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Linguaggio elementare delle funzioni. Funzioni iniettive, surgettive, bigettive (o corrispondenze biunivoche). Funzioni composte, funzioni invertibili e
funzione inversa. Grafico di una funzione. Funzioni potenza, radice, valore assoluto, polinomi di primo e secondo grado, funzione $$\frac{1}{x}$$, e
loro grafici. Funzioni esponenziale e logaritmo, in base 2 e 10, e loro grafici. Funzioni sen x e cos x, e loro grafici. Semplici equazioni e disequazioni
costruite con queste funzioni.
Sommario
6. Approfondimenti
1. Linguaggio elementare delle funzioni
Una funzione è una relazione f tra due insiemi, il dominio D e il codominio C, che ad ogni elemento x del dominio associa uno e un solo
elemento y del codominio.
Scriviamo quindi:
f : D → C
x ↦ f (x)
Immagine e controimmagine
L' insieme immagine I di una funzione è l'insieme dei valori assunti da una funzione ed è contenuta, o al più uguale, al codominio, cioè I ⊆ D.
In particolare l'immagine di x D è quel valore y C tale che y = f (x).
N.B.
Diagrammi di Eulero-Venn
Quando il dominio è un insieme discreto è possibile rappresentare la funzione con un diagramma di Eulero-Venn, come indicato in figura:
Ciascun elemento del dominio e del codominio è indicato con un punto, le frecce partono da ciascun elemento del dominio e puntano al
corrispondente elemento nel codominio.
Esempi
Siano D = {1, 2, 3, 4} e C = {2, 3, 4, 5, 6, 8, 10} consideriamo la funzione f : D → C che associa ad ogni elemento di D il suo doppio, abbiamo:
1 ↦ 2; 2 ↦ 4; 3 ↦ 6; 4 ↦ 8
Quindi Im f = {2, 4, 6, 8}.
La funzione dell'esempio precedente possiamo studiarla su tutto ℝ, cioè f : ℝ → ℝ e abbiamo x ↦ 2x quindi ad ogni numero reale associamo il suo
doppio.
Prendiamo come dominio e codominio ℝ e associamo ad ogni numero reale il suo opposto, cioè x ↦ -x, anche questa è una funzione.
1.1. Operazioni tra funzioni
Date due funzioni f e g con codominio contenuto in ℝ vediamo quali operazioni possiamo fare.
Somma di funzioni, differenza di funzioni, prodotto di funzioni, divisione di funzioni, uguaglianza tra funzioni
Somma di funzioni
Sommare due funzioni significa sommare i valori che le due funzioni assumono punto per punto, cioè
Il dominio della funzione somma è dato dall'intersezione dei domini delle due funzioni f e g, cioè la funzione f + g è definita solo in quei punti in cui
sono definite sia f che g.
Per esempio: f (x) = x2 + 2x e g(x) = x - 3 da cui (f + g)(x) = x2 + 2x + x - 3 = x2 + 3x - 3. Le due funzioni f e g sono definite su tutto ℝ quindi anche la
funzione somma è definita su tutto ℝ.
Caso particolare:
Sia c ≠ 0 una costante, se g(x) = c otteniamo la somma di una funzione e una costante, cioè la somma della costante ai valori che la funzione assume
punto per punto:
Per esempio: c = 5 e f (x) = 2x3 da cui f (x) + c = 2x3 + 5. Il dominio della funzione ottenuta è uguale al dominio di f cioè tutto ℝ.
A questa pagina puoi vedere la differenza tra il grafico di f e quello di f (x) + c.
Differenza di funzioni
Fare la differenza di due funzioni significa sottrarre i valori che le due funzioni assumono punto per punto, cioè
Anche in questo caso il dominio della funzione differenza è dato dall'intersezione dei domini delle due funzioni f e g, cioè la funzione f - g è definita
solo in quei punti in cui sono definite sia f che g.
