sono il Verbo stesso. In qual modo è con la quale è detto: Si estende da un confine
lui la bellezza del campo, dato che egli è all'altro con forza, e governa ogni cosa con
ovunque, e che egli stesso ha detto: Riem- · dolce bontà (Sap 8, l), Dunque: Egli era
pio il cielo e la terra (Ger 23, 24)? Che co- in questo mondo, e il mondo fu fatto per
sa non è con lui, d~to che di lui è detto: mezzo di lui, ma t'l mondo non lo riconobbe
Se salfrò nel cielo, tu ivi sei: e se discende- (Gv 1, 10). Ed era nel mond9 e venne nel
. rò all'inferno tu sei là (Sal 139, 8 = 138, 8 mondo; era quaggiù per la potenza divi~
LXX)? na, venne per la debolezza umana. In con-
Agostino, seguenza, poiché venne per la debolezza
Esposizioni sui· Salmi 49, 18 umana, perciò, predicando la sua venuta,
l'Apostolo ha detto: Parola umana (cf. Rm
6, 19). Npn sarebbe stato liberato il genere
Venite a Cristo umano se .la parola di Dio non si fosse de-
gnata di essere umana. È detto uomo in-
Ascolta Cristo che dice: Venite' da
fatti anche l'uomo che si dimostra uÒmo,
me, ·voi tutti che siete stanchi (Mt 11, 28).
e soprattutto chi riceve l'uomo quale ospi-
Non metterai fine alla fatica con il fug-
te. Se allora si dice umano dell'uomo che
gire. Preferisci forse fuggire da lui an-
accoglie l'uomo nell~ propria casa, quanto
ziché rifugiarti in lui? Prima però trova
più è·umano colui che accolse in se stesso
un luogo ove fuggire e poi fuggi. Se pe-
l'uomo?
rò non puoi fuggire da lui perché è pre-
. Agostino,
sente dappertutto (cf. Sal 139, 8 = 138, 8
LXX), corri a rifugiarti in Dio, il quale è . Discorso 174, 1, 1
tanto vicino a te· che è presente dove sei
tu. Rifugiati in lui. Ecco, fuggendo hai ol-
trepassato i cieli: egli è n; sei disceso agli Il Padre è con il Figlio
inferi: egli è anche lì. Qualunque sarà il
deserto della terra ove preferirai fuggire, Gesù ha detto: Colui che mi ha man-
anche lì c'è chi ha detto: Io riempio il de- dato è con me (Gv S, 29). È qu~nto ave-
lo e 14 terra (Ger 23, 24) . Se dunque egli va già detto prima, ma, data l'importanza
riempie il cielo e la terra e non hai modo della cosa, ci.ritorna su con insistenza: mi
ove fuggire lontano da lui, non ti affan- ha mandatO ed è con me. Ma se è con te, o
nare; fuggi verso chi ti sta vicino, per non Signore, allora non è stato mandato uno
sentirlo venire. dall'altro, ma siete venuti tutti e due. Se
Ago!? tino, non che, pur essendo insieme, uno è stato
Discorso 69, 3, 4 mandato e l'altro lo ha mandato, perché
la missione è l'incarnazione, e l'incarna-
zione è soltanto del Figlio, non anche del
Padre. Il Padre ha mandato il Figlio, sen-
La parola di Dio si è fatta uomo
za separarsi dal Figlio; e in questo ·senso
Cristo ha scelto il m~zzo per. il qua- il Padre non era assente là dove ha man-
le è venuto nel mondo. E venuto infatti dato il Figlio. Dove non è infatti colui che
per mezzo di ciò di cui era uomo. Giac- ha creato tutto? Dove non è colui che ha
270 . Geremia
dettò: Io riempio il cielo e la terra (Ger · ti degli Apostoli: In lui abbiamo la vita, il
23, 24)? movimento e tessere (At 17, 28):
. Agostino, Salviano cli Marsiglia,
·Commento al Vangelo di Giovanni 40, 6 Il governo di Dio 2, 2
'
. . Orlgenc inizia respingendo un'affermazio~e dello gnostico Eracleone, ma mantiene, come
37
molti autori preniceni, che, in un certo qual modo, il Figlio è subordinato al Padre.
La grandezza di Dio (23, 9-40) 271
Il Signore ml mostrò due canestri ·di fichi posii davanti al tempio del Si-
gnore,. dopo che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato da Geru-
salemme Ieconia, figlio di Ioiakìm, .re di Giuda, i capi di <Jiuda, gli ar.tigiani
e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia. Un canestro era pieno difichi molto
buonl come i fichi primaticci: mentre l'altro cane$tro era pieno ·di fichi catti-
vi: così cattivi che non si potevano mangiare. ·
Il Signore mi disse: «Che cosa vedi: Geremia?». Risposi.\ «Deifichi:· i fi-
chi buoni sono molto buoni: quelli cattivi sono molto cattivi:· tanto che non
I • .
st possono mangiare». .
Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: «Così dice il Signore, Dio
dJsraele: Come si trattano con riguardo i fichi buoni: così io tratterò i depor~
tati di Giuda che ho mandato da questo luogo nel paese ·dei Caldei. Poserò
in
lo sguardo su di loro per il loro bene; li ricondurrò quejto paese, li edifi-·
cherò e non li abbatterò, li pianterò e non li sradicherò mai.più. Darò loro
un cuore per conoscermi: perché io sono il Signore; saranno il mio popolo
e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. Come invece si
trattano ifichi cattivi: che non si possono mangiare.tanto sono cattivi- così
dice.il Signore-, così io tratterò Sedecìa, re di Giuda, i suoi capi e il resto di
Gerusalemme, ossia i superstiti in questo paese, e coloro che abitano nella
terra d'Egitto. Li renderò un esempio t~rrificante per tutti i regni della ter-
ra, l'obbrobrio, la favola, lo zimbello e la maledizione·in tutti i luoghi dove
li scaccerò. Manderò contro di lo.ro la spada, la fame e la peste, finché non
saranno eliminati dalla terra ·che io diedi a loro e ai loro padri» (24, 1-10).
