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LAVORO ED ENERGIA

Fondamenti di Fisica
Informatica
Lavoro ed Energia
Finora abbiamo studiato la meccanica utilizzando
concetti come posizione, velocità, accelerazione:
→ Dipendenza dal tempo: r(t), v(t), a(t)

È possibile una trattazione alternativa, svincolata


dal tempo, utilizzando nuovi concetti come lavoro
ed energia
Ø La convenienza di uno o l’altro approccio
dipende dal particolare problema in esame

2
Consideriamo il moto di un oggetto
vincolato a muoversi su una traiettoria
prestabilita, ad esempio:
Ø Una locomotiva vincolata a muoversi sui
binari

3
Applichiamo (separatamente) 3 forze alla
locomotiva: F1, F2, F3.
Ø Le tre forze hanno lo stesso modulo ma
formano angoli diversi con la direzione del
moto.
Con quale delle tre forze F3
otteniamo una
F2
accelerazione maggiore?

Esigenza di mettere in relazione forze applicate


e spostamenti del punto materiale 4
Definizione di lavoro

F = forza costante
applicata ad un punto materiale che si sposta nella
stessa direzione in cui agisce la forza

F
s

L=F×s lavoro compiuto da F


Lavoro forza costante
F = forza costante che non agisce nella
direzione del moto

Prodotto scalare
F
L = F • s = F × s cos q q
lavoro compiuto da F s

L grandezza scalare

Unità di misura: Joule 1 J = 1 N × 1m


Lavoro forza non costante
Lavoro di una forza variabile per spostare un
punto materiale da una posizione A ad una
posizione B

F B
A ds

F q F
Si suddivide il percorso in spostamenti
infinitesimi ds tali che F possa considerarsi
approssimativamente costante lungo ds
Il lavoro infinitesimo relativo allo spostamento ds è:

dL = F • ds = F ds cos q
Il lavoro totale lungo l’intero percorso da A a B è:
B B B
L= ∫ dL = ∫ F•ds = ∫ F dscosθ =
Aγ Aγ Aγ
B
= ò (Fx dx + Fydy + Fz dz )

In generale il lavoro L dipende dalla traiettoria g


e non solo dalle posizioni A e B
Interpretazione geometrica del lavoro
Consideriamo, per semplicità, un caso unidimensionale (solo asse x).
Il grafico mostra l’intensità della forza Fx lungo lo spostamento x:

Fx Calcoliamo
ΔLi = Fx,i ∙ Δxi
FX,i

DL i
Area del rettangolo di
base Dxi e altezza Fx,i,
approssimabile all’area
sotto la curva in Dxi

D xi x 9
Calcoliamo L = ΣiΔLi = Σi (Fx,i ∙ Δxi)

Fx

FX,i

DL i

D xi x 10
Calcoliamo L = ΣiΔLi = Σi (Fx,i ∙ Δxi)
Riducendo la larghezza degli spostamenti Dxi,
Fx otteniamo una approssimazione sempre migliore…

FX,i

DL i

D xi x 11
Interpretazione geometrica del lavoro
Il lavoro totale è l’area compresa sotto la curva,
lungo l’intero spostamento del punto materiale
F

B B
L= ∫ dL = ∫ F •ds =
Aγ Aγ

ds s
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Se sul punto agiscono F1 ed F2
F = F1 + F2 risultante

B B B
L= ∫ F•ds = ∫ F •ds + ∫ F •ds
1 2
Aγ Aγ Aγ
Potenza
Si definisce la potenza sviluppata dalla forza F:
dL ds
P= = F• = F• v
dt dt
Potenza = lavoro erogato per unità di tempo

Unità di misura:Joule/secondo = J/s = Watt (W)

Se due macchine compiono lo


stesso lavoro, ma una impiega
meno tempo, questa eroga una
maggiore potenza
Energia cinetica
Energia legata al moto del punto materiale
F forza agente su m scomponibile nelle due
componenti FT parallela allo spostamento ds e FN
perpendicolare ad esso: F = FT + FN

dL = F • ds = FT • ds + FN • ds
FN ^ ds

FN • ds = 0

FT // ds

dv ds
dL = FT ds = maT ds = m ds = mdv = mvdv
dt dt
Teorema delle forze vive
vB
1 2 1 2
L = ∫ mv dv = mv B − mv A = E KB − E KA
vA 2 2
TEOREMA DELLE FORZE VIVE O
DEL LAVORO E DELL’ENERGIA CINETICA

Valido per tutte le forze agenti su m

1 2
E K = mv
2
energia cinetica posseduta da m, in
quanto dotato di velocità
Energia cinetica
Ø Il lavoro effettuato da una forza su un corpo
ha l’effetto di variare la sua quantità di
energia cinetica.