Per esempio: f (x) = 1/x e g(x) = x3 da cui (f - g)(x) = 1/x - x3. In questo caso f è definita su ℝ\{x = 0}, perché il denominatore deve essere sempre
diverso da zero, g è definita su tutto ℝ quindi la funzione differenza è definita su ℝ\{x = 0}.
Caso particolare:
Sia c ≠ 0 una costante, se g(x) = c otteniamo la differenza di una funzione e una costante, cioè la sottrazione della costante ai valori che la funzione
assume punto per punto:
Per esempio: c = 6 e f (x) = 5x2 da cui f (x) - c = 5x2 - 6. Il dominio della funzione ottenuta è uguale al dominio di f cioè tutto ℝ.
Funzione opposta
La funzione opposta di una funzione g è una funzione che ha lo stesso dominio di g e che in ogni punto ha valore opposto rispetto a g, cioè è la
funzione -g(x).
A questa pagina puoi vedere la differenza tra il grafico di g e quello della sua opposta.
Prodotto di funzioni
Fare il prodotto di due funzioni equivale a fare il prodotto del valore che le due funzioni assumono punto per punto, cioè
Anche in questo caso il dominio della funzione prodotto è dato dall'intersezione dei domini delle due funzioni f e g, cioè la funzione f · g è definita solo
in quei punti in cui sono definite sia f che g.
1 1
Per esempio: f (x) = x e g(x) = da cui (f · g)(x) = x ⋅ = 1.
x x
1
Attenzione: il dominio di questa funzione è ℝ\{x = 0} perché non è definita per x = 0 quindi è diversa dalla funzione h(x) = 1.
x
Caso particolare:
:
Sia c ≠ 0 una costante, se g(x) = c otteniamo il prodotto di una funzione f per una costante, cioè il prodotto della costante per i valori che la funzione
assume punto per punto:
(c · f )(x) = c · f (x)
Il dominio della funzione ottenuto dal prodotto di una funzione per una costante è uguale al dominio della funzione.
f f(x)
(x) =
g g(x)
La funzione ottenuta è definita in tutti i punti in cui sono definite tutte e due le funzioni da cui vanno esclusi i punti su cui g si annulla.
f(x) ( x2 − 1 )
Per esempio: f (x) = x2 - 1 e g(x) = x + 3 da cui = .
g(x) (x+3)
f
Le due funzioni f e g sono definite su tutto ℝ ma g si annulla per x = -3 quindi il dominio della funzione è ℝ\{-3}.
g
Iniettività
Una funzione f : D → C si dice iniettiva se:
questo significa che la funzione associa a elementi distinti del dominio elementi distinti del codominio.
In modo analogo possiamo anche scrivere che f (a) = f (b) a = b, cioè in una funzione iniettiva due elementi che hanno la stessa immagine sono
uguali.
Se pensiamo alle equazioni diciamo che una funzione è iniettiva se e solo se f (x) = a ha al più una soluzione per ogni a.
Diagramma di Eulero-Venn
Se la funzione è rappresentabile tramite insiemi diciamo che è iniettiva se ogni punto del codominio è raggiunto al più da una freccia.
Esempi
La funzione f (x) = x + 5 è iniettiva infatti f (x) = f (y) x + 5 = y + 5 x = y
In generale tutte le rette non orizzontali nè verticali sono funzioni iniettive.
La funzione f (x) = x2 non è una funzione iniettiva infatti se valutiamo la funzione ad esempio in x = 2 e in x = -2 abbiamo che f (2) = 4 = f (-2).
Suriettività (Surgettività)
Una funzione f : D → C è detta suriettiva (o surgettiva) se per ogni elemento del codominio esiste almeno una controimmagine. In formule:
Se pensiamo alle equazioni diciamo che una funzione è suriettiva se e solo se f (x) = a ha soluzione per ogni valore di a.
