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CAPITOLO 5

THE POETRY OF MY TIME

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CAPITOLO 5
THE POETRY OF MY TIME

5.1 The Poetry of My Time


A corollario di quanto fin’ora esposto, vorrei che il corpo di questo scritto si
completasse con la presentazione di alcune mie poesie direttamente ispirate alla
musica, a testimonianza di un’esperienza partita già diversi anni fa, ed
ulteriormente maturata durante il mio lavoro di analisi del fenomeno della jazz-
poetry.
I versi presenti nelle prossime pagine di questo ultimo capitolo, sono il
prodotto di suggestioni di suoni, timbri e colori da me raccolti mediante un ascolto
attivo e reiterato di quattro brani musicali - che eseguirò durante la sessione di
laurea - e che vado rispettivamente a descrivere in maniera didascalica.

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5.2 Vento

La poesia Vento, nasce dall’omonimo brano musicale di mia composizione, nel


tentativo di ricreare le sensazioni che il vento, appunto, provoca accarezzandomi
il viso.

Danza, Vento, danza


in autunno tra le foglie secche.
Musici inconsapevoli,
timidi esecutori di melodie inconsuete,
oscillano indifferenti tra le braccia della tua corrente.

Danza, Vento, danza


sorvegliando i cieli notturni.
Tu avvolgi leggero la gente distratta,
disegnando figure in bianco e nero;
canti all’unisono con la natura, delicata;
sorvoli il mondo.

Danza, Vento, danza.


Anche se non hai gambe, né occhi,
ma istinto necessario per amare,
veloce rincorri chiunque e vai lontano.

Danza, Vento, danza


tra i comignoli,
anima i camini e raffredda le ossessioni.
Torna in cielo;
riposa soddisfatto.

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5.3 Un tuono così dolce

Nella poesia Un tuono così dolce, ispirata al brano Such Sweet Thunder di Duke
Ellington, il cui titolo è un richiamo a personaggi shakespeariani, ho provato ad
immaginare il tuono non solo in quanto rumore, ma come un suono dolce e
romantico, giocando anche sullo scambio di consonante tuono/suono.

Non ho mai sentito un tuono così dolce.


Suono che infiamma le anime libere, vinci prorompente.
Vince chi sogna!

Luce incandescente che solo a guardarti i miei occhi si spengono,


nel tuo breve corso illumini il cielo e colori i confini,
là dove inizia l’infinito.

Mentre piange lo schermo,


corro a piedi nudi sull'erba bagnata e,
quando ti fai largo tra milioni di stelle,
torno bambino a sorridere.

La luna, dietro le nuvole,


morbidamente illumina disegni infantili,
dalle cui zone d’ombra traboccano storie.

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5.4 L’orchestra
La poesia L’orchestra 1, è nata quasi di getto per effetto della ricchezza timbrica
di cui è permeato il brano musicale In a sentimental mood (anch’esso di Duke
Ellington); sensazione che mi ha trasportato figuratamente in una dimensione
angelica.
Impetuosa la pioggia cadeva
goccia dopo goccia sulla mia pelle liscia,
ricadendo sul terreno,
infrangendosi infine con un tonfo.
Ed io rimanevo lì immobile
a percepire quelle trame di musica leggera
che pareva fossero eseguite da un’angelica orchestra.

E' dalla bellezza di quell’ombra sinfonica


che la natura ci concede il privilegio dell'ascolto.
Mi sentii avvolto dal Suono a tal punto da piangere.
Spezzai le foglie secche sotto le mie ginocchia
contemplando i rami della quercia bagnata,
mentre il vento maestoso col suo frusciare
mi scompigliava capelli e pelle.

Cade il peso di una vita dura da vivere


quando apri gli occhi e vedi il sole
stagliarsi su un fondo perfetto,
senza segni di indecisione.

1
ALESSANDRO CHIAPPINELLI, Licenze di volo, Foggia, AdP, 2018, pag. 12

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5.5 Il sassofono
Infine la poesia Il sassofono, sul brano Equinox di John Coltrane e Miles Davis.
Ogni volta che ascolto questa musica ho l’impressione che il sassofono
parli, talmente il suo timbro si avvicini per somiglianza alla voce umana. Qui il
suono e la parola sembra raggiungano una commistione tale, da non poterne più
distinguere la matrice.
Il sax, un corpo apparentemente inanimato, si adatta e si abbandona a te;
poi inizia a pulsare e parla, parla, parla.

Quando la tua voce si fonde con la sua, ti accomodi adagio su di lui,


come fosse un morbido letto.

Fascinoso, delicato, elegante e sensuale, il suo suono


ti culla e ti trasporta in un meraviglioso mondo estatico,
dove ansie, tensioni e paure si dissolvono nell’aria.

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