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Formulario Cinematica

Dinamica

Primo principio della dinamica


Formulazione tradizionale:

Se in un dato sistema di riferimento la risultante delle forze applicate ad un


punto materiale è nulla allora il punto materiale o rimane in quiete o si
muove di moto rettilineo uniforme.
Formulazione moderna:
Esiste almeno un sistema di riferimento, detto “inerziale” (SRI), rispetto al
quale un qualunque punto materiale che sia sufficientemente lontano da
tutti gli altri corpi, o rimane in quiete o si muove di moto rettilineo uniforme.

Principio di relatività Gallileiano


Tutte le leggi della fisica si scrivono nello stesso modo in ogni sistema di
riferimento inerziale.

Secondo principio della dinamica


Un qualunque punto materiale che sia sottoposto ad una o più forze ha
un’accelerazione vettorialmente proporzionale alla risultante di tali forze.

F = ma

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Legge di Hooke

Felastica = −kxi^

Oscillatore armonico unidimensionale

x(t) = l cos(ωt + ϕ0 )

Pulsazione: ω = k
m

Periodo: T = 2π m
k

Pendolo semplice
g
Pulsazione: ω = l

Periodo: T = 2π l
g

Forze d’attrito

Statico:

max
FAS = μS N

Dinamico:

FAD = μD N

Dove N è la forza normale (che coincide in modulo con la forza premente)

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Forza centripeta

v2
FC = m n ^
ρ

Forza di Coriolis

FCO = −2mω × v′

Lavoro ed energia

Lavoro: caratteristica di una forza di operare uno spostamento.

Energia: Capacità di produrre un lavoro.

Lavoro infinitesimo

δL = F ⋅ dl

Lavoro

Ll = ∫ F ⋅ dl
l

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Lavoro della forza peso:

Lpeso = mgh

Lavoro forza elastica:

1
L = − k(x22 − x21 )
2

Potenza di una forza

P = F ⋅v

Il lavoro può essere anche definito come

L = ∫ P dt

Energia cinetica

1
T = mv2
2

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Teorema forze vive

EA,B = TB − TA

Ripasso operatore nabla:

Nabla:

∂ ∂ ∂
∇ = ^i + ^j + k^
∂x ∂y ∂z

Gradiente

∂f ^ ∂f ^ ∂f
v = ∇f = ^i +j +k
∂x ∂y ∂z

N.B. il gradiente è un vettore

Divergenza

∂vx ∂vy ∂vz


f = ∇⋅v = + +
∂x ∂y ∂z

N.B. la divergenza è uno scalare

Rotore

rot(v(x, y, z)) = ∇ × v =
∂vz ∂vy ^ ∂vx ∂vz ^ ∂vy ∂vx ^
=( − )i + ( − )j + ( − )k
∂y ∂z ∂z ∂x ∂x ∂y

N.B. il rotore è un vettore

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Forze conservative
le forze conservative possiedono le seguenti proprietà:

Circuitazione nulla

L = ∮ F ⋅ dl = 0

Energia potenziale come differenziale esatto

LA,B = U(A) − U(B)

Il campo può essere scritto come il gradiente di una funzione

F = −∇U

Campo irrotazionale

∇∧F =0

N.B. Tutte queste proprietà sono simultaneamente necessarie e sufficienti,


la verifica di una implica tutte le altre

Il lavoro di una forza conservativa non dipende dal percorso che essa
svolge.

B
LA,B = ∫ F ⋅ dl
A

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Energia potenziale di una forza conservativa

ˉ, yˉ, zˉ) = − ∫
U(x F ⋅ dl =
OP
xˉ yˉ zˉ
= −∫ Fx (x, 0, 0) − ∫ ˉ, y, 0) − ∫
Fy (x Fz (x
ˉ, yˉ, z)
0 0 0

Teorema della conservazione dell’energia meccanica

Per un sistema meccanico sottoposto a vincoli tutti ideali ed a forze non


vincolari tutte conservative, l’energia meccanica E si conserva, ossia
la somma fra l’energia cinetica T e l’energia potenziale totale U , rimane
costante durante il moto.

E = T + U ≡ costante

Forza elastica

F = −kr

Forza attrito dinamico

F = μc N u
^t

N.B. la forza d’attrito dinamico non è conservativa

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Lavoro forza attrito dinamico

Lnc = E(B) − E(A)

Il lavoro delle forze non conservative è dato dalla variazione dell’energia


meccanica totale.

Terzo principio e urti

Quantità di moto

q = mv

Per il secondo principio della dinamica

dq
F =
dt

Momento angolare

pO = r ∧ q = m(r ∧ v)

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Terzo principio della dinamica

Formulazione storica:
Ogni volta che un corpo (A) esercita una forza su un altro corpo (B), il
secondo esercita sul primo una forza vettorialmente opposta e con la
stessa retta d’azione.

Formulazione alternativa:

Se in un SRI (Sistema di Riferimento Inerziale), osserviamo che su un


corpo (A) si esercita una forza allora esisterà almeno un altro corpo (B)
responsabile di tale forza. Su questo corpo B agirà una forza
vettorialmente opposta a quella su A e con la stessa retta d’azione.

Equazioni cardinali

{ dP
dQ
dt
= F EST
dt
O
= MOEST

Teorema dell’impulso

t2
I=∫ F dt = Δq
t1

Urti

Si ha un urto quando due corpi, che si muovono a velocità diverse,


interagiscono e, in un intervallo molto breve rispetto al contesto,
modificano sostanzialmente le proprie velocità.

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Forza impulsiva media

t2
1
⟨F ⟩ = ∫ F dt =
t2 − t1 t 1
q(t2 ) − q(t1 )
=
Δt

Campo gravitazionale

Leggi di Keplero

1. legge di Keplero:

1
A= r∧v
2

A è definita come la velocità areolare ed è normale al piano


dell’orbita.

2. legge di Keplero:

ΔS
A = lim = costante
Δt→0 Δt
La velocità areolare è costante in modulo.

3. legge di Keplero:

a3
=k
T2
Il quadrato del periodo è proporzionale al cubo del semiasse
dell’orbita.

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Gravitazione universale

m1 m2
F12 = −G ^r
u
r2

Energia potenziale gravitazionale

m1 m2
UG (A) = −G
rA

Velocità di fuga

2GM
vf uga =
R

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