Esempi
La funzione f (x) = -x +1 è suriettiva, in generale tutte le rette non verticali né orizzontali lo sono.
Dati A = {1, 2, 3} e B = {2, 4, 6, 8} e consideriamo la funzione da A in B che ad ogni elemento di A associa il suo doppio, la funzione non è suriettiva
perché il numero 8 non è immagine di nessun elemento di A.
Biiettività (Bigettività)
Una funzione f : D → C si dice biiettiva (o bigettiva) se è iniettiva e suriettiva.
Se pensiamo alle equazioni diciamo che una funzione è biiettiva se e solo se f (x) = a ha una e una sola soluzione per ogni valore di a, cioè per ogni
valore di a c'è una soluzione ma non più di una.
Diagramma di Eulero-Venn
Se la funzione è rappresentabile tramite gli insiemi dire che è biiettiva equivale a dire che ogni punto del codominio è raggiunto da una e una sola
freccia.
:
N.B.
Esempi
Tutte le rette, escluse le rette verticale e quelle orizzontali, sono funzioni biiettive.
Siano A = {1, 2, 3} e B = {2, 4, 6} la funzione che ad ogni elemento di A associa l'elemento di B che è il suo doppio è sia iniettiva che suriettiva
quindi è biiettiva.
Un modo intuitivo per capire se una funzione è iniettiva/surgettiva a partire dall'osservazione del suo grafico è immaginare di condurre, da ogni punto
dell'asse delle ordinate, rette parallele all'asse delle ascisse:
se, per ogni punto dell'asse y, la corrispondente retta parallela all'asse x incontra il grafico in almeno un punto del piano cartesiano, allora la
funzione è surgettiva;
se, per ogni punto dell'asse y, la corrispondente retta parallela all'asse x incontra il grafico in non più di un punto del piano cartesiano, allora la
funzione è iniettiva.
Regola
È
Non
Funzione
:
1.3. Funzione identità, funzioni composte, funzioni invertibili e funzione inversa
Identità
La funzione identità su un insieme X è la funzione che manda ogni elemento x di X in se stesso:
I:X→X
x → x
Funzione composta
Date due funzioni f : X → Y e g : Y' → Z (tali che l'immagine di f è contenuta nel dominio di g), la composizione delle due funzioni è l'applicazione di
una funzione al risultato di un'altra funzione, in questo caso è l'applicazione di g al risultato di f.
Componendo due o più funzioni si ottiene ancora una funzione che prende il nome di funzione composta:
f ∘ g : X → Z
tale che
(f ∘ g)(x) = f (g(x))
N.B. in generale la composizione di funzioni non gode della proprietà commutativa, cioè (g ∘ f )(x) ≠ (f ∘ g)(x).
Esempio
Date le funzioni f (x) = x2 e g (x) = x+1 si ha:
Spunta le caselle della costruzione riportata sotto per vedere il risultato delle due composizioni.
Funzione
Esempio
Se f (x) = x + 1 e g(x) = x - 1, provando a comporre f con g (e viceversa) il risultato è la funzione identità I, del dominio o del codominio in base
all'ordine di composizione.
Infatti:
:
f (g(x)) = f (x - 1) = (x - 1) + 1 = x - 1 + 1 = x;
g (f (x)) = g(x + 1) = (x + 1) - 1 = x + 1 - 1 = x.
Osservazioni
Una funzione è invertibile se e solo se è biettiva.
Graficamente una funzione e la sua inversa si individuano nel piano cartesiano perché i loro grafici sono simmetrici rispetto alla bisettrice del 1° e
3° quadrante, cioè la retta di equazione y = x.
Eccone un esempio nell'immagine riportata sotto.
:
1.4. Funzioni crescenti e decrescenti
Funzioni crescenti
Una funzione f : D → ℝ, D ⊆ ℝ, si dice crescente su un intervallo se assume valori crescenti al crescere dei valori in ascissa.
