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►l’etica della qualità della vita, di matrice laica, ritiene che il valore della vita sia relativo alle condizioni di benessere fisico e
mentale e che ogni uomo abbia il diritto di decidere autonomamente rispetto a essa. Secondo quest’ultima prospettiva la vita appartiene
all’uomo, e il suo valore non è determinato dall’essere creata da Dio, ma sulla base di caratteristiche fisiche e mentali che la rendono degna
di essere vissuta. Negando una fonte esterna dei valori (non è Dio, o la natura che ne rispecchia la volontà, che stabilisce regole di condotta
universalmente valide), la bioetica laica afferma che le norme morali sono interamente stabilite dall’uomo. Nel decidere della bontà di
un’azione, l’uomo è influenzato innanzitutto dal contesto culturale in cui vive. Questo significa che non esistono azioni giuste o sbagliate in
assoluto, e che ogni uomo ha il diritto di scegliere e di decidere in piena autonomia. Non si possono immaginare delle norme che vadano bene
per tutti, in ogni luogo e in ogni tempo, ma vanno invece rispettate la libertà e l’autodeterminazione degli individui. Pluralismo etico significa
che ogni uomo ha il diritto di scegliere senza che nessuno gli dica cosa o come e che ciascuno ha il dovere di difendere la libertà di scelta
degli altri.
Nel buddhismo tutta la vita, dalla nascita alla morte, è pensata come illusione e dolore,
quindi sofferenza. Poiché il dolore nasce dal desiderio, dall’attaccamento alla vita, occor-
occor
re liberarsi dai desideri, conducendo una vita che che permetta di interrompere il ciclo delle
rinascite e raggiungere il nirvana (vedi p 323) Per fare questo il Buddha ha insegnato le
Quattro Nobili Verità (vedi p 323) che permettono di superare il dolore e di rendere la
vita equilibrata rispetto ai propri desideri e al proprio corpo
Nel confucianesimo il senso della vita è legato alla pratica della virtù per la realizzazione
realizza
di unaa convivenza sociale armonica. L’intera
L’intera vita morale dell’uomo e dello stato deve
essere dominata da principi rigorosi, presenti nel codice del retto comportamento
comportamen (ti p
325) 1 ordine e 1 armonia della persona e dell’universo universo si realizzano attraverso
attra
l’osservanza di questi principi.
Poiché nell’islam ogni realtà proviene da Dio, il concetto di vita fa parte degli attributi di
Dio Nella surah h 3 del Corano è scritto Allah è Allah Non c’è alcun Dio fuori di Lui. Egli è il
Vivente, che di sés vive... “. Secondo il Corano la vita umana dipende totalmente da Dio,
a cui l’uomo deve rimettersi completamente.
Nel libro sacro ebraico la Bibbia (vedi p 306) il racconto delle origini della vita e narrato
nar
nei primi tre capitoli del Genesi. Gli interventi di Dio sono tre:
1. nel primo intervento la materia è tratta dal nulla all’esistenza attraverso l’iniziativa
di Dio (Gn 1,1);
2. nel secondo intervento vengono poste in essere la vita vegetativa e quella animale
cui Dio aggiunge il principio vitale;
3. nel terzo intervento Dio usa la materia preesistente per creare l’uomo, essere
privilegiato
giato sul creato. In quanto dotato di intelligenza e libertà l’uomo è immagine
di Dio (G
Gnn 1,27) e domina le altre specie animali (Gn 2,19-20).
2,19
Ogni forma di vita deriva da un atto creativo di Dio, per questo motivo m ogni cosa che
esiste deve essere ritenuta sacra e appartiene al creatore. È Dio a dare o togliere l’esi-
stenza, non è un atto concesso all’uomo, se non nel caso degli animali e solo per la
propria sussistenza.
PROBLEMI ETICI
La discussione sulla definizione di persona è fondamentale per decidere della liceità
dell’aborto. Il termine persona ci fa pensare a una qualità la cui presenza differenzia
l’uomo dagli altri esseri viventi. Perché un uomo è una persona mentre una pianta o un
animale no? La risposta è che nell’uomo alle funzioni vegetative e sensitive, si aggiungono
quelle intellettive, cioè la razionalità.
Si possono distinguere due concezioni di persona:
1. la concezione funzionalista, secondo la quale una persona esiste solo se
manifesta certe qualità o funzioni, come il pensiero e l’autocoscienza, che possiamo
chiamare razionalità o anima. In questo caso l’embrione, almeno fino a gravidanza
avanzata, non è una persona. La concezione funzionalista è alla base della posizione,
condivisa da molti laici, che considera il processo riproduttivo come un progetto che si
realizza per gradi finalizzato al la creazione di un individuo. A ogni tappa troviamo un
organismo con nuove caratteristiche. Solo quando si sviluppano le strutture cerebrali (4-6
mesi) e appaiono nuove funzioni come sensibilità e capacità di movimento, il feto diventa
una persona, non prima;
L’aborto è proibito e condannato come colpa grave nei confronti dello spirito del nascituro,
nasci lo T’ai-shen.
In generale l’islam scoraggia l’aborto, perché avere molti figli è un obbligo morale. È tuttavia
tutta consentito
quando è in grave pericolo la salute della madre e quando una donna è stata stuprata ed esistono gravi danni
psicologici e fisici. Può essere praticato entro 120 giorni dal concepimento, perché secondo il è quello il
momento in cui l’embrione riceve l’anima. Prima quindi non è da considerarsi una persona.
La legge ebraica, Halacha, permette l’aborto solo se esiste una diretta minaccia alla vita della madre sia nel
portare a termine la gravidanza sia nel momento del parto. In questo caso il figlio è considerato come un rodef,
cioè come colui che attenta alla vita della madre. Va comunque praticato entro le prime prim set-timane di
gravidanza, poiché
ché fino al 40° giorno l’embrione non è una persona.
na. Dopo è il rabbino che, valutata la gravità
della situazione, può autorizzare l’aborto.
l’a
La Chiesa ortodossa condanna l’aborto come peccato mortale e lo ammette solo nel caso sia in pericolo la vita
della madre. Le altre Chiese protestanti invece, pur non favorendolo, dolo, ammettono l’aborto. La religione
Esod 29,13 “Non uccidere” e rifiuta l’aborto volonta-
cattolica si riallaccia al quinto comandamento ebraico di Esodo
rio sia come fine che come mezzo.
L’essere umano infatti
fatti è persona fin dal suo concepimento e va rispettato e protetto
pro in modo assoluto nella
sua integrità.
“La vita umana deve essere rispettata e protetta
protetta in modo assoluto fin dal momento
momen del concepimento. Dal
primo istante della la sua esistenza, l’essere umano deve vedersi
vedersi riconosciuti i diritti della persona, tra i quali il
diritto inviolabile di ogni essere innocente
in alla vita” (Congregazione per la Dottrina
D della Fede, Istruzione
Donum Vitae, I, 1).
Secondo la Chiesa cattolica la questione dell’origine della vita umana non appartiene alla biologia, ma va com- com
presa nel misterioso disegno che Dio ha per ogni sua creatura e che comincia con il dono della dell la vita.