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Voci di Pechino

Capitolo 1 - Introduzione. Capire la Cina studiandone i media

1.1 Cina globale, perché i media sono importanti


• Ruolo Cina a livello globale
o Guerra commerciale con USA (sanzioni contro colossi tecnologici)
o Belt and Road Initiative (Progetto infrastrutturale per investire in più di
150 paesi, fulcro politica estera di Xi Jinping)
o Gestione crisi Covid
• Media promuovono immagine Cina all’estero

1.2 Raccontare bene la narrazione della Cina


• Sostenere simultaneamente media tradizionali e nuovi media
• Migliorare media fornendo prospettiva cinese al pubblico straniero
• Tensione mediatica con BBC post Covid
• Film Wolf Warriors 2 → attività diplomatici cinesi screditare critica vs Cina

1.3 Struttura dello studio


• Rilevanza media nel processo di costruzione di un’identità nazionale
o Stampa e radio (1949-1977)
o TV e cinema (1978-2007)
o Internet (2008-2014)
o Convergenza

Capitolo 2 - Spunti metodologici

2.1 Perché una storia dei media?


• Secondo critico Giuseppe Balbi lo studio dei media è focalizzato sul presente e
finalizzato a interpretare il futuro
• Per il passato è importante per darci una prospettiva diversa
• Cinque modi per condurre studio storia dei media
o 1. Delineare un momento storico x es attraverso un programma TV di
quel periodo
o 2. Osservare i contenuti veicolati
o 3. Indagine evento storico usando media dell’epoca come fonti primarie
o 4. Studio storico delle “teorie” dei media
o 5. Evoluzione dei mezzi di comunicazione
2.2 Perché una storia dei media cinesi?
• Cina paese con più utenti internet
• Comprendere esperienza cinese
• Capire la storia della RPC, eccone cinque tratti:
o 1. Lasciti rivoluzionari del PCC
o 2. Costante negoziazione politica e sociale
o 3. Media più orientati verso il mercato (fine anni 70)
o 4. Industria tecnologica (investimenti dagli anni 2000)
o 5. Integrazione del sistema capitalistico globale digitale a guida USA
• Evoluzione Cina, due esempi:
o Little Pink → fenomeno web dedicato a letteratura femminile
o Partito dell’industria → community appassionati di tecnologia, politica e
attività militari (hanno difeso Huawei durante guerra dazi commerciali
con USA)

2.3 De-occidentalizzare lo studio dei media


• Prima web più occidentale ora i media cinesi stanno crescendo

2.4 Perché una storia dei media cinesi in Italia?


• Interesse sinologia italiana è cresciuto grazie a pubblicazioni ed eventi
• Alcune riviste: Orizzonte Cina, Sinosfere, Sulla via del Catai…
• Alcuni sinologi: Alessandra Lavagnino, Laure De Giorgi (studiato evoluzione
media cinesi), Emma Lupano (studiato linguaggio del giornalismo), Valeria
Varriano (studiato ruolo TV), Giuseppe Richeri (evoluzione cinema)

Capitolo 3 - Comunicazione in Cina. Alcuni concetti chiave


Concetti per capire la complessità del sistema dei media in Cina:

3.1 Comunicare o trasmettere?


• Comunicazione → Prima della fondazione della RPC era tradotto con jiaotong
(mette in luce l’interazione del processo comunicativo), dagli anni 50 nell’ottica
di promuovere un’identità politica marxista si preferisce zhuanbo (associabile
all’idea di “trasmissione”, come si usava nell’istruzione sovietica)

3.2 Come concettualizzare i media


• Media → spesso associato a termine di “propaganda”. Il termine meiti si è
diffusa dagli anni 90; mei significa “intermediario” e ti rimanda all’idea di corpo
(quindi strumento per la mediazione). Esistono altre traduzioni (meijie…)
3.3 Pensare i media a livello sistemico
• Sistema → il corpo politico in Cina è strutturato in vari xitong (sistema). Uno
xitong è gestito da membri del comitato permanente dell’Ufficio politico (es: lo
xitong degli affari militari…). Anche il sistema dei media è riconducibile allo
xitong della propaganda