In termini matematici diciamo che una funzione è localmente crescente se:
per ogni x1, x2 in un intervallo I tali che x1 ≤ a2 si ha f (x1) ≤ f (x2)
Una funzione è crescente se è crescente su tutto il suo dominio.
In termini matematici una funzione è crescente se:
per ogni x1, x2 nel dominio tali che x1 ≤ x2 si ha f (x1) ≤ f (x2)
Esempio
La retta con coefficiente angolare positivo è una funzione crescente;
Funzioni decrescenti
Una funzione f : D → ℝ, D ⊆ ℝ, si dice decrescente su un intervallo se assume valori decrescenti al crescere dei valori in ascissa.
In termini matematici diciamo che una funzione è localmente decrescente se:
per ogni x1, x2 in un intervallo I tali che x1 ≤ x2 si ha f (x1) ≥ f (x2).
Una funzione è decrescente quando è decrescente su tutto il suo dominio.
In termini matematici una funzione è decrescente se:
per ogni x1, x2 nel dominio tali che x1 ≤ x2 si ha f (x1) ≥ f (x2).
Esempio
La retta con coefficiente angolare negativo è una funzione decrescente.
Osservazioni
La composta di due funzioni crescenti è crescente, di due funzioni decrescenti è crescente.
La composta di due funzioni, di cui una crescente e una decrescente, è una funzione decrescente.
La somma di due funzioni crescenti è crescente, di due funzioni decrescenti è decrescente.
Il prodotto di due funzioni crescenti e positive è crescente, di due funzioni crescenti e negative è decrescente.
Il reciproco di una funzione crescente (decrescente), mai nulla e di segno costante, è decrescente (crescente).
:
2. Grafico di una funzione
Il grafico Γ (f) di una funzione f è l'insieme delle coppie ordinate costituite dagli elementi del dominio D e delle rispettive immagini nel codominio C,
ovvero:
È possibile rappresentare visivamente il grafico di una funzione grazie alle coordinate cartesiane: sul piano cartesiano l'asse delle ascisse
rappresenterà il dominio e quello delle ordinate il codominio.
Per esempio la funzione \(y=\frac{1}{4}x^2-1\) può essere rappresentata come segue:
Campo
N.B. Se conosciamo il grafico della funzione, analizzandolo possiamo ricavarne informazioni relative alla funzione; viceversa, data una funzione,
studiandola possiamo ricavare informazioni relative al suo grafico.
Esempio
Considera il grafico riportato sotto, vediamo quali informazioni possiamo ricavare.
Il dominio: ℝ.
Il codominio: ℝ.
Le simmetrie: una funzione pari è simmetrica rispetto all'asse delle ordinate, una funzione dispari è simmetrica rispetto all'origine, come quella del
grafico preso in esempio.
Gli zeri (in blu), ovvero i punti in cui il grafico della funzione interseca l'asse x: (- 1;0), (0; 0), (1; 0).
La positività: cioè quando il grafico della funzione sta nel 1° o nel 2° quadrante: f (x) > 0 per - 1 < x < 0 oppure per x > 1.
I punti di massimo e minimo (in rosso): M(- 3/5; 3/5), m(3/5; - 3/5).
:
Un'idea dei limiti (agli infiniti o in certi punti specifici).
La monotonia: la funzione in oggetto è decrescente tra il massimo e il minimo, crescente altrove.
ATTENZIONE. Si ricordi che un'immagine come la precedente, di solito riproduce solo parzialmente il grafico di una funzione e quindi altri elementi
come massimi, minimi, zeri e altro potrebbero essere semplicemente all'esterno della zona rappresentata!
Questi sono i dati che ci permettono di conoscere più o meno l'andamento di una funzione, se vogliamo tracciare un grafico più accurato è
necessario studiare altre caratteristiche della funzione.
Se ti interessa puoi trovare le indicazioni alla pagina Tracciare il grafico di una funzione nella sezione Approfondimenti.
