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S T U D I

LA DINAMICA DELLA
GLOBALIZZAZIONE CULTURALE
Joana Breidenbach - Ina Zukrigl

Nel momento in cui la casalinga a Beirut, il teenager a Sydney


e il pensionato a Regensburg vedono comparire le stesse immagini in TV,
davvero le loro identità culturali sono minacciate? Il fatto che il 90% delle
oltre 6.500 lingue oggi in uso sia destinato a scomparire è il segno di
un impoverimento a senso unico? Globalizzazione significa soltanto
appiattimento delle culture in un «McWorld» omogeneizzato o
dall’interconnessione mondiale sta nascendo anche una nuova molteplicità?

n decennio fa si pensava ancora di poter un nuovo nome per intendere la americanizza-

U associare immagini del mondo, sistemi


economici e politici a luoghi concreti,
ma ormai oggi questo modo di pensare risul-
zione o occidentalizzazione.
La seconda immagine, sulla base di una
non meno apocalittica previsione per il futu-
ta problematico. La globalizzazione si sta rea- ro, vede il mondo sprofondare nella fram-
lizzando nei campi e nelle dimensioni più di- mentazione culturale e nei conflitti tra cultu-
verse: denaro, imprese, idee e persone si spo- re diverse. Come risposta all’omogeneizzazio-
stano nello spazio come mai prima d’ora. ne, sembra che all’uomo non rimanga altro che
Tuttavia, mentre le conseguenze economiche chiudersi verso gli influssi stranieri e rifugiar-
e politiche dell’interconnessione mondiale sono si in una «consapevolezza etnica» spinta agli
messe in evidenza e sono oggetto di aperta di- estremi. La tesi della cultura come nuova linea
scussione, gli effetti sulla cultura e sulla quo- di conflitto – la «battaglia delle culture» di
tidianità rimangono sostanzialmente in ombra. Huntington – sembra essere confermata dal
Se diamo retta agli opinion maker, la globa- crescente numero di conflitti a sfondo etnico
lizzazione culturale si configurerebbe secondo o religioso in Afganistan, Sri Lanka, Kashmir,
uno dei due seguenti scenari. Secondo l’imma- Congo o nei Balcani.
gine più diffusa della fusione culturale globale, In una prospettiva etnologica, quella appunto
le società con una propria individualità cultu- da noi assunta in queste pagine, nessuno di que-
rale verranno in futuro annientate da merci e sti due scenari e neanche nessuna combinazio-
media reperibili ovunque. In un mondo in cui ne tra i due (come sostenuto, ad esempio, da
la gente da Bratislava a Bangkok mangia BigMac, Benjamin Barber nella sua opera Coca-Cola e
veste in blue-jeans, lavora su versioni «pirata» guerra santa) tiene in considerazione i mutevo-
di Windows e guarda MTV, la diversità cultu- li confini tra luoghi e lingue, colore della pelle e
rale sembra seriamente minacciata. E dal mo- diverse forme di vita. Da una parte, le posizio-
mento che la maggior parte dei beni e delle idee ni di partenza su cui si basano la previsione di
globalizzate sono di origine occidentale, ne segue omogeneizzazione e quella di frammentazione
per conseguenza che la globalizzazione è solo si dimostrano insostenibili. La trasformazione
Animazione Sociale 2000 Ottobre 11
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culturale non è un giochetto da nulla e segue contesto. Perché spesso ciò che le persone di-
una dinamica molto più complessa di come per cono, contrasta con le loro azioni.
lo più si pensa. Dall’altra, le domande delle per- Con la nostra etnologia della globalizza-
sone sul significato dei cambiamenti dei nostri zione non vogliamo tanto delineare uno sce-
giorni rimangono inevase. Perché i tedeschi pro- nario futuro – come si presenta un mondo in-
vano il Capoeira? Cosa intende il governo paki- teramente globalizzato? nei prossimi dieci anni
stano per diritti dell’uomo? Perché il Doner ha andrà meglio per le donne rispetto a oggi? –
sostituito l’Hamburger come più amato fast- quanto piuttosto tratteggiare le dinamiche cul-
food di Berlino? turali e le tendenze di sviluppo nei più diver-
si aspetti della vita. Le certezze sulle conse-
guenze culturali della migrazione, del contat-
L’obiettivo etnologico to culturale o della comunicazione di massa,
spesso elaborate nello spazio fatuo della teo-
Solo a partire da una visione d’insieme della ria, devono essere illustrate, dibattute o arti-
dimensione culturale e della prospettiva ma- colate, mediante calzanti esempi pratici riferi-
croeconomica e politico-strutturale, possiamo ti alle diverse regioni del mondo.