Il canestro di fichi pessimi rappresenta la. sinagoga; quello dei fichi ottimi, là Chiesa
(Cesario di Arles). Chi si pente e· vive cori rettitudine riceve da Dio il perdono dei peccati
e il potere di superare le ·i nsidie del diavolo (Erma). Il diavolo spesso tenta di ingannare
·imitando il fico. Coloro che cercano la vita vengono fuorviati e i fichi pessimi provocano
la loro morte. Perciò il Signore ha maledetto il fico falso dai frutti corrotti e ci·ha ordinato
di rifugiarci vicino all'albero ottimo (Metodio). Chiedi ciò che vuoi ~questo albero, senza
esitare, e conoscerai l'abbondante misericordia e grazia di Dio e camminerai sul sentiero
della giustizia (Erma). Dio distrugge le dimore degli spiriti impuri ed edifica in noi un nuovo
• I •
tempio per Dio (Origene). . · ·
· Tdue canestri dzfì.chi (24, 1-10) 273
1-10 Fichi buoni e fichi cattivi· terrestr,e a causa del frutto dolce e raffina-
to, per mezzo delle sue imitazioni il dia-
La sinagoga.e la· Chiesa volo ha sedotto e pres.o nei lacci l'uomo,
persuaden~olo a nascondere con foglie di
Il profeta Geremia dice così dcl po-
polo di Israele e del nostro: E il Signore fico la nudità del corpo ( ... ). La potenza
mi ha mostrato due caftestri di fichi: Fu- dell'avversario imita sempre le apparen-
no con fichi ottim~ Faltro còn fichi pessimi ze della virtù e della giustizia, non per in-
(Ger 24, 1). Ciò, come spesso è stato det- durre a praticarle secondo verità, ma per
tò, era l'immagine dei due popoli. Infatti, ingannare con ipocrisia38• Per adescare
i due canestri raffighravano fa sinagoga e verso la morte quelli che cercano di evita-
la Chiesa. Quindi il canestro dei fichi pes- re la morte, si.abbellisce esternamente di
simi designava misteriosamente il popo- parvenze di immortalità e in questo mo-
lo della sinagoga; quello dei fichi ottimi la do vuole farsi credere d'essere :fico e vite
Chiesa dèi cristiani. · ed è in grado di dare dolcezza ed ebbrez-
Cesario di Arles, za: si trasforma iri angelo di luce (cf. 2 Cor
Sermone.106, 4 11, 14) e inganna molti co~ il suo aspetto
di virtù. Troviamo infatti nelle Scritture
due spede di fichi e di vite; i :fichi buo-
La misericordia del Signore supera le ni, quelli molto buoni, gli amari ~ i molto
insidie del diavolo amari; il vino che rallegra il cuore dell'uo-
mo (cf. Sal 104, 15 = 103,.15 LXX) e il vi-
Io, l'angelo della penitenza, vi .dico: no che è fiele di dragoni e insanabile vele- .'
.n on abbiate paura del diavolo. Infatti, so-. no di aspidi (Dt 32, 33 ). Ma da quando·la
no stato·inviato per stare con voi, che fate verginità ha preso a regnare sugli uomirii,
penitenza con tutto il cuore e per rinfor- l'errore è stato confutato e vinto, poiché
zarvi nella fede. Abbiate fede in Dio, voi Cristo ~e dei vergini l'ha distrutto. Il ve-
che a causa dei vostri peccati avete dispe- ro olivo, il vero fico, la vera vite donano
rato della vostra vita, che avete accresciu- i loro frutti, mentre la verginità ha il do-
to i peccati e appesantito la vostra esisten- minio su tutti, come anche il profeta Gio-
za, perché se vi convertite al Signore con ele ne dà il lieto annunzio: Non temere, o
tutto il cuore·(Ger 24, 7; Gl 2, 12), prati- terra, esulta, rallegrati perché grandi cose
cate la giustizia (cf. At'lO, 35) per .i l resto ha fatto il Signore. Non abbiate più timore,
dci vostri giorni e lo servite con rettitudine o animali della campagn'a, perché le diste-
secondo la sua volontà, vi darà il perdono se·del deserto hanno germogliato, perché le
. per tutti i peccati precedenti e avrete la for- piante hanno dato i loro frutt~ i fichi e le
za ~ ~aggiogare le opere .del diavolo. Non vigne hanno dato le loro ricchezze. E vo~
temete affatto le minacce del diavolo, poi- o figli di St"on, esultate, rallegratevi nel Si-
ché egli è inerte come i nervi di un mòrto. gnore Dio vostro poiché egli' vi ha dato ci-
·Erma, ·bo per la giustizia (Gl 2, 21-23 LXX). Ciò
Pastore 49, 1-2 che il profeta chiama cqn il nome di vite e
di fico, alberi cioè che hanno sviluppato i
loro frutti in giustizia per i figli della Ge-
Veri e falsi alberi di fico rusalemme spirituale, sono .le legislazioni
Ora se noi interpretiamo ( ... ) il fico anteriori che hanno portato i loro frutti
quale simbolo dei godimenti del paradiso . dopo l'incarnazione del Verbo, quando
38
, Diabolus simia Dei. Secondo molti Padri il diavolo .è -una perversa caricatura del Signore, che
gioisce per le defomità che trasmette alle sue copie (cf. Es 7, 11).
274 Geremia
la verginità estese il suo regno su ·di noi, contro di lui? Non avere questi pensieri,
mentre prima impedivano e soffocava- ma con tutto il tuo cuore rivolgiti al Signo- .
no i loro germogli a causa del peccato e re (Ger 24, 7; Gl 2, 12) e pregalo senza esi-
dell'abbondanza degli errori. Non pote- tazione e conoscerai la sua grande mise-
vano ·infatti la· vera vite e il vero fico ·pro- ricordia, perché non ti abbandonerà, ma
curarci il nutrimento che ci è offerto per adempirà la richiesta della tua anima. Dio,
la vita eterna, quando ancora il falso fi- infatti, non è come gli uomini, che serba-
co eta carico di multiformi fiori destina- no rancore; egli non ricorda le offese e ha
ti a frutti ingannevoli. Ma ·quando il Si- compassione della sua creatura».
gnore fece inaridire questi alberi bastardi, Erma,
che erano la falsa imitazione di quelli ve- Pastore 39, 1-3
ri, dicendo al fico amaro: Nessun frutto
spunti da te.per sempre (Mt 21, 19), allora
gli alberi che recavano frutti veri si mise- Rivolgersi al Signore
ro a ge.rmogliare e a produrre cibo per la
giustizia ·(cf. Gl 2, 23). Accade anche che «Ti ordi.qai», disse, <<nel primo pre-
spesso la vite si riferisca al Signore stesso cetto di custodire la fede, il timore e la
(cf. Gv 15, 1) e il fico allo Spirito Santo, continenza». «Sì», dissi, «signore». «Ma
poiché il Signore rallegra gli uomini e lo ora», continuò, <<Voglio spiegarti anche la
Spirito li guarisce. Ecco perché Ezechia loro potenza, affinché tu sappia quale po-.