:
2.1. Polinomi di primo e secondo grado
Le funzioni polinomiali sono funzioni in cui compaiono esclusivamente somme di potenze della variabile, eventualmente moltiplicate per dei numeri
reali (dei polinomi nella sola incognita, insomma).
in cui l'ordinata del punto di intersezione tra la retta e l'asse y corrisponde a b, che in questo caso vale 1.
Osservazione
Se a ≠ 0 la funzione è biiettiva.
Se a = 0 la funzione diventa y = b, cioè la funzione costante e quindi non è più biiettiva.
quando a < 0:
Dominio = ℝ
Anche in questo caso, poiché le potenze della variabile sono definite per ogni valore, questo tipo di funzione non ha restrizioni sul dominio.
:
Osservazione
Se a = 0 la funzione diventa y = bx + c, cioè una funzione polinomiale di primo grado (una retta).
Utilizza gli slider per modificare i valori dei coefficienti a, b, c e osserva come si modifica la parabola.
Conica
:
2.2. Potenza
La funzione potenza è della forma \[y=x^n\] questa funzione calcola l'elevamento a potenza della variabile.
Caso n pari
Se n è pari, il grafico avrà questa forma:
Caso n dispari
Se n è dispari, invece, il grafico avrà questa forma:
Dominio = ℝ, Codominio = ℝ
Intersezione con gli assi: risolvendo due sistemi analoghi a quelli visti nel caso n pari otteniamo che la funzione interseca gli assi in (0; 0).
Positività: xn > 0 se x > 0
Limiti agli estremi del dominio: \[\lim_{x \to - \infty} x^n= - \infty,\quad \lim_{x \to + \infty} x^n= +\infty\]
:
2.3. Radice n-esima
La funzione radice n-esima calcola la radice di indice n della variabile, è quindi della forma: \[y=\sqrt[n] x\]
Caso n pari
Se n è pari il grafico avrà questa forma:
Caso n dispari
Se n è dispari, invece, il grafico avrà questa forma:
Valore assoluto
La funzione valore assoluto calcola il valore assoluto della variabile ed è definita come segue: \[|x| = \begin{cases}x & x \ge 0\\ -x &
x<0\end{cases}\] Il grafico avrà questa forma:
In questo paragrafo analizzeremo due funzioni note, esponenziale e logaritmo, che sono strettamente collegate tra loro.
Esponenziale
Logaritmo
Esponenziale
Fissato un numero reale a > 0, a ≠ 1, è possibile definire la funzione esponenziale \[y=a^x\]
Caso a > 1
Se a > 1 il grafico avrà questa forma:
Dominio = ℝ, Codominio = (0, + ∞)
Intersezione con gli assi: risolvendo due sistemi analoghi ai precedenti otteniamo che la funzione interseca l'asse delle ordinate in (0; 1).
Positività: ax > 0 ∀ x ∈ ℝ.
Limiti agli estremi del dominio:\[\lim_{x \to -\infty}a^x= +\infty \quad \lim_{x \to \infty}a^x= 0\]
Osservazione
Se consideriamo il caso a = 1 la funzione diventa y = 1x = 1 cioè è una retta parallela all'asse delle ascisse.
Questa funzione ha sempre valore 1 indipendentemente dal valore di x: l'esponente ci dice quante volte dobbiamo moltiplicare la base per se stessa
ma moltiplicando 1 per se stesso otteniamo sempre 1 come risultato indipendentemente da quante volte lo moltiplichiamo.
Logaritmo
Fissato un numero naturale a > 0, a ≠ 1, è possibile definire la funzione logaritmo: \[y= \log_a x\]
Anche in questo caso, a seconda del valore della base a, presenta caratteristiche differenti:
Caso a > 1
Se a > 1 il grafico avrà questa forma:
:
Dominio = (0, + ∞), Codominio = ℝ
Intersezione con gli assi:
Risolvendo il sistema \begin{cases}y= \log_a x\\y=0\end{cases} otteniamo che la funzione interseca l'asse delle ascisse in (1; 0).