pervenire a un diverso quadro della globalità A partire da queste premesse, ecco le no-
contemporanea. In questo approccio i dati mi- stre tre tesi.
surabili oggettivamente, relativi ad assistenza
sanitaria, disoccupazione e appartenenza reli-
giosa, vanno messi in relazione con una valu- Un’interpretazione differenziata
tazione culturale di ogni cultura, con i suoi stili
di vita, il suo modello di sviluppo e i suoi per- Secondo noi – è questa la prima tesi – le
corsi di emancipazione. persone interpretano le merci e le idee globali
L’etnologia/antropologia, la scienza del- in modo altamente differenziato.
l’uomo, si occupa da molteplici punti di vista Lo scenario della omogeneizzazione nasce
di quella parte dell’essere umano e del suo dal fatto che la sola ampia diffusione delle strut-
mondo che è acquisita e non fissata biologi- ture occidentali e del consumo di beni impor-
camente. Una buona etnologia coniuga detta- tati induce standardizzazione. Nel quadro della
gliati studi empirici con più complesse que- fusione culturale gli individui in tutto il mondo
stioni filosofiche e politiche. Uno scopo es- si lasciano travolgere passivamente dagli influssi
senziale in questo tipo di studio è esaminare a stranieri, cedono, privi di volontà, alle industrie
fondo, a partire dal loro punto di vista, modi multinazionali e adottano acriticamente la mo-
di comportamento e concezioni del mondo al- rale dei protagonisti dei serial americani. In
trui e renderli accessibili agli altri. L’etnologia realtà le società reagiscono agli influssi stranie-
si sforza di raggiungere una visione d’insieme ri in diverse forme. La gamma di possibili rea-
e una descrizione dei diversi fenomeni socia- zioni va dalla resistenza all’appropriazione at-
li, indagati da altre discipline in modo per lo tiva, fino all’accettazione acritica.
più separato. L’accordo e la reciproca com- Quali influssi culturali si diffondono a li-
penetrazione di sfere separate, come pratiche vello mondiale, quali notizie possono essere as-
giuridiche, concezioni del mondo e strutture sorbite o quali merci possono essere acquista-
sociali, sono al centro dell’interesse etnografi- te, dipendeva fino a poco tempo fa dai rappor-
co. Il perno del metodo etnografico è una ri- ti internazionali e dagli accordi commerciali tra
cerca sul campo piuttosto lunga, che dura al- i diversi Stati. Negli ultimi tempi accanto agli
meno fra i due e i diciotto mesi. Nell’osser- Stati sono soprattutto i movimenti sociali che
vazione partecipante possono essere colte nella sfidano la logica del nuovo assetto mondiale.
loro interezza le realtà umane, e le stesse te- Contro gli effetti della globalizzazione si schie-
stimonianze orali vengono studiate nel loro rano gruppi diversi tra loro come la destra mi-
12 Ottobre 2000 Animazione Sociale
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litante americana, i fondamentalisti islamici, gli Giappone, ad esempio, questa soap-opera fu


ambientalisti, le femministe o le popolazioni in- sospesa dopo poche puntate in quanto era in
digene, ma ognuno dei gruppi citati si riferisce contraddizione con le predilezioni giappone-
a degli sviluppi globali molto differenti. Le azio- si: i conflitti rimanevano irrisolti e mancava un
ni di questo ampio ventaglio di soggetti, dai mo- lieto fine. Per i giapponesi il senso di una sto-
vimenti politicamente progressisti a quelli se- ria sta nel dimostrare come i rapporti posso-
gnati da etnocentrismo reattivo, si differenzia- no essere migliorati e ricostruiti di nuovo.
