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LA TRILOGÍA DI ESCHILO

Nella trilogia Orestea di Eschilo, il drammaturgo greco mette in scena le vicende


di Agamennone, Clitemnestra e Oreste. Nelle prime due tragedie, Agamennone e
Coefore, Clitemnestra uccide il marito Agamennone tornato vittorioso dalla
spedizione a Troia. Quest’ultimo, che prima della spedizione aveva sacrificato la
figlia Ifigenia per propiziarsi il viaggio, aveva suscitato in Clitemnestra una
tremenda ira, colmabile solo con la vendetta nei confronti del marito. In Coefore,
Oreste, figlio di Clitemnestra e Agamennone, punisce la madre per l’uccisione del
padre.
L’Eumenidi è il titolo della terza tragedia della trilogia, che prende il nome
dalle Erinni, dee vendicatrici dei crimini verso la famiglia. Queste erano infatti
adirate con Oreste per l’omicidio della madre e per questo lo perseguitano,
ritenendolo meritevole di una punizione. Oreste, per sfuggirgli, si rifugia ad
Atene, città emblema della giustizia e democrazia. Lì appare Atena, la quale dopo
essersi informata sulla vicenda, ritiene giusto che finiscano gli spargimenti di
sangue e la questione venga risolta con un processo. Il caso viene sottoposto a una
giuria di dodici membri ateniesi, presieduta dalla stessa Atena, che risponde alla
più alta forma di giustizia il cui fine è realizzare la pace sociale. Dopo che
Oreste viene interrogato dalle Erinni, ottiene sei voti per la condanna e sei per
l’assoluzione; viene dunque assolto perché il presidente della giuria, Atena, è a
lui favorevole.
Oreste, sebbene sia colpevole, viene comunque assolto perché nella società
patriarcale greca l’omicidio del padre è ritenuto più grave e quindi la vendetta di
Oreste più lecita.
Nella trilogia Orestea, Eschilo intendeva mettere in risalto i valori fondamentali
in cui riconoscersi come comunità, e tra questi la giustizia, intesta come segno di
civiltà. Solo grazie a questa è possibile porre fine, come nelle tre tragedie, alle
vendette che si susseguono a catena e che portano odio e scompiglio. Il drammaturgo
riteneva la giustizia l’unico mezzo per la pace e per l’armonia del popolo.

Il Rimorso di Oreste ; Oreste perseguitato dalle Erinni

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