Non consideriamo il sistema con x = 0 perchè il logaritmo non è definito in zero.
Positività: \(\log_a x \quad \text{per}\quad x>1\)
Limiti agli estremi del dominio: \[\lim_{x \to 0} \log_a x= - \infty \quad \lim_{x \to +\infty} \log_a x= +\infty\]
Dominio = (0, + ∞), Codominio = ℝ
Intersezione con gli assi: risolvendo il sistema analogo a quelli del caso precedente otteniamo che la funzione interseca l'asse delle ascisse in (1;
0).
Positività: \(\log_a x \quad \text{per}\quad 0<x<1\)
Limiti agli estremi del dominio: \[\lim_{x \to 0} \log_a x= + \infty \quad \lim_{x \to +\infty} \log_a x= -\infty\]
Osservazione
Il logaritmo è la funzione inversa dell'esponenziale, quindi presi a > 0, x > 0 abbiamo: \[\log_a ( a^x)=x,\quad a^{ \log_a x}=x\]
:
2.7. Sen(x), cos(x) e tan(x)
Seno
La funzione seno è definita associando a x il seno dell'angolo x in radianti.
Il grafico della funzione è
Coseno
La funzione coseno è definita associando a x il coseno dell'angolo x in radianti.
Il grafico della funzione è
Tangente
La funzione tangente è definita associando a x la tangente dell'angolo x in radianti.
Il grafico della funzione è
Puoi trovare altre informazioni sulle funzioni trigonometriche in questa pagina dell' ebook di geometria.
:
:
2.8. Trasformazioni geometriche sul grafico di una funzione
Data una funzione y = f (x) possiamo trasformarla in un'altra funzione facendo variare opportuni valori, in particolare possiamo tracciare il grafico
della nuova funzione mediante una trasformazione nel piano di quello della funzione di partenza.
Traslazioni
Sia c > 0
Orizzontali
g(x) = f (x + c) traslazione verso sinistra;
g(x) = f (x - c) traslazione verso destra.
Verticali
g(x) = f (x) + c traslazione verso l'alto
g(x) = f (x) - c traslazione verso il basso
N.B. per c < 0 si hanno traslazioni nel verso opposto rispetto a quelle appena viste.
Utilizza gli slider della costruzione riportata sotto per far variare i parametri e osserva il comportamento della funzione trasformata, al posto di sin(x)
puoi inserire un'altra funzione a tuo piacimento:
Campo
Funzione
fg
Reset
sin(x)
:
2.9. Inverse di funzioni elementari
Come abbiamo già detto, data una funzione f : X → Y la sua inversa è quella funzione, che per comodità chiamiamo g : Y → X , tale che:
f ∘ g è l'identità su X;
g ∘ f è l'identità su Y.
Sposta lo slider per modificare il valore di n, vedrai che in alcuni casi la funzione potenza non è biunivoca, in quei casi è necessario restringere il suo
dominio di definizione, ad esempio [0,+∞):
Retta
Funzione
Esponenziale e logaritmo
Quando abbiamo introdotto queste due funzioni abbiamo già osservato che, considerando la stessa base a ≠ 1, logaritmo ed esponenziale sono una
l'inversa dell'altra.
Siano \(f(x)=a^x\) e \(g(x)=log_a x\):
\(f \circ g(x)=g(f(x))=g(a^x)=a^{log_a x}=x\);
\(g\circ f(x)=f(g(x))=f(log_a x)=log_a (a^x)=x\).
Funzioni trigonometriche
Seno, coseno e tangente non sono funzioni biunivoche (il seno e il coseno non sono suriettive mentre la tangente non è iniettiva) e dunque non sono
invertibili.