viene dapprima invitato a spalmarsi di un tenza e quale efficacia. abbiano. Infatti, la
impasto di fichi (cf. 2 Re 20, 7 =4 Re 20, 7-. loro efficacia è duplice ed è relativa a ciò
LXX; Is 38, 21), cioè del frutto dello Spi- che è giusto e ingiusto. Tu dunque pre-
rito per essere guarito con l'amore secon- sta fede a ciò che è giusto e non credere
do le parole dell'Apostolo: Il frutto dello all'ingiusto. Infatti, ciò che è giusto pos-
Spirito è amore, gioia, pace, longanimità,' siede l~ via retta, mentre l'ingiusto quel-
benignità, fedeltà, dolcezza, temperanza la storta. Ma tu cammina per la xia retta
(Gal 5, 22): è per la grande dolcezza che e piana e lascia quella storta. La via stor-
il profeta ha chiamato fichi questi frutti. ta non ha sentieri, ma tratti impraticabi-
E Michea disse: E ciascuno riposerà sotto li e molti ostacoli ed è piena di pietre e
la sua tdte e all'ombra del suo fico e non vi · di rovi. Dunque, è fatale per coloro che vi
sarà chi' lo spaventerà (Mi 4, 4). È evidente si imbattono. Quelli invece che procedo-
infatti che quanti si rifugiano sotto lo Spi- no per la retta via, camminano in piano e
rito e si riposano al riparo del Verbo non senza inciampi; infatti è senza pietre e .sen-
dovranno temere né paventare colui che . za rovi. Vedi dunque che è più utile cam-
sconvolge i cuori. minare per questa via». «Mi piace», dissi,
· Metodio, «signore, camminare per questa via». «Vi
. La verginità 10, 5 camminerai e camminerà in essa colui che
si rivolge al Signore con tutto il cuore (cf.
Ger 24, 7; Gl 2, 12)». ·
L'abbondanza 'della divina miseri- Erma,
cordia Pastore 35, 1-5
Mi disse: «Rimuovi da te . ogni tn-
certezza e non esitare affatto di chiedere
qualcosa a Dio, dicendo in te stesso: come
Cristo I' architetto
posso chiedere e ricevere qualcosa da par- Cristo è un costruttore e architet-
te del Signore, se ho peccato gravemente to dcl quale sta detto nei profeti: Costui
1 due canestri difichi (24, 1-10) 275
costruirà la mia città e scioglierà la prigio- ne degli spiriti impuri per innalzare così
nia del mio popolo (Is 45, 13 LXX) . .Di- un tempio a Dio fatto di virtù e di dottri-
. ce infatti il -Signore: Li edificherò e non li ne tette, affinché .la suà gloria di manife-
distruggerò (Ger 24, 6). Poiché ·è buono, sti in esso.
Dio pulisce alcuni edifici. È infatti neces- Origene, ·
sario che venga distrutta in noi l' abitazio- Frammenti su Geremia 23
' .
SETTANTA ANNI DI PRIGIONIA
Questa parola fu rivolta ci Geremia per tutto il popolo·di Giuda nel quar-
to anno del regno di.Ioiakìm, figlio di Giosia~ re di Giuda, cioè nel primo
anno del regno di Nabucodònosor) re di Babilonia. Il profeta Geremia l'an-
nunciò a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemm.e dicen-
do: «Dall'anno tredicesimo del regno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda;
fino ad oggi sono ventitré anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e ·
io ho parlato a voi con premura e insistenza, ma voi non avete ascoltato. Il
Signore vi ha inviato ç_on.assidua premura tutti i suoi s~rvz: i pro/et~ ma voi
non avete ascoltato e ·non avete prestato orecchio per ascoltar.e quando vi di-
ceva: "Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvagie;
allora potrete abitare nella terra che il Signore ha dato a voi e. ai vostri padri
dai tempi antichi e p.er sempre. Non seguite altri dèi per servirli e adorarli e
non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi/arò del male. Ma
voi non mi avete ascoltato - oracolo del Signore - e mi avete provocato con
l'opera delle vostre mani per.vostra disgrazia'~.
Per questo .dice il Signorè degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le ;·
mie parole) ecco, manderò a prendere tutte le tribù del settentrione - oracolo
\
ma li hanno anche uccisi (Lattanzio). Non avendo trovato frutti in essi, Dio ha toltoJoro la
,gioia (Atanasio) e, come aveva predetto Geremia, furono deportati a Babilonia (Agostino).
10 14
- Farò cessare in mezzo a loro i can-
Il popolo rifiuta l'appello dei profeti ti di gioia e di allegria
. al pentimento
Né festa né gioia per Israele
· Spesso gli Ebrei si ribellarono contro .
i precetti salUtari ·e si allontanarono dal- Israele (... ) uccise coloro che· erano
la legge divina fuorviandosi nei culti em- stati invi~ti, così come non ebbe nemme-
pi degli dèi. Allora Dio riempiva uomini no rispetto per il figlio del padrone della
santi ed eletti con lo Spirito Santo, costi- vigna: ma anche egli fu assassinato da lo-
tuendoli profeti in mezzo al popolo, gra- ro (cf. Mt 21, 33). Tuttavia, quando ven-
. zie ai quali rimproverava al popolo ingra- ne e non trovò in loro i frutti, ·li maledisse
,to i suoi peccati con parole minacciose, per mezzo del fico dicendo: Non nasca più
esortandolo tuttavia a fare penitenza p~r i frutto da te (Mt 21, 19),.e il fico morì e fu
propri delitti. Ma se non l'avessero fatto e senza frutto, tanto che anche i discepoli si
non fossero tornati al loro Dio avendo ab- stupirono quando si seccò. Allora si realiz-
bandonato i culti _vani, avrebbe finit~ per zò ciò che era stato detto dal profeta: Farò
modificare il suo testamento, cioè avrebbe cessare in mezzo a loro la voce di gioia e la
trasferito r eredità della vita immortal~ al- voce di allegria, la voce dello sposo e la vo-
le nazioni straniere e avrebbe riunito per ce della sposa, l'odore della mirra e la _lu~e
sé un altro popolo più fedele prendendo- della lampada, e tutta la terra andrà verso
278 Geremia
la distruzione (Ger 25, 10-11). Infatti, era · te ali' opera intrapresa. Il periodo che va
stato abolito fra di loro tutto il ministero da quando Samuele cominciò a profetare
·della Legge e sono rimasti da allora e per fìnq a quando il popolo d'Israele fu cori- .
