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Abstract
Lo scopo di questo esperimento è quello di studiare il moto di un carrello,
approssimato a un punto materiale, che scivola lungo un piano inclinato.
Dopo aver fatto un grafico della posizione x in funzione del tempo t, si ricavano,
per diversi angoli θ, i valori di a, v(t0 ) e x(t0 ). La macchinina scivola lungo il
piano inclinato grazie alla forza di gravità e nel suo tragitto trova la resistenza
dell’attrito del piano, per cui come ultimo obiettivo abbiamo calcolato con i
dati raccolti il valore di g e di µ e siamo giunti ai seguenti risultati: g = 7.21 ±
1.73 ms−2 e µ = 0.021 ± 0.001.
1 Introduzione
In fisica per piano inclinato si intende una superficie inclinata di un certo angolo
θ rispetto all’orizzontale. Un qualunque corpo posto su tale piano, per effetto
della forza peso, tenderà a scendere fino ad arrivare in fondo.
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dove c è una costante ed è la velocità del suono e τ è il tempo di ritorno del
segnale lanciato da un sensore (queste grandezze risulteranno più chiare in se-
guito).
Il nostro obiettivo è quello di trovare, per diversi angoli θ, piccoli a piacere, i
valori di a, v(t0 ) e x(t0 ).
2 Apparato sperimentale
L’apparato sperimentale è costituito dai seguenti oggetti:
• Scheda Arduino UNO;
• Sensore ultrasonico HC-SR04;
• Cavetti per il collegamento e una breadboard;
• Un piano inclinato;
• Una macchina LEGO;
• Smartphone con Phyphox;
• Un metro disposto lungo il piano inclinato.
Dopo aver preparato il piano inclinato di un angolo θ, abbiamo disposto il
sensore ultrasonico HC-SR04 sulla sua sommità. Tale sensore emette un cono
di impulsi ultrasonici che ’rimbalzano’ sull’ostacolo che incontrano per poi ri-
tornare indietro; in questo modo il sensore riceve il segnale di ritorno da cui si
possono ricavare molte informazioni, tra cui la distanza dell’oggetto o il tempo
che impiega il segnale a tornare indietro, considerando che esso viaggia alla ve-
locità del suono. Il nostro ’ostacolo’ è rappresentato da una macchina LEGO
posta non meno di 3 cm e non più di 3 metri dal sensore, per garantire la reg-
istrazione del segnale; questa viene lasciata scivolare lungo il piano inclinato
mentre il sensore trasmette i dati alla scheda Arduino collegato a un computer.
Per misurare l’angolo di inclinazione del piano si può ricorrere all’utilizzo della
modalità ’accelerazione (g inclusa)’ di Phyphox. Il telefono viene poggiato sul
piano inclinato e la presa dei dati avviene lungo i tre assi dello spazio: asse x,
lato corto del telefono; asse y, lungo il piano inclinato e asse z, perpendicolare
al piano.
Inoltre, abbiamo usato un metro per misurare le distanze dal carrello senza
Arduino, utile nel calcolo di c.
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Indicando con θ l’inclinazione del piano, la forza di gravità lungo l’asse z di
questo sistema di riferimento è pari a F⃗p (z) = ⃗g cos(θ), la relativa accelerazione
g⃗z = ⃗g cos(θ).
Pertanto, l’angolo θ si ottiene come:
gz
θ = arccos (3)
g
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Figure 1: fit lineare della distanza tra il sensore e il carrello in funzione del
tempo di ritorno dell’eco
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Figure 2: Grafico spazio-tempo (in blu) e fit parabolico (in rosso)
Questo fit è stato realizzato senza considerare le incertezze sulle posizioni, che
possiamo stimare a posteriori.
Pn 2 Pn 2
2 (yi − f (xi )) (yi − f (xi ))
i=1
≃ ν ⇒ σy2 = i=1
E χ = (5)
σi2 ν
Abbiamo supposto in questo caso che l’incertezza fosse costante. Quindi, otte-
niamo un’incertezza media sulle posizioni; il suo valore numerico è 0, 64cm.
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3.4 Scivolando ma non troppo
Consideriamo ora la forza di attrito dinamico F⃗a = µN ⃗ = µ⃗g cos(θ); l’altra forza
agente lungo il piano inclinato è la componente della forza di gravità m⃗g cos(θ).
Allora, l’accelerazione lungo l’asse y del telefono è pari a: ⃗ay = ⃗g [sin(θ) −
µ cos(θ)].
Vogliamo studiare questa relazione per angoli θ piccoli.
In questo caso, le funzioni sin(θ) e cos(θ) possono essere approssimate con poli-
nomi di Taylor, troncando l’espansione al primo ordine (perché ci serve una
relazione lineare): sin(θ) = θ e cos(θ) = 1 se θ → 0.
Quindi, ay = gθ − µg. Otteniamo cosı̀ una dipendenza di tipo lineare.
Allora, se facessimo un fit lineare, impostando una relazione del tipo ay = aθ+b,
potremmo ricavare g come g = a e µ come µ = gb .
L’incertezza su µ sarà quindi data da:
r
σa 2 σb 2
σµ = µ
a b
Per eseguire il fit lineare, misuriamo cinque angoli θi e le rispettive accelerazioni
ai del carrello sul piano inclinato.
I dati ottenuti sono mostrati nella tabella che segue:
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Figure 3: fit lineare dell’ accelerazione in funzione dell’angolo
Come si può vedere dal fit e da Table 3, salta subito all’occhio come le ac-
celerazioni (si ricorda che si tratta delle medie delle accelerazioni misurate)
non siano crescenti all’aumentare dell’angolo, come ci si aspetta dalla teoria
e dall’esperienza comune. Pensiamo che il motivo va cercato nel fatto che le
misure sono state effettuate per angoli non molto fra di loro e pertanto mag-
giormente soggette a fluttuazioni, oltre agli errori sitematici che entrano in gioco
durante la misura stessa.
4 Conclusioni
Nell’esperienza appena descritta ci siamo occupati dello studio del moto lungo
un piano inclinato, seguendo una macchinina lasciata scivolare su di esso. All’inizio
del nostro percorso, abbiamo calcolato cinque diverse inclinazioni del piano con
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l’applicazione Phyphox e siamo poi passati alla raccolta dati per mezzo del sen-
sore ultrasonico e di Arduino. Attraverso la relazione (2) e a un fit della distanza
sensore-carrello in funzione del tempo di ritorno dell’eco, ci siamo ricavati la ve-
locità del suono, che è risultata uguale a 330.351 ± 3.1607 m s , vicina al valore
teorico di 340 ms . A metà tragitto abbiamo fatto una sosta sull’equazione (1),
soffermandoci quindi sulle caratteristiche del moto uniformemente accelerato e
abbiamo calcolato le velocità e le posizioni al tempo t0 con un fit parabolico.
Verso la fine del nostro ’scivolare’ lungo il piano inclinato siamo passati allo
studio delle forze agenti sulla macchinina, in particolare Forza-Peso e Forza di
attrito per calcolare il valore di g e di µ con un fit lineare dell’accelerazione in
funzione dell’angolo.
Riferimenti Bibliografici
[1] Focardi, Massa, Uguzzoni, Villa, ”Fisica generale. Meccanica e termodinam-
ica” (2014), CEA.