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MAUSOLEO DELLE FOSSE ARDEATINE (1944 – 1951)

Marzo 1944: Roma è occupata e attende le forze alleate per essere


liberata (nazisti contro partigiani)
23 marzo 1944: I partigiani organizzano un attentato in Via Rasella, dove
fanno saltare in aria un carretto. Muoiono 33 uomini tedeschi così
Herbert Kappler ordina di uccidere 50 (poi 10) uomini italiani per ogni
tedesco morto.
24 marzo 1944: questi uomini vengono fucilati in delle cave di pozzolana,
che poi vengono fatte saltare in aria per coprire l’accaduto e per non
permettere a nessuno di andarci.

“La morte è un fatto sociale. Chi muore, muore a


qualcuno”.
- Giovanni Gentile, 1942 – 43
4 giugno 1944: arrivano gli alleati, Roma viene liberata e si scoprono le
fosse ardeatine.
14 giugno 1944: Filippo Doria Pamphili, sindaco di Roma, istituisce la
Commissione per le Fosse Ardeatine.
Agosto – ottobre 1944: il generale alleato Pollock stanzia 2milioni di lire
per il riconoscimento delle salme e per un concorso di architettura per
realizzare un monumento in memoria delle vittime.
15 gennaio 1945: viene pubblicato il Bando di Concorso, che si divide in 2
fasi:
1) vengono premiate le idee (4 progetti)
2) il 2 settembre 1946 la commissione premia 2 progetti: “RISORGERE”
Di Mario Fiorentino, Nello Aprile, Cino Calcaprina, Aldo Cardelli e
Francesco Coccia e “U.G.A.” di Giuseppe Perugini e Mirko Basaldella.
Sono giovani e sconosciuti architetti perché non erano architetti del
regime, a cui viene detto di fare un progetto comune.

Novembre 1947: iniziano i lavori di sterro e scavo condotti dall’impresa


Ing. Morandi di Napoli.

3 gennaio 1948: stipula convenzione con MLLPP per la consegna degli


elaborati il 16 marzo 1948, Fiorentino è nominato referente unico per i
lavori.

Maggio 1948: revisione della struttura del progetto dell’ing. Antonio


Martinelli dell’Università di Pisa ( 6 pilastri anziché 8 e tipologia di vincolo
a incastro anziché appoggi semplici).

24 marzo 1949: inaugurazione per commemorare i 5 anni dalla strage;


mancano solo il gruppo statuario, sostituito da un bozzetto in gesso, e la
cancellata, entrambi allestiti nel 1951.

Con questo mausoleo bisognava narrare, raccontare ciò che era accaduto,
celebrare la memoria di quel luogo.

E’ stato realizzato velocemente e questo rivela l’importanza che doveva


avere per l’Italia la ripresa dopo la guerra prima pietra della
nuova Italia

PROGETTO:
Nel primo bando era richiesto di far partire il progetto dalle cave.
 Recinto: muro rustico di pietra sperone (conci poligonali); protegge
il luogo
 Statua all’entrata scolpita nel cemento chiaro da Francesco Coccia,
che rappresenta 3 uomini legati (gruppo di prigionieri) e, issato su
un alto basamento petroso, rappresenta l’unica concessione
didascalica del complesso
 Cancellata d’ingresso in ferro di Mirko Basaldella
 Davanti all’ingresso dell’antica cava c’è una pavimentazione a selci
che delinea la piazza, dalla quale si diramano i sentieri che decifrano
il luogo
 Dall’antica cava partono due gallerie principali, che sono messe in
comunicazione in modo da formare un unico percorso semianulare
 Sacrario scavato in trincea per circa 2 metri di profondità, con le
pareti di contenimento in bozze rustiche di pietra sperone e il
pavimento basolato
 Grande monolite bianco: fa da copertura al sacrario; incurvato
(intradosso); rivestito con pannelli di cemento e pomice su cui poi ci
si stende in impasto di cemento bianco; spesso 3,55 m.; poggia su 6
pilastri di cemento (3 lungo ciascuno dei lati maggiori)
 Asola di luce tra il monolite e le pareti del sacrario
 Recinto: muro rustico di pietra sperone (conci poligonali);
proteggere il luogo
 Grate
 Gallerie buie

- COPERTURA: grande lastra (monolite bianco) alta 3 m.; travi


longitudinali; pilastri; travi trasversali.

Riferimento iconografico: LA RESURREZIONE di Piero della Francesca o di


Andrea Mantegna (tomba bianca)

LE TRE ETA’ (gruppo statuario di Francesco Coccia): unica licenza


descrittiva.

Non né fiori né luci perché non si doveva provare commemorazione


perché loro sono morti per un motivo civile, quindi si deve essere
orgogliosi. Infatti vengono aggiunti successivamente dei portafiori e delle
luci per terra.

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