3.4 Propaganda in Cina. Quattro declinazioni culturali


• Propaganda → xuanchuan riconducibile all’idea occidentale di “pozione” e
all’idea maoista di “seminatrice”. Xuan (“propagare”) chuan (“trasmettere”). Ha
tre significati:
o “annunciare, promulgare”
o “spiegare, educare”
o “diffondere informazioni”
In passato associato ai termini di “lealtà” e “pietà filiale”, danno un senso di
continuità con la Cina di oggi perché ne definiscono le basi morali

3.4.1 Propaganda come educazione


• Propaganda come “illuminazione” ossia un cambiamento di prospettiva;
cambiamento che contrasta con il pensiero confuciano, ma Mao stesso si
scagliò contro Confucio (che divenne argomento di critica nella Riv.Cult.)

3.4.2 Propaganda come integrazione sociale


• Media hanno ruolo centrale nella creazione di un’identità nazionale. L’attività di
propaganda ha sempre cercato di integrare la popolazione con l’ideologia
basata su tradizione e armonia

3.4.3 Propaganda come rete sociale


• La rete sociale ha sempre contraddistinto la comunicazione tra i quadri del PCC.
Grazie a questa rete si è potuto mantenere l’attività di propaganda.
I mass media hanno impatto prima sugli opinion leaders (comunicazione
orizzontale) e poi sulle masse (comunicazione verticale)

3.4.5 Propaganda e mobilitazione di massa


• La forza trainante della propaganda è ascrivile alla mobilitazione di massa.
Esempio è il ruolo del passaparola per arginare i limiti dell’analfabetismo

3.5 Continuità ideologica


• Quando si registravano forme di apertura e pluralismo (es. avvento delle
piattaforme online), il PCC ha saputo aggiornare le sue strategie per confermare
l’apparato ideologico
o Esempio: la prima conversazione online. Sul sito web del Quotidiano del
popolo (2008) Hu Jintao da un lato aprì il PCC all’interazione col popolo,
dall’altro definì gli “amici di internet” come “masse popolari”
riarticolando l’ideologia del PCC
• Mao stesso si dedicò al giornalismo dopo il Movimento del 4 maggio (anni dopo
creerà il logo del Quotidiano del popolo)
• Oggi viene messa in risalto la firma del presidente Xi la cui calligrafia ricorda
quella di Mao (richiamo quindi alla continuità con la tradizione)
• Per Deng Xiaoping i quotidiani devono riflettere la posizione del Partito
• Oggi si assiste a una evoluzione dei media. Da un lato si portano avanti i media
tradizionali (quotidiani…) dall’altro la comunicazione online (più indirizzata ai
giovani)
• Quattro aspetti fondamentali della propaganda cinese:
o Il Partito ha sempre deciso la tipologia di temi e anche come comunicarli
(es: l’impaginazione dei quotidiani…)
o Il PCC ha diffuso notizie ufficiali a livello sia nazionale sia locale (es: le
“copie generali”, manoscritti indirizzati alle redazioni)
o L’autorizzazione a produrre informazioni richiede licenze specifiche
o La strategia della “porta girevole” che impone ai quadri di trascorrere
periodi presso comitati del PCC per acquisire competenze utili a
esaminare l’operato dei quadri locali
• Nel 2016 Xi Jinping visita la sede della CCTV e viene lanciato lo slogan “tutti i
media sponsorizzati dal Partito devono avere il Partito come cognome” →
mantenere l’autorità del Partito

Capitolo 4 - La stampa e la radio (1949-1977)


