Sei sulla pagina 1di 7

IL SASSOFONO

Il sassofono, saxofono, o, semplicemente, sax, è uno strumento musicale


aerofono ad ancia semplice. Il sassofono fa parte della famiglia dei legni e non
degli ottoni poiché, sebbene il corpo dello strumento sia normalmente di
metallo (normalmente in ottone), l'emissione del suono è provocata dalla
vibrazione di un'ancia ricavata da canna comune (Arundo donax). La lunghezza
della colonna d'aria vibrante, e quindi l'altezza del suono prodotto, viene
modificata attraverso dei fori, controllati da chiavi, sul corpo dello strumento. Il
sassofono classico è uno strumento traspositore in cui la nota più bassa
dipende dalla versione (es. sassofono tenore in si♭, sassofono contralto in mi♭,
etc.). Fu inventato da Adolphe Sax, da cui ha preso il nome, nel 1840 e
brevettato il 22 giugno 1846. Ha avuto una grandissima e veloce espansione in
moltissimi generi musicali grazie alle sue doti di espressività e duttilità. I
sassofoni più grandi sono realizzati più spesso nella più ergonomica versione
Tubax anche se, avendo il canneggio meno svasato, la definizione di sassofoni
in questa versione non è universalmente accettata.

INVENTORE
Il belga Antoine Joseph Sax, detto Adolphe Sax (1814-1894), cercò per tutta la
vita di perfezionare gli aerofoni, inventando dispositivi per migliorarne
l'intonazione, il suono e la facilità di esecuzione, e depositando 33 brevetti.
Dopo essersi concentrato su vari aerofoni e soprattutto sui clarinetti, Sax
costruì uno strumento che univa l'imboccatura ad ancia semplice del clarinetto
e il corpo dell'oficleide, uno strumento della famiglia degli ottoni di forma
conica e dotato di un sistema di chiavi simile al clarinetto, all'oboe e al flauto
traverso. Questo "ibrido", pur appartenendo alla famiglia dei legni e avendone
la flessibilità tecnica, permette un grande volume di suono, paragonabile a
quello degli ottoni. Il sassofono fece la sua prima apparizione pubblica nel 1841
presso l'Exposition de l'Industrie di Bruxelles sotto la forma di un basso in Do in
ottone.
ANATOMIA DEL SASSOFONO
Il sax è un ibrido tra il clarinetto, di cui conserva in sostanza il bocchino, e
l'oficleide, strumento della famiglia degli ottoni sebbene venisse costruito in
legno, di estensione grave il cui corpo presenta un sistema di chiavi per
modulare le altezze dei suoni. Dopo aver realizzato svariati prototipi, Adolphe
Sax approdò alla forma definitiva del sassofono adottando come materiale di
costruzione l'ottone, in quanto l'utenza principale degli innovativi strumenti di
Adolphe Sax era l'orchestra di fiati militare. Il legno presenta una serie di
problematiche relative all'usura, ai cambiamenti di clima e di umidità che lo
rendono inadatto alla vita militare. Rispetto al clarinetto, che ha un canneggio
cilindrico, l'inventore adottò un canneggio conico, simile a quello dell'oficleide,
che permetteva una maggiore proiezione del suono e un'emissione
completamente differente. Essendo il canneggio di forma e dimensioni
differenti il contenuto armonico del suono è completamente diverso. Inoltre,
come l'oficleide, il sassofono è uno strumento "ottaveggiante": lo speciale
sistema di foratura dei portavoce, permette di conservare la stessa
diteggiatura per l'ottava grave e per quella acuta.
Il sassofono è composto da cinque elementi principali: il "bocchino", il "collo",
il "fusto", le "chiavi" e la "campana". Negli strumenti di uso più comune
(contralto, tenore e baritono) il bocchino e il collo sono separati e vengono
montati sul corpo prima che lo strumento venga suonato. Corpo, chiavi e
campana invece, costituiscono un corpo unico. Nel sax soprano, talvolta il collo
è parte integrante dello strumento, talaltra è intercambiabile mediante un
sistema uguale a quello che si trova su sax alto, tenore e baritono. Il sassofono
viene suonato in piedi o seduti, soprattutto i modelli più pesanti o in situazioni
orchestrali, ed è sospeso al collo del musicista tramite un apposito nastro,
detto collarino, agganciato al corpo dello strumento. Inoltre esistono
innumerevoli modelli di imbracature per scaricare più ergonomicamente il
peso dello strumento. Sul corpo dello strumento è avvitato un gancio in cui
viene inserito il pollice della mano destra dello strumentista per dare stabilità
allo strumento durante l'esecuzione.
L'ANCIA
L'ancia è una lamina sagomata di legno ricavato dai fusti di canna comune.
Esistono anche ance ricoperte di plastica o realizzate in altri materiali (plastica,
fibra di vetro, fibra di carbonio). Queste sono più omogenee e si adattano
meglio del legno alle condizioni estreme di temperatura e umidità, ma non
hanno il calore del suono proprio del legno.
Negli strumenti ad ancia semplice, come i sassofoni, il suonatore comprime
l'ancia tra il labbro inferiore, che tiene ripiegato sull'arcata dentale per
conferirgli rigidità, e la superficie piana del bocchino e soffia. Il getto d'aria così
prodotto, oscillando dentro e fuori dal canale delimitato dalla superficie
dell'ancia e dalla cavità del bocchino, pone in vibrazione l'ancia stessa che
funge così da emettitore del suono.

