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musica,applicabile a vari tipi di forme come può essere la fuga. Si tratta di una forma nella quale emerge la
bravura del compositore e trova un repertorio specifico nell’organo; la contrapposizione della fuga in titoli
come “preludio e fuga, toccata e fuga”, può essere letta anche come “liberà e legge”.
Struttura della fuga: ogni repertorio ha la sua creatività, ma è presente uno schema proposta dai teorici per
la composizione di questo “stile”, ed individuiamo 3 sezioni;+
- Esposizione: presenza di elementi che serviranno per l’intera composizione, il più importante è il
soggetto o tema.
- Controsogetto: parte operante conteporaneamente alla risposta, alla prima voce.
- Divertimenti: “episodi liberi”, e funzionali allo spostamento di tonalità.
- Stretti: è la parte conclusiva, si crea grande tensione in vista della risoluzione finale per stabilizzarsi.
La scrittura fugata: la parte più affascinante nella struttura della fuga è la coerenza , bisogna infatti basarsi
su un solo tema per ricavare tutti i materiali necessari alla composizione degli elementi. Nella fuga rigorosa
il numeri di parti in azione e della loro costanza, in assenza di questo aspetto si parla di scrittura fugata.
Handel: handel è il maestro della scrittura fugata in quanto sentiamo entrate che si succedono, utilizzo di
solo 4 parti abilmente riproposte.
La fuga del Novecento: la fuga è basato sulla tonalità dato che le entrate tematiche sono di solito su
tonalità vicine; non pochi compositori hanno offerto soluzioni personali, come Bartok, che decise di iniziare
“musica per strumenti a corda, percussione e celesta”, con una reinterpretazione della fuga.