Ø L’energia cinetica è una forma di energia


legata allo stato di moto di un corpo, e
posseduta da tutti i corpi in movimento.

Ø Quantitativamente, l’energia cinetica di un corpo di massa m che si


muove a velocità v, è il lavoro necessario per portare tale corpo da
velocità nulla alla velocità v.

Osservazione
In presenza di più forze agenti sul punto materiale, il teorema dell’energia
cinetica diviene:

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LTOT = L1 + L2 +.... + LN = ΔEK
Lavoro della forza peso
Calcoliamo il lavoro compiuto dalla forza peso su di un corpo di
massa m che si sposta verticalmente da A a B:

LAB = F • Δs = mg(h2 − h1 )

x
18
Lavoro della forza peso
Quanto vale il lavoro se la traiettoria non è più verticale, ma è
quella rossa in figura (A à C à B)?
y
LAB = LAC + LBC =
= mg(AC cosθ ) + mg(BC cos90°) =
= mg(h2 − h1 ) + 0 =
= mg(h2 − h1 )

x
19
In entrambi i casi, dunque, il lavoro compiuto dalla forza
peso sul punto materiale non cambia:

LAB = mg(h2 − h1 )

x
20
y dL = F • ds = mg • ds
h2 A B B
L= ∫ mg • ds = − ∫ mgj• ds =
A A

h1 B B−>h1

mg ds =− ∫ mg dy = −mg ( h1 − h2 )
A−>h2

= mg ( h2- h1) = EP (A) - EP (B)

avendo definito EP (P) = mgyP


funzione della coordinata y del punto
(si assume EP = 0 in y = 0)
Lavoro forza elastica
F = - kx i
dL = - kx i • ds = - k x dx

xB xB
# 1 2&
L = − ∫ kx dx = %− kx ( =
xA
$ 2 'x
A

1 2 1 2
= kx A − kx B = EP (A) − EP (B)
2 2
1 2
avendo definito E P (x ) = kx
2
(si assume EP = 0 in x = 0)
Campi di forza conservativi
Una regione dello spazio è sede di un campo di
forza se in ogni punto della regione un elemento di
prova (punto materiale, carica elettrica,….) risente
l’azione di una forza
F forza del campo agente su un punto materiale
g1
g 1 , g 2 traiettorie da A a B
A
F conservativa
B
g2
B B B
LAB = ∫ F•ds = ∫ F•ds = ∫ F•ds
Aγ1 Aγ 2 A
Forze conservative

LAB indipendente dal percorso,


dipende solo da A e B

si può definire EP energia potenziale,


funzione delle coordinate di un punto tale
che
B
LAB = ò F• ds = EP (A) – EP (B)
A
LBA= EP (B) – EP (A)= – LAB

Lavoro lungo una traiettoria chiusa g


B A
òg F• d s = ò F• d s + ò F• d s =
Aγ1 Bγ 2
g1
B B
= ò F• d s - ò F• d s = 0 A
Aγ1 Aγ 2 B
g2

òg F• d s = 0
Conservazione dell’energia meccanica

F conservativa: LAB = EP (A) - EP (B)

Per il teorema delle forze vive:


LAB = EK (B) - EK (A)

EP (A) - EP (B) = EK (B) - EK (A)

EP (A) + EK (A) = EP (B) + EK (B)