no, in base alla loro dimensione transnaziona- Uomini e donne arabi vedevano Dallas per lo
le, dalle precedenti forme di opposizione. più in stanze separate. Il modo d’agire di J.R.,
Certo anche alcune delle grandi campagne Pam & Co. – adulterio, alcolismo e inganno –
del XIX secolo, come la battaglia per l’abolizio- era ritenuto poco degno di essere imitato, e fi-
ne della schiavitù, quella per il voto alle donne niva per rafforzare gli spettatori arabi nei loro
o quella contro la pratica cinese della fasciatura propri valori morali. Gli americani, al contra-
dei piedi, sono state condotte da organizzazio- rio, consumavano il serial come un buon in-
ni internazionali. Tuttavia la parte più consi- trattenimento e si comportavano piuttosto da
stente dell’opposizione si svolgeva all’interno critici televisivi, analizzando ad esempio la co-
delle società locali e da parte di gruppi con ri- struzione delle sceneggiature. I russi immigrati
strette risorse finanziarie o di un certo colore po- in Israele, da tutta la vita allenati a scovare ideo-
litico: ben poche erano le possibilità di mobili- logie e messaggi nascosti nei media sovietici,
tare un’opinione pubblica di considerevole en- sospettando questa doppiezza anche in Dallas,
tità. Oggi, invece, nella battaglia contro il di- seguivano i filmati con grande diffidenza.
sboscamento delle foreste pluviali, il lavoro in-
fantile o la vendita sottocosto di farmaci (dum-
ping), a disposizione delle odierne reti transna- Una nuova diversità culturale
zionali di attivisti ci sono una vasta gamma di
strumenti per far pressione sui governi e sulle La seconda tesi afferma che la globalizza-
ditte (appelli al boicottaggio tramite i giornali, zione cammina di pari passo con una nuova di-
oppure coordinamento di campagne su Internet). versità culturale.
La gente incontra il «nuovo», ma non solo I mercati finanziari e commerciali globa-
con un atteggiamento di resistenza: piuttosto lizzati, le strutture mediatiche e le ondate mi-
lo fanno diventare parte integrante del loro gratorie internazionali hanno portato a un au-
mondo. Noi tutti abbiamo quotidianamente a mento esponenziale del processo di scambio
che fare con l’acquisizione di merci e idee stra- culturale, ma, a seguito di questi contatti, stan-
niere. Le società usano «ciò che viene da fuori» no per sparire numerose forme di vita e modi
(Fremdes), come dice l’etnologo Marshall di pensare indigeni. Le tecniche di pesca e i ri-
Sahlins, per «diventare più di se stessi». tuali sciamanici degli Inuit canadesi stanno ca-
Nel momento in cui la casalinga a Beirut, il dendo nell’oblio e, secondo i linguisti, solo il
teenager a Sydney e il pensionato a Regensburg 10% delle oltre 6.500 lingue oggi in uso su-
vedono comparire le stesse immagini sul loro pereranno la fine del secolo.
schermo televisivo, una sorta di livellamento Il processo di globalizzazione, però, porta
sembra minacciare le identità culturali. Le strut- anche alla nascita di nuove forme di cultura e
ture internazionali di comunicazione però sol- di modi nuovi di pensare. Attraverso la di-
tanto ad un primo sguardo sono un indizio di sponibilità mondiale di merci e idee, le cultu-
fusione culturale globale. In effetti uno stesso re locali subiscono cambiamenti e inducono
programma è recepito in maniera molto diver- reciproche combinazioni. Spariscono i confi-
sa dagli spettatori e in modo molto diverso viene ni tra il «proprio» e l’«estraneo». Questo mé-
iintegrato nella loro vita quotidiana. lange culturale lo si osserva negli individui, ma
Persino Dallas non è lo stesso Dallas. In in modo crescente anche in intere società.
Animazione Sociale 2000 Ottobre 13
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Tiger Woods, star del golf internazionale, Non solo le forme di vita di un luogo si tra-
definisce se stesso un «cablinasiatico» per ri- sformano, ma gli stessi spazi geografici muta-
chiamare l’attenzione sui suoi antenati, cau- no nel loro significato per un crescente nu-
casici, neri, indiani e asiatici. E non sono forse mero di persone. Immigrati, giovani, utenti di
la rapper turco-tedesca Aziza-A e Noah Gabriel Internet, artisti o scienziati costruiscono so-
Becker i tipici tedeschi di domani? Nei pros- cietà transnazionali, che sono collegate le une
simi anni, in misura crescente, il 40/50% dei alle altre da comunanze sociali, professionali
bambini e dei giovani delle grandi città tede- e ideali. Si è studiato ancora poco in che mi-
sche proverranno da famiglie di immigrati; già sura le culture e identità transnazionali diffe-
oggi un neonato su nove in Germania discen- riscano da quelle locali. Gli studi comparativi
de da un’unione interculturale. Le risultanti sulle culture sono, a tale riguardo, ancora a
nuove società, come quella dei Latinos o degli uno stadio iniziale.