sempre senza festa e non celebrano la Pa- dotto prigioniero in Babilonia e, al ritor:-
squa. no degli Israeliti dopo settànt'anni secon-
Atanasio, do la profezia del s~nto Geremia (cf. Ger
Lettera /estale 6, 5, 12-13 25, 11), fu riedificato il tempio, è comples.:.
sivamente il periodo dei profeti. Tuttavia
non senza ragione possiamo considerare
I profeti dell'Antico Testamento pre~ profeti lo stesso patriarca Noè, durante la-
figuravano la città di Dio cui vita la terra intera fu sterminata dal di-
luvio, e gli altri prima e dopo l'epoca in
La città di Dio, che si evolve nella se- cui nel popolo di Dio cominciarono a do-
1 ·rie dei tempi, indicherà come si àdempia- minare i re perché alcuni awenimenti fu-
no le promesse di Dio rivolte ad Abr~mo turi, che appartenevano alla città di Dio e
giacché abbiamo appreso che, per garan- al regno dei cieli, in qualche modo furo-
zia di Dio stesso, sono dovuti alla sua di- no da loro simboleggiati o previsti. Di al-
scendenza, il popolo d'Israele secondo la cuni di loro soprattutto leggiamo che più
r~zza e tutti i popoli secondo la fede. Poi- esp1icitamente sono stati considerati tali,
ché dunque lepilogo del libro preceden- come Abramo (cf. Gen 20, 7) e Mòsè (cf.
te è approdato al regno di Davide, ora da Dt 34, 10).
quel regno esponiamo gli eventi che se- Agostmo,
guono nel limite che si ritiene suffìcien- La città dl Dio 17, 1 .
LA COPPA DELL'IRA
l
Così mi disse il Signore, Dio d'Israele: «Prendi dalla mia mano questa
coppa di vino della mia ira efalla bere a tutte le nazioni alle quali ti invio,
perché ne bevano, ne restino-inebriate ed escano di senno dinanzi alla spada
che manderò in mezzo a loro». . .
Presi dunque la coppa dalla mano del Signore e là diedi a bere a tutte
le nazioni alle quali il Signore mi aveva inviato: a Gerusalemme e 4lle città
di Giuda, ai re e ai capi: per abbandonarli alla distruzione, all'orrore, allo
scherno e alla maledizione, come avviene ancora oggi> anche al faraone, re
,· d'Egitto, ai suoi ministri: ai suoi nobili e·a tutto il suo popolo, alla gente
d og_ni razza e a tutti i re del paese di Us, .a tutti i re del paese dei Filiste~
1
39
Si tratta dcll'inte~pretazione di Origene riportata qui di seguito.
La coppa dell)ira (25, 15-29) 281
regni, ha detto a ognuna delle città: Dopo ta dalle malattie che imperversano, il ge-
che avranno bevuto il calice, farò tornare nere·umano è decimato dalla rovina della
dalla prigionia Elam, Tiro) Sidòne) i figli peste ... Tu dovresti sapere che questo è
di Ammon) di Moab e di Edom (cf. Ger stato predetto. Infatti, negli ultimi tempi
25', 15-27) : Per ognuno di questi regni, ha i mali si sarebbero moltiplicati, le avver-
detto: Negli ultimti giorni li farò tornare sità sarebbero state di vario tipo e sempre
dalla prigionia (cf. Ger 48, 47; 49, 6.39). di più sarebbe cresciuta l'ira di Dio, sqe-
Vediamo che Tiro è stata ripopolata · ed gnato con il mondo intero, mentre il gior-
·è·prospera; dopo es~ersi smarrita per set- . no del giudizio si avvicimva. Infatti non è
tant'anni, dopo aver ricevuto il "CO!JlpenSO come la tua falsa lamentela e la tua stoltez-
della sua venalità e dopo ess~rsi venduta za ignara della verità va affermando: «Co-
a tutti i regni (cf. Is 23, 17), ha preso 1'ar- deste cose accadono .Perché i, nostri dèi
pa, l'ha suonata con gioia e ha moltiplica- ·n on sono adorati da voi», ma al contrario
to i canti (cf. Is 23, 16). Anche la regione perché voi non adorate il vero Dio. Infat-
di Elam è s.tata ripopolata e prospera. Di ti, poiché egli è il Signore del mondo e lo
Babilonia Geremia ha detto: Babilonia è guida, tutto si tompie secondo la sua vo-
caduta e non si rialzerà (G'er 51,_64). Ec- IOntà e il suo consenso,.può accadere solo
co che fino ai nostri giorni e per sempre-, ciò che egli stesso ha fatto o permesso che
è soltanto una rovina. Dice ançhe a Geru- . accadesse. In ogni caso, quando accadono
salemme: È caduta e non si rialzerà, la ver- quegli eventi che mostrano l'ira e lo sde-
gine di Israele; è rimastq per terra, e non gno di Dio, essi non si verificano a causa
c)è-chi la rialzi (Am 5, 1-2). Orbene, se nostra, perché noi adoriamo Dio; vengono
questa profezia dettà da Geremia su Ba- invece imposti a causa dei ·vostri delitti e
bilonia è vera, essa è vera e degna di fede delle vostre colpe; perché voi non ricerca-
su Gerusalemme. Isaia ha detto a Gerusa- te affatto Dio, né lo temete. Anzi, non co-
lemme: Non mi adirerò più con te e non ti noscete la vera religione, né abbandonate
rimprovererò più (ls 54, 9). In verità, non le vostre ridicole superstizioni, sì che qùel
sarà più in collera contro di lei: Poiché è Dio che·è unico per tutti sia unico e ado-
in rovina, è sicuro che non la rimprove- rato e pregato da tutti. Infine ascolta Dio
rerà più e lei non provocherà più la sua stesso che parla, Dio stesso che con la sua
collera. · voce divina ci ist1uisce e ci ammonisce, di-
. i\:fraate, cendo: Adorerai il Signore Dio tuo e servi-
Dimostrazioni 21, 6 rai lui solo (Dt 6, 13 ); e di nuovo: Non .ci
saranno altri dèi oltre a me (Es 29, 3 ); e an-
cora: Non seguite altri· dèi stranieri per ser-
virli e per adorarli> non mi provocate nel-
I pagani non adorano il vero Dio le opere delle vostre mani per distruggervi
Le guerre si succedono sempre più (Ger 25; 6).
spesso, la sterilità e la fame aumenta- Cipriano,
no l'angoscia, la buona salute è sconvol- A Demetriano 5
dissero ai sacerdoti e'ai profeti: «Non ci deve essere condanna a m~rte per
quest'uomo, .perc'hé ci ha parlato nel nome del Signore, nostro Dio».