EK + EP = EM energia meccanica
è costante durante il moto
in un campo di forze conservativo
ESEMPIO Z

h
F
N F
N

mg mg mg
a) il corpo è in equilibrio
b) si applica F per sollevare il corpo
c) il corpo viene portato all’ altezza h
d) F viene eliminata e il corpo cade
in a) v = 0
in b) F viene aumentata mentre diminuisce N
in c) F = – mg, il corpo è fermo Þ v = 0

EKF – EKI = 0 Þ LTOT = 0 ÞLF + Lpeso= 0

Lpeso = – mgh = – LF

in d) il corpo cade

velocità di impatto col suolo: v = 2gh


1
energia cinetica all’ istante dell’ impatto : E K = mv 2 = mgh
2
LF = mgh è il lavoro compiuto da F per sollevare il
corpo ad altezza h
LF immagazzinato nel corpo sotto forma di
energia potenziale

EP = mgh
energia potenziale gravitazionale =
= energia posseduta dal corpo
in virtù della sua posizione
nel campo di forze conservativo

Si assume come riferimento il piano orizzontale


(z = 0), al quale si assegna arbitrariamente il valore EP = 0
In sintesi:
Se agiscono solo forze conservative, il lavoro di tali forze
causa un aumento dell’energia cinetica, ottenuto a spese
della diminuzione di energia potenziale, o viceversa, in
modo tale che la somma delle due energie resti costante.

Ep=max
Ep=0 Ek=0
Ek=max

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Alcuni esempi animati

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Lavoro di una forza di attrito radente
Un punto materiale si
muove da i verso f, su una
superficie orizzontale, in
presenza di attrito,
seguendo due percorsi
rettilinei

In entrambi i casi il punto materiale di massa m parte da i ed


arriva in f, seguendo due percorsi diversi.
Per un corpo che si muove su un piano, la forza di attrito vale:
fd = µdN = µdmg, nella stessa direzione del piano e in verso
opposto al moto (→ Angolo tra forza e spostamento: 180°).
32
Calcoliamo il lavoro compiuto
dalla forza di attrito dinamico
nei due casi:

LA = fd d cos180° = −µ d mgd

LB = fd (d + h)cos180° + fd h cos180° =
= −µ d mg(d + h) − µ d mgh = .µ d mg(d + 2h) ≠ LA

Nel caso della forza d’attrito il lavoro compiuto dipende dal 33


percorso, a parità di posizione iniziale e finale
Lavoro di una forza di attrito radente
In generale:

FA = – µDNuV agente su un punto materiale che si


sposta da A a B
uV versore della direzione della velocità

B B B
LAB = ∫ F •ds = ∫ −µ
A D N u v •ds = - μ D N ò ds
A A A
B
ò ds = lunghezza dell’arco di traiettoria
A

LAB dipende dal percorso seguito


FA forza dissipativa
Se su un punto materiale agiscono forze
conservative e dissipative

EKB – EKA = LCONS + LDISS


teorema delle forze vive

LCONS = EPA – EPB


EKB – EKA = EPA – EPB + LDISS

LDISS= (EKB + EPB) – (EKA+ EPA) = DEM


Conclusioni

Ci sono forze (la forza peso, la forza elastica) il cui


lavoro NON dipende dal percorso (fatto compiere al
punto materiale o alla estremità della molla) ma solo
dal punto iniziale e finale.

Per altre forze, invece (forza di attrito), il lavoro


compiuto dipende anche dal percorso, anche a
parità di punto iniziale e finale

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Forze conservative e non
Forza conservativa
Il lavoro compiuto dalla forza è indipendente dalla
traiettoria seguita, ma dipende solo dalla posizione
iniziale e finale.

Come abbiamo dimostrato, forza peso e forza


elastica sono forze conservative.

Le forze come la forza di attrito si dicono non


conservative o dissipative.
37
Esempio animato
Come esempi precedenti, ma con un tratto rettilineo
con attrito, in cui l’energia cinetica (e meccanica)
viene dissipata:

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Riepilogo finale

Ø Teorema dell’energia cinetica (sempre valido):


L = ΔEK
Ø Per le forze conservative:
L = -ΔEp
Ø Forze conservative: l’energia meccanica EM si
conserva:
EM = EK + Ep = costante
Ø Forze non conservative à dissipazione dell’EM:
LNC = ΔEM 39

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