• Sistema dei media associato all’idea di “gola e lingua” del PCC perché fa
propaganda e persuasione di massa
• Organi di informazione più importanti del PPC:
o Quotidiano del Popolo → periodico di riferimento
o Xinhua → agenzia di stampa
o I due organi hanno legami storici, il Quotidiano del Popolo è stato creato
grazie a giornalisti di Xinhua nel 1948, e Xinhua ha cambiato ruolo
diventando la voce del governo (condivide documenti ufficiali del
governo). Xinhua inoltre spingeva tutti i mezzi di informazione a seguire i
princìpi del PCC (educazione massa e resistenza all’imperialismo)
• Radio Centrale del Popolo (1949), Beijing Television (1959) oggi CCTV

4.1 Yan’an e i princìpi del giornalismo


• Fondazione RPC influenzata dal modello sovietico, anche per l’utilizzo dei media
(slogan, stile titoli, impaginazione)
4.1.1 Quotidiani per educare
• Mao nel 1942 disse che il ruolo della letteratura è riflettere ideologia del Partito
e contribuire a sviluppo dello stato socialista
• Princìpi del giornalismo
o Riflettere il carattere del Partito
o Missione educativa
o Lotta di classe

4.1.2 Quotidiani e intelligence


• Durante anni di Yan’an il Partito amplia i propri contenuti con nuove testate
(perché ruolo chiave nel guidare le masse)
• Viene creata anche una comunicazione dal “basso verso l’alto” che induceva i
giornalisti a fornire informazioni ai quadri del Partito
o Stampa aveva ruolo di intelligence

4.1.3 Quotidiani e identità nazionale


• Primi anni della RPC circolavano anche quotidiani non affiliati al PCC (es: il
Guangming Ribao e il Quotidiano Progressista limitato ai borghesi)
• Giornali fuori dal sistema postale erano considerati illegali (era il sistema postale
a distribuire i giornali)
• La motivazione espressa dal PCC fu che l’obiettivo dei quotidiani è consolidare
l’identità nazionale
• Altri modi per veicolare i contenuti dei quotidiani soprattutto nelle piccole
realtà locali furono:
o Su lavagna
o Affissione sui muri

4.1.4 Le lettere dei lettori e la lettura collettiva


• Primi anni del RPC hanno contribuito a forgiare l’idea del PCC a servizio del
popolo e contrario a capitalismo e imperialismo
• 1953, col Primo Piano Quinquennale la stampa portava avanti una “propaganda
industriale” quindi presentava i progressi economici raggiunti e rafforzava
l’immagine del Partito
• Lettura di gruppo dei quotidiani → nelle aree rurali degli anni ’50, serviva per
alfabetizzazione e controllo dell’opinione pubblica
o Fu strumento utile per promuovere il controllo delle nascite e per la
semplificazione dei caratteri della Lingua Cinese
4.2 La radio degli altoparlanti
• Anche radiofonia influenzata da modello sovietico
• Storia diversa rispetto a radio dei paesi atlantisti infatti l’ascolto della radio
avveniva tramite altoparlanti (era domestico solo per borghesia)
• Anche radio servì nelle aree rurali per alfabetizzazione e comunicazione politica;
ma anche per miglioramento tecnologico (molti contadini sentirono e
familiarizzarono con nuove pratiche come sanificazione dei terreni)
• Con Radio Pechino si promossero linguaggio e cultura condivisi
• La radio non era soggetta a limiti spaziali o di numero di parole scritte →
perfetta per sollevare le masse e per la propaganda

4.2.1 La radiofonia maoista


• I testi ricevuti via radio venivano copiato sulle lavagne o letti ad alta voce dagli
“addetti alla ricezione radiofonica”
• Tuttavia c’erano problematiche
o Alcune aree rurali erano senza copertura
o Le condizioni climatiche potevano ostruire ricezione
• Per questi motivi vennero installati gli altoparlanti e istituito l’Ufficio della
radiofonia nazionale
• Radio subordinata a agenzia di stampa Xinhua