Allora si alzarono.alcuni anziani del paese e dissero a tutta l'assemblea
del popolo:'· «Michèa di Morèset, che profetizzava al tempo di Ezechia, re di
Giuda, affermò a tutto il popolo ·di Giuda: ((Così dice il Signo~e- ~egli eserciti:
Le profezie non sempre seguono l'ordine cronologico. Una profezia per il futuro ne-
cess_ariament~ si compie (Girolamo). Con un~ parola ambigua come forse Dio indica che
il I?~ntimento è possibil~ (Teodoreto, Ambrogio). Dio decide di respfugere o di accogliere
qualcuno non per la sua prescienza o per la sua potenza, ma secondo le ~zioni di ciascuno
(Giovanni Cassiano). Possiamo scegliere di agire o meno, ma tutte le nostre buone opere si
devono ascrivere alla grazia divina. Achikàm aveva scelto di qifendere Geremia e di salvarlo
dalla morte (Girolamo).
1
All'inizio del regno di Ioiakzm la infatti è stata fatta nel quarto anno di
Ioiakìm, .figlio di Giosia, re di Giuda (cf.
Geremia non segue l'ordine crono- Ger 25, f); questa all'inizio del ·suo regno,
- logico · poiché la Scrittura dice: All'inizio del re-
gno di Ioiakz'm figlio di Giosia, re di Giuda,
Cronologicamente questa profezia fu rivolta questa parola da parte d~l Signore
è anteriore a quella precedente, sebbe- (Ger 26;·1). Come abbiamo spesso detto, ·
ne sia stata fatta sotto lo stesso te. Quel- . infatti, il racconto del profeta non è com-
284 Geremia
posto in ordine, poiché delle cose avvenu- so Geremia, se il Signore predice dei mali ·
te sotto uno stesso re, quelle che sono av- e il popolo fa penitenza, anche lui si pen-
ven_u te prima vengono raccontate dopo e tirà delle cose che ha minacciato (cf. Ger. ·
viceversa. Chi però si prepara a dire la pa- 18, 7-10). E se annuncia cose buohe e il.
rola del Signore, deve fare come Mosè (cf. popolo si comporta con negligenza, Dio
Dt 5, 31) e ascoltare assieme al salmista: muterà il suo proposito e provocherà ma-
Voi che state ·nella casa del Sign.ore, negli li invece del bene. Lo stesso si trova nel ·
atri della casa del Dio nostro (Sal 135, 2 = Vangelo: Invierò mio figlio e forse lo ri-
134, 2 LXX). spetteranno (Le 20, 13 ), detto proprio da
Girolamo, Dio onnipotente. Infine, dice anche ora:
Sei libri su Geremia 5, 36, 2-3 Se forse ascolteranno e ognuno lascerà la
cattiva strada. Se, infatti, si convertissero,
io mi pentirei del mio proposito e non fa-
rci ciò che mi ero proposto di fare loro.
23 Penso di farlo a causa della malizia dei lo-
- Forse ti ascolteranno \..
ro.proposito (Ger 26, 3 = 33, 3 LXX). E se
Conoscenza e libero arbitrio muteranno, muterà anche il mio proposi-
to. Dovremmo leggere 111 storia di Giona e
A Geremia viene ordinato di par- di"Ninivc (cf. Gn 3-4) .., ·
lare a tutte le città di Giuda (anche se i . Girolamo,
LXX non hanno tradotto la parola Città, ·Sei libri su Geremia 5, 36, 3-7
affinché non sembrasse fuori luogo parla-
re dall'atrio della casa del Signore a cit-
tà che non si trovavano davanti; ma quan-
do parla ai popoli e ai cittadini, parla alle Occasione di pentimento
città stesse). Sta opportunamente nell' a- Non ha detto forse (Ger 26, 3) per
trio e nel vestibolo del tempio del Signo- ignoranza; perché conosceva la loro di-
re, affinché, al mon1ento della preghiera e subbidienza~ Ma .ha lasciato il dubbio,
dell'adorazione al Signore, siano costretti affinché, non"soltanto badando alla con-
ad ascoltare i discorsi del profeta. Non to- danna divina, disperassero della loro
gliere una parola (Ger 26, 2 ·= 33, 2 LXX), salvezza. Qmµcosa di simile è stato det-
anche se è triste, anche se provoca con- to .anche tramite Ezechiele: Se mai ascol-
tro di te la rabbia degli astanti. Comun- tassero/ se mai vedessero (Ez 2, 5 LXX).
que venga de~to ciò che ti è stato ordina- Perciò non si tratta <li ignoranza, ma af-
to, senza titnore delle persecuzioni di chi finché dicessero: I-la predetto la nostra di-
si eccita . contro di te, ma ubbidendo al subbidienza ed ·è ·veritiero. Come possia-
comando d~l Signore che ordina! Dice: mo cambiare? Con queste parole insegna
Forse ascolteranno .e si convertiranno (Ger che, se vogliono, possono cambiare con-
26, 3 = 33, 2 LXX). La ·parola ambigua dotta.
forse non si adatta alla maestà del Signore, Teodoreto,
ma parla ai nostri sentimenti, per mante- Su Geremia 6, 26
nere il libero arbitrio, affinché· non ci sia
r obbligo di fare o di non fare qualcosa ne-
cessariamente in virtù della sua prescien-
Dio conosce il futuro
za. Infatti, non perché Dio sa che qualco-
sa avverrà, ciò avverrà, ma Dio lo conosce (I Novaziani) ripropongono una di-
come colui che conosce da prima. Tutta- scussione ·a 1proposito delle parole dcl}' a-
via dobbiamo sapere che, secondo lo stes- postolo Pietro, perché ha detto se mai (cf.
