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Forze conservative e non conservative
La gravità è una
forza conservativa
=
il lavoro fatto dalla
persona viene
restituito dalla
gravità
sì
no
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La forza gravitazionale è conservativa
L=0
montagne russe
L=mgh L= - mgh
L=0
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L’attrito è una forza non conservativa
L= - kmgd
Vista dall’alto
L= - kmgd
L= - kmgd
L= - kmgd
x
y (1) (2) (3)
L A B = LA B
= LA B = ...
(1)
oppure
A
(3) (2) LA + LB =0 Llinea chiusa = 0
B A
A
LA B = f (A,B)
A x A, y A , z A
B B x B , yB , zB
FORZE CONSERVATIVE
ESEMPI :
F = costante forza peso p = mg
forza di gravità
F 1/r2
forza elettrostatica
F=–Kx forza elastica
LA B = f (A,B)
A x A , y A, z A
B x B , yB , z B
U = UB-UA= m g h
Emeccanica = U + T = costante
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U
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Conservazione dell’energia meccanica
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Potenza
La potenza è una grandezza fisica scalare che ci permette di confrontare diversi lavori
sulla base dei tempi in cui vengono compiuti, la potenza misura la velocita` con cui si
compie il lavoro
Potenza media
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(1CV=735.5W)
Esercizio
Calcolare il lavoro fatto da una persona di m = 80 kg
per salire un piano di scale con dislivello = 3.0 m
potenza sviluppata,
se le scale sono salite in t = 20.0 s
L 2300 J
P 120 W
t 20.0 s
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Esempi:
1) una donna spinge una macchinina inizialmente ferma, verso un bambino
esercitando una forza orizzontale costante F=5N per una distanza d=1m.Calcolare
•L’energia cinetica finale della macchinina Se non ci sono altre forze il lavoro totale
L=Fd=5 * 1=5J=Tf-Ti Ti=0 e quindi Tf=5J
•Se la macchinina ha una massa m=0.1kg qual’è la sua velocità finale T=1/2 * mv2
v= √(2Tf/m)
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Una cassa da 2000N viene spinta su per una rampa inclinata di 370. Il
coefficiente di attrito dinamico d=0.2. Calcolare:
•La forza minima necessaria per trascinare la cassa su per la rampa, [1.5*103N]
•L’accelerazione che la cassa avrebbe se venisse lasciata andare giù per la rampa
[4.3 m/s 2]
Fapp
Tre biglie: tre biglie di ugual massa vengono lanciate dall’altezza di un tavolo
h con velocità uguale in modulo, ma diversamente orientata
1 2 3
Con quale velocità in modulo le tre biglie
h arrivano a terra:
V1=V2=V3
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Appendice: conservazione della quantità di moto
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Appendice: forze impulsive
Una forza impulsiva è una forza che agisce per un lasso di tempo molto breve (tipicamente dell'ordine del ms).
Il carattere impulsivo di una forza è la caratteristica fondamentale degli urti: durante un urto, per esempio tra due
biglie d'acciaio, le forze interne che governano l'interazione delle biglie sono sempre di molti ordini di grandezza più
intense delle forze esterne, quali ad esempio la forza gravitazionale. Questa grande differenza di intensità permette di
trascurare le forze esterne e considerare il sistema come se fosse isolato (permettendo, tra l'altro di utilizzare la
conservazione della quantità di moto).
Per la loro stessa natura l'intensità massima delle forze impulsive risulta essere molto alta e difficilmente se ne può
determinare con precisione l'andamento nel tempo. Per studiare fenomeni in cui agiscano forze di questo genere torna
utile il teorema dell'impulso.
Esempi di forze impulsive sono la forza cui è soggetta una pallina durante il rimbalzo a terra, quella esercitata da un
martello, le forze che si sviluppano durante un'esplosione, etc.
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Esempio
Consideriamo il caso di una palla da tennis regolamentare, di massa m = 58 g e diametro d = 6.5 cm che
cada per terra da una quota h pari a 2 metri. Orientiamo l'asse di riferimento verticale verso l'alto: le
velocità dirette verso l'alto sono positive, quelle dirette verso il suolo sono negative.
Nell'istante t0=0 in cui avviene il contatto tra il suolo e la palla, essa ha acquisito una velocità v 0 pari a
la velocità media del centro di massa della palla durante la compressione può essere approssimata con:
Supponiamo che la palla si schiacci durante l'urto fino ad accorciarsi del 25% del suo diametro
originale, cioè di una lunghezza =0.25d=1.625cm; possiamo quindi stimare il tempo di contatto tra
palla e suolo come:
Dal teorema dell'impulso, possiamo calcolare la forza media che agisce sulla pallina utilizzando la
media integrale:
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È evidente che tale forza è di molti ordini di grandezza superiore alle forze esterne in quel momento agenti sulla
palla: la forza di gravità vale infatti solo:
da cui:
cioè la forza impulsiva è più di due ordini di grandezza più intensa della forza di gravità. Questo permette di
trascurare durante l'urto la forza gravitazionale e considerare il sistema palla+parete un sistema isolato. Da notare
che per fornire la stima del modulo della forza agente durante l'urto non abbiamo avuto bisogno della conoscenza
dettagliata della dinamica della deformazione. Naturalmente avendo a disposizione una relazione esplicita della
forza in funzione della compressione si sarebbe potuto integrare le equazioni del moto direttamente dalla seconda
legge di Newton nella forma d2x/dt2= f(x)/m, che rappresenta un'equazione differenziale del secondo ordine.
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