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Prof.

Stefano Bonora
Trento, 3 marzo 2022
Diritti privato delle imprese (discipline collegate)
▪ Le discipline che riguardano la tutela dei diritti di proprietà industriale
(segni distintivi - brevetti) e della concorrenza (concorrenza sleale,
antitrust e, di recente, grazie alla deriva consumeristica della UE le
pratiche commerciali scorrette)
▪ Le discipline che riguardano i contratti commerciali (vendita
all’appalto, mandato, trasporto sino al leasing e factoring) e quelli di
distribuzione (agenzia, concessione, franchising).
▪ La disciplina sui titoli credito, e quindi sui modi di circolazione dei
diritti (in particolare del denaro) mediante incorporazione del diritto su
un titolo (assegno, cambiale etcc..)
▪ La disciplina dei mercati finanziari (sollecitazione all’investimento,
fondi società di gestione del risparmio e società quotate)
▪ La disciplina del settore bancario

▪ La disciplina della crisi d’impresa (fallimento e altre procedure


concorsuali).
▪ Manuale di diritto commerciale, 7a edizione a cura di M.
Campobasso, UTET, Torino, 2017,
▪ con esclusione dei capp. 6°- 7°- 8°- 15° limitatamente alla lett. a) e
del cap. 26°.
▪ Sono parimenti escluse:

• la parte III ad eccezione del cap. 32°

• la parte IV ad eccezione del cap. 40°

• la parte V ad eccezione dei capp. 44° e 45°, quest’ultimo


quanto ai §1, §5, §6 e §16 (che sono invece compresi)

▪ Manuale di diritto commerciale, 2a edizione a cura di Marco


Cian, Giappichelli, Torino, 2019, con esclusione:
▪ della Sez. IV
▪ della Sez. VI salvo che per il § 18 invece compreso
▪ della Sez. VII salvo per §20, § 21, § 23 (solo p. I) e § 26
▪ della Sez. VXI
▪ Orari di Lezione:
▪ Giovedì ore 17.00 – 19.00
▪ Venerdì ore 9.00 – 10.30

▪ Esame: Orale

▪ Orari di Ricevimento:
▪ Su appuntamento

Mail: stefano.bonora-1@unitn.it
▪ PARTE I – dedicata all’impresa in generale (tutte le imprese
individuali e collettive)
A propria volta si può suddividere in due moduli:
IMPRESA: Comprende la definizione di impresa e quindi lo studio della figura
dell’imprenditore (Statuto dell’imprenditore in generale e di quello commerciale)
AZIENDA E FORME DI COOPERAZIONE TRA IMPRESE

▪ PARTE II – dedicata alle regole che riguardano le imprese collettive


(le società)
La quale a propria volta si può suddividere in due moduli
SOCIETA’ DI PERSONE: caratterizzate per non avere distinta personalità giuridica
rispetto ai soci (prive, salvo eccezioni del beneficio della responsabilità limitata)
SOCIETA’ DI CAPITALI E COOPERATIVE: caratterizzate, all’opposto, per essere
soggetti distinti dai soci ed autonomi centri di imputazione di responsabilità
(limitazione del rischio).
▪ Diritto commerciale = parte del diritto privato che ha per
oggetto e regola l'attività dell'impresa (attività produttiva ed il
relativo esercizio)

▪ Libro V del c.c. + normative speciali

▪ Rapporto tra diritto civile e commerciale = autonomia storico


concettuale del diritto commerciale
Nessuna traccia nel diritto Greco o Romano (pretore) di un
diritto del commercio distinto dal diritto comune

▪ Origini (XII secolo - Basso Medioevo – Epoca dei Comuni)


- Fattore decisivo: Nascita delle corporazioni dei mercanti (Statuti
corporativi e giurisdizione consolare)
- Ratio: esigenza di sottrarre le dinamiche degli affari dal
formalismo del diritto comune e diritto canonico
▪ Diritto dei mercanti (ius mercatorum)
a) diritto non statuale fondato sulla consuetudine (usi) poi confluiti negli
statuti mercantili (vincolanti per gli aderenti)
b) specialità formale: diritto autonomo dal diritto comune sul piano delle
fonti, dei destinatari e degli organi di giustizia (consoli)
c) specialità sostanziale: diritto autonomo in quanto nasce per derogare al
diritto comune/canonico con finalità di agevolare e sviluppare i traffici
(libertà di forme contrattuali, tutela del creditore: vd. Interessi, fallimento,
scritture contabili...), nascono le prime società con limitazione del rischio
(Accomandite)

Diritto di classe

che progressivamente diviene generale …. Superando i confini nazionali e poi quelli


delle corporazioni stesse (privilegio del foro consolare).
Il diritto commerciale negli Stati nazionali

▪ XVI secolo: consolidarsi delle monarchie nazionali e


interventismo statale.
▪ Statalizzazione del diritto commerciale (lex mercatoria)
▪ Statutes of monopolies
▪ prime società per azioni: compagnia delle indie orientali 1602