afro-tedeschi, cambiano il concetto di «tede- L’etnologa Aiwah Ong ha descritto le stra-
sco» in modo non spettacolare, ma duraturo. tegie familiari e politico-economiche dei cinesi
Le nuove forme di cultura e di identità non benestanti che vivono all’estero. Questi suddi-
sono adeguatamente comprensibili entro l’o- vidono le loro attività commerciali, le loro resi-
rizzonte delle nostre concezioni culturali tradi- denze e le loro famiglie tra Hong Kong,
zionali. Dunque le diversità culturali vengono California, Canada o Australia, a seconda delle
comunemente travisate rispetto alle loro speci- esigenze del capitalismo globale. I diritti di re-
fiche origini storiche. Una cultura rappresenta sidenza vengono acquistati in Canada o nelle
un’identità chiaramente delimitata, relativa- Fiji, nelle Filippine o nelle isole Tonga per la
mente statica. Il mondo somiglia a un mosaico, somma di centinaia di migliaia di dollari. La
le cui tessere sono le culture. In tale quadro, pratica della «cittadinanza flessibile» permette
cultura e società locale sono identiche. loro di utilizzare a proprio favore, vale a dire di
Il concetto, preso in prestito dalla lingui- sfruttare, i vantaggi e di evitare gli svantaggi dei
stica, di «creolizzazione», al contrario tenta di singoli Stati. Gli uomini d’affari hanno un senso
cogliere la miscela, le contraddizioni e i per- di lealtà, in ultima analisi, solo per i figli che la-
meabili confini dei sistemi di significati. Riferito vorano con loro. Le donne di questi uomini in-
alla cultura di tutti i giorni, tale concetto tenta daffaratissimi, detti anche «astronauti», negli
di rendere giustizia di quella nuova «diversità», Stati Uniti si chiamano «vedove» e i loro figli
quella che si basa più sui legami che sull’au- «bambini paracadute», gettati dal padre da un
tonomia. La cultura non è più vista come un aereo in volo su una graziosa cittadina del sud
sistema chiuso in se stesso, ma come un flus- della California. L’intera prassi familiare, adat-
so di significati, che ininterrottamente disgre- tata alle richieste del capitalismo globale, rela-
ga i vecchi rapporti e crea nuove connessioni. tivizza la tesi sostenuta in modo eloquente tanto
Intere industrie vivono delle nuove me- da osservatori asiatici quanto da quelli occi-
scolanze. In ambito musicale, i musicisti fanno dentali, secondo cui la coesione familiare (ele-
uso di stili e ritmi provenienti da tutto il mondo. mento centrale dei lodatissimi «valori asiatici»)
La Kwaito-musik del Sudafrica, un amalgama sia la ricetta di successo dei cinesi.
di rap, hip-hop e di pop africano, viene cele-
brata come espressione di vita della giovane
nazione arcobaleno. «Singapop» Dick Lees en- Un sistema di riferimento globale
tusiasma i fans dal Giappone agli Stati Uniti
con un mix di strumenti asiatici, rap occiden- La terza tesi, infine, afferma che la diversi-
tale e testi singalesi, che fanno riferimento alla ficazione del mondo si realizza attraverso un si-
lotta politica a Singapore. Peter Gabriel o il stema di riferimento globale.
Kronos Quartet hanno incassato milioni gra- Il mercato finanziario e quello commerciale
zie a una coloritura africana della loro musica. globalizzati, le strutture mediatiche e i flussi
14 Ottobre 2000 Animazione Sociale
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migratori internazionali, hanno portato a una si moltiplicano i punti di contatto, le molte-


crescita esponenziale dello scambio culturale. plicità del mondo vengono messe in relazione
I flussi culturali si sviluppano in modo cre- le une con le altre. Sempre più persone fanno
scente non solo da New York e Londra verso riferimento oggi a un numero crescente di ca-
Belize City e il Lagos, ma anche le periferie tegorie, concetti e standard universali, come a
esercitano il loro influsso sui centri. Così, ad merci e storie disponibili ovunque.