Il rifiuto delle profezie di Geremia (26, 1-24) 285
At 8, 22) e pensano che Pietro non abbia Dio modifica il suo proposito se 1
assicurato il perdono a chi fa penitenza. peccatori si pentono
Considerino però di chi parla, cioè di Si-
mone che non credeva secondo. la fede, Se si affermasse che Dio revocò la
ma meditava un inganno. Perciò anche sua severa sentenza secondo quanto ha
il Signore a uno che gli diceva: Ti segui- espresso per mezzo del profeta Ezechie-
rò (Mt 8, 19), siccome ne vedeva la dub- le: Se dico al!'empio: morirti~ · ed egli farà
bia sincerità, rispose: Le volpi hanno le penitenza per il suo peccato e compirà ciò
loro tane (Mt 8, 20). Se il Signore proibì che è retto e giusto, egli vivrà e non morirà
1 (Ez 33, 14-15), noi siamo ugualmente in-
a costui, prima dd battesimo, di seguir-
lo, perché lo vedeva menzognero, ti me- dotti a non perdurare ostinatamente nelle
ravigli che l'apostolo non abbia assolto nostre decisioni, quanto piuttosto ~d am-
chi prevaricava dopo il battesimo, ma lo morbidire la nostra minaccia, dettata .dal-
abbia condannato a rimanere avvinto al- la necessità, con una clemente remissione.
la sua iniquità? Ma questa sia fa risposta E perché non si ritenga che il Signore. ab-
per loro. Io, però, non dico che Pietro ab- bia prestato quegli speciali benefici ai soli
bia dubitato né credo che una causa co- Niniviti, egli dichiara per mezzo' di Gere-
. sì importante debba essere strozzata con mia di essere disposto a concederli uni-
la pregiudiziale di una sola parola. Infatti, versalmente a tutti, e promette, in caso di
se credono che Pietro abbia dubitato, dµ- necessità, di mutare le sue decisioni in vi-
bitò forse anche. Dio che disse al profeta sta dei nostri meriti. Nei riguardi di ùn po-
Geremia: Sta' nel!'atrio del tempio del Si- polo o di un regno io decido sul momento'
gnore e darai quale risposta a tutte le città di sradicare, di abbattere e di distruggere;
di Giuda, a quelli che vengono per adàra- ma se questo popolo, contro il quale ave-
re nel tempio del Signore, tf!-tte le parole vo parlato, si converte dalla sua malvagità,
che tl ho comandato di rispondere loro; io mi pento del male che avevo pensato di
non tralasciare neppure una .parola. Forse fargli. Parlerò pure ben presto di un popo-
ascolteranno e ritorneranno (Ger 26, 2-3). lo o di un regno: io.decido di edificare e di ·
Dicano dunque che anche Dio ignora- piantare, ma. se·esso compie ciò che è male
va ciò che sarebbe accaduto. Ma con la ai miei occh~ non ascoltando la mia voce,
parola forse non si indica ignoranza, an- io mi pentirò del bene che avevo promesso
zi nelle Scritture divine si nota spesso un di fargli (Ger 18, 7 -1 O LXX). Così pure,
simile uso, perché il loi;-o modo di espri- rivolgendosi a Ezechiele40, dice: Non tra-
mersi è senza pretese. Infatti, il Signore lasciare neppure una parola. Forse tz' ascol-
dice anche a Ezechiele: Figlio del!' uomo, terannp e ognuno abbandonerà la propria
io tl mando ai figli d'Israele, coloro che si condotta perversa; in tal caso, disdirò tutto
sono rivoltati contro di me, essi e i loro pa- il male che pensavo di fare loro a causa del-
. drifino ad oggi. Tu dt'rai loro: «Dice il Si- la malvagità delle loro azioni (Ger 26, 2-3
gnore Dio», e forse ascolteranno e sarannQ =33, 2M3 LXX). Da tali testimonianze vie-
spaventati (Ez 2, 3-5). Non sapeva forse ne dichiarato che, da parte nostra, non bi-
se quelli potevano o non potevano con- sogna restare tenacemente legati alle no-
vertirsi? Questo modo di esprimersi non stre decisioni; occorre invece sottoporle
indica sempre un dubbio. a esame in base a un ragionevole giudi-
· Ambrogio, zio, così come conviene preferire e atte-
La penitenza 2, 5, 29-31 nersi alle migliori, e passare senza alcuna
40
Attribuzione efrata, poiché il passo proviene in realtà da Geremia.
286 Geremia
esita~ione a quel partito. che è stato giudi- parole dei miei servi i profeti' (Ger 26, 5 =
cato come il più utile. In più, quei giudi- · 33, 5 LXX)? I quali certamente sono sta-
zi di Dio, inestimabili sopra ogni .dire, ci ti inviati dopo la Legge e non soltanto una
insegnano che, essendo nota a Dio la fine volta, ma spesso, e non senza premure
di ogni ~osa anc?ra.prima della sua origi- e con tranquillità, ma sempre e con sol- ·
ne, così tu.t to egli dispensa con qrdine r~ lecitudine. Dice: Vi ho inviato i miei ser-
zio:nale, adattandosi in un certo modo alle vi di giorno e anche dtnotte. E se non vo:
tendenze degli uomini; ne risulta così che lete ascoltarli, farò di questa casa (cioè il
egli, tutto giudicando, non in base al suo tempio di Dio) come ho/atto con Silo (Ger .
potere e neppure secondo l'ineffabile co- 26, 5-6 = 33, 5-6 LXX) (dove era il taber-
noscenza della sua prescienza, ma secon- nacolo). E quando il tempio sarà distrut-
do il presente, comportamento degli uo- to, anche la città sarà una maledizione per
mini, respinge o attira ognuno, infonde o tutte le genti della terra (Ger 26, 6 =33, 6
toglie ogni giorno la sua grazia. LXX), ( ... ) una maledizione dalla quale il
Giovanni Cassiano, Signore·ci ha liberati, come dice I' Aposto-
Conferenze ai '!lonaci 2, 17, 25 lo: Cristo ci ha redenti dalla maledz'zione
della legge, facendosi maledizione per noi
(Gal 3, 13 ).
Girolamo,
5·6 Molti messaggeri sono stati inviati Set' lt'bri su Geremia 5, 37, 2-4
La Legge e i profeti , I
. . . .