▪ Caratteri: situazioni eccezionali sotto forma di concessioni da


parte del sovrano (No Diritti ma privilegi di classe o ad
personam)
▪ Nascono i Tribunali del commercio (al posto dei consoli)
XVIII secolo: è rivoluzione!

a) Rivoluzione industriale: cambia lo scenario economico,


l’industria (la produzione) soppianta il commercio (mercanti)
come protagonista del mercato

b) Rivoluzione francese: cambia concezione del diritto


commerciale, non più diritto di classe (dei mercanti) ma diritto
di tutti coloro che svolgono attività di commercio

▪ scompaiono corporazioni ed i relativi privilegi = libero mercato


▪ passaggio da sistema su base soggettiva (mercante) a sistema su
base oggettiva (atto del commercio)
XIX - L’epoca delle Codificazioni

▪ Codice Napoleonico
▪ Duplicazione dei codici: codice civile del 1865; codice di
commercio del 1865 (poi del 1882).

Codice di commercio del 1882


▪ Sistema oggettivo fondato sul compimento di «atti di commercio» intesi:

1. In senso oggettivo (n. 26 atti ritenuti commerciali come tali)


2. In senso soggetti, tutti quegli atti posti in essere dal commerciante
(colui che «esercita atti di commercio per professione abituale e le
società di commercio»)
Codice di commercio del 1882 (Caratteri):
▪ specialità formale: diverse fonti e, sino al 1888 diversi organi di giustizia:
Tribunali di commercio
▪ specialità sostanziale: diverso contenuto per lo stesso atto (l’uno con
intento conservatore = civile; l’altro con l’intento di tutelare la circolazione
ed il credito = commerciale)
❑ atto civile e di commercio (compravendita civile e commerciale o locazione
civile e commerciale)
❑ Commercio vs. artigiano, agricoltore

▪ Prevalenza ed autonomia del diritto commerciale su quello


civile: gli atti fra un commerciante ed un non commerciante sono
regolati dal codice di commercio

▪ Problemi interpretativi e critiche = esigenza di una revisione del


sistema
▪ Tesi Vivante
▪ Testi di Mossa/Asquini
CODICE CIVILE DEL 1942
Ragioni dell’Unificazione dei diritti:
- Motivi politico ideologici del periodo (fascismo)

- Cambiamenti della realtà economica (scomparsa del dualismo


proprietà e commercio)

Caratteri:
a) Commercializzazione del diritto civile
b) sostituzione del sistema oggettivo (atti di commercio) con
quello soggettivo (basato sulla nozione di imprenditore)
c) nozione generale ed unitaria di imprenditore/impresa, che
comprende non solo chi svolge attività "commerciale", ma
anche l’artigiano, l’agricoltore e soggetti pubblici (tutte
species della figura generale)
EVOLUZIONE SUCCESSIVA AL 1942

1. 1974 - Disciplina del mercato bancario (TUB)


2. 1990 - disciplina antitrust (AGCM)
3. 1998 - Disciplina del mercato mobiliare (TUF) – Consob
4. 2003 - Riforma “organica” del diritto delle società di capitali
(proseguiti sino di recente: semplificazioni su capitale e s.r.l.)
5. 2005 - Codice proprietà industriale
6. 2005 - Codice del consumo 2005
7. 2006 - Riforma “organica” del diritto della crisi dell'impresa
(2005 – in corso, ultimo intervento nel decreto sviluppo convertito in
agosto 2012 ed entrato in vigore a metà settembre) - procedure delle
grandi imprese in crisi (1999-2003) – Riforma Rordorf 2019!
8. 2012 Ricostituzione dei “Tribunali delle imprese”
(preceduto, nel 2003, dall’istituzione delle sezioni specializzate in materia di
proprietà industriale)
Fattori “esterni” di evoluzione del diritto commerciale:

Uniformizzazione ed armonizzazione internazionale (soprattutto


europea) del diritto commerciale (esigenze di regole analoghe o
simili da parte delle imprese che operano in diversi Stati).

Modalità di intervento del legislatore comunitario:


(I) unificazione normativa: Trattati (antitrust) e regolamenti (Società
Europea) di attuazione i quali danno luogo ad un ordinamento
sovrannazionale uniforme

(II) armonizzazione: direttive (in materia societaria), impongono


l'attuazione di normative nazionali conformi ai principi sanciti a
livello comunitario

(III) concorrenza tra ordinamenti (giurisprudenza Corte di Giustizia:


da caso Centros 1999 in poi: "principio di libertà di stabilimento")
Diritto «parzialmente» autonomo = diritto speciale
dell’impresa

▪ Ratio di fondo: favorire lo sviluppo economico e quindi creare un


sistema di regole propizio allo sviluppo delle attività economiche in
quanto creatrici di nuova ricchezza a beneficio (diretto ed indiretto)
della collettività (interesse pubblicistico)

▪ Filo conduttore: norme che derogano alle corrispondenti regole


generali di diritto civile (che il legislatore ritiene inefficienti
(inadeguate) con riferimento alle esigenze di chi esercita attività
economica (salvaguardia produzione e circolazione vs
conservazione della ricchezza)
Impresa vs. Famiglia / Obbligazioni / Proprietà

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