esempio, il movimento della lotta contro la po- All’interno della cultura globale si manife-
vertà attivo in cinquantotto Paesi attraverso stano posizioni differenti, esposte alle continue
dei microcrediti ha ricevuto un fortissimo im- aspirazioni egemoniche dei partecipanti. La cul-
pulso dalla Grameen Bank del Bangladesh. Un tura globale non è, in effetti, un luogo privo di
numero crescente di cosiddetti processi «talk- potere, in cui ognuno è cortesemente invitato a
back» mette in discussione l’idea di una co- esprimere la propria opinione. Ogni differenza
munità sociale improntata alla dipendenza pas- deve essere negoziata e la propria posizione giu-
siva e la sostituisce con il quadro di un mondo stificata. Le strutture della cultura globale non
con una molteplicità di centri. sono sorte da un’eguale partecipazione di tutte
Mentre prima uno scambio diretto fra i le culture e non incentivano automaticamente lo
Paesi del Sud era raro e, al limite, era media- sviluppo verso un mondo più giusto. Gran parte
to da un centro occidentale, oggi nascono li- delle categorie e degli standard sono di origine
velli di commercio e di cooperazione sempre occidentale. Le formulazioni giuridiche, tecno-
più decentrati. Questi avvengono non solo tra logiche o istituzionali della cultura globale cor-
Stati, ma anche su iniziativa economica dei pri- rispondono anzitutto ai bisogni occidentali e ri-
vati o su iniziativa di gruppi di interesse so- specchiano meno le realtà di molte società non
ciale. Persino i gruppi economicamente mar- industrializzate. Altre culture sono però in modo
ginali usano ormai la rete internazionale. A crescente partecipi della sua elaborazione e sfi-
partire dal 1992 i senzapatria di paesi come il dano gli standard e le prospettive occidentali.
Sudafrica, il Kenya, l’India, la Tailandia, la Attraverso lo sviluppo di un sistema di ri-
Cambogia o il Vietnam si tengono in contat- ferimento comune non diventiamo tutti ugua-
to, per imparare gli uni dagli altri. In che modo li, ma soltanto presentiamo le nostre differen-
si strappa un appezzamento di terreno a un ze in modo sempre più simile. La cultura glo-
Comune o a uno Stato? Come ci si procura il bale costituisce una «struttura di differenze in
capitale necessario per una casetta a prezzo comune » (Richard Wilk), all’interno della quale
equo? Alcune rappresentanti della Federazione dobbiamo definire le particolarità culturali, al
sudafricana dei senzacasa sono andate in India fine di comprenderci gli uni con gli altri e giun-
per apprendere da gruppi come Mahila Milan gere a un reciproco riconoscimento. Entro tutto
(associazione di donne) come si può costrui- l’universo di differenze potenziali certe sono
re una casa con le proprie forze, come si rie- messe in risalto, altre sono ignorate o soffoca-
sce a imporsi agli enti ufficiali, a che cosa bi- te. La nuova egemonia è un’egemonia struttu-
sogna badare nella richiesta dell’autorizzazio- rale piuttosto che un’egemonia contenutistica.
ne. Le sudafricane hanno riflettuto bene su Strutture e concetti, come i diritti dell’uomo,
come poter imitare la condotta disciplinata, l’ideale di bellezza o i principi organizzativi
volta al risparmio, delle indiane, mentre le in- hanno una diffusione mondiale. Ma la loro ela-
diane dal canto loro si sono interessate al mo- borazione e la loro collocazione può variare
dello sudafricano di prefinanziamento. molto in funzione del luogo e della cultura.
A modo loro, all’ombra della dichiarazio- Lo sviluppo e l’elaborazione di concetti e
ne dei diritti dell’uomo, di Madonna e della strategie d’azione globali si può esemplificare
Microsoft sta formandosi una cultura globale. con la storia dei diritti delle donne e, in parti-
In questo sistema di riferimento internaziona- colare, con la genesi del concetto di «violenza
le le diversità vengono messe in discussione, contro le donne».