LA LEGATURA

L'ancia viene fissata al bocchino tramite un elemento detto "legatura", che è


una fascetta realizzata in metallo o materiale sintetico: il nome deriva dal fatto
che in passato veniva utilizzato a questo scopo del comune spago, tecnica che
alcuni strumentisti, soprattutto clarinettisti di scuola tedesca, usano ancora. La
legatura ha una minima influenza sulle caratteristiche timbriche del sassofono.
Tuttavia la sua funzione resta quella di fissare in modo solido l'ancia al
bocchino. Esistono numerosi tipi di legature che differiscono sia per i diversi
materiali impiegati (cuoio, materiale sintetico, legno, metallo) sia per i diversi
tipi di fissaggio (a vite semplice, doppia, mediante placca di metallo, eccetera).
Alcuni tipi di legature (Vandoren Optimum, Rovner Eddie Daniels, François
Louis) sono costituiti da una placca smontabile e da un supporto di fissaggio.
Queste legature permettono la sostituzione della placchetta con altre di
diversa forma e tipo permettendo di modificare leggermente il suono e
soprattutto la "resistenza" dell'ancia. Particolare è la legatura fabbricata da
Winslow: l'ancia viene assicurata al bocchino mediante dei gommini
posizionabili su dei forellini presenti nella fascetta. È possibile variare la
posizione dei suddetti gommini modificando il suono e il comfort.
IMBOCCATURA
Il sassofonista produce il suono applicando le labbra all'imboccatura,
conosciuto anche come bocchino o becco, fissata all'estremità più sottile dello
strumento. Questo elemento presenta dimensioni variabili a seconda dello
strumento a cui viene applicato, è realizzato in svariati materiali, tra cui
l'ebanite, vari tipi di metallo (principalmente ottone, ma anche acciaio e
argento massiccio), in tonolite (un minerale di quarzo), in legno (ebano,
palissandro, eccetera), il cristallo, il vetro. Negli ultimi anni si è diffusa la
produzione di imboccature in resina per abbassare i costi di lavorazione e per
rendere più precisa la finitura dimensionale e geometrica. Le resine
epossidiche sono inerti rispetto ad acidi ed enzimi, al pari del cristallo, e questo
rende più igienico l'uso dell'imboccatura stessa. Il materiale influisce
comunque marginalmente sulla qualità timbrica del suono: sono piuttosto le
caratteristiche costruttive, principalmente la cameratura interna, l'apertura e
la forma e angolazione del tetto, a modificare profondamente il suono. Il
timbro è determinato principalmente dal tipo e rigidità dell'ancia. Il bocchino
del sax è simile all'imboccatura del clarinetto dal quale deriva: internamente
cavo, presenta un'estremità sottile detta labbro e, sulla faccia piana alla quale
viene fissata l'ancia, una fenditura arrotondata che comunica con una cavità
risonante interna detta camera; da qui vibrazioni vengono trasmesse al resto
dello strumento attraverso l'accoppiamento con il collo. La parte inferiore del
bocchino, chiamata "finestra", è la superficie dove l'ancia va a contatto
durante la vibrazione. I binari e il ciglio frontale che delimitano la "finestra"
hanno uno sviluppo superficiale curvo (mostrato in figura): la curvatura dei
binari (la simmetricità tra il profilo del binario destro e quello sinistro) hanno
un'influenza enorme su come e quanto l'ancia vibra e di conseguenza sul
suono dello strumento. Il piano dove poggia l'ancia è una delle parti più
delicate del bocchino e spesso può presentare delle difformità e non
presentare una superficie perfettamente piatta. Quando si verifica ciò, l'ancia
aderisce male al bocchino e il suono risulta compromesso: si possono avere
difficoltà nell'attacco, suono "soffioso" o acido, fischi, eccetera. Come succede
per il resto dello strumento, la produzione in serie tende a essere piuttosto
grossolana sotto questo punto di vista: questa è una delle principali cause della
tendenza di molti sassofonisti a ricercare becchi artigianali o almeno costruiti
secondo tolleranze di lavorazione molto più strette. Ciò fa lievitare
enormemente il prezzo delle imboccature considerate "di pregio", moderne o
antiche che siano. Spesso per far fronte a questi problemi sulle imboccature ci
si rivolge a tecnici specializzati nell'ottimizzazione delle imboccature per
strumento ad ancia singola. La forma di questa curva e la forma della camera
risonante interna al bocchino, assieme al suo accoppiamento con l'ancia e alla
scelta di quest'ultima, sono tra i parametri che determinano il suono dello
strumento. Un altro di questi parametri è la forma del collo dello strumento.
L'influenza del resto dello strumento è assai inferiore. Il bocchino viene infilato
sul collo dello strumento che ha una forma conica ed è, nella parte iniziale,
rivestito da un foglio di sughero, spesso lubrificato con appositi prodotti di
consistenza cerosa, per permettere allo strumentista di regolare l'intonazione
dello strumento variando la posizione del bocchino sul collo: a posizioni più
avanzate, che diminuiscono la lunghezza e il volume del sistema risonante,
corrispondono intonazioni più acute. In passato la Conn brevettò un sistema
innovativo e complesso nella realizzazione denominato "Microtuner Neck". Il
collo in questo caso presentava una ghiera ruotabile seguito da una piccola
porzione di collo rivestita dal sughero: si posizionava il bocchino sul sughero
fino a toccare la ghiera. Per intonare il sax era necessario ruotare leggermente
la ghiera verso destra (il tubo si accorcia, quindi l'intonazione sale), o verso
sinistra (il tubo si allunga, quindi l'intonazione scende). Il "Microtuner Neck"
permetteva di accordare lo strumento in modo estremamente accurato anche
durante l'esecuzione di un brano. Tuttavia scomparve negli anni quaranta circa
visti i costi enormi di produzione, poiché la tendenza del mercato si orienta
sempre più verso strumenti fabbricati in serie e a bassi costi e soprattutto vista
la delicatezza intrinseca del sistema, che in condizioni critiche poteva
comportare perdite di aria.