4.2.2 Le radio di Shanghai


• PCC cercò di ridimensionare le radio private acquisendole
o In questo modo si accattivarono simpatie dei proprietari e gestori che
comportò forme di collaborazione
• Le prime radio interrotte furono quelle nazionaliste

4.2.3 Valori in onda


• Programmi radiofonici più importanti trasmessi dalla Radio Centrale del Popolo
o “Notizie e selezione dei quotidiani” (1950)
o “Trasmissione Unità delle Stazioni Radio del Popolo Locale a Livello
Nazionale” (1951)
o Entrambi ancora in onda
o Trasmettevano anche letteratura, musica e storytelling, spettacoli
culturali folkloristici
o L’Opera di Pechino venne reinterpretata in chiave socialista e per
promuovere putonghua come lingua nazionale
Capitolo 5 - La televisione e il cinema (1978-2007)
• 1978, XI Comitato Centrale del PCC ha aperto periodo di riforme e apertura →
obiettivo: modernizzazione, anche nel settore dei media
• Introduzione inserzioni pubblicitarie
• Diversificazione contenutistica (quindi non solo comunicazione di propaganda)
o Economia, salute, sport, ambiente, cultura, intrattenimento…
• Favorire il dibattito per supervisionare opinione pubblica (poi ridimensionati
dopo i fatti del 1989 a Tian’anmen)
• Con l’ingresso nel WTO (2001), creazione di conglomerati mediatici (grandi
aziende che coprono mercato delle info) per arginare i conglomerati occidentali

5.1 “Nuova Cina”, nuova televisione


• Due elementi rappresentativi dell’evoluzione della TV in Cina:
o 1972, visita di Nixon → ripristinare relazioni Cina-USA (copertura TV)
o 1978, Beijing Television rinominata China Central TV (CCTV)
• Dopo brutte esperienze del Balzo in Avanti e della Rivoluzione Culturale il clima
fu stagnante, la TV si impose lentamente negli anni Novanta grazie a:
o Possibilità di trasmettere spot pubblicitari
o Maturazione nel mercato interazionale più celere di carta e radio
o 1983, il Ministero della Radio e TV rafforzò la costruzione di un sistema
televisivo nazionale

5.2 Verso una televisione commerciale


• Con la Teoria delle Tre Rappresentatività (Jiang Zemin) sancito legame tra
legittimità PCC e approvazione popolare → il PCC tiene conto delle nuove
culture (nuovi media) per comprendere le critiche e le opinioni delle masse
• Finora la CCTV era sostenuta solo da fondi statali; dagli anni Ottanta permesso
all’emittente TV di gestire spese extra in autonomia
o Nel 2001 i sussidi statali corrispondevano solo all’1% degli introiti per le
emittenti TV
• Le emittenti TV sono diventate quindi fonti di finanziamento per alcuni enti
statali
• “Sistema ciotola di riso in ferro” → le emittenti garantiscono impiego ma anche
assegnazione domestica, assicurazioni…

5.2.1 Il bilanciamento politico


• Questa nuova configurazione ha alimentato riflessione se il rapporto tra media
e impianto ideologico fosse cambiato; il Ministero della Radio e TV emette un
rapporto (1995) sui pilastri che i media devono sostenere:
o Opinione pubblica → capire effetti delle riforme
o Mantenere assetto ideologico → concetto di “melodia dominante”, i
media devono celebrare i successi del Partito
o Rafforzare il controllo sulla programmazione
o Ridurre il gap tecnologico con Paesi sviluppati

5.2.2 Sintonizzare e sincronizzare


• Teoria di Raymond Williams → relazione tra TV e cambiamento sociale deve
essere compresa considerando la storia sociale della TV
• Quattro programmi riflettono questa teoria:

5.2.2.1 La Serata di Gala per il Capodanno Cinese


• Primo evento nel 1983
• Cina diffusa al di fuori dei confini nazionali (evento trasmesso all’estero)
• Valore commerciale importante (900 milioni di spettatori nel 2014)
• Ha valore di “riunione nazionale” tra vecchie tradizioni e nuove tecnologie

5.2.2.2 Elegia del fiume


• Documentario in sei puntate del 1988
• 200 milioni di spettatori
• Non risalta i valori patriottici ma crea dibattito intellettuale (contrappone
Grande Muraglia come simbolo di chiusura, al Fiume Giallo simbolo della
cultura confuciana e quindi arretratezza, all’Oceano Blu metafora per aprirsi al
mondo)
• Prima volta che tramite tecnologia si trasmette comunicazione immediata agli
spettatori nonostante la complessità dei temi
• Proiettato un anno primo di Tian’anmen quando la voce degli intellettuali
cercava di dare voce a una storia alternativa

5.2.2.3 Speranze
• Serie TV in 50 episodi del 1990
• Promozione valori socialisti
• Trama: due famiglie vissute durante la Rivoluzione Culturale e storia di una
bambina abbandonata di cui nessuno conosce l’identità
• CCTV non ha più solo ruolo didattico ma racconta storia

5.2.2.4 La diretta televisiva del 1° luglio 1997


• Trasmissione in diretta del passaggio di Hong Kong da protettorato UK a regione
della RPC
• Copertura mediatica di 72 ore
• Funzione egemonica della Cina
5.3 Cinema e Cina globale
• Negli anni Novanta importazione del modello statunitense
• Tuttavia Hollywood più presente nelle sale cinesi
• Inizia riflessione su funzionalità del cinema nel trasmettere idea di una Cina
forte anche fuori dai confini nazionali

5.3.1 La panacea del mercato?


• Cinema in difficoltà infatti bassa presenza nelle sale cinematografiche
• Mercato era gestito solamente da China Film Group → siccome fallimentare
perde tutti i privilegi con una riforma del 1993
o Riforma riconosce funzione economica del film e non solo ideologica,
quindi permesso agli studi più autonomia nel girare i film
• Quando si apre cinema a film stranieri il record di incassi lo fa il Fuggitivo (film
USA), poi anche True Lies e il Re Leone, infine Titanic
o Presenza di blockbuster americani ha rilanciato interesse verso cinema
o Le misure prese dal Ministero però sono fallimentari (scarsa qualità)

5.3.2 In difesa della cultura nazionale


• Ministero fronteggia crisi del cinema:
o Obbligo di proiettare due terzi di pellicole cinesi all’anno
o Proiezione di sole pellicole cinesi durante le vacanze invernali e estive
• Qualità tuttavia era scarsa, perché sistema di censura troppo presente
(permessi sui contenuti, non contrastare pensiero del Partito…)

5.3.3 Egemonia culturale e grande schermo


• Jiang Zemin ha proposto la promozione di una “cultura avanzata” → cultura
nazionale, scientifica, di massa e socialista, l’obiettivo: riflettere la
modernizzazione e il futuro
o Questa definizione richiama il discorso di Mao del 1940 “Sulla Nuova
Democrazia” (importanza cultura nazionale, scientifica e di massa)
• Hu Jintao ha proposto “cultura avanzata e socialista” → nell’XI Piano
Quinquennale (2006) enfatizza l’importanza di promuovere la crescita
dell’influenza cinese a livello globale
• Hero (2002), primo film cinese a raggiunge primato nel botteghino (ha incassato
50 milioni anche negli USA). Il film è ambientato all’epoca degli Stati
Combattenti (476-221 a.C.)