Animazione Sociale 2000 Ottobre 15
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Trent’anni fa le donne sapevano ben poco altamente diversi e donne di diversissimi am-
delle condizioni di vita delle donne in altre parti bienti socioculturali possono esservi coinvolte.
del mondo. Dagli anni Settanta – quando ven- Temi come lo stupro e la violenza domestica
nero fondate molte organizzazioni che si dedi- negli USA e in Europa, la mutilazione genitale
cavano esplicitamente ai diritti delle donne – in Africa, la schiavitù sessuale in Asia ed Europa,
il movimento femminista è cresciuto in modo il rogo delle vedove e l’aborto procurato a danno
esponenziale. Nel Kirghikistan ci sono certo di feti-femmina in India, la tortura e lo stupro
solo 20 associazioni femministe, ma in Kenya nelle prigioni politiche nell’America Latina
ce ne sono 26.000. In un primo tempo le te- avranno forse poco in comune a un primo sguar-
matiche relative alle donne venivano articola- do. La categoria generica «violenza», che si è
te esclusivamente secondo una prospettiva oc- formata nel dialogo tra associazioni femministe
cidentale. La validità universale di ideali come molto diverse tra loro, ha reso possibile tutta-
l’affermazione personale, l’equiparazione sul via mettere insieme queste esperienze assai dif-
posto di lavoro, il diritto di optare per l’abor- ferenti, al fine di lottare insieme, su un piano
to, appariva ovvia alle femministe occidentali. transnazionale, per il diritto all’integrità fisica.
Nei forum mondiali insieme a donne di altre Con il nuovo concetto poteva essere supe-
culture e continenti, in particolare nelle gran- rata tanto l’indifferenza di un estremo relati-
di conferenze mondiali ONU, divenne però ben vismo culturale, quanto l’arroganza dell’im-
presto chiaro che le donne di diversi ambiti cul- perialismo occidentale. La campagna relativa
turali perseguivano interessi e scopi molto di- alla «violenza contro le donne» ha conquista-
versi. Così nei Paesi del Sud non era l’autode- to l’attenzione internazionale (tra l’altro anche
terminazione individuale a essere in primo in seguito agli stupri etnici nella ex-Jugoslavia)
piano, ma l’equiparazione giuridica ed econo- e ha esercitato il proprio influsso sulla politi-
mica delle donne. Le donne islamiche, afro- ca delle parole e dei fatti degli Stati e delle or-
americane o africane ovviamente entrano in re- ganizzazioni internazionali. Così, ad esempio,
lazione oggi con il concetto di «femminismo», l’Organizzazione degli Stati Americani (OSA)
ma spesso lo comprendono in modo molto di- ha promulgato una convenzione che obbliga
verso. Le reti internazionali delle donne da un gli Stati a difendere le donne contro la violen-
lato diventano sempre più numerose e aperte, za e autorizza le donne a indirizzare una peti-
d’altro lato lasciano intravedere una netta dif- zione all’OSA. Alla Conferenza per i diritti della
ferenziazione di tematiche e strategie. persona tenutasi a Vienna nel 1993, i diritti
Per migliorare la condizione delle donne delle donne sono stati inclusi nell’agenda dei
oltre i confini culturali, si dovevano cercare in- diritti della persona ed è stato istituito uno spe-
teressi comuni e questi dovevano essere artico- ciale ufficio informativo sulla «violenza con-
lati mediante un vocabolario standardizzato. E tro le donne».
in effetti, un comune denominatore era stato La cultura globale non è, tuttavia, univer-
individuato nel concetto di «violenza contro le salmente diffusa. La globalità, per la maggior
donne». Vent’anni fa la violenza contro le donne parte delle persone, è ancora una potenzialità
non veniva tematizzata né da associazioni per i più che uno stato di fatto. Sulla soglia del XXI
diritti delle donne né da associazioni per i di- secolo è palese che non viviamo in una società
ritti della persona. Nessuno dei trenta articoli mondiale priva di confini, ma in molti mondi
della «Convenzione per l’eliminazione di ogni paralleli, che si sovrappongono, con differenze
forma di discriminazione» (1980) si occupa della apparentemente non conciliabili. Stati come la
violenza. Nel frattempo il concetto è diventato Cina, la Malesia, Singapore, come pure i Paesi
leitmotiv di primaria importanza del movimento islamici, esigono di perseguire proprie linee di
femminista internazionale. Il suo successo sta sviluppo. Come si manifesteranno tali «paral-
nel fatto che il concetto generale di «violenza leli modernismi» in un mondo sempre più stret-
contro le donne» assomma interessi femminili tamente collegato, è una domanda aperta. Oggi
16 Ottobre 2000 Animazione Sociale
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nessuno Stato ormai può più chiudere ermeti- conoscenze, le nuove tecnologie di comunica-
camente i suoi membri agli influssi stranieri, zione come Internet facilitano l’accesso al-
tanto che persino in paesi come l’Afganistan, la l’informazione. Abbiamo ancora poca espe-
Birmania e il Sudan ci sono gruppi che ricer- rienza di come il sapere indigeno possa essere
cano uno scambio attivo con realtà d’oltre con- rinnovato con l’aiuto di media digitali. Quello
fine e si appropriano di categorie e concetti so- che oggi però già è chiaro è che singole società
stanziali della cultura globale. E cosa accadrà, possono usare a proprio vantaggio i nuovi media
a quel punto, quando il fondatore di Star TV e per descrivere se stesse, diffondere le loro tra-
magnate di Hong Kong, Richard Li, in colla- dizioni e trasmetterle alle generazioni a venire.