. .
mini il nome regale, ·e poiché è il grande mora, fin da principio.(cf. Sai 90, 1=89, 1
Dio, non rifiuta ai figli della carne il nome LXX), rimane tra di loro e cammina con
divjno. Poiché tutta la paternità gli appar- loro. Dice infatti per mezzo del profeta:
tiene, chiama anch~ padri i figli degli uo- Dimorerò in loro ·e camminerò con loro (Lv
mini. Dice infatti ali' assemblea: Al posto 26, 12). '
dei tuoi padrz~ avrai dei figli (Sal 45, 17 = Afraate,
44, 17 LXX). Poiché ogni potere gli ap- Dif!Zostrazioni 17, 6
partiene, .d à agli uomini il potere degli uni
stigli altri. E poiché l'adorazione, segno di
onore, gli appartienJ, dà. a ogni uomo di Geremia dimostra di essere un vero
onorare il suo fratello come lui stesso in profeta
questo mondo. Infatti, anche se un uomo
si china davanti agli scellerati, agli empi e Ciò aveva predetto Geremia, che cioè
agli Uomini che denigrano la sua bontà, il Signore aveva stabilito che andassero a
Dio non glielo rimprovera. Riguardo ali' a- Babilonia. Getemia· inoltre accusava co-
dorazione, ordina al suo popolo: Non ado- me falsi profeti tutti gli altri profeti i qua-
rerai il sole, né la luna, né nessuna delle li dicevano al popolo che non sarebbero
potenze del cielo;·nari dovete desiderare di andati a Babilonia. Coloro che leggono le ·
adorare creature che si trovano sulla terra Scritture rammentino ciò insieme con noi;
(Dt 4, 19). Ecco la bontà e la tenerezza del quelli che non le leggono prestino fede a
. nostro buon creatore, il quale non rifiuta noi. Geremia dunque, sostenendo la par-
· agli uomini il nome dell'adorazione, il no~ . te del Signore, minacciava coloro che non
· · me dèlla regalità. né il nome del potere. È volevano andare a Babilonia; a coloro in-
lui infatti il Padre delle creature che si tro- vece, che vi sarebbero andati, promette-
vano sulla faccia del mondo e,. fra tutte le va in quel luogo riposo e una certa felicità
creature, ha onorato, elevato e glorificato nel piantare vigne nuove, nel coltivare orti
gli uomini, poiché li ·ha modellati con le e nell'abbondanza dei frutti (cf. Ger 27) ..
sue mani sante e soffiato in loro il suo Spi- Agostino,
rito (cf. Gen 2, 7). Per foro è stato una di- Discorso 51, 9, 14
'
ANANIA IL FALSO PROFETA
,.
terra; quest'anno tu morz"ra~ perché hai predicato la ribellione al Signore».
In quello stesso anno, nel settimo mese, il pro/eta Anania morì (28, 1-17).
· Geremia desiderava cha la profezia di Anania si avverasse. I falsi profeti promettono
' I
cose piacevoli, quelli veri amarezze. Con umiltà Geremia attendeva che il Signore gli rivelas-
. se cosa annunciare. La morte di Anania è stato il castigo per la sua falsa profe~ia (Girolamo).
41 Cioè Anania. ·
42
Allusione alla credenza che Euforbo, un gu~rriero troiano, si fosse reincarnato in Pitagora.
292 Geremia
tua .iniquità per richiamarti alla penitenza, (Ger 28, 11) come colui che è stato vinto,
e divorano il popolo di Dio come il pane e compiendo la profezia: Sono come un uo-
non hanno invocato Dt'o (Sai 14, 4 = 13, 4 mo che non ascolta e che non ha rimproveri
LXX). Avendo annunciato la prigionia, sulla sua bocca (Sa! 3 8, 15 = 3 7, 15 LXX).
Geremia è stato lapidato~ Anania figlio di . Girolamo~
Azzùr, per ora spezzava le sbarre di legno, Sei libri su Geremia 5, 60, 2-4
ma ne preparava di ferro per il futuro (cf.
Ger 28, 13 ). I falsi profeti sempre promet-
tono cose belle e per breve tempo fanno
15 17
· Il profeta Anania mo,rì
piacere. Amara è la verità e coloro che la Morte e inganno
predicano sono pieni di amarezza. Infat-
ti, la Pasqua del Signore si celebra negli Quando lò rimprovera dicendo:
az?,imi della verità e della sincerità (1 Cor Ascolta Anania, li Signore non ti ha in-
5, 8); si celebra la ·P asqua del Signore e la viato (Ger 28, 15 = 35, 15 LXX), Gere-
si mangia con erbe amare (cf. Es 12, 8). mia non lo chiama pi;ofeta. Infatti, come
Girolamo, avrebbe potuto chiamarlo profeta pur ne-
· Contro Gioviniano 2, 37 gando che fosse stato inviato da Dio? Ma,
come abbiamo già detto, la verità e l' or-
dine del ra~conto risp~ttano non i fatti,
L'attesa del Signore
ma l'opinione che se ne aveva allora. Di-
I Settanta non hanno tradotto due an- ce: Hai ingannato il popolo con una menzo-
ni né h~nno chiamato profeta Anania, co..: gna, a/finché non accettasse il proposito del
me se non volessero chiamare profeta chi Signore. Perciò- sappi che morrai entro un
profeta nòn era, sebbene non poche co- anno.' (Ger 28, 15 =35, 15 LXX). Se quan~
se nelle sante Scritture vengano dette se- do moriamo veniamo liberati dal carcere
condo l'opinione corrente al tempo degli · del corpo, secondo quella testimonianza,
eventi raccontati e non secondo .l a verità male interpretata dagli eretici: Togli' la mia
dei fatti. Perfino Giuseppe viene chiamato anima dalla prigione (Sal 142, 8 = 141, 8
padre del Signore e la stessa Maria, che sa- LXX), come mai la morte viene inflitta al
peva di aver co.t:icepito dallo Spirito Santo falso profeta come un castigo? Si noti pe-
e aveva risposto ali' angelo:. Come potrà av- rò che Geremia, avendo subito violenza
venire ciò, poiché non conosco uomoP (Le dal falso profeta, tace della parola che gli
1, 34), dice al figlio: Figliol çhe ci hai/atto? è stata rivolta dal Signore, ma poi, essendo
Ecco che io e tuo padre ti cercavamo ango- stato inviato dal Signore, rimprovera co-
sciati" (Le 2, 48). Al tempo stesso si devono raggiosamente il mentitore e ne annuncia
considerare Ja· prudenza, l'umiltà e la pa- la prossima dipartita. E poiché è morto nel
zienza di Geremia. Il falso profeta si acca- settimo mese", mentre di solito si int~rpre
nisce contro le cose e rompe .il giogo del ta il numero setté come segno del riposo
suo collo (ciò che non avrebb~ potuto fare ~cf. Gen 2,_2;·Es 31, 15), forse si sono in-
con uno di ferro), e costui tace e nascon- . gannati che sia morto nel settt'mo mese per
de il suo dolore. Infatti, ancora non gli era essere liberato dai mali del corpo, secondo
stato rivelato dal Signore ciò che avrebbe . quel pa~so che citano: La morte è il riposo
· dovuto dire, e quindi la santa Scrittura di- dell'uomo (cf. Sir 22, 11.). Noi invece sap-
. mostra in silenzio che i profeti non par- piamo che i corpi dei credenti sono templi
lano mai di loro iniziativa, ma secondo la di Dio, purché lo Spirito Santo abiti in essi
volontà del Signore, soprattutto delle cose (cf. 1 Cor 3, 16; 6, 19; 2 Cor 6, .16).