Per poter invertire queste funzioni dobbiamo restringere il loro insieme di definizione, ad esempio definiamo il seno su [\(-\frac{\pi}{2}\),\(\frac{\pi}
{2}\)], il coseno su [0,π] e la tangente su (\(-\frac{\pi}{2}\), \(\frac{\pi}{2}\)).
Su questi intervalli le tre funzioni sono biunivoche e possiamo definire:
l'arcoseno è la funzione inversa del seno, ci dice qual è l'angolo il cui seno vale x;
l'arcocoseno è la funzione inversa del coseno e ci dice qual è l'angolo il cui coseno vale x;
l'arcotangente è la funzione inversa della tangente e ci dice qual è l'angolo la cui tangente vale x.
Spunta le caselle per vedere le funzioni (definite su tutto ℝ) e le loro inverse definite solo su intervalli più ristretti:
Funzione
Retta
:
:
2.10. Riepilogo: insieme di definizione delle funzioni elementari
Riassumiamo in questa pagina qual è l'insieme di definizione di alcune funzioni elementari utili per calcolare l'insieme di definizione di funzioni più
complesse.
Potenza \(f(x)=x^n\)
Le potenze sono definite per ogni valore di x, quindi:
Dominio = ℝ
Dominio = ℝ
Radice \(f(x)=\sqrt[n]x\)
Il dominio dipende dall'indice n della radice:
Indice n pari:
Dominio = ℝ.
Dominio = ℝ
Esponenziale \(f(x)=a^x\)
Una funzione esponenziale, posta la base a > 0 e a ≠ 1, è definita per ogni valore della variabile, quindi:
Dominio = ℝ
Logaritmo \(f(x)=log_a(x)\)
Il logaritmo è definito per i valori positivi dell'argomento, quindi:
Dominio = ℝ
Tangente \(f(x)=\tan(x)\)
Ricordando che la tangente è definita per valori diversi da 90° + k · 180°, con k ∈ ℤ si ha:
Iniettività
Se il quesito richiede di calcolare il numero di soluzioni possibili di un'equazione della forma f (x) = c, con c costante, se la funzione f è iniettiva so che
le soluzioni saranno zero oppure una.
Infatti abbiamo detto che l'iniettività equivale a dire che x diverse hanno immagini diverse quindi posso trovare al più un valore di x che soddisfi la
relazione richiesta.
Suriettività
Se il quesito richiede di calcolare il numero di soluzioni possibili di un'equazione della forma f (x) = c, con c costante, se la funzione f è suriettiva avrò
almeno una soluzione.
Infatti abbiamo visto che dire che una funzione è suriettiva equivale a dire che per ogni valore c del codominio c'è almeno una x del dominio tale che
f (x) = c.
Biiettività
Se il quesito richiede di calcolare il numero di soluzioni possibili di un'equazione della forma f (x)= c, con c costante, se la funzione f è biiettiva
avremo una e una sola soluzioni.
Sappiamo infatti che una funzione biiettiva è iniettiva e suriettiva quindi per ogni valore c del codominio esiste una e una sola x del dominio che
soddisfa la relazione richiesta (devo trovarne almeno una dato che la funzione è suriettiva, ne trovo una sola dato che la funzione è iniettiva).
:
3.1. Equazioni e disequazioni con valore assoluto
Risolvere un'equazione del tipo f (x) = g(x) significa trovare i valori di x per cui l'uguaglianza è verificata, ovvero significa trovare i punti in cui le due
funzioni si intersecano.
Dal grafico delle funzioni, trovando i punti di intersezione, è possibile risolvere l'equazione.
Per esempio:
Molte equazioni possono essere interpretate in questo modo ed essere visualizzate graficamente. Per esempio l'equazione
x² - 4x - ln(x) = 0
è equivalente a
x² - 4x = ln(x)
È possibile usare questo metodo per radici, potenze, valore assoluto, funzioni trigonometriche etc.