LE CHIAVI
Le chiavi servono per chiudere e aprire i fori presenti nel fusto dello strumento,
allo scopo di variare la lunghezza della colonna d'aria in risonanza all'interno
dello strumento producendo così note di diversa altezza. I sassofoni moderni
hanno in media 23 piattelli premuti da nove dita del musicista: il pollice destro
viene usato come punto di appoggio per assicurare l'equilibrio dello
strumento. Il pollice sinistro poggia su un apposito bottone e concorre a
controllare lo strumento. Inoltre, con la punta, aziona il portavoce: questa è
una chiave che, a parità di posizione, permette l'esecuzione delle note nella
seconda ottava. Inoltre si utilizzano il palmo della mano sinistra (note della
terza ottava, dal re al fa♯ e sopracuti) e la prima falange dell'indice destro (si♭ e
varie posizioni della terza ottava e sopracuti). Secondo la tecnica tradizionale,
ogni chiave è associata a un dito ben preciso, e il suo piattello è posizionato nel
punto ergonomicamente più adatto: per alcuni passaggi tecnici si possono
utilizzare posizioni delle dita eterodosse. Esistono artigiani specializzati nella
realizzazione di strumenti adatti a persone prive di qualche falange o di
un'intera mano.

Collo
È la parte che collega il bocchino al corpo principale del sassofono. Può
essere diritto o curvo, a seconda del tipo di sassofono.

Corpo
È la parte principale del sassofono, dove si trovano i fori e le chiavi che
controllano il flusso dell'aria attraverso lo strumento.

DIAFRAMMA E RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA

Il diaframma è un muscolo che divide l'apparato respiratorio dall’apparato


digerente. Un primo approccio alla respirazione diaframmatica è quello di
imitare il verso del cane e toccare la zona sotto il petto dove è situato il
diaframma sentendo il suo movimento.

SCALA MAGGIORE

Si potrebbe prendere uno strumento musicale, come un pianoforte, per


suonare i suoni della scala maggiore, Iniziando con una nota di base, ad
esempio il do, e poi suonare le note successive seguendo l'ordine della scala
maggiore: do-re-mi-fa-sol-la-si-do.
DITEGGIATURA

Si possono far mostrare le chiavi del sassofono, spiegando che ognuno di


quelle chiavi, controlla un foro sullo strumento e che premendoli è
possibile cambiare il suono. Completare il tutto mostrandoli una tabella che
spiega quali chiavi devono essere premuti per suonare le diverse note.

Potrebbero piacerti anche