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2.

POLITICA E POTERE
RELAZIONI INTERNAZIONALI Prof. Anna Caffarena
IN QUESTA LEZIONE

La specificità della politica internazionale:


sovranità, anarchia, dilemma della sicurezza
La politica mondiale come lotta per il potere
Le concezioni del potere (relazionale e
strumentale) e i rispettivi limiti

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DI CHE COSA SI OCCUPANO LE RI

L’oggetto di studio delle RI è la politica internazionale.

Che cosa è la politica?

Che cosa distingue la politica interna da quella


internazionale?

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CHE COSA È LA POLITICA

A LIVELLO DELLO STATO

Politica =
processo attraverso il quale l’autorità pubblica
assume decisioni vincolanti per la collettività
relativamente a
chi riceverà che cosa, come e quando.

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LA SICUREZZA COME VALORE
La promozione di alcuni valori sociali orienta l’azione
dell’autorità pubblica:
● sicurezza
● libertà
● ordine
● giustizia
● benessere.
Tutti questi valori sono fondamentali per la qualità della vita
degli individui, ma garantire la sicurezza dei cittadini è compito
primario dello stato.

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SICUREZZA E SOVRANITÀ
Lo stato è sovrano in quanto
● detiene il monopolio della forza legittima sul piano
interno
● non riconosce autorità superiore sul piano
internazionale
(in particolare è indipendente nelle decisioni che
attengono a tre sfere: scelta del regime politico, rapporto
con i propri cittadini, gestione delle risorse naturali.
Componente essenziale della sovranità è la territorialità).

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SOVRANITÀ E ANARCHIA

Lo stato ha dunque il compito primario di tutelare


la sicurezza dei propri cittadini e deve farlo
interagendo con altri stati che hanno il medesimo
obiettivo in una sfera anarchica.
La sovranità che caratterizza gli stati moderni rende
infatti impossibile l’esistenza di un soggetto Terzo,
nella sfera internazionale, che svolga le funzioni
proprie dell’autorità pubblica nello stato (fissare
regole e imporre sanzioni a chi le viola).

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IL RUOLO DEL POTERE

Agendo in una sfera anarchica, dove nessuno lo


tutela, lo stato è dunque costretto a difendere il
proprio interesse primario: la sicurezza,
esercitando il potere che detiene.

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L’ESSENZA DELLA POLITICA INTERNAZIONALE
A LIVELLO INTERNAZIONALE

Politica = lotta per il potere

Quanto maggiore è il potere che detiene,


tanto più sicuro sarà lo stato
(e tanto più successo avrà nel perseguire
il proprio obiettivo primario).
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In un sistema internazionale
costituito da stati sovrani
si determina così un paradosso noto come

“dilemma della sicurezza”

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IL “DILEMMA DELLA SICUREZZA”

Ciascuno stato, nella sfera internazionale, si sforza di


incrementare la propria potenza in funzione difensiva.

Poiché si tratta di una sfera anarchica, gli stati non


possono che attribuire precauzionalmente ai concorrenti
le peggiori intenzioni, e dunque considerare tali
comportamenti come offensivi, attrezzandosi a loro volta
per migliorare la loro posizione relativa.

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ALL’OMBRA DELLA GUERRA…

Ciò aumenta il livello di incertezza, facendo


diminuire la sicurezza collettiva, e può portare
alla guerra preventiva.

Il “dilemma della sicurezza” spiega la centralità


del potere (militare) nella sfera internazionale.

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IL RUOLO DEL POTERE

Se la politica internazionale è lotta per il


potere,
per comprendere la natura della lotta, e
dunque della politica internazionale, occorre
chiarire la natura del potere.

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IL POTERE NELLA SFERA INTERNAZIONALE

Potere = capacità di realizzare i propri obiettivi

Due sono le concezioni del potere rilevanti:


1. strumentale = il potere equivale al possesso di risorse
(materiali).
2. relazionale = il potere consiste in una relazione
asimmetrica in virtù della quale un attore è in grado di
finalizzare le azioni altrui al raggiungimento dei propri
obiettivi.

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SULLA CONCEZIONE STRUMENTALE DEL
POTERE
Il suo pregio starebbe nell’oggettività della misurazione
del potere che consente e dunque nella realistica
rappresentazione dei rapporti di forza che offre. Ma è
così?
● la contabilizzazione delle risorse non è sempre
automatica;
● esiste un problema di convertibilità delle risorse di
potere;
● il potere è una misura delle risorse possedute,
oppure di quelle attivate?
● trascurare le risorse immateriali è un limite.
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… E SU QUELLA RELAZIONALE
Nella concezione relazionale il potere consiste invece in
una relazione asimmetrica grazie alla quale un soggetto è
in grado di finalizzare le azioni altrui al raggiungimento
dei propri obiettivi. Ma che cosa rende asimmetrica una
relazione?
● una ripartizione diseguale delle risorse materiali.
Allora la concezione relazionale integra quella
strumentale, che ne è alla base.
● l’istituzionalizzazione di ruoli che strutturano la
relazione in modo gerarchico.

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NYE: IL PARADOSSO DEL POTERE
AMERICANO
J.S. Nye ha richiamato la distinzione tra potere
strumentale e relazionale per spiegare Il paradosso del
potere americano.
L’America, pur avendo una dotazione di risorse materiali
(hard power, potere strumentale) immensamente
superiore agli altri membri del sistema internazionale,
fatica a raggiungere i propri obiettivi. Perché?
Il problema starebbe, secondo Nye, nella perdita di
potere relazionale (soft power), cioè di
ascendente/influenza.

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SOFT POWER
“L’hard power si può basare sulla minaccia (il bastone) o
l’induzione (la carota). Esiste, però, anche un modo
indiretto per esercitare il potere. Un paese può
raggiungere i propri intenti in politica internazionale
perché gli altri stati vogliono seguirlo […] Questo aspetto
del potere, indurre gli altri a volere ciò che tu vuoi, è ciò
che definisco soft power. Il soft power si affida alla
capacità di definire le priorità, plasmando le preferenze
altrui.”
J.S. Nye, Il paradosso del potere americano, 2002, pp.12-
13.

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IL POTERE AL TEMPO DEI NETWORK

Vi sono concezioni del potere elaborate a partire da una specifica


interpretazione della sfera politica e delle relazioni che ospita.

Secondo Slaughter il modo maschile di concepire il mondo come se


fosse strutturato in gerarchie di potere che occorre scalare è superato.

Nel XXI secolo si affermerà la visione femminile: il mondo è fatto di reti


di relazioni. Chi vuole contare deve portarsi al centro delle stesse.

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IL POTERE COME CONNECTIVITY

Potere = connectivity
capacità di instaurare il maggior numero di relazioni utili
e finalizzarle con competenza al raggiungimento dei
propri obiettivi.

A.M. Slaughter, America’s edge. Power in the networked


century, “Foreign Affairs”, 2009.

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