:
4.1. Risoluzione grafica di equazioni trigonometriche
Esempio
Risolviamo graficamente l'equazione 2cos(x) - 1 = 0.
Per prima cosa, tramite alcuni passaggi algebrici, riscriviamo l'equazione in questa forma: cos(x) = \(\frac{1}{2}\) .
A questo punto possiamo procedere graficamente in due modi diversi:
Primo modo: tracciamo il grafico delle funzioni f (x) = cos(x) e g(x) = \(\frac{1}{2}\) e vediamo in quali punti le due funzioni si intersecano.
Una volta trovate come soluzioni x = \(\frac{π}{2}\) e x = \(\frac{5π}{3}\) poiché il coseno ha periodicità 2π la soluzione completa è data da x = \
(\frac{π}{3} + 2kπ\) e x = \(\frac{5π}{3} +2kπ\).
Secondo modo: tracciamo la circonferenza unitaria e la retta x = \(\frac{1}{2}\), individuiamo a quali angoli corrisponde l'intersezione tra la retta e la
circonferenza e aggiungiamo 2kπ poiché la periodicità del coseno è 2π.
Risolvere una disequazione del tipo f (x) ≥ g(x) significa trovare i valori di x per cui la disuguaglianza è verificata, ovvero significa trovare i punti in cui
f "è sopra" g.
Dal grafico delle funzioni, dopo aver trovato i punti di intersezione, è possibile risolvere la disequazione.
Per esempio:
f (x) ≥ g(x) ha soluzione 1 ≤ x ≤ 4. Infatti in questo intervallo il grafico di f "è sopra" quello di g, ovvero f (x) ≥ g(x).
Molte disequazioni possono essere interpretate in questo modo ed essere visualizzate graficamente. Per esempio l'equazione
x² - 4x - ln(x) ≤ 0
è equivalente a
x² - 4x ≤ ln(x)
È possibile usare questo metodo per radici, potenze, valore assoluto, funzioni trigonometriche, esponenziali etc.
:
5.1. Risoluzione grafica di disequazioni trigonometriche
Esempio
Risolviamo graficamente la disequazione 2cos(x) - 1 > 0.
Con alcuni passaggi algebrici la disequazione diventa cos(x) > \(\frac{1}{2}\).
A questo punto possiamo procedere in due modi distinti:
Primo modo: tracciamo il grafico di f (x) = cos(x) e di g(x) = \(\frac{1}{2}\) e individuiamo gli intervalli in cui il grafico di f (x) "sta sopra" il grafico di
g(x).
Il grafico di g(x) "sta sopra" quello di f (x) quando \(-\dfrac{\pi}{3}+2k\pi< x < \dfrac{\pi}{3}+2k\pi\).
Secondo modo: tracciamo la circonferenza unitaria e la retta x = \(\frac{1}{2}\), individuiamo quali angoli hanno un coseno che ha valore maggiore di
\(\frac{1}{2}\). Agli estremi dell'intervallo individuato aggiungiamo 2kπ poiché la periodicità del coseno è 2π.
Questi sono la maggior parte dei dati di cui abbiamo bisogno per poter tracciare in modo completo il grafico di una funzione; se però ci serve
conoscere più o meno l'andamento di una funzione senza avere la necessità di un grafico molto approfondito possiamo limitarci a studiare i primi
punti.
Per tracciare il grafico si può procedere in due modi, o raccogli tutti i dati necessari e poi li riporti sul piano cartesiano, oppure alla fine di ogni punto
riporti ciò che hai trovato.
Inoltre non tutti i punti possono sempre essere facilmente sviluppati, ed in alcuni casi potrebbe essere più vantaggioso variare l'ordine o calcolare
solo alcuni dei punti elencati.
A questa pagina puoi trovare alcuni esempi su cui puoi allenarti, sono riportati tutti i calcoli svolti punto per punto.
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