borazione con Intel, avrà fornito a tutte le tele- Insomma Internet viene usato per far rivivere
visioni in Cina l’ingresso in Internet? lingue in pericolo. Attraverso l’hawaiiano
«Progetto Mailbox Leoki» la lingua locale po-
teva essere tramandata alle generazioni più gio-
Le potenzialità della globalità vani. E il progetto ha così tanto successo, che
in alcune scuole dello stato insulare delle Hawaii
A seguito della globalizzazione scompaio- la lingua locale può essere scelta come lingua
no determinate forme di vita e modi di pensa- d’insegnamento nelle scuole.
re. La caccia delle teste nelle Filippine è vieta- Vista da una prospettiva culturale la globa-
ta, mentre il tatuaggio di tutto il corpo in lizzazione si presenta, allora, come un processo
Sulawesi diventa sempre più raro. Nel momento profondamente dialettico. Omogeneizzazione e
in cui forme di vita scompaiono, si perde però differenziazione, conflitto e creolizzazione, glo-
un sapere culturale. Così qualche prodotto del- balizzazione e localizzazione, non indicano svi-
l’industria farmaceutica sostituisce la scienza luppi opposti, ma sviluppi che si condizionano
terapeutica indigena, della nonna bavarese e di reciprocamente. Concetti e strutture specifici
quella tailandese. Molte società indigene, dagli della vita moderna con l’aiuto della globalizza-
abitanti dell’Amazzonia ai polinesiani, posseg- zione si stanno diffondendo a livello mondiale.
gono notevoli conoscenze botaniche. Una gran Allo stesso tempo le particolarità culturali stan-
parte dei loro metodi di cura va perduta, però no assumendo contorni meglio definiti sullo
una parte della medicina indigena è immessa sfondo di strutture globali, attraverso la relati-
nel circolo produttivo globale. Così le ditte far- vizzazione di modi di vita locali, oppure vengo-
maceutiche si procurano ricette dai popoli in- no ricreate da capo. La globalizzazione non è af-
digeni, le riproducono in laboratorio e le ven- fatto un processo automatico, al cui termine ci
dono in tutto il mondo. Tra l’altro le vendono attende un mondo ideale libero da conflitti e po-
ai popoli dai quali le ricette provenivano, che teri; essa comporta chance e rischi maggiori ri-
vengono però descritti dal punto di vista della spetto alle epoche passate. Dal momento che né
medicina moderna come inesperti. il ritorno al passato né l’isolamento si presenta-
Il declino di forme di vita e concezioni del no, nell’attuale processo evolutivo globale, come
mondo non è però nulla di nuovo, nuova è sol- un’alternativa seria, abbiamo bisogno di strate-
tanto la velocità di questi sviluppi nell’era glo- gie adeguate per affrontare bene la nuova espe-
bale. I particolarismi isolati, autonomi, se mai rienza. Dal momento che non possiamo ritor-
sono esistiti in forma pura, nella nostra epoca nare all’ignoranza, dobbiamo procedere verso
hanno ben poche chance di sopravvivenza. la conoscenza.
Attraverso le forme di cultura creolizzate
di recente formazione, la molteplicità delle
forme di vita non viene livellata, ma assume Traduzione a cura di Silvia Alparone.
Joana Breidenbach e Ina Zukrigl sono autrici del
forme nuove, che integrano in parte le forme libro Danza delle culture. L’identità culturale in un
precedenti. Attraverso istituzioni quali archi- mondo globalizzato (Bollati Boringhieri, Torino
vi, musei e scuole vanno perse sempre meno 2000).

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