·future, che sono note solt~to a Dio. Dice: . Girolamo,
si allontanò e se ne andò per la sua strada Sei libri su Geremia 5, 62,, 2-4
LA LETTERA AGLI ESILIATI
-
Queste sono le parole della lettera che il profeta .Geremia mandò da Ge-
rusalem.me al resto degli anziani in esilio/ ai sacerdoti~ a,i profeti e a tutto il
popolo che Nabucodònosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia,·
la mandò dopo che il re Ieconia, la regina madre, i dignitari di corte, i capi
di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri erano partiti da Gerusa-
lemme. Fu recata per mezzo di Elt;1-sà, figlio di Sa/an, e di Ghemaria, figlio
di Chelkia, che Sedecià, re di Giuda, aveva inviati a Nabucodònosor, re di ·
Babilonia, a Babilonia. Essa diceva:
«Così dice il Signore degli esercit~ Dio d'Israele, a t'!4tti gli esuli che
· ho fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia: Costruite cas~ e abitatele,
piantate orti e mangiatene i/rutti:· prendete moglie e mettete al mondo figli
e figlie, scegliete mogli per i figli e maritate le figlie, e costoro abbiano figlie
e figli. Lì moltiplicatevi e non diminuite. Cercate il benessere del paese in
cui vi ho fatto deportare, e pregate per esso il Signore, perché dal benessere
suo dipende il vostrò. ·
Cosi' dice il Signore degli eserciti: Dio d'Israele: Non vi traggano in erro-
re i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini> non date retta ai sogni
che essi sognano, perché falsamente profetizzano nel mio nome: io non li ho
inviati. Oracolo del Signore. Pertanto così dice il Signore: Quando saran-
no compiuti a Ba.bilonia settant'ann~ vi visiterò. e realizzerò la mia buona
promessa di ricondurvi in questo luogo. Io conosco i progetti che ho fatto a
vostr~ riguardo~ oracolo del Signore-, progetd di pace e non di sventura,
per conceç/,ervi un futuro pieno di speranza. Voi mi invocherete e ricorrere-
te a me e io vi esaudirò. Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete
con tutto il cuore; mi lascerò trovare da voi. Oracolo del Signore. Cambierò
in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi
.dove vi ho disperso. Oracolo del Signore. Vi ricondurrò nel luogo da dove vi
·ho fatto deportare.
Voi dite: "I/Signore ci ha suscitato profeti a Babilonia". Ebbene, così
dice il Signore al re che siede sul trono di Davide e a tutto il popolo che abi-
ta in questa città, ai vostri fratelli che non sono partiti con voi n~lla depor-
tazione: .Così dice il Signore degli esèrciti: Ecco, manderò contro di loro la
294 Geremia
spada, la fame e la peste .e.li renderò come i fichi guast~ che non si possono
mangiare tanto sono cattivi. Li perseguiterò con la spada, la fame e la peste;
li renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra, e ·maledizion.e,
stupore, scherno e obbrobrio in tutte le nazioni nelle quali li' ho dispersi:
perché non hanno ascoltato le mie parole - oracolo del Signore - quando
con assidua premura mandavo loro i miei servi: i profeti: ed essi non hanno
ascoltato. Oracolo del Signore. Voi però, deportati tutti: che ho mandato da
·Gerusalemme a Babilonia, ascoltate la parola d~l Signore.
Così dice il Signore degli esercit~ Dio d'Israele, riguardo ad Acab, figlio
di Kolaià, e a Sedecià, figlio .di Maasia, che vi profetizzano menzogne nel
mio nome: Ecco, li dar6 in mano a Nabucodònosor, re di Babilonia, che li
ucciderà sotto i vostri occhi. E se ne trarrà una formula di maledizione che si ·
dif/on.derà presso tutti i deportati' di Giuda a Babilonia,· si dirà: "Ti tratti il .
Signore come Sedecìa e Acab, che il re di Babilonia fece arrostire sul fuoco!". ,
Poi'ché essi hanno operato cose nefande a Gerusalemme, -hanno commesso
adulterio con le mogli del prossimo, hanno proferito nel mio nome parole
menzognere senza che io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e
ne sono testimone. Oracolo del Signore.
E dirai a Semaià, il Nechelamita: Così dice il Signore degli esercit~ Dio
d'Israele: Hai mandato nel tuo nome lettere a tutto il popolo di .Gerusalem-
me e a Sofonia, figlio di Maasia, il sacerdote, e a tutti i sacerdoti: dicendo: "Il
Signore ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ioiadà, perché fossi
sovrintendente nel tempio ,del Signore, per reprimere qualunquè forsennato
chefa il profeta, ponen4olo in ceppi e in catene: orben·e, perché non reprimi
Geremia di Anatòt, che fa profezie fra di voi? Infatti egli ci ha mandato a ~
dire a Babilonia: Durerà a lungo la vostra situazione/ Costruite case e abita:..
tele, piantate orti e mangiatene i/rutti!"». · °'
Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia.
Allora la parola del Signore fu .rivolta a Gèremia: «Invia questo messaggio a
tutti i deportati: Così dice il Signore riguardo a Semaià, il Nechelamita: Poi-
ché Semaià ha parlato a voi come profeta mentre io non l'avevo mandato e
vi ha fatto confidare nella m~nzogna, per questo dice il Signore: Ecco, punirò
Semaià, il Nechelamita, e la sua discendenza; nessuno dei suoi dimorerà in
mezzo a questo popolo, ni vedrà il bene che farò al mio popolo - oracolo del
Signore-, perché ha prediCato la ribellione al Signore» (29, 1-32): .
Cercate la pace là dove sta la vostra Chiesa. Se è in pace, anche voi lo siete (Girolamo,
Agostino). Gli ésiliati sono tipi di Cristo e della Chiesa. Quando la Chiesa pregava per la
pace dei re pagani, le sue preghiere sono state esaudite con la loro conversione. Quindi,
dovete pregare per i vostri capi e per la pace del paese ih cui Dio vi ha posti (Agostino). Dio
punirà i falsi vescovi e presbiteri come ha fatto. in passato con i falsi profeti (Costituzioni
·apostoliche). Il diavolo va .a caccia di cristiani, non dei miscredenti o di coloro che già s~
La lettera agli est'lia# (29, 1-32) 295
trovano nell'errore. I cristiani non hanno la sicure'