Capitolo 6 – Internet (2008-2014)


• 1987, inviata prima mail fuori dai confini nazionali
• 1994, riconosciuta prima connessione ufficiale internet cinese
• 2008-2013, crescita in termini economici di internet in Cina
o 2008, grazie ai Giochi Olimpici in Cina internet raggiunge 250 milioni di
utenti (superando gli USA); oggi supera il miliardo
o 2009, lanciata la piattaforma blog Sina Weibo
o 2011, nasce WeChat (App mobile)
• 2014, Xi Jinping avvia politiche per ridurre dipendenza tecnologica da Paesi terzi
e esercitare più controllo sui contenuti digitali
• “Great Firewall” → ispirato alla Grande Muraglia, sistema di filtraggio (quindi di
autocensura dell’internet); molti siti sono raggiungibili solo con VPN
o Censura è tema dibattuto perché molte aziende possono incorrere in
multe

6.1 Nuovi spazi per la nazione


• Internet ha contribuito a sviluppare una forma di comunicazione di una
comunità nazionale che condivide valori. Grazie a:
o Lingua scritta → grazie ai caratteri semplificati gli utenti accedono ai
social network facilmente
o Creazione di neologismi
o Nazionalismo digitale → grazie a capacità del PCC di orientare l’opinione
pubblica, quindi inserimento di banner a tema politico e celebrativo del
PCC stesso (sia di eventi passati sia presenti)

6.1.1 La spinta tecno-nazionalista


• Tecno-nazionalismo → volontà di perseguire avanzamento tecnologico
sostenuto da una nazione in un contesto di competizione internazionale
• L’evoluzione di internet in Cina è stata infatti sostenuta da fondi statali con
l’obiettivo di sostituire la tecnologia importata
• Tra il 1997 e il 2002 le maggiori aziende statali cinesi sono state quotate nella
Borsa di Hong Kong grazie al supporto di capitali stranieri (Goldman Sachs…). Si
sono create quindi delle “joint venture” (contratto tra più imprese). Tuttavia la
proprietà straniera non poteva superare il 49% (anche se sono stati trovati
sistemi per aggirare questo limite tramite registrazione fuori dai confini
nazionali) → in sostanza si sono venute a creare aziende joint-venture che sono
di maggioranza cinesi che supportano ingresso di capitale straniero

6.1.2 Una “Forte cyber potenza”


• 2004, obiettivo della RPC è creare un grande paese nel settore delle
telecomunicazioni (che si intreccia col tecno-nazionalismo)
• 2012, Xi Jinping ha fatto riferimento al raggiungimento di status di grande cyber
potenza, obiettivo: controllo delle infrastrutture delle reti per consolidare il
potere del PCC e al contempo accumulare profitti
• Anni Dieci del 2000, incoraggiate storie imprenditoriali di successo come quella
di Ma Yun fondatore di Alibaba, la cui popolarità ha superato i confini nazionali
(uomo dell’anno per Forbes)

6.1.3 Gli obiettivi di una “forte cyber potenza”


• Quattro cause che supportano le ambizioni cinesi per diventare una cyber
potenza:
o 1. Cina ancora troppo dipendente dai “circuiti integrati” degli USA
(componenti elettronici avanzati, come i transistor)
o 2. Controllo governativo (anche dei media) è legato alla crescita
economica; mantenimento della sicurezza anche nel cyber spazio. Lo
stesso Xi Jinping ha detto che internet è legato all’ideologia nazionale e
al regime di sicurezza
o 3. Ruolo sempre più importante della Cina nel panorama internazionale
→ la Cina promuove globalmente il proprio modello di Internet
governance; “Via della Seta digitale”, progetto finalizzato alla creazione
di un’infrastruttura internet per sostenere gli sforzi delle aziende cinesi
o 4. Concezione tecno-nazionalista (vedere 6.1.1)

6.1.4 Il ruolo del settore privato


• Ruolo privato importante nello sviluppo di internet → recenti aziende private
diverse dai conglomerati mediatici. Il progetto tecno-nazionalista collabora con
loro per iniziative congiunte (esempio è Alibaba di Ma Yun, definita dal
fondatore stesso come un’azienda nazionale impegnata a rappresentare la
cultura cinese)
• Grazie aziende come Alibaba e Tencent hanno creato strutture digitali per
pagamenti online o anche healt kit per monitorare la gestione pandemica

6.2 Un autoritarismo frammentato


• Lo sviluppo dei media ha gettato le basi per “autoritarismo frammentato” →
fenomeno che si basa su due concetti:
o Modello politico di Partito unico → processo decisionale a numero
limitato di quadri (gestione di internet = sorveglianza e censura)
o Frammentarietà gestionale → responsabilità distribuite non solo
verticalmente ma anche orizzontalmente (ministeri, comitati…).
Nel 2014 Xi Jinping crea il Gruppo centrale per la cybersicurezza, in
questo modo centralizza la gestione di internet eliminando conflitti tra
ministeri → “senza cybersicurezza non c’è sicurezza nazionale”
Capitolo 7 – Convergenza (2015-2022)
• La comparsa di nuovi media non implica la scomparsa dei media precedenti
• Convergenza mediale → nel XII Piano Quinquennale (2011) viene avviato
coordinamento tra settore legislativo, governativo e tecnologico; l’obiettivo è
sostenere convergenza di contenuti tra i nuovi media e i media tradizionali

7.1 Nuovi media, vecchie dinamiche


• Convergenza → flusso di contenuti su più piattaforme, cooperazione tra settori
dell’industria dei media, e migrazione del pubblico alla ricerca di nuovo
intrattenimento
• Lo stato ha ruolo di supervisore
• Due categorie di convergenza:
o Specifica → supportare cambiamento qualitativo
o Ampia → offrire prodotti mediatici su diverse piattaforme

7.2 Convergenza e ideologia


• 2013, Conferenza sulla Propaganda Nazionale e Lavoro Ideologico → Xi
sottolinea necessità convergenza mediale per risolvere problemi causati dalla
diffusione dell’informazione
o Corretto orientamento dell’opinione pubblica
o Creazione di un mainstream avanzato e disponibile in vari formati, che sia
forte a livello comunicativo e di influenza

7.3 Filiera e valori


• Livelli operativi della convergenza:
o Politico: coinvolgimento di diversi agenti, accademici, giornalisti,
manager…
▪ Progetto Internet Plus → lanciato dal premier Li Keqiang, ha visto
supporto di ministero Finanze e grandi aziende digitali come
Tencent
o Settore privato: tutela settori strategici dell’editoria
o Amministrativo: coinvolgimento di province e realtà locali nel garantire
rispetto delle direttive centrali
• 2014, discorso di Xi Jinping al Bo’ao Forum → la storia dei media in Cina è
accompagnata da tre formule:
o Sicurezza e sviluppo
o Apertura e autonomia
o Gestione e servizio
7.4 La “cucina centrale” del Quotidiano del Popolo e Pengpai
• Quotidiano del Popolo → progetto di “cucina centrale”, creazione di un
database gestito dal governo e chiamato a generare informazioni grezze da
fornire poi al mercato mediale (Quotidiano in posizione di privilegio in quanto
esiste un unico database)
• Pengpai, quotidiano online che ha ideato il linguaggio HTML 5 che rende più
scorrevole la lettura sui dispositivi mobili e l’interazione coi social:
o Ha contribuito a inchieste anticorruzione (esempio i casi di Zhou
Yongkang o di Ling Jihua)
o Ha avuto accredito per seguire diretta della visita di Xi negli USA (prima
testata non ufficiale ad avere autorizzazione)
o Ha lanciato Sixth Tone attività di traduzione in inglese di intellettuali cinesi

Capitolo 8 – Conclusioni
• Aspetti che emergono dalla storia dei media in Cina:
o Centralità dei mezzi di comunicazione nelle varie leadership
o Coerenza delle scelte politiche nella gestione dei media → aspetto
ideologico sempre una costante
o Capacità dei media cinesi di creare una costante retorica nuovista che
possa (ri)creare i valori nazionali

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